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Perchè un mental coach all'interno del PROGETTO GIOVANI?

Per aiutare gli atleti più competitivi a sfruttare più strumenti possibili per potenziare e migliorare le proprie performance.

Quando si tratta di centesimi di secondo, la mente può fare la differenza...

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Quando entra in gioco:

Quando la preparazione atletica è più o meno dello stesso livello e inizia ad assottigliarsi la differenza tecnica tra gli atleti...

Quando il percorso è un percorso di vita - e per questo si ha tanto da perdere - e la pressione e le aspettative (tanto interne quanto esterne) sono alte…

Quando proprio in virtù di queste aspettative l’infortunio sembra far crollare un sogno e c’è necessità di recuperare la propria forma (fisica e mentale) nel minor tempo possibile…

Quando lo sport è diventato parte integrante delle proprie giornate, e bisogna saper essere motivati oltre che disciplinati, continuando ad allenarsi con costanza anche quando le gare sono lontane

Quando non solo diventa necessario mantenere il focus nell’attesa della gara, ma la concentrazione va mantenuta (e dosata) durante la prestazione...

Percorso step by step:

1.Identificazione – insieme al proprio allenatore – degli obiettivi: chiari, specifici, sfidanti ma non irrealistici. La stesura degli obiettivi avviene a inizio anno e viene rievocata – per proseguire in linea o per inserire eventuali modifiche – durante l’anno; se raggiunta, va festeggiata: la gratificazione (anche verso sé stessi) nutre l’autostima e la felicità

2.Compilazione da parte dell’atleta di una scheda di autovalutazione: l’auto-valutazione è tecnica, relazionale, emotiva e mentale. Questa scheda verrà confrontata con i tempi effettivi dell’atleta per comprendere se alla base vi è una sottostima come credenza limitante

Percorso step by step:

3.Formazione dell’atleta in ambito motivazionale: cosa lo muove, cosa lo motiva, quale metaprogramma lo caratterizza (strumenti incentivanti da utilizzare prima di una prestazione)

4.Gestione dei pre-gara e la creazione delle routine, che permettono al nostro cervello di agire per automatismi ed entrare nel cosiddetto stato di flusso

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