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Così fan gli altri

Spagna e Francia. Riflettori sul trasporto Paesi dove il tema è caldo. Ma affrontarlo non è facile. Perché le difficoltà delle imprese si scontrano con la necessità degli Stati di far tornare i conti prese del settore, con i suoi 400mila addetti complessivi, n’Europa impegnata era tema già ampiamente dibatnella costante, e a vol- tuto tra le Organizzazioni di rapte affannosa, ricerca presentanza e il precedente di soluzioni contro una crisi Governo del Paese. Per fortuna, politica, economica e finan- o viceversa si vedrà, la rielezioziaria senza precedenti. Dove ne alla recente tornata elettorale si muove qualcosa anche nel di Frédéric Cuvillier, già settore del trasporto e della Ministro dei Trasporti, fa si che logistica. In Francia e Spagna, vi siano soluzioni di continuità in particolare, sono in atto al- nella conoscenza dello scenario cuni cambiamenti che si fa- nel quale operano le imprese ranno sentire non solo all’in- transalpine. terno dei rispettivi Paesi, ma La F.N.T.R., organizzazione di anche su scala più ampia. rappresentanza del trasporto, Partiamo dalla Francia. Qui la ha già da tempo sviluppato e crisi di competitività delle im- condiviso anche con il a cura di Piero Savazzi

U

Ministro, un piano d’azione con l’obiettivo di migliorare l’integrazione europea delle imprese, attraverso un minor costo del lavoro, ottenuto tramite un differente carico fiscale, e un piano di aiuti verso un trasporto più sostenibile. Situazione che si scontra, inevitabilmente, con la possibile adozione di provvedimenti governativi di matrice economica come l’applicazione della ‘Tassa sui veicoli/trasporti pesanti’. Una vera e propria ‘tassa chilometrica’ applicabile, a partire da luglio 2013, ai trasporti interni effettuati con veicoli over 35 quintali, e che

comporterebbe un aggravio dei costi del trasporto pari al 10 per cento. Un vero colpo basso alla competitività delle imprese, e che andrebbe con molta probabilità a favorire l’incremento delle statistiche relative ai fallimenti nel settore. La recente cessazione dell’attività di imprese come la Sernam, dopo più di 40 anni di attività, è un esempio eclatante. Scenario che si ripercuote inevitabilmente sul lavoro dei più piccoli sub vettori francesi. “La sfida primaria è quella della competitività - ha dichiarato il Presidente di F.N.T.R. Jean

EUROCOMBI: LA QUERELLE CONTINUA La posizione assunta da due Lander tedeschi sottolinea che sul tema l’Unione non c’è Mentre il Commissario Europeo ai Trasporti Kallas, lo scorso 15 giugno 2012, forniva chiarimenti alla Commissione e al Parlamento Europeo relativamente all’interpretazione della Direttiva 96/53 sui pesi e dimensioni, al fine di dipanare i dubbi sulla possibilità di utilizzo nei traffici transfrontalieri dei veicoli Eurocombi, in Germania, negli stessi giorni, i nuovi governi di due Lander fondamentali per il traffico delle merci nel Nord Europa, ossia lo Schleswig-Holstein e il North Rhine-Westphalia, deliberavano la pro-

pria indisponibilità nel proseguimento dei famosi ‘test’ di traffico transfrontaliero svolti con tali veicoli, dichiarandosi apertamente favorevoli a un maggior sviluppo del trasporto intermodale. Bel colpo, considerando che i territori due Lander confinano rispettivamente il primo con la Danimarca - Paese promotore dell’iniziativa legata all’incremento di traffico con gli Eurocombi - ed il secondo con Belgio e Olanda, Paesi entrambi interessati a un incremento della capacità di carico degli automezzi in virtù dell’operatività

del proprio sistema portuale. Tutto ciò può, senza alcun dubbio, rappresentare una merce di scambio rispetto a talune rendite di posizione, sia politiche sia geografiche, nell’area interessata. Ma balza all’occhio il tempismo degli eventi. Qualche perplessità desta, invece, l’interpretazione ‘europea’ che lascia spazio a scenari e opinioni decisamente contrastanti. Soprattutto nel caso di utilizzo dei veicoli nel mercato interno dei servizi di trasporto, essendo possibile l’applicazione delle deroghe come esplicitate dal Commissario Europeo.

Per approfondimenti: - link al sito NoMegaTrucks contenete la notizia della decisione dei Lander tedeschi http://www.nomegatrucks.eu/news/2012/new-governments-in-german-laender-saying-no-to-mega-trucks/ - link al sito UE contenente il chiarimento del Commissario Kallas http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/12/611&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en

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N. 762 agosto/settembre 2012


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