Il Segno dicembre 2011

Page 30

STORIE Ad Assisi la prima gara di calcio della squadra palestinese

30

Con l’inno della Palestina il calcio chiede dialogo e pace

di Odeh Amarneh Nella mia vita non mi ero mai interessato al calcio e per la prima volta il 23 novembre mi sono entusiasmato nel vedere una partita. Mai avrei creduto di organizzare un pullman, di fare oltre 200 km per andare allo stadio, di divertirmi entusiasticamente e di fare il tifo per una squadra di calcio. La squadra era la nazionale palestinese, giocava per la prima volta in Europa e per me e per gli altri palestinesi rappresentava la nostra nazione, la Palestina. Non siamo stati riconosciuti come nazione dall’ONU lo scorso settembre ma, a novem-

bre, siamo stati accettati all’interno dell’Unesco anche se con molte polemiche, e la FIFA ci ha riconosciuti come nazionale di calcio permettendoci di disputare la prima gara ufficiale con la Lega pro italiana. Il match amichevole ha dimostrato come lo sport possa essere strumento di pace e di dialogo fra i popoli. Assisi è la città della pace e rappresenta la concreta possibilità del dialogo fra i popoli ed è stata scelta proprio per questo motivo come sede per l’incontro, partendo da questa città spero che si formino ponti fra i popoli e non muri. I molti Palestinesi, provenienti da mezza Italia (Roma, Napoli, Firenze e Perugia) hanno parte-

u m e r o sicali t v s e p i ett R

VAN DER GRAAF GENERATOR/2 LA SPIRALE album e anche i testi, nell’alDELL’ENERGIA soprattutto bum capolavoro di Still Life, saranno anE DELL’ANGO- cora più drammatici, disincantanti e SCIA COSMICA meno più reali e diretti semS’INTERSECA pre di più a scrutare l’inconscio delCON IL ROCK l’animo umano, i suoi Seconda parte Se la band si scioglie non termina però la linfa compositrice di Hammill che già aveva avviato e che proseguirà fino ad oggi un discorso solistico parallelo ai VDGG ma che alla fine si avvale sempre degli stessi musicisti del gruppo, e dove in questi lavori il cantante avrà modo di ampliare e ricercare nuove sonorità più sperimentali e fuori dalle logiche dello standard del tipico sound vandergraaf. Quando si riuniranno nel 1974 riusciranno ancora a produrre nuovi dischi dove il sound diviene più compatto e incisivo, forse meno ricercato rispetto a qualche barocchismo dei primi

eterni dubbi e innumerevoli paure. Godbluff, dark e sinuoso, Still Life quasi un gioiello psicomistico, World Record, graffiante e acido, The Quiet Zone (dove il sax di Jaxon viene sostituito dal violino di Graham Smith), oscuratamente acustico e cupamente ritmico, quasi (siamo nel 1977) da band punk evoluta e raffinata, saranno i capolavori, insieme al violento ed energico live Vital, di questa seconda epopea vandergraffiana che chiuderà i battenti nel 1978 per riaprirli soltanto moltissimi anni dopo nel maggio 2005 in una formidabile reunion nella splendida cornice della Queen

cipato per la gioia di condividere questo momento ma hanno anche sentito il dovere di raggiungere i propri connazionali che rappresentavano su un campo da gioco tutta la Palestina e il popolo palestinese. I giocatori sono venuti in Italia con il desiderio di dimostrare che noi palestinesi vogliamo vivere con dignità e in pace. I ragazzi vogliono vivere come ogni altro coetaneo con la mente libera da massacri e guerre. Al risonare dell’inno palestinese tutto lo stadio si è commosso, i giocatori di entrambe le squadre si sono abbracciati ed hanno ascoltato la canzone ed i cori provenienti dagli spalti, tutti inneggianti alla pace e ad una Palestina libera.

di Massimo Onesti

Elizabeth Hall di Londra dove delizieranno in un grande concerto i moltissimi fan accorsi da tutte le parti del mondo e soprattutto numerosissimi dall’Italia, da sempre innamorata di questo gruppo. In seguito a questa performance ritroveranno anche la spinta per produrre nuovi album (Present) legati naturalmente al sound del passato anche se dopo l’abbandono di David Jaxon che lascerà la band a trio, assisteremo a delle dinamiche musicali più moderne, asciutte ed elettriche e

il Segno - Dicembre 2011

Ci auguriamo che questa atmosfera gioiosa e di fraternità esca da questo stadio e si diffonda per tutta l’Italia, e che torni la grande solidarietà che negli anni passati l’Italia ha dimostrato nei confronti della Palestina. Grazie a tutti gli amici di Rocca di Papa (tra cui il Segno) e dei Castelli Romani che hanno partecipato alla giornata, dimostrando per l’ennesima volta la loro vicinanza al popolo palestinese. Per la cronaca la partita è stata vinta dalla nazionale italiana per 1 a 0, tanto la Palestina aveva già vinto perché era stata riconosciuta! anche i testi diverranno meno mistici per affrontare temi più reali e scientifici. In questa nuova formazione daranno alla luce due album come Trisector e Grounding by the Numbers, uscite che accompagneranno sempre con tour mondiali anche toccando paesi come il Giappone (dove godono di una nutrita schiera di fan) e soprattutto l’Italia con cui Hammill ha da sempre un rapporto particolare tale anche da parlare benissimo l’italiano e da venirci spesso in vacanza. In un incontro che ebbi con Hammill sottolineai come, a mio parere, quello che più trasmetteva il gruppo dei Van der Graaf Generator,anche in linea con il nome, era sopratttutto una grande energia pur se in una forma lontana anni luce dall’usuale classica energia del rock. “Questo per me è un grosso complimento” fece Peter sorridendo. Ma questo è un minimo riconoscimento per un artista a 360 gradi: musicista, cantante e poeta che da oltre 40 anni, sia con i VDGG che da solista, ci sta regalando capolavori assoluti, contribuendo così a far avvicinare sempre di più il rock alle vette dell’Olimpo della musica immortale e più alta! 2/Fine


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.