LA VAL FORMAZZA E LE SUE VETTE Tra le vette dalla Val Formazza, il Monte Giove occupa uno spazio di rilievo. Montagna di facile accesso.
Fa parte assieme alla Punta Clogstafel di un sottogruppo isolato, compreso e circoscritto ad Ovest dai Laghi di Busin e Vannino, a Nord dalla Valle del Torrente Vannino, tributaria della Val Formazza, ad Est dalla Valle Formazza con le creste del Monte Reti e del Corno Creil, mentre a Sud dirama con l’articolato contrafforte del Pizzo Martello sul solco del Torrente Vova. Il Monte Giove è considerato tra i migliori belvedere dell’Ossola, dal quale si può infatti godere di un panorama grandioso che spazia tra le ravvicinate cime del Monte Cistella, Passo Diei, Passo Cervandone, Passo tra d’Arbola, Blinnenhorn, Basodino
Diei
Cervandone
d’Arbola
Blinnenhorn
Basodino
E di altre fantastiche vette. È possibile dividere l’escursione su due giorni pernottando al Rifugio Margaroli. Il Rifugio Margaroli (2197 m), base di partenza per l’ascensione al Monte Giove, è raggiungibile da Valdo (1274 m) a Sagersboden (1772 m), con la seggiovia oppure lungo un sentiero non segnalato attualmente in stato di abbandono, e tratti di pista da sci tagliata nel ripido bosco. Un’altra possibilità è quella di partire da Canza (1412m) tramite una sterrata segnalata. Da Sagersboden, si sale ripidamente per comoda mulattiera sulla sinistra idrografica del Torrente Vannino. Improvvisamente, ad una svolta, compare l’imponente mole della Punta d’Arbola.
Si procede costeggiando il torrente nel Vallone del Vannino, e, lasciata a monte l’A. alla Balma, si raggiunge la dighetta e la deviazione verso sinistra per il Rifugio Miryam (2060 m).
Trascurata quest’ultima, il sentiero prosegue con percorso piacevole e interessante lungo il fondo dell’avvallamento fino a raggiungere il dosso, con un ultimo strappo finale, ove è posto il Rifugio Margaroli. ( ore 1.30 dall’arrivo della seggiovia; ore 2.30 a piedi da Valdo e da Canza ). Da questo punto, si attraversa la diga e si percorre verso Sud il sentiero che
sale ripidamente a mezza costa sopra la sponda orientale del Lago Vannino. Lungo spazi aperti e tra gradevoli ondulazioni erbose si raggiunge il Passo Busin inferiore (2493 m) (ore 1 dal rifugio). Un sentiero, da prima in ripida discesa, poi pianeggiante, che costeggia la riva orientale del Lago Busin inferiore. Questo sentiero conduce alla casa dei guardiani della diga (2409 m) (ore 0.30; ore 1.30). Un cartello indicatore, degli ometti di pietre e segnavia bianco-rosso favoriscono l’ascesa al Monte Giove.
Ci si eleva verso Nord-Est sul costone erboso fin quasi sotto il contrafforte occidentale del monte, si gira a destra calandosi nella conca detritica per elevarsi poi lungo i nevai. Terminati questi, con la vetta del Monte Giove oramai in vista, si sale inclinando leggermente a destra, si rientra su un sentierino tra rocce rotte e terreno franoso fino a raggiungere la cresta Sud, ormai prossimi alla vetta (ore 2; ore 3.30 dal rifugio).