Espressione

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Una donna senza nome. Che non è arrivata agli anni ‘50, a contrario delle belle attrici holliwoodiane sue contemporanee. Una donna che sta morendo di fame, reduce di Auschwitz. Una donna. Un cadavere che si regge su rachitiche ossa. Tutte le reclame delle pagine precedenti vogliono farvi pensare. Sono tutte donne, quelle di queste pagine. Tutte dello stesso periodo. Ecco come la Shoah ha trasfigurato la Donna.


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