AltraRiforma della Scuola

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innanzitutto, alla scarsa rappresentatività delle cps (ogni scuola elegge due studenti a prescindere dal numero di studenti iscritti e ogni cps è rappresentata da un presidente a livello nazionale senza alcuna proporzione con la popolazione studentesca territoriale). Le attività delle cps sono nella stragrande maggioranza dei casi improntate alla ideazione e realizzazione di idee progettuali, raramente alla discussione “politica” dei problemi della scuola, all'analisi dei provvedimenti governativi, alla costruzione di proposte di riforma. In vari casi le consulte svolgono un attività di denuncia (si pensi alle tante inchieste sull'edilizia) ma non riescono ad avere un respiro più ampio. Accade così che è assai difficile verificare la rappresentatività delle posizioni espresse dal Consiglio nazionale dei Presidenti. Inoltre, le difficoltà di riunire il CNPC (dato l'elevato numero di partecipanti) lo rende un organo consultivo del Ministero assai poco incisivo e non in grado di “stare sul pezzo”. Vi è l’esigenza di una discussione nazionale che non si limiti solo al Consiglio Nazionale ma che continui nel corso dell’anno,una discussione che interloquisca mese per mese con le realtà studentesche. Riteniamo che debba essere valorizzato e ampliato il ruolo svolto dalle cps a livello progettuale e di aggregazione, ma andrà spostato in altra sede l'interlocuzione politica tra Ministero e studenti, rafforzando il ruolo delle associazione studentesche. Queste negli ultimi anni, hanno saputo instaurare un confronto proficuo e serrato con il Ministero - attraverso il Forum delle associazionie con il Parlamento – attraverso le audizioni parlamentari. Il limite di tale rappresentanza è dato, oltre che dalla sempre maggiore sporadicità delle riunioni e dei confronti, dalla assenza di una verifica della rappresentatività espressa da ciascuna associazione. Tutte le associazioni presenti al Forum hanno lo stesso “peso” e il risultato è che la divergenza di opinioni fra le associazioni non permette di percepire quella sia l'opinione della maggioranza degli studenti. Le nostre proposte: l Dare la possibilità a ciascuno studente di aderire -all'atto di iscrizione a scuola e all'atto dell' iscrizione all'anno successivo – ad una associazione studentesca da cui si sente rappresentato e di cui condivide le finalità e gli obiettivi l Attribuire, all'interno del Forum, un “peso” differente alle valutazioni espresse da ciascuna associazione in proporzione della rappresentatività della stessa l Rendere obbligatorio il parere del Forum su tutti provvedimenti ministeriali attinenti al mondo della scuola e di rilevante importanza l Dare la possibilità alle associazioni studentesche di indire dei referendum presso la popolazione studentesca per conoscere il parere degli studenti su argomenti di carattere nazionale particolare rilievo per la scuola l Erogare dei finanziamenti pubblici alle associazioni studentesche in proporzione alla loro rappresentatività, al fine di garantirne l'autonomia, l'indipendenza e sostenerne le attività riconoscendo la funzione di rappresentanza sociale svolta. Proponiamo l'elaborazione a livello nazionale di linee guida a cui i regolamenti di ogni cps dovrebbero conformarsi. Sarebbe utile, inoltre, fornire alle cps dei modelli di regolamenti interni (due modelli, uno per le cps di grandi dimensioni e uno per le piccole).


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