[DA PALERMO A MILAZZO]
18 giugno.
Partire non condotti dal Dittatore! Eppure egli ha sulle braccia la rivoluzione, la guerra, tutto, anche gli arruffapopoli, e deve star qui. Con lui lavora Francesco Crispi, un ometto che quando lo veggo mi fa pensare a Pier delle Vigne potente. Ma lontani da Garibaldi saremo ancora con lui. «Andate di buon animo, ci disse, andate figliuoli, che vi ho dato Türr. Se avrò bisogno di voi, egli vi condurrà volando da me». Eppoi, messosi a parlare genovese con alcuni di noi liguri, parve pigliasse un piacere fanciullesco in quel dialetto che parlano Bixio e i Carabinieri. 21 giugno.
Medici è arrivato con un reggimento fatto e vestito. Entrò da Porta Nuova sotto una pioggia di fiori. Quaranta ufficiali, coll'uniforme dell'esercito piemontese, formavano la vanguardia.
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