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In viaggio

SERVIRE UMILMENTE LA CHIESA l 14 febbraio 2015 il Santo Padre FranILuigi cesco ha creato cardinale SER Mons. De Magistris, nostro ex-alunno; pubblichiamo l’intervista da lui rilasciata al Sursum Eminenza, come ha accolto la nomina cardinalizia da parte del S. Padre? Anzitutto con profondo stupore. Certamente non mi aspettavo tanta benevolenza nei miei confronti da parte di Sua Santità. Ma soprattutto mi sento indegno di tale onore e, perciò, ancor più grato al Signore per avermi voluto far giungere a una dignità così alta. Cosa significa per lei essere cardinale, e come lo vive? Spero così come vuole la Santa madre Chiesa. Essere cardinale significa soprattutto essere fedele servitore di Cristo, della Chiesa e del Papa. Alla mia età, ormai avanzata, lo vivo soprattutto nella preghiera e nel ministero di confessore che eser-

Carlo Devoto

cito presso la Cattedrale di Cagliari, di cui sono affezionato parrocchiano. Un ministero che ha caratterizzato il suo sacerdozio, sia per il suo lungo incarico presso la Penitenzieria Apostolica, che per l’infaticabile presenza al confessionale. Ricordo a questo proposito quanto l’allora direttore spirituale del Seminario Romano, che poi divenne il card. Pericle Felici, futuro segretario generale del Concilio Vaticano II, ci disse durante gli esercizi spirituali in preparazione all’ordinazione Sacerdotale. Ci esortò a promettere al Signore, quando saremmo stati sotto le mani del Vescovo, che mai avremmo detto di no a un fedele che ci avesse chiesto di confessarsi. Poi aggiunse: “È un sufficiente piano di vita sacerdotale”. Posso affermare che è stato veramente così. Che ricordo ha dei suoi anni al Seminario Romano? Un ricordo indelebile e affettuosissimo! Sono stati gli anni più belli della mia vita. Ricordo i miei rettori, mons. Pascoli e mons. Ronca, il nostro direttore spirituale, don Pericle, i tanti compagni, molti dei quali sono già in Paradiso, le quotidiane passeggiate per andare a fare la visita al SS.mo Sacramento in una delle numerose Chiese di Roma. Il seminario ai miei tempi era molto duro, e ne sono grato al Signore, non lo cambierei mai e poi mai: ci ha insegnato a non pretendere niente e a servire umilmente la Chiesa. Una felice coincidenza ha fatto sì che lei venisse creato cardinale il giorno della festa della Madonna della Fiducia. Ne sono stato felicissimo. Mancavo da Roma, dove ho vissuto per più di cinquant’anni, da qualche anno per motivi di salute. Per me è stata l’occasione di tornare in seminario a salutare la Madonna della Fiducia, che è stata e continua ad essere la guida del mio sacerdozio.

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