dream magazine 2011

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Cosa ha significato la vostra prima volta al festival? «Non fu una grandissima esperienza. Pensavamo fosse la fine della nostra carriera. Siamo contenti di aver avuto un'altra opportunità quest’anno.» In gara con Emma Marrone, com’è nato questo sodalizio artistico e cosa vi accomuna musicalmente? «Credo che ci accomuni la gavetta, perché al contrario di tanti artisti che hanno fatto dei reality, Emma è una ragazza di 26 anni che prima di arrivare ad Amici aveva già fatto tour in giro per l’Italia. L’incontro è avvenuto proprio ad Amici. Avevo scritto una canzone per Alessandra Amoroso e in quell'occasione ho conosciuto Emma, l’ho sentita cantare e mi è piaciuta la sua voce,da lì è nato tutto il resto.» Non avete mai pensato di prendere parte ad un talent show? «Il nostro percorso si è sempre basato sul live, sulla costruzione di un progetto musicale in linea con le nostre canzoni, quindi, non attraverso un reality in cui ti ritrovi a frequentare una scuola e cantare canzoni di altri. Per noi che siamo una band, sarebbe stato tutto più difficile. Credo, comunque, che i talent show siano delle realtà che danno la possibilità ai giovani emergenti di esprimersi in Italia, questo è uno dei motivi per cui abbiamo scelto di fare questo duetto con Emma.» Per due anni di seguito il primo posto è stato riservato ad uno dei ragazzi di Amici. Partecipare in coppia con un’altra icona di questo format televisivo si potrebbe definire una mossa studiata a tavolino oppure una semplice scelta? «Credo di no. Emma ha vinto la scorsa edizione di Amici, noi

siamo stati la band del 2010. Emma ha un suo pubblico e noi abbiamo il nostro, milioni di persone hanno scaricato i nostri pezzi e siamo stati in classifica per quasi cinque mesi.» Con "La notte" e "Sono già solo", i due singoli usciti lo scorso ottobre, avete raggiunto i primi posti in classifica, ottenendo anche il disco d’oro. Non avete pensato al fatto che Sanremo potesse in qualche modo mettere in discussione i risultati finora raggiunti? «L'esperienza Sanremo è stata una grande occasione, non per la scalata al podio, ma soltanto per promuove il nostro nuovo album, ricco di canzoni non diverse dalla musica proposta fino ad adesso.» Parliamo di "Arriverà" il brano del festival. In che modo si avvicina alle altre canzoni? «È un brano d’amore, melodico, anche se le sfumature rock non mancano. A fare la differenza in questa canzone è senza dubbio l’orchestra.» L’anno scorso siete stati eliminati dalla gara per fare spazio al Principe Emanuele Filiberto. La vostra partecipazione si potrebbe definire una rivincita? «Ho ammesso la mia delusione al

fatto che siamo stati esclusi ma come penso l’abbiano fatto tutti gli altri. Sanremo funziona ad inviti, l’anno scorso sono state invitate alte persone. La rivincita me la riprendo con me stesso ripensando al festival del del 2005.» Dove trovi l’ispirazione per scrivere i pezzi? «Dalla vita reale, da tutte le cose che succedono a me e alle persone che ho intorno. Non invento storie, non mi piace, non sarei credibile quando le dovrei cantare. » Parliamo del nuovo album "Viva i romantici"... «Oltre a contenere i brani "La notte", "Sono già solo" e "Arriverà", l'album comprende altre canzoni inedite più una versione live di "Sono già solo", pezzo scritto per Alessandra Amoroso. Quindici pezzi per un disco che ricalca il nostro stile, con sfumature più rock e suoni nuovi.» Quanto spazio viene dato all’amore nel nuovo lavoro? «Il 99%. Mi piace parlare d’amore, mi rende leggero, aiuta a distaccarmi dalla realtà. Ascoltare musica, poer me, significa sognare, quindi, non vedo come si potrebbe se affrontassimo temi politici.» Sei fidanzato? «Da dodici anni.»

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