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Autori / Manifesto / Nel prossimo numero

MEMBRI DEL FOCUS GROUP LAVORO

img: senato.it

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PIETRO ICHINO

Dirigente sindacale della FIOM dal 1969 al 1972; deputato nell’ottava legislatura (1979- 1983) e membro della Commissione Lavoro della Camera. Professore di Diritto del Lavoro prima all’Università di Cagliari ed in seguito all’Università Statale di Milano. Commendatore al Merito della Repubblica Italiana nel 2006. Avvocato, scrittore e giornalista, matura varie esperienze politiche e legislative, con incarichi senatoriali, in Scelta Civica e nel Partito Democratico (2012- 2018)

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MARCO BENTIVOGLI

Segretario Generale della FIM CISL dal 2014. Nel 2008 approda alla Segreteria nazionale seguendo importanti gruppi e settori industriali, dalla siderurgia all’automotive. È da sempre sostenitore della necessità di voltare pagina nel sindacato. È stato il primo sindacalista ad affrontare il tema dei cambiamenti nell’industria con l’avvento della digitalizzazione. Nel 2016 ha pubblicato “Abbiamo rovinato L’Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato” (ed. Castelvecchi). Partendo da una critica sincera sui limiti del sindacato, ne rivendica però l’importanza e il ruolo, specie in questi anni di crisi. Da qui traccia un manifesto del sindacato del futuro che sappia anticipare i cambiamenti nell’era della quarta rivoluzione industriale. Nell’agosto del 2018 pubblica sulle pagine del Sole 24 Ore “BlockChain Italia - Manifesto per un nuovo bene pubblico digitale”. Sua è l’idea dei cosiddetti contratti Ibridi.

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FERRUCCIO RESTA

È Rettore del Politecnico di Milano, dove ha trascorso gran parte della sua carriera accademica. Dopo la laurea in Ingegneria Meccanica nel 1992 e il Dottorato di Ricerca in Meccanica Applicata nel 1996, è diventato Ricercatore di ruolo nel 1999, Professore Associato nel 2001 e Professore Ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine nel 2004. È stato Direttore del Dipartimento di Meccanica (2007- 2016) e Delegato del Rettore per il Trasferimento Tecnologico (2011-2016). Ha pubblicato oltre 220 articoli scientifici e detiene 7 brevetti internazionali.

img: bergamonews.it

STEFANO SCAGLIA

Stefano Scaglia, 56 anni, sposato e padre di 2 figli, è Amministratore Delegato del Gruppo Scaglia, Fondatore e Amministratore Delegato dell’azienda Scaglia Indeva di Brembilla (BG). Dal 2005 al 2011 ha ricoperto la carica di Vice Presidente di Confindustria Bergamo con delega all’innovazione, education ed energia. Nel 2006 è stato promotore del Consorzio Intellimech e dal 2012 è Presidente del Cluster Lombardo Fabbrica Intelligente (AFIL). Dal 9 Giugno 2017 è Presidente della Confindustria di Bergamo.

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ELSA MARIA FORNERO

Economista, accademica e politica italiana. Ha ricoperto la carica di Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con delega alle pari opportunità, nel governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013. È professoressa universitaria ordinaria dal 2000 di Economia Politica presso la Scuola di management ed economia dell’Università di Torino. Le sue ricerche scientifiche riguardano i sistemi previdenziali, pubblici e privati, le riforme previdenziali, l’invecchiamento della popolazione, le scelte di pensionamento, il risparmio delle famiglie e le assicurazioni sulla vita. È membro del Collegio docenti del dottorato in Scienze economiche dell’Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance, di cui è anche docente.

img: h2biz.net

FABRIZIO FAVINI

Consulente, facilitatore e formatore per lo sviluppo del talento in Azienda. Migliora il rendimento del Capitale Umano favorendo la crescita di soddisfazione, motivazione, self-engagement, produttività, benessere. Utilizza le neuroscienze per favorire l’acquisizione delle competenze sociali indispensabili a modificare i comportamenti non più funzionali alla crescita sia dell’Individuo che dell’Azienda. Oltre a numerosi articoli, ha pubblicato i seguenti libri: La Vendita di Relazione (Sole 24ORE); La vendita fa per te (Sole 24ORE); Scuotiamo l’Italia (FrancoAngeli); Comportamenti aziendali ad elevata produttività – Integrazione tra stili di management e neuroscienze (Guerini Next).

MANIFESTO

PERCHÉ RIVOLUZIONE POSITIVA? Un nuovo Magazine On Line: conoscenza, innovazione, produttività. Con l’enorme disponibilità di informazioni, resa possibile dalla tecnologia, la nostra vita è diventata molto più veloce e molto più distratta. Abbiamo creato i presupposti per cui il nostro cervello è meno preciso, fatica di più a concentrarsi. Perdiamo il focus attentivo sui problemi, divaghiamo mentalmente, siamo intermittenti e discontinui nel nostro modo di pensare e, quindi, nel nostro comportamento. Siamo passanti frettolosi e distratti la cui soglia di attenzione dura 8 secondi; siamo meno concentrati dei pesci rossi che arrivano a 9, ci dicono gli esperti. Siamo diventati bulimici di informazioni, emozioni, immagini, collegamenti, suoni. Divoriamo il tutto in superficie senza gustare, approfondire, riflettere. Oggi chi non si ferma a guardare non vede; chi non si ferma a pensare non pensa. Riscopriamo allora il piacere - o la necessità - di riflettere, di pensare, di soffermarci per capire meglio dove stiamo andando per essere più consapevoli del nostro tempo, complesso e complicato, e del nostro ruolo, umano, sociale e professionale. Se condividete queste nostre riflessioni, siete invitati a partecipare ad una iniziativa virtuosa resa possibile dalla combinazione dei saperi e delle esperienze umane e professionali di un manipolo di Pensatori Positivi, profondi, competenti e sensibili interpreti del nostro tempo, che hanno deciso di contribuire a questo Progetto. Ad essi si uniscono autorevoli Testimoni Positivi. A tutti loro il nostro grazie! di cuore.

Il Comitato di Redazione: Fabrizio Favini Gianni Ferrario Beppe Ravera

DIDA

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Nel 1891, dopo aver assistito ad una manifestazione di protesta, Giuseppe Pelizza da Volpedo scrive sul suo diario: «La questione sociale s’impone; molti si son dedicati ad essa e studiano alacremente per risolverla. Anche l’arte non dev’essere estranea a questo movimento verso una meta che è ancora un’incognita ma che pure si intuisce dover essere migliore a petto delle condizioni presenti». E’ la premessa che condurrà l’artista alla creazione de “Il quarto stato”; tuttavia fu il massacro perpetrato da Bava- Beccaris a Milano a dargli la motivazione che lo condusse a realizzare il «più grande manifesto che il proletariato italiano possa vantare fra l’Otto e il Novecento». L’opera raffigura un gruppo di braccianti in corteo. Un avanzare non violento, lento e sicuro, che suggerisce la sicurezza delle ragioni dei manifestanti e la certezza di raggiungere la vittoria. “Una massa di popolo” annota ancora Pelizza “di lavoratori della terra, i quali intelligenti, forti, robusti, uniti, s’avanzano come fiumana travolgente ogni ostacolo che si frappone per raggiungere luogo ov’ella trova equilibrio”.

NEL PROSSIMO NUMERO:

Edoardo Boncinelli – La nostra percezione / Gianni Ferrario – Happiness Trainer: la rivoluzione dell’energia positiva / Fabrizio Favini – Emoziona se vuoi il cambiamento / Claudio Bordignon – L’allungamento della vita umana

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