Drizza le antenne: Guida al risparmio giovane

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“Mmmm…”

“Possiamo dire che acquistando delle obbligazioni il risparmiatore “fa un prestito” alla banca, ad un’azienda o allo Stato, per un certo periodo di tempo stabilito al momento dell’emissione del titolo. Passato questo periodo, ovviamente, al creditore verrà rimborsata la somma versata, assieme ad un buon interesse! Per poter acquistare questi titoli, i risparmiatori non possono però contattare direttamente le grandi aziende o lo Stato, ma devono usufruire dell’intermediazione di una banca. Anche le Banche di Credito Cooperativo emettono le obbligazioni”. “Quando una società desidera migliorarsi, ingrandirsi o iniziare nuovi progetti, ha bisogno di avere molti capitali liquidi, cioè spendibili immediatamente. A volte risolve questa necessità chiedendo dei prestiti alle banche, altre volte preferisce rivolgersi direttamente ai risparmiatori emettendo le obbligazioni. Come vantaggio, il risparmiatore riceve un interesse sul capitale prestato, per cui ottiene un guadagno. Normalmente questo guadagno è stabilito al momento dell’emissione e viene pagato a scadenze prefissate. Anche uno Stato, così come una società, ha delle entrate, le tasse, e delle uscite, ovvero le spese per i servizi come la scuola, gli ospedali, le strade.... Anche lo Stato ha quindi bisogno di liquidità; si rivolge allora ai cittadini, chiedendo loro dei prestiti, per un certo periodo di tempo, a fronte del pagamento degli interessi. I vari Titoli di Stato si differenziano tra loro in base alla diversa durata e al diverso rendimento; e allora abbiamo:”

- BOT (buoni ordinari del tesoro) - BTP (buoni del tesoro pluriennali) - CCT (certificati di credito del tesoro)


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