Settimanale Il Piccolo

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CREMONA SABATO 14 GIUGNO, ORE 17

Il vescovo Dante ordinerà sacertote don Matteo Bottesini

Sabato 14 giugno, alle ore 17, nella Cattedrale di Cremona, il vescovo Dante Lafranconi ordinerà sacerdote don Matteo Bottesini, studente di VI Teologia del Seminario

diocesano originario di Fontanella (in provincia di Bergamo ma diocesi di Cremona) a cui lo scorso 28 settembre era stato conferito il diaconato.

«Una politica senza bacchette magiche»

Il neoeletto sindaco, Gianluca Galimberti definisce le priorità: lavoro, Expo e Polo Tecnologico. «Partite strettamente legate al mondo del lavoro»

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«Per quanto riguarda i rapporti con la stampa, chiediamo rispetto reciproco»

di Laura Bosio e Daniele Tamburini

o intervistiamo seduto sui gradini del Duomo, sotto la Bertazzola, di fronte a quel Comune di cui, per i prossimi cinque anni, sarà a capo. Il neoeletto sindaco Gianluca Galimberti, che ha vinto con il 56,31% dei voti sul sindaco uscente Oreste Perri, fermo al 43,69%, parla con quell'entusiasmo che lo ha contraddistinto durante la campagna elettorale e che ha evidentemente “contagiato” tanti elettori, conquistati dalle sue proposte sull’amministrazione della città. Lei ha vinto al ballottaggio, con ampio scarto, opposto al sindaco uscente. Quali sono, secondo lei, i motivi del suo successo? «Credo che il vero successo sia stato come abbiamo costruito questa campagna elettorale: novità di metodo e di contenuto, che ci sono state riconosciute. Credo che la gente sia stufa delle polemiche e degli slogan, che sono i normali canali della politica. Abbiamo preferito incontrare le persone, parlare con loro. Bisogna tornare a una politica senza "bacchette magiche" e promesse irrealizzabili, fatta di ascolto, studio e dialogo». Lei ha dichiarato che il tema del lavoro sarebbe stato prioritario per il suo mandato: quali sono le misure che intende adottare? «Le due partite chiave saranno l'attenzione all'Expo e al Polo tecnologico. Sono due questioni strettamente legate al rilancio della città e del lavoro, così come l'efficientamento della macchina amministrativa, che deve essere snellita. Inoltre credo che il mondo dell'impresa e del commercio siano desiderosi di avere un'amministrazione con cui realizzare delle azioni concrete. Sarà fondamentale, infine, un'azione a 360 gradi per il reperimento di fondi, attraverso il lavoro dell'Ufficio bandi del comune, che dovrà lavorare a stretto contatto con gli altri uffici bandi della città». Temi “difficili”: la questione dell'inceneritore, le problematiche di via Dante e viale Trento Trieste e il declino del centro storico. Come pensa di gestire queste situazioni? Dalle ore 12 di giovedì Gianluca Galimberti è ufficialmente il nuovo sindaco di Cremona. Nel corso di una breve cerimonia, tenutasi nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, il segretario generale Pasquale Criscuolo ha proclamato eletto alla carica di sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Dopo avere firmato per ricevuta la lettera di notifica, il neo sindaco ha scambiato un caloroso saluto con il suo predecessore, Ore-

sociali: le troviamo nei quartieri, nelle case di riposo, ecc. Bisogna però mettere tutto a sistema». Una delle sue frasi ricorrenti, in campagna elettorale, è stata "i primi poteri forti sono i cittadini". forse c’era un riferimento ad altri “poteri forti” che hanno condizionato l’operato di chi l’ha preceduta? «Con questa mia frase non facevo riferimento a chi mi ha preceduto. Credo che ogni città abbia dei poteri economici e di altro tipo con cui un'amministrazione deve rapportarsi con rispetto, autorevolezza e spirito di collaborazione. Ma tutto funziona se si definiscono le priorità e soprattutto se ci si rende conto che ogni cittadino è un "potere forte", in quanto i bisogni della gente condizionano l'azione di un'amministrazione».

«Ogni città ha dei poteri economici e di altro tipo con cui un’amministrazione deve rapportarsi con rispetto e aurtorevolezza. Ma i veri porteri forti sono i cittadini» «Per quanto riguarda l'inceneritore, serve un immediato piano industriale per arrivare alla dismissione. Questo non significa spegnere immediatamente, perché siamo consapevoli che ci sono dei tempi tecnici. Ci siamo dati l'obiettivo di spegnere l'impianto entro tre anni. Per quanto riguarda via Dante, non abbiamo volutamente fatto promesse perché siamo consapevoli che si tratta di un'opera che richiede davvero molti fondi. Bisogna sicuramente rivedere la messa in sicurezza, quindi cercare fondi per concludere il progetto, prendendo in esame anche il parcheggio della stazione e la possibilità di ampliarlo. Anche la questione dello svuotamento del centro storico va affrontata con metodo, agendo in due ambiti. Da un lato una revisione complessiva della mobilità, del traffico e dei parcheggi. In seconda istanza bisogna agire sulla animazione culturale del centro storico, attraverso un percorso che va dal Cittanova a piazza Stradivari e fino al Museo del violino, valorizzato da luoghi artistici e culturali. Bisogna tornare a costruire un'attrattiva culturale in città, con proposte come un cinema cittadino, o la realizzazione di luoghi di coesione. Questo vale anche per le periferie, naturalmente». Possiamo chiederle se ha già delle

idee sulla composizione della giunta? «A me compete la definizione delle deleghe degli assessori, che sono pronte e sono la traduzione del programma in organigramma. La squadra sarà composta da sette assessori più il sindaco. In questi giorni sto incontrando le forze politiche rappresentate in consiglio comunale, illustrando loro le deleghe e chiedendo loro di dare un contributo di nomi che vengano dalla ricchezza della coalizione. Entro questo fine settimana, avrò le rose di nomi a cui aggiungerò nomi portati da me. Il mio compito sarà quello di valutare queste rose, sulla base delle deleghe da me studiate, ed entro la prossima settimana verrà costruita la Giunta. Questo è un segno forte di rapidità delle decisioni che nasce da un lungo percorso di preparazione e da una serenità di rapporti nella coalizione. I criteri che utilizzerò nella scelta degli assessori sono competenza ed onestà, novità ed esperienza, capacità di lavoro di squadra. La squadra che nascerà sarà la mia squadra, ossia quella che nasce da un approccio interdisciplinare». Come intende mantenere il rapporto con i partiti che l'hanno sostenuta? «Come ho già detto, con la coalizione, composta non solo da partiti ma anche

da proposte civiche, c'è un continuo dialogo. Detto questo, le deleghe degli assessori le ho scelte io, seppur condividendo le mie scelte con gli altri. Come sindaco, faccio quanto la legge mi attribuisce: prendere le decisioni, partendo da un confronto costruendo una politica di condivisione. Ma la mia squadra, è a me che deve rispondere» Questo lo diceva anche il suo predecessore, però ha avuto qualche difficoltà a metterlo in pratica... «La differenza sta in un diverso modo di vivere la politica, con una condivisione fin dall'inizio. Bisogna uscire dalla logica della contrapposizione, entrando in quella del costruire il consenso». Il mondo del volontariato, da cui lei proviene, avrà un ruolo nella sua amministrazione? «Il Terzo settore, composto da associazioni, cooperative, il mondo dei quartieri e le reti di solidarietà, deve essere in stretta relazione con l'amministrazione pubblica: solo in questo modo è possibile costruire un welfare di comunità, affiancando il mondo del Terzo Settore e sostenendolo nella sua azione. Molte cose già ci sono, come ad esempio le porte di accesso ai servizi

Abbiamo visto, durante i suoi comizi, molti giovani in piazza. Ritiene che la maggioranza dei voto giovanile abbia favorito lei, piuttosto che Perri, nonostante quest’ultimo abbia utilizzato il web per una campagna pubblicitaria, massiccia ma piuttosto fredda e lasciata un po’ al caso? «Nel nostro caso ha funzionato una campagna di comunicazione nuova e condotta con un linguaggio innovativo, che viaggia su due livelli: da un lato l'incontro sui social network, dall'altro l'incontro reale tra le persone e con le persone. E' questo che ha portato al coinvolgimento di molti giovani». Lei ha vinto, nonostante quasi tutti i media locali appoggiassero il sindaco uscente. Ritiene che a Cremona ci sia un problema legato ala pluralità dell’informazione? «Mi sono accorto, in effetti, di questo fenomeno, ma la cosa non mi ha preoccupato. Ci siamo voluti concentrare su altri canali comunicativi: costruire delle relazioni e lavorare direttamente con le persone ha una forza comunicativa enorme. Credo sia uno spunto di riflessione da cui anche i media locali dovrebbero ripartire. Per quanto riguarda i rapporti con la stampa, in ogni caso, l'amministrazione comunale si impegnerà ad avere rapporti istituzionali corretti, nel rispetto del loro lavoro, ma anche chiedendo il rispetto per quello che facciamo noi».

Passaggio di consegne: Perri rinuncerà al Consiglio comunale ste Perri, che gli stava di fianco e che gli ha simbolicamente consegnato la fascia tricolore. Perri rientra tra i consiglieri eletti di diritto, ma è notizia quasi certa che rinuncerà all'incarico. «Concludo il mio mandato nella consapevolezza di avere fatto tutto quello che potevo fare» ha detto Perri congedandosi. Il neo sindaco ha tenuto a

sottolineare che «la sacralità delle istituzioni vive nel valore della vita delle persone anche attraverso riti che possono essere all'apparenza formali, ma che hanno un loro alto significato». Galimberti ha ringraziato il sindaco uscente, riconoscendone «l'impegno profuso in questi ultimi cinque anni al servizio della città».

Ecco i nominativi di chi entrerà in consiglio comunale, oltre a Perri: Partito Democratico (14 consiglieri): Andrea Virgilio, Santo Canale, Luca Burgazzi, Rodolfo Bona, Giovanni Gagliardi, Francesca Pontiggia, Lia A Beccara, Giancarlo Schifano, Roberto Poli, Francesca Baldini, Simona Pasquali, Paolo Carletti, Lu-

igi Lipara, Carla Maria Chiappani. Fare Nuova la Città (5 consiglieri): Michele Bufano, Sara Arcaini,Mauro Platè, Enrico Italo Manfredini, Stefania Telli. Sinistra per Cremona - Energia Civile (1 consigliere): Rosita Viola. Obiettivo Cremona con Perri (3 consiglieri): Maria Vittoria

Ceraso, Andrea Sozzi, Alessio Zanardi. Forza Italia - Berlusconi per Cremona (4 consiglieri): Carlalberto Ghidotti, Ferruccio Giovetti, Marcello Ventura, Giorgio Everet. Lega Nord (2 consiglieri): Alessandro Carpani, Alessandro Zagni. Nuovo Centro Destra (1 consigliere): Federico Fasani. Movimento 5 Stelle (1 consigliere): Maria Lucia Lanfredi.


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