IoArch 77 Aug-Sep 2018

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› REGIONALISMO CRITICO

ORGANICO NORVEGESE UN ALTRO INTERESSANTE INTERPRETE DEL REGIONALISMO CRITICO È LO STUDIO DI SVEIN LUND E EINAR HAGEM, I CUI PROGETTI, PUR CONSERVANDO UNA FORTE IMPRONTA MODERNISTA, SONO PROFONDAMENTE RIFERITI AL CONTESTO CON FORTI RICHIAMI ALLA POETICA E ALLA CULTURA COSTRUTTIVA LOCALE. L’ORGANIZZAZIONE DEI VOLUMI E LA MAESTRIA NELL’USO DELLA LUCE E DEI MATERIALI PONGONO LE DUE RESIDENZE CHE PRESENTIAMO, COSTRUITE NEGLI ANNI NOVANTA, IN DIALOGO CON LA NATURA CIRCOSTANTE Lund Hagem Arkitekter

È una società di architettura formata da Svein Lund, Einar Hagem, Mette Røsbekk, Per Suul e Kristine Strøm-Gundersen. Nasce nel 1984 come Lund Arkitekter Mnal e sei anni più tardi assume la denominazione attuale. La sede principale è a Oslo, mentre un ramo dello studio ha sede a Sandefjord, a sud della capitale. Attualmente vi lavorano una cinquantina di dipendenti. Lo studio opera nei settori dell’architettura e dell’urbanistica. I loro progetti mantengono un approccio attento al paesaggio circostante, in dialogo continuo tra natura e ambiente e in rapporto dinamico con l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Ciò ha portato lo studio a realizzare case passive in possesso della certificazione Breeam. Lund Hagem è membro del Green Building Council norvegese. Nella sua lunga carriera il team di Lund Hagem ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. www.lundhagem.no

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Vita tra gli alberi

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Due abitazioni e un giardino alla periferia di Oslo Due case, parte di uno stesso intervento, nella tranquilla area residenziale di Furulund a Oslo. Completate nel 1998, malgrado siano state finora poco pubblicate fuori dalla Norvegia, affrontano in modo magistrale il tema di un’architettura dei dettagli, del controllo della luce e del rapporto con l’intorno. Due i fondamentali criteri di progetto: il primo era di evitare di essere invasi visualmente o sovrastati da eventuali costruzioni che si sarebbero sviluppate in seguito, il secondo di preservare più alberi possibile. La pianta a L delle due case forma così una sorta di corte-giardino suddivisa da una parete attrezzata comune con ripostigli e depositi. La stessa parete funziona come partizione tra le due corti, al punto da permettere un discreto livello di privacy tra le due abitazioni. Del tutto unificate dal punto di vista del tipo edilizio, del linguaggio architettonico e dell’utilizzo dei materiali, le due unità presentano differenze, anche significative, nell’articolazione degli spazi [ 78 ]

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interni. Mentre la casa B ha soggiorno e camera padronale al piano terreno e una terrazza che si estende nel giardino, la casa A, residenza dello stesso autore, è organizzata attorno a un corpo scala centrale con 4 livelli ammezzati che separa la camera padronale da quella dei figli e forma uno studio a doppia altezza. Un grande salone al primo piano comprende sia la cucina che la sala da pranzo e ha un’ampia sequenza di vetrate che si aprono su un ballatoio esterno. I volumi solidi e apparentemente impenetrabili delle due abitazioni sono rotti in realtà nella casa A da grandi aperture che offrono scorci magnifici sul verde in cui è immersa. La luce entra in modo del tutto particolare da un lucernario, che si sviluppa su tutta la lunghezza della grande sala, incorniciando il camino, che ne è il fulcro compositivo, dalle aperture d’angolo e dalle porte-finestre verso il ballatoio, offrendo all’ambiente interno una qualità costantemente mutevole. Tavole in frassino e lastre in pietra per i pavimenti con-

feriscono, insieme alla luce, il carattere degli spazi interni. L’utilizzo delle scure doghe in legno all’esterno neutralizza e rende astratti volumi delle due unità, come l’utilizzo di blocchi alleggeriti in cemento lasciati faccia a vista per le pareti, ne identifica il carattere rendendo l’insieme del tutto unitario

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Sopra, sezione del progetto di Furulund e in basso partoicolare di uno degli spazi all’aperto. Alla pagina di destra due viste dall’esterno, la foto di un soggiorno e la planimetrie del piano terreno (foto ©Damian Heinisch).


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