Primissima Trade - Aprile 2009

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cinema vs recessione di Marco Spagnoli

Estate, revisione delle windows, tenitura, pirateria: il cinema tiene nonostante la crisi

Il mercato cinematografico italiano e il resto del mondo Paolo Ferrari, Presidente di Warner Bros Entertainment e dell’ANICA

“Mi sono ripromesso di non parlare più del mercato cinematografico estivo. L’allungamento della stagione è, ormai, una questione superata e se non lo si capisce è davvero inutile continuare a fare questo mestiere.” Paolo Ferrari, Presidente di Warner Bros Entertainment e dell’ANICA commenta così la decisione di posizionare l’uscita di Harry Potter e il Principe Mezzo Sangue il prossimo 15 luglio “Le esperienze avute in estate con questa franchise sono state ottime. Il film esce in tutto il mondo in quella data e l’Italia è parte del mondo. O almeno: noi la pensiamo così.” Eppure oltre all’uscita di Harry Potter, soprattutto a luglio, non ci sono tantissimi film: sembra che molti distributori non considerino il mercato italiano in linea con quello del resto del mondo… Credo che un certo ruolo l’abbiano giocato fattori come lo strascico dello sciopero degli sceneggiatori dell’anno scorso e – in parte – anche la crisi che rallenta le produzioni. Del resto non si possono posizionare film che non ci sono. Detto questo, però, io sono convinto che il concetto di allungamento della stagione sia stato acquisito da tutti. O almeno dalla maggioranza dei distributori. Pensa che lo schema delle uscite estive sia già ‘al completo’? Credo di no. Mi auguro che anche altri distributori si facciano coraggio e sfruttino quella grande opportunità rappresentata dall’estate. Come diceva Don Abbondio, però, ‘il coraggio uno non se lo può dare’… Qual è la sua valutazione strutturale del mercato italiano in questo momento? Fino ad oggi il cinema sta tenendo botta alla crisi economica che fa registrare perdite pesanti in altri settori dell’industria. Siamo pochi punti sotto l’anno scorso che a sua volta era qualche punto al di sotto di un’annata record come quella del 2007. La situazione è sopportabile. Nei listini ci sono tantissimi buoni film. Quindi mi auguro che il mercato se ne avvalga pienamente. Qualcuno lamenta che i titoli italiani usciti in questi primi tre mesi non abbiano raggiunto le aspettative… Qualche punta d’eccellenza, forse, avrebbe potuto funzionare meglio. E’ anche vero, però, che tanti film medi hanno avuto dei risultati molto buoni con il nostro cinema

10 aprile • primissimatrade

che conferma la sua quota di mercato intorno al 30%. Nessuna presunta ‘delusione’ da titoli come Ex o Italians? Se incominciamo a lamentarci anche dell’andamento di film che hanno superato i dieci milioni di Euro al botteghino siamo veramente ‘nei guai’! …’delusione’ rispetto le aspettative di alcuni suoi colleghi… Bisogna essere onesti nelle aspettative: questi film hanno ottenuto ottimi risultati e non si può parlare se non in termini positivi delle loro performances al botteghino. Avere delle aspettative eccessive o sovradimensionate risulta essere sempre un po’ pericoloso. Quando un prodotto italiano, una commedia, supera i dieci milioni è obbligatorio dire che è un successo. Non ritiene, però, che ci sia, comunque, un eccessivo affollamento di prodotto italiano tra gennaio e marzo? E’ un tema che fa parte della questione dell’allungamento della stagione. Uscire con troppi film ogni settimana è dannoso per il mercato. Purtroppo ci sono ancora produttori e distributori che considerano conclusa la stagione delle uscite italiane a fine marzo. E’ un modo di pensare vecchio e sbagliato che crea pochi vincitori e tantissimi perdenti. La tenitura resta il nodo centrale del mercato italiano? E’ il problema principale che tutti quanti noi abbiamo. E’ un tema importante, perché allungare la vita dei film almeno di una settimana comporta la concreta possibilità di un migliore risultato finale. Lo smontaggio avviene troppo presto e in maniera, talora, insensata per fare posto anche a titoli che sarebbe meglio non uscissero. Paul Zonderland parla apertamente della presenza di


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