PrimaVera Gioia DIC 2013 - N.15

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se gr et ar io utilizzato i propri mezzi per ottenere tesserati. Nessuno ha sbagliato, perché le regole erano sbagliate.

l La tua maggioranza si basa su numeri davvero spiccioli, solo 11 contro 9. Credi sia possibile “governare” il PD stando così le cose? Il mio primo obiettivo è quello di far in modo che questo partito sia il più unitario possibile, voglio la più ampia condivisione delle idee. Sono apertissimo ad ogni soluzione, ma e’ chiaro che nel momento in cui noteremo un ostruzionismo fine a sé stesso cercheremo di andare avanti ugualmente. Spero che ci possano essere nuove maggioranze in funzione delle questioni e che dunque si possa diventare dodici, tredici, quindici... l’idea è quella di fare un partito democratico che vada oltre il passato. Un partito di più larga maggio-

ranza possibile. Durante gli altri congressi, non c’è mai stata una maggioranza, si è sempre votato all’unanimità, e a cosa ha portato? La gestione di Cuscito è finita con la lacerazione del partito e con Valletta si è arrivati a farlo entrare nell’opposizione, anche qui con lacerazioni. Mi auguro sempre che la maggioranza e la minoranza siano il sale della democrazia. Chi hai sostenuto come segretario Provinciale? Il gruppo dei Renziani aveva libertà di scelta, non c’è stato un vero e proprio candidato anche se probabilmente colui che ha portato le idee di Renzi era Pagano. Io ho sostenuto Vito Antonacci (Cuperlo), forte di un rapporto personale. Per me non esistono le correnti, esistono le persone e le idee di queste persone. E’ chiaro che finita quell’ esperienza io rimango fedele a Renzi. Notiamo delle incongruenze in alcuni aspetti, quali per esempio il presunto appoggio che hai ricevuto all’ultimo minuto da Valletta, o ancora la presen-

za all’interno della tua segreteria di Giuseppe Bianco, noto ai più per le sue vicende giudiziarie relative all’ambito dell’amministrazione condominiale. Come le giustifichi? Essere incongruente significa non essere congruo e nel mio vocabolario non esiste la parola incongruenza. Ho sostenuto Antonacci perché lo conoscevo. Credo che sia più apprezzabile essere fuori da schemi. Vito Antonacci è stato colui che ha rimesso insieme i cocci del PD dopo la segreteria di Enzo Cuscito. Per quanto riguarda Valletta, non mi risulta affatto che mi abbia sostenuto. Giuseppe Bianco, invece, l’ho fortemente voluto nel mio ordinamento poiché non ha più alcuna pendenza legale. E’ passato un mese dal congresso, quindi? Una delle primissime cose che mi sono posto di fare è quella di cambiare sede, perché mi sono reso conto che c’è la possibilità di risparmiare qualcosa. Sono molto affezionato all’idea dei luoghi: credo che il PD dovesse cambiare sede già dal PrimaVera Gioia 5


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