perugia '800

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Corrispondenze dall’800

2/2008

Il partito “veramente” clericale, quello che crede in un ritorno del papa, scriveva il prefetto, “si assottiglia” ogni giorno di più. Gli altri, invece, ritenendo impossibile un ritorno al passato, “vengono a mano a mano ingrassando le file del partito del partito liberale conservatore”. Il prefetto, però, avvertiva che proprio costoro si dovevano temere più degli altri, perché “più scaltri e politicanti”18. Nell’agosto dello stesso anno, dopo la morte di Depretis, avvenuta il 29 luglio, Crispi assunse la guida del governo. Nell’incipit della relazione per il secondo semestre 1887 Maramotti elogiava il nuovo indirizzo politico del Ministero. In Umbria il maggiore focolaio di significative novità politiche e sociali restava Terni, dove erano “tanti gli operai”19. Qui, nelle elezioni amministrative parziali dell’88 e in quelle generali dell’89, avrebbero prevalso le forze democratiche e repubblicane. Proprio nella “Manchester italiana” nell’88, affinché si affermassero le forze liberali, si dovette sacrificare “qualche utilissimo elemento di corretta amministrazione”20 e l’anno seguente il governo, per mezzo del prefetto Bernardino Bianchi, successore di Maramotti, avrebbe addirittura sciolto il consiglio comunale. Questi sforzi risulteranno però vani perché nel ’90 i partiti democratici, scacciati in precedenza colla forza, avrebbero definitivamente riconquistato il comune. I cattolici intransigenti, nell’ambito di una rinnovata ostilità tra le due sponde del Tevere, avevano tentato di diffondere anche in Umbria la protesta contro lo stato italiano. Nei rapporti periodici al ministero dell’Interno il prefetto, forse spaventato da un possibile trasferimento in una sede non gradita, esprimeva, rispetto al passato, una maggiore partecipazione emotiva allo sviluppo degli eventi. Nell’ultimo anno, tuttavia, per Maramotti le cose non erano andate molto bene. In una nota del segretario generale del ministero dell’Interno del maggio ’87, il mese successivo l’insediamento dell’ultimo gabinetto Depretis, si legge che “Maramotti risiede da 20 anni a Perugia e non ha ancora girato per la provincia”21. In un’altra annotazione, sempre del maggio ’87, a proposito di questa accusa a Maramotti, si puntualizzava che in realtà “qualche ispezione egli l’ha fatta […] Certo non si muove troppo, ma quasi tutti i prefetti fanno altrettanto [...]. Ad ogni modo [è un] un argomento da trattare oralmente col prefetto”22. Crispi, infatti, chiamò a Roma il prefetto per conferire con lui23. Il colloquio non produsse, almeno in quel momento, nessun cambiamento. Anche le speranze nutrite dopo la formazione del primo governo Crispi 37

CORRISPONDENZE

Acciaierie di Terni, 1910, cartolina (Collezione Alberto Moriconi)


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