Installatore Professionale #4 - Settembre 2022

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Installatore TUTTE LE NOVITÀ SU COME MIGLIORARE LA PROFESSIONE’ PROFESSIONALE www.installatoreprofessionale.it Installatore News IN COLLABORAZIONE CON CON IL PATROCINIO DI: NUMERO 4 SETTEMBRE 2022 COPIA OFFERTA DA POST-MCE VISTI IN FIERA NORMATIVA F-GAS COSA CAMBIA PER GLI INSTALLATORI INTERVISTA UN ANNO DI Climate SolutionsAttilio Verzilli Sales Manager

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Sommario

n.

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Redazione Giorgio Albonetti | Direttore Responsabile

Lorenzo Epis | Consulente Tecnico Sebastian Bendinelli, Erika Seghetti | Coordinamento Editoriale installatoreprofessionale@quine.it Collaboratori | Pasqualina Ciancio, Marusca Scotuzzi

Comitato Maurizio Lo Re, Corrado Novelli, Corrado Oppizzi, Tecnico Diego Prati, Luca Alberto Piterà

Pubblicità dircom@quine.it Ilaria Tandoi | Ufficio traffico i.tandoi@lswr.it

Servizio abbonamenti.quine@lswr.it - Tel. 02 864105

Abbonamenti Abbonamento annuale (6 fascicoli): 30 €

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Produzione Antonio Iovene | Procurement Specialist a.iovene@lswr.it | Cell. 349 1811231 Grafica e Impaginazione: Fabio Castiglioni Stampa: ROTO3 Industria Grafica S.r.l. Castano Primo (MI)

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Installatore

Climate Solutions

FOCUS 36 Gli inquinanti dell’aria e i loro effetti sulla salute

Particolato, composti organici volatili, formaldeide… Se li conosci li eviti, o almeno sai come contrastarli a cura della redazione

INTERVISTA

40 Qualità dell’aria nelle scuole: qualcosa si muove

EDITORIALE

4 Impianti sempre più sostenibili per il mercato IAQ

I professionisti devono essere pronti alla più grande sfida del nuovo millennio: garantire in tutti i luoghi di vita una migliore qualità dell’aria di Lorenzo Epis

INTERVISTA

26 Un anno di Climate Solutions

In occasione di MCE 2022 abbiamo incontrato Attilio Verzilli, Sales Manager della nuova divisione HVAC di Beijer Ref Italy che riunisce i brand Carrier DX e Sinclair, per conoscere i nuovi prodotti e parlare del ruolo dell’installatore nella filiera di Sebastian Bendinelli

POST MCE 2022

24 La fiera della ripartenza

Grande successo per la 42a edizione di MCE, nonostante l’insolita collocazione estiva. Protagonista, come sempre, l’innovazione tecnologica a cura della redazione

MERCATO

32 C’è aria di ripresa

Secondo i dati Cerved, nel 2021 il settore della refrigerazione, ventilazione e condizionamento è cresciuto nettamente. Ma ora sconta l’impatto dell’aumento dei costi di materie prime, componentistica ed energia a cura della redazione

La consapevolezza dell’importanza del ricambio d’aria negli ambienti scolastici è sempre più diffusa, anche se c’è ancora molto lavoro da fare. Con l’ing. Clara Peretti parliamo delle ultime novità a cura di Marusca Scotuzzi

NORMATIVA

44 Zone d’ombra nella proposta di revisione europea sugli F-Gas

Gli attori della filiera chiedono di fare luce sulla fattibilità tecnica e sulla sostenibilità del nuovo regolamento di Pasqualina Ciancio

LE SCHEDE

58 Come si fa un buon contratto?

Per evitare incomprensioni e controversie con i clienti è bene redigere un contratto completo e preciso. La Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi mette a disposizione uno schema tipo da usare come modello a cura della redazione

PRODOTTI

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SETTEMBRE 2022/NUMERO #4
Rubriche 6 ATTUALITÀ 16 NOVITÀ
48 CARRIERA
LAVORO 50 NOTIZIE
MERCATO 56 INSTALLATORE NON PROFESSIONALE
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4 settembre 2022
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IMPIANTI SEMPRE PIÙ SOSTENIBILI PER IL MERCATO IAQ

I

l mercato IAQ (Indoor Air Quality) è destinato, nei prossimi anni, a una crescita esponenziale e consistente. C’è una nuova e importante atten

zione sul tema e l’emergenza da Coronavirus ha stimolato, a livello mondiale, la consape volezza sull’igiene e la qualità dell’aria. Certo lo sapevamo già da tempo che esistono i batteri, i virus e le polveri sottili. Solo che finora questo mondo invisibile

non ci aveva toccato in modo troppo diretto. C’è da dire che i dati OMS sulla letalità delle polveri sottili (PM) sono noti da molto tempo, così come è sempre stato chiaro che il problema si può risolvere a livello indoor, cioè all’interno degli edifici. Gli esseri umani passano la quasi totalità del tempo in ambito indoor, come l’abitazione, l’au tomobile, l’ufficio, i centri com merciali, ed è in questi luoghi che occorre trattare l’aria per filtrarla dagli inquinanti. Abbiamo visto il proliferare di tecnologie dome stiche, come i depuratori, ma la soluzione arriva anche e soprat tutto attraverso gli impianti. In ambito residenziale significa depuratori, VMC dotate di fil trazione e climatizzatori in grado di igienizzare l’aria. Negli uffici e nei luoghi comunitari la solu zione sono i sistemi aeraulici e le tecnologie di sanificazione in continuo.

Impianti nuovi e sostenibili che possono gestire tutti i rischi col legati agli inquinanti. Così viene soddisfatta, in modo completo, un’esigenza di tutela della salute che è il bisogno più importante in assoluto. Il mercato IAQ ha bisogno di professionisti specia lizzati pronti alla più grande sfida del nuovo millennio: garantire in tutti i luoghi di vita la qualità dell’aria che respiriamo.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 4 - SETTEMBRE 20224
di Lorenzo Epis Editoriale
I professionisti devono essere pronti alla più grande sfida del nuovo millennio: garantire in tutti i luoghi di vita una migliore qualità dell’aria
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AGGIORNATO IL COSTO MEDIO ORARIO DEL LAVORO PER

I DIPENDENTI DI IMPRESE DI INSTALLAZIONE IMPIANTI

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è stato pubblicato il Decreto direttoriale 39 del 23 agosto 2022, che fissa il costo medio del lavoro per il personale dipendente dalle imprese di installazione impianti, oltre che i dipendenti delle imprese dell’industria metalmeccanica. Il decreto contiene le tabelle dettagliate riguardanti distintamente gli operai e impiegati, con decorrenza dal mese di giugno 2022.

La determinazione è effettuata sulla base dei valori economici definiti dalla contrattazione collettiva nazionale tra le organizzazioni sindacali e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative, delle norme in materia previdenziale e assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali; Come riferimento è stato preso l’accordo per il rinnovo del CCNL per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti del 5 febbraio 2021, con decorrenza dalla stessa data e in vigore fino al 30 giugno 2024, stipulato tra Federmeccanica, Assistal, FIM-CISL, FIOM CGIL e UILM-UIL. In particolare nella nota sul sito del Ministero si legge: “Con decreto direttoriale n. 37 del 23 agosto

2022 è stato determinato, aggiornandolo, il costo medio orario del lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti attività di installazione, manutenzione e gestione impianti, con decorrenza dal mese di giugno 2022”. Lo segnala il Ministero del Lavoro con un comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 agosto 2022.

Recupero e gestione F-Gas, accordo CNA-General Gas

CNA Nazionale ha sottoscritto un protocollo di collaborazione con General Gas per dare un’efficace e completa risposta alla gestione dei gas refrigeranti recuperati dalle apparecchiature e dagli impianti. General Gas ha organizzato un modello di economia circolare per gli F-Gas, con la finalità di intercettare e gestire in modo virtuoso il refrigerante estratto dagli impianti nel corso di interventi di manutenzione/riparazione/smantellamento. Il modello si basa sulla raccolta differenziata degli F-Gas estratti dagli impianti e sul ruolo fondamentale dell’installatore/manutentore che è parte integrante del suo successo. L’aspetto interessante dell’accordo si focalizza sulla valorizzazione del rifiuto. Se l’imprenditore avrà gestito bene la raccolta gas, General Gas lo pagherà per il gas rigenerato ottenuto dai suoi rifiuti. In sostanza, oltre ad avere assolto a un obbligo di legge e ad aver contribuito a tutelare l’ambiente, l’imprenditore ha la concreta possibilità di vedersi restituita una parte dell’importo inizialmente speso. E spesso l’importo restituito pareggia l’importo speso o addirittura lo supera. Questo servizio sarà accessibile a tutte le imprese associate CNA a condizioni estremamente vantaggiose e favorirà anche altre importanti opportunità per le imprese.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 20226
a cura della redazione News

Climatizzazione: incrementi a tre cifre per le pompe di calore idroniche nel primo semestre 2022

La rilevazione di Assoclima sul mercato italiano della climatizzazione per il periodo gennaio-giugno 2022 conferma i risultati del trimestre precedente: continuano a crescere sia a valore (+21,8%) che a volume (+23,1%) i climatizzatori monosplit, che con le apparecchiature idroniche condensate ad acqua rappresentano le categorie merceologiche economicamente più significative. Buona la performance di miniVRF e VRF, con incrementi del 14,7% a volume e del 15,6% a valore, mentre i sistemi multisplit registrano un leggero calo in termini di volume (-2,7%) ma con una crescita del 7,6% a valore. Andamento analogo per i condizionatori trasferibili che, dopo un 2021 in negativo, crescono del 7,9% a valore. In attivo anche i sistemi di ventilazione meccanica controllata (+15% a volume e +28,1% a valore) e i condizionatori monoblocco, che chiudono il semestre con +23,6% a volume e +24,7% a valore. Nel comparto centralizzato prosegue l’ottimo andamento delle apparecchiature

idroniche condensate ad aria, per le quali Assoclima rileva incrementi percentuali complessivi (raffrescamento + riscaldamento) del 102% a volume e del 96% a valore. Ancora più interessanti i dati delle pompe di calore idroniche, con aumenti a tre cifre sia a volume (+114,4%) che a valore (+143,3%) per i modelli con potenze inferiori a 17 kW. Il buon momento delle macchine idroniche influenza positivamente il settore delle unità terminali (ventilconvettori standard con e senza mantello, cassette e hi-wall) che, rispetto allo stesso periodo del 2021, fanno registrare un incremento complessivo del 26,6% a volume e del 42,9% a valore. Le note negative arrivano dalle centrali di trattamento aria (-8,8% a volume e -1,7% a valore), dai gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua (-34,9% a volume e -24,3% a valore) e, parzialmente, dai condizionatori packaged e rooftop (-4,2% a volume e +5,1%% a valore).

CRISI DEL GAS: IL PIANO DEL MITE PER RIDURRE I CONSUMI

Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato il 6 settembre 2022 il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, elaborato per ridimensionare drasticamente la dipendenza dal gas russo e ridurre l’uso del gas in generale, per confermare gli obiettivi di decarbonizzazione per il 2030. Il documento prevede l’introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano. Previste anche misure comportamentali implementabili attraverso campagne di sensibilizzazione. La riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento “sarà attuata entro il mese di settembre 2022 modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell’orario di accensione invernale attraverso un decreto del Ministro della Transizione Ecologica”. Il decreto disporrà la riduzione di 1°C del riscaldamento negli edifici, passando a 17°C (con 2° di tolleranza) all’interno degli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, e 19°, sempre con 2° di tolleranza, all’interno di tutti gli altri edifici. In più i limiti di esercizio degli impianti termici vengono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione, in base alle diverse zone climatiche (A-F) in cui è suddiviso il territorio italiano.

N. 4 - SETTEMBRE 2022 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 7

AICARR ORGANIZZA REHVA CLIMA WORLD CONGRESS 2025

L’Italia ospiterà l’edizione 2025 di REHVA Clima World Congress, il Convegno internazionale triennale del settore HVAC, e AiCARR ne curerà l’organizzazione: lo ha annunciato il Presidente di AiCARR Filippo Busato a Rotterdam nel corso della cerimonia di chiusura di REHVA Clima 2022.

“Decarbonized, healthy and energy-conscious buildings in future climates” è il titolo scelto per l’edizione 2025. “Il clima cambia rapidamente, anno dopo anno, è un dato di fatto – ha illustrato in proposito Busato – e dobbiamo essere pronti ad assecondare questi veloci mutamenti con edifici energeticamente efficienti, salubri e “virtuosi”, come richiesto dal processo di decarbonizzazione in corso a livello europeo. In quest’ottica, un ruolo essenziale è affidato chiaramente al settore HVAC. E

a professionisti, accademici e aziende del settore REHVA Clima 2025 offrirà un qualificato e necessario spazio di confronto internazionale su questi temi “caldi”. Nel corso dell’annuncio è stato presentato il Conference Team: Filippo Busato sarà Presidente del Convegno, il Presidente Eletto AiCARR Claudio Zilio avrà il ruolo di Chair del Comitato Scientifico e Giorgio Albonetti, Presidente di LSWR Group, sarà Chair del Comitato Organizzatore. REHVA Clima World Congress ritorna così in Italia a quasi 25 anni di distanza dall’edizione di Napoli, che seppure organizzata in tempi complessi – era il settembre del 2001 – aveva fatto registrare circa 800 partecipanti. Inoltre, è dal 2010 che il Convegno non viene ospitato in un Paese dell’area del Mediterraneo.

Anima Confindustria: “Puntare su una filiera autonoma e competitiva dell’idrogeno”

Per fornire un’analisi dello stato dell’arte del settore idrogeno, e le proposte dell’industria meccanica per la creazione di una strategia di filiera, Anima Confindustria ha organizzato un momento di discussione con istituzioni e stakeholder durante l’ultima edizione di MCE, dal titolo “Il ruolo dell’industria meccanica nella strategia nazionale ed europea per l’idrogeno”. Con la presentazione della Strategia europea dell’idrogeno, nel 2020 l’Unione europea ha riconosciuto il ruolo primario di questo vettore energetico e fissato obiettivi di breve e lungo termine, prevedendo una crescita dell’idrogeno nel mix energetico dal 2% del 2020 al 13-14% entro il 2050. La visione strategica comunitaria definisce un percorso comune europeo per incentivare l’uso dell’idrogeno, in considerazione degli obiettivi del Green Deal europeo e dell’obiettivo a lungo termine di decarbonizzazione al 2050. In Italia, la strategia per l’idrogeno è stata tracciata dal MiSE con le Linee Guida Preliminari della Strategia Nazionale Idrogeno del 2020, redatto di concerto con il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima). Il PNRR ha rappresentato un ulteriore passo, dedicando il piano di investimento 5.2 (M2C2) proprio al supporto della filiera della produzione di idrogeno verde con lo stanziamento di fondi per 450 milioni di euro. Entrambe le strategie europea e italiana si sviluppano su una visione a 360 gradi che rappresenta la filiera industriale nel suo insieme, abbracciando il settore del gas, i comparti hard to abate, la mobilità, il supporto alla filiera. “Anima si propone come parte attiva nella costruzione di una strategia e di un mercato sostenibili”, commenta il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli. “La transizione verso l’idrogeno non implica la sostituzione del patrimonio tecnologico già esistente, ma si propone invece di partire dal know-how e dall’industria di cui disponiamo e integrare o modificare conoscenze, prodotti, componentistica e tecnologie, nella direzione di un’efficienza sempre maggiore. Obiettivo di Anima nel guidare questo processo è mirare a un sistema industriale dell’idrogeno che sia sostenibile a livello economico, capace di autonomia e votato all’export: un’eccellenza a livello internazionale che sia competitiva con l’estero”.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 20228 News

La povertà energetica riguarda 9 milioni di italiani

Si stima che le famiglie italiane a rischio povertà energetica siano circa 4 milioni; pertanto, si trovano in questa condizione di difficoltà oltre 9 milioni di persone. Il dato emerge dall’elaborazione realizzata dall’Ufficio studi CGIA sugli ultimi dati disponibili del Rapporto OIPE 2020. Dati allarmanti, anche perché sicuramente sottodimensionati, poiché sono stati stimati ben prima dello shock energetico scoppiato nel nostro Paese a partire dalla seconda metà del 2021. Secondo l’elaborazione degli artigiani veneti, si stimano in condizioni di povertà energetica i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e, a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia (lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, microonde, forno elettrico, etc.). Nell’identikit delle famiglie “vulnerabili” energeticamente spesso troviamo quelle con un elevato numero di componenti che risiedono in alloggi in cattivo stato di conservazione, con il capofamiglia giovane, spesso inoccupato e/o immigrato. A livello geografico la situazione più critica si verifica soprattutto nel Mezzogiorno: in questa macro area la frequenza della povertà energetica è la più elevata d’Italia e interessa tra il 24 e il 36 per cento delle famiglie residenti in questo territorio. In termini assoluti è la Campania la regione maggiormente in difficoltà: il numero delle famiglie che utilizza saltuariamente luce e gas oscilla tra le 519 mila e le 779 mila unità. Altrettanto critica è la situazione in Sicilia dove la forchetta oscilla tra i 481 mila e i 722 mila nuclei familiari e in Calabria che presenta un range tra le 191 mila e le 287 mila famiglie in difficoltà nell’utilizzo quotidiano di energia elettrica e metano.

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Istat: quasi una famiglia su due ha un condizionatore

Secondo i dati Istat riferiti all’anno 2021, il 98,6% delle famiglie dispone di impianti o apparecchi singoli (fissi o portatili) per il riscaldamento dell’abitazione; la quota residua di famiglie prive di riscaldamento risiede soprattutto nel Mezzogiorno (3,4%). Il 99,6% delle famiglie ha un sistema per produrre acqua calda nella propria abitazione. Per oltre due terzi delle famiglie (71,2%) il sistema di riscaldamento e di produzione dell’acqua calda coincidono: si tratta di impianti centralizzati o autonomi, come caldaie, termostufe, termocamini, impianti solari termici o di teleriscaldamento. Il 44,5% delle famiglie è dotato di più sistemi per il riscaldamento, tra impianti centralizzati, autonomi e apparecchi singoli, di diverso tipo e fonte di alimentazione. Gli apparecchi singoli (come stufe, camini, pompe di calore monosplit) sono presenti nella metà delle famiglie, anche se utilizzati in gran parte dei casi come sistemi ausiliari. In presenza di più sistemi per il riscaldamento, il 65,7% delle famiglie utilizza come prevalente (o unico) l’impianto autonomo; seguono apparecchi singoli (17,2%) e impianto centralizzato (17,1%). Il 48,8% delle

famiglie dispone di un sistema di condizionamento; la diffusione è sostenuta in tutte le aree del Paese: 51,2% nel Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. Il sistema più usato (unico o indicato come prevalente) è l’apparecchio singolo caldo/freddo (preferito dal 56,3% delle famiglie con condizionamento), seguito dagli apparecchi singoli di solo raffreddamento (24,2%) e dall’impianto, centralizzato o autonomo (19,5%).

SMALTIMENTO DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI IN CONTO ENERGIA: LA NUOVA VERSIONE DELLE ISTRUZIONI OPERATIVE

È stata pubblicata a fine agosto sul sito del MiTE la nuova versione delle Istruzioni Operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici degli impianti incentivati in Conto Energia. Il nuovo documento, approvato dal Ministero della Transizione Ecologica con Decreto Direttoriale della Direzione Generale Economia Circolare dell’8 agosto 2022, recepisce le direttive della Legge 233/2021 che ha convertito il D.L. 152/2021. Le principali novità prevedono: che il valore della quota trattenuta dal GSE sia per gli impianti domestici (di potenza inferiore ai 10 kW) che per quelli professionali è stabilita in 10 euro per ogni singolo modulo fotovoltaico a garanzia delle operazioni di smaltimento; le nuove tempistiche e le modalità per aderire a un Sistema Collettivo per la gestione e lo smaltimento dei pannelli, come previsto dal D.Lgs. 118/2020. Questo anche per consentire l’esercizio dell’opzione agli impianti del IV e V Conto Energia. Tale adesione è garantita mantenendo l’importo pari a 10 Euro per ogni singolo modulo fotovoltaico a garanzia delle operazioni di smaltimento.

In merito a quest’ultimo punto si specifica che è stato aggiornato l’Allegato 8.3 (Dichiarazione di partecipazione a un Sistema Collettivo) con una nuova sezione da compilare. Inoltre, per gli impianti che hanno già versato la garanzia finanziaria presso un Sistema Collettivo è necessario l’eventuale adeguamento delle quote già versate all’importo definito dal GSE (10 €/modulo) e l’invio al GSE dell’Allegato 8.3.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202210
News

SICUREZZA IDRICA: ASSEGNATI 607 MILIONI DEL PNRR PER RIDURRE LE PERDITE

Il Ministero delle Infrastrut ture e della Mobilità Sostenibili ha assegnato, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), 607 milioni di euro a 21 progetti volti a ridurre le perdite di acqua potabile nella rete degli acquedotti. I progetti finanziati consentiranno di attrezzare entro il 31 dicembre 2024 circa 27.500 chilometri di condotte ad uso potabile con strumentazioni e sistemi di controllo innovativi per la localizzazione e la riduzione delle perdite, favorendo una gestione ottimale della risorsa idrica, riducendo gli sprechi e limitando le inefficienze, migliorando allo stesso tempo la qualità del servizio erogato ai cittadini. Entro il 31 marzo 2026 si prevede di estendere tali interventi a ulteriori 41.700 chilometri di condotte. Undici interventi ammessi al finanziamento interessano le regioni del Nord e Centro (per complessivi 342 milioni di euro) e dieci quelle del Sud (per 265 milioni), nel rispetto della disposizione di legge che riserva almeno il 40% degli investimenti al Mezzogiorno. Ulteriori 293 milioni di euro saranno assegnati al termine della seconda finestra temporale del bando che si chiuderà

il prossimo ottobre, per con sentire la partecipazione anche agli ambiti territoriali che hanno nel frattempo individuato il gestore del Servizio Idrico Integrato (ad esempio, il Molise, la Cala bria, parte della Campania e della Sicilia). Gli inter venti PNRR, previsti per la riduzione delle perdite nel settore idrico (complessiva mente pari a 900 milioni di euro) si aggiungono a quelli già finanziati attraverso il programma europeo ReactEu gestito dal MiMS, pari a 480 milioni di euro, per l’attuazione di 17 interventi sempre con la stessa finalità in quattro regioni del Sud (Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia). Le proposte di interventi per ridurre le perdite, finanziate e presentate in risposta al bando pubblico riservato ai soggetti regolati dall’Autorità di Rego lazione per Energia Reti Ambiente (Arera), sono state selezionate dalla Commissione mista composta da rappresentanti del MiMS e di Arera, la quale ha esaminato 119 proposte pervenute entro il 31 maggio 2022 e ha stilato la graduatoria disponibile sul sito web del Ministero.

Poste Italiane: fatturato record grazie al Superbonus

Un utile da 1 miliardo di euro, +32,6% di ebit e ricavi per 5,9 miliardi. Sono questi i numeri eccezionali che hanno contraddistinto il primo semestre 2022 di Poste italiane e a influire sono stati soprattutto i bonus edilizi. “La cessione del credito firmata Poste – scrive Sofia Fraschini su Il Giornale – ha spopolato a tal punto da spingere del 10,5% i ricavi dei servizi finanziari nel secondo trimestre arrivati così a 2,9 miliardi (+4,1% rispetto a giugno 2021)”.

Gli investimenti in crediti d’imposta del gruppo sono giunti a quota 6,7 miliardi, rispetto a un valore totale acquistato di crediti pari a 9 miliardi. In generale, nel semestre, l’utile netto si è attestato a 964 milioni (+24,7%) e la crescita ha accelerato nel secondo trimestre, con un +44% a 469 milioni. A spingere il gruppo verso questa crescita eccezionale oltre al Superbonus anche il core business e il nuovo investimento nel settore dei contratti di luce e gas.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202212 News

Distribuzione

IL TELERISCALDAMENTO NON DECOLLA: A FINE 2020 MENO DI 340 SISTEMI IN ESERCIZIO

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato a fine luglio 2022 la quarta edizione del rapporto “Teleriscaldamento e teleraffrescamento in Italia”, che traccia il quadro statistico sulla diffusione dei sistemi di teleriscaldamento e di teleraffrescamento in esercizio in Italia, con approfondimenti dedicati alle diverse tipologie di reti, alle caratteristiche degli impianti e alle volumetrie servite. A fine 2020 i sistemi in esercizio in Italia sono poco meno di 340, per un’estensione complessiva delle reti di oltre 5.000 km e 9,8 GW di potenza installata. I comuni in cui è presente almeno una rete sono 280; considerando il solo settore residenziale, queste reti soddisfano il 2% circa della domanda complessiva di prodotti energetici per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria del Paese. La maggior parte degli impianti a servizio delle reti (82% della potenza) è alimentata

da fonti fossili, il restante 18% da fonti energetiche rinnovabili (biomassa, geotermia, ecc.) e rifiuti; l’incidenza degli impianti alimentati da rinnovabili diminuisce man mano che aumenta la dimensione degli impianti. Nel 2020 l’energia complessivamente immessa nelle reti è pari a circa 11,9 TWh termici (circa 1 Mtep), di cui il 63% prodotta da gas naturale, il 25% da fonti rinnovabili, il restante 12% dalle altre fonti fossili. Le reti di teleriscaldamento sono oggi ancora largamente prevalenti; negli anni si è tuttavia diffusa anche la presenza di reti di teleraffrescamento, sempre associate a quelle di teleriscaldamento. Sulla base delle informazioni raccolte a fini statistici, il 72% dei sistemi di teleriscaldamento e il 67% dei sistemi di teleraffrescamento in esercizio in Italia risultano efficienti secondo la definizione della Direttiva 2012/27/CE.

Raffrescamento sostenibile: il propano può giocare un ruolo chiave

Secondo uno studio pubblicato su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America) il gas propano può avere un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni degli impianti di condizionamento. Utilizzato da diversi anni nella produzione di condizionatori portatili sigillati ermeticamente, il propano ha un impatto climatico più basso rispetto alle altre alternative a basso GWP. Il merito è principalmente delle minori emissioni di refrigerante, oltre al minor consumo di energia. I condizionatori split ad alta efficienza energetica che utilizzano propano come alternativa a basso GWP al gas R410A (o R22) sono disponibili in commercio nei mercati cinese e indiano e, secondo l’articolo pubblicato su PNAS, rappresentano circa il 2% delle vendite annuali in India. Quelli che utilizzano propano si comportano in modo simile a quelli che utilizzano R32 e sono più efficienti degli apparecchi attualmente diffusi che utilizzano R410A e R22. Inoltre, gli impianti a propano si comportano meglio nei climi caldi. I costi di produzione però sono più elevati, a causa delle ulteriori misure di sicurezza richieste da questo gas refrigerante. L’uso continuato di R410A negli split porterebbe a un aumento di emissioni annuali globali pari a 1,7 Gt (giga-tonnellate) di CO2eq nel 2050 e 2,6 Gt CO2eq nel 2100. Il passaggio all’R32, già in corso, ridurrebbe queste emissioni su base annua del 38% nel 2050 e del 51% nel 2100, mentre il passaggio al propano le ridurrebbe di quasi il 100% nel 2060. Passare da R410A a R32 può ridurre del 44% le emissioni cumulative globali degli split tra il 2017 e il 2100.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202214
L’impatto climatico dell’adozione di propano o R32 come refrigeranti alternativi rispetto allo scenario di base che prevede l’uso di R410A. Fonte: PNAS

Il NUOVO defangatore magnetico compatto con filtrazione garantita in tutte le posizioni di installazione.

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Novità prodotti

Miscelatore a risparmio idrico

Maya è una delle serie di punta del marchio Delò, caratterizzata da linee pulite e clas siche e da alte performance. La serie comprende 3 tipologie di miscelatore da lavabo (standard, big size e a corpo alto), il modello da bidet, i miscelatori per doccia da in casso – di cui uno con deviatore – esterno doccia e quello per vasca. Ai miscelatori bagno si aggiungono i modelli con bocca girevole e con collo a cigno per l’ambiente cucina. Maya racchiude le migliori tecnolo gie green: limitatore di energia e di combustibile per evitare l’accensione involontaria della caldaia e tenere sotto controllo la tem peratura dell’acqua e regolatore dinamico di portata per ridurre il consumo di acqua fino al 50%. La portata è di 5 l/mm, la car tuccia ha un diametro da 35 mm a immersione totale che aumenta la durata dei filtri, diminuendo l’usura meccanica, minimizzata anche grazie all’aeratore anticalcare. Maya si fa notare per robustezza e durata nel tempo, grazie ad accorgimenti essenziali come l’astina di miscelazione in ottone e non in materiale plastico e l’impiego del polimero Ultem™ 2200 con 20% di fibra di vetro per il guscio della cartuccia, che risulta allo stesso tempo elastica ma molto resistente. Come tutta la gamma di rubinetteria Delò, è co perta dalla super garanzia della casa di 5 anni, oltre a ben 20 anni per la cartuccia. Delò è la private label del Gruppo Delfino che vanta oltre 40 anni di esperienza nel campo ITS. Il brand è particolarmente sensibile alle tematiche legate al risparmio idrico e, at traverso Delfino, è Corporate Golden Donor del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano. www.deloitalia.com

Tre nuovi sistemi di VMC per ogni esigenza

Per la stagione 2022 FITT Agix® si fa in tre, con tre nuovi sistemi in grado di rispondere a tutte le esi genze di cantiere. FITT Agix® Dry è il sistema con unità centralizzate con recupero di calore e deumi dificazione integrata. Grazie alle sue caratteristiche, FITT Agix® Dry evita il ricorso a impianti separati, assicura un’alta capacità di deumidificazione per l’ottimale funzionamento degli impianti radianti di raf frescamento, ottimizza il comfort e riduce i consumi, garantendo alta efficienza e semplicità di gestione.

FITT Agix® Cross è il sistema che assicura le migliori soluzioni di VMC a doppio flusso. Le unità di ven tilazione ancora più potenti, rendono FITT Agix® Cross la soluzione ideale anche per unità abitative di grandi metrature. Controllabile anche da smartphone tramite app dedicata, FITT Agix® Cross è in gra do di normalizzare i livelli di umidità relativa e inquinanti all’interno dell’ambiente domestico, grazie al le sonde dedicate installate di serie.

FITT Agix® One è il sistema di VMC decentralizzata che consente un’installazione rapida ed è in grado di adattarsi a contesti esistenti di ogni tipologia permettendo di sincronizzare più unità all’interno della stessa abitazione. La struttura ad alta resistenza in ABS anti-UV e antistatica, lo scambiatore di calo re ceramico rigenerativo ad alto rendimento e i ventilatori assiali brushless a basso consumo e alta silenziosità, garantiscono i mi gliori standard di silenziosità, sicurezza e risparmio energetico. agix.fitt.com

Ventilazione residenziale con recupero di calore

LG Electronics presenta la propria prima soluzione di ventilazione residenziale a recupero di calore (ERV), dotata di un sistema di filtrazione a più fasi. Grazie al performante scam biatore di calore LG, il nuovo ERV residenziale non solo garantisce un’efficace circolazio ne dell’aria, ma riduce anche in modo significativo gli sprechi energetici, recuperando fino all’85% dell’energia di riscaldamento in inverno e all’83% dell’energia di raffrescamento in estate. La tecnologia UVnano™ garantisce un flusso d’aria pulito impedendo la formazione del 99,99% di batteri e virus sulla superficie del pre-filtro dell’ERV, che cattura le particelle di polvere di dimensioni maggiori. La qualità dell’aria interna è ulteriormente migliorata dal Filtro per polveri sottili ePM1 95%, che cattura oltre il 95% delle particelle di polvere sottile. I senso ri Dual Laser per polveri sottili e CO2 permettono un monitoraggio preciso e in tempo reale della qualità dell’aria, controllabile tra mite app ThinQ. In base ai livelli di polvere e CO2 rilevati vengono regolate automaticamente le prestazioni di ventilazione. Inoltre, i due sensori Dual Laser per polveri sottili consentono all’ERV di determinare quando deve essere sostituito il filtro, avvisando gli utenti tramite notifica su smartphone o comando a filo. www.lgbusiness.it

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Ricambio dell’aria e climatizzazione in un’unica soluzione

Helty presenta All Seasons, un sistema brevettato che combina i van taggi di una climatizzazione a ciclo annuale (riscaldamento, condizio namento, deumidificazione) con il ricambio e la purificazione continua dell’aria indoor. Progettato per l’installazione sia in edifici residenziali (anche nZEB), che in uffici e immobili ad uso turistico, All Seasons è una soluzione all-in-one a ingombro zero che si mimetizza integralmen te nell’involucro senza impattare sul pregio architettonico né sull’interior design della stanza. All Seasons si compone di due elementi, entram bi progettati per un inserimento a totale incasso nella sezione perime trale dell’edificio: Da un lato, posizionata a filo muro nella parte supe riore, un’unità di diffusione del comfort che consente la ventilazione e la gestione dei flussi d’aria calda e fredda con bocchette ad alta indu zione; dall’altra, nella parte inferiore, un’unità trivalente per la genera zione del comfort e la purificazione dell’aria. Quest’ultima include una pompa di calore di tipo aria-aria basata su tecnologia DC inverter con circuito refrigerante R32 e un sistema di VMC ad alta efficienza dotato di fil tro F7 per la purificazione dell’aria e scambiatore di calore a doppio flus so incrociato controcorrente per il re cupero fino al 90% dell’energia termi ca. Questa innovativa conformazione consente una completa integrazione edificio-impianto, con una logica de centralizzata che permette una gestio ne intelligente delle condizioni climati che e della qualità dell’aria. www.heltyair.com

Gamma di pompe di calore con gas R32

Climatizzazione e acqua calda “all in one”

Multi+ è la nuova solu zione Daikin che permet te di raffrescare, riscal dare e produrre acqua calda in maniera effi ciente. Multi+ raffresca in classe A+++ garan tendo quindi, rispetto ad un prodotto in clas se A, un risparmio ener getico del 70%. Inoltre consente il massimo del comfort anche nei me si più freddi con una notevole riduzione dei consumi energetici. Infine, le impostazioni sono programmabi li tramite app, consentendo agli utenti di pianificare il funzionamento del sistema in base al proprio stile di vita, senza compromettere il risparmio energetico o il comfort della casa. Disponibile con due taglie di ser batoio da 90 o 120 litri, Multi+ può essere collegato fi no a tre condizionatori d’aria, consentendo di ampliare il sistema in base alle diverse esigenze domestiche. È disponibile un’ampia gamma di unità interne a parete, a pavimento, pensili, cassette e canalizzate dal design esclusivo, che si adattano ad ogni ambiente. Il mon taggio non prevede interventi invasivi, permettendo di ammortizzare i costi in tempo minore. www.daikin.it

Ariston presenta una nuova gamma di pompe di calore con gas R32 a basso GWP, Nimbus NET R32. Oltre a efficienza ener getica e ridotto impatto ambientale, le pompe di calore Nimbus NET R32 sono silenziose e beneficiano di tempi di caricamento dell’acqua calda, specialmente per i modelli con bollitore, molto veloci anche senza l’ausilio di resistenza elettrica. Grazie ad un accessorio dedicato, è anche possibile gestire le macchine in cascata, per coprire esigenze di carico fino a 75 kW di potenza no minale. In aggiunta, la nuova gamma di pompe di calore presenta una gestione intelligente di un eventuale sistema foto voltaico, che permette di accumulare energia sotto forma di energia termica.

Disponibile nella versione Compact, Plus, Pocket e Flex IN, questa nuova gamma presenta un design total mente italiano, moderno ed elegante, con interfaccia Sensys HD integrabile a bordo prodotto per le versioni Plus e Compact. Grandi vantaggi anche per quanto riguarda l’installazione: il modello Compact presenta al suo interno il vaso di espansione, il filtro e il bollitore già integrati di serie e possiede una grande quantità di componenti inte grati ed integrabili che sono fondamentali per il funzionamento dell’impianto stesso.

Il modello Plus, invece, è predisposto con il filtro già integrato, mentre il modello Pocket è composto dalla pompa installabile completamente all’esterno, così come la scatola elettrica light box, contenente la scheda elettronica e i rispettivi collegamenti elettrici. Infine, per il modello Flex IN sono già integrati di serie il bollitore per l’acqua sanitaria, il buf fer, le resistenze elettriche integrative e l’unità interna della pompa di calore. La nuova linea di pompe di calore è nativamente connessa anche con l’App Ariston NET. Ciò consente di gestire Nimbus NET R32 in tempo reale e a distanza. www.ariston.com

Novità prodotti

Valvola a sfera motorizzabile per impianti idrici

T4 E-READY è la valvola a sfera di TECO motorizzata. Il motore del la Serie E100 rende possibile l’intercettazione acqua anche da remo to ed è disponibile inoltre nell’opzione con microinterruttore ausiliario, per rilevare l’effettiva chiusura della valvola. In gamma nelle versioni fi lettata e con sistema di connessione Fastec®, T4 E-READY è dotata di un gruppo di intercettazione che garantisce una manovra fluida nel tempo ed evita eventuali ristagni d’ac qua (DVGW W570), come anche la for mazione di calcare e depositi. La valvola a passaggio totale ha una portata in li nea con quanto previsto dalla norma EN 806-2. L’installazione del motore è sem plice e veloce: dopo aver collegato il ca vo elettrico, il motore della Serie E100 può essere inserito nella sua sede con una semplice pressione manuale. Nella versione Fastec®, il sistema di connes sione rapida TECO, la valvola T4 E-RE ADY presenta un’estrema semplicità e flessibilità nella composizione di soluzioni impiantistiche complesse: infatti con Fastec® si lavora anche in spazi molto ristretti, senza l’utilizzo di attrezzi, usufruendo di un’am pia scelta di adattatori e di raccordi presenti nella gamma prodotto dei principali produttori di sistemi sanitari. T4 E-READY è caratterizzata in fine da un’estrema compattezza. Il motore della Serie E100, silenzio so, efficace e a basso consumo energetico, presenta infatti dimensio ni particolarmente ridotte e può essere montato in 4 diverse posizioni, a seconda delle necessità di impianto. www.tecosrl.it

Scarponcino antinfortunistico con suola 7 “strati”

Lo scarponcino

Fast di Grisport fa parte della linea “Active Pro”, pensata per il settore antinfortunistico, ed è adatto a qualsiasi tipo di lavoro, da quelli più “legge ri” ai più “pesanti”. La suola è composta da 7 “strati”: una soletta ergonomica con zone imbottite che garanti scono extra-comfort, un sottopiede ai carboni attivi an ti-odore per un’eccellente traspirabilità, un inserto in materiale ultraleggero al 100% riciclato, dei cuscinet ti d’aria ammortizzanti, una lamina anti-perforazione in materiale composito, un’intersuola in PU con microbolle e una suola antistatica, antiscivolo e resistente al calore per contatto. Grisport Fast presenta una toma ia in tessuto sintetico nero su gambetto, tessuto nero su collarino e lingua e scamosciato nero su allaccia tura, riporto lingua e tallone. Fodera color antracite su gambetto e soffietto, color nero in punta. I lacci, roton di, sono grigio antracite/cenere. La lamina, non me tallica, ha un inserto antiperforazione in tessuto multistrato ad alte prestazio ni. La suola, infine, è in PU com patto grigio chiaro e intersuola in PU iniettato nero. www.grisport.it

Pompa di calore monoblocco aria-acqua con capacità da 4 a 30 kW

Edge EVO 2.0 - EXC di Clivet è la pompa di calore monoblocco aria-acqua ad al ta efficienza in R32 per installazione esterna, disponibile in 11 grandezze da 4 kW a 30 kW, per riscaldamento, raffreddamento e produzione di acqua calda sanitaria. Ed ge EVO 2.0 – EXC si caratterizza per nuovo design e minimo ingombro: dalla 4 alla 16 kW, tutte le unità sono mono-ventilatore con dimensioni compatte. Le prestazio ni migliorate garantiscono la classe A+++ e A++ in riscaldamento in Bassa Tempe ratura (35°C acqua in mandata) e classe A++ e A+ in Media Temperatura (55°C ac qua in mandata). I limiti di funzionamento sono tra i più estesi sul mercato, garantendo un funzionamento affidabile in riscaldamento fino a -25°C di aria esterna. Edge EVO 2.0-EXC permette inoltre di produrre acqua a 60°C in mandata fino a -15°C di aria esterna. La pompa di calore è disponibile anche in versione ibrida, per l’abbinamento singolo oppure in cascata con caldaie Clivet fino a 200 kW, ideali per impianti centra lizzati. Nella versione ibrida è possibile avere la temperatura di mandata fino a 75 °C Edge EVO 2.0-EXC è dotato di connessione Wi-Fi per il collegamento con l’app de dicata ed è compatibile con ELFOControl3 EVO, il sistema di controllo avanzato di Clivet. Infine, è stata introdotta la funzione Smart-grid per la modalità di funzionamen to all’interno di una Smart-Grid (segnale SG) in abbinamento di sistema fotovoltaico (segnale EVU).

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202218
www.clivet.com

SISTEMI DI SCARICO

L’IMPORTANZA DEL “BACKSTAGE”

Tra le novità del 2022, SILFRA Bathroom Tech presenta un sistema di scarico completo di sifone verticale a pavimento e gli scarichi per lavello con tappo a cestello

CRIAD450. Piletta sifonata ispezionabile per piatto doccia

Forte di oltre trent’anni di esperienza, SILFRA Bathroom Tech è uno dei leader nel comparto tecnico del mercato idrosanitario grazie alla sempre rinnovata proposta di soluzioni innovative. Acquisita nel 2006 da CRISTINA Rubinetterie, entra a far parte del Gruppo Caleffi nel 2017. Propone numerosi prodotti diversificati la cui alta qualità è ampiamente riconosciuta in un mercato sempre più esigente in ambito normativo e sensibile al risparmio energetico e alla tutela ambientale, svolgendo un ruolo strategico come punto di riferimento nell’ambito del Trade e dei costruttori OEM.

Di SILFRA sono, solo per citarne alcuni, il noto e brevettato sistema UP&DOWN®, che permette l’apertura e la chiusura del tappo del lavabo con la sola pressione della mano, e PASSEPARTOUT®, tubo flessibile di acciaio inox con funzione di sifone pensato per risolvere

CRIAD450. Cover convessa. Finiture disponibili: cromo e bianco

CRIAC750. Scarico per lavello foro Ø 90 mm con tappo a cestello attacco da 1”1/2 senza troppo pieno

CRIAD455. Cover piatta. Finiture disponibili: cromo, bianco, nero opaco, bianco opaco, cromo nero lucido, cromo nero spazzolato. Disponibile inoltre in materiale acciaio inox lucido e

qualsiasi problema di disassamento tra il foro del lavabo e lo scarico, a parete o a pavimento. Vasta anche la produzione di rubinetteria temporizzata ed elettronica, garantita dalle più importanti certificazioni internazionali nei singoli prodotti (NF francese, LGA tedesco, CSA canadese) e nella qualità aziendale (UNI EN ISO 9001). Sempre più integrata nelle strategie del Gruppo, SILFRA condivide con evidenza la visione progettuale di CRISTINA Rubinetterie, supportandola con nuove tipologie specifiche.

Le novità 2022

Se CRISTINA rappresenta il lato design-oriented, SILFRA incarna l’indispensabile backstage. ln dialogo costante con le figure chiave del settore – distributori, architetti, interior designer – attenta ai nuovi trend e alle esigenze del mercato, SILFRA ha ora introdotto un ulteriore ampliamento di gamma

CRIUD680. Scarico completo di sifone verticale a pavimento, H 810mm, con piletta a scarico libero e tappo da Ø 72 mm

per quanto riguarda il bagno, soddisfacendo le esigenze di un trend sempre più diffuso che vuole il lavabo free-standing a centro stanza. Così CRIUD68051 è lo scarico completo di sifone verticale a pavimento con piletta a scarico libero e tappo di 72 mm di diametro, disponibile nell’altezza di mm 810. Mentre il modello CRIUD68151, analogo per funzione e altezza, si differenzia nella piletta Up&Down e nella dimensione del tappo di 64 mm di diametro. Non meno importanti, le pilette sifonate ispezionabili per piatto doccia CRIAD450 (cover convessa, nelle finiture cromo o bianco) e CRIAD455 (cover piatta, nelle finiture cromo, bianco, nero o bianco opaco, cromo nero lucido o spazzolato, o in acciaio inox lucido o spazzolato), entrambi con foro per piatto doccia di 90 mm di diametro e tappo con diametro di 120 mm. Ma ancora più innovativo è l’ampliamento tipologico che riguarda l’ambito cucina, sempre più sviluppato e in progress, con gli scarichi per lavello con tappo a cestello CRIAC75051 (senza troppo pieno), CRIAC75151 (troppo pieno rettangolare) e CRIAC75251 (troppo pieno tondo) e i sifoni a “S” con attacco 1” ½ e connessione per lavastoviglie CRIAC75300 (scarico singolo) e CRIAC75400 (scarico doppio).

CRISTINA SRL a socio unico via G. Fava, 56 28024 Gozzano (NO) - Italy Tel. +39 0322 9545 info@cristinagroup.com cristinarubinetterie.com

N. 4 - SETTEMBRE 2022 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 19
INFORMAZIONE DALLE AZIENDE
INSTALLATORE PROFESSIONALE Intervista di Sebastian Bendinelli UN ANNO DI CLIMATE SOLUTIONS In occasione di MCE 2022 abbiamo incontrato Attilio Verzilli, Sales Manager della nuova divisione HVAC di Beijer Ref Italy che riunisce i brand Carrier DX e Sinclair, per conoscere i nuovi prodotti e parlare del ruolo dell’installatore nella filiera Una parte del team Climate Solutions a MCE 2022 (da sinistra: Alessio Mangiapelo, Jessica Mazzanti, Andrea Franzioni, Attilio Verzilli, Antonio Amodeo)

D

opo l’acquisizione di Sinclair, avvenuta a fine 2020, la multinazionale svedese Beijer Ref ha riunito nella divisione

Climate Solutions i marchi

Sinclair e Carrier DX, portando sul mercato italiano un’offerta completa di prodotti HVAC ad alte prestazioni. La nuova divisione – affiancata da una rete capillare di agenzie commerciali e centri di assistenza tecnica lungo tutta la Penisola, e dalla divisione ECR che, sempre all’interno di Beijer Ref, opera nel mercato della refrigerazione – ha cominciato a farsi conoscere alla fine dell’anno scorso: ne avevamo parlato anche su queste pagine, intervistando Attilio Verzilli e Alessandro Chiarello, rispettivamente Sales Manager e Product Manager & Communication (si veda Installatore Professionale 4-2021, pag. 22).

Ora finalmente c’è stato il debutto fieristico: la divisione ha partecipato alla 42a edizione di MCE –Mostra Convegno Expocomfort, a Rho-Fiera Milano dal 28 al 1° luglio, con un proprio stand per mostrare il meglio di entrambi i brand. In questa occasione abbiamo incontrato di nuovo Attilio Verzilli e abbiamo parlato con lui delle nuove proposte presentate in fiera, oltre che della resilienza della nuova divisione rispetto alle difficoltà tipiche di questo periodo. Non da ultimo, ci siamo fatti raccontare il ruolo e la centralità degli installatori nel progetto di Climate Solutions.

Com’è andato questo debutto fieristico di Climate Solutions?

Siamo molto soddisfatti, soprattutto perché non solo siamo riusciti a rispettare la programmazione, ma anzi, l’accoglienza di Sinclair da parte dei nostri clienti, un brand totalmente nuovo per il mercato italiano, è stata così positiva da aver accelerato i tempi di commercializzazione inizialmente previsti. L’impatto favorevole, la fiducia consolidata negli anni con i nostri clienti e la qualità della nostra offerta, senza dimenticare gli incentivi statali, ci hanno permesso di raggiungere alcuni degli obiettivi previsti nell’arco di un triennio. Quindi l’inserimento è stato più rapido del previsto e ad oggi sono già diversi i progetti realizzati. Non nego che ovviamente questa accelerazione ha creato anche qualche difficoltà negli approvvigionamenti, ma avere alle spalle un grosso gruppo come Beijer Ref ci ha permesso di dare risposte concrete e in tempi brevi ai tanti interlocutori.

Anche voi siete quindi alle prese con le difficoltà tipiche di questo periodo, tra costi dell’energia e approvvigionamenti?

Sì, come tanti altri nostri competitor anche noi abbiamo sofferto nella reperibilità dei prodotti a causa

della carenza di componenti da parte della fabbrica. La gamma idronica e le pompe di calore sono quelle che stanno soffrendo di più in questo periodo perché la richiesta è davvero alta. Per fortuna la gamma residenziale è abbastanza stabile a livello produttivo ma in questo caso il problema non è tanto la reperibilità, ma l’aumento dei costi delle materie prime che influiscono poi sulle produzioni. Il nostro vantaggio è che avendo l’HUB logistico di Sinclair a Brno, in una posizione geograficamente centrale per rifornire il mercato europeo, riusciamo a far fronte alle richieste dei clienti.

Per quanto riguarda i nuovi prodotti, com’è l’accoglienza da parte del mercato?

Assolutamente positiva e “calorosa”: i nostri clienti apprezzano la nostra offerta multi-brand in grado di coprire tutte le esigente. Le performance e la qualità dei sistemi Sinclair hanno vinto le titubanze iniziali da parte dei grossisti nel portare a magazzino un brand poco conosciuto. Per quanto riguarda i prodotti a espansione diretta di Carrier abbiamo oggi già una storicità di oltre 6 anni nel mercato italiano. Per non dimenticare il road-show in giro per l’Italia nei mesi precedenti in cui abbiamo presentato la divisione Climate Solutions e che ci ha dato l’occasione di incontrare e rafforzare il rapporto con i nostri clienti, sia storici che nuovi.

Quali sono le gamme che state proponendo?

Con il brand Carrier commercializziamo dal 2016 in esclusiva i prodotti a espansione diretta per la gamma Residenziale mono e multisplit e Light Commercial. Mentre con Sinclair proponiamo l’intero catalogo: quindi non solo Residenziale e Light Commercial, ma anche Commerciale con la gamma idronica di mini chiller e chiller modulari; pompe di calore per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, sia monoblocco che splittate; infine offriamo anche i sistemi VRF a portata variabile. Questo ci permette di rivolgerci non solo a grossisti e installatori ma anche a termotecnici e studi di progettazione.

A proposito: come livello di formazione e di capacità di installare prodotti sempre più avanzati tecnologicamente, gli installatori sono pronti o ancora no?

Sarebbe scorretto dire che “non siano pronti”, ma sicuramente ci sono delle difficoltà su alcuni prodotti e tecnologie, e per questo le aziende, come la nostra, stanno avviando dei percorsi formativi rivolti alla rete degli installatori. La tecnologia va avanti a passo spedito così come gli obblighi imposti da nuove leggi e normative a livello europeo. Oggi più di ieri, grazie agli incentivi, l’installatore ha nuove opportunità di business e si trova ad approcciare nuove tecnologie; deve necessariamente dedicare tempo alla formazione.

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Intervista

GAMMA CHILLER SINCLAIR

I Mini Chiller Full DC in R32 di Sinclair presentano un sistema di compressore inverter ad alta efficienza. L’unità è di tipo monoblocco aria-acqua e offre riscaldamento e raffreddamento degli ambienti. Il sistema a pompa di calore estrae il calore dall’aria esterna e lo trasferisce attraverso il circuito del refrigerante allo scambiatore di calore a piastre del sistema idronico. La versione monofase è disponibile da 6 a 16 kW, la trifase da 12 fino a 16 kW. Il range di temperature esterne varia da -25 °C a +35°C per riscaldamento, da -5 °C a +43 °C per il raffrescamento. L’intervallo di temperatura dell’acqua in uscita è di 25~65°C: questo consente l’utilizzo del chiller sia con pavimenti radianti, sia con terminali idronici, a media/alta temperatura. Sinclair ha proposto in fiera anche la gamma di Chiller Modulari SCV-EB per progetti più importanti in termini di potenza richiesta. Sempre in R32, è una gamma di pompe di calore monoblocco Full DC Inverter. La gamma si compone di 3 taglie con potenza da 30 kW, 60 kW e 90 kW ed è disponibile sia nella versione standard che con gruppo idronico con circolatore e vaso di espansione integrati.

GAMMA RESIDENZIALE

Per la gamma residenziale, Climate Solutions ha presentato a MCE Eclipse di Carrier DX. Disponibili in 4 taglie da 2 kW fino a 6 kW, le unità Eclipse garantiscono un’efficienza energetica elevata e un ridotto impatto ambientale (grazie all’utilizzo del gas R32), abbinando a un design pulito ed elegante la facilità di installazione e tutte le funzioni pensate per un comfort personalizzato. Inoltre, le unità interne possono essere abbinate con le unità esterne multisplit Carrier DX; una soluzione versatile e salvaspazio che prevede l’installazione di una sola motocondensante collegata a più unità interne. Sempre all’unità interna sono abbinabili una serie di funzioni che uniscono tecnologia e comfort: Intelligent Eye, Flusso d’aria 3D, Avoid Me e Active Clean. Il sistema di climatizzazione è gestibile da remoto tramite Wi-Fi e con la App Carrier Smart Control.

POMPE DI CALORE

La quarta generazione della gamma S-THERM di Sinclair, caratterizzata da un’alta efficienza, è conforme a tutti i requisiti di risparmio energetico e introduce la possibilità di controllo remoto tramite l’applicazione EWPE Smart. La gamma S-THERM si compone di sistemi split con Hydrobox o con modulo All-inOne con serbatoio per la produzione di acqua calda sanitaria integrata, di sistemi Monoblocco e di Scaldacqua a pompa di calore, sia in versione monoblocco che split. Tutte le unità sono collegabili con l’ampia gamma di ventilconvettori sia a marchio Sinclair che di terzi. Le pompe di calore Monoblocco S-THERM sono motocondensanti di facile installazione e utilizzo. Composta unicamente da un’unità esterna in cui sono racchiusi tutti i componenti idraulici, senza quindi bisogno di un modulo separato, utilizza il moderno compressore a doppio-stadio con controllo di velocità ad alta efficienza anche in presenza di basse temperature.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 4 - SETTEMBRE 202222
INSTALLATORE PROFESSIONALE

GAMMA COMMERCIALE VRF

I sistemi VRF Sinclair della linea SDV5 sono la soluzione per climatizzare edifici commerciali, alberghi e uffici. Le unità esterne VRF SDV5-M per installazione singola e modulare, possono essere installate in basso o in alto e sono disponibili in 11 taglie da 28 KW fino a 90 kW; a loro è poi possibile il collegamento di unità interne, di diversi modelli, da 16 unità fino a 53. Tutta la gamma è dotata della tecnologia EVI (Enhanced Vapor Injection) che aumenta significativamente la capacità di riscaldamento e raffreddamento in condizioni estreme, ottimizzando l’efficienza del compressore, raggiungendo così elevati valori di EER (fino a 4,2) e COP (fino a 5,1). VRF SDV5-3P a recupero di calore riduce l’energia richiesta per il riscaldamento, potenziando l’efficienza dell’impianto. Le unità hanno taglie da 22,4 kW fino a 50 kW, per singolo modulo, con possibilità di lavorare in cascata fino a circa 150 kW di potenza. Anche i recuperatori di calore SDV5-3P utilizza la tecnologia EVI (Enhanced Vapor Injection), ottimizzando l’efficienza del compressore e consentendo dei valori elevati di EER (fino a 4,3) e COP (fino a 5,7). Il sistema funziona come uno scambiatore di calore bilanciato, che utilizza il calore in eccesso del raffrescamento e del riscaldamento per trasferire l’energia dove serve. La serie Mini VRF SDV5 garantisce un funzionamento stabile anche in condizioni estreme tra -5°C fino a 48°C (in freddo) e -20°C fino a 24°C (in caldo). Le unità esterne sono sviluppate su potenze da 9 kW a 45 kW con possibilità di collegamento da 6 fino a 13 unità interne (in base alle taglie). I compressori DC Inverter sono progettati per garantire elevate prestazioni e ridurre gli assorbimenti elettrici fino al 25%.

Per fare un esempio: le pompe di calore che fino a qualche anno fa non erano molto diffuse oggi vengono favorite da leggi e incentivi che obbligano a installarle. Crediamo però che la formazione non debba essere solo a capo delle aziende, ma anche degli istituti tecnici professionali e della scuola, per portare sempre più giovani a scegliere questa professione. È compito dell’istruzione dare accesso a tutti agli strumenti e alle competenze necessarie per svolgere questa attività e formare l’installatore “del futuro”. Non possiamo realizzare i progetti del PNRR e della transizione ecologica se poi non ci sono le figure tecnico-professionali per mantenere nel lungo periodo gli obiettivi prefissati.

Le difficoltà che incontrate quali sono, dal punto di vista della formazione?

Negli ultimi due anni e mezzo le difficoltà sono state simili per tutti: fare formazione in presenza non è stato facile, e la formazione a distanza non è sempre efficace, il rapporto one to one ha un impatto completamente diverso. Ecco perché appena è stato possibile, abbiamo organizzato il road-show e abbiamo confermato la nostra presenza a MCE, mentre altri hanno deciso diversamente: far toccare con mano agli installatori i prodotti e poterglieli spiegare direttamente. Da settembre abbiamo in programma altre iniziative di formazione in presenza presso i centri assistenza e presso gli installatori.

Avete una rete di installatori partner?

Sì, abbiamo una rete di installatori Specialist, professionisti sia del settore termoidraulico che elettrico. Il punto di forza della nostra rete è che fanno tutti auto-assistenza, ovvero non solo installano i nostri prodotti, ma sono anche autorizzati a fare l’assistenza post-vendita; si tratta di figure che si interfacciano direttamente con il cliente finale e con cui instaurano un rapporto di fiducia. Per noi non è importante il numero, ma la qualità delle auto-assistenze, che scegliamo in maniera mirata.

Infine, un parere su questa edizione di MCE?

Sono soddisfatto. Sicuramente organizzare MCE in questo periodo è stata una sfida che noi abbiamo deciso di cogliere, nonostante l’assenza di alcuni big del settore. Per alcuni aspetti abbiamo avuto maggiore visibilità e la possibilità di sfruttare al meglio le occasioni che si sono presentate; chi ha visitato la Fiera, magari in un’unica giornata, ha avuto modo di approcciare “nuove’’ realtà. Siamo quindi contenti anche per l’affluenza, anzi, ci aspettavamo anche qualcosa in meno! Noi siamo sempre convinti che queste attività non vadano abbandonate: la presenza fisica vince su tutto.

N. 4 - SETTEMBRE 2022 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 23

La

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202224 a cura della redazione POST MCE 2022 Grande successo per la 42a edizione di MCE - Mostra Convegno Expocomfort, nonostante l’insolita collocazione estiva. Protagonista, come sempre, l’innovazione tecnologica ripartenza
fiera della

La 42esima edizione di MCE - Mostra Convegno Expocomfort si è svolta con un insolito tempismo estivo – dal 28 giugno al 1° luglio – che non aveva mancato di suscitare qualche perplessità e preoccupazione tra gli operatori del settore. Perplessità che sono state fortunatamente dissipate dalla buona riuscita della fiera, che dopo quattro anni di assenza si è confermata come l’appuntamento di riferimento per il futuro e l’innovazione del settore della climatizzazione, dell’efficientamento energetico, delle energie rinnovabili e idrotermosanitario. Secondo Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia, “è stata forse l’edizione più coinvolgente”, perché “ha assunto il valore di essere quella della ripartenza e dell’entusiasmo di tornare in presenza in eventi di questa portata”. Un po’ di numeri: la manifestazione ha registrato 1.581 espositori e 90.753 visitatori, con più di un terzo proveniente dall’estero.

Buona la presenza dall’estero

Nonostante le condizioni sanitarie e geopolitiche, la presenza degli operatori dall’estero si è confermata ai livelli prepandemici, con 130 Paesi rappresentati dai visitatori. Oltre alla Turchia, Paese ospite di questa edizione 2022, il Medio Oriente è rappresentato soprattutto dalla Penisola Araba, l’area Stan, Iraq e Iran, che assieme a India e ai paesi dell’Estremo Oriente (Cina, Giappone e Sud Corea in primis) fanno dell’Asia il continente più rappresentato dopo l’Europa; cresce l’Africa con Marocco, Egitto, Algeria e Tunisia, dal Maghreb, e Sud Africa e si confermano le Americhe (USA, Canada, Argentina, Cile, solo per citarne alcuni).

Focus sull’idrogeno

I quattro giorni sono stati ricchissimi di eventi — più dell’edizione del 2018, con 120 appuntamenti in presenza. Dai numerosi tavoli di confronto è emerso il ruolo centrale che avrà l’idrogeno nei prossimi anni nel percorso di decarbonizzazione e nel conseguimento dell’indipendenza energetica. Unanime la convinzione che la ricerca e lo sviluppo di tecnologie basate su questa soluzione sia essenziale nell’ottica di diversificare il mix di fonti energetiche. Dal MiTE a ENEA, l’idrogeno è considerato una soluzione potente nel sistema energetico del futuro, in quanto “stabilizzatore” delle rinnovabili e “abilitatore” di altre soluzioni che si stanno mettendo in campo.

I dati dell’8° Rapporto Cresme

Come in ogni edizione, uno dei momenti più attesi è stato la presentazione dell’8° Rapporto Cresme sul mercato dell’impiantistica, nel corso del convegno inaugurale della manifestazione. Secondo i dati presentati dal direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, nel 2022 il mercato degli impianti rappresenta il 34,7% degli investimenti in costruzioni, in linea con il boom degli interventi di riqualificazione energetica

incentivata e la forte ripresa del mercato delle opere pubbliche. Nel 2021 è stata registrata una crescita del 21,5% rispetto al 2020, e anche quest’anno è attesa una crescita importante. Il Rapporto mette in evidenza l’eccezionalità della situazione italiana nel biennio 2022-2024 rispetto al resto dell’Europa: “Nessuno in Europa tra i paesi principali mostra una dinamica così positiva” – ha spiegato Bellicini. “Basti pensare che nel 2019 il mercato italiano valeva il 45% di quello tedesco, mentre nel 2022 la sua quota potrebbe arrivare al 60%. Anche limitandosi al 2021, il mercato italiano era arrivato a valere 1,7 volte quello britannico, 1,6 volte quello francese e 2,7 volte quello spagnolo”. Nello scenario previsionale, la quota dell’impiantistica sul valore della produzione nelle costruzioni in Italia potrebbe superare il livello registrato in Germania: il 34,7% (contro il 33% in Germania), record assoluto tra tutti i paesi europei. Nel 2021 l’export italiano di prodotti per l’impiantistica ha toccato la cifra record di 19,6 miliardi di euro, superando con slancio lo shock economico causato nel 2020 dalla pandemia (vedi Grafico 1). Se per effetto delle misure di contenimento alla malattia introdotte dai vari governi nel 2020 l’export impiantistico aveva subito una contrazione quantificabile in 1,3 miliardi di euro (-7,2%), la successiva ripartenza ha visto incrementare il valore delle merci in uscita di oltre 3,1 miliardi (+19%), segnando un aumento netto rispetto ai livelli pre-crisi (2019) di 1,8 miliardi (+10%). La performance italiana è stata così brillante da terminare un riposizionamento del Paese rispetto agli altri principali esportatori europei. In Nord America la domanda di prodotti italiani, specialmente in ambito infrastrutturale, ha raggiunto il 17,8%. Già solo gli Stati Uniti rappresentano circa il 6% del mercato estero italiano, con un valore di circa 1 miliardo di euro, e in prospettiva è ragionevole ipotizzare un ulteriore consolidamento della domanda americana. Per quanto riguarda l’import, nel 2021 la ripresa è stata rilevante, giungendo nel corso dell’anno a un volume di 10,8 miliardi di euro, in crescita del 28,7% rispetto al 2020 e del 21,1% rispetto al 2019. I mercati di origine sono l’Area Euro per il 51% e i principali paesi emergenti, soprattutto Cina, ma è importante evidenziare la

Grafico 1. Andamento dell’export di prodotti per l’impiantistica per i cinque principali esportatori europei

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rapida ascesa dell’import di prodotti provenienti dai paesi dell’Unione Europea dell’Est, in particolare impianti e apparecchi elettrici.

Gli scenari sulla diffusione delle comunità energetiche

Nel corso della manifestazione è stato presentato anche lo Smart Districts Report curato dall’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano: lo studio stima che nei prossimi 5 anni saranno tra 960.000 e 1.630.000 gli utenti residenziali coinvolti in configurazioni di comunità energetiche o di autoconsumo collettivo, e un numero variabile da 3.000 a 6.000 di aziende in distretti industriali, con benefici in termini di incremento degli investimenti nel settore dei fornitori di tecnologia pari a 2,2-3,8 miliardi di euro. Ad oggi il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e Clima (PNIEC) fissa come obiettivo nazionale al 2030 un target di 52 GW di impianti fotovoltaici (+30,6 GW rispetto all’installato a fine 2020).

Se proseguisse il trend di installazioni osservato nell’ultimo triennio (2018-2020), il parco installato al 2030 sarebbe ben lontano dai valori previsti dal PNIEC. La diffusione delle comunità energetiche può concorrere positivamente al raggiungimento di questo target: si prevede che nei prossimi 5 anni porterà con sé l’installazione di 2,7-4,6 GW di nuovo fotovoltaico installato, e il contributo sul target al 2026 (33,25 GW) sarà del 25-45%.

Nel report dell’E&S Group gli scenari di penetrazione attesa in Italia sono stati costruiti mettendo in relazione la sostenibilità economica dei progetti per gli utenti coinvolti, e la convenienza economica delle iniziative di autoconsumo attivabili in Italia prima dell’introduzione delle Comunità Energetiche nella normativa nazionale – spiega il prof. Vittorio Chiesa, Direttore dell’Energy & Strategy Group e Presidente del Comitato scientifico di MCE – Mostra Convegno Expocomfort. Il mercato potenziale è rappresentato dal totale delle utenze energetiche, mentre quello disponibile è il sottoinsieme di quello potenziale al netto dei vincoli presenti. A partire dal mercato disponibile vengono identificati due scenari (conservativo e accelerato) di penetrazione attesa dalle configurazioni. La stima della loro diffusione è stata svolta prendendo come riferimento i contesti di Area urbana mista e di Distretto industriale. Il numero di utenti domestici in Italia è pari a 29,5 milioni. Per un’analisi più completa è stato inoltre preso in considerazione il numero degli edifici residenziali in Italia, e la ripartizione degli edifici in base al numero di abitazioni per edificio, dato necessario all’applicazione dei vincoli introdotti per il calcolo del mercato disponibile (vedi Grafico 2).

Dai dati Istat risultano presenti in Italia 141 distretti industriali, comprensivi di circa 165.000 unità locali manifatturiere. Queste

corrispondono a quasi il 40% delle unità locali manifatturiere in Italia. Al fine di stimare il mercato “disponibile”, si tiene conto della presenza di vincoli tecnici che non rendono possibile l’installazione dell’impianto fotovoltaico sul tetto di alcuni edifici, o nelle aree di loro pertinenza, quali diversi utilizzi della superficie del tetto, degli ombreggianti e la presenza di vincoli di natura storico-paesaggistica. “In linea teorica una stima di edifici su cui sarebbe tecnicamente possibile l’installazione del fotovoltaico è pari a circa il 50-60% del totale mercato potenziale”, prosegue il prof. Chiesa. “Analizzati i fattori economici e tecnici che possono influire sul tasso di penetrazione delle comunità energetiche tra gli utenti residenziali e non residenziali in Italia nel breve/ medio periodo, abbiamo sviluppato i due scenari di diffusione, conservativo e accelerato, che potranno verificarsi sulla base del contesto che si svilupperà in questo mercato. Gli elementi che concorreranno alla loro diffusione saranno il ruolo proattivo da parte della Pubblica Amministrazione nella promozione di queste iniziative, anche grazie all’interazione con i player energy; lo sviluppo di configurazioni che siano considerate efficienti e che siano scalabili e ripetibili; e la conferma delle detrazioni fiscali e gestione efficiente dei finanziamenti a tasso agevolato disponibili per i piccoli Comuni”.

Lo scenario conservativo, al contrario, si basa sull’ipotesi che questi fattori si verificheranno solo in maniera limitata, portando a uno sviluppo del mercato minore rispetto al suo potenziale teoricamente sfruttabile. Sono tra i 960.000 e i 1.630.000 gli utenti residenziali che si prevede verranno coinvolti in 5 anni in configurazioni di comunità energetiche o di autoconsumo collettivo, mentre il numero di aziende in distretti industriali varia da 3.000 a 6.000, a seconda dello scenario conservativo o accelerato. Diventa allora possibile calcolare l’impatto economico, in termini di investimenti attesi, che la diffusione porterà nel mercato delle tecnologie abilitanti le configurazioni. La diffusione delle comunità energetiche in Italia nei prossimi 5 anni porterà benefici in termini di incremento degli investimenti nel settore dei fornitori di tecnologia pari a 2,2-3,8 miliardi di euro, a seconda degli scenari. A questi vanno aggiunti i benefici per l’ambiente, in termini di riduzione delle emissioni di CO2 pari a 0,9-1,6 MtonCO2eq/anno, equivalenti alla piantumazione di un numero di nuovi alberi compresi tra 25,3-45 milioni di unità.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202226 POST MCE 2022
Energy & Strategy Numero edi fi ci residenziali 0 400.000 800.000 1.200.000 1.600.000 Piemonte Lombardia Friuli-Venezia Giulia Umbria Abruzzo Puglia Sicilia 1 abitazione 2 abitazioni 3-4 abitazioni 5-8 abitazioni 9-15 abitazioni 16 e più abitazioni ▪ Per un’analisi più completa, è stato inoltre preso in considerazione il numero degli edifici residenziali in Italia, e la ripartizione degli edifici in base al numero di abitazioni per edificio, dato necessario all’applicazione dei vincoli introdotti per il calcolo del mercato disponibile. La diffusione degli Smart Districts in Italia Il mercato potenziale – edifici residenziali 23/05/2022 1 Fonte: rielaborazione da ISTAT (dati relativi al 2011) Grafico 2. Smart Districts in Italia: mercato potenziale, edifici residenziali

VISTI IN FIERA

Gamma di prodotti idronici per pompe di calore

Con il nuovo marchio EDEN Toshiba Italia Multiclima commercializza una gamma completa di prodotti idronici abbinata alle pompe di calore Toshiba ESTIA, la linea in R32 ai vertici della categoria, per offrire all’installatore e al progettista un pacchetto completo nella realizzazione di applicazioni residenziali. Il nuovo brand verrà utilizzato da quest’anno per la commercializzazione in tutta Europa di ventilconvettori ad acqua, ESTIA boxes, serbatoi per acqua calda sanitaria e pompe di calore per acqua calda sanitaria. L’offerta comprende ventilconvettori sia per installazione a pavimento che nei controsoffitti, disponibili in 10 grandezze, con una vasta gamma di accessori ed equipaggiata anche con motori ECM, che consentono di modulare con accurata precisione la velocità del gruppo ventilante, limitando l’apporto energetico all’effettivo carico di lavoro richiesto. Anche per progetti di ristrutturazione importanti che prevedono l’utilizzo di unità interne canalizzate ad alta prevalenza l’offerta è ampia con ben 7 grandezze. Le unità sono particolarmente indicate per l’utilizzo in impianti di climatizzazione centralizzati con distribuzione dell’aria tramite una rete di canali di distribuzione. Progettato per completare il sistema ESTIA con modulo idronico a parete, ESTIA Box è completo di tutti i principali componenti dell’impianto termico e idrico-sanitario. L’offerta è composta da tre tipologie di armadi di differenti tecnologie costruttive, tutte installabili con le pompe di calore ESTIA R32 per offrire una soluzione impiantistica completa. Gli armadi sono atti a contenere oltre al modulo idronico per installazione a parete di ESTIA anche due serbatoi dedicati, uno da 200 litri per ACS, e uno per l’acqua tecnica, e tutte le tubazioni e i raccordi per un collegamento semplice all’impianto di riscaldamento favorendo così l’installazione veloce senza particolari lavori di muratura. www.toshibaclima.it

Accumulo elettrico all-in-one

Per l’ambito residenziale, Viessmann ha presentato il nuovo sistema di accumulo elet trico all-in-one Vitocharge VX3: soluzione ideale per produrre energia elettrica per le utenze domestiche, diventando quasi autonomi dalla rete pubblica. Una soluzione con capacità della batteria modulare e ampliabile, per accumulare l’energia elettrica non immediatamente consumata e renderla disponibile in qualsiasi momento, anche quando non vi è irraggiamento solare. Il sistema di accumulo elettrico è composto da uno fino a tre moduli batteria al litio-ferro-fosfato impilati tra loro, ciascuno da 5 kWh, per una capacità fino a 15 kWh. Ciò permette di adeguarsi ai diversi fabbisogni energetici di case unifamiliari e bifamiliari. Dal design slim ed esteticamente grade vole, Vitocharge VX3 presenta un’elevata efficienza grazie a una tecnologia all’avan guardia. La batteria al litio-ferro-fosfato assicura un’elevata sicurezza e durata nel tempo e le celle delle batterie godono di 10 anni di garanzia prodotto. La gestione del sistema è facilitata dall’utilizzo dell’app Viessmann Vi Care e Vitoguide. www.viessmann.it

Sistema compatto per pompa di calore

Olimpia Splendid ha presentato in fiera un sistema compatto in pompa di calore, che introduce nuove possibilità installative per una tecnologia brevettata particolarmente efficiente. Elemento-chiave del sistema è un armadio tecnico autoportante in acciaio zincato (o con verniciatura a polvere RAL 9016) progettato per consentire un’elevata flessibilità d’installazione: ad appoggio o a semi-incasso, all’interno così come all’esterno dell’edificio, seppur in zona protetta dalle intemperie. Nell’armadio trovano spazio:

• una pompa di calore Sherpa Aquadue S2 E Small, disponibile in 4 taglie di potenza fino a 10 kW con gas R32;

• un bollitore sanitario da 150 litri in acciaio inox, caratterizzato da un elevato isolamento termico (classe C);

• un accumulo tecnico da 28 litri in acciaio inox, per garantire un funzionamento efficiente (classe C) e sicuro.

In caso di installazione all’esterno, è possibile abbinare al nuovo Kit Sherpa Flex Box AS un accessorio per remotizzare il display di comando della pompa di calore (fino a 10 metri di distanza). www.olimpiasplendid.it

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Cassetta di risciacquo modulare

Viega Prevista è la nuova generazione di cassette di risciacquo e moduli per instal lazione a incasso e controparete, disponibile sia nella classica versione per pareti sottili da 8 cm, molto diffusa nel mercato italiano, che per pareti a partire da 12 cm, con altezze di installazione che vanno dal classico 110 cm fino a soluzioni estre mamente ribassate a 82 cm. Il sistema è facile da installare anche senza utensili: ogni elemento su cui l’installatore deve agire è colorato in giallo in modo da essere immediatamente individuabile. Anche la manutenzione ordinaria diventa più agile e intuitiva: pochi componenti interni permettono di sveltire le operazioni e ridurre i margini di errore. Il sistema si declina in tre linee: Prevista Pure per le costruzioni in muratura; Prevista Dry e Prevista Dry Plus per l’inserimento in pareti leggere e muri a secco. Prevista Pure è pensata per sanitari con scarico a pavimento, ma dispone di un modulo per l’installazione di vasi e bidet sospesi. Entrambe le soluzioni per mettono l’inserimento in muri a spessore ridotto (8 cm) e una sensibile riduzione della larghezza a 45 cm. La gamma Prevista Pure comprende soluzioni pensate per l’installazione di bidet e lavabo sospesi, oltre che soluzioni di risciacquo per pareti a spessore maggiore (12 cm). I sistemi Prevista Dry e Prevista Dry Plus, pensati per costruzioni a secco, controparete e pareti divisorie leggere, comprendono moduli di installazione lavabi, bidet, vaso, orinatoio. Il sistema componibile Prevista Dry Plus semplifica la realizzazione di pareti a secco: grazie ad una gamma completa di binari, clip angolari e altri accessori è possibile realizzare la propria installazione a secco e controparete. www.viega.it

Sistema di tubazioni preisolato

Per affrontare la sfida ambientale e quindi la necessità di ridurre le emissioni di gas serra (GHG) a livelli più accettabili incremen tando l’efficienza energetica nell’edilizia, GF Piping Systems ha sviluppato COOL-FIT, un sistema di tubazioni in plastica completamente preisolato, che include tubi preisolati, raccordi, valvole e tubi flessibili per applicazioni di raffreddamento secon dario con salamoia, glicole ed etanolo, nonché acqua refrigerata in un range da -50 °C a +60 °C. Grazie ai componenti in pla stica preisolati in fabbrica e alla tenuta stagna, il sistema aiuta a risparmiare almeno il 30% di energia nel circuito di raffred damento rispetto ai tradizionali sistemi di tubazioni in metallo e grazie ai materiali non corrosivi, il sistema ha una vita utile di almeno 25 anni, permettendo un risparmio in termini di risorse per la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni. www.gfps.com

Valvole motorizzate per acqua potabile

Le nuove valvole Belimo per acqua potabile, costituite da valvole a sfera a 2 vie con attuatori rotativi compatti, offrono un montaggio rapido e sem plice e un funzionamento esente da manutenzione. Sono certificate in tutta Europa per l’applicazione in impianti ad acqua potabile, hanno una chiusura a tenuta perfetta e sono adatte per temperature dell’acqua potabile da 5°C a 100°C. Nello sviluppo delle nuove valvole per acqua potabile Belimo ha posto particolare attenzione alla sicurezza per il futuro. Grazie all’utilizzo di materiali moderni, le valvole per acqua potabile DZR/CR sono certificate, prive di zinco e resistenti alla contaminazione e ai depositi di calcare. I collaudati attuatori Belimo motorizzano le valvole consentendo di risparmiare energia elettrica, e sono disponibili sia con che senza funzione di sicurezza. www.belimo.it

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VISTI IN FIERA

Sistema antilegionella elettronico

Watts amplia la gamma dei sistemi antilegionella con e-ULTRAMIX, una soluzione di ultima generazione progettata per la gestione efficace dell’acqua miscelata. Il sistema permette di monitorare la temperatura dell’acqua e di effettuare cicli di trattamento termico per prevenire i principali rischi derivanti dall’infezione da Legionella. I modelli del sistema e-ULTRAMIX sono dotati di unità di controllo intelligente (smart controller) in grado di programmare automaticamente i cicli di trattamento termico prevenendo con sicurezza i rischi legati alla legionella nel sistema ACS. Agendo come un “giornale di bordo elettronico”, l’unità regi stra e archivia i parametri relativi al processo di trattamento termico, le varie notifiche e gli allarmi, garantendo un efficace monitoraggio sanitario dell’installazione. Lo storico dei dati può essere recuperato utilizzando una micro SD card su cui sono stati precedentemente salvati oppure tramite una connessione da remoto a un sistema di Building Management System (protocollo MODBUS) che usa un’interfaccia RS485 dedicata. Il software online Configuratore e-ULTRAMIX aiuta progettisti e installatori nella scelta delle migliori soluzioni d’impianto: con un’interfaccia semplice e intuitiva è possibile generare automaticamente un progetto di massima con l’elenco dei prodotti più idonei e la relativa scheda tecnica. Inoltre, Watts e-ULTRAMIX può essere utilizzato sia in una nuova installazione sia in una già esistente dotata di valvola di miscelazione Ultramix®, aggiungendo il solo e-kit. www.wattswater.it

Kit per il benessere della caldaia

Per il benessere della casa è particolarmente importante la cosiddetta acqua tecnologica, destinata non al con sumo alimentare ma alla cura di tutta l’abitazione: dagli elettrodomestici – come caldaia, lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice – ai sanitari. Per mantenere la caldaia in buona salute Culligan offre un kit in tre componenti: il nuovo defangatore magnetico Culligan HEAT_DEF permette di mantenere pulito lo scambiatore dagli ossidi di ferro che si possono presentare all’interno del circuito. È estremamente compatto, nonostante disponga di un’area di filtraggio maggiorata rispetto agli standard di mercato. Inoltre, grazie a una configurazione interna brevettata, garantisce sempre il passaggio di tutta l’acqua che lo attraversa all’interno dell’area del campo magnetico. Il dosatore di polifosfati Culligan HEAT_POL preserva la caldaia grazie al dosaggio propor zionale di polifosfati: si tratta di un prodotto estremamente compatto in materiale pregiato grazie alla testata in ottone cromato che garantisce la durata nel tempo e la semplicità di manutenzione per l’utilizzatore finale. Infine, grazie alle sue dimensioni compatte e al sistema di anti-trascinamento contro il blocco della caldaia, il neutralizzatore Culligan CULL_NEU, è la soluzione abbinata per rimuovere l’acidità della condensa prodotta dalle caldaie e per evitare inquinamenti e corrosione dei materiali. www.culligan.it

Strumenti di misura per professioni HVAC+R

Sauermann amplia la propria gamma di strumenti di misura per i professionisti HVAC+R con tre nuovi dispositivi che, come gli altri prodotti della gamma, sono estremamente pratici. Il termo-anemometro Si-VH3, con una tecnologia a filo caldo altamente sensibile, offre un modo alternativo per misurare le portate aria. Oltre a rilevare i valori di por tata e velocità dell’aria nei condotti del sistema di ventilazione, è adatto per prove di tenuta aria, rilevando valori anche molto piccoli e, in aggiunta, attraverso le letture di temperatura, è in grado di identificare i difetti di isolamento termico. Si-VH3 si collega in modalità wireless a Si-HVACR Measurement, un’applicazione per smartphone sviluppata internamente e ricca di funzionalità aggiuntive, come la possibilità di inviare tramite e-mail i rapporti di misura in formato PDF, XML o CSV. Lo strumento ha anche un supporto magnetico, che permette ai professionisti di eseguire le letture a mani libere. Il rilevatore di fughe di gas Si-CD3 è perfetto per rilevare in modo rapido e semplice anche le minime dispersioni di vari gas combustibili (metano, propano, iso butano, GPL e altri idrocarburi). Al fine di rendere la lettura completamente intuitiva, lo strumento dispone anche di uno schermo LCD con retroilluminazione regolabile. Il rilevatore perdite di refrigerante Si-RD3 individua le perdite dei gas refrigeranti più comuni con un alto grado di sensibilità, compresi tutti i refrigeranti HCFC e HFC, R1234yf, R1234ze, R290, R600a, miscele di idrogeno al 5% e azoto al 95%. (Nidron 5 e Trace-A-Gas). www.sauermann.it

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Caldaia hydrogen-ready

Tra le novità presentate da ATAG a MCE spicca ATAG H2 , la nuova caldaia alimentata a idrogeno. La versione attuale funziona con una miscela al 30% di idrogeno e al 70%, per arrivare, nel 2025, a una versione funzio nante con idrogeno al 100%. Il prodotto nasce dall’e voluzione della caldaia per riscaldamento centralizzato i28CZ-H, che fa parte della serie iZone. ATAG H2 è una caldaia murale molto compatta e offre ottimi risultati in termini di efficienza e di produzione di acqua calda sani taria, anche con accumulo separato. Il suo volume è di soli 44x70x35,5 cm ed è realizzata in acciaio INOX di ele vata qualità. Può essere installata internamente o anche esternamente ad incasso.

Il materiale del circuito idraulico è anticorrosivo e favori sce resistenza e durata nel tempo. Anche la pompa di cir colazione dell’acqua è evoluta, in quanto è modulare e in grado di regolare la velocità di erogazione, includendo un sistema di controllo e regolazione WFC che gestisce, rileva e controlla la portata dell’acqua all’in terno del circuito. Se abbinata al controllo ambientale evoluto ATAG One Zone, ATAG H2 permette di raggiungere la massima efficienza energetica in Classe A+, con notevoli vantaggi e risparmio per l’utente. Il sistema di controllo e regolazione è avanzato e avviene mediante bus a due fili, pro prio per estendere le possibilità di monitoraggio e telegestione dell’impianto. Per quanto riguarda la regolazione, è di tipo multizona e può gestire fino a sei differenti zone, grazie all’uso di termostati smart, app e assistente vocale. L’impianto prevede programmazione oraria settimanale, sia per il riscaldamento che per l’ACS, con la possibilità di scegliere fra differenti modalità: comfort, economy e antigelo. www.atagitalia.com

Produrre ACS durante il raffrescamento

eMix di Argo è l’innovativa unità interna del sistema iSERIES, in grado di pro durre acqua calda sanitaria (ACS) durante il raffrescamento. A differenza delle altre pompe di calore standard –progettate per fornire raffrescamento o acqua calda sanitaria non contem poraneamente – eMix abbatte questo limite grazie alla sua tecnologia e rende la sola pompa di calore capace di raf frescare e produrre ACS allo stesso tempo. Non solo, proprio durante il raf frescamento degli ambienti interni eMix è in grado di riscaldare l’acqua gratu itamente, sfruttando la tecnologia del recupero di calore. www.argoclima.com

Purificare l’aria con la ionizzazione

Easyzone IAQ di Airzone, oltre a controllare le unità di climatizzazione canalizzate per fornire comfort e risparmiare energia, è in grado di neutralizzare la metà delle particelle nocive nell’aria interna grazie alla ionizzazione. La ionizzazione è un metodo di purificazione dell’aria che sfrutta l’attrazione naturale tra particelle caricate negativamente e positivamente per pulire l’aria negli spazi saturi. Easyzone IAQ disperde ioni negativi per legare e neutralizzare le particelle nocive: in questo modo trasforma le tradizio nali unità di condizionamento dell’aria canalizzate aggiungendo un sistema di purificazione dell’aria. Le unità canalizzate espellono un flusso d’aria molto potente, permettendo a Easyzone di soddisfare due obiettivi: controllare la temperatura di tutte le stanze in modo indipendente e distribuire ioni negativi in tutta la stanza climatizzata per purificare l’aria. Easyzone IAQ è nascosto nel controsoffitto, come viene installato nei sistemi di condizionamento canalizzati. Oltre a purificare l’aria negli spazi chiusi, la nuova soluzione di Airzone porta efficienza energetica, comfort e connettività alle installazioni di aria condizionata canalizzata negli edifici residenziali e commerciali. L’efficienza energetica in Easyzone IAQ si ottiene grazie alla zonificazione. Il sistema agisce solo nelle stanze occupate dove un utente ha bisogno di migliorare le condizioni di comfort raggiungendo la temperatura e la qualità dell’aria desiderate. Questo significa che Easyzone IAQ rimane inattivo nelle aree non occupate ed evita lo spreco di energia. La connettività raggiunge Easyzone IAQ grazie al webserver, che permette di controllarlo tramite assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant, e dall’app mobile Airzone Cloud. Questa applicazione permette anche di integrare Airzone nei sistemi di gestione degli edifici conosciuti come BMS (Building Management Systems). Così, i sistemi di domotica come KNX o Control4 possono includere il controllo dell’Airzone, sia negli edifici terziari che residenziali. www.airzoneitalia.it

POST MCE 2022

TECNOLOGIA E BELLEZZA AL TUO SERVIZIO

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SCELTI PER TE

Mercato Esclusiva Cerved

C’È ARIA DI RIPRESA

l peggio è (forse) alle spalle. Dopo il calo del 2020, il settore della refrigerazione, ventilazione e condizionamento è in netta ripresa e chiude il 2021 con numeri che fanno ben sperare. Dalla fotografia scattata da Cerved nell’ultimo report (maggio 2022) emerge un trend positivo, con una domanda in decisa crescita per tutte le categorie di prodotto del comparto, grazie soprattutto alla ripresa del sistema economico dopo la pandemia Covid-19. Restano, ad ogni modo, alcune incognite per il 2022 e gli anni a venire, a causa dei conflitti internazionali in corso, che stanno comportando una difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime e componentistica e un generale aumento dei costi.

Considerando l’intero settore, la produzione interna di impianti di refrigerazione, ventilazione e condizionamento nel 2021 si attesta a 4.103 milioni di euro, in aumento dell’11,3%. Un incremento trainato sia dall’aumento delle vendite sul mercato interno, in crescita del 16,4%, per un totale di 1.865 milioni di euro, sia dall’incremento delle esportazioni, che registrano un aumento dell’8,0% e si attestano a 2.460 milioni di euro. Sebbene l’export continui a rappresentare il 60% della produzione nazionale, anche le importazioni, pur rimanendo marginali, alimentando solo l’11,9% del mercato interno, mostrano un aumento positivo (+15%).

Refrigerazione e ventilazione, un settore in crescita

La produzione nazionale di impianti di refrigerazione e ventilazione è tra le più importanti al mondo e nel 2021 si attesta a 2.338 milioni di euro, segnando una crescita dell’11,5% rispetto all’anno precedente. I produttori italiani detengono un ruolo di primo piano nel contesto settoriale su scala mondiale e vantano una considerevole specializzazione tecnologica. I principali operatori nazionali presentano una elevata propensione alle esportazioni, che assorbono quasi il 60% della produzione italiana in valore, per una dimensione di 1.400 milioni di euro, in aumento del 10,8%. Il mercato interno vale 1.030 milioni di euro e mostra un incremento del 12,3%, con le importazioni

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202232 a cura della
redazione
Secondo i dati Cerved, nel 2021 il settore della refrigerazione, ventilazione e condizionamento è cresciuto nettamente. Ma ora sconta l’impatto dell’aumento dei costi di materie prime, componentistica ed energia
I

Tab.1.

ILSETTOREDEGLIAPPARECCHIPERLAREFRIGERAZIONE,LAVENTILAZIONEEIL CONDIZIONAMENTO

Datiinmilionidieuro,variazionipercentuali

Previsione Var.% Var.% Var.% Var.%

2020 2021 2022 2023 20/19 21/20 22/21 23/22

Produzione(a) 3.986 3.687 4.103 4.330 4.518 -7,5 11,3 5,5 4,3

Import(b) 212 193 222 233 244 -9,0 15,0 5,0 4,7

Export 2.445 2.278 2.460

1.602

12,0

2.656 -6,8 8,0 4,5 3,3

2.106 -8,6 16,4 6,9 5,7

58,8

11,6

che soddisfano circa il 9% della domanda nazionale, attestandosi sui 92 milioni di euro. La maggior parte degli operatori è specializzata nel settore o presenta una diversificazione relativa alla componentistica (scambiatori di calore) o alla vendita di arredi e attrezzature per punti vendita della ristorazione.

Refrigerazione commerciale e industriale in testa Entrando nel dettaglio della produzione italiana di impianti di refrigerazione e ventilazione, questi i risultati delle 4 aree d’affari:

L’andamentodelsettorenel2021evidenziaunainversioneditendenzarapidaesignificativarispettoalcalo registratonelcorsodel2020.Ladomandaèsostenutaeindecisacrescitapertuttelecategoriediprodotto, graziesoprattuttoallaripresadelsistemaeconomicointernazionaledopolapandemiaCovid-19,alla ripartenzadelleesportazioniversoilmercatoeuropeo,all’espansionedelladomandaitalianaindustriale, agroalimentareediquellaprovenientedalcommercioalimentare(supermercati),allatendenzapositivadei sistemidicondizionamentoerefrigerazionedinuovagenerazione,aridottoconsumoenergeticoecon refrigerantenaturale(ancheperladomandadisostituzione),allacrescitadeiricaviderivantidall’attivitàdi serviceemanutenzionedegliimpianti,all’intensopresidiocommercialesulmercatointernodeiproduttori italiani(cheinalcunicasifannopartedigruppimultinazionali), Sisegnalacheacausadelledifficoltànell’approvvigionamentodimaterieprimeecomponentisticaenella logistica,nonchéalleproblematichenelreperimentodimanodoperaspecializzata,alcunioperatorihanno rilevatodifficoltànell’adeguareilivelliproduttiviallarichiestacomplessivadelmercato,consensibiliritardi nell’evasionedegliordini,slittatainalcunicasial2022.Questofattorestafavorendolacrescitadelsettore anchenellaprimametàdel2022.Nellasecondapartedell’annoètuttaviaattesounrallentamentodeitassi dicrescita,legatoprincipalmenteall’aggravarsidelleproblematicheelencatesopraeaunafrenatadella domanda,penalizzatadagliaumentineilistinidivenditadeglioperatori.

• refrigerazione commerciale (banchi, mobili e celle frigorifere). Il segmento rappresenta il 43,2% del totale, con un valore di 1.010 milioni di euro, in aumento del 16,9%; i dati evidenziano come nel 2021 vi sia stato un incremento di espositori e banchi frigo per supermercati e dei prodotti per l’industria e la logistica alimentare. Resta debole invece la domanda del mercato ristorazione e alberghiero, dove l’incidenza delle esportazioni è elevata per la presenza di grandi operatori specializzati, che vantano una ampia e consolidata presenza internazionale; • refrigerazione industriale (condensatori, gruppi frigoriferi, raffreddatori di liquido, aeroevaporatori, dry cooler, refrigeratori a bordo macchina). L’area, che rappresenta il 36,1% del totale, con un giro d’affari di 840 milioni di euro (in crescita dell’8,4%), nel 2021 è influenzata dal rilancio della domanda europea dopo l’intensa flessione del 2020, dalla tendenza più favorevole per le macchine che utilizzano gas refrigeranti naturali (anidride carbonica, ammoniaca) e che dispongono di un maggior contenuto

3.2.INUMERIDELSETTORE
2019
2.570
SaldoCommerciale 2.233 2.085 2.238 2.337 2.412 Mercatointerno 1.753
1.865 1.993
Export/Produzione(%) 61,3 61,8 60,0 59,4
Import/Mercato(%) 12,1
11,9 11,7
a)-produzionevenduta,compresaquelladeglioperatorinazionalidelocalizzataall'estero b)-esclusalaproduzionedeglioperatorinazionalidelocalizzataall'estero Fonte:elaborazioneCervedsufontiqualificate
Laproduzioneinternadiimpiantidirefrigerazione,ventilazioneecondizionamentonel2021siattestaa 4.103milionidieuro,inaumentodell’11,3%.Ètrainatasiadall’aumentodellevenditesulmercatointerno, checresconodel16,4%finoa1.865milionidieuro,siadall’incrementodelleesportazioni,cheregistrano unaumentodell'8,0%esiattestanoa2.460milionidieuro.L'exporthaunarilevanzaimportanteperil Tab.2. ILSETTOREDEGLIAPPARECCHIPERLAREFRIGERAZIONEELAVENTILAZIONE Datiinmilionidieuro,variazionipercentuali Previsione Var.% Var.% Var.% Var.% 2019 2020 2021 2022 2023 20/19 21/20 22/21 23/22 Produzione(a) 2.306 2.097 2.338 2.460 2.548 -9,1 11,5 5,2 3,6 Import(b) 92 83 92 93 94 -9,8 10,8 1,1 1,1 Export 1.395 1.263 1.400 1.480 1.536 -9,5 10,8 5,7 3,8 Saldocommerciale 1.303 1.180 1.308 1.387 1.442 Mercatointerno 1.003 917 1.030 1.073 1.106 -8,6 12,3 4,2 3,1 Export/Produzione(%) 60,5 60,2 59,9 60,2 60,3 Import/Mercato(%) 9,2 9,1 8,9 8,7 8,5 a)-produzionevenduta,compresaquelladeglioperatorinazionalidelocalizzataall'estero b)-esclusalaproduzionedeglioperatorinazionalidelocalizzataall'estero Fonte:elaborazioneCervedsufontiqualificate Laproduzionenazionalediimpiantidirefrigerazioneeventilazioneètralepiùimportantialmondoesi attestaa2.338milionidieuro,segnandounacrescitadell’11,5%rispettoal2020.Iproduttoriitaliani detengonounruolodiprimopianonelcontestosettorialesuscalamondialeevantanounaconsiderevole Questo studio è realizzato da Cerved Market Intelligence, la divisione Cerved che ti consente di conoscere il mercato in cui operi e far crescere il tuo business. Vuoi approfondire le evoluzioni del tuo settore di riferimento? Scrivici a info.marketingsolutions@cerved.com TABELLA 2. Il settore degli apparecchi per la refrigerazione e la ventilazione. Dati in milioni di euro, variazioni percentuali. Fonte: elaborazione Cerved su fonti qualificate a) Produzione venduta, compresa quella degli operatori nazionali delocalizzata all’estero b) Esclusa la produzione degli operatori nazionali delocalizzata all’estero TABELLA 1. Il settore degli apparecchi per la refrigerazione, la ventilazione e il condizionamento. Dati in milioni di euro, variazioni percentuali. Fonte: elaborazione Cerved su fonti qualificate a) Produzione venduta, compresa quella degli operatori nazionali delocalizzata all’estero b) Esclusa la produzione degli operatori nazionali delocalizzata all’estero

Mercato

tecnologico (in termini di sistemi elettronici di gestione e controllo);

• ventilazione. L’area rappresenta il 13,8% rispetto al totale, con un valore di 325 milioni di euro, in aumento del 7,3%, che comprende anche una parte di componentistica (soprattutto ventole). La produzione nel 2021 cresce grazie allo sviluppo della domanda del comparto agroalimentare (allevamenti, serre, industrie alimentari) e alla leggera ripresa di quella industriale e del terziario. Per alcune linee di prodotto a bassa complessità, la produzione italiana resta penalizzata dalla crescente concorrenza dei produttori internazionali, soprattutto nell’ambito delle esportazioni;

• scambiatori di calore a fascio tubiero. Il segmento copre il rimanente 6,9% del totale, con una dimensione di 163 milioni di euro, in aumento del 5,2%, destinati in gran parte all’export. Dopo alcuni anni di continua contrazione, l’area torna a registrare un incremento della produzione italiana, in relazione alla ripartenza degli investimenti in grandi impianti nel comparto petrolchimico ed energia.

Buone performance per il condizionamento centralizzato

La produzione italiana di impianti per il condizionamento centralizzato registra nel 2021 una crescita dell’11,0%, arrivando a quota 1.765 milioni di euro. La forza del settore risiede sicuramente nel numero elevato di produttori con competenze tecnologiche consolidate e in grado di presidiare la domanda nazionale e internazionale. L’andamento positivo della produzione nazionale è favorito sia dalla crescita del mercato interno, che ha una dimensione di 835 milioni di euro e segna un incremento del 21,9%, che dalla ripresa delle esportazioni, che aumentano del 4,4% e si attestano un valore di 1.060 milioni di euro. L’accelerazione del mercato influisce anche sul livello delle importazioni, aumentate del 18,2%, fino a raggiungere un valore di 130 milioni di euro. L’export ha una importanza rilevante per il settore e copre circa

il 60% della produzione nazionale, coinvolgendo tutte le aree di prodotto. Per alcuni segmenti, tra i quali i gruppi refrigeratori nelle fasce di potenza superiori a 50 kW o le unità terminali, l’incidenza dell’export sulla produzione nazionale è particolarmente alta.

Chiller protagonisti del mercato

La produzione nazionale di impianti centralizzati di condizionamento riguarda cinque aree d’affari, con caratteristiche, ambiti di destinazione, canali distributivi e andamenti differenti:

• gruppi refrigeratori (chiller). Costituiscono l’area settoriale più rilevante e rappresentano il 63,2% della produzione nazionale in valore, in crescita del 12,1% a 1.115 milioni di euro (pari a 71.000 macchine, in aumento del 12,7%). L’attività dei produttori mostra tassi di crescita maggiori per i sistemi a condensazione ad aria, in particolare per le macchine di potenza minore che hanno beneficiato della tendenza del mercato residenziale a spostarsi verso sistemi a pompa di calore, anche per effetto del Superbonus 110%.

Per i sistemi a condensazione ad acqua, caratterizzati da potenze e dimensioni decisamente maggiori, per i quali i produttori italiani vantano una forte specializzazione e sono leader a livello internazionale, la produzione registra invece un rallentamento, penalizzata anche dalla contenuta ripresa dell’export; • unità interne (ventilconvettori, fan coil). Il segmento rappresenta il 13,3% della produzione nazionale in valore, in crescita del 11,9% a 235 milioni di euro (pari a 850.000 macchine, in aumento del 13,3%).

I produttori nazionali sono leader a livello europeo e mondiale e destinano all’export il 50% circa della propria produzione. La forte accelerazione di questi prodotti è strettamente legata alla forte diffusione delle pompe di calore di piccola taglia, in particolare sul mercato residenziale. I maggiori aumenti della produzione hanno riguardato i ventilconvettori standard con mantello e i sistemi hi-wall; hanno mostrato una crescita significativa anche le unità interne di taglia maggiore per i sistemi canalizzati;

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202234
Tab.3. ILSETTOREDEGLIAPPARECCHIPERILCONDIZIONAMENTOCENTRALIZZATO Datiinmilionidieuro,variazionipercentuali Previsione Var.% Var.% Var.% Var.% 2019 2020 2021 2022 2023 20/19 21/20 22/21 23/22 Produzione 1.680 1.590 1.765 1.870 1.970 -5,4 11,0 5,9 5,3 Import 120 110 130 140 150 -8,3 18,2 7,7 7,1 Export 1.050 1.015 1.060 1.090 1.120 -3,3 4,4 2,8 2,8 SaldoCommerciale 930 905 930 950 970 Mercatointerno 750 685 835 920 1.000 -8,7 21,9 10,2 8,7 Export/Produzione(%) 62,5 63,8 60,1 58,3 56,9 Import/Mercato(%) 16,0 16,1 15,6 15,2 15,0 Fonte:elaborazioneCervedsufontiqualificate Laproduzioneitalianadiimpiantiperilcondizionamentocentralizzatoregistranel2021unacrescita dell’11,0%,attestandosiaunvaloredi1.765milionidieuro.L’Italiacontanelsettoreunnumeroelevatodi produttorichevantanocompetenzetecnologicheconsolidateepresidianoefficacementeladomanda TABELLA 3. Il settore degli apparecchi per il condizionamento centralizzato. Dati in milioni di euro, variazioni percentuali. Fonte: elaborazione Cerved su fonti qualificate
Esclusiva Cerved

• centrali trattamento aria. Costituiscono il 9,6% della produzione nazionale in valore, con un incremento del 9,7% a 170 milioni di euro. In conseguenza della pandemia Covid-19 si è diffusa una maggiore consapevolezza relativamente all’importanza della qualità dell’aria, motivo per cui i produttori settoriali stanno sviluppando sistemi dotati di nuovi metodi di filtrazione che includono tecnologie di sanificazione (tra le quali lampade UV, filtri elettronici, non thermal plasma);

• condizionatori di precisione per centri di elaborazione dati (CED). Rappresentano il 6,8% della produzione nazionale in valore, in crescita del 9,1% a 120 milioni di euro. I produttori italiani distribuiscono i propri prodotti principalmente all’estero, sia per l’appartenenza a grandi gruppi multinazionali sia a causa della dimensione contenuta del mercato nazionale. La produzione nazionale beneficia del forte sviluppo di centri di calcolo e datacenter indotto dalla ampia adozione dello smart working, la cui diffusione è solo parzialmente calata con il superamento della fase pandemica più critica;

• Altri sistemi (packaged, roof-top, aerotermi). Il segmento copre il 7,1% della produzione nazionale in valore, con un incremento del 4,2% a 125 milioni di euro. I produttori italiani sono leader a livello nazionale e mostrano un’elevata propensione all’export per alcune tipologie di prodotto (principalmente i condizionatori packaged). Questi segmenti di prodotto non hanno ancora recuperato i livelli produttivi pre-Covid a causa di una ripresa della domanda inferiore rispetto ad altre categorie di prodotto.

E il 2022?

Secondo i dati Cerved, nel primo semestre del 2022 il settore si sta dimostrando dinamico e in crescita, grazie alla ripresa degli investimenti del comparto commerciale, agli effetti degli incentivi pubblici di sostegno alla domanda e al portafoglio di ordini inevasi nel 2021 di cui tanti operatori stanno beneficiando. Il settore è anche favorito dal superamento della fase pandemica per

i mercati della ristorazione e dell’alberghiero, la ripresa degli investimenti nell’industria petrolchimica e gli effetti sull’industria italiana delle azioni messe in campo dal Governo per stimolare gli investimenti pubblici e delle imprese (PNRR).

Il peso dell’aumento dei costi Qualche incertezza sembra invece esserci per la seconda parte dell’anno, nella quale il settore potrebbe risentire dell’incerta evoluzione di alcuni fattori esterni, che potrebbero limitare lo sviluppo della domanda e dei livelli di produttività e marginalità delle imprese. Fra questi, vanno considerati in particolare l’incremento, a partire dall’ultimo trimestre 2021, dei costi di acquisto e la scarsa disponibilità di materie prime (acciaio, alluminio, rame) e della componentistica meccanica ed elettronica e la crescita dei costi di trasporto e logistica e dell’energia, che nel breve periodo determinano una notevole criticità per gli operatori in termini di riduzione dei livelli di marginalità del business. A livello internazionale potrebbero influire la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, le sanzioni economiche verso Russia e Iran, così come la critica situazione sociale e politica in Nord Africa e Sud America. Per quanto riguarda invece le conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina, il settore finora non ne ha risentito molto, dal momento in cui per i produttori nazionali le esportazioni verso Russia, Bielorussia e Ucraina rappresentano una quota decisamente contenuta dell’export totale. Vanno però considerati gli effetti indiretti sulle imprese italiane del conflitto e delle sanzioni economiche adottate dall’Unione Europea, poiché hanno determinato una accelerazione dell’aumento dei costi delle materie prime e soprattutto dell’energia elettrica, in relazione all’importanza della Russia nella fornitura di gas naturale all’Italia e ad altri Paesi europei. L’aumento dei prezzi di vendita potrebbe infine influenzare negativamente la dinamica, già penalizzata dalla crescente instabilità economica e politica, sopratutto a livello europeo, della domanda industriale e commerciale.

N. 4 - SETTEMBRE 2022 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 35
INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202236 INSTALLATORE PROFESSIONALE GLI INQUINANTI DELL’ARIA E I LORO EFFETTI SULLA SALUTE Particolato, composti organici volatili, formaldeide… Se li conosci li eviti, o almeno sai come contrastarli FOCUS a cura della redazione

L’

aria è un elemento essenziale per la vita. È alla base della nostra stessa esistenza, ma spesso, dato che la respirazione è un atto automatico, ci si dimentica della sua funzione fondamentale. È anche

difficile avere la percezione dei rischi connessi all’aria, perché le dimensioni degli inquinanti sono piccole. Nella maggior parte dei casi non sono nemmeno visibili a occhio nudo e occorrono tecnologie specifiche, come i microscopi, per vederli.

Proprio per questo, spesso si sottovaluta che l’inquinamento dell’aria è uno dei principali fattori di rischio per la salute delle persone. L’aria esterna (outdoor) il più delle volte è inquinata ed entra negli edifici (indoor), dove la concentrazione degli inquinanti tende ad aumentare, facendo crescere i rischi.

Il semplice atto di respirare l’aria ci espone agli inquinanti. I rischi sono correlati al tipo di inquinanti presenti, alle loro concentrazioni e, cosa più importante, alla quantità di tempo che si trascorre negli ambienti interessati. Nella civiltà moderna, la maggior parte delle persone passa una gran quantità di tempo al chiuso, come i luoghi di lavoro, i mezzi di trasporto e le proprie abitazioni. Tutto questo rende gli ambienti confinati un luogo critico per i rischi connessi alla salute. Inoltre, è importante ricordare che negli ultimi decenni, nel tentativo di conservare energia, gli edifici moderni sono stati costruiti, in modo sempre più ermetico, anche con bassi indici di ventilazione; sono quindi aumentate le concentrazioni di inquinanti e il loro rischio. Inoltre, anche per via dell’evoluzione tecnologica, gli inquinanti sono cresciuti di numero.

Per comprendere meglio il problema, occorre avere chiarezza su quali sono le fonti dell’inquinamento indoor. Le sorgenti di inquinanti sono infatti diverse. Certamente dobbiamo includere l’aria esterna che viene alterata dalle emissioni di industrie e autoveicoli, e raggiunge l’interno degli edifici. Qui si aggiungono anche emissioni interne, come quelle di materiali da costruzione, vernici ed elementi plastici di arredamento o di specifiche tecnologie. Tutto questo contribuisce a generare inquinanti chimici e alimentare quelli microbiologici, come batteri e virus. La contaminazione microbica è quella maggiormente legata alla presenza di umidità. In questo senso anche i sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento (HVAC) possono agire da fonte inquinante, specialmente se difettano di un’adeguata manutenzione.

Gli inquinanti dell’aria hanno un effetto negativo sulla salute delle persone e con questo articolo ti forniamo una serie di informazioni e dettagli, così da conoscere meglio questo rischio e valutare le azioni necessarie per contrastarlo. In linea generale, la maggior

parte degli inquinanti dell’aria colpiscono il sistema respiratorio e cardiovascolare. Talvolta viene coinvolto anche il sistema nervoso. Gli effetti sulla salute variano a seconda dell’intensità e della durata dell’esposizione e anche in base allo stato di salute delle persone esposte. Alcune fasce della popolazione sono più a rischio, per esempio le persone molto giovani, gli anziani, gli individui già affetti da problemi respiratori e le persone che presentano una iper-risposta immunitaria.

La “Sindrome da Edificio Malato”

L’aumento e la concentrazione degli inquinanti hanno sicuramente contribuito alla maggiore incidenza di patologie respiratorie croniche, come l’asma, e all’incremento della loro evoluzione verso forme persistenti, gravi e invalidanti. Gli studi scientifici hanno messo in luce che alcuni inquinanti sono in grado di contribuire all’aumento di incidenza di patologie degenerative. L’apparato respiratorio rappresenta chiaramente la porta d’ingresso dei vari contaminanti presenti nell’aria.

Bisogna tener presente che ben poche malattie sono determinate da un unico fattore. La regola è, invece, che ogni malattia ha un’origine multifattoriale. È cioè dovuta da una molteplicità di cause. Inoltre, molti composti chimici presenti nell’aria indoor sono sospettati di causare irritazione o stimolazione dell’apparato sensoriale e possono dare vita a un senso di disagio percettivo e ad altri sintomi comunemente presenti nella cosiddetta “Sindrome da Edificio Malato” (Sick Building Syndrome). Studi condotti in uffici e in altri edifici ad uso pubblico in diversi paesi hanno rivelato una frequenza di disturbi, tra gli occupanti, compresa tra il 15 e il 50%. Il problema è ancora più importante per alcune fasce di popolazione particolarmente sensibili (gli anziani, i bambini e le persone con patologie respiratorie). Alcuni dati mostrano che l’inquinamento indoor può rappresentare un importante cofattore nella genesi delle malattie cardiovascolari e di altre malattie sistemiche.

Le patologie aventi un quadro clinico ben definito e per le quali può essere identificato uno specifico agente causale presente nell’ambiente indoor vengono incluse nel gruppo delle cosiddette “Malattie associate agli edifici” (Building-related illness). Sono comprese le patologie causate da specifici agenti biologici, chimici e fisici (polveri, formaldeide, radon, amianto, etc.); nel complesso si tratta di effetti sulla salute a carico dell’apparato respiratorio, cute, mucose esposte, sistema nervoso e sistema immunologico, come malattie respiratorie, asma, febbre da umidificatori, alveolite allergica e anche la nota legionellosi.

Di seguito trovi un elenco di dettaglio dei maggiori inquinanti presenti nell’aria (che possono essere chimici, microbiologici o fisici) con l’indicazione dei principali effetti sulla salute.

N. 4 - SETTEMBRE 2022 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 37

Allergeni

Gli allergeni possono essere pollini, muffe o escrementi degli acari della polvere domestica. Nei luoghi indoor, con la presenza di elevata umidità, possono causare asma allergica, rinocongiuntivite allergica nei bambini e giovani adulti e attacchi ricorrenti di polmonite o attacchi più leggeri che generano difficoltà respiratorie.

Amianto

L’amianto e altre fibre minerali possono essere una delle cause della maggiore incidenza di cancro ai polmoni. Un’intensa esposizione all’amianto e alle fibre di vetro può provocare anche gravi irritazioni cutanee.

Monossido di carbonio (CO)

Il monossido di carbonio proviene dalla combustione di gas naturale come quello utilizzato per le caldaie, o di carbone, petrolio e derivati. Respirare monossido di carbonio riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno alle cellule e ai tessuti del corpo. Poiché cellule e tessuti hanno bisogno di ossigeno per lavorare, il monossido di carbonio può rivelarsi particolarmente pericoloso in generale e ancora di più per le persone affette da problemi cardiaci o circolatori (vasi sanguigni) e per coloro che hanno un polmone o l’apparato respiratorio danneggiato.

Formaldeide (HCHO)

La formaldeide è un composto chimico considerato un inquinante dell’aria. Tra gli effetti più acuti provocati citiamo l’irritazione di occhi, naso e gola. Sono stati osservati anche fenomeni quali malessere, lacrimazione, starnuti, tosse e nausea, a seconda della concentrazione.

Microrganismi infettivi

L’inalazione di microrganismi infettivi, come batteri e virus, è un meccanismo primario di contagio per le infezioni respiratorie più acute. Negli ambienti indoor caratterizzati da una ridotta ventilazione e dal maggior uso di aria ricircolata non trattata, le concentrazioni di microrganismi possono anche aumentare.

Ossidi di azoto (NOx)

Gli ossidi di azoto sono sostanze chimiche che creano smog, e sono generate dalla combustione di gas naturale, carbone, petrolio e derivati. Le automobili rappresentano la fonte principale di NO2. Gli effetti sulla salute includono danni ai polmoni e malattie degli organi respiratori.

Ozono (O3)

Questa sostanza chimica è la principale componente dello smog. Viene creata da una reazione chimica di vari inquinanti, quali VOC e NOx. Le sorgenti indoor

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202238
INSTALLATORE PROFESSIONALE FOCUS

dell’ozono includono l’ozono esterno, le attrezzature dell’ufficio (es. stampanti, fotocopiatrici), oltre a generatori di ozono. Anche qualche purificatore d’aria ionizzatore può produrre ozono. Per quanto riguarda gli effetti sulla salute citiamo: problemi respiratori, ridotta funzione dei polmoni, asma, irritazione agli occhi, naso chiuso, ridotta resistenza a raffreddori ed altre infezioni. L’ozono può anche accelerare l’invecchiamento dei tessuti polmonari.

Polveri Sottili (PM)

Le polveri sottili hanno origine da diverse situazioni. Una di queste è la combustione, sia nei processi industriali che negli impianti termici ed anche dall’agricoltura e dai mezzi di trasporto. Anche gli incendi possono generare particolato aerodisperso, la cui sigla viene identificata con PM (Particulate Matter). Questo inquinamento particellare viene classificato per dimensioni. Le particelle più fini (PM2.5, per es. particelle di 2.5 micron e inferiori) vengono considerate più pericolose del materiale più grosso (PM10) perché sono abbastanza piccole da saltare i meccanismi di difesa respiratoria del corpo umano, depositandosi in profondità nel tessuto polmonare. Per questo motivo, queste minuscole particelle sembrano avere il maggior potenziale nocivo per la salute. Molti studi scientifici hanno associato la respirazione di PM a una serie di importanti problemi di salute, inclusi:

• irritazione del naso e della gola;

• aumento dei sintomi respiratori (come tosse e respirazione difficoltosa o dolorosa);

• asma aggravata;

• ridotta funzione dei polmoni;

• danni ai polmoni;

• bronchite.

Anidride solforosa (SO2)

Questa sostanza chimica viene generata dalla combustione di carbone e petrolio e da altri processi industriali. Può causare problemi respiratori e danni permanenti ai polmoni.

Fumo di tabacco

Il fumo contiene una varietà di inquinanti nocivi per la salute, incluse particelle, ossido di carbonio, protossido d’azoto, ossido di zolfo (prevalentemente dal carbone), formaldeide e molti elementi cancerogeni, quali il benzene. L’inalazione attiva e passiva del fumo

può portare a una riduzione della funzione polmonare, a una maggior incidenza di sintomi e di infezioni respiratorie, oltre a una maggiore incidenza del cancro ai polmoni. È provato che l’esposizione al fumo aumenta il rischio di infezioni acute del tratto respiratorio inferiore nei bambini, in modo particolare la polmonite. In generale, le infezioni acute del tratto respiratorio inferiore rappresentano la sola, più importante causa di morte nei bambini sotto i 5 anni, facendo contare ogni anno un numero di almeno 2 milioni di morti in questa fascia di età in tutto il mondo.

Composti organici volatili (VOC)

I VOC vengono rilasciati dalla combustione di carburanti (benzina, petrolio, carbone, gas naturale, etc.), da solventi, vernici, colle e altri prodotti usati nell’ambiente di lavoro o domestico. Anche le emissioni delle automobili sono un’importante fonte di VOC. Tra i VOC troviamo sostanze chimiche quali benzene, toluene, cloruro di metilene e cloroformio di metile. Gli effetti sulla salute dei VOC vanno dall’irritazione sensoriale a effetti comportamentali, neurotossici, epatotossici e genotossici. L’esposizione a lungo termine si presume possa causare danni al fegato e ad altre parti del corpo. L’esposizione a miscele di VOC può essere una causa importante nello sviluppo della Sick Building Sindrome (Sindrome dell’Edificio Malato).

La sfida dell’Indoor Air Quality

Le soluzioni per gestire l’inquinamento dell’aria indoor sono differenti e sono concentrate nel filtrare e depurare l’aria, anche attraverso gli impianti, per garantire alle persone una respirazione priva di sostanze pericolose o comunque sotto una certa soglia pericolosa.

L’ambito dell’Indoor Air Quality (IAQ) è in continua evoluzione e le nazioni sensibilizzano questo tema per incentivare la ricerca di soluzioni, sempre più efficaci. Il mercato richiede e richiederà sempre di più la presenza di figure professionali competenti e specializzate per installare e gestire, anche a livello igienico, gli impianti di climatizzazione e aerazione, oltre alle tecnologie depurative e di disinfezione. L’aria è il primo elemento connesso alla qualità indoor e la sfida è trovare soluzioni, sempre più efficaci e smart, che garantiscano luoghi di vita e di lavoro realmente sani e sicuri.

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Installazione

DELL’ARIA NELLE SCUOLE:

SI MUOVE

La

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 4 - SETTEMBRE 202240 Intervista A cura di Marusca Scotuzzi QUALITÀ
QUALCOSA
consapevolezza dell’importanza del ricambio d’aria negli ambienti scolastici è sempre più diffusa, anche se c’è ancora molto lavoro da fare. Con l’ing. Clara Peretti parliamo delle ultime novità Ing. Clara Peretti
pilota di una macchina di ventilazione con massima portata di 800 m3/h con recuperatore di calore, filtrazione dell’aria esterna, silenziatore e raffrescamento notturno INSTALLATORE PROFESSIONALE

ual è la condizione oggi del patrimonio scolastico italiano e la qualità dell’aria al suo interno? E quali le novità più recenti in ambito legislativo che riguardano il tema della ventilazione nelle scuole? La pandemia ha contribuito a sensibilizzare in tal senso? Alcuni esempi virtuosi? Sono alcune delle domande che abbiamo rivolto a Clara Peretti, ingegnere e consulente per la Provincia di Bolzano per attività di ricerca, informazione, divulgazione e di monitoraggio.

Quali sono le caratteristiche del patrimonio scolastico italiano? È datato e inefficiente? Perché?

In Italia ci sono circa 56.000 edifici ad uso esclusivo o prevalente scolastico. La maggioranza di questi è stata costruita prima del 1976 e, quindi, in gran parte in classe energetica G, la peggiore se escludiamo quelli che già

sono stati oggetto di risanamento. Tuttavia, osservando recenti studi eseguiti su edifici nuovi è stato evidenziato che in molti casi sono presenti problematiche simili o addirittura più evidenti rispetto agli edifici datati. Le motivazioni sono diverse, come l’elevata ermeticità dell’involucro, il ridotto ricambio dell’aria e le emissioni di sostanze legate ai materiali costruttivi e agli arredi. A tali aspetti si aggiunge, inoltre, il disappunto per gli elevati costi energetici e di gestione da parte delle amministrazioni pubbliche. Vi sono, quindi, edifici energivori, con bassa IAQ (qualità dell’aria interna) ed elevati costi di gestione. Alla luce dei recenti aumenti dei costi dell’energia è necessario agire sugli edifici scolastici, che in molti casi hanno impianti di riscaldamento fuori controllo (che scaldano i locali anche durante il fine settimana o durante la notte). Per questo motivo recentemente i dirigenti scolastici hanno annunciato che sono pronti a varare un piano contro il caro-bollette: spegnere luci e riscaldamento nelle classi quando non servono, ammodernare gli impianti e sfruttare quanto più possibile la luce naturale.

La qualità dell’aria negli edifici scolastici è da sempre oggetto di grande attenzione. Quali sono le novità più recenti?

Due documenti pubblicati ad agosto affrontano specificamente il tema degli edifici scolastici. Altri due sono, invece, più generali ma si possono comunque applicare anche alle scuole. I due riferimenti prettamente scolastici sono:

– il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 luglio 2022. Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici [di seguito “Linee Guida”, ndr].

– Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2022 -2023). Versione 5 agosto 2022, realizzato da ISS, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

I due riferimenti adatti a molte destinazioni d’uso sono invece:

– Il Decreto 23 giugno 2022 Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi. Pubblicato in Gazzetta il 6 agosto 2022, entra in vigore 120 giorni dopo la pubblicazione.

– Nota tecnica ad interim Monitoraggio della CO2 per prevenzione e gestione negli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARSCoV-2 (ISS).

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Q

Intervista

Si tratta di quattro documenti diversi, con obiettivi diversi, ma con parole chiavi comuni: ventilazione, ricambio dell’aria e qualità dell’aria. Se dovessi riassume i contenuti di questi quattro documenti in quattro punti direi:

• La ventilazione meccanica controllata è obbligo negli edifici pubblici nuovi e nelle ristrutturazioni più importanti (CAM Edilizia).

• La strategia del ricambio dell’aria è l’unica vera soluzione (tutti i quattro documenti).

• È molto complesso scegliere un purificatore adatto per una classe ed è necessaria moltissima competenza per farlo. In ogni caso anche con un purificatore deve sempre essere garantito il ricambio dell’aria (Linee Guida e Nota tecnica ad interim). Ci si potrebbe, quindi, domandare quale sia la loro utilità.

• Misurare la CO2 è una strategia vincente per ricambiare l’aria nel modo corretto (Nota tecnica ad interim).

Più in generale, a livello nazionale, pensa che la pandemia abbia sensibilizzato e incentivato gli interventi nelle scuole? O siamo ancora in molti casi in una situazione di stallo?

Fotografando l’attuale situazione delle scuole si percepisce un miglioramento della qualità dell’aria legato alle attività di sensibilizzazione e all’individuazione della

Grafico 1.

Andamento delle temperature di una scuola a Bolzano durante un fine settimana di gennaio (sabato e domenica)

corretta strategia per garantire buona IAQ. Di strada da fare però ne abbiamo ancora molta ma grazie ai recenti provvedimenti legislativi (Linee Guida e CAM Edilizia 2022) stiamo sicuramente percorrendo quella giusta. Riporto, a tal proposito, un’interessante considerazione contenuta nelle Linee Guida che sottolinea l’importanza del tema: “L’attenzione sulla qualità dell’aria indoor nelle scuole si tradurrà nel suo complesso in un beneficio significativo per tutta la vita sulla salute degli studenti, del personale docente, tecnico-amministrativo, del personale di ditte esterne e non, alcuni dei quali con bisogni specifici (es. con disabilità fisiche e psichiche, asmatici e allergici, migranti e minoranze), che all’interno degli ambienti scolastici trascorrono periodi prolungati”. A livello nazionale ci sono pochi esempi virtuosi che hanno affrontato la tematica della qualità dell’aria in modo serio e puntuale, anche se con approcci e strategie diverse. Tra queste:

Risultati delle misure effettuate su 6+6 edifici in Alto Adige e Ticino pre/durante il Covid-19

Attraverso l’osservazione di 12 scuole dell’Alto Adige e del Ticino con campagne di misurazione effettuate prima e dopo gli interventi per migliorare la qualità dell’aria, è stato osservato che i cosiddetti sistemi attivi (che garantiscono una buona qualità dell’aria in maniera autonoma, senza un contributo degli utenti, come la ventilazione meccanica controllata o i serramenti con apertura automatizzata) sono efficaci per l’abbattimento della CO2 (parametro facile da rilevare e per questo da sempre associato alla qualità dell’aria, anche in termini di possibile presenza di sostanze nocive volatili o di virus e batteri). I sistemi di ventilazione devono essere correttamente dimensionati e progettati per minimizzare la rumorosità e la riduzione dell’umidità dell’aria. L’efficacia di tali sistemi esiste se è correlata a una corretta gestione dell’edificio, che tenga anche conto del numero di studenti, delle loro abitudini, della interazione con altre misure per la qualità dell’aria. I sistemi concepiti per il ricambio d’aria di singoli ambienti (ovvero le classi), consistono in dispositivi di ventilazione stand-alone che realizzano l’immissione e/o l’estrazione puntuale senza l’impiego di canali di distribuzione o con canalizzazioni molto limitate. Sono caratterizzati da un impatto contenuto per l’installazione, vengono preferiti soprattutto nelle ristrutturazioni di edifici scolastici esistenti. Il sistema di ventilazione meccanica decentrato deve essere studiato appositamente per gli ambienti scolastici (non sono, quindi, adatte le soluzioni per gli ambienti residenziali) e deve garantire il rispetto dei requisiti di qualità dell’aria in funzione delle portate di progetto. Le dimensioni delle aule e il relativo affollamento faranno variare le portate del sistema decentrato. I sistemi di monitoraggio della CO2 con notifica sono efficaci solo quando causano un intervento manuale o automatico di ricambio dell’aria. Per tali sistemi, la principale criticità è rappresentata dal fatto che sul lungo periodo, man mano che ci si “abitua” alla presenza di un indicatore, questo tende a non essere più controllato e, quindi, si perde efficacia nel mancato uso. Nessun effetto evidente è stato invece riscontrato sulla riduzione delle concentrazioni di CO2, dei composti organici volatili e delle polveri con i sistemi di purificazione, i sistemi passivi e i sistemi di monitoraggio senza notifica.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N. 4 - SETTEMBRE 202242 INSTALLATORE PROFESSIONALE

Norma UNI 10339: per saperne di più

La norma UNI 10339, datata 1995, titolata “Impianti aeraulici ai fini di benessere. Generalità, classificazione e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura” fornisce una classificazione degli impianti aeraulici, la definizione dei requisiti minimi e i valori delle grandezze di riferimento durante il funzionamento. Si applica agli impianti aeraulici destinati al benessere delle persone, comunque installati in edifici chiusi, ad esclusione di alcune specifiche destinazioni d’uso. La norma è attualmente in revisione e sarà suddivisa in quattro parti, ovvero:

• Parte 1: Definizioni e classificazione. Prescrizioni relative a componenti e a sistemi aeraulici (inchiesta pubblica nel 2020, attualmente in discussione i commenti pervenuti);

• Parte 2: Procedure per la progettazione, l’offerta e la fornitura degli impianti (in fase di scrittura);

• Parte 3: Metodi e indicazioni per il progetto della ventilazione in edifici e ambienti non residenziali;

• Parte 4: Metodi e indicazioni per il progetto della ventilazione in edifici e ambienti residenziali.

La parte 3 e la parte 4 sono in fase di lavoro.

l’esperienza della Regione Marche che grazie alla stretta collaborazione scientifica con l’Università Politecnica delle Marche ha creato un bando per installare sistemi di ventilazione in moltissime scuole marchigiane. A seguire il Veneto che, con un recente provvedimento, ha messo a bando un finanziamento specifico per dotare scuole pubbliche e private di sistemi di ricambio dell’aria e altre tecnologie. Non mancano poi realtà più piccole, come il Comune di Fontaniva in Provincia di Padova in Veneto, che ha dotato 58 aule di sistemi di ventilazione decentrati. L’intendenza scolastica ladina della Provincia di Bolzano ha dotato 300 classi di indicatori semaforici basati sulla concentrazione di CO2 rilevata per la gestione ottimizzata delle finestre. La Provincia di Bolzano ha da diversi anni attivato un progetto di sensibilizzazione per gli studenti con indicatori semaforici per la CO2 e una campagna di informazione verso la popolazione su questo tema dal titolo “Respira meglio, ricambia l’aria”. Infine è recente l’annuncio di uniniziativa nella Regione del Friuli-Venezia Giulia che prevede l’installazione nelle aule scolastiche sistemi di VMC.

Grafico 2. Andamento tipico di una classe con circa 20 alunni: in rosso i momenti nei quali la concentrazione di CO2 supera i 1200 ppm: questo avviene per circa il 50% del tempo, o più precisamente per 2.46 ore su 5 di lezione (dalle ore 8.00 alle ore 13.00).

Prima dell’inizio della pandemia nella stessa aula avevamo picchi di 4.000 ppm, quindi la situazione è ancora migliorabile

Quali sono le attività normative sul tema della ventilazione nelle scuole?

I gruppi normativi del CTI (Comitato Termotecnico Italiano) che si occupano di ventilazione sono molto operativi. Nella commissione tecnica CT 241 - Impianti di climatizzazione: progettazione, installazione, collaudo e prestazioni il gruppo di lavoro GL_1 è impegnato nella Revisione della Norma UNI 10339. Il gruppo di lavoro GL_10 si occupa della qualità dell’aria negli edifici di ogni ordine e grado e, quindi, del mantenimento di adeguati livelli di qualità dell’aria indoor anche attraverso gli impianti di climatizzazione e ventilazione, nonché delle relative modalità di monitoraggio. A tal fine le tematiche trattate sono inerenti alla progettazione, l’installazione, il collaudo e le prestazioni di impianti di ventilazione e climatizzazione ad aria negli edifici scolastici. Il Gruppo di lavoro GL_10 sta lavorando sulla creazione di una norma che fornirà indicazioni pratiche e operative per i gestori e per le scuole stesse.

Quali le strategie consolidate per garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti scolastici?

Le strategie per garantire buona qualità dell’aria nelle scuole, ma in generale in tutti gli ambienti confinati sono fondamentalmente due: rimuovere tutti gli inquinanti (questo approccio è particolarmente importante per la formaldeide e il radon) e diluire gli inquinanti presenti attraverso il ricambio dell’aria (questo è l’approccio indicato per gli inquinanti correlati alla presenza delle persone e alle loro attività). Il controllo dei ricambi dell’aria esterna e della ventilazione, espresso generalmente attraverso le metriche dei ricambi ora (h-1 oppure vol/h), portata specifiche per persona L/s o m3/s, è di primaria importanza nella gestione degli ambienti/spazi e in particolare della qualità dell’aria indoor è rilevante ai fini della salute in generale e non solo in relazione alla pandemia, e rappresenta, quindi, un indicatore di qualità di più ampia valenza, ben oltre il Covid-19. Quanto e come ricambiare l’aria lo ha indicato l’OMS e lo stesso dato è richiamato nelle Linee Guida: l’Organizzazione mondiale della sanità considera ottimale un ricambio dell’aria pari ad un valore indicativo di almeno 10 L/secondo/persona. Per un’aula scolastica contenente 25 alunni tale valore si traduce in portate d’aria di circa 800-1.000 m3/h. Tale dato risulta molto simile a quello del D.M. del 1975. Questo significa che abbiamo avuto 47 anni per accorgerci che i dati contenuti nel decreto sono tuttora validi e se applicati avrebbero contribuito al contenimento dei contagi legati alle influenze stagionali e al Covid-19.

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La Commissione Europea ha presentato ad aprile una proposta di revisione per allineare la normativa europea sugli HFC all’European Green Deal oltre che ai più recenti impegni internazionali per la riduzione delle emissioni. Ma gli attori della filiera chiedono di fare luce sulla fattibilità tecnica e sulla sostenibilità del nuovo regolamento

ZONE D’OMBRA NELLA PROPOSTA DI REVISIONE EUROPEA SUGLI F-GAS

Esattamente un anno fa sulle pagine di questa rivista abbiamo affrontato il tema delle importa zioni illegali di gas fluorurati e della loro messa al bando (Installatore Professionale n.5, ottobre 2021). Sempre qui avevamo anticipato l’intenzione dell’Unione Europea di aggiornare la norma esi stente in materia, che risale al 2014.

Un aggiornamento reso necessario dal fatto che le emissioni di HFC sono aumentate circa del 10-12% in 5 anni (dati ISPRA). Per questa ragione il 5 aprile 2022 la Commissione ha presentato una proposta di revisione alla Regolamentazione Europea sugli F-Gas. Sulla nuova proposta pesa in particolar modo la volontà di aggior nare la norma rispetto al Green Deal europeo e agli obblighi internazionali sugli HFC assunti con il Protocollo di Montreal. La proposta che sarà

discussa dal Parlamento europeo introduce diverse novità per il settore HVAC/R.

Quote più restrittive

Il ricalcolo delle quote per immis sione sul mercato di HFC prevede un ridimensionamento delle quantità già a partire dal 2024 fino a ben oltre il 2030. Il calo previsto dal sistema quote sarà quindi drastico, ridu cendo i massimali fino a un sesto in un arco temporale di 13 anni, dal

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202244 di Pasqualina Ciancio Normativa

2025 al 2038. Anche la quantità di HFC che è possibile immettere sul mercato europeo si riduce drasti camente: se nel 2015 il valore base era stato fissato a 176.700.479 ton nellate di CO 2 equivalente (tCO 2e), la nuova proposta prevede un taglio ulteriore: dal 2024 al 2026 la quantità dovrà ridursi fino a un massimo 41.701.077 tCO 2e, e la progressione terminerà nel 2048, quando la quota si ridurrà definiti vamente a 4.200.133 tCO 2e,.

I dubbi sulle tempistiche

Ogni anno in Italia vengono instal lati oltre 1 milione di impianti split. Il nuovo regolamento comunitario vie terà gli split contenenti un gas refri gerante con GWP superiore a 150, tranne quando richiesto dagli standard di sicurezza, ed entrerà in vigore dal 2027. L’intento della Commissione è quello di spingere il mercato verso gli split a idrocarburi, ad oggi pratica mente inesistenti sul mercato e osta colati dalle normative sulla sicurezza

per via dell’utilizzo di gas infiamma bili. Per gli split di capacità superiore a 12 kW (principalmente i VRV-VRF) invece verrà vietato l’uso di gas refri gerante con GWP superiore a 750, sempre fermo restando il vincolo degli standard di sicurezza.

Su questo punto esprime qualche scetticismo Eurovent, l’Associazione europea dell’industria per Indoor Climate, che nel corso di un evento organizzato da ANIMA Confindu stria nella cornice di MCE 2022 –dal titolo F-GAS regulation: Ongoing revision and industry concerns – ha esposto alcune delle preoccupazioni del settore relativamente al nuovo regolamento. La proposta prevede una forte riduzione degli HFC immessi sul mercato dal 2024 in poi, e una graduale eliminazione degli HFC per le nuove apparecchiature nel settore della climatizzazione degli ambienti e delle pompe di calore dal 2027 in poi. Ma attualmente, secondo Euro vent, ci sono sul mercato oltre 27 mila modelli di pompa di calore che utiliz zano F-Gas; adattarsi a questi requi siti e passare contemporaneamente ad alternative agli HFC rischia di essere troppo impegnativo nei tempi propo sti dal regolamento europeo. La pro posta è quindi di mantenere l’attuale fase di riduzione graduale almeno fino al 2030. Senza contare che anche i regolamenti sulla progettazione eco compatibile che riguardano queste apparecchiature sono attualmente in fase di revisione per soddisfare requi siti più severi.

Refrigerazione commerciale e refrigeranti naturali

“Al contrario per quanto riguarda la refrigerazione commerciale sor prendentemente i divieti propo sti sono stati mantenuti inalterati rispetto al vecchio regolamento del 2014 e oggi non riflettono nemmeno lo stato dell’arte delle tecnologie cor rentemente adottate sul mercato”, commenta Francesco Mastrapasqua, Presidente di Assocold. “L’industria della refrigerazione commerciale ha infatti già da anni intrapreso la tran

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Normativa

sizione verso i refrigeranti naturali che hanno impatto serra pratica mente nullo.

In questo senso il settore della refrigerazione ha espresso l’auspicio che la Commissione introduca indi cazioni chiare che promuovano l’uso di questi refrigeranti e abbassi drasti camente i limiti proposti, anche per quanto riguarda l’uso di refrigeranti per l’assistenza e la manutenzione, ritenendo oggi prioritario ridurre lo stock di refrigerante altamente climalterante attualmente conte nuto nel parco delle apparecchiature installate, molte delle quali installate ormai molti anni or sono e soggette a continue perdite ed emissioni”.

La formazione per i tecnici del settore Collegato al tema degli split a idro carburi vi è quello della formazione. La possibilità di immettere sul mer cato prodotti che presentano rischi tecnici mediamente più elevati, a causa dell’infiammabilità dei gas utilizzati, rende fondamentale la formazione dei tecnici installatori e manuten tori. All’articolo 10 il regolamento di revisione europeo prevede che gli Stati membri, sulla base dei requisiti minimi introdotti dallo stesso regola mento, dovranno istituire o adeguare programmi di certificazione, e prov vedere affinché i tecnici che lavorano con i gas fluorurati ad effetto serra, e tutte le altre alternative (idrocar buri), dispongano di una formazione sulle competenze pratiche e sulle

conoscenze teoriche: il testo parla di installazione, assistenza, manuten zione, e riparazione o disattivazione delle apparecchiature, ma cita anche il controllo delle perdite.

In particolare, i programmi di certificazione e formazione riguar dano: i regolamenti e le norme tec niche applicabili; la prevenzione delle emissioni; il recupero dei gas fluorurati a effetto serra; la movi mentazione sicura delle attrezza ture del tipo e delle dimensioni oggetto del certificato e gli aspetti di efficienza energetica. Secondo Marco Oldrati, Managing Direc tor di Assofrigoristi, intervenuto a MCE 2022 all’incontro organizzato dal CNA Impianti Prime considera zioni sulla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consi glio sui gas fluorurati a effetto serra, il nuovo testo all’articolo 10, relativo alla formazione, presenta alcune criticità. L’auspicio è che vengano favorite le nuove soluzioni in ter mini di gas sintetici rispetto a un revamping nella direzione dei gas naturali, uno dei quali è il propano – notoriamente esplosivo – oppure ancora l’ammoniaca. Uno dei punti oscuri riguarda poi l’applicazione di una norma non tecnica – il D.Lgs. 81/2008, Testo Unico sulla sicurezza – che non si occupa nello specifico di sicurezza ambientale ed efficienza e soprattutto non è adeguata alle novità che la norma europea prescrive. Secondo Assofrigoristi, serve una norma scritta da tecnici del settore

che racchiuda la consapevolezza dei nuovi rischi correlati all’utilizzo dei nuovi refrigeranti

.

Infine, il tema delle certificazioni. All’art. 10 comma 7 il nuovo regola mento europeo prevede che i certifi cati di abilitazione alla manipolazione di gas fluorurati esistenti rimangano in vigore purché formalizzati secondo l’at tuale Regolamento 517/2014. La con traddizione, secondo Marco Oldrati, sta nel fatto che al comma 1 dell’art.

10 viene chiesto agli Stati membri di protocollare la formazione e la cer tificazione anche sui gas alternativi mentre poco più avanti, al comma 7, viene detto che si può proseguire con le certificazioni esistenti – obsolete in quanto preparavano all’utilizzo degli F-Gas in uso 10 anni fa – molte di queste emesse nel 2013 con scadenza nel 2023. Secondo Assofrigoristi le certificazioni in scadenza verranno messe in stand by finché non ci sarà un nuovo regolamento che permet terà di avere dei protocolli di forma zione e degli schemi di certificazione utili a far formazione su tutti i gas che il regolamento prevede, sia fluo rurati che alternativi. Diversamente si creerebbe una situazione per cui verrebbero erogati dei certificati di abilitazione alla manipolazione sulla base di un regolamento che non con templa le specificità tecniche previste dallo stesso phase down degli HFC.

La banca dati F-Gas

Il nuovo testo, sulla scia della banca dati italiana sugli F-Gas, incentiva l’utilizzo di un sistema simile anche negli altri Stati membri. Nel caso in cui i dati non siano con servati in una banca dati istituita dalle autorità competenti degli Stati membri, la norma prevede che ven gano applicate le seguenti disposi zioni:

• gli operatori dovranno conservare i registri per almeno cinque anni;

• le imprese che svolgono le attività indicate dovranno conservare per gli operatori copie delle registrazioni citate nel testo per almeno cinque anni.

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L’evento
“F-GAS regulation: Ongoing revision and industry concerns” organizzato da ANIMA e Eurovent durante MCE 2022

Inoltre, le registrazioni citate dalla nuova proposta dovranno essere messe a disposizione su richiesta dell’auto rità competente dello Stato membro interessato nonché della Commis sione. Ma quella che viene considerata come un’eccellenza italiana e conside rata dalla Commissione “un modello da seguire” per Marco Oldrati ha il difetto di occuparsi esclusivamente delle transazioni, interfacciandosi con l’Agenzia delle Dogane ai fini della prevenzione delle introduzioni ille gali, ma non del problema dell’utilizzo concreto sul campo del gas e delle misure conseguenti. “Ci viene da pen sare – commenta il Managing Direc tor di Assofrigoristi – che 4 anni di lavoro su un software che ci ha creato parecchie difficoltà vengano recepiti dalla Commissione come un marti rio volontario perché nel momento in cui si decide di fare una Banca dati a livello europeo questa riguarda solo le

cessioni. Il nostro Registro F-Gas ci mette nella situazione di sapere quanti drop-in dobbiamo fare per tenere in vita degli impianti che forse non sono così solidi ma dall’altra parte non partono i controlli perché sul registro possono essere caricati 5 kg di nuovo gas introdotti in impianti a settimana senza un controllo sul territorio”.

Novità per gli impianti commerciali non ermeticamente sigillati

A partire dal 1° gennaio 2022 è entrato in vigore l’obbligo di utiliz zare refrigeranti con GWP minore di 150 nei frigoriferi e congelatori per uso commerciale, ma solo se l’im pianto è ermeticamente sigillato; così formulata la norma ha permesso ad alcuni costruttori di bypassare l’ob bligo rendendo il sistema non erme ticamente sigillato. Per sopperire a questo problema, la nuova proposta

L’incontro tra il MiTE e gli stakeholder

Il 5 luglio il Ministero della Transi zione Tecnologica ha incontrato gli stakeholder interessati alla propo sta di revisione del Regolamento Europeo sui gas fluorurati per rac cogliere le riflessioni e le proposte delle varie Associazioni sul tema. In particolar modo, si è parlato di rivedere le quote di phase down previste, delle difficoltà per l’indu stria di settore e della necessità di migliorare l’applicazione delle nor mative attuali. Di queste istanze si farà carico presso le istituzioni euro pee Alessandro Modiano, ministro plenipotenziario e Inviato speciale per il cambiamento climatico.

della Commissione introduce il con cetto di “Self Contained” per cui un impianto integrato, monoblocco, di refrigerazione commerciale dovrà con tenere già dal 2022 gas refrigerante con GWP minore di 150, mentre dal 2025 lo stesso obbligo sarà esteso a tutti gli impianti di refrigerazione integrati, monoblocco, non split. Francesco Scu deri, segretario generale di Eurovet, ha sottolineato durante l’incontro a MCE come la definizione di “Self Contai ned” riportata in vari passaggi dell’Al legato IV alla norma europea non sia supportata però da alcuna definizione specifica, così come i presunti vincoli di sicurezza previsti per le eventuali esenzioni. Infine, relativamente al phase down gli attori della filiera chiedono indicazioni chiare su quali dovranno essere le competenze e le certificazioni che si dovranno possedere per trattare i gas e date certe per l’attivazione di pro cedure che riguardano lo smaltimento e la rigenerazione. Diversamente potreb bero crearsi delle situazioni in cui non ci sarà gas disponibile per far funzionare gli impianti esistenti e la transizione ecologica si fermerà in mancanza di competenze disponibili per far fronte a queste necessità. E, non meno impor tante, i costi di smaltimento e rigenera zione non dovranno rimanere in carico agli installatori e ai manutentori.

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Gualtiero Fiorina di CNA Installazione Impianti e Marco Oldrati di Assofrigoristi durante l’incontro organizzato a MCE 2022

COME RITROVARE

L’EQUILIBRIO TRA VITA E LAVORO

Una delle lamentele più diffuse nelle nostre vite stressate è: “Vorrei una vita più equilibrata. Vorrei meno stress, non riesco a godermi la mia famiglia, arrivo sempre stremato a fine giornata, non ho mai tempo per fare quello che vor rei davvero…”

La ricerca di un equilibrio tra vita privata e lavoro è un tema particolarmente importante perché finisce per essere anche e soprattutto una questione di salute, sia fisica che men tale. Diversi studi scientifici hanno evidenziato infatti che i sovraccarichi di lavoro sono associati a un maggior rischio di incorrere in ictus e, in generale, in problemi cardiocirco latori. Del resto però, ognuno di noi ha i conti da far qua drare, in un mondo sempre più complicato. Siamo animali complessi, è impossibile isolare una parte di noi dal contesto che ci circonda. Se anche il tuo lavoro ti piace, sei comunque immerso in un mondo di impressioni, relazioni, comunica zioni allarmiste, esigenze (spesso) isteriche, pressioni fuori controllo e chi più ne ha più ne metta: c’è il cliente che ti mette fretta, il fornitore ritardatario, le fatture da saldare, le tasse da versare… Tutto questo rende ovviamente diffi cile affrontare le giornate con quella serenità che permette

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202248 a cura di Erica Zuanon* Troppo stress? Invece di cercare un equilibrio impossibile tra il lavoro e la vita privata, è meglio cambiare prospettiva e puntare all’armonia Carriera & Lavoro in collaborazione conRUBRICAR

Cinque consigli utili

1) Resisti al perfezionismo. Quando stabilisci obiettivi irrealistici per te stesso, ti stai preparando a non essere all’altezza. Cerca di fare del tuo meglio: nessuno può chiedere di più.

2) Occhio a come pensi. Se ti concentri sugli aspetti negativi di ogni situazione e interazione, ti ritroverai svuotato di energia e motivazione.

3) Non cercare di controllare l’incontrollabile. Molte cose sul lavoro sono al di fuori del nostro controllo, in particolare il comportamento di altre persone. Invece di stressarti per loro, concentrati sulle cose che puoi controllare, come il modo in cui scegli di reagire ai problemi.

4) Cerca l’umorismo nella situazione. Se usato in modo appropriato, l’umorismo è un ottimo modo per alleviare lo stress sul posto di lavoro. Quando tu o le persone intorno a te iniziate a prendere il lavoro troppo sul serio, trova un modo per alleggerire l’atmosfera condividendo una barzelletta o una storia divertente.

5) Ordine e pulizia. Dal furgone alla cassetta degli attrezzi, se il tuo spazio di lavoro è un disastro, archivia e fai ordine; solo sapere dove si trova tutto può far risparmiare tempo e ridurre lo stress.

di vivere bene e rendere al meglio. Come trovare quindi un decoroso equilibrio tra vita e lavoro? Prima di dare una rispo sta (controcorrente) a questa domanda, vediamo di fare un rapido salto indietro.

Dalla preistoria alla “work life balance”

Con il termine work life balance, di origine inglese, si intende l’equilibrio tra la vita privata e il lavoro. Si tratta, dunque, della capacità di far convivere in maniera pacifica la sfera professionale e quella privata. Il concetto in realtà è molto ampio: nato per la prima volta negli anni Settanta in Gran Bretagna, è diventato sempre più di attualità negli ultimi anni, man mano che lo sviluppo tecnologico ha reso sempre più sottile il confine tra vita privata e sfera profes sionale. Ma non è sempre stato così, anzi: per migliaia di anni il lavoro era vita. Se non lavoravi – caccia, agricol tura, pastorizia – non vivevi a lungo. Per millenni le persone lavoravano secondo i propri bisogni e le proprie ambizioni. Il maniscalco non doveva lavorare fino alle cinque; poteva tornare a casa quando aveva finito di ferrare i cavalli. È stato solo con la prima Rivoluzione industriale che le cose pre sero una piega completamente diversa: cominciò l’epoca di boss tiranni, orari di lavoro infernali e fabbriche dove l’illu minazione artificiale eliminava ogni differenza tra giorno e notte. Come conseguenza, nel XX secolo nacquero movi menti sindacali sempre più forti per proteggere i lavoratori e limitare l’orario di lavoro. Per l’elaborazione del concetto “equilibrio vita-lavoro” bisogna aspettare però fino alla metà degli anni ‘80: da allora è diventato sempre più diffuso e centrale fino ai giorni nostri. Da allora l’idea di “equilibrio vita-lavoro” si è radicata nelle sfide della vita reale e ha catturato le nostre menti e la nostra immaginazione. Il desiderio di equilibrio è comprensibile. Avere tempo sufficiente

per ogni cosa e fare ogni cosa in tempo. È una prospet tiva così invitante che basta pensarci per sentirsi sereni e in pace con se stessi. Questa calma è tanto reale da convin cerci che sia lo stile di vita giusto. Ma se non fosse così? Se pensiamo all’equilibrio come a un “centro di gravità per manente”, come cantava Battiato, cadiamo nell’inganno di dover dedicare lo stesso numero di ore (o di minuti) a tutto ciò che è importante per noi. Il che è fisiologica mente impossibile, soprattutto considerato che oltre a ciò che vogliamo o vorremmo fare, c’è tutto ciò che “accade”: imprevisti, contrattempi, richieste dall’esterno e così via. Il risultato è che, nel tentativo di dare un po’ del nostro tempo a tutto, finiamo per lavorare troppe ore, troppo a lungo, troppo ininterrottamente. Ad aggravare la situazione arrivano poi i sensi di colpa per le storie della buonanotte che non hai potuto raccontare a tuo figlio, la festa di com pleanno o la partita di calcetto a cui non hai potuto par tecipare, la serata romantica che hai dovuto cancellare per rincorrere le emergenze…

L’illusione dell’equilibrio

Azione IKIGAI, da sx: Francesca Scelsi, Career Coach e Formatrice, Erica Zuanon, Content Marketer e Career Coach, Alessandra Dell’Aglio, Sociologa e Job Profile Developer

Il problema di tutto questo è che cercare l’equilibrio tra vita e lavoro, in realtà è un’illusione. “La verità è che l’e quilibrio è una fesseria. Una chimera irraggiungibile... La ricerca di equilibrio tra lavoro e vita, per come la pen siamo, non è semplicemente un proposito fallimentare; è anche dolorosa e distruttiva”, spiega Keith H. Hammonds del Solutions Journalism Network. Più che cercare l’equi librio quindi, inteso come una suddivisione equivalente tra tutte le voci che richiederebbero la nostra attenzione e la nostra presenza, dovremmo cambiare la prospettiva, uscire dall’inganno del “dovrei fare tutto” e decidere invece cosa ci permette di avere una vita che ha senso. Un senso oltre il reddito. Perché certo, guadagnare è importante, ma anche non arrivare a fine corsa con un sacco pieno di rimpianti. Se dunque ottenere l’equilibrio è una bugia, che cosa bisogna fare? Controbilanciare, compensare. Innanzitutto potremmo sostituire la parola “equilibrio” con “armonia”. Armonia significa sapere qual è il risultato finale, il “senso” che vuoi percepire nella tua vita, e diri gere in modo dinamico le tue attività quotidiane attorno a quel senso. Sentiamo parlare così tanto di equilibrio che siamo portati a pensare automaticamente che sia proprio ciò che dovremmo cercare. Non è così. Lo scopo, il signifi cato, il senso, sono questi gli ingredienti che rendono una vita piena di successi. Cercali e quasi sicuramente vivrai senza equilibrio ma con una grande armonia che ti darà la sensazione di vivere una vita che vale, non solo un’in terminabile sequenza di cose da fare.

* Erica Zuanon è ing. e Career Coach, co-founder di Azione IKIGAI, il primo percorso scientifico per scandagliare il mercato (e la tua anima) alla ricerca delle opportunità di lavoro più adatte a te, per liberarti dallo stress, realizzarti piena mente ed essere pagato per quello che meriti (davvero).

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MAXIMILIAN VIESSMANN: “CON LE NOSTRE TECNOLOGIE SIAMO PRONTI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA”

pompe di calore richiede molta più formazione e più esperien za. Dal momento che siete presenti qui a Verona, se andate al piano di sopra potrete vedere la sala prove in cui gli installatori fanno formazione pratica, con i nostri prodotti di ultima gene razione. Stiamo mettendo molto impegno nella formazione in presenza, ma anche in quella digitale. Stiamo investendo molte risorse per essere sicuri che gli installatori abbiano le abilità giuste. Aggiungo una cosa che spesso viene tralasciata: se non usiamo gli strumenti digitali che sono disponibili per la messa in servizio dei nostri prodotti, e se non aumentiamo la loro efficien za riducendo il tempo che si spende nell’installazione e nella posa in opera, ci saranno sempre problemi nella disponibilità e nella capacità di installazione.

Fondato nel 1917, il Gruppo Viessmann festeggia quest’anno i 105 anni di attività: un anniversario di soddisfazione per un Gruppo in crescita, che ha conseguito nel 2021 un fatturato complessivo di 3,4 miliardi di euro e che sta progressivamente ampliando la propria presenza a livello globale. Per celebrare questa ricorrenza, il Board del Gruppo ha intrapreso un tour per incontrare i collaboratori presso varie delle proprie socie tà, tra cui l’Italia. Mercoledì 13 luglio Stefano Dallabona, AD di Viessmann Italia, ha accolto Maximilian Viessmann, CEO del Gruppo, Thomas Heim, CEO della Divisione Climate Solu tions, Frauke von Polier, CPO del Gruppo e Byung-Hun Park, Vice President Corporate Communications. Durante l’incontro, Viessmann ha risposto anche a due domande per i nostri lettori, a proposito della professionalità degli installatori e riguardo al tema cruciale della transizione energetica, alla luce degli ultimi orientamenti europei sulla messa al bando delle caldaie a gas entro il 2029. Riportiamo di segui to le sue risposte.

Di fronte a prodotti tecnologi camente sempre più avanzati e integrati, gli installatori sono preparati a suffcienza o c’è bisogno di maggiore formazione?

Di sicuro questa accelerazione estremamente veloce verso le

L’Unione europee prevede di mettere al bando le caldaie a gas entro il 2029. La transizione energetica corre troppo veloce, o ce la faremo a stare al passo? Ero proprio ieri a Bruxelles, a parlare con la commissaria euro pea per l’Energia Kadri Simson, e ovviamente ne abbiamo di scusso. Sono ambizioni troppo grandi? Il passaggio è troppo veloce? Non è una domanda facile a cui rispondere. Se tuttavia dovessi dare una risposta immediata, direi che non stiamo andando veloci abbastanza. Perché il cambiamento clima tico non ci sta dando il tempo di adattarci, sta accelerando e dobbiamo fare qualcosa. La domanda principale non riguarda la velocità, ma se stiamo usando tutte le tecnologie disponi bili oggi o se stiamo complicando le cose escludendo alcune soluzioni che potrebbero dare il proprio apporto. Ad esempio, oltre a guardare all’elettricità da fonti rinnovabili come una fonte primaria, guardiamo anche a gas e carburanti green Tutto ciò che al momento può aiutarci a renderci indipendenti dalle fonti energetiche russe, e a salvaguardare il clima, è fonda mentale. Il punto principale, quindi, è che se escludiamo alcune soluzioni e ci limitiamo a una gamma più ristretta, allora sì la transizione probabilmente è troppo ve loce e gli obiettivi saranno molto difficili da raggiungere.

Le nostre caldaie a gas, ad esempio, sono in grado di utilizzare una miscela al 20% di idrogeno e sono progettate per arrivare al 100%. Quindi, oltre a in stallare pompe di calore, possiamo an cora utilizzare caldaie a gas che sfrut teranno combustibili green nel lungo periodo.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202250 Intervista News
In occasione del 105esimo anniversario dell’azienda, il CEO del Gruppo Viessmann ha incontrato a Verona i giornalisti del settore

Dal mercato

UNA NUOVA “CASA” PER VAILLANT ALL’INSEGNA DELLA CULTURA UMANISTICA

Vaillant Group Italia ha inaugurato il 19 luglio la nuova Torre presso l’headquarter di via Benigno Crespi a Milano. Gli spazi sono stati riprogettati con criteri pragmatici, con l’intento di soddisfa re un modo nuovo di lavorare e privilegiare gli aspetti relazionali rispetto a modalità più individuali tipiche del passato. Tra le principali novità: la Torre comprende una biblioteca aziendale, che occupa un intero piano ed è in grado di contenere fino a 3 mila volumi. L’edificio è climatizzato con 14 pompe di calore aroTHERM plus combinate in “cascata”, garantendo alte prestazioni ed efficienza energetica con un minore impatto ambientale, grazie anche all’impiego del gas refrigerante naturale R290. Nella stessa occasione, Vaillant ha inaugurato l’iniziativa THE HUMAN SOCIETY. Inspired by Vaillant, con l’obiettivo di promuovere un “Nuovo Umanesimo” all’interno delle organizzazioni e al di fuori di esse: un progresso sostenibile a beneficio dell’ambiente e delle persone, mettendo a disposizione esperienza e competenze.

Le pompe di calore trainano le vendite del gruppo

Nel corso del 2021 Vaillant Group ha incrementato le vendite di oltre il 20%, raggiungendo un fatturato di 3,3 miliardi di euro. A registrare un forte incremento dei ricavi è, in particolare, il settore delle pompe di calore elettriche, che con oltre +50% si conferma il segmento di prodotto in più rapido sviluppo del gruppo. La crescita è stata significativamente favorita anche dal segmento delle soluzio ni a gas, in cui il gruppo ha registrato un +19%. I dati del 2021 permettono all’azienda di consolidare ulteriormente la propria posizione di leader globale, con la vendita di oltre 2,5 milioni di caldaie e quasi un milione di scaldabagni. Nell’anno trascorso Vaillant Group ha investito 300 milioni di euro, principalmente per pompe di calore, ricerca e sviluppo e digitalizzazione. Ingenti fondi sono stati investiti nell’espansione delle capacità produttive delle pompe di calore, inclusa una nuova linea di produzione presso lo stabilimento di Belper, nel Regno Unito, il cui avvio è previsto per la fine dell’anno. Inoltre, sono state notevolmente ampliate le capacità produttive della sede centrale di Remscheid e dello stabilimento francese di Nantes, nonché le strutture di vendita e di assistenza post-vendita.

Daikin Europe: 300 milioni per il nuovo stabilimento in Polonia

Daikin Europe N.V. ha annunciato un investimento da 300 milioni di euro per la creazione di un nuovo stabili mento a Łódź (Polonia), che diventerà il primo polo pro duttivo del Paese. L’impianto sarà destinato alle unità a pompa di calore residenziali ed entrerà in funzione a luglio 2024, andando ad aggiungersi agli altri già attivi in Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Turchia e Italia. L’annuncio fa seguito alla decisione di Daikin Europe di stanziare 840 milioni di euro per il piano di gestione strategica FUSION 25, presentato l’anno scorso, e un’ulteriore somma per gli stabilimenti già esistenti, con un investimento complessivo di 1,2 miliardi euro entro il 2025. Nell’ambito del piano strategico quinquennale FUSION 25, l’Europa rappresenta una regione chiave per espandere il business delle pompe di calore. “I nostri sforzi ci consentiranno di quadruplicare il volume attuale nei prossimi 3 anni e di creare un sistema di produzione in grado di rifornire con continuità un mercato in rapida espansione. Questa, inoltre, è una nuova tappa del nostro percorso di localizzazione, volto a far sì che tutti i sistemi di riscalda mento venduti in Europa siano anche prodotti sul territorio europeo”, commenta Hiromitsu Iwasaki, Vicepresidente di Daikin Europe. “Secondo le stime, entro il 2025 saranno oltre 3 milioni le unità di riscaldamento a pompa di calore installate ogni anno, con un tasso di crescita annua del 30% circa. E chiaramente, Daikin intende riaffermare la propria leadership investendo nel futuro”, aggiunge Patrick Crombez, General Manager di Daikin Europe Heating and Renewables.

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Dal mercato

AL VIA I LAVORI PER IL NUOVO LABORATORIO

DI BDR THERMEA PER LE POMPE DI CALORE

È iniziata ufficialmente la costruzione del nuovo la boratorio di ricerca e sviluppo BDR Thermea in Spagna, destinato ad accelerare l’innovazione nelle pompe di calore commerciali. Il CEO di BDR Ther mea Group Bertrand Schmitt e altri membri del Ma nagement Board si sono uniti ai colleghi spagnoli per posare la prima pietra del laboratorio di pompe di calore commerciali a Vilafranca del Penedés, vicino a Barcellona.

“Il nostro impegno nell’innovazione delle pompe di calore è ancora più incisivo”, afferma Bertrand. “Co me azienda, ci chiediamo costantemente come pos siamo supportare al meglio i nostri clienti per ren dere la transizione energetica una realtà. Crediamo che le pompe di calore siano una parte importante di questa risposta.” “La costruzione del centro R&D di Vilafranca testimonia l’impegno del nostro Gruppo a sviluppare la tecnologia delle pompe di calore e ci permette di continuare ad innovare in questo campo”, commenta Alberto Favero (in foto), Direttore Generale di Baxi SpA, società appartenente al Gruppo BDR Thermea. “Le pompe di calore sono un’importante parte della nostra visione di un futuro sostenibile ed il nuovo laboratorio offre nuove opportunità per avvicinare la transizione energetica.” Il laboratorio spagnolo opererà in collabora zione con la business unit delle pompe di calore residenziali situata a Mertzwiller in Francia. Il laboratorio consentirà di eseguire una varietà di condizioni di test, tra cui un ampio range di temperature da -20°C a + 55°C, l’opzione di “aria secca” o “100% umidità”, e fino a quattro camere climatiche. I test saranno disponibili a partire da novembre 2022, e i lavori per mettere a punto il laboratorio dovrebbero essere completati l’anno prossimo.

Airzone: 8,5 milioni di euro per un nuovo centro di produzione

Airzone ha annunciato un investimento di 8,5 milioni di euro in un nuovo centro di produzione a Malaga nei prossimi tre anni. Con una crescita media del 35% nella prima metà dell’anno e del 75% in Italia, l’azienda, che ha raggiunto un fatturato di 65 milioni di euro nel 2021, dispone di un centro R&D&I, situato nel Parco Tecnologico dell’Andalusia (Malaga), che ospita l’intero processo di sviluppo e produzione dei suoi prodotti, e di una sede commerciale e una rete distributiva nel nostro paese. Con 25 anni di esperienza e attività in Spagna, Italia, Francia e Stati Uniti, Airzone ha installato più di 400.000 sistemi di zonificazione (climatizzazione a zone) in ambienti residenziali e commerciali. L’azienda investirà ora nella costruzione di un altro centro di produzione che sarà soggetto ai più alti standard di sostenibilità per ridurre il consumo energetico. “Secondo i dati dell’Unio ne Europea, il 40% del consumo finale di energia avviene negli edifici e circa il 50% è attribuibile ai sistemi di raffreddamento e riscaldamento. Tutto questo, insieme alle attuali circostanze geopolitiche, ha portato gli organismi europei a promuovere il piano ‘REPowerEU’ per ridurre la dipendenza energetica dell’Unione Europea dalla Russia, promuovendo al tempo stesso la transizione energetica e la decarbonizzazione delle economie europee”, ha commentato Davide Truffo, Responsabile Business Development and Training. “In questo contesto, adottare sistemi di controllo in grado di ottimizzare i consumi degli impianti di condizionamento contribuisce efficacemente a diminuire i costi di energia elettrica, a ridurre le emissioni di CO2 e a contribuire alla riduzione di importazione di gas russo”.

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News

I vincitori del Concorso di Idee Hansgrohe per un bagno ecosostenibile

Si è conclusa a fine luglio la terza edizione del Concorso di Idee per un bagno ecosostenibile indetto dall’Università di Perugia e da Hansgrohe Italia per sensibilizzare la comunità accademica e locale sul tema del risparmio idrico. Le idee progettuali degli stu denti hanno avuto come fil rouge la progettazione di un bagno a uso privato di 10 metri quadrati utilizzando prodotti e sistemi a risparmio idrico. I progetti degli studenti sono stati valutati da una giuria di esperti e hanno visto la proclamazione come vincitore del Concorso di Idee il progetto presentato da Letizia Busani e Fede rico Aprile. I due meritevoli studenti del Corso di Infrastrutture Idrauliche Urbane dell’Ateneo perugino hanno proposto quattro spunti concettuali, i “tips”, basati su principi per loro essenziali, ovvero l’acqua come risorsa energetica, il riuso dell’acqua fino allo scarto e, infine, la domotica come mente del risparmio idrico. I “tips” consistono in: sfruttare l’acqua calda sanitaria per il riscaldamento del bagno; sfruttare l’energia cinetica del getto d’acqua per produrre energia elettrica; sfruttare le acque reflue del bidet per lo scarico del WC; l’implementazione delle tecnologie e della domotica. Il premio per il team vincitore è stato offerto da Hansgrohe Italia, che ha collaborato per il secondo anno consecutivo a questa edizione del concorso. La multinazionale tedesca ha, infatti, offerto ai vincitori un viaggio formativo presso il proprio headquarter nella Foresta Nera in Germania alla scoperta dei laboratori e degli stabilimenti produttivi. Durante la cerimonia di premiazione è stato inoltre assegna to il premio della “Giuria Tecnica”, che è andato al progetto “WASTE LESS”, un’idea delle studentesse Federica Grasselli, Margherita Raffaella Blois e Laura Suvieri, valutata dai docenti di Perugia come distintiva per completezza, fattibilità e innovazione rispetto alle tec nologie esistenti. Hansgrohe Italia ha assegnato la sua “Menzione Speciale” premiando il team composto dagli studenti Alessia Abbozzo, Giovanni Boco, Agnese Chiucciù e Francesco Leopardi per il progetto “MAKES GREENER”, che suggerisce un bagno a risparmio idrico, smart e green.

COLLABORAZIONE UNIVERSITÀ-INDUSTRIA, L’ESEMPIO DI FANTINI COSMI

La collaborazione con il mondo accademico ha una lunga tradizione in Fantini Cosmi. Negli ultimi 12 mesi, questa collaborazione ha dato frutti concreti, grazie a numerosi progetti di tesi con laureandi del Politecnico di Milano; tra questi, spicca il progetto di un laureando che, con il suo lavoro e l’affiancamento di un intero team di esperti di Fantini Cosmi, è giunto a risultati che hanno permesso di implementare delle migliorie al prodotto di punta dell’azienda, Ecocomfort 2.0 Smart. Fabiano Manara, laureatosi lo scorso aprile con una tesi di Laurea Magistrale in Energy and Engineering, Green Po wer System, dal titolo “Decentralized Heat Recovery Mechanical Ventilation Unit: CDF modeling and Analysis”, è stato affiancato durante tutto il tirocinio dal responsabile della Ricerca e Sviluppo di Fantini Cosmi, Roberto La Capruccia. Grazie al lavoro di Fabiano, e al supporto del team di Fantini Cosmi, è stato realizzato un ambiente simulativo dell’unità di ventilazione con recupero di calore e, sulla base di test e considerazioni relative a risultati ottenuti sperimentalmente, è stato possibile modificare la produzione di alcuni componenti che oggi permettono di ottenere prestazioni largamente migliori in termini di portata d’aria e di prevalenza. “Nei 12 mesi di tirocinio ho studiato la fluidodinamica computazionale e ho imparato ad usare software professionale, realizzando progettazione in FEM” ha dichiarato il neolaureato Fabiano Manara. “Ho imparato a vincere la soggezione che tipicamente gli studenti provano nei confronti dei Professori all’Università, facendo valere le mie opinioni an che nei confronti di professionisti più grandi di me. Io per natura sono molto curioso e devo dire che in Fantini Cosmi ho trovato persone – non solo tra i miei tutor - pronte a ‘sopportare’ e a rispondere alle mie continue domande. È stata un’esperienza totale, sia dal punto di vista personale che professionale”.

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Dal mercato

VALSIR: PREMIATO IL MERITO NELLA CORNICE DEL LAGO DI GARDA

Nella cornice del Lago di Garda a Gardone Riviera, lo scorso primo luglio, Valsir ha premiato i dipendenti con 20 e 30 anni di anziani tà e ha assegnato anche le borse di studio “Niboli Sil vestro” con cui si vuole pre miare l’impegno dei figli dei collaboratori che si sono distinti per aver conseguito importanti risultati legati al proprio percorso di studi. La serata ha preso il via al Salone delle feste del Grand Hotel Gardone con la presentazione delle quattro aziende del Gruppo Silmar che collaborano insieme or mai da diverso tempo: Valsir, Oli, Marvon e Alba. A condurre la serata il consigliere delegato di Valsir Federica Niboli che ha chiamato sul palco dipendenti e studenti per la consegna dei ri spettivi riconoscimenti da parte del presidente Andrea Niboli. In totale sono stati consegnati 19 riconoscimenti ai collaboratori

Valsir, Oli, Marvon e Alba e a 30 studenti sia degli isti tuti di istruzione superiore che universitaria. Nel me se di luglio ricorre anche il 35° anniversario di Valsir, fondata proprio nel 1987 nel territorio della Valle Sabbia, rapporto con il territorio che rappresen ta uno degli elemento fon danti della propria cultura aziendale. L’intento di questa occasione così particolare è stato quello di riconoscere il merito e la capacità sia di coloro che hanno contribuito a condurre l’azienda verso l’eccellenza, con la propria dedizione e l’inestimabile esperienza maturata, sia di quei giovani che saranno chiamati, nel prossimo futuro, a fare propria la stessa idea di eccellenza, portando nel mondo del lavoro le proprie doti e la propria energia, che già oggi lasciano intravedere con l’impegno e la serietà profusi come studenti.

Nuova sede e nuovo impianto produttivo per il Gruppo SFA

Il Gruppo SFA, multinazionale francese che da oltre 60 anni è leader nel mercato delle soluzioni per il bagno, ha deciso di in vestire ulteriormente in Italia acquisendo una nuova sede a San Donato Milanese e realizzando un innovativo impianto industriale 4.0 a San Polo di Piave (TV) totalmente dedicato alla fabbrica zione dei prodotti in ardesia. A inizio 2023 la nuova sede di SFA Italia si trasferirà infatti da Siziano (Pavia) a San Donato Mila nese. Il nuovo quartier generale vanterà 12.500 metri quadrati di superficie coperta e ospiterà all’interno 1.000 metri quadri di showroom, uffici open space, una logistica 4.0 con 7.000 posti pallet e un intero hub dedicato ai piatti doccia in Ardesia. Già operativo da luglio 2022 è invece il nuovo impianto industriale 4.0 di FORMAT, ultima ac quisizione di SFA e si tuata a San Polo di Pia ve (TV). FORMAT vanta un’esperienza plurienna

le nella produzione di prodotti in ardesia e si contraddistingue per l’alto tasso tecnologico. “SFA Group crede molto nell’ot timo lavoro che stiamo portando avanti in Italia e, proprio per questo, ha deciso di investire ulteriormente in diversi progetti che ci toccano decisamente da vicino”, commenta Rino Ferreri, AD di SFA Italia e di FORMAT. “Questo investimento consentirà al nostro Gruppo di aggiungere più automazione al processo produttivo e di alleggerire le attività che oggi vengono eseguite manualmente da chi lavora in magazzino e che da domani po tranno essere realizzate da macchinari interconnessi attraverso l’Industria 4.0. Tutto questo assicurerà una tracciabilità perfetta, ci consentirà di aumentare la capacità produttiva. Un efficientamento dei pro cessi che renderà quest’a zienda ancora più solida e capace di affrontare ulte riori progetti di crescita futura”.

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News

Costruire

i protagonisti del settore si incontrano per discutere dei temi cruciali e delle principali sfide che attendono il mondo dell’edilizia. Un appuntamento fondamentale per professionisti, aziende e stakeholder, per confrontarsi sul futuro di un mercato in continua evoluzione, con la partecipazione dei massimi esperti in ambito accademico, istituzionale, associativo e del mondo imprenditoriale. Il convegno prevede l’erogazione di CFP per ingegneri e architetti

platinum sponsor con il patrocinio di

www.costruirepiu.it IL PRIMO CONVEGNO DIGITALE DELLA FILIERA DELLE COSTRUZIONI 7-10 FEBBRAIO 2023 Per sponsorizzazioni: dircom@quine.it

NON PROFESSIONALE

Condizionatore troppo rumoroso: intervengono il Comune e l’Arpa

TORTONA — Il caldo intenso dell’estate appena trascorsa ha costretto molti a utilizzare a lungo il condizionatore, ma quando l’impianto è molto rumoroso possono crearsi spiacevoli inconvenienti con i vicini di casa. È successo al titolare di uno studio privato di Tortona, situato a lato di un appartamento sito in un condominio nel centro della cittadina piemontese. I vicini, lamentandosi per il rumore eccessivo, si sono rivolti al Comune, che a sua volta – come riporta il sito di informazione locale Oggi Cronaca – ha chiesto l’intervento dell’Arpa per rilevare il livello di emissioni sonore. Quest’ultima ha dato ragione ai vicini, determinando che effettivamente i livelli di rumore prodotti dall’impianto di condizionamento all’interno del loro appartamento non erano accettabili. Per questo il Comune di Tortona ha ordinato ai titolari dell’impianto di condizionamento di provvedere entro 30 giorni ad eseguire idoneo intervento di manutenzione finalizzato al rientro nei limiti acustici delle immissioni sonore prodotte dall’impianto di condizionamento a servizio dello studio.

Anziana chiama la polizia: gli agenti le aggiustano la caldaia

FIRENZE — È una notizia a lieto fine quella raccontata dal sito di informazione locale toscano GoNews: un’anziana di 88 anni, preoccupata per alcune persone sospette fuori dal portone di casa, chiama la polizia. Sopraggiunti alla sua abitazione, gli agenti non trovano nessuno, ma tranquillizzano la signora, che vive da sola. Dopodiché avvisano i suoi familiari e chiamano il 118, per verificare che stia bene. Nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza, la signora fa presente di avere la caldaia bloccata. Allora gli agenti si mettono al lavoro e riescono a farla ripartire – quando si dice “due piccioni con una fava”!

Idraulico aggredito da un politico a colpi di pala

ARDEA — Aggredito a colpi di pala sul lungomare di Ardea da un ex consigliere comunale: è quello che è successo a un idraulico di 52 anni che, lo scorso 31 luglio, stava lavorando presso lo stabilimento “L’ultima spiaggia”, sul lungomare degliardeatini. È stata la stessa vittima ad accusare dell’aggressione Luca Fanco, un ex consigliere comunale già imputato in un processo sulla cosiddetta “stagione degli incendi” ad Ardea. “Sei un pezzo di merda e non devi essere chiamato per fare lavori. Io ti ammazzo”, avrebbe detto Fanco al tecnico, secondo quanto riporta l’edizione locale de la Repubblica. “Mi ha colpito con violenza sul viso – ha denunciato l’idraulico – e una volta a terra sulla schiena”. Ad aiutarlo sarebbe intervenuto un amico, ma l’ex consigliere comunale di Ardea avrebbe picchiato anche quest’ultimo. Scattato l’allarme,Fanco si sarebbe quindi allontanato. “È scappato – ha sottolineato l’operaio –ma ha detto che ci avrebbe ammazzati con una pistola”. In precedenza, Fanco aveva già minacciato di morte l’idraulico, lamentandosi per dei lavori fatti male nella propria abitazione.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.4 - SETTEMBRE 202256 Notizie di cronaca e curiosità L’installatore

Versano la caparra per il Superbonus ma la ditta sparisce

MIRANO — È una disavventura purtroppo non così rara, in tempi di “imprese pirata” nate dal nulla per approfittare del Superbonus, quella capitata a un condominio di Mirano, in provincia di Venezia. I condòmini si erano affidati a una ditta trentina per eseguire una serie di interventi da far rientrare nel 110%, ma a un anno di distanza dalla firma del contratto non solo nessun lavoro è stato iniziato, ma non ci sono nemmeno più i termini per accedere all’incentivo. Ne dà notizia, a inizio agosto, il sito del Gazzettino. La società truffaldina si era presentata come esperta nel settore del risparmio energetico, convincendo una decina di famiglie a sottoscrivere il contratto. “Alla firma dei contratti venivano versate delle somme, circa 1.000 euro ad abitazione, per le attività di consulenza, certificazione tecnica e verifica di fattibilità dei lavori richiesti” – spiega Dirk Campajola, l’avvocato che sta seguendo il caso. “Ad oggi dopo oltre un anno, nulla è stato fatto, nemmeno tali attività prodromiche all’inizio dei lavori, con grave danno per le persone che hanno atteso invano l’inizio dei lavori e probabilmente non avranno più modo di ottenere il bonus del 110% non essendo mai partiti i lavori”.

Incendio in una chiesa copta in Egitto: 41 morti per colpa di un guasto al condizionatore

IL CAIRO — Il 14 agosto 2022 un tragico incidente è avvenuto nella chiesa copta di Abu Sifine a Imbaba, nel governatorato di Giza, in Egitto. 41 persone sono morte nel rogo provocato da un guasto elettrico a un condizionatore d’aria, che avrebbe causato uno scoppio durante la messa domenicale, secondo le informazioni fornite dal Ministero dell’Interno egiziano. In molti sono morti nella calca che si è generata quando i presenti all’interno della chiesa hanno cercato di fuggire dal fumo.

“I tuttofare”, la commedia spagnola che parla del lavoro di tre idraulici

BARCELLONA — Il passaggio generazionale e la diffidenza nei confronti dei lavoratori stranieri: sono questi i due temi principali su cui gioca I tuttofare, della regista catalana Neus Ballùs, uscito in Italia il 9 giugno 2022. Protagonisti del film sono due operai di una piccola impresa installatrice, Valero e Pep; quando quest’ultimo deve andare in pensione, viene assunto come sostituto Moha, un giovane migrante marocchino. Valero però è diffidente nei suoi confronti e quindi gli dà sei giorni per dimostrare di essere un valido lavoratore. La storia trae spunto dall’esperienza di vita della regista, che è figlia di un idraulico e ha modellato i suoi personaggi su tre veri esperti del mestiere. Il film segue quindi le imprese dei tre tecnici, nei vari ambienti in cui sono chiamati a intervenire, con occhio simpatico ma senza mai sminuire la professionalità dei protagonisti.

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COME SI FA UN BUON CONTRATTO?

Per evitare incomprensioni e controversie con i clienti è bene redigere un contratto completo e preciso. La Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi mette a disposizione uno schema-tipo da usare come modello

Prima di svolgere un lavoro di installazione, è fondamentale siglare con il cliente/committente un contratto completo e preciso, così da evitare incomprensioni ed essere sicuri che ogni parti colare sia chiaro a entrambe le parti: tipo di lavoro, tempistiche, pagamenti, eccetera. Far firmare ai propri clienti un contratto ben fatto è indice di professionalità e fiducia, e permette di distinguersi dalle aziende e dagli artigiani che, in maniera poco professionale, si affidano unicamente ad accordi verbali o, peggio ancora, svolgono il proprio lavoro in maniera non conforme alle norme di legge. Ma come si scrive un contratto? Fortunatamente esi stono numerosi modelli che possono essere seguiti e adattati in base alle proprie esigenze. In queste pagine riproduciamo lo Schema contrattuale tipo elabo rato appositamente per il settore impiantistico dalla Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi. Lo schema permette di:

• identificare correttamente le parti contrattuali: il contratto deve essere firmato dal committente, pro

prietario dell’immobile, e dal titolare dell’impresa, non da terzi da essi delegati;

• determinare precisamente l’oggetto del contratto e, conseguentemente, avere la certezza sul conte nuto della prestazione stabilita;

• concordare con certezza tempistiche e modalità di esecuzione;

• pattuire modalità di pagamento e conseguente regolarità e programmabilità di incassi e pagamenti, con la possibilità di dilazioni e garanzia di paga mento in relazione agli stati di esecuzione;

• avere la sicurezza, per entrambe le parti contrat tuali, che il vincolo tra loro sorto sia quello voluto, senza necessità di ricorrere a norme suppletive.

A quali interventi si applica

Lo schema contrattuale tipo riportato in queste pagine riguarda i nuovi interventi, e in particolare le seguenti fattispecie:

• installazione nuovo impianto elettrico

• installazione nuovo impianto elettronico

• installazione nuovo impianto termico

• nuovo allacciamento impianto gas

• nuovo allacciamento impianto idrico e sanitario

• installazione sistema ascensore, montacarichi, scala mobile

• installazione impianto di protezione antincendio

A seconda delle dimensioni, dei mezzi e dell’assunzione del rischio ad opera dell’installatore, il singolo contratto potrà qualificarsi – con conseguente applicazione della disciplina – come Contratto d’opera, Contratto d’appalto o Contratto di vendita.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.0 - NOVEMBRE/DICEMBRE/201958
LE SCHEDE

Oggetto del contratto

si allega al presente contratto sotto la lettera “A” per formarne parte integrante e sostanziale. L’impianto verrà installato dall’Impresa che con la sottoscrizione del presente contratto attesta di essere debitamente abilitata nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 3 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, 37, come da documentazione che si allega al presente contratto sotto la lettera “B” per formarne parte integrante e sostanziale (visura camerale – patentino F-Gas o FER

indicati, con rispettivi preventivi di costi, nel documento

2. Conclusione del contratto e diritto di recesso

Il contratto è concluso con la firma apposta da entrambe le parti al presente contratto tipo eseguita la verifica a vista dello stato dell’immobile. Laddove il contratto sia concluso a distanza o negoziato fuori dai locali commerciali il Cliente ha diritto di recedere dal contratto nel termine di 14 giorni successivi alla sottoscrizione mediante comunicazione scritta a mezzo raccomandata a.r.. o pec, anticipabile via mail all’indirizzo _____; si conviene pertanto che in tal caso le opere inizieranno dopo il decorso del termine concesso al Cliente per l’esercizio del diritto di recesso.

3. Variazioni dell’oggetto del contratto

Tutte le modificazioni all’intervenuto contratto avranno luogo soltanto in seguito all’accordo raggiunto fra le parti circa le conseguenti modificazioni del prezzo contrattuale. Ogni modificazione apportata all’Intervento successivamente alla stipulazione del contratto deve aver luogo per iscritto ed essere firmata da entrambe le parti. Parimenti i contraenti convengono espressamente che eventuali varianti in corso d’opera dovranno essere definite, concordate e quantificate tra le parti.

4. Redazione del progetto

Ai sensi dell’art. 5 del D.M. 37/2008 il progetto dell’impianto deve essere redatto, in conformità alle norme vigenti al momento della redazione stessa, da un professionista debitamente abilitato o Responsabile Tecnico Abilitato. Ove il progetto sia redatto da un pro fessionista di fiducia del Committente, l’Impresa è tenuta a darvi attuazione con la diligenza di un buon imprenditore.

5. Prezzo

Il prezzo complessivo delle opere ammonta ad euro _____________ oltre IVA di Legge, salvo ricorrano agevolazioni, esenzioni, riduzioni della relativa imposta, i cui presupposti sono da documentarsi a cura e responsabilità del committente. II prezzo comprende quanto specificato nel documento come sopra allegato sub A) ove sono specificate le aliquote IVA per singole prestazioni. I costi della veri fica e del preventivo si intendono compresi nei costi di realizzazione dell’intervento. Le prestazioni sono fatturate al Committente, ed il costo può variare successivamente alla stipulazione del contratto esclusivamente in conseguenza di variazioni delle aliquote Iva o di altri oneri tributari/fiscali direttamente attinenti i lavori da eseguire o le forniture da effettuare.

6. Modalità di pagamento

II pagamento del prezzo viene così regolato:

NOVEMBRE/DICEMBRE/2019 | INSTALLATORE PROFESSIONALE 59 CONTRATTO TIPO TRA LE PARTI: Impresa: ________________ con sede in ________________ Via ______________ n __ , Partita Iva ___________________________ rappresentata da _____________________ Codice Fiscale ____________________________ Telefono _________________________ Fax __________________________ Email ___________________________ Posta Elettronica Certificata _________________________ (di seguito denominata “L’impresa”) e Signor/a ___________________________________________ residente a _________________________________________________, Via _________________________________________________ n° __ , Codice Fiscale _______________________________________ (di seguito denominato “Il Cliente/Committente”) Si stipula e si conviene quanto segue 1.
Il contratto ha ad oggetto i seguenti lavori e forniture: _________________________________________________________________ Meglio
che
__________).

LE

SCHEDE

_____ % , pari ad Euro _______ (oltre Euro ________ per IVA)

stipulazione del presente contratto a titolo di acconto; il _____ % in relazione ai seguenti stati di avanzamento lavori (specificare il _____ %), pari ad Euro ________ (oltre Euro ________ per IVA);

_____ %, pari ad Euro

(oltre Euro

per IVA)

il _____ % pari ad Euro ________ (oltre Euro ________ per IVA) a titolo di saldo entro _______ giorni dalla Verifica di Funzionamento dell’Impianto da eseguirsi in concorso tra Cliente e Impresa e contestuale rilascio della Dichiarazione di Conformità degli Impianti. Ogni tranche di pagamento dovrà intervenire a mezzo bonifico parlante o comunque con modalità tali da consentire la tracciabilità dei pagamenti e il godimento delle agevolazioni/esenzioni a favore del Cliente.

7. Garanzia sui lavori eseguiti e sui materiali ex artt. 128 e 129 del Codice del Consumo

L’Impresa esegue i lavori oggetto del contratto a regola d’arte secondo le norme tecniche di sicurezza dell’Ente Italiano di Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), nonché nel rispetto di quanto previsto dalla legislazione tecnica vigente in materia. I lavori e servizi saranno eseguiti dall’Impresa in proprio; si conviene a tal fine tra le parti il divieto di ricorso a subappalto totale dei lavori, salva la possibilità di affidare a terzi l’esecuzione di parte delle opere, previa autorizzazione scritta del Committente. Resta a carico dell’Impresa, senza oneri aggiuntivi per il Cliente, l’attività di smontaggio delle attrezzature e sgombero delle aree interessate alla realizzazione delle opere entro e non oltre _______ giorni dalla data della consegna delle opere medesime, rimanendo a carico della stessa le spese necessarie per l’esecuzione delle attività di cui sopra, salvo diverso accordo o diverse esigenze delle parti. L’Impresa utilizza ed installa esclusivamente componenti nuovi della miglior qualità; l’eventuale messa a disposizione di componenti nuovi od usati da parte del Committente è soggetta all’approvazione dell’Impresa e del Progettista ove nominato in funzione degli standard qualitativi e di sicurezza vigenti al momento della realizzazione dell’impianto. L’Impresa è responsabile nei termini di cui agli artt. 128 129 ss. del d. lgs. 6 ottobre 2005, n. 206 (Codice del Consumo).

Qualora dovesse rendersi necessaria la riparazione o la sostituzione dei componenti da essa forniti, l’Impresa assumerà a proprio carico ogni costo per materiali e manodopera in relazione alla disinstallazione ed alla reinstallazione; sono altresì a carico dell’Impresa tutti i costi eventualmente correlati alle demolizioni ed alle ricostruzioni che dovessero rendersi necessarie.

8. Inizio dei lavori. Consegna dei locali

Il Committente pone a disposizione dell’Impresa i locali interessati all’esecuzione dei lavori entro il ____________________ .

Il Committente si impegna inoltre ad ottenere, salvo diverso accordo con l’Impresa, il rilascio di ogni provvedimento amministrativo necessario per l’effettuazione dei lavori. Qualora necessario, il Committente si impegna a concedere all’Impresa la disponibilità degli spazi condominiali eventualmente interessati all’esecuzione delle opere, o provvisoriamente da occupare nel corso dell’esecuzione delle opere stesse. Le conseguenze di qualsiasi ritardo nell’inizio, così come nella conclusione dei lavori imputabili alla mancata con segna dei locali entro la data sopra indicata sono esclusivamente a carico del Committente, con l’esclusione degli eventi riconducibili a forza maggiore.

9. Termine dei lavori. Penali I lavori termineranno entro e non oltre il __________________ , salvo varianti concordate con le modalità di cui al precedente articolo 3 che importino modificazione dei termini di consegna. Qualora per cause ascrivibili alla mancata disponibilità di componenti o ad altre cause al di fuori del controllo dell’Impresa dovessero preannunciarsi ritardi, l’Impresa stessa ne darà immediata comunicazione al Committente. Nel caso in cui l’impresa ritardi l’inizio o la conclusione dei lavori, salvo caso fortuito o forza maggiore, sarà tollerato un ritardo purché non superiore a 30 giorni solari dalla scadenza fissata, dopodiché sarà dovuta al committente una penale giornaliera di Euro _____________ sino all’effettivo inizio o effettiva conclusione dei lavori.

10. Verifica di buon funzionamento dell’impianto e di regolare esecuzione dei lavori - Documentazione/certificazioni da consegnare al committente Completati i lavori, alla presenza del Committente e/o di un tecnico di sua fiducia, ha luogo la verifica del perfetto funzionamento delle opere realizzate e della regolare esecuzione dei lavori.

Al termine dei lavori l’Impresa è tenuta a consegnare al Committente ai sensi dell’art. 7 del D.M. 37/2008 la Dichiarazione di Con formità degli Impianti e relativi allegati, secondo il modello che si allega al presente contratto sotto la lettera “C” per formarne parte integrante e sostanziale.

Il superamento con esito positivo della verifica del perfetto funzionamento dell’impianto comporta accettazione dei lavori da parte del Committente ed equivale alla consegna al fine dell’esercizio dei diritti del consumatore nella vendita dei beni di consumo, nonché per la decorrenza dei relativi termini, così come previsti dal D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206 articoli 128 e seguenti.

INSTALLATORE PROFESSIONALE | N.0 - NOVEMBRE/DICEMBRE/201960
il
alla
il
________
_________
______________________________________________________ ;

11. Recesso

Fatto salvo il diritto di recesso/ripensamento nel caso in cui il contratto sia stato concluso on line o fuori dai locali commerciali, il Committente può recedere dal contratto, per motivi propri e in qualsiasi momento, mediante adeguata comunicazione. L’impresa ha diritto al pagamento: delle spese sostenute e documentate sino al momento del recesso, ivi comprese quelle per acquisto di materiali da destinare all’intervento; del corrispettivo di tutti i lavori eseguiti sino al momento del recesso; di un importo percentuale sul prezzo complessivo, da determinarsi di comune accordo tra le parti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

12. Controversie

Le controversie eventualmente insorte fra Committente ed Impresa installatrice derivanti dal presente contratto o collegate ad esso – ivi comprese quelle relative alla sua interpretazione, validità, efficacia, esecuzione e risoluzione – potranno essere sottoposte a tentativo di conciliazione presso la Camera Arbitrale di _________ (ovvero presso altro Organismo di Composizione delle Controversie istituito ai sensi dell’articolo 141 del Codice del Consumo che sia territorialmente competente in base alla residenza o al domicilio eletto dal consumatore) secondo la procedura disciplinata dal relativo Regolamento di Mediazione.

13. Personale impiegato dall’impresa

L’Impresa, con la sottoscrizione del presente contratto, dichiara di impiegare esclusivamente personale con il quale intercorrano con tratti di lavoro nel rispetto della legislazione vigente, degli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi.

Nei luoghi interessati all’esecuzione dei lavori l’Impresa adotta ogni prescritta misura di prevenzione di infortuni e incidenti, anche per quanto concerne i danni al Committente e a terzi. L’Impresa è tenuta ad avere idonea copertura assicurativa all risks, e a richiesta del Committente deve essergli consegnata copia della polizza.

14. Allegati

Gli allegati al presente contratto sono rappresentati dal documento contenente elenco delle opere con relativi preventivi di spesa (allegato A), dalla documentazione comprovante l’abilitazione dell’Impresa (visura camerale, certificazione F-Gas – patentino FER _________) ai sensi dell’art. 3 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, 37 (allegato B) e dal modulo di Dichiarazione di Conformità degli Impianti (allegato C).

Letto, approvato e sottoscritto

L’Impresa

Committente

Nota bene: nel contratto dovrà essere inserita anche l’Informativa della privacy, ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 e della normativa vigente in materia di trattamento dei dati personali, che qui non riportiamo.

____________________________________ Il
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