Rivista lasalliana 2-2010

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Marco Paolantonio

gruppo, e di animazione, perché tutte mirate a far sì che sempre più e meglio si impari a saper: superare il ‘rischio’ di un’apertura all’altro - esprimere le proprie emozioni - porgere un ascolto attivo, attento e rispettoso, per poi saper comunicare in modo congruo; saper essere correttamente assertivo - chiedere e dare aiuto emotivo e per l’apprendimento - lodare e incoraggiare - comunicare in modo conciso, etero-centrato, persuasivo - comunicare rispettando il proprio turno, riflettendo prima di intervenire (Comoglio, 283). Sono tutti aspetti che è possibile perseguire con il paziente controllo delle attività d’apprendimento programmate, ma che è possibile esercitare per mezzo di esercitazioni appositamente disposte (Comoglio, 145-282), che prendono in esame sia i difetti da evitare sia le buone abitudini da acquisire.

Specimen di esercitazioni intese a far emergere e potenziare le abilità comunicative (Comoglio) • Sei modi di ‘distruggere’ una comunicazione. Viene sottoposto all’esame dei gruppi un elenco dei più comuni comportamenti sociali che non favoriscono lo sviluppo di una conversazione: esprimere sarcasmo - accusare - porre domande ironiche per le quali non vi è risposta - attribuire nomi spiacevoli e sprezzanti - dare comandi - qualificare le persone. Per ognuno di tali modi si forniscono situazioni che lo caratterizzano (es., esprimere sarcasmo: ? Quello che hai detto dimostra la tua grande intelligenza; ? Paragonerei i tuoi modi gentili a quelli di un elefante; ? Naturalmente penserai di essere il migliore), ecc.) La discussione che conclude l’esame di gruppo si estende alla classe. (pp. 219-221) • Domande che migliorano l’apprendimento controllando la comprensione. Si formano coppie. In ciascuna di esse i partner immaginano di doversi aiutare, attraverso domande, ad apprendere un testo (nell’esemplificazione il tema è Inquinamento delle acque). Ognuno, lavorando da solo, formula almeno 8 domande, appoggiandosi alle strutture indicate nel foglio delle istruzioni come ‘Struttura delle domande’ . In gruppi di 4, ogni membro legge le proprie domande, gli altri verificano se esse sono state formulate con le modalità richieste dalle istruzioni nella fase ‘Controllo della comprensione ’(= 1. Prova a descrivere con tue parole:…; 2. Che cosa significa:…; 3. Prova a spiegare con tue parole in modo più chiaro:…; 4. Spiega perché … è importante (pp. 247-248)

Il cammino, lungo e non certo facile, può essere agevolato da alcune avvertenze che costituiscono il costante leit motiv del metodo AC: 1. Prima di fare un piano di insegnamento delle abilità sociali l’insegnante esamini la realtà nella quale si trova ad agire. 2. Nell’insegnamento diretto delle competenze sociali si adotti sempre una ‘procedura didattica’ coerente e costante: motivazione → descrizione procedurale dell’abilità → modelling → esercizio → revisione → controllo. 3. L’insegnamento delle abilità è reso più agevole da una pratica precedente - Nell’insegnamento essere progressivi e costanti. 4. Costruire un carta d’osservazione della/e abilità da praticare in un compito (Comoglio, 285-286).


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