civica
SECONDO LE ULTIME INDICAZIONI
FILOSOFIA CON I BAMBINI di Fiorenzo Ferrari, Chiara Colombo
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COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE… PER EDUCARE I CITTADINI DI OGGI
CON SCHEDE PER LA VALUTAZIONE
Benvenuto tra le pagine di
EDUCAZIONE civica
Il percorso di Educazione civica che stai per iniziare ha lo scopo di farti riflettere su che cosa significhi essere dei cittadini Nel libro troverai 7 ambiti, ciascuno dei quali è articolato in uno o più argomenti.
Gli ambiti sono gli stessi in classe quarta e in classe quinta, ma cambiano il numero e la tipologia degli argomenti.
In realtà, alcuni argomenti riguardano più ambiti Ad esempio, quando si parla della sicurezza di un pedone, o di un ciclista, si fa riferimento non solo all’ambito specifico SICURI PER STRADA ma anche a quello REGOLE E DIRITTI.
Ogni dello schema corrisponde a un argomento di un ambito specifico. Colora un al termine di ogni argomento. In questo modo potrai registrare le tappe del tuo percorso.
AMBITO CLASSE QUARTA
REGOLE E DIRITTI
AMICA COSTITUZIONE
L’EUROPA
MI SENTO BENE
SICURI PER STRADA
AMICO COMPUTER
PROTEGGO LA NATURA
In classe quarta e in classe quinta troverai:
• prove di verifica, intitolate
MI METTO ALLA PROVA , generalmente poste al termine di un insieme di argomenti.
In classe quinta troverai:
• mappe dei contenuti, intitolate
LA MAPPA DEI SAPERI , che ti saranno d’aiuto nell’esposizione orale.
CLASSE QUINTA
CLASSE QUARTA
Completa la tabella registrando l’esito e la valutazione di ciascuna verifica.
MI METTO ALLA PROVA ESITO (numero delle risposte corrette)
Regole e diritti p. 10 ............/............
Amica Costituzione p. 25 ............/............
L’Europa p. 42 ............/............
MI METTO ALLA PROVA ESITO (numero delle risposte corrette)
VALUTAZIONE (Avanzato, Intermedio, Base, In via di prima acquisizione)
VALUTAZIONE (Avanzato, Intermedio, Base, In via di prima acquisizione)
CLASSE QUINTA
Amica Costituzione p 51 ............/............
Regole e diritti p. 59 ............/............
Amica Costituzione p. 69 ............/............
L’Europa p. 75
Proteggo la natura p. 88
Tra le attività proposte nel libro, ci sono quelle chiamate tutti insieme , alcune delle quali contengono un compito di realtà, per mettere in pratica le conoscenze che hai appreso e svolgere una ricerca con i compagni. L’attività tutti insieme ha anche la funzione di verificare le competenze che hai acquisito.
Registra le attività svolte nella tabella.
tutti insieme Indica con ✓ l’attività svolta, con ✗ l’attività non svolta.
tutti insieme Indica con ✓ l’attività svolta, con ✗ l’attività non svolta.
CLASSE QUARTA
p. 21
p. 27
p. 29
p. 31
p. 41
CLASSE QUINTA
p. 49
p. 51
p. 57
p. 64
p. 81
p. 85
p. 87
È importante che tu sia sempre consapevole di ciò che stai imparando. Registra i risultati delle verifiche e chiedi all’insegnante di aiutarti a capire i tuoi errori.
Per capire il significato dell’espressione forza del gruppo, pensa a quando devi spostare un oggetto pesante oppure devi svolgere una ricerca. Da solo sarebbe difficile, se non impossibile, portare a termine un compito molto impegnativo. È, quindi, indispensabile collaborare con gli altri.
INSIEME È MEGLIO!
Fin dalla Preistoria l’uomo ha avuto la necessità di comunicare e di collaborare con i suoi simili.
Gli uomini del Paleolitico (cioè dell’Età della Pietra antica) vivevano inizialmente in piccoli gruppi composti da 15-20 individui.
La forza del gruppo rappresentava un’ esigenza primaria , soprattutto per la caccia: le dimensioni e la ferocia delle prede richiedevano un lavoro comune, e comune era anche il risultato. La preda cacciata insieme era di tutti. Il cacciatore fortunato oggi poteva non esserlo il giorno dopo. Tuttavia, avendo messo in comune la sua preda, avrebbe avuto il diritto di pretendere anche dagli altri il medesimo trattamento.
L’espressione esigenza primaria ha lo stesso significato di “bisogno fondamentale”. Non possiamo fare a meno di mangiare, bere, dormire, difenderci dai pericoli. Anche comunicare con gli altri è un’esigenza primaria per le persone.
CAPIRE IL TESTO
Rispondi alla domanda.
Quali vantaggi aveva l’essere umano del Paleolitico nel cacciare in gruppo?
1. ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................
2. ............................................................................................................................................................
Osserva attentamente. Poi completa le descrizioni.
Nell’immagine alcuni ....................... .......................................................... ......................................................... .......................................................... ..........................................................
Le donne si dedicano ...................... .......................................................... ........................................................ . Nei gruppi sociali del Paleolitico esiste la divisione dei ruoli.
Gli uomini, le donne e i bambini si riuniscono attorno ........................... ......................................, che serve a e a .......................................... i cibi. In questo modo, i membri della famiglia comunicano tra di loro.
LA FAMIGLIA
Leggi il testo.
La famiglia è stata la prima comunità umana.
Nella Preistoria, tutti i membri della famiglia avevano un ruolo in un mondo dominato dalla natura e pieno di pericoli: gli uomini andavano a caccia, le donne si occupavano dei piccoli e coltivavano appezzamenti di terreno, i bambini aiutavano gli adulti e apprendevano attraverso le esperienze.
Dalla Preistoria a oggi sono trascorsi milioni di anni ma la famiglia continua a essere un’istituzione importante, che per prima si occupa della crescita e dell’educazione delle bambine e dei bambini, che li protegge e li difende dai pericoli. La famiglia è, però, cambiata nel tempo, come puoi vedere nelle foto.
CAPIRE IL TESTO
Osserva attentamente. Poi rispondi alle domande.
• Quali sono le differenze tra la famiglia della foto 1 e la famiglia della foto 2 ?
• Le foto 3 e 4 sono immagini di famiglie del nostro tempo. Da che cosa lo capisci? ...............................................................................................................................................................
Rifletti e rispondi.
• Secondo te, l’individuo della Preistoria aveva bisogno di regole tanto quanto ne abbiamo bisogno noi oggi? Sì No Perché? ...............................................................................................................................................................
• Quali sono le regole più importanti della tua famiglia? ...............................................................................................................................................................
tutti insieme
Quando le comunità umane cominciarono ad avere bisogno di regole?
Pensate agli essere umani primitivi che dapprima vissero in un ambiente completamente naturale e, solamente in seguito, formarono dei villaggi, cioè delle piccole comunità. Parlatene in classe
LA SOCIETÀ
Leggi il testo.
Le prime forme di società risalgono all’Homo sapiens, circa 35 000 anni fa. Da allora è trascorso tantissimo tempo, durante il quale si sono verificati molti cambiamenti che hanno riguardato tutto il pianeta. Le società, oggi, presentano importanti differenze fra loro. Per comprenderle, basta confrontare il nostro stile di vita con quello delle popolazioni africane, o di alcune aree geografiche dell’Asia. Tuttavia, le diverse culture del mondo interagiscono tra di loro. Oggi le persone si incontrano, viaggiano e, attraverso Internet, possono conoscere il mondo anche in modo virtuale.
CAPIRE IL TESTO
Osserva, rifletti e completa.
• Nella foto A si vede ................................................................... ...................................................................
B
• Nell’immagine B si vedono molte ............................... che formano
Rifletti e rispondi.
• Le città delle foto sono uguali? Sì No Quali sono le differenze? ........................................................................................
• Quale contesto è meno sviluppato economicamente tra i due? Da che cosa si capisce? .........................................................................................
• Che cosa invece, accomuna le persone nella piazza?
Osserva la foto C , rifletti e rispondi.
• Le persone nella piazza potrebbero trovarsi lì per diverse ragioni. Quali? ....................................................................
Osserva la foto D e indica con una X.
• Le persone stanno: festeggiando il Carnevale. esibendosi in una danza tradizionale.
Svolgi una semplice ricerca.
• Che significati hanno le danze tradizionali di alcune popolazioni?
Rispondi.
• In base al testo che hai letto e alle tue riflessioni, qual è la definizione di “società”?
È un insieme di individui con obiettivi e regole comuni
È un insieme di individui che non hanno regole condivise.
• Tra i seguenti obiettivi, quali sono comuni alle persone della società a cui appartieni?
Acquistare lo stesso smartphone. Avere un’istruzione sempre migliore. Ridurre le disuguaglianze. Andare tutti in vacanza nello stesso posto.
Osserva le immagini e associale ai testi corrispondenti. Scrivi la lettera corretta.
L’individuo moderno ha bisogno di regole per convivere. Le società complesse richiedono molte regole, norme e leggi.
L’individuo primitivo adatta il suo comportamento alla natura e conduce una vita sociale molto limitata, anche a causa del nomadismo.
I membri della famiglia e del villaggio assumono ruoli specifici e imparano a comunicare semplici informazioni, bisogni primari e stati d’animo. Questa fase della Preistoria segna l’inizio della capacità da parte delle persone di produrre idee.
La famiglia del nostro tempo è molto diversa da quelle del passato perché sono profondamente cambiati gli stili di vita. In tutto il mondo gli individui provenienti da diverse aree del pianeta si incontrano e formano anche famiglie multiculturali.
CONOSCERE IL PASSATO
Sicuramente i libri ci danno la possibilità di esplorare il meraviglioso mondo della Preistoria e della Storia. Ci permettono, inoltre, di approfondire (cioè di conoscere meglio) gli argomenti che preferiamo.
Rifletti e rispondi.
Hai letto qualche libro (anche scolastico) che ti ha permesso di approfondire uno o più argomenti della Preistoria o della Storia? Scrivi il titolo e l’autore.
........................................ ........................................
Qual è il genere narrativo preferito dai tuoi amici? Intervista un tuo compagno o una tua compagna e registra in tabella.
Intervista a:
Quale genere narrativo preferisci? (realistico, fantastico, fantasy, giallo, storico, umoristico...) .....................................................................................
Quale libro di questo genere consiglieresti a un tuo amico?
Titolo: ...........................................................................
Autore:
Di che cosa parla? Qual è la trama in breve? ..................................................................................... .....................................................................................
L’ANGOLO dei LIBRI
Titolo: Sulle tracce
degli antenati
Autore: Telmo Pievani
Editore: Editoriale Scienza
Luca è un giovanissimo Homo sapiens che va alla ricerca dei suoi antenati. Un’avventura che lo porterà a viaggiare attraverso l’evoluzione umana, guidato dalla sua insaziabile curiosità. Farà incontri straordinari, ad esempio quello con una star della Preistoria, la famosa Lucy, e non solo!
VIVERE INSIEME
Leggi il testo e rifletti.
Costui si chiamava Beccaris Brullo, B.B. per amici e alleati. Sosteneva di abitare da sempre sull’albero, e non c’era modo di controllare se dicesse la verità o se mentisse.
– Comunque non fa niente – concluse Bianca dopo aver indagato a lungo. – È talmente bugiardo che se anche ammettesse di essere arrivato dopo di noi, avremmo sempre il sospetto che si tratti di una bugia.
Poiché nessuno era disposto a sloggiare dall’albero, fecero un patto di “condominio”. Promisero di non darsi fastidio reciprocamente, di aggiustare insieme gli eventuali danni subiti dall’albero e di non fare chiasso dopo le undici di sera. Dopo di che il signor B.B. mise il guinzaglio al suo cane e se ne tornò a casa sua, con grande soddisfazione di Prunilde, che per tutto il tempo aveva temuto di dover dividere l’affetto delle due amiche con quell’intruso di Amedeo. Da quel giorno i loro rapporti furono discreti, anche se non molto cordiali. Ogni tanto il signor Beccaris prendeva a fucilate il tetto della casa di Aglaia, e poi diceva di essersi sbagliato a prendere la mira. Ogni tanto Aglaia gettava la spazzatura sulla piattaforma superiore e poi diceva di essersi sbagliata a calcolare il tiro. Qualche volta vennero alle mani, ma nessuno dei due finì mai all’ospedale. Bianca si teneva fuori dalla mischia.
B. Pitzorno, La casa sull’albero, Mondadori
CAPIRE IL TESTO
Nella tabella sono elencati i comportamenti dei personaggi del racconto. Indica con una ✘ a quale tipologia appartengono.
Comportamenti
Bianca esprime il dubbio che B.B. sia abitualmente un bugiardo, di cui non ci si può fidare.
Tutti gli inquilini dell’albero stipulano un patto di “condominio”, cioè stabiliscono delle regole comuni.
Ogni tanto B.B. prende a fucilate il tetto della casa della vicina, la quale si vendica con un dispetto più mite.
Qualche volta si picchiano senza farsi troppo male.
vedi p. 13 L’ANGOLO DEILIBRI
fa stare bene insieme non fa stare bene insieme
Leggi il testo.
La famiglia, la scuola, il gruppo sportivo a cui appartieni sono piccole comunità che si basano su regole di convivenza
Le regole, infatti, stabiliscono precisamente quali sono i limiti entro i quali noi tutti dobbiamo pensare e mettere in pratica le nostre decisioni e i nostri comportamenti.
Ci sono regole scritte e regole non scritte, che dipendono dal contesto ambientale e storico in cui si affermano. Alcune regole sono molto semplici: le chiamiamo abitualmente “buone maniere”. In realtà, sono regole molto importanti perché le utilizziamo spontaneamente e coincidono con il nostro stile di vita (essere gentili, disponibili, collaborativi).
CAPIRE IL TESTO
La tabella che segue è simile a quella di pagina 12. Qui non troverai colonne già completate ma dovrai scrivere tu. Pensa a un ambiente che ti è familiare e in cui ti trovi a convivere con altri (la famiglia, la classe, il gruppo sportivo); poi rifletti sui tuoi comportamenti e su quelli delle altre persone.
Comportamenti stiamo bene insieme non stiamo bene insieme
L’ANGOLO dei LIBRI
Titolo: La casa sull’albero
Autrice: Bianca Pitzorno
Editore: Mondadori
Per sfuggire alla vita di città, la piccola Aglaia insieme a Bianca, la sua amica “grande”, decidono di andare ad abitare in cima a un albero. È un albero speciale, fantastico, infinito, popolato da strani condomini che si rivelano poco amichevoli.
E SE UNA REGOLA NON MI PIACE?
Leggi il testo.
Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi. Ricordo come fosse oggi. Eravamo nella sala da pranzo della nostra villa d’Ombrosa, le finestre inquadravano i folti rami del grande elce del parco. Era mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione sedeva a tavola a quell’ora. Tirava vento dal mare, ricordo, e si muovevano le foglie.
Cosimo disse:
– Ho detto che non voglio e non voglio! – e respinse il piatto di lumache. Mai s’era vista disubbidienza più grave.
A capotavola era il Barone Arminio Piovasco di Rondò, nostro padre, con la parrucca lunga sulle orecchie alla Luigi XIV, fuori tempo come tante cose sue. Tra me e mio fratello sedeva l’Abate Fauchelafleur, aio di noi ragazzi. Di fronte avevamo la generalessa Corradina di Rondò, nostra madre, e nostra sorella Battista.
– Mangiate o subito vi rinchiudiamo nello stanzino! Io cedetti, e cominciai a trangugiare quei molluschi.
– E allora? – disse nostro padre a Cosimo. – No, e poi no! – fece Cosimo, e respinse il piatto.
– Via da questa tavola! – ma già Cosimo stava uscendo dalla sala.
– Dove vai? – lo vedevamo dalla porta a vetri mentre nel vestibolo prendeva il suo tricorno e il suo spadino.
– Lo so io! – e corse in giardino.
Di lì a poco, dalle finestre, lo vedemmo che s’arrampicava su per l’elce. Era vestito e acconciato con grande proprietà, come nostro padre voleva venisse a tavola, nonostante i suoi dodici anni: capelli incipriati col nastro al codino, tricorno, cravatta di pizzo.
PAROLE nuove
Elce: altro nome dell’albero del leccio.
Alla Luigi XIV: il re di Francia impose un nuovo tipo di parrucca con i capelli più lunghi e vistosamente arricciati; i nobili la indossavano per migliorare il loro aspetto, in particolare per nascondere la calvizie.
Aio: la persona che, nelle famiglie nobili, si occupava dell’educazione dei bambini e dei ragazzi.
Vestibolo: la stanza posta
Cosimo salì fino alla forcella d’un grosso ramo dove poteva stare comodo, e si sedette lì, a gambe penzoloni, a braccia incrociate con le mani sotto le ascelle. Nostro padre si sporse dal davanzale.
– Quando sarai stanco di star lì cambierai idea! – gli gridò.
– Non cambierò mai idea – fece mio fratello, dal ramo.
– Ti farò vedere io appena scendi!
– E io non scenderò più! – e mantenne la parola.
regole e diritti
CAPIRE IL TESTO
Rispondi con una ✘.
• Quando si svolge il racconto?
In un tempo determinato con precisione. In un tempo indeterminato.
• Il racconto contiene delle informazioni che riguardano il contesto familiare, come le abitudini dei personaggi?
Sì No
Rispondi alle domande.
• Perché Cosimo sale sull’albero? .......................................................................... ..........................................................................
• Quale regola ha deciso di trasgredire? .......................................................................... ..........................................................................
tutti insieme
Certamente vi è capitato di non rispettare alcune regole.
Quali?
Come reagiscono gli adulti (la vostra famiglia, gli insegnanti)?
Parlatene in classe
L’ANGOLO dei LIBRI
Titolo: Il barone rampante
Autore: Italo Calvino
Editore: Mondadori
• Pensi sia giusto minacciare un bambino per costringerlo a mangiare un cibo che non gli piace? Perché? .......................................................................... .......................................................................... ..........................................................................
Un ragazzo si arrampica su un albero, passa da una pianta all’altra vivendo molte avventure e decide che non scenderà mai più.
LE LEGGI
Le regole sono presenti nei gruppi e nelle piccole comunità per fissare dei limiti ai comportamenti individuali. Le comunità più grandi hanno bisogno di regole complesse, cioè di leggi.
Le leggi sono le regole che comunità più grandi e complesse come gli Stati si danno per favorire la convivenza fra le persone, cioè per permettere la vita sociale.
CAPIRE IL TESTO
Rifletti e rispondi.
• Quali leggi conosci? Elencane almeno due.
1.
2. ..........................................................................................................................................................
• Che cosa succede se una persona trasgredisce una legge e commette un reato?
Osserva le vignette e completa.
• Nella vignetta 1 un ragazzo ........................................................................................................ ............................................................................................................................................................
• Nella vignetta 2 un vigile ............................................................................................................................................................
UN AUTOMOBILISTA DISTRATTO
Racconta il fatto accaduto scrivendo una breve didascalia sotto ogni vignetta.
Rifletti e rispondi.
• Chi è il responsabile del fatto accaduto? ..........................................................................................
• Chi è, invece, la vittima? ....................................................................................................................
• Quali leggi non sono state rispettate da parte dell’automobilista? La legge che vieta di ................ e quella che obbliga a
se un pedone attraversa sulle strisce pedonali.
• Qual è la sanzione per l’automobilista? .............................................................................................
LA CITTADINANZA
Nelle immagini vedi tre ragazzi: Chiara, Peter e Joy. Chiara e Joy sono cittadine italiane mentre Peter è cittadino tedesco.
Joy è nata in Costa d’Avorio, in Africa, ma fin da quando era piccola vive in Italia con i suoi genitori. Tutti e tre i bambini sono anche cittadini dell’Unione europea.
La cittadinanza è la condizione che uno Stato riconosce a una persona, cioè a un cittadino o a una cittadina.
Lo Stato riconosce a ogni singolo cittadino dei diritti civili e politici Senza questi diritti, le persone non possono essere considerate cittadini.
Diritti civili: sono l’insieme delle libertà e dei vantaggi garantiti alle persone dallo Stato (ad esempio, la libertà di parola oppure il diritto a ricevere un’istruzione).
Diritti politici: sono quei diritti che uno Stato riconosce ai propri cittadini affinché possano partecipare attivamente alla vita politica (ad esempio, il diritto di voto).
IO MI CHIAMO CHIARA E HO CITTADINANZA ITALIANA. IO MI CHIAMO PETER E HO CITTADINANZA TEDESCA. IO MI CHIAMO JOY E HO CITTADINANZA ITALIANA.Leggi l’elenco di alcuni diritti civili e politici. Ricerca il significato di quelli che non conosci. Poi riscrivili nella “pagina” appropriata.
libertà personale ∙ diritto di voto ∙ libertà di riunione ∙ libertà di adesione a un partito politico ∙ libertà religiosa ∙ diritto ad accedere a uffici pubblici ∙ libertà di espressione ∙ diritto alla protezione dei propri dati personali ∙ diritto di petizione popolare
I cittadini hanno anche dei doveri oltre a dei diritti.
Leggi, rifletti
e
rispondi con una ✘.
Se chiami un diritto risponde un dovere chi ha sete beva ma lavi il bicchiere così chi vien dopo ha il bicchiere pulito. Diritto e dovere… non so se hai capito!
da A. Sarfatti, La Costituzione raccontata ai bambini, Mondadori
• Quale insegnamento è contenuto nelle parole del testo?
A ogni diritto corrisponde un dovere. I diritti sono più importanti dei doveri.
• Tra i diritti che seguono, quali sono anche doveri?
Esercitare il voto.
Esprimere liberamente la propria opinione.
Avere un lavoro. Andare a scuola.
Avere una fede religiosa. Ricevere un’adeguata assistenza sanitaria.
• Quali altri diritti/doveri conosci? ..............................................................................................................................................................
CITTADINI DALLA NASCITA
Leggi il testo e rifletti.
Chi fa parte della nazione italiana è cittadino italiano, chi fa parte di quella francese è cittadino francese, chi fa parte di quella marocchina è cittadino marocchino e così via. Ognuno è cittadino del proprio Stato e straniero per gli altri. Non è necessario vivere in Italia per essere cittadino italiano; anzi, può darsi che una persona vi abiti ma non ne sia cittadino. E può darsi invece che abiti, per esempio, a New York, e però sia cittadino italiano.
Quando si nasce si diventa subito cittadini di qualche Paese: di quello dei genitori o di quello in cui si è nati, o di entrambi. Per essere cittadini bisogna essere nati. Si diventa cittadini quando si nasce, perché per essere cittadini bisogna essere persone. Prima, sarebbe difficile anche sapere di quale Paese si è cittadini: se la mamma col pancione viaggia tra Paesi diversi si è francesi finché la mamma sta in Francia, poi si diventa italiani se viene in Italia, e poi tunisini se va in Tunisia? Tanti Paesi, però, danno un po’ di protezione anche a coloro che non sono ancora nati, soprattutto facendo in modo che possano nascere. In alcuni Paesi si protegge particolarmente la mamma, quando ha il pancione: per esempio le si dice che non deve andare a lavorare quando la nascita è vicina, non le si fanno fare le code ai supermercati, la si avvisa che non deve sottoporsi a certi esami medici e non deve prendere certe medicine. Infatti, finché non è nato, il bambino si tutela anche attraverso la protezione della sua mamma.
CAPIRE IL TESTO
Completa. Segna con una ✘.
• Si diventa cittadini: esclusivamente del Paese in cui si vive. anche di un Paese in cui non si vive.
• Quando una persona nasce: diventa subito cittadina di un qualche Paese. non diventa subito cittadina ma deve attendere la maggiore età.
• Per essere cittadini: non è necessario essere nati, lo si diventa già nella pancia della mamma. è indispensabile essere nati, cioè avere acquisito lo stato di “persone”.
MAMME LAVORATRICI
RICERCATE la risposta alla seguente domanda. Quali tutele (protezioni) assicura lo Stato italiano alle donne in gravidanza?
ORGANIZZATE un’intervista a un gruppo di mamme con un’occupazione lavorativa.
Chiedete loro:
• di quali protezioni e agevolazioni hanno potuto avvantaggiarsi nell’attesa della nascita;
• se hanno ripreso a lavorare dopo il parto;
• quali difficoltà hanno incontrato nel doppio ruolo di madre e lavoratrice.
RAGGRUPPATE le risposte simili e SCRIVETELE in una tabella simile a questa.
DISCUTETE INSIEME le risposte che avete inserito nello schema.
• In generale, le mamme intervistate si sono sentite tutelate dallo Stato durante la gravidanza? Hanno avuto problemi nel tornare a lavorare? Perché?
• Qual è la vostra opinione dopo aver intervistato le mamme?
OSSERVATE la legenda e COSTRUITE un grafico a colonne (istogramma) per esprimere in sintesi i dati ricavati dalle vostre interviste.
Sono tornate al lavoro Non sono tornate al lavoro Hanno avuto problemi
DENTRO LA COSTITUZIONE
La Costituzione della Repubblica è la legge fondamentale dello Stato italiano. La parte iniziale è formata da dodici principi fondamentali, cioè da articoli, che contengono i diritti inviolabili delle persone.
Ecco alcuni articoli della Costituzione. Leggi e rifletti.
PAROLE nuove
Articoli: le parti più piccole in cui è suddivisa la Costituzione.
Diritti inviolabili: diritti che spettano a tutti, nessuno escluso.
Articolo 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
Articolo 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
amica costituzione
CAPIRE IL TESTO
Considera la Costituzione come un fiore bellissimo da sfogliare.
Colora solamente i petali che contengono un’affermazione corretta.
I cittadini sono tutti uguali davanti alla legge.
I diritti inviolabili appartengono a una parte dei cittadini e possono essere modificati.
Tutti i cittadini devono impegnarsi a migliorare la società.
Nella Costituzione il lavoro è ritenuto poco importante.
La Repubblica democratica è una forma dello Stato basata sulle scelte del popolo.
Il lavoro è un diritto dei cittadini ma non è un dovere.
Correggi le affermazioni non corrette e riscrivile di seguito. ............................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................
tutti insieme
Confrontate le vostre conoscenze e le vostre opinioni.
• Il principio del diritto al lavoro è davvero rispettato nella realtà? Che cosa significa la parola “disoccupazione”? Quali conseguenze può avere la mancanza di un lavoro nella vita di una persona? Discutete in classe di questi aspetti.
DALLA PARTE DELLA COSTITUZIONE
È proprio il caso di dire che Gherardo Colombo e Anna Sarfatti sono due autori “dalla parte della Costituzione” e… dalla parte delle bambine e dei bambini!
È sufficiente conoscere la loro intensa attività di diffusione della nostra Carta costituzionale, insieme alla passione con cui hanno parlato dei valori della democrazia ai bambini e ai ragazzi. Da tempo, i due autori sono impegnati nella diffusione della conoscenza della nostra Costituzione, soprattutto nelle scuole. Così hanno potuto rivolgersi a bambini e ragazzi spiegando loro i valori fondamentali della democrazia.
Gherardo Colombo è un ex magistrato, divenuto famoso per le inchieste importanti che gli sono state affidate nel tempo. Si è dedicato alla scrittura e alla divulgazione dei temi della Costituzione. È autore di libri per bambini e ragazzi.
Anna Sarfatti conosce bene i bambini perché ha insegnato per molti anni nella Scuola Primaria e dell’Infanzia. Ha collaborato con Gherardo Colombo nella scrittura dei testi dedicati alla conoscenza della Costituzione. È autrice di molte filastrocche sulle regole e sulla pace.
L’ANGOLO dei LIBRI
Titolo: Sei stato tu? La Costituzione
attraverso le domande dei bambini
Editore: Salani
• Con l’aiuto dell’insegnante spiega il significato del simbolo sulla copertina del libro.
• Completa la definizione della nostra Costituzione.
Costituzione della
Completa indicando con una ✘.
• La Costituzione della Repubblica italiana è: una delle leggi dello Stato italiano. la legge fondamentale dello Stato italiano.
• Gli articoli della Costituzione sono:
le parti più piccole in cui è suddivisa la Costituzione. le leggi più importanti fra tutte quelle che formano la Costituzione.
Rispondi e completa con una ✘.
• Che cosa significa l’espressione “diritti inviolabili”?
I diritti inviolabili:
spettano a tutti e non possono essere modificati. spettano a tutti ma possono essere modificati.
• Quale importante principio indica l’articolo 3 della Costituzione?
Tutti i cittadini devono impegnarsi a mantenere pulito l’ambiente.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge.
• È molto importante che:
la Costituzione venga diffusa e discussa nelle scuole affinché i bambini e i ragazzi la possano conoscere. la Costituzione venga regalata a tutti gli studenti.
L’UNIONE EUROPEA
L’Unione europea è un’organizzazione politica ed economica formata da 27 Paesi europei.
Quali sono gli Stati che fanno parte dell’Unione europea? Ricerca la risposta consultando il sito ufficiale dell’Unione europea: https://europa.eu
Clicca sulla tua lingua e accedi alle informazioni. Troverai anche un “kids-corner”, ovvero uno spazio riservato ai bambini e ai ragazzi dai 6 ai 16 anni.
Colora sulla carta gli Stati membri dell’Unione europea.
Leggi e osserva.
Tutti i Paesi che fanno parte dell’Unione europea lavorano insieme per fare in modo che:
ci sia la pace nel mondo le persone possano vivere bene
I Paesi dell’Unione europea condividono dei valori importanti. Per esempio, si impegnano a fare in modo che tutti siano trattati in modo uguale e che i diritti siano rispettati. Adatt.
tutti insieme
• Di che cosa hanno bisogno i cittadini europei per vivere bene? Parlatene in classe.
• Secondo voi, quali sono i diritti civili più importanti per le persone che vivono in Europa? Scrivetene almeno otto.
VIVERE IN PACE
Leggi il testo.
L’Unione europea è formata da circa 500 milioni di cittadini che hanno lingue, culture, religioni e abitudini anche molto differenti tra loro. La convivenza di così tanti popoli non è semplice, considerando fattori importanti quali la distanza geografica e la difficoltà di comunicare in una lingua comune. Di fatto la lingua inglese è stata assunta come lingua più idonea nella comunicazione. Il Trattato di Lisbona (2007) sostituisce a tutti gli effetti la Costituzione europea, rimasta ancora in parte incompiuta. In questo importante documento, firmato da tutti i Paesi membri, si ribadiscono i valori alla base dell’Unione europea: la solidarietà, la tolleranza, la libertà, l’uguaglianza, il rispetto e la responsabilità sociale. Questi principi hanno garantito ai popoli europei una pace duratura: dal 1945 l’Europa non ha più vissuto la terribile esperienza della guerra mondiale.
Così, nel 2012, l’Unione europea è stata insignita del Premio Nobel per la Pace Il denaro del premio è stato utilizzato per aiutare i bambini del mondo in situazioni di disagio attraverso dei programmi educativi mirati.
Completa e colora il disegno della colomba simbolo della Pace.
Rifletti e rispondi
• Quali sono le maggiori difficoltà che ostacolano la crescita dei bambini in diverse parti del mondo?
SOLIDARIETÀ E TOLLERANZA
LAVORATE in gruppo.
La solidarietà e la tolleranza sono valori autentici solamente quando sono messi in pratica nella vita di ogni giorno.
PREPARATE una discussione di gruppo.
• Preparate dei foglietti di carta come quelli di seguito, tanti quanti sono gli alunni della vostra classe. Distribuiteli e scrivete le vostre opinioni.
Secondo me la parola solidarietà significa: .................................................................... .................................................................... .................................................................... ....................................................................
• Leggete ad alta voce le vostre opinioni. Nella vita di tutti i giorni, mettete in pratica ciò che avete scritto sui foglietti? Se la vostra risposta è negativa, che cosa vi impedisce di farlo?
• Provate a pensare insieme un proposito di solidarietà e uno di tolleranza da condividere in classe. Scrivetelo di seguito, specificando che cosa intendete fare per applicarli. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Per incoraggiarvi CREATE uno slogan.
Secondo me la parola tolleranza significa: .................................................................... .................................................................... .................................................................... ......................................................................................................................................... .........................................................................................................................................
L’AGENDA 2030
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite). Essa ingloba 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals) in un grande programma d’azione per un totale di 169 “target” (traguardi).
L’avvio ufficiale degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile ha coinciso con il 2016 e guiderà il mondo sulla strada giusta da percorrere per i prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo, come la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. “Obiettivi comuni” significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Adatt. da www.unric.org
Nell’immagine puoi vedere la presentazione dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Leggi e osserva i simboli. Consulta il sito ufficiale: www.unric.org/it/agenda-2030
Inglobare: includere, comprendere
Contrasto: lotta
LA SCUOLA
Leggi le informazioni e rispondi alle domande. Un’istruzione di qualità è la base per migliorare la vita delle persone in tutto il mondo. In alcuni Paesi è la condizione indispensabile per vincere la fame, le malattie, la guerra.
L’iscrizione nelle Scuole Primarie nei Paesi in via di sviluppo ha superato il 90%, ma più di 50 milioni di bambini ne sono ancora esclusi. Più della metà dei bambini non iscritti a scuola vive nell’Africa subsahariana. Gran parte dei bambini che non frequentano la scuola vive in zone colpite dalle guerre. Nel mondo, più di 100 milioni di giovani non sanno né leggere e né scrivere. Di questi, il 60% sono donne.
Come ti senti a scuola?
Sei soddisfatto delle attività che svolgi? La scuola ti sta aiutando a crescere?
tutti insieme
• In classe rileggete insieme e discutete le informazioni contenute nel testo.
• Dividetevi in gruppi e ricercate informazioni su come si svolge la Scuola Primaria in un Paese dell’Africa subsahariana.
• Scrivete un testo argomentativo con le informazioni a vostra disposizione ed esprimete le vostre opinioni.
Leggi il testo.
POCO CIBO
PAROLE nuove
Il vertice mondiale della FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione) ha reso noto che in tutto il mondo vi sono almeno
840 milioni di persone che soffrono la fame, mentre oltre 2 miliardi di individui sono malnutriti. Le carenze alimentari sono la causa principale dell’insorgere di molte malattie: circa 500 000 bambini ogni anno perdono la vista per carenza di vitamina A; più di 20 milioni di persone sono affette da un tipo di ipotiroidismo provocato da una dieta povera di iodio; l’anemia da carenza di ferro è la principale malattia da regime alimentare e colpisce infatti circa 1 miliardo e mezzo di persone.
Da Obiettivo Salute. Memorandum educativo, LILT
Ipotiroidismo: è una malattia dovuta al malfunzionamento della tiroide, una ghiandola del nostro corpo.
Iodio: è un elemento chimico; le persone assumono iodio attraverso gli alimenti ma, se il cibo è povero di iodio, può insorgere l’ipotiroidismo.
CAPIRE IL TESTO
Completa con i dati presenti nel testo.
840 milioni di persone che ...........................................................................
2 miliardi di persone che ...........................................................................
500 mila bambini che .......................................
20 milioni di persone che .................................
1 miliardo e mezzo di persone che ...................
TROPPO CIBO
Leggi e rifletti.
Mentre tutta una parte della popolazione mondiale soffre la fame o risente gravemente della malnutrizione, le società più evolute dal punto di vista economico sono minacciate dall’eccesso di cibo, oltre che dalla qualità del cibo stesso. Un organismo in crescita, come quello di un bambino o di un adolescente, ha bisogno di un maggior apporto calorico rispetto a quello di un adulto. Se da un lato è bene fare attenzione a non esagerare, per evitare di instaurare situazioni di obesità, dall’altro è altrettanto dannoso imporsi troppi sacrifici, patendo la fame. Seguire il naturale stimolo dell’appetito, evitando di eccedere in golosità, è la migliore regola da seguire in questo campo. Fondamentale è anche l’aspetto qualitativo dell’alimentazione dei giovani: l’organismo in crescita ha un particolare bisogno di proteine, vitamine e sali minerali, soprattutto fosforo, calcio e ferro. Da un punto di vista energetico la natura degli alimenti che ingeriamo non ha particolare importanza in quanto quasi tutti sono in grado di fornire calorie, seppure in proporzioni diverse. Non si deve dimenticare che il nostro corpo ha bisogno anche di sostanze nutritive, le quali, invece, non sono presenti in tutti i cibi o perlomeno non nella stessa quantità.
Da Obiettivo Salute. Memorandum educativo, LILT
Sottolinea i comportamenti alimentari non corretti.
• Mangiare sempre lo stesso alimento.
• Mangiare qualsiasi golosità a cui non si sa resistere.
• Introdurre nella propria dieta alimenti ricchi di vitamine e sali minerali.
• Introdurre nella propria dieta molti alimenti ricchi di grassi.
• Consumare porzioni ridotte di cibo dopo avere praticato uno sport.
Leggi ed esprimi la tua opinione.
Fare movimento è molto importante per la salute: non si tratta solo di fare sport. L’attività fisica e il nostro benessere quotidiano si possono trovare anche semplicemente nei gesti di tutti i giorni, come andare a scuola a piedi, riordinare la casa, fare una passeggiata, andare in bicicletta...
Io penso che .......................................................................................
IL
L’UNESCO E I SUOI SITI
L’UNESCO è la sigla inglese dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, con sede a Parigi. Lo scopo per il quale è stata creata nel 1945 è promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni attraverso l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione. Nel 1950 sono state inaugurate le sedi italiane, nelle città di Venezia, Perugia e Trieste. L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO: 55 nel 2020 e altri 41 candidati a diventarlo.
I
“SASSI” DI MATERA, BASILICATA
Come puoi vedere dalle immagini, l’UNESCO sceglie tipologie differenti di beni da tutelare.
Segna con una ✘.
• Il Cenacolo di Leonardo è: un dipinto su una parete. un antico palazzo.
• I “Sassi” di Matera sono: delle sculture. degli insediamenti urbani tipici.
• I trulli di Alberobello sono: case tipiche. fienili.
UN SITO UNESCO: LA VAL D’ORCIA
La Val d’Orcia è un’ampia valle situata in Toscana, nella provincia di Siena. Nelle vicinanze si trova il monte Amiata. Il fiume Orcia dà il nome alla valle. Storia, natura e tradizione si intrecciano in questo luogo: borghi medioevali, abbazie e castelli immersi in un paesaggio di colline, che si alternano a campi coltivati, vigneti e uliveti.
L’UNESCO ha dichiarato nel 2004 la Val d’Orcia “Patrimonio dell’umanità” per la bellezza e la conservazione del paesaggio naturale nel tempo.
Inoltre, il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato anche da alcuni pittori del Rinascimento, un periodo di grande fioritura delle arti tra l’anno 1400 e il 1500. Nei loro dipinti si può notare come le persone vivevano in armonia con la natura, un bisogno sentito ancora oggi da molti.
Leggi, poi rispondi alle domande.
L’UNESCO ha dichiarato:
“La Val d’Orcia è un eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel periodo rinascimentale per rispecchiare gli ideali di buon governo e per creare un’immagine esteticamente credibile.”
• La Val d’Orcia è: ricca di luoghi storici. del tutto priva di luoghi storici.
• Con quale finalità il paesaggio è stato “ridisegnato”?
Per imprimere un marchio di bellezza alla valle.
Per cambiare la vita degli animali.
SALVIAMO LE API
Leggi il testo.
Le api recano importanti benefici e servizi ecologici per la società. Con l’impollinazione le api svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della biodiversità, cioè la presenza di specie animali e vegetali differenti, in uno stesso ecosistema.
Una diminuzione delle api può quindi rappresentare una importante minaccia per gli ecosistemi naturali in cui esse vivono. L’agricoltura, d’altro canto, ha un enorme interesse a mantenere le api quali efficaci agenti impollinatori.
Circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione per opera di api e altri insetti pronubi. Pertanto, il valore economico del servizio di impollinazione offerto dalle api risulta fino a dieci volte maggiore rispetto al valore del miele prodotto.
Nel corso degli ultimi anni, in Italia si sono registrate perdite di api tra cento e mille volte maggiori di quanto osservato normalmente. La moria delle api costituisce un problema sempre più grave in molte regioni italiane, a causa di una combinazione di fattori, tra i quali la maggiore vulnerabilità nei confronti di patogeni (virus, batteri e funghi) e parassiti, i cambiamenti climatici e la variazione della destinazione d’uso dei terreni in periodi di penuria di fonti alimentari per le api.
Infine, una progressiva diminuzione delle piante mellifere (ricche di nettare) e l’uso massiccio di prodotti e di tecniche agricole poco sostenibili rappresentano ulteriori fattori responsabili della scomparsa delle api. I prodotti apistici (in particolare il polline) e le api stesse ci consentono di avere indicazioni sullo stato ambientale e sulla contaminazione chimica presente. In alcuni casi, accurate analisi di laboratorio hanno consentito di rinvenire sulle api e sul polline le sostanze attive presenti in alcuni prodotti utilizzati nelle aree su cui le stesse effettuano i loro voli.
Adatt. da www.ispra.gov.it, Le api, sentinelle dell’inquinamento ambientale, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Insetti pronubi: insetti che trasportano il polline da un fiore all’altro, permettendo l’impollinazione e la conseguente formazione del frutto.
Patogeni: esseri unicellulari responsabili di alcune malattie.
Sottolinea nel testo le cause del fenomeno della riduzione delle api.
Titolo: Il mondo delle api e del miele
Autrice: Cinzia Scaffidi
Editore: Slow Food
proteggo la natura
Il 20 maggio si celebra la Giornata mondiale delle api, istituita dall’ONU per ricordare il fondamentale ruolo svolto dalle api nel mantenimento dell’equilibrio naturale.
Logo ufficiale della “Giornata mondiale delle api”.
Nella cornice a fianco inventa un logo per promuovere una campagna ambientale a favore delle api.
Le api sono sentinelle degli equilibri ecologici e si rivelano preziose per l’agricoltura.
Ci donano prodotti straordinari: cera, polline, propoli e pappa reale, oltre ovviamente al miele.
L’ANGOLO dei LIBRIVADO IN BICICLETTA
Leggi il testo.
Quando un bambino comincia a usare la bici sulla strada, si sente libero di muoversi come crede e non sempre è cosciente dei pericoli che minacciano la sua incolumità. È importante quindi che tutti i bambini comprendano che nell’ambiente strada devono assumere un comportamento rispettoso delle regole della circolazione stradale. La strada non è il parco o il giardino dove scorrazzare liberamente senza incorrere in pericoli, ma è un luogo dove la prudenza non è mai troppa e dove è obbligatorio assumere dei comportamenti specifici.
CAPIRE IL TESTO
Completa il testo.
Quando usano la bicicletta i bambini devono ...............................................................................................................................................................
Che cosa non devi fare quando vai in bicicletta? Segna con una ✘.
• Quali altri comportamenti devi evitare quando vai in bicicletta?
UN CICLISTA SPERICOLATO
Leggi il testo.
Paolo suona il campanello della casa di Teo. È in sella alla sua nuova fiammante bicicletta rossa. Non vede l’ora di mostrarla al suo amico. Teo arriva di corsa appena vede la bicicletta, esclama:
– Wow! Che bella!
Vieni a fare un giro con me? – gli propone Paolo. Teo non se lo fa ripetere. Sale in piedi sul portapacchi posteriore e, via! I due bambini si avviano, a tutta velocità, verso il parco pubblico.
Lungo la strada Paolo si diverte ad affiancare le auto che sono ferme al semaforo. Appena scatta il verde, il ciclista pazzerello dà un vigoroso colpo di pedale e riparte prima dell’automobilista… ma solo per un breve tratto! Dalle auto si sentono decisi colpi di clacson mentre Paolo e Teo ridono divertiti.
C’è un autobus fermo con la freccia sinistra lampeggiante. Paolo lo supera. Per fortuna il conducente ha visto sopraggiungere la bici guardando nello specchietto laterale, così rimane lì dov’è con il suo mezzo giallo e blu. Non rimane che superare le strisce pedonali: Paolo si ferma e lascia passare signora che spinge una carrozzina con un neonato dentro. Poi entrano nel
Rispondi.
• Qual è l’unico comportamento corretto di Paolo?
............................................................................................................................................
Il bambino commette, però, delle gravi imprudenze coinvolgendo anche Teo. Disegna nei riquadri i comportamenti pericolosi dei due bambini.
I MIEI DISPOSITIVI
Leggi, poi rispondi alle domande.
Nelle società moderne le persone utilizzano i mezzi di comunicazione di massa per informarsi e per comunicare.
• Quali mass media utilizzi abitualmente?
Televisione. Giornale.
Web. Radio.
• Come utilizzi il web? A quale scopo?
PAROLE nuove
Mass media: l’insieme dei mezzi d’informazione e di divulgazione (giornali, riviste, cinema, radio, televisione) che si servono di linguaggi facilmente comprensibili; il termine deriva dalla lingua inglese ed equivale all’espressione “mezzi di comunicazione di massa”.
Web: significa letteralmente “ragnatela globale” ed è uno dei più importanti servizi di Internet; permette di “navigare” e scoprire contenuti di vario tipo.
Disegna i dispositivi digitali che conosci e che servono a comunicare.
Spettatore attivo: persona che può interagire con i contenuti di un mass media, facendo domande o richieste e ottenendo risposte.
Spettatore passivo: persona che non può interagire con i contenuti di un mass media, ma può solamente recepire delle informazioni e delle opinioni.
NOI E IL WEB
In classe DISCUTETE sugli aspetti positivi e su quelli negativi del web nella nostra vita quotidiana.
RISPONDETE alle seguenti domande.
• Con i mezzi di comunicazione di massa l’informazione arriva a tutti oppure è un privilegio di pochi? Perché?
• Lo spettatore è attivo o passivo davanti alla televisione? Chi utilizza Internet si trova nella stessa condizione dello spettatore televisivo o cambia qualcosa? Perché?
• Secondo voi, in che modo i mass media influenzano le opinioni e le scelte delle persone e della società? Fate qualche esempio (pensate a una pubblicità per bambini).
RACCOGLIETE e ORGANIZZATE le informazioni, le idee e le opinioni in un poster oppure in una presentazione in Power Point.
LEGGETE, poi SEGNATE con una ✘ le affermazioni vere.
L’articolo 17 della Convenzione sui diritti dell’infanzia dice che:
“gli Stati riconoscono l’importanza dei mass media e vigilano affinché i bambini possano accedere alle informazioni proteggendo il loro benessere sociale, spirituale e morale, oltre alla loro salute fisica e mentale”.
• Nella “Convenzione sui diritti dell’infanzia” si afferma che:
i mass media svolgono una funzione sociale importante anche per i bambini. i mass media sono pericolosi ed è meglio che i bambini non vi accedano mai. gli Stati devono tutelare i bambini, controllando la qualità delle informazioni e delle opinioni veicolate dai mass media.
Sottolinea l’alternativa corretta.
• L’Unione europea è formata da tutti gli Stati europei/da una parte degli Stati europei.
• La pace/La guerra è una priorità dei Paesi membri dell’Unione europea.
• L’Unione europea ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace/Premio Nobel per la Letteratura.
• La solidarietà e la tolleranza sono indispensabili per vivere insieme/per diventare famosi.
• La colomba/La civetta è il simbolo della pace.
Collega ciascun obiettivo dell’Agenda 2030 al simbolo. Scrivi la lettera corretta.
Osserva le vignette. In una sola il personaggio non rispetta le regole: indicala con una ✘.
Come risponderesti alla signora Marta? Osserva la vignetta.
AH, VENEZIA! COSÌ BELLA, NON POTEVA CHE ESSERE UN SITO PROTETTO DALL’UNESCO!
La mia risposta:
“Eh, sì! L’Italia è il Paese con il maggior numero di siti UNESCO”.
“Ah, non sapevo in Italia ci fossero dei siti UNESCO!”.
Rispondi con una ✘.
Che cosa significa web?
Ragnatela globale. Computer. Tablet. Libro.
amica costituzione
CHE COS’È UNA COSTITUZIONE?
Il termine costituzione indica l’insieme di principi, valori e regole che danno vita alle leggi di uno Stato. La Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale dello Stato a cui apparteniamo, entrata in vigore il 1° gennaio 1948. Essa presenta alcune caratteristiche importanti, che la rendono unica nel suo genere. La nostra Costituzione è:
VOTATA
Il 2 giugno 1946 il popolo italiano elesse i 556 deputati dell’Assemblea Costituente, di cui 75 furono incaricati di redigere la Carta costituzionale Quindi, sebbene indirettamente, la Costituzione è stata votata a suffragio universale
ARTICOLATA
Nella Costituzione sono descritti, in modo preciso e dettagliato, i principi, i diritti e i doveri dei cittadini e anche tutto ciò che regola la vita dello Stato italiano. La Costituzione guida gli individui a convivere civilmente
SCRITTA
Tutte le norme, i diritti, i doveri e l’ordinamento dello Stato sono scritti. Non sono presenti riferimenti a norme, discorsi, tradizioni di tipo orale.
RIGIDA
La Costituzione può essere modificata in alcune sue parti solo eccezionalmente e attraverso una procedura molto complessa. Inoltre, qualsiasi modifica deve essere valutata e approvata da un organismo di controllo, la Corte costituzionale.
PAROLE nuove
Principi: affermazioni che hanno una validità generale e universale, cioè valgono per tutti, nessuno escluso.
Carta costituzionale: ha lo stesso significato di Costituzione.
Suffragio universale: il principio secondo il quale tutti i cittadini e tutte le cittadine, raggiunta la maggiore età, possono esercitare il diritto di voto.
CAPIRE IL TESTO
Rileggi il testo, rifletti e completa.
Ordinamento dello Stato: corrisponde ai tre poteri su cui si basa lo Stato: legislativo, esecutivo, giudiziario.
Corte costituzionale: garantisce il corretto funzionamento dello Stato e delle Regioni, cioè vigila sulle leggi emanate affinché siano sempre coerenti alla Costituzione; ha sede a Roma.
Il termine Costituzione indica, in genere, l’insieme di ...................................., .................................... e che ha dato vita alle di uno Stato.
Rispondi alla domanda. Segna con una ✘ le risposte corrette. Quali sono le caratteristiche della nostra Costituzione?
La nostra Costituzione:
è stata votata indirettamente dal popolo italiano.
è stata votata da una minoranza del popolo italiano.
è interamente scritta. contiene riferimenti a fonti orali.
è un testo “articolato” perché descrive in maniera molto dettagliata i principi, i diritti e i doveri che riguardano tutti i cittadini.
è un testo “breve” perché non si sofferma sui principi, sui diritti e sui doveri ma dà indicazioni generali sui comportamenti corretti dei cittadini.
può essere modificata facilmente se una parte dei cittadini lo richiede.
può essere modificata eccezionalmente e solo con l’approvazione della Corte costituzionale.
DALLO STATUTO ALBERTINO ALLA NOSTRA COSTITUZIONE
Lo Stato italiano è molto giovane se confrontato con altri Stati europei. Nacque, infatti, solamente il 17 marzo 1861, al termine di un percorso storico chiamato Risorgimento, le cui vicende portarono all’Unità d’Italia. È da questa data che possiamo considerare la nostra penisola una nazione, con un solo re e un solo Parlamento.
Prima di allora, l’Italia era suddivisa in più Stati, ciascuno con propri governanti, un proprio esercito e un proprio statuto
All’inizio lo Stato italiano era una monarchia costituzionale: il primo re del Regno d’Italia fu Vittorio Emanuele II di Savoia, il quale adottò come Carta costituzionale lo Statuto
Albertino, che prende il nome da Carlo Alberto di Savoia, il sovrano del Regno di Sardegna che l’aveva concesso ai suoi sudditi nel 1848.
Risorgimento: periodo della storia italiana durante il quale venne conseguita l’Unità nazionale (tra il 1820 e il 1861).
Nazione: la parola deriva dal latino natio e significa “nascita”; si riferisce a una comunità di individui che condividono alcune caratteristiche, come la lingua, la posizione geografica, la storia, le tradizioni, la cultura e altro ancora.
Statuto: indica la norma che regola l’organizzazione e il funzionamento di uno Stato. Oggi si preferisce usare il termine “Costituzione”.
Monarchia: il termine significa “governo di uno solo”: deriva dal greco “mónos” (unico, solo) e “arché” (potere). In una monarchia costituzionale il potere del re è limitato da una Costituzione, a differenza della monarchia assoluta in cui il sovrano ha poteri illimitati.
Lo Statuto Albertino considerava gli italiani come sudditi, cioè individui sottoposti alla sovranità di uno Stato, a cui spettavano dei doveri ma non dei diritti veri e propri. Più semplicemente il re concedeva loro delle libertà. Lo Statuto rimase in vigore per cent’anni, fino al 1948, quando fu promulgata la Costituzione della Repubblica italiana. Il popolo italiano, chiamato al voto nel 1946, scelse la repubblica come forma di governo.
CAPIRE IL TESTO
Completa. Segna con una ✘.
• L’Italia diventò un’unica nazione: nel 1948. nel 1861.
• Al tempo della proclamazione dell’Unità nazionale, l’Italia era: una repubblica. una monarchia.
• Il termine “monarchia costituzionale” indica: uno Stato con a capo un re, i cui poteri sono limitati dalla Costituzione. uno Stato con a capo un re, il quale ha pieni poteri, senza alcuna limitazione.
• Dopo lo Statuto Albertino entrò in vigore: la Carta costituzionale emanata da re Vittorio Emanuele II. la Costituzione della Repubblica italiana.
Osserva la foto e rispondi alle domande.
• Quale notizia riporta in prima pagina il quotidiano? ............................................................. .............................................................
• Perché la foto mostra una donna sorridente? ............................................................. .............................................................
• Secondo te, quale potrebbe essere il messaggio di questa immagine? .............................................................
GIUGNO 1946, SI VOTA
Era il 2 giugno 1946, una domenica. Dalle imposte sgangherate entrava la luce del mattino, questo me lo ricordo bene. Come ricordo nitidamente la voce di mia madre, che mi sollecitava ad alzarmi. Le mie sorelle, Caterina e Maria Rosa, erano già in cucina, indaffarate nelle faccende domestiche. Non potevo contraddire mia madre, le sue non erano richieste, erano ordini. Da sola aveva cresciuto tre figli, spaccandosi la schiena in fabbrica, dove lavorava come operaia addetta alla filatura della seta, nove ore al giorno sabato compreso. Non si lamentava mai, e non voleva sentire i nostri di lamenti. C’era stata la guerra, finita da poco più di un anno. Dalla finestra della mia camera se ne poteva scorgere ancora la presenza, in un edificio crollato a metà per lo scoppio di una bomba. Di notte mi capitava di sognare i bombardieri che sorvolavano le case con la pancia piena di ordigni. La paura mi era rimasta appiccicata nella mente e ancora buttavo via le lenzuola e scendevo dal letto per correre nel rifugio antiaereo, a cento metri da casa. Ma poi mi arrestavo prima di raggiungere la porta e tornavo a dormire. Era il 2 giugno, dicevo poc’anzi. Mia madre sorrideva, l’avevo vista raramente sorridere così. L’ascoltai mentre parlava alle mie sorelle:
– Peccato che siate ancora giovani per votare, diceva loro. Quel giorno le donne conquistavano il diritto di voto su scala nazionale. Nel 1945 avevano votato solo in elezioni locali. Prima di allora, non potevano votare. Erano ritenute inadatte a fare scelte politiche poiché i loro compiti erano altri, principalmente occuparsi della casa e dei figli. Ma in quel giorno di primavera avanzata, mia madre uscì di casa a testa alta, fiera.
Uomini e donne, sopravvissuti alla guerra più terribile della storia moderna, si recavano alle urne per scegliere tra monarchia e repubblica e per votare i membri dell’Assemblea costituente, i quali avrebbero poi scritto la Costituzione più bella del mondo. La sera, a cena, mia madre ci parlò di questioni politiche. Noi la guardavamo stupiti e ammirati. Parlava come i politici nei comizi e, sebbene avesse interrotto presto gli studi, dimostrava di sapersela cavare bene con le argomentazioni.
- Nella storia le guerre le hanno sempre fatte gli uomini, ora anche le donne potranno decidere e allora, vedrete, il mondo cambierà! – disse prima di uscire in cortile a prendere il bucato steso ad asciugare.
CAPIRE IL TESTO
Completa. Segna con una ✘.
• Il testo contiene: una testimonianza indiretta. una testimonianza diretta.
• Il racconto è di tipo: realistico. fantastico.
• Nei confronti della madre, il narratore: prova ammirazione. prova rabbia.
• Nel racconto si fa riferimento: a fatti storici che riguardano tutta la popolazione italiana. esclusivamente a fatti privati riguardanti la famiglia del narratore.
• La madre è contenta perché: le donne possono esercitare finalmente il diritto di voto su scala nazionale. i figli hanno ascoltato il suo racconto.
tutti insieme
Rileggete le parole della madre del narratore e discutete tra di voi.
• Che cosa ne pensate?
• Quali diritti hanno conquistato le donne dal 1946 a oggi?
Raccogliete e organizzate le informazioni e le vostre opinioni in un testo scritto (narrativo o argomentativo).
• Scegliete il supporto del testo: cartaceo o digitale.
NELLA STORIA LE GUERRE LE HANNO SEMPRE FATTE GLI UOMINI…LA MAPPA DEI SAPERI
Completa lo schema con le parole nel riquadro: ti sarà utile per esporre a voce i contenuti dell’unità.
Assemblea costituente • leggi • 1946 • 1948 • diritti • Corte costituzionale
• Albertino • repubblica
È un testo complesso e articolato. Contiene principi, valori e regole alla base delle ............................ di uno Stato.
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
È stata redatta dall’ ................................................... (eletta il 2 giugno ................. dal popolo italiano, a suffragio universale), ed è entrata in vigore il 1° gennaio
È rigida perché è scritta e non è modificabile, se non in casi eccezionali e attraverso l’approvazione della
È differente da altre Carte costituzionali di tipo misto, che fanno riferimento anche a fonti orali.
PRIMA DELLA NOSTRA COSTITUZIONE
Il Regno d’Italia era una monarchia; il 2 giugno 1946 diventò una : la Repubblica Italiana.
Era in vigore lo Statuto , adottato dal re Vittorio Emanuele II nel Regno d’Italia.
Gli Italiani erano sudditi del re, cioè avevano dei doveri ma non dei veri e propri
Collega i cartellini per formare le frasi. Scrivi la lettera corretta.
A. Un cittadino ha...
B. Un suddito ha...
C. La Costituzione della Repubblica italiana è...
D. Solamente la Corte costituzionale può...
E. L’Italia diventa una repubblica...
F. La Costituzione della Repubblica italiana entra in vigore...
G. Il 2 giugno 1946 le donne italiane conquistarono...
Rispondi alle domande. Segna con una ✘.
• Che cosa accade il 17 marzo 1861?
decidere di una modifica da apportare alla Costituzione.
il 1° gennaio 1948.
il 2 giugno 1946.
il diritto di voto.
diritti e doveri riconosciuti dallo Stato. solamente doveri riconosciuti dallo Stato monarchico.
la legge fondamentale dello Stato.
Si compie l’Unità d’Italia, cioè l’Italia diventa un’unica nazione.
L’Italia diventa una Repubblica con una propria Costituzione.
• Che cosa s’intende con la parola Risorgimento?
Il percorso storico che si è concluso con l’Unità d’Italia.
Il percorso storico che si è concluso con la proclamazione della repubblica.
• Che cosa significa monarchia costituzionale?
Uno Stato con a capo un re che decide da solo tutto ciò che riguarda la vita dei sudditi. Uno Stato con a capo un re i cui poteri sono limitati da una Costituzione.
IL DIRITTO DI VOTO
Due giugno quarantasei il popolo italiano vota per la repubblica non vuole più un sovrano Vota il popolo intero finalmente anche le donne. L’Italia repubblicana è nata con le gonne. Democrazia vuol dire popolo che decide che pensa, sceglie, elegge chi sono le sue guide. L’Italia da oggi unita alza la sua bandiera col bianco rosso e verde ride alla primavera.
CAPIRE IL TESTO
Completa. Segna con una ✘.
• Il popolo italiano si recò a votare: il 2 giugno 1946. il 2 giugno 1948.
• Gli italiani scelsero: la monarchia. la repubblica.
• Nella frase sottolineata, con quale altra parola puoi sostituire la parola “guide”? Governanti. Conducenti. Re.
PAROLE nuove
Repubblica: significa “che appartiene al popolo” e indica una forma di governo.
Sovrano: re.
Democrazia: significa “governo del popolo”, ovvero è il popolo che prende le decisioni che riguardano lo Stato.
LA DEMOCRAZIA IN CLASSE
LEGGETE ciò che dice Greta della sua classe.
La mia classe è la 5a C.
Tutte le decisioni che riguardano la classe vengono prese insieme dal gruppo degli alunni. La 5 a C è un modello di classe basato sulla democrazia
Alcuni bambini della classe svolgono compiti precisi, ad esempio “tenere in ordine lo scaffale dei libri”. Ma quali bambini? In democrazia le scelte si fanno attraverso il voto di tutti gli appartenenti al gruppo. In questo caso si forma una lista di bambini (candidati) che si propongono per l’incarico. Poi tutti votano, compresi i candidati. Chi ha più voti riceve l’incarico.
Il bambino eletto (o i bambini eletti) deve onorare l’impegno preso, cioè comportarsi pensando al bene comune dell’intera classe Deve mettere da parte le simpatie e le preferenze personali. In democrazia tutti sono uguali, non esistono favoritismi.
METTETE IN PRATICA un esempio di classe
“democratica”, simile a quella di Greta.
COSTRUITE uno schema e utilizzatelo per descrivere in breve l’esperienza.
PERCHÉ SI VOTA?
Attraverso il voto, i cittadini partecipano alla vita politica della comunità a cui appartengono, contribuendo a farla crescere e a mantenerla in buona salute.
Per questo andare a votare è un dovere e non solo un diritto.
Non è possibile, per i cittadini, esprimere direttamente la propria opinione su ogni decisione che riguardi il funzionamento di una comunità grande e complessa come uno Stato. Di conseguenza, la nostra democrazia è rappresentativa, cioè i cittadini eleggono i loro rappresentanti.
In Italia, come in altre democrazie moderne, è in vigore il principio di rappresentanza
Per votare, occorre avere raggiunto la maggiore età, recarsi al seggio elettorale assegnato dal Comune di residenza ed esprimere il proprio voto sulla scheda elettorale.
Nel nostro Paese si svolgono tre tipi di elezioni
CAPIRE IL TESTO
Leggi il testo a pp. 54-55, poi rispondi.
• Quando è possibile esprimere direttamente un voto? Elenca almeno 3 situazioni.
1. ....................................................................
• In che modo, negli ultimi anni, le persone possono esprimere la propria opinione e condividerla a livello globale?
ELEZIONI POLITICHE
Gli elettori scelgono i loro rappresentanti in Parlamento.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Si sceglie chi governerà Regioni e Comuni.
ELEZIONI EUROPEE
I cittadini europei votano i rappresentanti al Parlamento europeo.
Un’altra forma di voto è il referendum: in questa consultazione popolare i cittadini possono scegliere se abrogare (cancellare) una legge (anche solo per modificarla in un secondo momento) oppure mantenerla così com’è.
Per votare è sufficiente tracciare una X sul SÌ o sul NO della scheda elettorale.
Osserva la foto e completa.
Il 2 giugno 1946 fu indetto il primo referendum popolare per scegliere tra ...................................................... e ..............................................
La maggior parte degli elettori si espresse per la Gli elettori dovevano tracciare una X su una delle due forme di governo dello Stato.
Giulio e Silvia spiegano le caratteristiche del voto: in un solo caso la loro affermazione NON è corretta. Indicala con una ✘.
IL VOTO È PERSONALE. NESSUNO PUÒ VOTARE AL MIO POSTO!
IL VOTO È UGUALE. IL MIO VOTO VALE QUANTO QUELLO DI CHIUNQUE ALTRO, ANCHE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA!
IL VOTO È LIBERO NESSUNO PUÒ OBBLIGARMI A VOTARE IN UN CERTO MODO E NEMMENO PUÒ INFLUENZARMI!
IL VOTO È SEGRETO, TUTTAVIA SONO OBBLIGATA A RIFERIRE AI MIEI GENITORI LA MIA SCELTA DI VOTO.
il cannoncino che spara senza far tremare nemmeno il tavolino…
LA PACE
Eccole qua le armi che piacciono a me: la pistola che fa solo pum (o bang, se ha letto qualche fumetto) ma buchi non ne fa…
il fuciletto ad aria che talvolta per sbaglio colpisce il bersaglio ma non farebbe male né a una mosca né a un caporale…
Armi dell’allegria!
Le altre, per piacere, ma buttatele tutte via!
G. RodariL’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana recita così: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni”.
CAPIRE IL TESTO
“Ripudia” significa ..................................................................... ...................................................................................................
Rileggi la poesia a pagina 56. Quali sono le uniche armi che il poeta è disposto ad accettare?
• La pace è una condizione interiore che dipende dall’educazione ricevuta. Non è così strano essere in disaccordo con qualcuno su un argomento o una decisione da prendere. Questo disaccordo si chiama conflitto. Per trovare un punto di accordo, si deve discutere e cercare un compromesso vantaggioso per tutti.
Vi è certamente capitato di non trovarvi d’accordo con qualcuno. Come avete reagito? Avete trovato un punto d’accordo? Come? .............................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................
• Un cittadino responsabile si preoccupa che le persone dialoghino tra loro per superare i conflitti.
Vi capita mai di intervenire per favorire il dialogo tra due persone che sembrano non trovare un punto d’accordo? Che cosa fate quando due compagni litigano tra loro? Vi schierate da una parte o dall’altra oppure provate a capire le ragioni di entrambi? Fate qualche esempio. ..............................................................................................................................................
LA MAPPA DEI SAPERI
Completa lo schema con le parole nel riquadro: ti sarà utile per esporre a voce i contenuti degli argomenti considerati.
democrazia • diritto • legge • Parlamento • segreto • eletto • europeo • uguale Sono tutti contenuti nella Costituzione, la fondamentale del nostro Stato.
Il diritto di voto è alla base di una
Il voto è un e anche un dovere.
∙ Il voto è personale;
∙ il voto è ............................;
∙ il voto è libero;
∙ il voto è ............................
Gli elettori votano per eleggere i propri rappresentanti in e nei Consigli regionali e comunali; inoltre, votano i rappresentanti al Parlamento
Chi viene ............................ attraverso il voto, ha la responsabilità di perseguire il bene comune.
La pace è una condizione indispensabile per la vita della democrazia e per il benessere di tutti i cittadini.
Colora i quattro riquadri con le affermazioni corrette.
L’Italia incoraggia la guerra, anche come strumento di offesa nei confronti di altri Stati.
La parola “democrazia” significa “governo del popolo”.
La democrazia italiana è diretta, cioè tutti i cittadini votano le leggi.
Il referendum è una consultazione popolare aperta a tutti.
I cittadini europei maggiorenni votano i rappresentanti al Parlamento dell’Unione europea.
La parola “repubblica” indica una forma di governo guidata da pochi privilegiati.
Il voto è libero, uguale, personale e segreto.
Il voto è un dovere ma non è un diritto.
Rifletti sulle affermazioni sbagliate e riscrivile correttamente nei riquadri.
I TRE POTERI DELLO STATO
Osserva le immagini e leggi.
SONO UN MEMBRO DEL PARLAMENTO.
Il Parlamento è l’organo dello Stato che esercita il potere legislativo, cioè fa le leggi che devono essere rispettate da tutti i cittadini.
SONO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E SONO A CAPO DEL GOVERNO.
Il Governo è l’organo dello Stato che esercita il potere esecutivo, ovvero fa applicare le leggi elaborate dal Parlamento.
SONO UN GIUDICE, FACCIO PARTE DELLA MAGISTRATURA.
CAPIRE IL TESTO
Segna con una ✘.
• Il Parlamento esercita:
il potere legislativo.
il potere esecutivo.
• Il Governo esercita:
il potere legislativo.
il potere esecutivo.
• La Magistratura esercita:
il potere giudiziario.
il potere esecutivo.
La Magistratura è l’organo dello Stato che esercita il potere giudiziario, cioè deve garantire il rispetto delle leggi.
Nel 1748, il filosofo francese CharlesLouis Montesquieu pubblicò “Lo spirito delle leggi”, in cui esprimeva un’idea di Stato ancora oggi molto attuale.
Secondo Montesquieu, la monarchia e la repubblica sono compatibili con la libertà purché i tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) siano indipendenti fra loro.
IL POTERE LEGISLATIVO
Leggi il testo e memorizza lo schema. L’Italia è una Repubblica democratica, perciò il potere appartiene a tutti. Le cittadine e i cittadini maggiorenni eleggono i loro rappresentanti, cioè i membri del Parlamento.
Commissione
Prima di fare una legge, una Commissione parlamentare analizza un provvedimento per i cittadini, poi prepara una proposta (detta disegno di legge) da presentare al Parlamento per il voto.
parlamentare: gruppo di deputati che si occupa di discutere le leggi, per esempio riferite alla scuola, alla sanità, al lavoro…
Il Parlamento italiano è composto da due Camere:
CAMERA DEI DEPUTATI formata da 630 DEPUTATI
l’età minima per diventare deputato è 25 anni.
SENATO DELLA REPUBBLICA formato da 315 SENATORI
eletti con suffragio universale e diretto dalle cittadine e dai cittadini.
l’età minima per diventare senatore è 40 anni.
Una recente riforma ha stabilito di passare dagli attuali 630 a 400 deputati e dagli attuali 315 a 200 senatori, ma non è ancora stata applicata.
In Italia il suffragio universale fu introdotto nel 1912, ma solo per gli uomini. Prima di allora potevano votare solamente i maschi più ricchi e in grado di leggere e scrivere. Alle donne, invece, fu riconosciuto il diritto di voto su scala nazionale solo a partire dal 1946.
POTERE ESECUTIVO E GIUDIZIARIO
IL POTERE ESECUTIVO
Il Governo è l’organo istituzionale che esercita il potere esecutivo, cioè ha il compito di attuare le leggi emanate dal Parlamento.
È costituito dal Consiglio dei Ministri con a capo il Presidente del Consiglio.
Il Presidente della Repubblica dà l’incarico di formare il Governo a un esponente di spicco del partito (o della coalizione di più partiti) che ha vinto le elezioni.
Il Presidente del Consiglio incaricato prepara una lista di Ministri (dell’Interno, dell’Economia, del Lavoro, della Pubblica Istruzione...) e la sottopone all’esame del Presidente della Repubblica.
Entro 10 giorni, il Consiglio dei Ministri dovrà, poi, essere presentato in Parlamento per essere approvato: deve, cioè, ottenere la fiducia delle due Camere.
CAPIRE IL TESTO
Completa.
Il Consiglio dei Ministri è formato dai con a capo il ..............................................................................................................
Il Presidente del Consiglio riceve l’incarico dal ...................................................................................
La scuola fa parte del Ministero della , a capo del quale attualmente c’è il Ministro ........................................................................................
IL POTERE GIUDIZIARIO
Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura, che amministra la giustizia in nome del popolo italiano. La Magistratura è un organo autonomo e indipendente rispetto agli altri poteri dello Stato.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
È il capo dello Stato e ha la funzione di rappresentare la nazione. In Italia non ha né il potere di governare né di fare le leggi, ma solo di promulgarle, cioè renderle ufficiali.
Indica il principio costituzionale corretto.
La legge è uguale per tutti i cittadini, nessuno escluso.
La legge è uguale solo per i cittadini che abbiano raggiunto la maggiore età.
LE FORZE DELL’ORDINE
Leggi il testo, poi osserva e completa con le parole adatte. La Magistratura si occupa di punire chi non rispetta le leggi. Le Forze dell’ordine sono i garanti della legalità, cioè intervengono quando le leggi non vengono rispettate dai cittadini. Oltre a prevenire e combattere i reati più gravi (furti, omicidi, spaccio di droga, atti di violenza), le Forze dell’ordine sono impegnate quotidianamente al servizio dei cittadini.
Luigi ha un attimo di distrazione mentre è alla guida della sua auto, così non si accorge della vettura di Luisa, che lo precede, e la tampona. Luigi scende dall’auto e si accerta subito che Luisa stia bene. È tutto a posto, ma è necessario telefonare ai ......................................
– Dove avrò messo la mia carta d’identità? –si domanda da giorni la signora Claudia.
– Sarebbe meglio che tu andassi al commissariato di ........................................ a denunciare lo smarrimento di questo importante documento! – le suggerisce il marito.
Anche Claudia pensa che sia la cosa giusta da fare.
Chi non paga le tasse imposte dallo Stato è un evasore fiscale. Tra i compiti della
c’è quello di controllare che le aziende e i cittadini le paghino correttamente.
I POTERI DELLO STATO
SPIEGATE la funzione degli organi di Governo: utilizzate le informazioni contenute nelle pagine 60-63. Poi COMPLETATE con le informazioni del presente.
• Il potere legislativo .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................
• Il Presidente della Camera dei deputati è
PALAZZO MONTECITORIO A ROMA È LA SEDE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
• Il Presidente del Senato della Repubblica è ..............................................................................................................................................................
• Il potere esecutivo ............................................ .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................
PALAZZO CHIGI A ROMA È LA SEDE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
• Attualmente il Presidente del Consiglio dei Ministri è ...................................................................
• Il potere giudiziario .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................
• Il Presidente della Repubblica .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. .............................................................................. ..............................................................................
• Il Presidente della Repubblica in carica è
SVOLGETE UNA RICERCA e rispondete alle seguenti domande.
Quanti anni rimane in carica il Parlamento? anni.
E il Presidente della Repubblica? ................. anni.
Che cos’è una “legislatura”? ................................................................................................................................................................
Che cosa significa l’espressione “È caduto il Governo”? ................................................................................................................................................................
Che cosa succede quando “Un Governo cade”? ................................................................................... ...
LE PARTI DELLA COSTITUZIONE
Nella Costituzione sono scritti i principi fondamentali dello Stato italiano, cioè i diritti e i doveri dei cittadini, e come devono funzionare gli organi alla base dello Stato, ovvero l’ordinamento della Repubblica
Leggi e osserva.
PRINCIPI FONDAMENTALI
Sono suddivisi in 12 articoli (dall’1 al 12).
In ciascun articolo si parla di uno o più principi, cioè di affermazioni che sono valide per tutti, nessuno escluso.
I principi costituzionali sono inviolabili, ovvero non possono essere modificati o cancellati se non
I PRINCIPI FONDAMENTALI SONO:
• democrazia e sovranità popolare art. 1
• inviolabilità dei diritti art. 2
• uguaglianza art. 3
• diritto al lavoro art. 4
• riconoscimento delle autonomie locali art. 5
• tutela delle minoranze linguistiche art. 6
• rapporti tra lo Stato e la Chiesa cattolica art. 7
• libertà religiosa art. 8
• sviluppo della cultura, della tutela ambientale e del patrimonio storico e artistico art. 9
• accoglienza degli stranieri art. 10
CAPIRE IL TESTO
Completa. Segna con una ✘.
• Un principio:
deve essere rispettato da tutti i cittadini. deve essere rispettato da una parte dei cittadini.
• Un principio è inviolabile, cioè:
può essere modificato.
può essere modificato solo in casi eccezionali.
• ripudio della guerra come strumento di offesa art. 11
• struttura della bandiera italiana art. 12
PAROLE nuove
Ricerca il significato delle espressioni autonomie locali e minoranze linguistiche, poi scrivi sul quaderno
PARTE PRIMA DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Sono in tutto 42 articoli, raggruppati in 4 titoli:
Titolo primo: rapporti civili
È formato da 16 articoli (dal 13 al 28).
Titolo secondo: rapporti etico-sociali
È formato da 6 articoli (dal 29 al 34).
Titolo terzo: rapporti economici
È formato da 13 articoli (dal 35 al 47).
Titolo quarto: rapporti politici
È formato da 7 articoli (dal 48 al 54).
PARTE SECONDA ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA
Questa parte è piuttosto complessa e articolata. Gli articoli sono in tutto 85, raggruppati in 6 titoli, ciascuno dei quali è formato da un numero variabile di sezioni.
Ciascun titolo riguarda una figura o un ente istituzionale fondamentale:
Titolo primo:
il Parlamento (dal 55 all’82).
Titolo secondo:
il Presidente della Repubblica (dall’83 al 91).
Titolo terzo:
il Governo (dal 92 al 100).
Titolo quarto:
la Magistratura (dal 101 al 113).
Titolo quinto:
le Regioni, le Province, i Comuni (dal 114 al 133).
Titolo sesto:
le Garanzie costituzionali (dal 134 al 139).
Consulta il testo della Costituzione e completa come nell’esempio.
La libertà personale è inviolabile… è punita ogni violenza fisica e verbale…
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore…
Titolo ........................, articolo .......
È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli…
Titolo , articolo
Titolo primo, articolo 13 ..............................
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Titolo ........................, articolo .......
Quali titoli della seconda parte della Costituzione sono rappresentati nelle immagini? Scrivi i nomi sui puntini.
LA MAPPA DEI SAPERI
Completa lo schema con le parole nel riquadro: ti sarà utile per esporre a voce i contenuti dell’unità.
esecutivo • giudiziario • indipendente • Ministri • Parlamento • Presidente
• Repubblica • legislativo • deputati
............................: fare e promulgare le leggi.
I POTERI DELLO STATO
............................: far eseguire le leggi.
............................: amministrare e garantire la giustizia.
GLI ORGANI ISTITUZIONALI
Il Presidente della Repubblica viene nominato dal
Il Parlamento è composto dalla Camera dei e dal Senato della Repubblica.
Il Governo è composto dai e presieduto e rappresentato dal ............................... del Consiglio, nominato dal Presidente della
LA MAGISTRATURA
Nomina i giudici.
È il potere dello Stato
.......................................... dagli altri due.
Rispondi con una ✘.
• Quali sono i poteri dello Stato?
A. Legislativo, esecutivo, giudiziario.
B. Legislativo ed esecutivo.
C. Esecutivo e giudiziario.
D. Legislativo, esecutivo, amministrativo.
• Qual è la caratteristica della Magistratura?
A. È meno importante degli altri poteri dello Stato.
B. Dipende dal Presidente della Repubblica.
C. È indipendente dagli altri poteri dello Stato.
D. Si occupa del lavoro del Parlamento.
• Com’è composto il Parlamento?
A. Dalla Camera dei deputati.
B. Dal Senato della Repubblica.
C. Dai Ministri della Repubblica.
D. Dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica.
• Che funzione ha il Presidente della Repubblica?
A. Rappresenta l’unità nazionale.
B. È a capo del Consiglio dei Ministri.
C. Presiede il Senato.
D. Nomina i deputati.
Indica con una ✘ se le affermazioni contenute nella tabella sono vere (V) o false (F).
Le Forze dell’ordine hanno il compito di contrastare i comportamenti illegali.
La Guardia di Finanza non si occupa degli evasori fiscali.
Nella nostra Costituzione i principi fondamentali sono contenuti nei primi 12 articoli e sono inviolabili.
Il diritto al lavoro non è un principio fondamentale.
La Parte prima della Costituzione contiene i diritti e i doveri dei cittadini.
La Parte prima della Costituzione è suddivisa in 3 titoli e 54 articoli.
Il Titolo terzo dell’Ordinamento della Repubblica riguarda il Governo.
Il Presidente del Consiglio è nominato dalla Magistratura.
Il Parlamento si compone di due camere.
Il Governo è composto dai senatori.
UN MANIFESTO PER LA LIBERTÀ
Nell’Arcipelago Pontino, di fronte alla costa tirrenica del Lazio, c’è una piccola isola vulcanica abitata da poco più di 700 persone. Quest’isola si chiama Ventotene e, nel periodo della dittatura fascista, dal 1941 al 1943, ospitò alcuni confinati antifascisti, tra cui Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi
Nonostante la vita da confinati non fosse per niente facile, la speranza di un mondo migliore non abbandonò mai Spinelli e Rossi, i quali scrissero il Manifesto di Ventotene. I due autori, così come altri uomini e donne di quel tempo, erano convinti che una federazione fra gli Stati d’Europa fosse l’unica soluzione possibile alla guerra.
PAROLE nuove
Dittatura: forma di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo o in un’unica persona (dittatore), non limitato da nessuna Costituzione.
Altiero Spinelli (1906-1986) è stato uno dei padri fondatori dell’Unione europea. Durante il secondo conflitto mondiale, nel 1943, fondò il Movimento Federalista Europeo. Fu membro del Parlamento italiano e del Parlamento europeo.
Ernesto Rossi
(1897-1967) è stato uno dei più importanti sostenitori del federalismo europeo. Con Altiero Spinelli scrisse il Manifesto di Ventotene che, inizialmente, aveva come titolo “Per un’Europa libera e unita”.
Confinati antifascisti: persone che, per le loro idee contrarie al fascismo, venivano costrette a vivere in un luogo isolato (isole, paesi sperduti tra le montagne), sorvegliati dalla polizia fascista.
Federazione: unione di due o più Stati autonomi sotto un organismo centrale, a cui spettano particolari compiti e poteri.
Tra gli antifascisti confinati sull’isola di Ventotene ci fu anche un futuro Presidente della Repubblica italiana, molto amato dal popolo: Sandro Pertini (1896-1990).
Leggi il testo che segue tratto dal Manifesto di Ventotene.
“I presenti scritti sono stati concepiti e redatti nell’isola di Ventotene, negli anni 1941 e 1942. In quell’ambiente d’eccezione, fra le maglie di una rigidissima disciplina, attraverso un’informazione che con mille accorgimenti si cercava di rendere il più possibile completa, nella tristezza dell’inerzia forzata e nell’ansia della prossima liberazione, andava maturando in alcune menti un processo di ripensamento di tutti i problemi che avevano costituito il motivo stesso dell’azione compiuta e dell’atteggiamento preso nella lotta.”
CAPIRE IL TESTO
Rileggi il testo e rifletti sulle informazioni contenute. Poi parlane con i tuoi compagni e l’insegnante prima di rispondere alle domande.
ESPRESSIONI SIGNIFICATO
presenti scritti
i testi che compongono il Manifesto di Ventotene. i discorsi per strada degli abitanti di Ventotene.
concepiti e redatti capiti e narrati. ideati e scritti.
il tessuto.
maglie
le regole e i divieti. mille accorgimenti le molte astuzie. le molte parole.
inerzia forzata l’inattività imposta. il tempo che trascorre lentamente.
• Dove e in quale periodo storico venne redatto il Manifesto di Ventotene?
• Perché l’ambiente dell’isola veniva considerato “d’eccezione”?
• A che cosa ti fa pensare l’espressione “fra le maglie di una rigidissima disciplina”? ..............................................................................................................................................................
• Di quale genere di informazioni si parla nel testo?
• Che cosa faceva preoccupare Spinelli e Rossi?
GLI ORGANI DI GOVERNO DELL’UE
L’Unione europea (UE) è disciplinata da cinque organi di governo fondamentali.
Osserva e leggi.
PARLAMENTO EUROPEO
È l’organo legislativo dell’Unione europea, eletto direttamente a suffragio universale dai cittadini dell’UE ogni cinque anni.
Ha compiti specifici di vigilanza e di bilancio, cioè:
∙ controlla che le leggi emanate vengano correttamente applicate in tutti gli Stati dell’UE;
∙ elabora e approva il bilancio dell’Unione europea, cioè il piano delle entrate e delle uscite finanziarie.
È formato da 751 membri (750 eurodeputati e 1 presidente) e ha sede in tre città: Strasburgo (Francia), Bruxelles (Belgio), Lussemburgo.
CONSIGLIO EUROPEO
È il principale organo decisionale insieme al Parlamento europeo. Ne fanno parte i Capi di Governo e i Ministri di ciascun Paese dell’Unione europea, che si incontrano per:
∙ discutere, modificare e adottare le leggi;
∙ coordinare le scelte politiche dei singoli Stati.
La sua sede è a Bruxelles.
COMMISSIONE EUROPEA
La Commissione europea ha i seguenti compiti:
∙ propone nuove leggi al Parlamento europeo e al Consiglio dell’UE;
∙ rende esecutive le leggi, assicurandosi che vengano rispettate in tutti gli Stati dell’Unione europea;
∙ si occupa del bilancio dell’UE, cioè delle entrate e delle uscite finanziarie. È formata da 27 commissari, uno per ciascun Paese membro.
Ha sede a Bruxelles e a Strasburgo.
CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
Ha il compito di garantire che tutti gli Stati rispettino le leggi. Ogni Stato dell’Unione europea elegge un suo rappresentante nella Corte. Ha sede in Lussemburgo.
FRANCOFORTE,
BANCA CENTRALE EUROPEA
La Banca centrale europea, conosciuta con la sigla BCE, si occupa della politica monetaria dell’Unione europea. Ha sede nella città di Francoforte (Germania).
LA MAPPA DEI SAPERI
Completa lo schema con le parole nel riquadro: ti sarà utile per esporre a voce i contenuti dell’unità.
monetaria • esecutivo • decisionale • Altiero Spinelli • garante • legislativo • Manifesto di Ventotene
L’UNIONE EUROPEA
È un’idea nata durante la seconda guerra mondiale, a cui contribuì in modo importante l’Italia con il ..............................................................................................
Questo testo fu scritto nell’isola di Ventotene tra il 1941 e il 1942 da ............................................. ed Ernesto Rossi.
PARLAMENTO
È l’organo ................................ dell’Unione europea.
ORGANI DI GOVERNO
BANCA CENTRALE EUROPEA
Si occupa della politica ................ dell’Unione europea.
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
È il principale organo ....................................
COMMISSIONE EUROPEA
È un organo legislativo ed
CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA
È l’organo ............................... del rispetto delle leggi.
Colora solamente le stelle che contengono affermazioni vere.
Altiero Spinelli fu confinato per le sue idee contrarie alla dittatura fascista.
Nel 1943 nacque il Movimento Federalista Europeo, che perseguiva il sogno di un’Europa unita.
I membri del Parlamento europeo sono nominati dai capi di Stato dei Paesi membri.
La Banca centrale europea si occupa della politica monetaria di tutti i Paesi membri.
Tutti gli Stati dell’Unione europea devono rispettare le leggi comunitarie.
I BAMBINI BULLI
Leggi il testo.
Il bambino bullo è un bambino – scusate – un po’ cretino. Poveraccio, è anche da compatire, chissà chi gli ha messo in testa che lui è chissà chi.
Un bambino non può essere chissà chi, un bambino è un bambino e basta. Cioè un cucciolo di uomo, molto più piccolo dunque dell’uomo, che anche se ha otto o nove anni qualche volta ancora cade come un salame, che non conosce ancora il significato di migliaia di parole, che a volte ha ancora un po’ di paura del buio o del rumore di un passo, che non sa niente di niente della vita… Insomma, un bambino è un bambino e basta.
Un bambino non è un “chissà chi”.
I veri “chissà chi”, grandi o piccoli che siano, non si danno mai e poi mai delle arie. Magari hanno fatto cose meravigliose come Madre Teresa di Calcutta, Gandhi, Martin Luther King, o come Mozart, Walt Disney eccetera eccetera, eppure non si sono mai mai dati delle arie.
Magari sono bambini che in casa hanno problemi gravi e sopportano, aiutano, non si lamentano, eppure non si sono mai mai mai dati delle arie.
Invece i bulli sì.
Spaccano un vetro e si sentono chissà chi.
Danno uno spintone e si sentono chissà chi.
Bigiano la scuola e si sentono chissà chi.
Mettono dei calzoni coi buchi come il formaggio coi buchi e si sentono chissà chi.
Danno un pugno e si sentono chissà chi.
Rubano una merenda e si sentono chissà chi.
Sghignazzano e si sentono chissà chi.
Sporcano dappertutto e si sentono chissà chi.
Dicono parolacce e si sentono chissà chi.
Picchiano i piccoli e si sentono chissà chi.
Offendono i vecchi e si sentono chissà chi.
Accusano gli innocenti e si sentono chissà chi…
adatt. da V. Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi
CAPIRE IL TESTO
Rispondi alle domande.
• Di quale tipo di bambino si parla nel testo?
• Conosci qualche bambino o bambina che si crede “chissà chi”? Come si comporta? ..............................................................................................................................................................
L’autrice fa un lungo elenco di comportamenti del bambino bullo. Continua tu. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
Per stare bene con gli amici bisogna che ci siano rispetto reciproco, comprensione e solidarietà.
Che cosa fai tu per stare bene con gli altri? .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................
L’ANGOLO dei LIBRI
Titolo: La bambina bella e il bambino bullo
Autrice: Vivian Lamarque
Editore: Einaudi
Bambine e bambini veri, con i loro desideri e le loro paure, con i pattini ai piedi, che parlano con gli alberi, che perdono tutto, che sono gelosi, timidi, smemorati, tristi o allegri, testardi… Insomma: bambini!
SEDUTI COMPOSTI IN AUTO
Quando i bambini viaggiano in auto devono rispettare alcune regole di comportamento che non vanno mai dimenticate, perché potrebbe essere molto pericoloso!
Colora i cartellini con le regole corrette da rispettare.
Siedi sul sedile posteriore, se necessario utilizzando l’apposito seggiolino omologato, cioè realizzato secondo le indicazioni di legge.
Non ruotare la testa per guardare all’indietro o in basso per troppo tempo: potresti avere dei capogiri.
Non parlare con le persone sedute accanto a te ma stai in silenzio per tutta la durata del viaggio.
Non disturbare chi guida: non litigare e non ti alzare ma resta seduto composto durante il viaggio.
Puoi sporgerti dal finestrino se la strada che stai percorrendo è libera.
Non sporgerti mai dal finestrino, potresti essere colpito da un veicolo o da altri oggetti.
Non mangiare o bere quando sei in auto. È severamente vietato dal Codice della strada.
Rifletti e rispondi con una ✘.
• Come ci si comporta quando si scende dall’auto?
Non aprire lo sportello dalla parte del marciapiede: potresti colpire un veicolo in corsa o un ciclista. Scendi sempre dalla parte del marciapiede o della banchina, se praticabile. Non ti preoccupare dei pedoni che potrebbero transitare sul marciapiede: tu sei più importante di loro.
Non gettare mai nulla dal finestrino, potresti colpire i passanti, altri veicoli e inquinare l’ambiente.
Leggi il testo.
Liliana è in viaggio verso la Francia con la sua amica Caterina e con Toffi, un cane di taglia media molto vivace. Alla guida c’è Liliana, accanto a lei è seduta Caterina mentre, sul sedile posteriore, non trova pace il fedele Toffi. Si alza sulle zampe, poi si siede, annusa l’aria e abbaia alle auto che sorpassano. Caterina gli lancia un biscotto, lui salta sporgendosi nell’abitacolo dove stanno le due donne. Allora Liliana gli urla di sedersi. Niente da fare: pare risentito dal tono di voce della sua padrona e si mette a grattare il sedile posteriore mentre abbaia ancora più rumorosamente e senza sosta. Caterina è infastidita e alza il volume della musica. Squilla lo smartphone, Liliana lo afferra, se lo porta all’orecchio e comincia a parlare ininterrottamente per cinque minuti. Intanto Toffi si stiracchia un po’ e ulula, tanto per attirare l’attenzione delle compagne di viaggio.
CAPIRE IL TESTO
Rispondi con una ✘.
• Perché Toffi si comporta in modo pericoloso durante il viaggio?
Si agita continuamente disturbando il guidatore. Mangia i biscotti.
• Quale comportamento di Liliana è corretto?
Parla al telefono mentre guida. Indossa la cintura di sicurezza.
• Quale accorgimento dovrebbe usare Liliana con Toffi?
Sistemarlo in un confortevole e sicuro trasportino. Farlo sedere tra lei e Caterina.
• Quale conseguenza può avere la decisione di Caterina di alzare il volume?
La musica ad alto volume potrebbe impedire di sentire la sirena di un mezzo di soccorso. Liliana potrebbe mettersi a cantare.
QUESTIONE DI “LIKE ”
Leggi il testo.
Il fatto accade durante una partita di calcio disputata tra due squadre di giovanissimi.
Qualcuno offende un bambino originario del Senegal, uno Stato africano. Gli urla che non è capace di giocare a calcio per via del colore della pelle, aggiungendo a questa affermazione l’invito di tornare “a casa propria”, cioè in Africa. La madre di un compagno di squadra, indignata da queste parole, racconta l’accaduto sui social, raccogliendo immediatamente molti “like”. Tra i commenti delle persone, a un certo punto, ne compare uno, però, che giustifica l’offesa subita dal calciatore. L’utente afferma che non è il caso di prendersela tanto per una battuta di spirito, pronunciata senza intenzione di offendere. Ecco che, immediatamente, molte altre persone segnalano con i “like” di essere della stessa opinione.
Rifletti e rispondi alle domande.
• Che cosa è accaduto al giovane calciatore senegalese? .....................................................................................................
• Che cosa fa la madre del compagno di squadra?
.....................................................................................................
• Quali sono le conseguenze?
..................................................................................................... .....................................................................................................
PAROLE nuove
Hate speech: è un termine inglese usato sui social, per definire un tipo di linguaggio che manifesta “odio verso qualcuno”, ad esempio per il colore della pelle, per la religione, per le opinioni...
Nella Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale, del 21 dicembre 1965, si condanna la discriminazione razziale, sia nell’ambito delle istituzioni pubbliche sia in ambito privato.
Leggi il testo.
Il testo che segue è tratto dalla Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale (articolo 1).
“Gli Stati contraenti condannano ogni propaganda e ogni organizzazione che s’ispiri a concetti e a teorie basate sulla superiorità di una razza o di un gruppo di individui di un certo colore o di una certa origine etnica. Si impegnano ad adottare immediatamente misure efficaci per eliminare ogni incitamento a una tale discriminazione, tenendo conto, a tale scopo, dei principi formulati nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”.
Rifletti e rispondi: fai riferimento anche a pagina 80.
• Quali frasi dell’Articolo 1 della Convenzione riguardano la storia del bambino senegalese che hai letto a pagina 80? Evidenziale.
• Secondo la Convenzione, che cosa deve fare ciascuno Stato per eliminare le forme di discriminazione? ...................................................................................................... ......................................................................................................
• Quale altra fondamentale “Dichiarazione” tutela gli individui dal pericolo della discriminazione razziale?
......................................................................................................
tutti insieme
PAROLE nuove
Convenzione: accordo raggiunto fra due o più persone, o Stati.
Stati contraenti: Stati che hanno discusso i contenuti della Convenzione e li hanno approvati.
DISCUTETE IN CLASSE sul perché i social vengono utilizzati anche per diffondere messaggi razzisti. Chi viene colpito prevalentemente? Come ci si può difendere? Che cosa deve fare un bambino o una bambina nel caso sia preso di mira da qualcuno?
RIFLETTETE ED ESPRIMETE LA VOSTRA OPINIONE sul perché la cultura e l’educazione sono aspetti fondamentali nelle relazioni sociali: il razzismo è frutto dell’ignoranza e della mancanza di regole e buone maniere che orientano il comportamento delle persone. Siete d’accordo? Perché?
Leggi il testo.
Colorate, eleganti e leggere nel volo le farfalle hanno da sempre suscitato curiosità e ammirazione, ma non tutti sanno che questi insetti sono degli ottimi dei bioindicatori in grado di fornire preziose informazioni sulla qualità degli ecosistemi che le ospitano. Osservare e fotografare le farfalle in natura è possibile grazie al una disciplina in forte crescita che consente di apprezzare la bellezza e la grande varietà delle farfalle. L’incontro con le farfalle in natura è un’emozione: imparare a riconoscerle è una grande soddisfazione per tutti i naturalisti, dilettanti e non.
Ecco che cosa serve: una macchina fotografica, un binocolo con messa a fuoco ravvicinata e un retino entomologico abbigliamento da trekking. Le farfalle eventualmente catturate vengono subito liberate dopo l’identificazione.
Fondamentale è anche una buona guida per il riconoscimento delle specie, che può essere utilizzata direttamente durante l’escursione o, rientrati a casa, quando si vogliono determinare con certezza le specie fotografate.
Le farfalle sono oggi minacciate dall’uso dei pesticidi, dalla riduzione degli habitat naturali, dai cambiamenti climatici e dal collezionismo.
Perciò RICORDA: il
tale solo se non reca danno alle farfalle o al loro ambiente.
adatt. da:
In questa pagina troverai tutto quello che ti serve per scrivere sul tuo quaderno un testo argomentativo sulle farfalle, in particolare sulla specie Maculinea arion
1. CARTA D’IDENTITÀ
Completa il testo inserendo le parole corrette. estinzione • agosto • insetti • cambiamenti climatici
Appartiene alla classe degli , ordine dei lepidotteri. È attualmente inserita nella Lista Rossa Europea, perché è una specie a rischio di , a causa dei e dei prodotti chimici (in particolare i pesticidi) usati in agricoltura. Vola da giugno ad Il maschio ha un’apertura alare di 29-37 millimetri mentre quella delle femmine è di 33-39 millimetri. In Italia è presente in Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, solitamente a un’altitudine compresa tra i 300 e i 1200 metri.
2. AREA DI DIFFUSIONE
Dove è diffusa questa farfalla?
Cerchia la parola corretta.
La Maculinea arion è diffusa nella Francia meridionale, in Corsica e nella parte occidentale dell’Italia settentrionale / meridionale
Cancella le informazioni che non c’entrano con l’argomento in questione.
I fiori di origano, una pianta aromatica, sono molto apprezzati dalla Maculinea arion e dai vitellini delle mandrie montane. Non di rado le femmine depongono le uova su questa pianta. In tal modo le farfalle si comportano come degli impollinatori selettivi, contribuendo alla diffusione dell’origano e dei cespugli di erica selvatica.
BOBBIO: UN BORGO DA FIABA
Osserva le immagini, leggi le didascalie e completa il testo.
IL PONTE GOBBO
Bobbio si trova in , provincia di Piacenza, in un territorio confinante con altre tre regioni: , e .............................. Si affaccia sul fiume ................................................., che in vari punti è balneabile, grazie alla purezza delle sue acque e alla bellezza delle sue spiagge. La cittadina si estende ai piedi del Monte ......................................
Il Monastero di San Colombano fu fondato nel 614 dal monaco irlandese Colombano, assieme ad altri monasteri e chiese in tutta l’Europa. Secondo Colombano, gli europei dovevano essere un unico popolo, unito dalla storia e dalle radici cristiane, al di là delle differenti origini.
MONASTERO DI SAN COLOMBANO
Bobbio in Val Trebbia è stato eletto “borgo dei borghi 2019”, votato dal pubblico televisivo tra 60 località in gara. Nelle edizioni degli ultimi tre anni avevano vinto:
- 2018 Petralia Soprana (PA), Sicilia;
- 2017 Gradara (PU), Marche;
- 2016 Venzone (UD), Friuli-Venezia Giulia.
Ricerca su una carta geografica questi luoghi.
Colora uno dei mosaici che decorano il Monastero di San Colombano con i colori che puoi vedere nella foto.
tutti insieme
Leggete questo annuncio pubblicitario. Il gruppo sportivo “Rafting sul Trebbia” organizza una discesa sul fiume per bambini e bambine.
Come provereste a convincere i vostri genitori a darvi il permesso di partecipare all’iniziativa? Osservate le immagini, poi scrivete un breve testo.
Cari genitori, spero che queste foto vi convinceranno a superare i vostri timori e ad accordarmi, così, il permesso di partecipare all’iniziativa del gruppo sportivo “Rafting sul Trebbia”. Vi spiego il perché ne varrebbe veramente la pena:
IL GIARDINO DELLA KOLYMBETHRA
Leggi il testo.
Da più di duemila anni la Valle dei Templi di Agrigento, in Sicilia, è inondata dal profumo dei suoi aranceti, irrigati dalle acque raccolte in piscine di roccia e antichi ipogei. Raro gioiello archeologico e agricolo, il Giardino della Kolymbethra è un angolo di paradiso, dove agrumi, mandorli e olivi secolari fioriscono generosi da una terra celebre per la sua fertilità.
Olivi secolari e aranceti nel cuore della Valle dei Templi. Qui, nel VI secolo a.C., i Greci fondarono Akragas, l’antica Agrigento, famosa per i suoi grandiosi templi.
Il tiranno Terone, nel V secolo a.C., fece progettare una rete di gallerie sotterranee (ipogei) e canali che portavano l’acqua nella città di Agrigento, che confluiva nella grande vasca della Kolymbethra. Questo bacino veniva usato per irrigare le coltivazioni ed è diventato anche l’habitat ideale di pesci, cigni e volatili.
adatt. da Vieni a vivere una giornata unica al mondo, FAI – Fondo Ambiente Italiano
CAPIRE IL TESTO
Rispondi alle domande.
• In quale regione d’Italia si trova il Giardino della Kolymbethra?
In Sicilia. In Corsica. In Sardegna.
• A che cosa servivano gli ipogei e i canali? .........................................................................................................
• Dove confluiva l’acqua?
LA SICILIA DA SCOPRIRE
• Tra l’VIII e il V secolo a.C. la Sicilia fu colonizzata dai Greci.
OSSERVATE la carta.
Su quali mari si affacciano le colonie greche della Sicilia?
A che cosa vi fa pensare il nome “Valle dei Templi”?
RICERCATE informazioni su quest’area geografica di grande interesse agricolo e culturale.
Perché i Greci consideravano la Sicilia il loro “granaio”?
Quali tipi di coltivazioni sono ancora diffuse?
PREPARATE un volantino in cui promuovete una visita al Giardino della Kolymbethra.
Collega le immagini alle didascalie corrette.
La necropoli si affaccia sul Golfo di Baratti, nella Maremma Toscana. È costituita da diversi siti, risalenti a momenti diversi della storia etrusca. Alcuni reperti della necropoli si trovano esposti nel Museo di Populonia e Piombino.
È un comune italiano delle Marche. Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento (1400-1500), di cui conserva la sua eredità architettonica nel Palazzo Ducale. Fu la città natale di Raffaello Sanzio, pittore e architetto. Dal 1998 il suo centro storico è Patrimonio dell’UNESCO.
Situata in provincia di Como, Villa Balbianello è collocata sulla punta della penisola di Lavedo, un promontorio che si affaccia sul Lago di Como.
Il complesso è di proprietà del Fondo
Ambiente Italiano (FAI).
Il lago di Misurina si trova a 1 754 metri sul livello del mare, ai piedi delle Dolomiti che si specchiano nelle sue acque.
Le sue particolari caratteristiche climatiche rendono l’ambiente naturale adatto soprattutto a chi soffre di problemi respiratori.
FILOSOFIA con i bambini
PER INIZIARE
40 anni.
È questa l’età per iniziare a filosofare. O meglio: è questo ciò che nell’antica Grecia, più di duemila anni fa, credevano coloro che per primi hanno pensato la filosofia. Alcuni di loro, però, la pensavano già diversamente. Socrate, per esempio, filosofò anche con bambini come te.
Che cos’è, dunque, la filosofia?
La filosofia è una disciplina antica che, lungo il corso della storia, ha fatto dialogare tra loro tante persone. Si occupa, infatti, di due azioni in particolare: domandare e rispondere. E tu? Quante domande risposte hai espresso nella tua vita? Sicuramente molte erano filosofiche!
Nelle prossime pagine incontrerai alcuni filosofi e potrai provare a domandare e rispondere insieme a loro, utilizzando le tue parole, le tue mani, il tuo corpo e le tue emozioni.
Potrai farlo in tre modi:
GUARDATI
ALLO SPECCHIO
Filosofa da solo : poniti domande che stimolino la tua curiosità e prova a rispondere.
Filosofa in due : confrontati e scambia i pensieri per vedere se l’altro, grande o piccolo, la pensa come te o ha in mente idee diverse.
ENTRA NEL CERCHIO
Filosofa in gruppo : in classe con i compagni fai circolare concetti e ragionamenti, alla ricerca di saperi sempre nuovi.
SCAMBIA LE DOMANDEAGOSTINO E IL TEMPORALE
Mi chiamo Agostino, ho quarant’anni e sono filosofo. Quando ero un ragazzo ho lasciato l’Africa, ho attraversato il mare e ho viaggiato a lungo. Sono arrivato a Milano, sono diventato vescovo, ho conosciuto molte persone e imparato con loro tante cose. E questo me lo ricordo bene.
Invece non mi ricordo quasi nulla di quando ero piccolo. Non so dove ero prima di nascere e come sono arrivato nella vita. Non so cosa facevo quando ero il piccolo Ago. O meglio: non è vero che non lo so. Però non me lo ricordo: me l’hanno raccontato i miei genitori. Appena nato mi piaceva il latte della mamma e sapevo solo succhiare, fare una faccia bella se stavo bene e piangere se stavo male. Poi ho cominciato a ridere. Prima mentre dormivo e poi da sveglio. Così almeno mi hanno detto che facevo. E io ci credo, perché vedo che i bambini piccoli si comportano proprio così. Pian pianino ho cominciato a capire dove mi trovavo e ho provato a dire agli altri ciò che volevo. Ma ancora non sapevo parlare, e quindi loro non mi capivano bene e io mi agitavo e strillavo, arrabbiandomi e piangendo perché le persone non capivano quello che volevo e quindi non me lo davano.
I bambini piccoli sono fatti così. L’ho scoperto anch’io, da grande, quando ho conosciuto altri bimbi piccoli. Mi hanno anche raccontato che mi piaceva un sacco giocare a fare gli spettacoli. Credo che fosse così. A tutti i bambini che conosco piace giocare e fare gli spettacoli. E piace pure ai più grandi. Mi piacevano i teatri, ma mi piaceva ancora di più fare il teatro, fare come gli attori e come i burattini. Mettermi cappelli e mantelli e recitare a tutti una bella storia. E poi ero un gran monello. Ogni tanto rubavo i dolcetti dall’armadio, tiravo la coda al gatto, i sassolini ai piccioni e facevo lo sgambetto ai miei amici mentre giocavamo. Ero proprio un bel temporale: la mia mamma e il mio papà mi chiamavano così, Ago il temporale! Alla fine ho smesso di essere un bambino. Sono ancora qui, ma sono un adulto. Non so chi ero quando ero il piccolo Ago. Non ricordo che cosa si prova a essere un bambino. Potete aiutarmi?
Ispirato a Sant'Agostino, Le confessioni
ALLA FINE HO SMESSO DI ESSERE UN BAMBINO. SONO ANCORA QUI, MA SONO UN ADULTO E NON RICORDO CHE COSA SI PROVA A ESSERE UN BAMBINO. POTETE AIUTARMI?
Questa è la tua casa: ci sei tu. Da che cosa te ne accorgi?
Disegna gli indizi della tua presenza: giochi, oggetti delle varie stanze, vestiti, cibi…
Rivolgi a un genitore o a un adulto della scuola queste domande, poi annotate insieme le risposte sul quaderno.
Qual è il primo oggetto che hai posseduto?
Ricordi un guaio che hai combinato da piccolo?
Da piccolo avevi un soprannome?
Con chi giocavi da bambino? Quali giochi preferivi?
Quali tracce sono rimaste, del bambino che eri, nell’adulto che sei ora (carattere, interessi, aspetto fisico…)?
Provate ora a rispondere alla domanda di Agostino: che cosa si prova a essere un bambino? Ma che cosa succederebbe se mettessimo insieme tutti i bambini, di una volta e di oggi, e tutte le loro case? Insomma, come sarebbe una città abitata soltanto da bambini?
Secondo Carlo Collodi, l’autore di Pinocchio, sarebbe un Paese dei Balocchi popolato da tanti futuri bambini-asinelli.
Secondo Pieter Bruegel il Vecchio, la città sarebbe una grande ludoteca gestita direttamente dai bambini, come nel suo dipinto Giochi di bambini.
Secondo Agostino non sarebbe possibile vivere in una città fatta di bambini, perché solamente gli adulti sanno distinguere il bene dal male.
Ora immaginate che la vostra città, da domani, sia abitata soltanto da bambini. Definite in un cartellone la sua mappa, le sue regole e il suo funzionamento.
Secondo James Matthew Barrie, sarebbe come l’Isola Che Non C’è, dove vivono Peter Pan e i bambini sperduti, da cui gli adulti sono tenuti alla larga.PLATONE E LA MARIONETTA
Proviamo a immaginare ciascuno di noi, esseri viventi, come una marionetta. Costruita o per gioco o per uno scopo serio: questo non lo sappiamo, ma sappiamo che le passioni che abitano dentro noi ci tirano come corde di qua e di là. Spesso, infatti, sono passioni contrarie l’una all’altra e ci trascinano in direzioni diverse. Alcune ci muovono verso azioni che si contrappongono: una passione può farci scappare via veloci davanti a un serpente in mezzo a un bosco e un’altra farci avvicinare a guardarlo. Altre passioni ci tirano avanti e indietro rispetto alla linea che divide il bene e il male e ci mettono in difficoltà, come quando non sappiamo se dire una bugia o dire la verità quando combiniamo qualche danno.
Le passioni ci muovono come marionette attraverso tre corde.
La prima corda è quella del rispetto delle regole, la seconda è quella della speranza di stare bene e la terza è quella della paura di stare male.
La corda del rispetto delle regole è d’oro ed è una corda flessibile. Le corde della speranza di stare bene e della paura di stare male sono di ferro e sono corde rigide.
La ragione ci raccomanda di farci trascinare dalla corda d’oro e di resistere alla trazione delle corde di ferro. Ma non è facile:
la corda d’oro è più morbida e meno forte e ha bisogno della nostra costante collaborazione per poter tirare.
La corda d’oro è diversa dalle corde di ferro per un altro motivo: segue le regole che condividiamo con altri e che non sono solo dentro di noi, come invece avviene per il sentirsi bene o sentirsi male. La corda d’oro guida tutti nello stesso modo perché è legata alle regole comuni. Ora parliamo del vivere tutti insieme in un villaggio o una città. Il cittadino dovrà lasciarsi muovere dalla corda delle regole e fare quello che la corda gli indica. Tutte le persone che fanno parte di quel villaggio, lasciandosi guidare dalla corda d’oro, si comporteranno nello stesso modo. Sapranno così qual è il modo migliore per vivere insieme sia all’interno della propria città sia incontrando gli abitanti di altri villaggi e città.
Quando le cose funzioneranno in questo modo, sarà più facile distinguere cosa è bene e cosa è male e sarà più chiaro come vivere insieme, nella scuola, nel lavoro, nelle case e nell’intero paese.
LE PASSIONI CI MUOVONO COME MARIONETTE ATTRAVERSO TRE CORDE. LA PRIMA È QUELLA
DEL RISPETTO DELLE REGOLE, LA SECONDA È QUELLA DELLA SPERANZA DI STARE BENE
E LA TERZA È QUELLA DELLA PAURA DI STARE MALE.
Ispirato a Platone, LeggiPlatone pensa che siamo come marionette tirate da corde diverse. Ogni passione ha in mano una corda e ci muove nella sua direzione. Quali sono le tue passioni? Come ti muovono?
Traccia più fili che, in base alla passione, partano da punti diversi (testa, pancia, mani, piedi…) della marionetta e arrivino fino alle mani del burattinaio. Poi scrivi su ogni filo di quale passione si tratta.
Scegli una compagna o un compagno con cui lavorare in coppia: a turno sarete il burattinaio e la marionetta.
Quando sarai la marionetta, lasciati guidare nei gesti dal tuo compagno.
Quando sarai il burattinaio, accompagna con le tue mani il compagno indicandogli quali gesti deve compiere e in che modo deve muoversi.
Al termine del gioco chiedi al tuo compagno come si è sentito a fare il tuo burattinaio e la tua marionetta. Infine annotate le risposte sul quaderno.
Ognuno di noi ha differenti passioni. Talvolta andiamo d’accordo perché abbiamo la stessa passione e altre volte no, proprio perché vogliamo le stesse cose. Certe volte le nostre passioni ci fanno pensare che un’azione sia giusta o sbagliata, mentre altri hanno un’idea diversa dalla nostra.
Ma esiste una passione comune a tutte le persone? Insomma, c’è qualcosa in comune tra tutte le persone che permette che esse vivano insieme?
Secondo l’imperatore filosofo Marco Aurelio sì, perché le persone hanno sempre qualcosa in comune con gli altri. Ognuno è il prodotto dei propri incontri: noi siamo come siamo perché abbiamo preso qualcosa da tutti coloro che abbiamo incontrato, come un puzzle o un panino a molti strati.
Il filosofo Spinoza la pensa diversamente. Per lui chiamiamo bene ciò che ci fa stare bene e permette al nostro corpo di continuare a fare quello che è capace di fare, mentre chiamiamo male ciò che ci fa stare male e impedisce al nostro corpo di continuare a fare quello che è capace di fare. Insomma, è il nostro corpo che ci fa sapere cosa è bene e cosa è male. E i corpi sono tutti diversi.
Secondo il politico indiano Gandhi, quando le azioni di chi ci governa ci sembrano ingiuste, è nostro dovere disobbedire, purché questo avvenga in maniera civile e nel rispetto degli altri.
Secondo Platone non c’è differenza tra ciò che è giusto per la singola persona e ciò che è giusto per la città intera: la corda d’oro segue regole uguali per tutti. Se questo non succede, è perché la singola persona oppure la città non sanno seguire la corda d’oro.
Ora, in classe, dividetevi in due gruppi; ogni gruppo inventerà una storia.
Nella prima storia immaginate che la maggioranza della classe decida di fare qualcosa che per voi è ingiusto. Che cosa succede?
Nella seconda storia immaginate, invece, che uno di voi commetta qualcosa che per gli altri è sbagliato. Che cosa succede? Mettete in scena le due storie e, al termine, confrontatevi in cerchio su quello che è accaduto.
TOMMASO E LA MAGIA
Parliamo dunque di magia, quella finta e quella vera. Dove sta la differenza?
Alcuni fan meraviglie, che non sappiamo ben spiegare. Fanno un anello dorato simile a quello che hai sul dito, e pigliano il tuo e lo gettano in un buco. Ma son furboni: non buttano davvero il tuo, ma uno simile. Tengono nascosto il tuo anello, e poi te lo fanno trovare, perché con la mano lo mettono dove lo cercano. Son persone molto furbe e ben svelte con le mani. Ma, furboni, si preparano prima. Mettono fili alle carte e le vedi camminare, mettono cose nelle tasche e le vedi saltar fuori. Ti fanno pigliare una carta dal mazzo senza vederla e poi la rimettono nel mazzo e mescolano tutto. Ma quella che tu gli dai la mettono all’incontrario e così la ritrovano. E tu ti stupisci.
Si fanno una gamba finta, la loro nascondono sotto la sedia, e si fan tagliare quella gamba. E si distacca da loro con un gran sangue e budelli.
E tu tremi di stupore.
E poi si nascondono (anche perché intorno è un po’ buio) e mostrano la gamba vera.
Attento! Son tutte queste cose frutto di trucchi, sapienza o furbizia, ma qualcuno pensa che siano magie. Ci sono mille altri trucchi meravigliosi e… furboni. Ma io so che ci sono anche le vere magie. Sono magie naturali: non sono frutto di trucchi, ma fanno parte del mondo e della vita. A me interessano queste magie, e lascio agli altri le loro mille finzioni inutili.
Vuoi sapere come riconoscere le vere magie dalle false magie? Semplice! Sono vere tutte quelle magie che fanno star bene le persone.
Orsù: queste discussioni devono finire altrove, perché io ora qui mi affretto verso la magia naturale.
LE MAGIE VERE SONO MAGIE NATURALI: NON SONO FRUTTO DI TRUCCHI, MA FANNO PARTE DEL MONDO E DELLA VITA.
Ispirato a Tommaso Campanella, Del senso delle cose e della magiadomande e annotate le risposte sul quaderno.
Qual è la magia che può fare la tua bacchetta magica?
Hai mai visto una magia falsa? Raccontala.
Che magia vuoi che io faccia per te?
Hai mai visto una magia vera? Raccontala.
Qual è il confine tra verità e falsità? Molte cose stupiscono,
Secondo molti pensatori la filosofia nasce dallo stupore, che genera domande alle quali si può rispondere insieme.
In classe, a turno, raccontate l’ultima volta che vi siete stupiti. Provate a spiegare perché alcune cose stupiscono e cosa succede in voi quando vi stupite.
Poi costruite e decorate un quaderno dello stupore della classe: scrivete o disegnate i momenti in cui vi siete stupiti e le domande che sono sorte in voi.
Alla fine dell’anno avrete la vostra raccolta di magie naturali!
I DUBBI E LE IDEE
NOI FILOSOFI SIAMO GLI ESPERTI DELL’ERRORE. SIAMO BRAVISSIMI, INFATTI, A SCOPRIRE INNUMEREVOLI MODI PER FAR DIVENTARE TUTTO CONFUSO E PROFONDAMENTE SBAGLIATO, COSÌ CHE ALLA FINE NON C’È PIÙ NESSUNO
SICURO DI QUALI SIANO LE DOMANDE GIUSTE. E TANTOMENO LE RISPOSTE!
Leggi le parole di Daniel Dennett e ripensa alle attività, alle domande e alle risposte che tu e i tuoi compagni e compagne avete esplorato in queste pagine di filosofia.
? C’è qualcosa che ti ha confuso, che ti ha lasciato in dubbio, qualcosa che non hai capito?
? C’è qualche pensiero che non ti è piaciuto?
Probabilmente sì, perché anche tu sei un filosofo o una filosofa esperta dell’errore.
Scrivi i dubbi e le idee che non ti sono piaciute nei cestini dei rifiuti. NON MI PIACE
UN’IDEA È COME UNA CASSETTA DEGLI ATTREZZI: È NECESSARIO CHE SERVA A QUALCOSA, CHE FUNZIONI. SE NON C’È QUALCUNO CHE LA USA, A COMINCIARE DALLA PERSONA CHE L’HA PENSATA, ALLORA SMETTE DI ESSERE ESSERE UN’IDEA E NON VALE NIENTE.
Leggi le parole di Gilles Deleuze, ripensa al lavoro filosofico che hai percorso assieme ai tuoi compagni e rispondi alle domande.
? Di quali attrezzi si è riempita la vostra cassetta?
? Cosa pensi ti sia servito per filosofare?
? Cosa ti servirà in futuro per continuare a trovare nuove domande e nuove risposte?
Riempi la tua cassetta degli attrezzi con le idee
? Con chi pensi di utilizzare la tua cassetta degli attrezzi filosofici? Perché?
I FILOSOFI AMANO FARE DELLE DOMANDE SU PENSIERI E COSE ASSOLUTAMENTE COMUNI A CUI DI SOLITO NON SI PENSA.
PER CONCLUDERE
Un bambino che vuole conoscere la storia della sua famiglia chiede cosa è successo in un tempo passato, quando lui non c’era; invece un bambino filosofo chiede: «Che cos'è il tempo?». Un bambino a cui piacciono i numeri vuole sapere che numero c’è dopo il numero 100, invece un bambino filosofo domanda: «Che cos'è un numero?». Un bambino che ama le costruzioni si domanda come può realizzare una torre altissima, invece un bambino filosofo si domanda: «Come faccio a sapere se la mia torre esiste davvero?». Un bambino chiacchierone si domanda come imparare nuove parole, invece un bambino filosofo chiede: «Perché la parola "matita" vuol dire matita e non vuol dire elefante?».
Un bambino che trova un gioco per strada si domanda se è giusto o sbagliato prenderlo, ma un bambino filosofo chiede: «Perché alcune cose che faccio sono giuste e altre sono sbagliate?».
Ispirato
In classe costruite e decorate una scatola filosofica.
Ognuno, man mano che se le porrà, potrà inserire all’interno le proprie domande filosofiche.
Presto avrete a disposizione un piccolo tesoretto per continuare a filosofare insieme.
a Thomas Nagel, Una brevissima introduzione alla filosofiaIL TUO LIBRO DIGITALE
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Coordinamento di redazione: Emilia Agostini
Redazione: Corrado Cartuccia
Coordinamento grafico: Mauro Aquilanti
Grafica e impaginazione: Barbara Cherici per Equilibri servizi editoriali, Alessia Polenti
Illustrazioni: Giovanni Abeille, Mauro Sacco e Elisa Vallarino, Trattomatto
Copertina: Barbara Cherici per Equilibri servizi editoriali
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Coordinamento multimedia: Paolo Giuliani
Redazione multimedia: Sara Ortenzi
Ufficio multimedia: Enrico Campodonico, Claudio Marchegiani, Luca Pirani
Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello
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