Inceneritore - Domande frequenti (FAQ)

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turistico della città. Nel 1985 è stato ristrutturato ed adeguato alla normativa ambientale con l’aggiunta di una sezione di depurazione fumi. A Vienna è presente un altro inceneritore, quello di Flötzersteig, da 180mila t/a. E’ per molti aspetti simile a quello di Spittelau: fu costruito tra il 1959 e il 1963, è situato in città, a 4,5 km dal centro, per fornire calore ad alcuni ospedali. I due impianti viennesi e il piccolo impianto di Wels (60mila t/a) sono gli unici inceneritori attivi in Austria. Questo significa che, dopo la costruzione dei due impianti viennesi e nonostante l’incremento registrato nella produzione dei rifiuti, è da 50 anni che in Austria non si costruisce un inceneritore. Ha fatto eccezione nel 1995 solo l’impianto di Wels, che è comunque solo una delle sezioni di processo che costituiscono un impianto integrato da 160mila t/a per la selezione e il riciclaggio di rifiuti domestici, industriali e di costruzione. Quindi citare l’Austria come esempio significa in sostanza indicare un paese che negli ultimi 50 anni, facendo a meno degli inceneritori, ha sviluppato uno dei sistemi più avanzati al mondo per la riduzione alla fonte e il recupero dei rifiuti, basato ad esempio su sistemi di avanguardia per la tariffazione puntuale dei rifiuti, applicati da molto tempo in tutto il territorio austriaco. In pratica, i veri esperti di rifiuti portano come esempio l’Austria non per un paio di obsoleti inceneritori, risalenti alla stessa epoca del famigerato impianto di San Donnino a Firenze, bensì per l’organizzazione dei sistemi integrati di gestione dei rifiuti, a partire dai metodi di raccolta domiciliare, tra i più efficaci al mondo nell’applicare il principio “chi più produce rifiuti, più paga”.

Inceneritori - Aspetti economici L'inceneritore porta benefici all'economia locale? L'inceneritore ha un indotto molto limitato: genera pochissima occupazione (poche decine di addetti), per incenerire un milione di tonnellate di rifiuti occorrono 80 persone invece che 1.200 necessarie per il riciclaggio a parità di volumi trattati, scoraggia la localizzazione di attività economiche in una zona soggetta a forte inquinamento ambientale, porta alla svalutazione degli immobili ad uso abitativo e, infine, una direttiva comunitaria dequalifica i prodotti agricoli provenienti da zone limitrofe ad impianti di incenerimento.

Quali sono le ricadute economiche negative causate dall’inceneritore? Parma è riuscita a contenere gli effetti della crisi grazie alle sue produzioni d’eccellenza dell’agro alimentare. Gli inceneritori sono classificati come impianti insalubri di classe prima (art.216 RD 1265/34 DM 5.9/1194), la peggiore. Sono inoltre non idonee a 11


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