Processi 143

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Spazio di riunione anche con artist@, curatori/trici e gestori/rici che condividevano – tra una colazione e un’altra – la bellezza delle loro stanze, il loro modello di artista-nomade (senza casa, senza vita privata e senza stipendio) e il loro “nuovo” mercato del lavoro low cost: senza contratto, senza onorario, senza premorale di restituire i favori ricevuti”, oltre alla classica donazione di un’opera. In breve, un sistema in cui l’istituzione mette lo spazio, e l’artista la propria visione parziale di un’altra città, di un’altra Storia, svincolata dal sentimento di appartenenza, lontana dallo sviluppo delle reti locali e sostenibile a livello economico esclusivamente grazie agli enti di gestione. Un sistema che ignora le persone, il rapporto dello spazio con i suoi abitanti e genera, pertanto, opere delocalizzate, senza connessione con il pubblico e i suoi interessi, che potenzia lo sguardo dell’artista-turista, più intento a sopravvivere il mese successivo che a perlustrare lo spazio della “fuga di cervelli”? Verrebbe accusato il ricercatore spagnolo che lascia il proprio Paese per mancanza Così sono passati questi quattro mesi, ad ascoltare continuamente gli stessi discorsi, a elaborare risposte ragionate per ogni chiacchierata, a pensare a nuove proposte e mezzi per uscire dai circuiti convenzionali, per sfuggire a una situazione palesemente invidiabile. Sono venuta a Roma – come molt@ – per realizzare un progetto in cui credevo senza pensare alla precarietà del settore culturale, torno a Madrid con la perplessità di non aver varcato le frontiere e con molta strada da fare.

Fátima Bethencourt Musicologia_ Bio_ Nata a Santa Cruz de La Palma (Canarie) nel 1978, è dottoressa di ricerca in Musicologia presso l’Università Complutense di Madrid, dove si è laureata in Storia e Scienze della Musica con Menzione Speciale nei Premi Nazionali “Fin de Carrera” di Istruzione Universitaria, e in Storia dell’Arte con Premio Straordinario di Laurea. e Università di Varsavia, grazie a una Borsa di Specializzazione per la Formazione del Personale Universitario e a una Sovvenzione per il conseguimento della Menzione Europea del Titolo di Dottore, entrambe conferite Nazionale delle Arti Sceniche e della Musica. straniere sui rapporti tra musica, arti plastiche e letteratura.

Progetto_ Il 31 maggio del 1929 si svolse a Roma il Concerto delle Accademie Estere nello scomparso Teatro Augusteo, sede dei concerti dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, il cui presidente, il Conte Enrico di San Martino e Valperga, era stato il promotore dell’idea. In accordo con la sua ampia visione culturale


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