Luoghi dello spirito

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in alto San Leo, cattedrale

in basso Pennabilli, cattedrale

peratore Enrico II nel 1014 e si troverebbe oggi a Voghenza in provincia di Ferrara. Per oltre seicento anni rimase nel suo sarcofago di pietra in San Leo finché, l’imperatore germanico detto “il Pio” per la sua devozione, con il consenso di papa Benedetto VII, in cambio della sconfitta inflitta dall’imperatore ai greci e ai saraceni nelle vicinanze di Roma, prelevò le spoglie del santo per portarle al suo paese, a Spira in Germania. Ma durante il viaggio, nei pressi di Ferrara, i cavalli si impennarono e non vollero più proseguire, costringendo l’imperatore a lasciare il glorioso corpo in quel luogo, che prese il nome “San Leo di Voghenza”, da cui ripartì dicendo: “Io, nel mio viaggio, desideravo trattarti onorevolmente: abbiti il luogo che ti scegliesti”. Più verosimilmente il sarcofago con le reliquie, tuttora custodito all’interno della chiesa di San Leo a Voghenza, rimase qui durante uno dei viaggi che, nell’alto Medioevo, si facevano compiere alle reliquie sacre, trasportate per i villaggi e le città colpite da calamità naturali o pestilenze. Comunque nel 1953 una reliquia del santo venne riportata a San Leo ed è oggi conservata in un’urna d’argento, assieme al coperchio del sarcofago che Enrico II lasciò nel duomo. La cattedrale è perfettamente “orientata”: ha le absidi esposte a oriente, come tutti gli antichi edifici cristiani, per questo il suo ingresso è posto sul fianco meridionale. Al visitatore che la raggiunge dalla piazza mostra le sue tre belle absidi rotonde coronate da archetti e le sue massicce pareti scandite da lesene. Sul lato opposto a quello dell’ingresso sorgevano le costruzioni della sede vescovile e accanto l’alta torre campanaria, che ora è isolata. Esternamente ha la forma di un alto prisma quadrangolare, è alta 32 metri, mentre internamente è rotonda. Anch’essa è del XII secolo. Durante i restauri del 1973 sono state recuperate ampie parti di un ciborio e di un pluteo della fine dell’VIII secolo, evidentemente appartenuti ad un edificio sacro precedente l’attuale: tali sculture, interessantissime, sono esposte nel locale Museo d’arte sacra. 2. San Marino e Pennabilli Di tempi diversi e naturalmente di forme molto diverse sono le altre due “concattedrali”. Il duomo di Pennabilli, già chiesa di San Bartolomeo e oggi cattedrale di San Pio V, fu edificato per volere del vescovo Sormani nel corso del XVI secolo, i lavori furono terminati nel 1584, dopo sette anni 21


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