Design II n3 2017

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INTERVISTA ESCLUSIVA / DESIGNER

RODOLFO DORDONI PRIVILEGIA I RAPPORTI A LUNGO TERMINE. “PROGETTARE SIGNIFICA AVERE UNA VISIONE CHIARA DEL PRODOTTO, DEI SUOI SPAZI E DEL CONSUMATORE CHE POTREBBE ACQUISTARLO”.

CAPIRE LE AZIENDE, PENSARE AL CLIENTE di Andrea Guolo

L

a progettualità a lungo termine appartiene al dna di Rodolfo Dordoni. Il termine “continuità”, nel rapporto con le aziende dell’arredo made in Italy, fa certamente parte del vocabolario di un architetto e designer di grande esperienza, che ha mosso i suoi primi passi in questo mondo fin dal lontano 1979, ma che ogni anno, al Salone del Mobile, continua a stupire per entusiasmo e capacità di rinnovare relazioni consolidate e pluridecennali. “Viviamo un periodo di forte energia – spiega a Pambianco Design il co-fondatore dello studio Dordoni Architetti – e nel quale sta cambiando il concetto stesso di design, non più limitato alla connotazione del prodotto: oggi il mobile diventa parte integrante di un’atmosfera. C’è molta più positività, da parte di chi progetta e anche delle aziende che propongono queste soluzioni al mercato. La conferma è giunta dal ‘bel Salone’ appena concluso, simile a una di quelle edizioni del passato che a me sono sempre piaciute, senza il peso psicologico della fase più recente”.

In apertura, ritratto di Rodolfo Dordoni

Cos’è cambiato? Il momento di down è coinciso con la crisi, con l’abbandono alla delusione e all’insicurezza da parte di aziende che avevano smesso di essere propositive. Ora invece sta riemergendo quella volontà tutta italiana di reagire, in parte per la fiducia acquisita attraverso i risultati Giugno/Luglio 2017 PAMBIANCO DESIGN 51


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