Drizza le antenne: Guida al risparmio giovane

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Cercano le materie prime e la forza lavoro laddove costa meno, ovvero nei Paesi in via di sviluppo. In questi Paesi, spesso, non esistono leggi che tutelano i diritti dei lavoratori: i salari sono molti bassi, i turni di lavoro anche di 10-12 ore al giorno, non esistono ferie, né si viene pagati quando si è ammalati. Spesso poi vengono sfruttati anche i bambini, poiché ricevono un salario inferiore a quello degli adulti. Un po’ come succedeva in Europa all’inizio della rivoluzione industriale! Così la multinazionale riesce a vendere il suo prodotto ad un prezzo competitivo e allo stesso tempo con un notevole guadagno. Infine, le multinazionali vengono spesso accusate di non prestare attenzione all’ambiente, di utilizzare materiali o processi produttivi inquinanti per ridurre i costi dei loro prodotti, di non preoccuparsi se incidenti agli impianti causano danni all’ambiente. In questo modo la ricerca del profitto e della ricchezza viene messa davanti al benessere delle persone.

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L’aspetto invece più positivo della globalizzazione è sicuramente la circolazione delle idee e delle persone. Aumentano le opportunità di conoscere, perché il sapere diventa sempre più diffuso e alla portata di tutti ed in questo hanno sicuramente un ruolo importantissimo le nuove tecnologie come Internet, che dà la possibilità a persone anche lontanissime fra loro di comunicare e scambiarsi delle idee. La globalizzazione, inoltre, mette in comunicazione fra loro non solo singole persone, ma anche civiltà fra loro molto diverse, che portano con sé un patrimonio di storia, cultura e saggezza indescrivibile. È vero, a volte lavorare con persone molto diverse da noi può essere un po’ complicato, soprattutto quando siamo convinti che il modo giusto di fare le cose sia il nostro; ma la storia della nostra civiltà è il frutto dell’incontro fra modi di pensare differenti e dello scambio e della condivisione di tante piccole scoperte. Poi vi assicuro che viaggiare è una delle esperienze più belle che abbia fatto nella mia vita: conoscere persone, tradizioni, abitudini, imparare a guardare le cose da un’altra prospettiva... Quindi la domanda giusta da fare, non è se sia giusta o sbagliata la globalizzazione, ma che tipo di mondo globalizzato vogliamo? Un mondo in cui ci siano dei ricchi, che per restare tali sfruttano i poveri, o un mondo in cui ogni uomo, donna o bambino ha la stessa dignità?” “... d’accordo, ma in tutto questo io cosa posso fare?” “Tanto per cominciare imparare a risparmiare non vuol dire soltanto mettere da parte i soldi ma anche fare attenzione al tuo modo di acquistare e di consumare. Hai mai sentito parlare del commercio equo e solidale?”


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