Hi-Tech Ambiente 3.2016

Page 10

DEPURAZIONE A C Q U A   -   A R I A   -   S U O L O

A BORDO O NEL PORTO DI ARRIVO

Trattare le acque di sentina Lo scarico in mare è possibile solo se il contenuto in idrocarburi totali non supera i 15 ppm Le acque di sentina sono tutte quelle acque che si raccolgono al fondo delle navi; sono costituite da acqua di mare mescolata con olio combustibile, olio lubrificante, liquidi di raffreddamento dei motori, acque di condensa dei compressori e dei frigoriferi, e altri contaminanti spesso difficili da prevedere. Le attuali normative, emanate dall’IMO (International Maritime Organization) prevedono che lo scarico in mare delle acque di sentina sia consentito solo se il contenuto in idrocarburi totali non supera 15 ppm; a questo scopo molte navi si sono dotate di separatori acqua/olio, che però spesso non sono sufficienti a raggiungere questo limite. Quando è possibile, si cerca di accumulare le acque di sentina e di trattarle nei porti di arrivo; la normativa europea (Direttiva 2000/59/CE, recepita con il D.Lgs 182/2003) impone che in ogni porto siano presenti sistemi di trattamento delle acque di sentina. IL TRATTAMENTO A TERRA

I sistemi di trattamento a terra possono avere diversi gradi di complessità, secondo le normative regionali e in dipendenza della possibilità di appoggiarsi ad impianti di trattamento di reflui urbani o industriali posti nelle vicinanze. La prima fase di trattamento è la separazione dell’olio, che può essere ottenuta per decantazione statica in serbatoio (occorrono da 7 a 10 giorni), per centrifugazione, mediante disoleatori a pacchi lamellari o mediante flottazione con aria disciolta (DAF, cioè Dissolved Air Flotation). Quest'ultimo processo consiste nel saturare l'acqua Hi-Tech Ambiente

10


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.