I modelli di ordinamento spaziale
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della rete stradale parigina esistevano fin dal tempo della rivoluzione francese, alla fine del Settecento, ma poco era stato fatto. Quando nel 1843 un celebre scrittore lamenta che: «Ahimè, la vecchia Parigi sta sparendo con una celerità spaventosa» (Balzac, 1992, p. 5), egli non immagina quali sconvolgimenti avverranno dieci anni dopo sotto la direzione di Haussmann (figura 6.12). La vicenda dei grands travaux parigini è diventata un capitolo immancabile nelle storie dell’urbanistica moderna (Benevolo, 1963) ed è un esempio che molte altre città, francesi e non solo, hanno imitato (Agulhon, 1983). Le esigenze che motivarono l’opera di Haussmann sono molteplici: assorbire con imponenti lavori pubblici la manodopera rimasta disoccupata Fig. 6.10 Parigi, vista ottocentesca di rue Chanoinesse, sull’Ile de la Cité (Papayanis, 2004, p. 100).
Fig. 6.11 Pianta di Parigi, 1842 (Cars, Pinon, 1991, pp. 42-43).
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