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Scandali in America di Renata Adier

La storia completa di questi procedimenti non può essere scritta, perché non se ne vede ancora la fine; anzi, una tale storia probabilmente non sarà mai scritta... Era una novità vedere un pugno di avventurieri, gente fallita, senza carattere e senza reputazione, impadronirsi di un'arteria commerciale e imporci delle tasse non solo per il proprio profitto personale, ma per estenderle, tramite quella, all'intero commercio di una nazione. .Non c'è nessuno che possa permettersi di dare una scorsa a queste cose sulle colonne dei quotidiani, e poi cancellarle dalla memoria. Per gli Americani significano molto; toccano assai da vicino i fondamenti della comune verità ed onestà senza le quali non può esistere quella sana pubblica opinione che è il respiro vitale di tutto il nostro sistema politico. Charles Francis Adams, Jr., A Chapter

of Erie (1871)

Quando troppi scandali si susseguono per troppo tempo, ininterrottamente e senza essere sottoposti ad indagini adeguate, tendono ovviamente a confondersi. Quelli che all'inizio sembrano casi isolati di corruzione convergono tra loro e alla fine si intrecciano. Gestori di case di cura, raccoglitori privati di rifiuti, proprietari di parcheggi, dirigenti dell'industria cinematografica, rivendi. tori di distributori automatici, compagnie di registrazione, operatori di casinò, camionisti, Mafia, fornitori della Difesa, e infine servizi segreti e pubblici ufficiali eletti fino al grado più alto, cominciano a condividere non solo una generale corruzione ma imprese comuni e ad avere perfino gli stessi uomini. E' questo un momento estremamente pericoloso della vita politica. E' quasi impossibile capire. Alcuni, più portati all'astrazione, inventano teorie cospirazioniste, quando in realtà non si tratta di cospirazione ma di rapporti d'altro genere. Intanto, giornalisti investiga-

tori scoprono fonti e accumulano fatti. Vengono fuori molte notizie. Ma il significato, le deduzioni più ovvie, in un momento di grave scandalo, si perdono in una valanga deprimente di informazioni senza importanza. Ho messo in premessa una citazione dall'inchiesta che Charles Francis Adams condusse nel 1871 sulla Ferrovia dell'Erie che egli chiamava l« arteria commerciale ». Il motivo per cui riuscì con il fratello Henry a rivelare in modo così convincente, in Chapter o/ Erie, la minaccia che gli scandali delle ferrovie e dell'oro degli anni '60 del secolo scorso rappresentavano per « tutto il nostro sistema politico », è che essi capirono, forse più chiaramente di quanti altri abbiano denunciato scandali nella storia americana, cosa significasse in particolare lo scandalo del loro tempo. Non era questione di fatti e rivelazioni giorno per giorno, di somme di denaro, di liste dei corrotti; né si trattava di sapere dimensioni e portata delle transazioni illegali, e quanto fossero implicati i giudici che le dichiararono legali e i legislatori che fornirono le leggi opportune. Ciò che i fratelli Adams avevano in mano al termine della loro ricerca, oltre al possesso di notizie esclusive (in verità un grandioso insieme di notizie), era la comprensione profonda del loro significato: il sistema era minacciato da quella nuova entità, la corporation, non solo perché i funzionari potevano essere comprati, ma fondamentalmente perché il grosso pubblico, « delizia e preda di Wall Street », era tentato e coinvolto nella nuova forma di corruzione. Il cittadino comune, l'elettore, nella sua qualità di piccolo investigatore, poteva illudersi che la « sua» corporation fosse condotta in fondo nei suoi interessi. Spinto, non senza un po' di colpa, dal « fascino di poter accumulare denaro sen za fatica », nel migliore dei casi veniva para. lizzato dalle prove di una corruzione che sem-


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