Periodico italiano magazine marzo 2018

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e si sono messe in gioco per affermare la forza di essere soggetti attivi nella società

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Benedetta Carpi de Resmini

“Il femminismo emerge semplicemente da ciò che vediamo” Intervista alla curatrice italiana della mostra ‘MAGMA’: un viaggio alla scoperta delle artiste italiane e di un’idea di femminile che travalica confini geografici, sociali e temporali

N

egli anni Sessanta, le donne hanno condotto grandi lotte in nome di forti ideali e contro l’omologazione a una mentalità fortemente maschile. Da questa rivolta, le artiste hanno avvertito l’esigenza di registrare il radicale cambiamento nella consapevolezza dell’identità di genere e nella rivendicazione dei diritti fondamentali dell’essere umano. Il progetto di Benedetta Carpi de Resmini nasce nel 2013 dall’esigenza di delineare una panoramica ad ampio raggio sul femminismo nell’arte. La parola e la poesia visiva costituiscono due preziosi strumenti per indirizzare le donne verso una nuova prospettiva di ricerca personale e collettiva. La successiva evoluzione di questa cornice interamente italiana è l’incontro/confronto con Laima Kreivytė, la curatrice lituana che fornisce spunti di riflessioni nuovi attraverso la proposta di esperienze recenti di artiste provenienti dal suo paese di origine. Non esiste nazionalità nel femminismo e questa mostra ricorda alla politica e all’arte il forte legame con l’eredità degli studi che costituisce ancora oggi un potenziale di riflessione ancora prepotentemente attuale.

Quale idea di femminismo avete voluto trasmettere con questa mostra? “È un’idea allargata e per questo motivo che in una fase successiva ho pensato di estenderlo alla Lituania. Inizialmente la mostra è stata pensata per essere più storica con artiste solo italiane mentre successivamente dall’incontro con l’addetta culturale dell’ambasciata lituana Julija Reklaitė è nata la conoscenza con Laima Kreivy-

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tė. Da un dialogo con lei, ne è nata una proficua collaborazione che si è tradotta in una mostra che non vuole essere una rassegna storica sul femminismo ma intende raccontare un movimento nato nel nostro passato che è costantemente parte del nostro presente. È qualche cosa di attuale e vivo. Da lì il titolo, MAGMA che racconta, molto più di un’altra parola, una lava che emerge naturale e che non si spegne mai”.

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