Bollino sicurezza settembre 2015

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Anno 1 n. 5 Settembre 2015

Stagione influenzale 2015-16: le raccomandazioni del Ministero

In previsione della stagione influenzale, il ministero della Salute pubblica la circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 20152016” che contiene le raccomandazioni per la prevenzione dell'influenza attraverso le misure di igiene e protezione individuale e la vaccinazione. Oltre a sottolineare l’importanza di gesti semplici ma efficaci nella prevenzione influenzale come il lavaggio delle mani, la circolare riporta la composizione del vaccino per la stagione 2015-16 che conterrà – secondo le indicazioni Oms – una nuova variante antigenica di sottotipo H3N2 (A/Switzerland/9715293/2013), che sostituirà il ceppo A/Texas/50/2012 contenuto nel vaccino della stagione 2014/2015 e una nuova variante di tipo B (B/Phuket/3073/2013), appartenente sempre al lineaggio B/Yamagata/16/88, in sostituzione del precedente ceppo vaccinale, B/Massachusetts/2/2012. L’offerta attiva della vaccinazione antinfluenzale è indirizzata prioritariamente alle donne che si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, a tutti i soggetti a rischio di complicanze per patologie pregresse o concomitanti, ai soggetti di età pari o superiore ai 65 anni, agli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti e ad altri soggetti a rischio il cui elenco è contenuto nella Circolare. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero e scarica il documento completo (pdf 901 kb).

Microclima ambientale: gli RLS incontrano Datori di lavoro e i Dirigenti della manutenzione Come annunciato nel precedente numero di Bollino Sicurezza, sulla scia delle numerose segnalazioni raccolte dal personale durante il periodo estivo sul disagio creato dal caldo per mancanza di climatizzazione o rinfrescamento, il 17 settembre scorso gli RLS del Comune di Milano hanno incontrato i 4 Datori di Lavoro, presenti anche i responsabili dell'area tecnica/manutenzione. Sulla questione, che ciclicamente si ripropone all’avvio di ogni stagione, gli RLS hanno chiesto ed ottenuto l'impegno a rivedersi in previsione della prossima estate per individuare preventivamente le sedi di lavoro più critiche in cui gli impianti di climatizzazione risultino ancora inadeguati. E’ palese, a detta degli RLS che le condizioni di lavoro e confort ambientale devono essere considerate come intervento prioritario. Prima dell’arrivo della stagione fredda, i dirigenti dell’Area tecnica hanno annunciato che anticiperanno le prove di accensione degli impianti di riscaldamento così da verificarne lo stato.

Essi hanno pure sottolineato che gran parte del lavoro svolto è poco percepito dai colleghi in quanto svolto in luoghi poco visibili, e vorrebbero sollecitare i referenti di palazzo a diffondere maggiore informazione tra i colleghi degli interventi svolti. Su questo punto anche gli RLS si rendono disponibili ad informare sulle opere in corso ed hanno chiesto a tal fine di esserne informati. Una questione da affrontare è sulle sedi di lavoro che vedono la presenza di bambini, disabili o soggetti fragili, ove si rende necessario individuare per il prossimo periodo estivo le sedi adatte per far fronte alle ondate di caldo al fine di evitare soluzioni di emergenza che vanificherebbero i benefici senza produrre sollievo alcuno. ( Modesto Prosperi - RLS)


L’Inail dà il via allo “Sportello virtuale lavoratori”

ROMA - Dal 16 marzo 2015, sul portale dell’Inail, è stato attivato lo “Sportello virtuale lavoratori”, il nuovo servizio online che consentirà a lavoratori infortunati, tecnopatici e titolari di rendita di accedere alla propria posizione e verificare in tempo reale lo stato delle pratiche avviate. Si consolida una nuova tappa del percorso di virtualizzazione della relazione con l’utenza che l’Istituto ha sviluppato, in questi ultimi anni, attraverso la graduale informatizzazione dei servizi offerti e lo sviluppo di una multi canalità integrata delle modalità di accesso. Fornire all’utente in auto fruizione un’ampia disponibilità di informazioni e servizi. Il servizio – attivo su tutto il territorio nazionale dopo una positiva sperimentazione degli utenti del Lazio – consentirà, in questa prima fase, di consultare i dati anagrafici, lo stato della pratica, le modalità di pagamento, i pagamenti e la Certificazione unica. Obiettivo dello “Sportello virtuale lavoratori” è fornire all’utente in auto fruizione un’ampia disponibilità di informazioni e servizi, valorizzando al contempo il ruolo delle sedi territoriali dell’Istituto e dei Patronati che potranno impegnarsi in un ruolo sempre più consulenziale, nei casi in cui le informazioni e gli ‘strumenti virtuali’ non fossero comunque sufficienti. Grazie allo Sportello virtuale i lavoratori infortunati, tecnopatici e titolari di rendita non avranno più la necessità di doversi recare in sede per conoscere lo stato della pratica, le modalità e la situazione dei pagamenti, ma potranno accedere online alla propria posizione. Front end digitale sempre più accessibile da aziende, lavoratori e intermediari. Lo “Sportello virtuale lavoratori” si colloca, così, all’interno di una strategia più generale dell’Inail in materia di information technology che, come riportato nel piano strategico triennale IT predisposto dall’Istituto, prevede che il front end digitale debba essere sempre più accessibile da aziende, lavoratori e intermediari per la fruizione di tutti i servizi basati sul solo scambio informativo, in modo totalmente virtuale.

Un sostanziale miglioramento della relazione tra l’Inail e l’utenza. Una volta a regime, lo “Sportello virtuale lavoratori” porterà un sostanziale miglioramento della relazione tra l’Inail e i propri utenti, consentendo loro di autenticarsi tramite una procedura guidata, partecipare direttamente al processo di gestione dei propri adempimenti, inoltrare telematicamente le richieste, ricevere risposte ai quesiti e fruire in autonomia del servizio richiesto. Ancora più trasparenza nell’attività dell’Istituto. Questa innovazione renderà anche più trasparente l’attività dell’Istituto favorendo i rapporti con lavoratori e Patronati a vantaggio della semplificazione dell’accesso alle informazioni rilevanti, dell’utilizzo delle risorse nella gestione della relazione, del miglioramento dei flussi legati alla circolazione dell’informazione e della riduzione dei costi conseguenti alla dematerializzazione dei documenti. “In lavorazione una versione più evoluta del servizio”. “Si sta già lavorando a una versione più evoluta del servizio, che consentirà agli utenti di poter fruire di ulteriori informazioni e, soprattutto, di poter effettuare servizi di tipo ‘dispositivo’ interagendo direttamente con l’Istituto – afferma il direttore centrale Organizzazione digitale, Stefano Tomasini – L’utente, interagendo direttamente con l’Istituto, potrà compilare direttamente on-line sullo Sportello virtuale i moduli per le proprie richieste e ricevere notifiche per l’invio di ulteriori dati, senza più la necessità di doversi recare in sede o di inviare documentazione cartacea”. In previsione l’accesso allo Sportello anche tramite smartphone e tablet. L’accesso al servizio sarà, inoltre, successivamente disponibile tramite il canale mobile utilizzando dispositivi smartphone e tablet. Sono state già presentate al Forum PA nel maggio 2014 le APP per le piattaforme Android e Windows Phone 8.1 e a breve saranno rilasciate, anche per la versione iOS, sugli Store pubblici. Gli sviluppi dell’accordo di Autenticazione federata con l’Inps. Il servizio si aprirà, infine, a sinergie importanti e dalle forti potenzialità operative, anticipando in parte quanto previsto dall’istituzione dello Spid, il Sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale di cittadini e imprese. “Un altro passaggio importante nella direzione della semplificazione e digitalizzazione è rappresentato dall’accordo di ‘Autenticazione federata’ stipulato con Inps per permettere l’accesso allo Sportello virtuale lavoratori agli utenti in possesso delle credenziali Inps – conclude Tomasini – Ovviamente l’accesso potrà essere effettuato anche utilizzando la carta nazionale dei servizi (Cns) ovvero le credenziali fornite presso tutte le sedi dell’Istituto”. (fonte www.inail.it )

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BOLOGNA 2015 Ambiente Lavoro: torna la tre giorni di formazione, esposizione e dibattito sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro Safety, benessere lavorativo e sicurezza ambientale saranno al centro della 16esima edizione Dopo il successo della scorsa edizione con oltre 14 mila visitatori e 8.642 partecipanti alle attività formative (dei quali il 98,4%, secondo i dati Customer Satisfation, si è dichiarato soddisfatto delle tematiche trattate e il 96,6% della qualità dei relatori intervenuti), torna presso il polo fieristico di Bologna, dal 14 al 16 ottobre 2015, l’appuntamento con Ambiente Lavoro, l’unico salone fieristico italiano dedicato alla promozione della salute e del benessere sul posto di lavoro. La manifestazione, organizzata da Senaf, che da oltre 20 anni rappresenta il punto di riferimento per gli addetti del settore, oltre a concentrarsi come di consueto sui temi della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro, quest’anno propone un’offerta allargata in una prospettiva di più ampio raggio, riservando particolare attenzione a due materie specifiche: la sicurezza ambientale, intesa come approccio trasversale verso tutti quei fattori di rischio per i lavoratori e per l’ambiente esterno, e la promozione del benessere lavorativo che abbraccia tutte quelle misure volte non solamente alla difesa della salute del lavoratore, ma anche a rendere il luogo di lavoro più piacevole e confortevole. La crescente attenzione di aziende e imprese verso i temi della sicurezza e della prevenzione è confermata non solo dal successo delle passate edizioni di Ambiente lavoro ma anche dagli ultimi dati Inail che evidenziano come nel 2013 le denunce per infortuni siano state 695 mila, circa il 7% in meno rispetto al 2012. 1.175 di queste denunce riguardano un infortunio mortale e rappresentano una riduzione del fenomeno pari al 17% rispetto al 2012 e del 32% rispetto al 2009. Di contro, si nota come invece le malattie professionali facciano registrare un andamento crescente con 51.900 denunce presentate nel 2013, pari ad un incremento del 10% rispetto al 2012 e addirittura del 47% se guardiamo al 2009. “Negli ultimi due anni – commenta Marilena Pavarelli, Project Manager di Ambiente Lavoro – si è registrata una diminuzione delle denunce di infortuni, segno tangibile che tra le imprese si sta sempre più sviluppando una reale cultura della prevenzione. Allo stesso tempo però è in netto aumento il numero delle malattie professionali denunciate, effetto anche dell’avanzamento dell’età lavorativa. Proprio per questo Ambiente Lavoro quest’anno punta ad allargare lo spazio riservato al benessere lavorativo come strumento per migliorare le condizioni in cui operano gli addetti così come particolare attenzione sarà dedicata a quei fattori di rischio che possono costituire una minaccia per i lavoratori e per l’ambiente, in un’ottica più green e sostenibile”. Anche quest’anno, inoltre, Ambiente Lavoro si svolgerà in concomitanza con Saie Smart House - il nuovo format di SAIE dedicato all’edilizia per la casa - e con la novità SIE - il Salone dell’Innovazione Impiantistica per gli Edifici. Una stretta collaborazione che offrirà l’occasione per affrontare in maniera dettagliata l’argomento sulla sicurezza nel settore edile attraverso una ricca proposta di aree dimostrative, convegni e corsi di formazione sulle ultime novità legislative e tecniche, con particolare attenzione alla sicurezza nei cantieri. Chi siamo - Dati ultima edizione 2014 Ambiente Lavoro, l’unica manifestazione, in Italia, sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ha visto nella passata edizione la presenza di 181 espositori diretti | oltre 14mila visitatori | Più di 500 prodotti e servizi | 248 corsi, convegni e seminari | 756 ore di formazione |35 partner tra istituzioni e associazioni coinvolte. Vi informiamo inoltre che sono ancora disponibili numerosi biglietti di accesso GRATUITO alla manifestazione fieristica Ambiente e Lavoro e Saie che si terrà a Bologna dal 14 al 16 Ottobre 2015. Nell'ambito della manifestazione fieristica sono previsti numerosi seminari e corsi di approfondimento sulle tematiche della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Chi desiderasse avere uno o più pass di accesso, invii la richiesta a info@sirsrer.it . Ad ogni richiedente sarà inviato uno o più codici alfanumerici utile per l'accesso al sito di Ambiente e Lavoro per la stampa del biglietto.

BOLOGNA - QUARTIERE FIERISTICO

14 - 16 ottobre 2015

Ambiente Lavoro: tre giorni di esposizione e convegni per sensibilizzare gli operatori sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro L’edizione 2015 dedicherà ampio spazio al benessere lavorativo e alla sicurezza ambientale e resterà fra i temi portanti della manifestazione anche la sicurezza nel mondo delle costruzioni, svolgerà in contemporanea.....

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Vademecum per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro Perugia, 1 settembre 2015 L’Università degli studi di Perugia ha pubblicato una guida dal titolo Vademecum per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro che illustra in maniera semplice e chiara norme, compiti e responsabilità relative alla sicurezza sul lavoro. Il documento contiene le direttrici generali per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro con alcune verticalizzazioni sugli aspetti ergonomici e di risposta alle emergenze, riportando una sintesi, sebbene non esaustiva, delle norme in vigore. Il Vademecum è stato concepito sulla base della normativa in materia, che pur se articolata e complessa, ha il pregio di essere chiara nel definire i criteri organizzativi.

Bando di concorso per la realizzazione di cortometraggi sul tema della Salute e Sicurezza sul lavoro promosso dalla Direzione regionale INAIL Liguria.

Sensibilità, creatività e originalità nel raccontare una storia: queste le caratteristiche che decreteranno i vincitori del concorso cui sono ammesse anche opere sotto forma di documentario breve, spot, e qualsiasi forma di video da realizzare in piena libertà stilistica e tecnica. I cortometraggi dovranno essere inviati (Inail Direzione Regionale Liguria - processo prevenzione ix piano - via G. D’annunzio 76, 16121 Genova), corredati da scheda di iscrizione, dal 23 luglio 2015 al 16 novembre 2015. Vai Testo integrale del bando di concorso >>

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Nuovo seminario del Sirs di Bologna Il RLS secondo i Lavoratori: "Portavoce, Delegato o Confessore?" 6 Novembre 2015

Scarica > Vademecum per la gestione della sicurezza e della salute sul lavoro (pdf, 3Mb)

Obiettivo del seminario è fornire agli RLS una panoramica delle problematiche che sono alla base delle numerose richieste di pareri da parte dei RLS non solo al SIRS ma anche agli Uffici sindacali che si occupano del tema della sicurezza. Dopo una opportuna visitazione delle indicazioni della norma in merito al ruolo di rappresentanza dei RLS RLST RLSS, cercheremo di dare risposte e modalità operative per gestire al meglio la relazione che deve obbligatoriamente sussistere tra i RLS e i Lavoratori. Sede del seminario Istituto Belluzzi Fioravanti via G.D.Cassini, 3 - Bologna

Scarica la brochure dell'evento ISCRIZIONE OBBLIGATORIA - POSTI MAX 200

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Sigaretta elettronica sul lavoro: ammessa o vietata? E’ lecito oppure vietato fare uso nei luoghi di lavoro delle sigarette elettroniche? Le indicazioni della Commissione per gli interpelli. Bologna, 1 Sett - Pubblichiamo un articolo tratto da “ Articolo 19” n. 02/2014, bollettino di informazione e comunicazione per la rete di RLS delle aziende della Provincia di Bologna realizzato dal SIRS (Servizio Informativo per i Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza) con la collaborazione di vari soggetti istituzionali provinciali (Provincia di Bologna, AUSL, INAIL, DPL, organizzazioni sindacali, ...). Sigaretta elettronica: ammessa o vietata? Da parte di numerosi RLS ci è stato chiesto, per diverse situazioni lavorative, se sia lecito oppure vietato fare uso nei luoghi di lavoro delle sigarette elettroniche, in quanto il problema è controverso e spesso si creano dissapori sia tra sia tra i lavoratori, sia tra lavoratori e datori di lavoro. Il problema è come interpretare l’applicazione dell’art. 51, Tutela della salute dei non fumatori, della Legge n. 3 , 16 gennaio 2003, che al primo comma così recita: È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di: a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico; b) [quelli riservati] ai fumatori e come tali contrassegnati. Il testo è chiarissimo, non lascia spazio ad interpretazioni di alcun genere, garantendo una totale protezione dal fumo passivo per i non fumatori (nel nostro caso i lavoratori non fumatori). Ma tutto è cambiato con la comparsa sul mercato della sigaretta elettronica, fumando la quale non si produce il tipo di fumo prodotto dalle normali sigarette a base di tabacco. Allora il nodo diventa quello di capire se il divieto generalizzato di fumare negli ambienti di lavoro, ivi sancito, si applica non solo al fumo di tabacco ma anche all’uso della sigaretta elettronica. A questo quesito siamo in grado oggi di rispondere in modo preciso, sulla base di una fonte ufficiale, istituzionalmente preposta a fornire risposte a quesiti riguardanti modalità applicative ed interpretative delle vigenti norme di legge in campo di sicurezza del lavoro. Si tratta della Commissione per gli Interpelli, istituita ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 81/2008, presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, proprio per dare risposta a quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro. Le indicazioni fornite nelle risposte ai quesiti costituiscono criteri interpretativi e direttivi per

l’esercizio delle attività di vigilanza, quindi i pareri espressi dalla Commissione assumono un preciso valore giuridico. In data 24 ottobre 2013 la Commissione per gli Interpelli si è espressamente pronunciata sul tema in questione (Applicazione Legge n. 3/2003 alle sigarette elettroniche), rispondendo ad un quesito posto dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) che chiedeva se la normativa generale sul divieto di fumo nei luoghi di lavoro fosse estendibile anche alle cosiddette sigarette elettroniche.

La Commissione ha preso in esame diversi aspetti del problema: a) secondo le recenti classificazioni merceologiche la sigaretta elettronica è considerata un articolo con cartucce sostituibili contenenti miscele di sostanze, tra cui in particolare nicotina (ma anche in concentrazioni nanometriche - cioè quasi infinitesimali cromo, nichel, stagno, alluminio, ferro, solventi organici, etc.); b) è pur vero che, anche con un uso moderato e con uso di prodotti a bassa concentrazione di nicotina, può essere superata la dose quotidiana (s’intende ovviamente di nicotina) accettabile prevista dall’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare; c) è altrettanto vero che non sono ancora riportati effetti univoci certi sulla salute da parte del particolato che, negli ambienti chiusi, si forma con l’uso della sigaretta elettronica e che può essere ovviamente inalato (in perfetta analogia col fumo passivo) anche dai non fumatori. Dopo queste premesse, la Commissione formula delle precise indicazioni, richiamandosi ad una fonte molto autorevole dal punto di vista tecnico, ovvero l’Istituto Superiore di Sanità, che il 26 settembre 2012 ha emesso nel merito un parere formale (espresso in analogia all’orientamento europeo oggi esistente), che considera le sigarette elettroniche al di fuori del campo di applicazione della Direttiva Comunitaria 2001/37/CE in materia di tabacco, in quanto non contengono tabacco. ( segue a pag.6)

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Segue da pag. 5

Quindi, in mancanza di una specifica (e aggiungiamo “nuova”) previsione normativa non si applica alle sigarette elettroniche il divieto di fumo previsto dall’art. 51 delle legge n. 3/2003 a tutela della salute dei non fumatori. Ma la Commissione non si ferma a questa lapidaria dichiarazione e intende precisare altri due punti, di particolare interesse per il RLS, in quanto attengono anche alla valutazione dei rischi, ovvero ad un processo su cui il RLS è chiamato ad intervenire, che sono i seguenti: 1) il Datore di Lavoro ha la possibilità (e quindi la piena facoltà) di vietare l’uso delle sigarette elettroniche in azienda; 2) se non lo fa, l’uso delle sigarette elettroniche in azienda è subordinato al fatto che il Datore di lavoro prenda in esame il problema in sede di valutazione dei rischi.

Commissione per gli interpelli - Interpello n. 15/2013 con risposta del 24 ottobre 2013 all’Associazione Bancaria Italiana - Prot. 37/0018700/MA007.A001 Art. 12, D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni - risposta al quesito dell'estensione della normativa sul divieto di fumo anche alle cosiddette sigarette elettroniche.

Infatti, il parere della Commissione recita testualmente: della sigaretta elettronica […] ne potrà consentire l’uso solo previa valutazione dei rischi, ai sensi delle disposizioni vigenti.

Bollino Sicurezza Anno 1 n.5 – Settembre 2015

Bollettino d’Informazione e orientamento per la Sicurezza nel Comune di Milano Informazioni degli RLS ai lavoratori/lavoratrici In riferimento al D.Lgs. 81/08

Coordinamento di redazione Quindi coinvolgendo il RSPP ed il medico competente ed acquisendo, in sede di consultazione, il parere del RLS. Nella valutazione inoltre si dovrà tenere conto del rischio cui l’utilizzazione della sigaretta elettronica può esporre i lavoratori, in base alle sostanze che possono essere inalate a seguito del processo di vaporizzazione (nicotina ma non solo).

Giuseppe Falanga - Modesto Prosperi 347.3282837 338.2561897 www.rlsinrete.it rlsinrete@gmail.com

Quindi, in conclusione, nei luoghi di lavoro si potrà “svapare” (neologismo che indica il processo di aspirare da una sigaretta elettronica) solo se il datore di lavoro non lo ha esplicitamente vietato ed ha, contestualmente, valutato specificamente i rischi connessi all’uso della sigaretta elettronica (ed adottato eventualmente le conseguenti misure in campo di areazione, ecc.). Analizzando il problema dal punto di vista del Datore di lavoro, egli ha pertanto due sole opzioni: - o vieta l’uso delle sigarette elettroniche, con un esplicito e formale provvedimento; - o lo consente, ma dopo essersi assunto l’onere e la responsabilità di una puntuale e documentata valutazione dei rischi. Non riteniamo opportuno entrare nel merito della nostra opinione in merito al problema: trovandoci in presenza di un formale ed esplicito pronunciamento di un organo istituzionalmente preposto, non possiamo che prenderne atto.

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