Bicicletta e territorio

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La filosofia di vita era ciò che a suo parere divideva i due. “Essi incarnavano due diverse rappresentazioni del mondo, due modi di concepire l’universo, erano due eroi omerici che davano vita a due aspetti essenziali del mondo moderno, la tradizione e la novità, la fede e il libero pensiero”20. Gino era l’eroe antico, rappresentava la tradizione, mentre Fausto21 il nuovo, la modernità. Bartali incarnava la fede ingenua di un’Italia contadina, malinconica, legata alle buone usanze di una volta, un’Italia democristiana. Coppi invece era portavoce dello spirito razionale scientifico dell’Italia uscita dalla guerra, vitale e democratica, un’Italia di sinistra, operaia, attratta dal credo materialistico che, da lì a poco, avrebbe sostenuto il miracolo economico. Anche fisicamente, il modo di correre in bicicletta era differente: Bartali scattista e scalatore, Coppi passista22 e cronoman23. L’uomo di ferro resisteva a tutte le avversità pur essendo sgraziato in sella, mentre il campionissimo possedeva una perfezione atletica, un robot sulla sella, capace di prestazioni eccezionali, ma terribilmente fragile. Curzio Malaparte scrisse che Bartali fu un uomo nel senso antico, classico e anche metafisico della parola. Un’asceta che in ogni istante mortifica e dimentica il corpo, un mistico che confida soltanto nel proprio Spirito Santo. Fausto Coppi, invece, era meccanico, credeva solo al motore che gli era stato affidato, vale a dire al suo corpo. Bartali apparteneva a un vecchio mondo eroico, a un mondo nietzschiano, decadente, votato all’eroismo e al culto del superuomo24.

20 Ibidem, pag.71 21 Vedi nota n.16 cap.2. 22 Nel ciclismo un passista è un atleta, che ha una particolare attitudine alle gare su lunghi percorsi pianeggianti, che è capace di mantenere a lungo un’andatura sostenuta e regolare. Non è quindi né uno scalatore, né un velocista, ma un corridore che distribuisce le forze per arrivare al termine della competizione nelle migliori condizioni fisiche. Un passista è perciò un ciclista che ha fra le sue doti la resistenza più che lo scatto bruciante. 23 Il cronoman è il corridore specializzato nella prova contro il tempo. Solitamente è un passista, un ciclista possente con grande cassa toracica e quindi capacità polmonari. 24 Il concetto di superuomo od oltreuomo introdotto dal filosofo Friedrich Nietzsche, (Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900), è una figura metaforica che rappresenta l’uomo che diviene se stesso in una nuova epoca contrassegnata dal cosiddetto “nichilismo attivo”. Secondo Nietzsche, il nichilismo passivo che segue alla scoperta dell’inesistenza di uno scopo della vita può essere superato solo con un accrescimento dello spirito, il quale appunto apre le porte a una nuova epoca. Questa nuova epoca, annunciata nel testo Così parlò Zarathustra, (1883-1885), è quella in cui l’uomo è libero dalle catene e dai falsi valori etici e sociali dettati dallo spirito apollineo e dalla filosofia di Socrate, seguendo invece lo spirito dionisiaco.

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