Pantheon 79 - Sette magnifici presidenti

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A tu per tu con Melania Gabbiadini

In Italia c'è discriminazione nei confronti del calcio femminile? C'è ancora una mentalità maschilista che pensa solo a quello che riescono a fare i nostri colleghi. Tanta è la differenza e c'è molto da costruire, perché è difficile far credere che anche noi possiamo far qualcosa. In questi anni le cose stanno cambiando, ma ci vorrà molto tempo ancora per arrivare all'altezza di altri Paesi Europei e oltreoceano. Ma noi calciatrici abbiamo dimostrato che anche in questo caso sappiamo far gioco di squadra e che, al di là dei Club di appartenenza, camminiamo tutte nella stessa direzione, quella di far crescere qui in Italia il calcio femminile. Suo fratello Manolo ha seguito le sue impronte, e ancora oggi, lei è il suo punto di riferimento? Abbiamo tanti anni di differenza, e quando lui era piccolo, veniva sempre a vedermi. Credo però che se anche non avessi giocato a calcio, lui avrebbe comunque intrapreso questa strada, perché ce l'ha dentro. Mi ha sempre seguita e ho cercato di essere un modello per lui, e me lo ha confermato un sacco di volte. Ne vado fiera.

Mio fratello? Ne vado fiera

La sua ex collega Patrizia Panico, prima nella storia, ha appena debuttato come CT della Nazionale Under 16 maschile. Entrambe attaccanti, per anni in cima alla classifica capocannonieri. Amiche o rivali? No, rivalità non c’è mai stata. Anche perché in campo siamo molto diverse e le nostre caratteristiche tecniche ci hanno sempre permesso di mantenere una nostra forte identità. Abbiamo sempre lottato entrambe per la squadra e c’è stata e rimarrà una grande stima reciproca.


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