6 Lo scontro con Morcar. Il segreto svelato. La fine per il bene e per il male.
<<Dai! La notte non è lunga>> incitava il nano mentre il gruppo procedeva verso le torri, strisciando nell’erba alta. La voce sembrava provenire dal nulla. Il corpo tozzo di Gotrek, infatti, era completamente avvolto nella vegetazione. Spesso qualcuno guardava ai bordi del cratere scorgendo il riflesso delle tre lune sul metallo delle lance. <<Fermi>> un sibilo tagliò l’aria e bloccò il serpeggiante moto del gruppo. Ulcrir e Silfir stavano osservando le tende dell’esercito di Morcar, accampato prima della fortezza. <<Come entreremo? Dovremo superare tutto un esercito>> chiedeva Drastok perplesso. <<Semplice se non puoi sconfiggere il nemico, alleati con lui. Nel nostro caso, almeno fin quando non saremo dentro>> rispose il mezzelfo intromettendosi nella discussione. Gli altri furono tutti d’accordo con quel piano, anche perché era l’unico. Ronde di guerrieri del Kaos pattugliavano l’entrata alle torri. Grossi portali bloccavano il passaggio. Metà dell’esercito era accampato fuori, cercare di entrare con la forza era un suicidio. L’elfo, il barbaro, il mezzelfo ed il nano si staccarono dalla compagine, alla ricerca di una pattuglia solitaria. Dopo una buona mezz’ora, ad osservare draconiani in file ordinate, Gotrek scorse un gruppo che faceva al caso loro. Aspettarono il momento buono. Non appena la pattuglia fu a portata di mano, in una zona più scura, i quattro l’attaccarono silenziosamente. Frecce saettarono andando a conficcarsi dritte nelle nuche dei draconiani. Il barbaro, uscendo più velocemente possibile dal suo nascondiglio, ne strozzò due solo con la forza delle braccia. Gotrek non si mosse neanche dal suo rifugio, solo la sua ascia vibrò mozzando due teste e facendo attenzione a non rovinare le armature. Da quel luogo uscirono di nuovo otto guerrieri, ma questa volta non erano brutti rettili, fra di loro infatti c’erano anche ragazze. Nonostante tutto, nessuno si accorse del cambio di guardie appena avvenuto. Dopo aver girato per un bel po’ tra i loro stessi nemici, arrivarono davanti alla grande porta d’acciaio, che con le mura proteggeva le torri e una piccola cittadina interna. 37