Giornalino n°56 - Eccoci Mamma!

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Noi creature umane abbiamo bisogno dello Infinito, infatti, a tutto ci abituiamo e tutto prima o dopo perde di valore, ci stanca e ci schiavizza. Dio è amore, ecco perché ogni creatura umana ha la necessità vitale di amare. Dio è gioia, questo è il perché della nostra fame mai sazia del godere. Dio è libertà, infatti è esclusivamente dono nel mistero Trinitario e nella creazione, ma è dono che eguaglia a Sé anche se nella creatura umana l’eguaglianza è creaturale.

Dio Creatore e Redentore, di fronte al mistero dell’uomo si inginocchia, sceglie l’ultimo posto. La Croce è epifania che visibilizza lo stesso divino Mistero nella Sua Onnipotenza Creatrice, Onniscienza, Misericordia, Bellezza, Gioia... verso l’uomo che è vero e proprio capolavoro divino. Al Matrimonio ci si deve preparare mettendoci alla scuola del divin Creatore con la preghiera e con i Sacramenti. È Lui infatti che ci rivela chi siamo e chi è colui e colei che Lui stesso ci dona per poter permetterci di raggiungere il traguardo della perfezione. Il fidanzamento non è il periodo del peccato, ma è il momento nel quale il ragazzo e la ragazza sono chiamati a scoprirsi se veramente sono dono divino l’uno per l’altro. Il Matrimonio è vita d’amore donato, perciò indissolubile come è indissolubile la vita Trinitaria.

Noi vogliamo a tutti i costi la libertà e spesso crediamo di essere liberi quando accontentiamo noi stessi o gli altri, quando pensiamo di poter nuotare nel vizio e di insegnarlo agli altri, perché in questo modo ci permettono di scapricciarci; pensiamo di essere liberi quando calpestiamo l’indispensabilità delle esigenze della Fede.

Il Sacramento del matrimonio

Non è questa la libertà di cui l’uomo ha bisogno per essere perfetto e felice: Dio, l’infinito libero, Seno dal quale siamo usciti, è dono. Carissimi giovani, senza Dio cadiamo nel fallimento caratteristico di chi non si riconosce misteromiracolo e che nello stesso tempo non conosce i limiti schiavizzanti con cui il male lo schiaccia.

È amore l’atto coniugale quando è aperto alla vita ed è perfetto, solo così infatti l’uno è dono vitale per l’altro; là dove c’è ricerca di se stessi o dove ci sono metodi che impediscono all’altro di essere totalmente dono, c’è peccato. Il peccato impoverisce e distacca, mettendo le basi di più o meno nascosti tradimenti. È amore l’atto coniugale perfetto ed è amore l’astenersi quando non è possibile la perfezione. Solo così i due nel matrimonio si donano perfettamente e non si ingannano dietro la maschera del piacere, adoperandosi. Bella la Vocazione al Matrimonio, bella perché divina! Guardatevi in Dio, carissimi giovani e carissimi sposi, sarete felici, perché siete dono vitale come lo è Dio per voi.

Il matrimonio l’ha inventato l’AMORE ed è attraverso questo Sacramento che chi è ad esso chiamato, sperimenta l’Amore fecondo di Dio che lo chiama • a partecipare all’Onnipotenza creatrice, • all’infinita Sapienza, che rischiara i misteri del creato e di coloro che, attraverso l’amore sponsale, ricevono la vita, la Misericordia infinita che tutto capisce, sempre ama e tutto perdona. Il Matrimonio dunque non è invenzione umana.

Preghiera e sacramenti vi illuminino in continuità e vi diano la forza di essere perfetti, così come è perfetto l’Eterno Amore che a voi si dona.

Chi considera l’uomo e la donna al di fuori dell’ottica divina è semplicemente un “ignorante” davanti al quale l’unico valore è accontentare se stesso, usando l’altro tanto quanto interessa e soddisfa.

La Madonna S.S., la Donna più bella e più santa che l’umanità può contemplare, la Donna del Sì totale a Dio e all’uomo, il Cuore palpitante che si dona ad ogni figlio per inondarlo di bene… sia la vostra Madre, Maestra e Modello di vita. padre Giglio Maria Gilioli

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