Prendo il volo 4 - Linguaggi

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I ndice

Coordinamento: Emilia Agostini

Redazione: Giulio Pieraccini

Grafica e impaginazione: Claudio Campanelli

Illustrazioni e colore: Michele Bizzi, archivio

Copertina: Marco Mancini

Referenze fotografiche: Archivio fotografico Gruppo Ed. Raffaello, iStock

Coordinamento M.I.O. Book: Paolo Giuliani

Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata. Questo testo tiene conto del codice di autoregolamentazione Polite (Pari Opportunità Libri di Testo), per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto delle differenze.

Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.grupporaffaello.it - info@grupporaffaello.it

27 La lettera 28 Il testo descrittivo 29 Scrivere una descrizione 30 Il testo informativo 32 L’accento 33 L’apostrofo 34 La filastrocca 35 Il ritmo della rima 36 Numbers, colours, animals 37 Body parts 38 Riassumere un racconto 40 Il discorso diretto nel riassunto 41 Giocare con le parole 42 La lettera maiuscola 43 Quando mettere l’H? verifiche d’ingresso 44 So comprendere un testo 46 So analizzare un testo 48 PRENDI IL VOLO!
della lettura
2 Farsi un’idea
le parole
3 Anticipare
lettura
4 Le pause nella
velocità
alfabetico
divisione in sillabe
Leggere con ritmo
Leggere a più voci
Il discorso diretto e indiretto
Leggere per divertirsi
Comprensione di un testo
I suoni duri e i suoni dolci
GN - GLI - LI
La canestra di frutta
Il racconto realistico
Il racconto fantastico: la favola
SCI – SCE – SCIE
– QU – CQU
Il racconto fantastico: la fiaba 26 Disegnare i personaggi delle fiabe
5 Leggere alla giusta
6 L’ordine
7 La
8
9
10
11
12
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20
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Si parte

CIAO, sei pronto, sei pronta per volare sempre più in alto nel cielo dei Linguaggi?

Lavora, pagina per pagina, per affrontare la classe quarta. Coraggio, sali sul tuo pallone e PRENDI IL VOLO!

Autovalutazione

Alla fine, scopri a quale altezza è arrivata la mongolfiera. Potrai capire se devi rinforzare le tue conoscenze o se sei pronto, sei pronta, per un nuovo anno.

Farsi un’idea della lettura

1 Quando si inizia una lettura, viene spontaneo “indovinare” di che cosa parlerà. Leggi il titolo, osserva le immagini e compila le righe iniziali. Alla fine scoprirai se hai indovinato.

Chi saranno i personaggi?

Dove si svolgerà la storia? ..........................................................................................................................

Quando? ........................................................................................................................................................

Sarà un testo divertente?

Che singhiozzo!

Oggi in classe Niccolò aveva il singhiozzo e non riusciva a farselo passare. Stavamo leggendo e, ogni tanto, arrivava da dietro un hic! sonoro come una schioppettata. Fra noi bambini si sentivano risatine soffocate. Il maestro per un po’ ha fatto finta di niente, poi però si vede che si è stufato e ha detto a Niccolò di andare in bagno a bere un bicchiere d’acqua.

Quando è tornato a singhiozzare, in classe le risate sono ricominciate e stavolta erano più forti. Il maestro allora ha fatto fermare la lettura e ha spiegato a Niccolò che doveva provare a respirare in fretta e a trattenere il fiato, per “rompere” il meccanismo del singhiozzo.

Niccolò ci ha provato: si è messo a respirare come un cane, con la lingua fuori. Poi ha trattenuto il fiato per un tempo lunghissimo, fino a diventare rosso. Noi lo guardavamo già preoccupati quando lui ha buttato fuori l’aria ed è tornato a respirare. A respirare e singhiozzare. Non appena ha ritrovato un po’ d’aria nei polmoni ha sparato infatti un hic! che sembrava una cannonata. Tutti abbiamo cominciato a ridere fortissimo. Tutti meno il maestro. A un tratto ha fatto una cosa che nessuno si aspettava: si è voltato di scatto verso Niccolò e, battendo forte le mani sul suo banco, gli ha fatto Bu! Roba da non credere, Niccolò per lo spavento ha smesso di singhiozzare.

2 Rispondi con una X.

Le tue ipotesi erano sbagliate. sbagliate in parte. giuste.

2 LINGUAGGI
S. Bordiglioni, Il capitano e la sua nave, Einaudi

Anticipare le parole

1 Se inizi ad avere le idee chiare su ciò di cui parla il testo, puoi pure immaginare le parole, anche se sono un po’ cancellate. Leggi tutto senza fermarti, indovinando le parti mancanti.

La nuova maestra

Oggi è arrivata una nuova maestra. È giovane, ha tanti riccioli biondi e sembra simpatica.

– Chiamatemi pure Carlotta – dice.

E a questo punto si mette a piangere. Una maestra che piange? Tutti la fissano a bocca aperta.

– Per me è il primo giorno di scuola. Non è mica facile! – singhiozza.

Sara allora si fa coraggio e tira fuori un cioccolatino dalla tasca del grembiule e lo dà alla maestra.

Carlotta lo prende, lo scarta e se lo mette in bocca. I bambini cercano di consolarla e, mentre lei tira su col naso e succhia il cioccolatino, le allungano un fazzoletto. Adesso la maestra Carlotta sta meglio. Distribuisce ai bambini fogli e pennarelli perché vuole che disegnino il primo giorno di scuola. Sara disegna la faccia tonda della maestra con i riccioli gialli tutti intorno; poi ci aggiunge tanti lacrimoni grossi così che piovono giù dagli occhi azzurri. Alla fine guarda il disegno e si mette a ridere: la maestra non è poi così male!

2 Collega le frasi alla parte di testo in cui si trovano.

I bambini cercano di consolarla.

La maestra non è poi così male.

La maestra ha tanti riccioli biondi.

Inizio

Svolgimento

Conclusione

3 LINGUAGGI
T. Merani, Sara che dice no, Mondadori

1 La lettura è più chiara e comprensibile se è espressiva e rispetta la punteggiatura. Prima di iniziare a leggere colora i segni di punteggiatura.

. pausa lunga , pausa breve ; : pausa media

La pioggia di Piombino

Una volta a Piombino piovvero confetti. Venivano giù grossi come chicchi di grandine, ma erano di tutti i colori: verdi, rosa, viola, blu. Un bambino si mise in bocca un chicco verde, tanto per provare e trovò che sapeva di menta. Un altro assaggiò un chicco rosa e sapeva di fragola: erano confetti. E via tutti per le strade a riempirsene le tasche, ma non facevano in tempo a raccoglierli, perché venivano giù fitti fitti. La pioggia durò poco; lasciò le strade coperte da un tappeto di confetti profumati che scricchiolavano sotto i piedi. Gli scolari, tornando da scuola, ne trovarono tanti da riempirsi le cartelle. Le vecchiette ne avevano messi insieme dei bei fagottelli coi loro fazzoletti da testa. Fu una grande giornata. Anche adesso molta gente aspetta ancora che dal cielo piovano confetti, ma quella nuvola non è passata più né da Piombino, né da Torino e forse non passerà mai nemmeno da Cremona.

2 Colora i confetti come indicato dal brano e scrivi di seguito di che gusto sono secondo te.

LINGUAGGI 4
Le pause nella lettura
G. Rodari, Favole al telefono, Einaudi
............................ ............................ ............................ ............................

Leggere alla giusta velocità

1 Per catturare l’attenzione di chi ti ascolta e rendere il racconto più avvincente, devi leggere ad alta voce e cambiare velocità di lettura. Leggi il racconto seguendo le indicazioni.

leggi più veloce rallenta e scandisci le parole fai una pausa

Vampiri in famiglia!

I genitori di Kevin erano... vampiri! Ma quello che Kevin desiderava più d’ogni altra cosa era avere genitori normali. Era seduto sul suo letto a pensare come farli guarire... ed ecco la soluzione: aglio! I vampiri odiano l’aglio. Tutti lo sanno! Kevin si mise all’opera.

La ricetta del pollo diceva di usare due spicchi d’aglio, ma Kevin voleva che i genitori smettessero di essere vampiri per il resto della loro vita, così usò trenta spicchi d’aglio in una sola volta!

I signori Vladd si riempirono la bocca di pollo. Il papà iniziò a tossire: le sue gambe si alzarono sotto il tavolo e il suo piatto fu catapultato in aria. Nello stesso istante la signora Vladd sembrò impazzire: i suoi occhi erano grandi come piatti, si alzò dalla sedia e iniziò a ballare. Improvvisamente i signori Vladd si calmarono e guardarono Kevin con occhi scuri: avevano capito tutto!

Mandarono Kevin a letto senza cena e gli vietarono di rimettere piede in cucina.

J. Strong, Vampiri in casa, Bradipolibri

2 Rispondi.

• Chi è il protagonista della storia? ...........................................................................................................

• Che cosa desiderava Kevin? ....................................................................................................................

• Che cosa decise di fare?

• Come reagirono i genitori?

• Che cosa accadde alla fine? ....................................................................................................................

5 LINGUAGGI

L’ordine alfabetico

1 Tutti i giorni, il maestro Mario segna sul registro di classe le presenze e le assenze dei suoi istruiti e diligenti alunni. Aiuta il maestro a riordinare i nomi in ordine alfabetico, scrivendoli nel registro di classe.

Giuseppe • Dario • Manuela • Paola • Viviana • Zeno • Federico • Emanuela Francesca

• Andrea

• Francesco

• Riccardo • Giulia • Ciro • Marco • Claudia

2 Leggi le definizioni riportate qui sotto e sottolinea in matita la divisione in sillabe, in rosso le informazioni grammaticali, in verde il significato, in blu gli esempi e in arancione sinonimi e contrari, se ci sono.

ISTRUIRE: [i-strui-re] (io istruisco) verbo transitivo.

Far apprendere, con un insegnamento teorico o pratico, le basi fondamentali di un sapere, di un’arte o di un’attività: istruire nella grammatica

ALUNNI: [a-lun-ni] sostantivo maschile plurale.

Chi frequenta una scuola, in particolare gli studenti delle scuole elementari, secondarie o artistiche.

SIN. scolari, allievi.

DILIGENTE: [di-li-gen-te] aggettivo.

Una persona che ha o che mostra diligenza, ovvero che mette molta cura e attenzione nel suo operato: uno scolaro d., un artigiano d. nel suo lavoro.

SIN. Accurato, laborioso, volenteroso. CON. Disattento, sbadato, negligente.

6 ORTOGRAFIA a i e b h f c o g
REGISTRO DI CLASSE Nome alunno 1 2 .................................................... 3 4 5 .................................................... 6 7 8 .................................................... REGISTRO DI CLASSE Nome alunno 9 10 .................................................... 11 12 13 .................................................... 14 15 16 ....................................................

La divisione in sillabe

1. Un animale corazzato e lento.

2. La perde Cenerentola a mezzanotte.

3. Grandi animali del passato.

4. Si porta al dito.

5. Colori a base di acqua.

• fa-nta-si-a

• ca-mpeg-gio ...............................................

• ma-es-tra ...............................................

• sott-oli-nea-re

• imp-er-mea-bi-le

• far-mac-ia

• pas-seg-gi-are ...............................................

• pi-ovo-so ...............................................

• espe-rie-nza

• acq-ua-rio

7 ORTOGRAFIA z r q t w m n s c
1 Completa gli schemi. Le parole vanno scritte in verticale (dall’alto al basso) e divise in sillabe. 2 Le parole sono state divise in modo sbagliato. Riscrivile tu. 3 Indica con una X la parola divisa in modo corretto.
1 4 2 3 5
4 Aggiungi la sillaba inversa a quella indicata per formare le parole, poi dividile in sillabe.
e-li-ca el-i-ca sub-ac-que-o su-bac-que-o nas-cos-to na-sco-sto om-bra o-mbra le-zio-ne lez-io-ne inc-ont-ro in-con-tro pal-lo-ne pall-on-e str-ada stra-da bucare = ......... pegno = ............................... ......... buto = .................................. MI segna = ......... sensibile = ........................... ......... salata = ................................ NI ......... fare = ................................... ......... fitto = ................................... ......... fetto = ................................. FA ......... ventura = ............................. ......... voltoio = .............................. ......... vocato = .............................. VA

Leggere con ritmo

Nella poesia il ritmo è creato dai versi e dalle strofe.

Leggere con le pause giuste ti fa capire meglio il significato della poesia.

1 Leggi la poesia come ti viene.

Quando io dormo sogno.

Sogno che volo sola

senza nessun bisogno

sopra un’isola viola.

E dall’isola viola

mi viene su una voce

io non sono più sola

e volo giù veloce.

Io volo giù veloce

su un sentiero di seta

c’è un amico che cuoce

una pappa segreta.

Una pappa segreta

di cui sento il bisogno

mi sveglio un poco inquieta

e qui finisce il sogno.

R. Piumini, Giochi di un giorno, Mondadori

2 Ora rispetta le pause indicate:

• pausa breve •• pausa media

••• pausa lunga

Quando io dormo • sogno ••

Sogno che volo • sola •

senza nessun bisogno •

sopra un’isola viola ••

E dall’isola viola •

mi viene su una voce •••

io non sono più sola •

e volo giù veloce ••

Io volo giù veloce •

su un sentiero di seta •••

c’è un amico che cuoce •

una pappa segreta ••

Una pappa segreta •

di cui sento il bisogno •••

mi sveglio un poco inquieta •

e qui finisce il sogno •••

3 Ascolta un tuo compagno che legge nei due modi indicati: rifletti e rispondi.

• Quali differenze hai notato tra i due tipi di lettura?

• In quale si capisce meglio il significato?

• Quale ti piace di più all’ascolto?

LINGUAGGI 8

Leggere a più voci

I dialoghi danno vivacità alle storie. Il racconto sarà più divertente se viene letto a più voci.

1 Leggi il testo insieme ai compagni: dividetevi i ruoli. Ricordatevi di interpretare bene i segni di punteggiatura e leggere con tono adeguato.

Narratore L’aria fredda passava tra le cose e le ricamava. Passava e appendeva palline bianche e trasparenti un po’ dappertutto: sui rami, sull’erba.

Se l’erba, di notte, invece di dormire sotto la coperta grigia del cielo, alzava la testolina e stava a parlare con le stelle, l’aria gelida gliela faceva bella: una lunga carezza gelida e il mattino l’erba si ritrovava con barba e baffi bianchi. Un giorno l’aria fredda passò tra le nuvole.

Aria fredda – È venuta l’ora di mettere a letto il mondo e occorre una grande coperta bianca.

Nuvola – Una coperta bianca grande così non c’è.

Aria fredda – Voi sarete la grande coperta bianca!

Narratore Appena le vide radunate come tante pecore, salì in alto, le sfiorò con la sua carezza e incominciò la più bella magia: le goccioline dentro le nuvole si strinsero fra di loro e diventarono stelline bianche, milioni di stelline che cominciarono a volare per il cielo come tante piccole farfalle in cerca di un posto dove posarsi.

Stelline – Cerchiamo un posto bello e stiamo vicine.

Stellina 1 – Io casco laggiù dove c’è l’erba verde.

Stellina 2 – Io sulla terra nera.

Narratore E se non c’era più posto, si mettevano una sulle spalle dell’altra, ammucchiate.

LINGUAGGI 9
M. Lodi, Bandiera, Einaudi Scuola

Il discorso diretto e indiretto

1 Prova a trasformare la parte di ciascun narratore in dialoghi. Poi leggili con espressione.

La fatina dice a Cenerentola che dovrà lasciare il palazzo a mezzanotte e Cenerentola le promette che lo farà.

Cappuccetto Rosso dice alla nonna che i suoi occhi sono molto grandi. Il lupo, travestito, le risponde che sono così grandi per guardarla meglio.

La strega ordina a Gretel di preparare la pentola perché ha deciso di mangiare i due bambini.

Lei le risponde che non vuole.

La strega dice a Biancaneve di prendere la mela. Lei, scambiandola per una povera vecchietta, le risponde di sì.

10 LINGUAGGI
................................. ................................. ................................. ................................. ................................. .................................

Leggere per divertirsi

Le barzellette devono essere abbastanza brevi e devono avere una conclusione improvvisa, che sorprenda chi le legge o le ascolta, provocando sorpresa e divertimento.

1 Leggi le barzellette tenendo conto di questo suggerimento.

Una bambina torna a casa dopo il primo giorno di scuola. La madre le chiede:

“Cosa hai imparato oggi?” La bambina risponde: “Non abbastanza, vogliono che torni anche domani”.

Pierino viene interrogato dalla maestra:

“Pierino, ascoltami bene: io studio, tu studi, egli studia, noi studiamo, voi studiate, essi studiano. Che tempo è?” E Pierino risponde:

“Tempo sprecato, maestra!”

La maestra chiede a un alunno: “Dimmi il nome di un rettile”. “Un cobra”, risponde l’alunno. “Bravo, e ora dimmi il nome di un altro rettile”. E l’alunno: “Un altro cobra!”

Pierino: “Maestra, è vero che non si può punire uno per una cosa che non ha fatto?”. “No di certo!”, risponde la maestra. Pierino: “Bene, allora… non ho fatto i compiti!”.

Pierino arriva in ritardo a scuola, la maestra lo rimprovera: “Perché arrivi a scuola sempre in ritardo?” Pierino le risponde: “Per colpa del cartello che c’è in fondo alla strada”. “Quale cartello?” dice la maestra.

E Pierino: “Quello che dice RALLENTARE, SCUOLA NELLE VICINANZE!”.

2 Ora fai una gara con i tuoi compagni a chi racconta la barzelletta più divertente. Ricorda che devi saperla raccontare bene!

11 LINGUAGGI

Comprensione di un testo

1 Leggi il testo.

Una sirena in vacanza

Elettra infilò un bikini rosa nello zainetto. Si stava preparando per la vacanza. Che cos’altro avrebbe potuto servirle?

Il sacco a pelo era arrotolato e pronto e aveva preso lo specchietto di madreperla, un sacchetto di prelibatezze per Splash, il delfino, e un bel po’ di dolci per la festa di mezzanotte che aveva in mente di organizzare. Era eccitata! Avrebbe trascorso tre giorni all’Isola Puntuta insieme a tutti i suoi amici. In genere per i bambini del popolo delle sirene quello era un luogo proibito perché lontano, in mare aperto e infestato da creature pericolose, dai famelici squali, alle torpedini che danno la scossa; ma, una volta all’anno, i maestri vi accompagnavano gli alunni delle ultime classi. Per Elettra era un’occasione magnifica: adorava le avventure e le emozioni!

La voce di Maris riecheggiò dall’ingresso dell’accogliente grotta sottomarina in cui vivevano:

– Elettra, muoviti, è ora di andare!

– Arrivo, mamma! – rispose, infilandosi di corsa lo zaino sulle spalle e precipitandosi fuori dalla stanza. Stava per uscire, quando la madre le bloccò il passo con la lunga coda argentea:

– Con i capelli in questo stato, tu non esci!

Prese la spazzola dal tavolino di corallo e intimò:

– Lasciati pettinare!

Maris, come molte sirene, era convinta che avere i capelli in ordine fosse fondamentale. Elettra sbirciò oltre l’uscio della grotta in cerca di Sam e Sasha, i sirenetti gemelli che la stavano aspettando.

– Prometti che starai attenta e farai tutto quello che ti diranno i maestri! – disse Maris. Elettra la abbracciò forte:

– Stai tranquilla, mamma. Sarò bravissima, come sempre!

12 LINGUAGGI
L. Chapman, Sirene ma non troppo, EL

2 Rispondi alle domande.

• Chi è il protagonista del racconto? .........................................................................................................

• Dove trascorrerà le vacanze?

• Con chi?

• Chi li accompagna? ...................................................................................................................................

• Cosa si è dimenticata di fare? .................................................................................................................

3 Riordina le sequenze del racconto, numerandole.

4 Perché la mamma vuole pettinare Elettra?

5 Come descriveresti Elettra? Scegli più di un aggettivo colorando la casella.

frettolosa eccitata allegra tranquilla scontrosa felice

6 Come descriveresti la mamma? Scegli più di un aggettivo colorando la casella.

premurosa antipatica noiosa ordinata amorevole triste

13 LINGUAGGI

I suoni duri e i suoni dolci

1 Sottolinea di arancione CE, CI e di verde CHE, CHI.

Sono Cenerentola. Per la mia cerimonia nuziale indosserò un abito celeste come il cielo e come i miei occhi, intorno alla vita ci saranno due cinture bianche. Sulla mia chioma metterò un cerchietto d’oro. Le mie amiche civette sorreggeranno il velo mentre un concerto di cicale allieterà la celebrazione del mio matrimonio.

Io e il principe poi ce ne andremo su un cocchio sfavillante e saremo felici.

2 Completa con GHE o GE.

• stre..............

• stan

• botte..............

• melli

3 Completa con GHI o GI.

• ma

• chirur

• geolo

• obbli

• al..............

• spiag

• ma..............

• reg

• bi..............

• ru

• fu..............

• mar rite

• fran..............

• colle

• scheg..............

• an li

• la

• sarcofa

• casti

• dialo

4 Nel brano ci sono 13 parole sbagliate. Correggile e trascrivile correttamente nella nuvola.

Sono Gigio mangone, sono un vero golosone. Mango formaggo: giorgionzola e parmigano; mi piacciono i fagani e i giustosi giamberetti. Sulla mia tavola non manca mai un’aragiosta affumicata. Adoro i fagoli in umido, stravedo per le fragioline di bosco, non resisto alla tentazione di una meringia coperta di cioccolata e ganduia.

• aspara

• arcipela

• catalo

• luo

• rag

• impie

• dra

• su

14 ORTOGRAFIA a i e b h f c o g
• .......................... • • .......................... • • .......................... • • .......................... • .......................... • • .......................... • • .......................... •

• spo..............atoio

• cavi era

• sta..............ere

• mobi a

• camme..............ere

• fami a

• imbro..............

• bare..............ere

• ammira o

• gondo..............ere

• meravi a

• cordo..............o

• Ita a

• conchi..............a

15 ORTOGRAFIA z r q t w m n s c
2 Cerchia le parole con GN e NI e trascrivile nel riquadro. Fai attenzione in tutto sono 8. 3 Completa le parole con GLI, LI o LLI. 1 Cerchia le parole scritte in modo errato e trascrivile accanto in modo corretto.
GN - GLI - LI
................................................. ................................................. ................................................. .................................................
consi..............o
ardario
• mi
gioie..............ere
sona o
abba..............o
ve ero
ri..............evo R A G N A T E L A V S C A S T A G N I M I O O S G E N I O E E G G M I G N O L O N F N N C I C O G N A T S E O C O L O N I A E U T S aniello oniuno punio rano ciliegie manilia triglie maglione folio orgolio filio ventalio pinia vinia lavagne cigni melio sveglia .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... .................................... ....................................

La canestra di frutta

Anche i quadri e le opere d’arte possono essere “letti”. Se ne possono cogliere le caratteristiche principali per riprodurle.

Caravaggio, La canestra di frutta, 1594-1598

1 Questo tipo di quadro si chiama “natura morta”. Cosa significa secondo te?

• ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................

2 Cosa vedi nell’immagine? Scrivi gli elementi che compongono il cesto di frutta. • ......................................................................................................................................................................

3 Quanti colori ha usato il pittore? Elenca i colori più utilizzati.

• ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................

16 LINGUAGGI

4 Ora che hai osservato bene l’immagine, inventa una breve storia. Dove si trova il cesto di frutta? Che cosa accadrà?

5 Ora diventa anche tu un artista! Recupera insieme ai tuoi compagni degli oggetti che trovi in classe e crea la tua natura morta. Poi disegna e colora quello che avete composto tutti insieme.

17 LINGUAGGI
• ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................

Il racconto realistico

Il racconto realistico narra fatti che sono accaduti o possono succedere realmente.

La casa sull'albero

Quando venne il mio compleanno, chiesi ai miei genitori una casa sull’albero.

In giardino, sul retro, c’era un grande albero che sembrava l’ideale per ospitare una casa.

Né la mamma né il papà erano abili con le mani, così si collegarono a Internet e scoprirono una ditta che faceva case sull’albero su misura. Pagarono in anticipo con la carta di credito e dieci giorni dopo alla nostra porta si presentò un camioncino.

Scesero due uomini in tuta blu, scaricarono una gran quantità di assi e attrezzi, portarono tutto sul retro e cominciarono a lavorare sull’albero sotto i miei occhi curiosi.

Nel giro di poche ore la casa sull’albero era pronta: era solida, bella, perfetta. A salirci con la scaletta di corda si dondolava piano e quando eri dentro aveva un buonissimo odore di legno nuovo. Il pavimento era liscio come il parquet di casa, c’erano delle cassapanche per metterci i giochi e un piccolo tavolo con due sedie di legno. Una meraviglia! Invitai subito le mie due migliori amiche e giocammo a prendere il tè e a fare le signore. Poi giocammo a Tarzan e Jane.

Poi d’estate, una notte senza pioggia...

...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................................

18 LINGUAGGI
2 Che succederà una notte d’estate? Immagina e concludi il racconto. 1 Leggi il testo.
B. Masini, Il castello della buonanotte, Einaudi Ragazzi

Nel racconto agiscono dei personaggi: persone, animali, oggetti o creature fantastiche. I personaggi principali agiscono più spesso. I personaggi secondari agiscono solo in alcuni momenti della storia. Il personaggio più importante è il protagonista.

3 Indica con una X i completamenti giusti.

I personaggi principali sono: operai. amiche della bambina. genitori. bambina e genitori.

I personaggi secondari sono: operai e bambina. amiche e operai. genitori e amiche. operai e genitori.

Il protagonista è:

la casa. il papà.

la bambina.

la mamma.

Un racconto si può svolgere in un tempo presente, passato o futuro. Se il racconto è realistico, il tempo è definito e si conosce la durata dei fatti. Se il racconto è fantastico, il tempo e la durata possono essere indefiniti

4 Indica con una X i completamenti giusti e rispondi.

Il tempo del racconto è: determinato. indeterminato.

Perché? Quando avviene la storia? ......................................................................

Quanto durano i fatti?

Qualche ora Un anno Alcune settimane Qualche mese

Da che cosa lo capisci? ......................................................................

I fatti di un racconto si possono svolgere in luoghi reali o fantastici.

Questo racconto si svolge in luoghi: reali. fantastici.

Perché? Dove avviene la storia?

Secondo te, il racconto è: reale. fantastico.

Che cosa te lo fa capire?

19 LINGUAGGI
5 Rispondi.

Il racconto fantastico: la favola

La scimmia e il cammello

Un giorno tutti gli animali della foresta si riunirono per discutere di un argomento molto serio. Il primo a prendere la parola fu il leone. Nel rispettoso silenzio generale egli disse:

– Carissimi sudditi, ci siamo riuniti oggi allo scopo di stabilire una pace duratura tra noi, eliminando ogni diverbio e ogni invidia per riuscire così ad affrontare insieme gli eventuali pericoli provocati dall’uomo alla natura.

Il discorso continuò a lungo, sottolineato da applausi di assenso. Erano dunque tutti d’accordo: era necessario unirsi per superare qualsiasi problema.

Al termine dell’assemblea, ogni animale prese parte al grande pranzo organizzato per l’occasione. Ci fu cibo in abbondanza e bevande a volontà.

Quando tutti furono sazi e soddisfatti qualcuno chiese alla scimmia, notoriamente allegra e vivace, di allietare la cerimonia con qualche spettacolo divertente. Questa, senza farsi pregare, salì sulla pedana e con agilità e simpatia diede inizio ad un numero spassosissimo ricco di salti acrobatici, capriole e danze. Estasiati, gli spettatori applaudirono come non mai, divertiti dall’abilità di quell’insolito comico.

L’unico che rimase in silenzio fu il cammello che, geloso del successo ottenuto dalla scimmia, decise di esibirsi anch’egli sul palco attirando l’attenzione su di sé. Questo buffo animale diede il via a un balletto goffo e sgraziato. Egli non era affatto agile né divertente. Tra i fischi generali fu così costretto a ritirarsi, nascondendosi in un angolo dove ripensò ai buoni propositi di cui si era discusso durante l’assemblea: certo, per restare tutti uniti e amici egli doveva cominciare a ingoiare un po’ della propria invidia.

L’invidia è il peggiore dei difetti, perché ci impedisce di ragionare e ci costringe a lanciarci in imprese di cui non siamo all’altezza.

20 LINGUAGGI
1 Leggi la favola ed evidenzia con tre colori diversi l’inizio, lo svolgimento e il finale. Esopo
21 LINGUAGGI
3 Sottolinea la morale della favola e racconta una situazione in cui l’avresti dovuta ricordare.
• ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... • • Dobbiamo eliminare
• ................................................................................ • ................................................................................ • ................................................................................ • ................................................................................
2 Riordina le sequenze della favola, poi scrivi una frase per ognuna di esse.
ogni invidia.

asciesa

ruscello

liscio pescie coscia prosciutto

22 ORTOGRAFIA a i e b h f c o g
3 Indica con una X le parole sbagliate. 2 Scrivi una frase per ciascuno dei seguenti termini:
SCI – SCE – SCIE scienziato •
llo va ........ sa di ........ nza co riffo utto pro feri ndere o u ........ are ........ barri u ta • • • ...................................................................................................................................................................... • ......................................................................................................................................................................
1 Completa con SCI, SCE, SCIE.
fantascienza • scivolare
scenografo coscienzioso sciempio scentificamente scieneggiatore coscenza ascensore ruscello scienata scenziato palcoscienico

Filastrocca dell’a a pazza con pesci e mammiferi di ogni razza, molluschi e crostacei in gran antità e ciascuno sapete che fa?

Lo s alo fre enta la s ola, ma solo .............ando non ha il mal di gola!

Nel cir.............ito di sabbia d’oro, cammina lento il granchio Teodoro.

L’inno.............o paguro, .............oco perfetto, .............cina sì, ma solo il filetto.

Filastrocca al.............anto sciocca, io l’ho inventata, ma voi a a in bocca!

23 ORTOGRAFIA z r q t w m n s c
3 Riordina le lettere e scrivi le parole capricciose. 1 Leggi la filastrocca e completa con CU, QU, CQU.
CU – QU – CQU
P. Gentile
• 22 + 22 = ........................................................... • 100 : 2 = • 9 x 5 = ................................................................ • 10 + 5 = ............................................................. • 59 – 5 = • 7 x 2 = ................................................................ re cuo co cuo .................................................. io cuo la scuo cir to cui ...................................... fi cuo pro no cuo in ................................................ to cua ar ce cuo re cuo per re te .......................................
2 Risolvi le operazioni e scrivi il risultato in lettere.

1 Leggi la fiaba e numera le sequenze in ordine cronologico.

Il provvidenziale ranocchio

Allora, durante la notte, il Ranocchio fece una magia e la ragazza non ci vide più. I genitori la portarono da uno stregone che, accortosi della magia, disse che l’unico modo per guarire la ragazza era quello di darla in moglie all’uomo che l’aveva chiesta. Così il ragno fece una tela fino alla terra e la ragazza vi scivolò sopra, cadendo proprio nella capanna del giovane.

C’era una volta un giovane che voleva sposarsi. Dopo aver pensato a lungo, tra tutte le fanciulle scelse la figlia del Sole e della Luna.

Il giovane chiese al Pappagallo, alla Rondine e all’Avvoltoio di portare in cielo una lettera per chiederla in moglie, ma nessuno di loro sapeva volare così in alto sopra le nuvole. Il ragazzo, scoraggiato, si sedette tristemente davanti alla capanna. “Come potrò mandare una lettera alla mia amata?” pensava.

A un tratto si presentò un Ranocchio che gli disse:

– Padrone, dammi la lettera e io la porterò in cielo.

– Tu, mostriciattolo? Non hai le ali e dici di saper fare meglio dell’Avvoltoio?

Ma il Ranocchio alla fine lo convinse e il giovane gli diede la lettera. Subito il Ranocchio si tuffò nel pozzo dove le serve del Sole e della Luna, ogni giorno, calavano il secchio per attingere l’acqua e... plaf! Ci saltò subito dentro. Arrivato così facilmente nella cucina del cielo, depose la lettera sul tavolo.

24
Il racconto fantastico: la fiaba

Solo allora il Ranocchio tolse l’incantesimo; e quando la ragazza vide il giovane, se ne innamorò.

Il Sole e la Luna la lessero, ma non gradirono il pretendente, così gli risposero: “Se vuoi nostra figlia, devi portarci i gioielli più preziosi che esistano”.

Il Ranocchio portò la lettera al giovane che, essendo ricco, si procurò facilmente i gioielli e li fece avere, tramite il Ranocchio, al Sole e alla Luna. Ma essi decisero di tenere i gioielli senza dare la figlia in sposa.

Si sposarono e, in segno di gratitudine, da allora il Ranocchio fu sempre il benvenuto in casa loro.

25
2 Scrivi nelle caselle gli elementi di questa fiaba.
...................................................... ...................................................... I luoghi della storia ...................................................... ...................................................... Il protagonista
L’aiutante/elemento magico Gli antagonisti

Disegnare i personaggi delle fiabe

1 Ecco due personaggi che si incontrano spesso nelle fiabe: la fata e l’orco! Osservali bene, poi prova a disegnarli sul quaderno, aggiungendo qualche particolare che li caratterizza.

La fatina, in genere, è sempre molto carina e femminile. Se vuoi puoi abbellire la sua acconciatura con fiori e nastri. Colora con colori delicati.

L’orco è una creatura molto sproporzionata, per cui ogni effetto che ne evidenzi la bruttezza è ben accetto. Colora con colori scuri.

Utilizza queste forme Utilizza queste forme

1. Inizia con tre triangoli, un cerchio, due trapezi.

1. Inizia con due cerchi, due rettangoli, due ovali.

2. Ammorbidisci le forme e disegna il viso, i piedi, le mani e altri particolari da fatina.

2. Disegna le braccia seguendo la forma rotonda del corpo, disegna il viso e arricchisci con altri particolari tipici dell’orco.

26 LINGUAGGI

Riva del Sole, Ferragosto Carissima nonna, ti scrivo dal nostro bungalow di fronte al mare. Oggi non posso fare il bagno perché il mare è calmo e il bagnino non vuole che i bambini prendano il sole sulle sedie a sdraio. C ’ è un bel sole caldo... pensa che il termometro segna +4 o C! La mamma ha acquistato una teglia di focaccia calda e profumata che io non potrò mangiare. Ricordi che sono allergica alle albicocche? Be’, mi consolerò leggendo la poesia che mi hai mandato domani. A proposito! Ne aspetto un’altra al più presto.

LINGUAGGI Caro/a ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................................... 27
La lettera
1 Cerchia nella lettera gli elementi essenziali: le indicazioni iniziali di luogo e tempo, il destinatario a cui è rivolta, il testo e la firma. Poi sottolinea le situazioni strane presenti nella lettera stravagante. 2 Scrivi anche tu una lettera stravagante, simile a quella di Camilla.

Il testo descrittivo

Molti testi contengono delle parti descrittive che rendono la lettura più ricca e interessante.

1 Sottolinea nel brano gli elementi di descrizione.

Una montagna di pelo

A un tratto videro sbucare da una caverna un orso che aveva una montagna di pelo. E il peggio non era che loro avessero visto l’orso, ma che l’orso avesse visto loro. La bestia veniva avanti senza esitazione mettendo in mostra gli artigli e le zanne.

I due bambini si misero a correre a più non posso, ma l’orso non si era fermato e li inseguiva. Il bosco non lasciava entrare molta luce e i rami degli alberi rendevano l’ambiente spettrale e pericoloso.

2 Ora arricchisci con gli aggettivi suggeriti la stessa descrizione: inseriscili al posto giusto.

Una montagna di pelo

A un tratto videro sbucare da una caverna ..................................... un orso che pareva una montagna di pelo. E il peggio non era che loro avessero visto l’orso, ma che l’orso avesse visto loro.

La bestia veniva avanti senza esitazione mettendo in mostra gli artigli e le zanne

I due bambini ..................................... si misero a correre a più non posso, ma l’orso non si era fermato e li inseguiva.

Il bosco ..................................... non lasciava entrare molta luce e i rami degli alberi rendevano l’ambiente spettrale e pericoloso.

28 LINGUAGGI
terrorizzati bruno buia umido affamato bianche intrecciati affilati

Scrivere una descrizione

1 Disegna un animale fantastico. Scrivi nella tabella i dati e le informazioni su di lui.

Presentazione Nome: …………………………………….......................................………………………….

Tipo di animale: …………………….........................................…………………………..

Aspetto fisico

Habitat ....................................................................................................................................

Carattere ....................................................................................................................................

Comportamento .................................................................................................................................... ....................................................................................................................................

2 Scrivi sul quaderno la descrizione del tuo animale fantastico usando tutti i dati che hai inserito nella tabella.

29 LINGUAGGI

1 Leggi il testo.

Il testo informativo

Il cuculo

Hai mai fatto una passeggiata nel bosco in primavera? Ti sarebbe potuto capitare di sentire un “cu-cu cu-cu” ripetuto. È il cuculo. Il cuculo è un uccello migratore che prende il nome proprio dal verso che emette.

L’aspetto del cuculo è simile a quello del piccione, infatti è più o meno grande uguale, ma le sue piume sono grigio-azzurre sul capo mentre sono chiare a strisce scure sull’addome. La coda è più lunga di quella del piccione e le ali più a punta.

Proviene dalle regioni ricche di vegetazione dell’Africa centro-settentrionale.

Quando viene nelle nostre zone abita nei boschi luminosi di pianura e di collina, dotati di un ricco sottobosco. Si diffonde e vive in tutta Europa e in Asia, fino alle terre fredde del Nord.

Si nutre di vermi, bruchi, insetti, ragni, chiocciole e lumache e anche di qualche vegetale: semi o bacche.

Di solito è più facile sentirlo che vederlo. Il cuculo, infatti, si nasconde o si mimetizza tra la vegetazione.

La femmina del cuculo, che ha un piumaggio bruno-rossiccio sul capo, depone le uova nel nido di altri uccelli. Quando il piccolo cuculo nasce, spinge fuori dal nido le altre uova non ancora schiuse. Spesso rimane l’unico pulcino nel nido e i genitori adottivi, che non si accorgono dell’inganno, lo nutrono come se fosse il proprio.

Alla fine dell’estate, prima che arrivi la stagione fredda, migra verso le foreste africane e trascorre lì tutto l’inverno. Solo in primavera torna a far sentire nei nostri boschi il suo famoso “cu-cu cu-cu”.

2 Rispondi alle domande indicando con una X la risposta esatta.

Quello che hai letto è un testo informativo perché…

racconta una storia. fornisce indicazioni sulla vita di un animale.

fornisce delle informazioni.

Il linguaggio del testo informativo…

è preciso e chiaro, con termini specifici e parole-chiave.

è chiaro, con parole-chiave ma non è riassuntivo.

è pieno di animali fantastici.

30 LINGUAGGI
1 2 3 4 5 6 7 8

3 Completa la mappa: inserisci il numero del paragrafo in cui trovi le informazioni indicate.

Provenienza

Chi è

Il pulcino Abitudini

Il cuculo

Si nutre di Aspetto

Habitat

In inverno...

4 Unisci i cartellini per avere l’informazione corretta.

Il cuculo

In primavera

La femmina

Si diffonde

depone le uova nel nido di altri uccelli.

in Europa e in Asia fino al Nord. canta nuovamente “cu-cu cu-cu”.

si mimetizza tra la vegetazione.

5 La foto aiuta a comprendere il testo, osservala con attenzione e completa le frasi.

• Il cuculo ha un piumaggio

• L’ ......................................... del cuculo è simile a quello del ................................................... .

• Quando migra nelle nostre zone, il cuculo in boschi luminosi di e di ............................................... .

31 LINGUAGGI

Stava la principessa vicino alla fontana, con la sua palla d’oro, quando una cosa strana le capito, giocando: la palla le volo nel mezzo del laghetto e subito affondo.

Lei piange, chiama, grida: non c’e niente da fare, fin quando, lentamente, un grosso rospo appare. E il rospo: “Io ti aiuto, ma a una condizione, che tu mi porti a casa, mi tratti da barone”.

Lei dice: “Lo prometto!” e lui si tuffa, affonda, e poco dopo, eccola, la bella palla tonda!

Ma ecco, quella sera, nel mezzo della cena, accade questa strana, impressionante scena: “Eccomi” dice il rospo alla principessina, e spiega tutto quanto al re e alla regina. Cosi la principessa, sebbene schifiltosa, accetta il rospo a tavola, lo serve premurosa. Ma quando lui le dice: “Un bacio, me lo dai?” la principessa, brusca, gli dice: “Questo mai!”

Finche la principessa che in fondo e generosa, fa un bacio con le labbra, e su di lui le posa: ed ecco, zirizuf!, c’e una nuvola rosa, scompare il rospo e, cosa meravigliosa, appare un bel principe, e dice: “Finalmente, finita e la magia del Mago Barbarente!”.

32 ORTOGRAFIA a i e b h f c o g
L’accento
1 Leggi la favola in rima e aggiungi gli accenti dove servono. 2 Anche alcuni monosillabi vogliono l’accento, ma non tutti. Segna quelli sbagliati.
rè qua sta
più giù mà sa tù
R. Piumini, Storie per chi le vuole, Einaudi
fa mì su

L’apostrofo

1 Inserisci l’apostrofo dove necessario e completa la tabella.

2 Segna l’apostrofo dove occorre. Fai attenzione: controlla se i verbi indicano un comando.

• Quando saluti, da la mano e di “Buongiorno”.

• Mentre Sara fa il disegno, Luca fa la didascalia.

• Oggi fa freddo: fa attenzione a non scoprirti.

• Di quanto fa nove per otto.

• Va piano e da la precedenza.

• Di poche parole e fa i fatti.

• Dammi un po’ di latte, ma fa presto.

• Va nel bosco e prendi tante more.

• La sorella di Luca fa danza.

• Fa un bel morso: è buonissimo!

3 Cancella la forma sbagliata.

• Andremo in vacanza al lago/all’ago.

• Loro/L’oro è prezioso.

• È già luna/l’una.

• Mi sono punta con lago/l’ago.

• Alla festa verrano anche loro/l’oro.

• Questa notte c’è la luna/l’una piena.

• La lama/l’ama della spada è lunga e affilata.

• La natura è bella, chi l’ama/lama la rispetta.

• Allora/All’ora andiamo o restiamo?

• Siamo andati in vacanza con loro/l’oro.

33 ORTOGRAFIA z r q t w m n s c
IL LO - LA UN UNO - UNA AL ALLA - ALLO DEL DELLA - DELLO aria ............................. ............................. ............................. ............................. zaino ............................. ............................. ............................. ............................. oca orco
............................. ............................. ............................. ............................. arancia ............................. ............................. ............................. .............................
ragno
squalo

La filastrocca

1 Inserisci le seguenti parole nelle filastrocche in modo da creare le rime. Poi rifletti e indica i completamenti giusti.

settimana • caramella • zuffa • dente

Una filastrocca bella

Per fare una filastrocca bella

devi mangiare una .................................. .

Per fare una filastrocca divertente

devi perdere un .

Per fare una filastrocca buffa devi assistere a una .................................. .

Per fare una filastrocca strana devi metterci una

Le rime che ho creato sono:

vicine (AABB)

a versi alterni (ABAB)

Quindi la rima è:

Una filastrocca bella

Per fare una filastrocca bella

per fare una filastrocca divertente, devi mangiare una ..................................

devi perdere un .

Per fare una filastrocca buffa

per fare una filastrocca strana,

devi assistere a una ..................................

devi metterci una

Le rime che ho creato sono:

vicine (AABB)

a versi alterni (ABAB)

Quindi la rima è:

2 Leggi la ninna nanna e completa con i versi mancanti.

Dormi dormi

Dorme il topo giù in cantina

la formica sotto terra .........................................................................................

dorme il gufo tutto il giorno

dorme la pecora con l’agnellino .........................................................................................

le piantine nella serra

dorme la mucca con il vitellino

e di notte gira intorno

dorme il gatto in cucina

34 LINGUAGGI

Dopo la lettura delle filastrocche noterai che il verso, le rime e le strofe aiutano il ritmo delle sillabe a renderle più “sonore”.

Filastrocca della fretta

Io vado veloce, come un razzo certe volte sembro un pazzo. Come una trottola giro nel mondo e corro corro fino in fondo.

Va tutto in fretta, non riesco a capire, nemmeno so dove vado a finire. Aiutami amico a rallentare così la vita potrò gustare.

Filastrocca della lentezza

Io vado lento, io vado piano chi corre sempre non va lontano. Il mondo è pieno di cose lente chi corre sempre poi non le sente. Guarda che bello questo universo se corri sempre te lo sei perso. Senti che bella questa carezza non ci sarebbe senza lentezza. Rallenta un poco, rallenta ancora cosa succede se perdi un’ora?

35 LINGUAGGI
Il ritmo della rima
1 Divertiti leggendo velocemente la prima filastrocca, poi la seconda molto lentamente. 2 Dopo aver letto con attenzione le filastrocche, scrivi qui sotto le differenze. 3 Sottolinea le rime di ogni filastrocca, poi dai ritmo alla lettura aiutandoti con delle penne, delle matite o il battito delle mani. S. Giarratana, Filastrocche in valigia, Nuove Edizioni Romane
.........................................................................................................................................................................

Numbers, colours, animals

1 Trova e cancella i numeri da 10 a 20. Le lettere rimaste formeranno un messaggio.

• The rabbit is grey. TRUE FALSE

• The cow is black and white. TRUE FALSE

• The hen has got four legs. TRUE FALSE

• The dog is black. TRUE FALSE

• The horse is tall. TRUE FALSE

• The rabbit has got long ears. TRUE FALSE

36 LINGUAGGI
N I N E T E E N S U P E R T O M M Y T W E N T Y F I F T E E N H A S E I G H T E E N F O U R T E E N E L E V E N G O T T E N T W E L V E S I X T E E N M A G I C T H I R T E E N G L O V E S S E V E N T E E N — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — —
2 Leggi e colora TRUE o FALSE
.

Body parts

• I’ve got ............... eyes.

• I’ve got ............... mouth.

• I’ve got arms.

• I’ve got hands.

• I’ve got ............... legs.

• I’ve got feet.

LINGUAGGI
2 Aiuta Miss Pinkie a completare la sua descrizione.
h _ i _ e _ _ s k _ e _ _ e _ t t _ _ _ _ e _ k _ _ _ d a _ _ _ _ g s _ _ u _ _ _ _ _ a _ s hair • shoulder • arm • leg • eyes • knee • nose • fingers hand • toes • mouth • ears • neck • feet _ o _ _ h _ _ _ g _ r _ n _ _ e
1 Leggi e completa.

Riassumere un racconto

1 Indica con una X la frase significativa per ogni sequenza. Poi ricopia le frasi in ordine cronologico e rileggile per verificare se la trama del racconto è comprensibile.

Il fagiolo magico

C’era una volta una donna che aveva un figlio di nome Giacomino. Erano poveri e possedevano solo una mucca. Un giorno, la madre mandò il figlio al mercato a vendere la mucca.

La mamma e Giacomino erano molto poveri, così decisero di vendere l’unica mucca che avevano.

La mamma e Giacomino possedevano solo una mucca. La mamma decise di vendere la mucca al mercato.

Ma Giacomino la scambiò con un fagiolo. La madre si arrabbiò molto e buttò il fagiolo fuori dalla finestra.

La mattina dopo, una pianta di fagiolo era cresciuta alta, fino alle nuvole.

Giacomino scambiò la mucca con un fagiolo magico, che la mattina seguente diventò una pianta altissima.

La mamma lanciò il fagiolo fuori dalla finestra.

Il fagiolo si trasformò in una pianta alta fino alle nuvole.

Giacomino vi si arrampicò e arrivò in cielo. Lì c’era una capanna e il ragazzo vi entrò. In quel momento, sentì un gran fracasso e si nascose sotto un grande letto. Entrò un terribile orco che si sedette su una sedia, accarezzò una gallina e le ordinò: – Fammi l’uovo! – e quella fece un uovo d’oro!

LINGUAGGI

Giacomino si nascose sotto un grande letto.

Giacomino si arrampicò sulla pianta e scoprì un orco che possedeva una gallina dalle uova d’oro.

Giacomino vide un terribile orco che accarezza una gallina.

Quando l’orco si addormentò, Giacomino afferrò la gallina e corse via. Ma gli schiamazzi della gallina svegliarono l’orco, che si mise a rincorrere Giacomino.

L’orco rincorse Giacomino.

Giacomino afferrò la gallina e scappò via.

Giacomino aspettò che l’orco si addormentasse per rubargli la gallina e scappare via.

Il ragazzo, con la gallina stretta fra le braccia, si precipitò giù per la pianta di fagiolo. Poi balzò a terra, prese un’ascia e tagliò la pianta, facendo precipitare l’orco.

Arrivato a terra, Giacomino prese un’ascia e tagliò la pianta, uccidendo l’orco.

Giacomino aveva la gallina stretta fra le braccia. Giacomino fece precipitare l’orco.

39
1 2 3 ....................................................................................................................................... 4 5
T. Ross, Giacomino e il fagiolo magico, Edizioni EL

Il discorso diretto nel riassunto

1 Leggi con attenzione la favola.

Il leone e la farfalla

Un leone riposava sdraiato al sole. Una farfalla, volteggiando con grazia, gli sfiorò il naso. Poi, continuando la sua danza, volò più in alto e tornò a posarsi sulla sua criniera.

– Vattene via – ruggì il leone infastidito – se non vuoi fare una brutta fine – Mi parli con superbia – disse la farfalla coraggiosa – ma fai male, perché un giorno potresti aver bisogno di me.

– Io, aver bisogno di te? Ah! Ah! Ah! Questa sì che è una bella trovata!

– scoppiò a ridere il leone – Io non ho bisogno di nessuno.

– Zitto, zitto, – sussurrò la farfalla – si sta avvicinando un uomo armato, un cacciatore...

La farfalla scese volando verso l’uomo che già stava per tirare una freccia al leone e girandogli intorno agli occhi con una danza veloce, gli confuse la vista. Il tiro partì, ma il cacciatore sbagliò la mira.

La freccia con un sibilo andò a conficcarsi nel tronco di un albero e il leone, con un balzo, si mise in salvo nel folto della foresta.

Gli animali nelle favole, Giunti Del Borgo

2 Nel riassunto non si usa il discorso indiretto. Trasforma le battute dei due protagonisti da discorso diretto a discorso indiretto.

– Vattene via – ruggì il leone infastidito – se non vuoi fare una brutta fine!

.........................................................................................................................................................................

– Mi parli con superbia – disse la farfalla coraggiosa – ma fai male, perché un giorno potresti aver bisogno di me.

– Io, aver bisogno di te? Ah! Ah! Ah! Questa sì che è una bella trovata! – scoppiò a ridere il leone – Io non ho bisogno di nessuno. .........................................................................................................................................................................

– Zitto, zitto, – sussurrò la farfalla – si sta avvicinando un uomo armato, un cacciatore... .........................................................................................................................................................................

40 LINGUAGGI

Giocare con le parole

1 Decifra il messaggio. Fai attenzione: contiene una regola che ti sarà utile per continuare il gioco.

2 Scrivi un breve testo da decifrare (un messaggio a un amico, la lista della spesa, un invito a una festa...).

Porva a lggeree qeutsa fsrae. Achne se aclune ltetere dlele praole non snoo al lroo psoto, poui rusicire acnora a cparila se la pimra e l’utilma ltetera di ongi proala snoo scrtite nel mdoo guitso. .................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................

3 Le parole che sono uguali, leggendole indifferentemente da sinistra a destra e da destra a sinistra, si chiamano palindrome. Scrivine altre.

OTTO ANNA RADAR .............................................................

4 Anche intere frasi possono essere palindrome. Scrivine una.

AMALIA RIMIRA I LAMA

41
LINGUAGGI
IRENE SE NE
AMO ROMA ED
RIDE ...........................................................................

La lettera maiuscola

1 Completa la carta di identità e disegna il tuo ritratto.

Cognome ………….……………………………………………..……………

Nome ……………………….……………………………………...…............

Nato/a a Provincia di Abitante a Via ………………………………………..………………….......……...……...

Frequentante la scuola ……………………………………….……...…...

Film preferito ……………………..………………………………....……….

Hobby preferito

2 Completa con un nome proprio.

• Una festività

RITRATTO

• Un fiume …………………………………………………………………………................………………

• Un monte ……………………………………………………………………………...............……………

• Un lago

• Un mare

• Un quotidiano

• Uno scrittore ……………………………………………………………………….........…………………

• Un libro …………………………………………………………………………..................………………

3 Correggi sottolineando le lettere che secondo te devono essere maiuscole. elettra era eccitata! avrebbe trascorso tre giorni all’isola puntuta insieme a tutti i suoi amici. per lei era un’occasione magnifica: adorava le avventure e le emozioni! la voce di maris riecheggiò dall’ingresso:

– elettra, muoviti, è ora di andare!

– arrivo, mamma! – rispose, infilandosi di corsa lo zaino sulle spalle e precipitandosi fuori dalla stanza.

stava per uscire, quando la madre le bloccò il passo con la lunga coda argentea:

– Prometti che starai attenta e farai tutto quello che ti diranno i maestri! – disse. elettra la abbracciò forte:

– stai tranquilla, mamma. sarò bravissima, come sempre!

Adatt. L. Chapman, Sirene ma non troppo, EL

42 ORTOGRAFIA a i e b h f c o g

Quando mettere l’H?

1 Completa le frasi con ho, hai, ha, hanno oppure o, ai, a, anno oppure oh, ahi, ah. Poi colora solo gli spazi con le forme del verbo avere. Che cosa apparirà?

Vivo ........... morto.

........... , che noia.

Buon ........... ! ........... , la rugiada!

Sì ........... no? Quanti anni ........... ?

Scrivo ........... nonni. Presto ........... tardi. ...........,chedolore! colorato.

Gastone fortuna.

Tu non ........... pazienza.

Io credo ........... lui.

Che fretta ...........? Tu ........... barato. ........... che caldo!

Vado ........... giardini.

Correre ........... perdifiato.

Leo e Rosa non gli occhiali.

Tu ........... fame?

Che i cani da abbaiare?

Tu ........... torto.

Resti ........... vai?

Resto ........... vado?

Io ........... molti libri. Io ........... una palla.

, mi sono punto!

Loro ........... sbagliato

I rettili non arti.

ancora tanto? Io ........... Ietto un libro.

Luca ........... sete. Essi ........... fretta.

, come respiro!

Io ........... sonno.

Studio ........... gioco?

Vai ........... Roma?

Tu ........... già finito? I genitori ........... esperienza. ........... , che sonno!

È fatto ........... mano. Loro ragione.

Io ...........giàmangiato. , che sorpresa!

Alto ........... basso?

Io non ........... pianto.

, che delusione!

........... cucinato ieri sera.

Oggi vado Parigi.

Andare piedi.

Guai ........... te. ........... su. ........... giù, , che male.

43 ORTOGRAFIA z r q t w m n s c

So comprendere un testo

1 Leggi il brano e rispondi alle domande.

Cento senza nome

Una bambina, che non poteva avere un cane perché i suoi genitori non volevano, diventò amica di un’altra bambina che non poteva avere un cane. Un giorno al parco lessero su un palo un foglietto che diceva:

“Casa del Cane, Via del Prato Verde N.7, VISITATELA”. Si misero subito alla ricerca della via. Quando ci arrivarono, ci trovarono una casa bassa e lunga lunga. Suonarono e una signora venne ad aprire.

– Ciao, belle bambine, cosa volete?

– Ci piacerebbe visitare la Casa del Cane, è qui?

– Sì, – disse la signora – quelle sono le cento porticine dei cento cani orfanelli che ho. Entrate pure.

Appena le bambine furono entrate, si sentirono cento voci risuonare tutte insieme e si videro cento code scodinzolare e duecento occhi dolcissimi che parevano implorare: “Vieni da me, vieni da me!”.

– In questa Casa del Cane, e in tante altre come la nostra, si possono adottare i cani orfanelli, oppure si può venire a trovarli, ad accarezzarli, a portarli un po’ a spasso in quel prato laggiù.

– Evviva! – gridarono le bambine – Verremo da tutti e cento, siete i nostri cento cani!

– Noi non abbiamo nomi, ma vorremmo averne, ce li darete?

Mamma mia! Cento nomi da trovare!

verifiche d’ingresso LINGUAGGI 44
V. Lamarque, Storie di animali per bambini senza animali, Einaudi Ragazzi

2 Rispondi con una X.

Che cosa è la “Casa del Cane”?

Una specie di grossa gabbia.

La casa di una signora che ama i cani.

Una specie di canile.

Per quale motivo lo sguardo dei cani sembrava implorare “Vieni da me”?

Perché i cani erano prepotenti.

Perché i cani avevano capito che le bambine ne avrebbero portato via uno.

Perché i cani erano orfanelli e avevano voglia di coccole e di giocare.

Le bambine alla fine si portano un cane a casa?

Sì, solo una delle due. No, nessuna delle due. Sì, tutte e due.

Chi parla alla fine del racconto?

Dove c’è scritto: Noi non abbiamo nomi, ma vorremmo averne, ce li darete?

È come se fossero i cani a parlare. Le bambine. La signora della Casa del Cane.

3 Rispondi alle domande.

• Che cosa hanno in comune le due bambine?

• Si spiegano i motivi per cui una delle due bambine non poteva avere un cane? Controlla sul testo.

• Perché nel testo “Casa del Cane” è scritto con la lettera maiuscola? ………………………………………….....................................................................................……………………

• Quando le bambine entrarono nella casa, cosa videro? …………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………….....................................................................................……………………

45 LINGUAGGI

So analizzare un testo

1 Colora il rettangolo di fianco al brano con i colori corrispondenti: il verde per l’introduzione, il rosso per lo svolgimento, il viola per la conclusione.

La caccia propiziatoria

– Ho detto di no! – disse Ethoh a suo figlio – Non puoi venire con noi a cacciare. Sei troppo piccolo e non sai ancora adoperare bene né lancia né arco. I bisonti sono grossi e pericolosi: non ci puoi aiutare. Saresti solo di intralcio, piccolo mio.

– Ma padre, – supplicò Huduk – non scoccherò alcuna freccia e non scaglierò nessuna lancia: vorrei solo accompagnarvi. Lasciami venire con te e gli altri cacciatori.

Ma Ethoh non si lasciò convincere e gli ordinò di restare nella grotta a occuparsi del fuoco, perché le donne potessero avere più tempo per conciare le pelli e raccogliere le radici. Il bambino, triste, tornò alla grotta.

Desiderava tanto partecipare alla cattura di un bisonte, ma sapeva che non poteva andare contro la volontà di suo padre. Entrò nella caverna e gettò un pezzo di legno sul fuoco. Si sedette per terra e guardò le ombre che le fiamme disegnavano sulle pareti di roccia. Una di quelle a Huduk ricordava il dorso di un bisonte. Così il bambino prese un pezzo di legno bruciacchiato e andò verso la parete. Appoggiò il legno alla roccia e mosse la mano, disegnando sulla pietra la schiena del bisonte, poi continuò e tratteggiò la testa e le zampe.

Sulla ruvida pietra della caverna era apparso, magicamente, un bisonte che sembrava vero. Soddisfatto come se avesse catturato un vero bisonte, ritornò al fuoco e vi gettò altra legna, poi si addormentò. Al tramonto, il padre di Huduk e gli altri cacciatori tornarono alla grotta.

La caccia era stata difficile e pericolosa, ma avevano catturato un bisonte e tutti erano di buon umore.

Si sistemarono tutti attorno al fuoco e videro il disegno che Huduk aveva tracciato sulla roccia.

– Bella la tua caccia, figliolo! – esclamò orgoglioso Ethoh.

Forse con il tuo disegno ci hai portato fortuna. O forse è stata una magia e ci hai aiutato anche senza venire con noi. La prossima volta parteciperai alla caccia, ma prima però disegnerai ben due bisonti!

– Li farò grandi, grandissimi! – gridò Huduk.

verifiche d’ingresso LINGUAGGI 46
S. Bordiglioni, Storie prima della storia, Einaudi ragazzi

Dove vive Haduk?

In una casa.

In una capanna.

In una grotta.

Propiziatoria

porta-sfortuna

divertente

artistica

portafortuna

Conciare lavorare

pasticciare preparare cucire

Quando si svolge il racconto?

In tempi molto lontani.

Nel futuro.

Ai giorni d’oggi.

Grotta

casa

caverna

burrone

foresta

un racconto fantastico.

una descrizione.

un racconto storico.

un testo informativo.

47 verifiche d’ingresso LINGUAGGI
2 Ordina le sequenze del racconto da 1 a 5. 3 Indica con una X i personaggi del racconto e cerchia il protagonista. 4 Rispondi alle domande segnando con una X la risposta esatta. 5 Indica con una X il sinonimo di ogni termine. 6 Indica con una X la risposta esatta. Secondo te questo testo è:

Prendi il volo!

Bravo! Brava!

Sei arrivato, sei arrivata fino in fondo.

La tua mongolfiera ha preso il volo! Colora la targhetta fino a cui, secondo te, si è alzata. Ora mettici tutto il tuo impegno e sfrutta i venti favorevoli per VOLARE ALTO!

BUON VIAGGIO IN QUARTA!

IN ALTO NEL CIELO

Perfetto! Sei in grado di pilotare la mongolfiera. Sfrutta i venti favorevoli e parti per il nuovo viaggio che ti porterà lontano.

SULLE CIME DELLE MONTAGNE

Sei in alto nel cielo! I tuoi strumenti di bordo sono perfettamente funzionanti. È il momento giusto per gettare le ultime zavorre.

CON LE RONDINI

Che panorama! I tuoi strumenti di partenza sono al completo e funzionano. Ora devi perfezionarli.

SOPRA I TETTI

Benissimo! Sei in volo, ma hai avuto spesso bisogno di un aiuto. Ora prova a pilotare anche da solo la mongolfiera.

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