Dipinti Antichi

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Attribuito a Pacecco de Rosa nell’antica raccolta siciliana da cui proviene, il dipinto è senz’altro riconducibile alla produzione napoletana fra quarto e quinto decennio del Seicento quando motivi tipici della scuola caravaggista, ultimamente declinati anche da Artemisia Gentileschi, presente in città dopo il 1630, si stemperano in modi più luminosi e distesi ad opera

del giovane Stanzione. Riconduce a quell’ambito, ma piuttosto in direzione di Antonio de Bellis, il confronto con il dipinto di uguale soggetto ma limitato a tre sole figure in collezione Rodinò (N. Spinosa, La Pittura Napoletana del 600, Milano 1984, fig. 207), dove l’anziana serva di Dalila ricorda da vicino quella nella nostra versione.

DIPINTI ANTICHI - 8 giugno 2021

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