Radio Talpa '77 - '84

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Settanta nascono gli affanni che porteranno a vedere nella Svalutazione competitiva una soluzione per problemi sempre più radicati nelle manchevolezze del sistema Italia: sia nella gestione della cosa pubblica e privata, sia nella ripartizione dei costi per far fronte a queste mancanze. Non è un caso se, d’allora, certa impresa si abituerà -e poi rimpiangerà- una competizione basata sui prezzi anziché sulla qualità dei prodotti; indifferente al fatto che la dipendenza dalle importazioni di materie prime, e l’inflazione a due cifre, massacrassero i redditi degli italiani: ormai campioni di risparmio anziché di consumo. Anni di superpotenze L’Italia riflette il mondo, ne respira l’affanno, ne sente il peso. Qualche esempio. L’ONU espelle Taiwan e ammette la Repubblica popolare cinese12 , mentre giovani anche italiani studiano il Libretto rosso di Mao (1971). Il presidente USA, Nixon, dichiara la citata inconvertibilità dollaro-oro; inaugurando di fatto la dipendenza mondiale dalla valuta USA, e la dipendenza europea dal marco tedesco (1971). Gli italiani se ne accorgono pagando le bollette, importando elettrodomestici, vivendo l’austerità e andando in bicicletta la domenica (1973). Lo scandalo Watergate porterà infine Nixon alle dimissioni, dimostrando così che ogni istituzione è aggredibile, non solo le nostre presidenze (1972). Il terrorismo delle Brigate rosse trova somiglianze nella tedesca Rote Armee Fraktion (Frazione dell’armata rossa, abbreviato in RAF) che, in quasi trent’anni di attività13 , sarà responsabile di 34 omicidi14 . Conosciuta dai media come la banda Baader

Meinhof, la RAF inizia incendiando magazzini e finisce entrando nell’internazionale del terrorismo: addestrandosi con i guerriglieri palestinesi, compiendo rapine in banca, dirottando aerei, uccidendo il presidente degli industriali tedeschi Hans-Martin Schleyer. Diventa simbolo finendo in carcere e -quattro di loro- morendo in carcere: vittime di un’epidemia di suicidi che ha insospettito qualcuno. Ancora vivi, la loro liberazione sarà richiesta da un gruppo di terroristi palestinesi in cambio degli atleti israeliani sequestrati durante le XX Olimpiadi di Monaco di Baviera. Olimpiadi in cui alla bellezza delle strutture sportive non ha corrisposto la preparazione delle forze di sicurezza tedesche che, improvvisando un tentativo di liberare gli ostaggi, provocherà la morte di tutti gli undici atleti sequestrati, di un poliziotto e di cinque terroristi (1972). Qualunque sia la questione, rimane un problema di blocchi, d’ideologie, di soldi. Se il partito comunista italiano si avvicina al governo, Helmut Schmidt ricorda al vertice di Portorico che non ci saranno aiuti economici per l’Italia da parte di USA, Francia, Regno Unito e Germania (1976). Se la NATO schiera in Italia i missili Pershing e Cruise contro gli SS 20 sovietici (1979), il partito comunista italiano deve trovare la quadra tra l’appartenenza alla Nato, la geografia e Togliattigrad: compito non facile vista la propensione sovietica a mostrare in giro per l’Europa i carri armati dell’Armata rossa (Polonia, 1939; Ungheria, 1956; Cecoslovacchia, 1968)15 . Certo non è questione di colori. La presenza di una superpotenza legittima il malessere dell’altra. Non basta far

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