COME INCIDERE SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE «Gli italiani ridono della vita (…) Questo è ben naturale, perché la vita per loro val meno assai che per gli altri.» Giacomo Leopardi,
MARZO 2019
Discorso sopra lo stato presente de’ costumi degl’italiani (1824)
della Costituzione Italiana recita:“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Se la prima specificazione, come
pure la seconda (sia pure con po’ di fatica) non alimentano sostanziali motivi di obiezione, è invece la terza a far sì che i dubbi prendano il sopravvento. Poche parole come “lavoro”, sostantivo maschile il cui significato è “applicazione delle facoltà fisiche e intellettuali dell’uomo rivolta direttamente e coscientemente alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale”,
generano confusione, stupore, risentimento, rabbia. Per il lavoro che non c’è, per quello che viene negato o interdetto, per quello che viene irriso e sfruttato. Il lavoro che nonostante le trappole e le difficoltà che menti sadiche assai più che raffinate ci gettano tra i piedi quotidianamente, ci tiene a galla: nonostante tutto, nonostante noi stessi. Siamo il Paese manifatturiero dell’Unione Europea
N.5 Il celeberrimo articolo primo





