Palazzetto Bru Zane | Stagione 2020-2021

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ITALIANO


Il Palazzetto Bru Zane beneficia del sostegno della Fondation Bru fondation-bru.org


Camille Saint-Saëns e i pensionanti di Villa Medici – vincitori del prix de Rome per la musica – saranno le due tematiche dei festival del Palazzetto Bru Zane a Venezia. A causa della pandemia, in autunno i concerti del Palazzetto Bru Zane saranno trasmessi in diretta su bru-zane.com e poi messi in rete su Bru Zane Replay, una nuova pagina del sito internet che vi permetterà di scoprire in un altro modo la musica romantica francese. L’équipe del Palazzetto Bru Zane, i loro partner e tutti gli artisti si sono mostrati molto creativi nel preparare la nuova stagione 2020-2021. Ci auguriamo che in questo modo le attività legate allo spettacolo dal vivo possano continuare a entusiasmare il nostro pubblico; speriamo che nei prossimi mesi vi manterrete fedeli agli incontri della musica romantica francese. A tutti, buona stagione musicale e in bocca al lupo! Nicole Bru, Presidente



EDITORIALE Dopo undici anni di attività, il Palazzetto Bru Zane porta avanti più che mai la sua opera a favore della (ri)scoperta e della diffusione del patrimonio musicale francese del grande Ottocento, con avventure nuove e con un entusiasmo sempre crescente. Il primo ciclo tematico della stagione, dedicato a Camille Saint-Saëns, permetterà di riconsiderare in maniera più approfondita un compositore il cui catalogo è tanto vario quanto originale, con un festival che gli sarà dedicato a Venezia in autunno. Diversi incontri metteranno in luce tutti gli aspetti del suo repertorio lirico. In primavera, la musica di Saint-Saëns viaggerà fino in Canada, nell’ambito del secondo Festival Palazzetto Bru Zane Montréal. L’ottavo Festival Palazzetto Bru Zane Paris avrà come momento culminante un concerto che riunirà la Messa composta da Paisiello per l’incoronazione di Napoleone e una versione inedita del Requiem di Mozart. Il Théâtre des Champs-Élysées ospiterà La Fille de madame Angot, opéra-comique di successo di Lecocq; il festival si concluderà con un programma sinfonico dedicato alle compositrici romantiche francesi in collaborazione con l’Orchestre National de France. Camille Saint-Saëns sarà celebrato anche a Parigi con The Promised Land, la ripresa moderna di Phryné e numerosi concerti di musica da camera all’Auditorium del Museo del Louvre; inoltre tutti i suoi poemi sinfonici saranno eseguiti alla Philharmonie di Parigi nel corso di una “maratona Saint-Saëns”. Il secondo ciclo della stagione avrà come tema il concorso del prix de Rome per la musica, ambito lasciapassare di tutti gli

aspiranti compositori dal 1803 al 1968. Partiture rare, scritte a Villa Medici, saranno interpretate nel corso del festival di primavera a Venezia, mentre Bru Zane Mediabase presenterà numerosi documenti relativi all’attività dei pensionanti alloggiati al Pincio. Parallelamente, due concerti – a Milano e poi a Venezia – sveleranno i risultati del lavoro eseguito nell’ambito di una nuova collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Gli allestimenti del Voyage dans la lune di Offenbach – nel quadro di un’ampia collaborazione guidata dal Centre Français de Promotion Lyrique (CFPL), che riunisce diciassette co-produttori – e di V’lan dans l’œil di Hervé a Bordeaux consentiranno agli spettatori di immergersi nello sconfinato immaginario di questi compositori e dei loro librettisti; inoltre altre produzioni saranno riprese in tournée. La ricerca, fondamento dell’attività del Palazzetto Bru Zane, troverà espressione in convegni, in libri e nell’edizione delle partiture che renderanno possibili le rappresentazioni di Frédégonde, della Fille de madame Angot e del Voyage dans la lune. Tali riscoperte conosceranno una diffusione internazionale grazie alle pubblicazioni dell’etichetta Bru Zane e alle collaborazioni con fedeli partner come la casa editrice Actes Sud, senza dimenticare Bru Zane Classical Radio, in onda ogni giorno 24 ore su 24, e Bru Zane Replay, nuova piattaforma video del nostro sito internet. Da Parigi a Roma, dal grand opéra al quintetto… in questa stagione, viaggiate con noi nel secolo romantico! 3


2020-2021 I MOMENTI CLOU P. 6

CICLO CAMILLE SAINT-SAËNS, L’UOMO-ORCHESTRA Ritratto di un musicista eclettico in trenta incontri. P. 22

CICLO “TANTI BACI DA ROMA”: I COMPOSITORI A VILLA MEDICI NEL XIX SECOLO I diversi aspetti del soggiorno iniziatico dei pensionanti dell’Accademia di Francia a Roma, tra sorprendenti documenti d’archivio e opere inedite. P. 30

LA STAGIONE VENEZIANA Concerti, conferenze e laboratori musicali per famiglie.

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LES BOUFFES DE BRU ZANE

Che cosa ci può essere di più stuzzicante di una rarità di Offenbach quale introduzione alle opere buffe in un atto?


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FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE MONTRÉAL Studio scientifico, scoperta musicale e iniziazione ludica: appuntamenti di vario genere con Camille Saint-Saëns in Canada attraverso quattro concerti e una giornata di studi. P. 52

FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS La Fille de madame Angot nella sua versione inedita, Phryné di Saint-Saëns completata da André Messager o ancora la Symphonie “Grande Guerre” di Charlotte Sohy: ecco alcune delle rarità di questa nuova edizione del festival. P. 66

PRODUZIONI IN TOURNÉE Dal Voyage dans la lune di Offenbach all’universo rocambolesco di V’lan dans l’œil di Hervé: lasciatevi incantare dalle nuove produzioni in tournée! P. 80

ATTUALITÀ DELLA RICERCA Una panoramica dei temi approfonditi in questa stagione dall’équipe scientifica del Centre de musique romantique française, che renderanno possibili i progetti futuri.

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LIBRI E DISCHI

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INFORMAZIONI PRATICHE


© BnF

CICLO CAMILLE SAINT-SAËNS (1835-1921), L’UOMOORCHESTRA


Un secolo dopo la sua morte, Saint-Saëns continua a essere un “illustre sconosciuto”, autore di alcune partiture eseguite in tutto il mondo, ma anche di tante altre cadute nell’oblio. Focus su un artista camaleontico e globetrotter…

La storia della musica riserva ad alcune opere di Camille Saint-Saëns un posto particolare. La fama internazionale del Carnevale degli animali, del Primo Concerto per violoncello, della Danza macabra, del Secondo Concerto per pianoforte, della Sinfonia “con organo” e di Samson et Dalila lo ha reso persino più celebre, per i posteri, di Gounod e di Massenet. Tuttavia, considerando l’ampiezza del suo catalogo, molti tesori sembrano ancora oggi dimenticati dai programmi dei concerti: chi conosce i suoi quartetti per archi e il Quintetto con pianoforte, o l’oratorio in inglese The Promised Land o le opere liriche Phryné, Frédégonde, Déjanire? Dopo la pubblicazione di una parte della sua corrispondenza e di un volume sui suoi viaggi in Oriente, il Palazzetto Bru Zane ha registrato le cantate da lui composte per il prix de Rome e le opere Les Barbares, Proserpine e Le Timbre d’argent. Inoltre, diversi dischi di mélodies – di cui uno con accompagnamento orchestrale – hanno rivelato una musica raffinata e costantemente reinventata. È parso naturale che il Centre de musique romantique française proseguisse il proprio lavoro su questo artista, dedicandogli un ciclo in occasione del centenario della sua scomparsa.

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L’uomo, in sintesi

Riferimenti cronologici 1835 nasce a Parigi 1848 entra al Conservatorio di Parigi 1858 è nominato organista della chiesa della Madeleine 1871 fonda la Société nationale de musique 1881 viene eletto all’Académie des beaux-arts 1921 muore ad Algeri

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Orfano di padre, Saint-Saëns fu cresciuto dalla madre e da una prozia; fu quest’ultima a iniziarlo al pianoforte. Straordinariamente precoce, debuttò in concerto all’età di undici anni. Due anni più tardi, lo troviamo al Conservatorio di Parigi nelle classi di Benoist (organo) e poi di Halévy (composizione). Se per due volte fallì il concorso del prix de Rome, nondimeno durante la sua carriera ottenne una quantità di riconoscimenti e nomine a vari incarichi istituzionali, tra cui l’elezione all’Académie des beaux-arts nel 1881. Virtuoso, organista della chiesa della Madeleine (1857-1877), fece grande impressione sui suoi contemporanei in diversi ambiti. Compositore fecondo e colto, si impegnò nella rivalorizzazione dei maestri del passato, collaborando all’edizione completa delle opere di Gluck e dirigendo quella di Rameau. Eclettico, difese tanto Wagner quanto Schumann. Da insegnante, ebbe tra i suoi allievi Fauré e Messager. In qualità di critico musicale, firmò numerosi articoli che attestano uno spirito forte e lucido, per quanto molto legato ai principi dell’accademismo. Fu questo stesso spirito unificatore e al tempo stesso critico a indurlo a fondare, nel 1871, la Société nationale de musique, e poi a darne le dimissioni nel 1886.


Un’arte “viva, nazionale e umana!”, ecco quello che io chiedo forte e chiaro.

© BnF

Camille Saint-Saëns, “Le Voltaire”, luglio 1881

Un pianista virtuoso Formatosi alla scuola francese classica di pianoforte, per tutta la vita Saint-Saëns rimarrà un difensore del cosiddetto jeu perlé, ottenuto con un uso moderato del pedale e un’articolazione molto dettagliata della diteggiatura. Può stupire che per quello che era il suo strumento abbia lasciato solo 34 opere, e che nessuno di questi si possa considerare il suo testamento musicale; tuttavia, va detto che i suoi cinque concerti per pianoforte – in particolare il secondo e il quinto – non sono mai usciti dal grande repertorio, nonostante la concorrenza, in tale ambito, di Schumann, Chopin, Liszt o Rachmaninov. Per Saint-Saëns, il pianoforte è più che altro un laboratorio personale. Strumento delle sue sperimentazioni tecniche (ci ha lasciato tre quaderni di sei studi ciascuno), esso è anche il confidente delle sue passioni: il ritorno al passato (Sei Fughe, Suite in fa maggiore), l’esotismo (Africa, Concerto “Egiziano”, Souvenir d’Ismaïlia, Les Cloches de Las Palmas…), l’analisi scientifica legata alla trascrizione (la Sonata di Liszt e la Sonata in si minore di Chopin arrangiate per due pianoforti, la Paraphrase sur la Mort de Thaïs di Massenet, arrangiamenti vari di Beethoven, Haydn, Mendelssohn, Reber, Gounod, Berlioz). Questo strumento è infine un mezzo di divulgazione: Saint-Saëns pianista non solo fa conoscere le proprie opere (che arrangia per pianoforte a quattro mani o per due pianoforti, per facilitarne la diffusione), ma promuove attivamente quelle di Schumann, Beethoven, Mozart e della giovane generazione di compositori francesi, come Alexis de Castillon.

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Un cataloguo eclettico

Riferimenti cronologici 1858 Concerto per pianoforte n. 1 1871 Concerto per violoncello n. 1 1874 Danse macabre 1877 Samson et Dalila 1886 Le Carnaval des animaux 1886 Sinfonia n. 3 (“con organo”) 1892 Trio con pianoforte n. 2 1896 Concerto per pianoforte n. 5 (“Egiziano”) 1918 Quartetto per archi n. 2 10

“Primo organista del mondo” secondo Liszt, Saint-Saëns compose per l’organo ancor meno che per il pianoforte; i suoi pensieri andavano tutti alla musica da camera, alla musica sinfonica e all’opera. Oltre ai già citati concerti per pianoforte (ai quali bisogna aggiungerne due per violoncello e tre per violino), gli si devono cinque sinfonie e quattro poemi sinfonici, nonché diverse ouverture da concerto. Il catalogo dei suoi lavori da camera, solidamente articolato in sonate, trii, quartetti e quintetti per le più varie formazioni, è ricco di preziose rarità: un Settimino per tromba, archi e pianoforte, una Fantasia per violino e arpa, un Caprice sur des airs danois et russes per flauto, clarinetto, oboe e pianoforte. Tale varietà mostra come Saint-Saëns abbia saputo rinnovare la propria ispirazione e uscire dai binari tradizionali, per rivolgersi a un pubblico di strumentisti sempre più ampio e diversificato. I suoi lavori lirici lo attestano ancora di più: oltre a una trentina di mélodies con orchestra (la maggior parte delle quali è stata riscoperta nel 2017 dal Palazzetto Bru Zane grazie a una registrazione realizzata in collaborazione con Alpha Classics), scrisse anche opere imponenti che, come quelle di Massenet, mostrano un costante rinnovamento della forma e del linguaggio. In esse, il genere scherzoso (Phryné, La Princesse jaune) si affianca a quello monumentale (Henry VIII, Étienne Marcel), mentre lo stile della tragedia lirica (Les Barbares, Déjanire) si alterna a un romanticismo febbrile (Ascanio, Le Timbre d’argent) e persino ad accenti naturalistici (L’Ancêtre).


Reazionario o pioniere? Spesso si considera Saint-Saëns con una certa sufficienza, pur senza veramente conoscere questo compositore o il catalogo delle sue opere: Déjanire, Frédégonde, Phryné e altro aspettano ancora la propria resurrezione. Per rendersi conto della modernità di Saint-Saëns, le partiture da sole non bastano, benché dimostrino che egli fu il primo a introdurre l’organo in una sinfonia e a dar forma con successo al prototipo del poema sinfonico (allora agli albori). Fu ancora lui a intuire la necessità di creare una Società nazionale di musica che rilanciasse la produzione francese di musica da camera. Collaborò alle prime riedizioni dei maestri del passato, che occorreva anzitutto capire e poi trascrivere e adattare. Nella sua musica sacra, si cimentò nel nuovo stile neo-palestriniano (Messa op. 4) e reinventò l’oratorio inglese nella tradizione di Händel (The Promised Land). Il XX secolo non fu per lui sinonimo di decadenza: prima di Poulenc, espresse la modernità e la particolarità della scuola francese degli strumenti a fiato (sonate per clarinetto, per fagotto, per oboe, Cavatina per trombone, Romanza per corno) e può essere considerato il primo compositore di musica per film (L’Assassinat du duc de Guise, 1908), il che basterebbe da sé a giustificare la sua iscrizione nella storia delle innovazioni. Saint-Saëns pioniere… non è forse il colmo per un presunto artista accademico?

Per la Francia ci vuole una scuola di musica robusta, in grado di trattare da pari a pari con le scuole straniere. Camille Saint-Saëns, 1876

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DÉJANIRE

La rappresentazione programmata in dicembre al Prinzregententheater di Monaco di Baviera è stata annullata a causa della pandemia.

Déjanire di Camille SAINT-SAËNS Tragedia lirica in quattro atti su libretto del compositore e di Louis Gallet (dall’omonima tragedia di Louis Gallet), rappresentata per la prima volta il 14 marzo 1911 al teatro di Monte-Carlo.

MÜNCHNER RUNDFUNKORCHESTER CHOR DES BAYERISCHEN RUNDFUNKS Stefan Blunier direzione Déjanire Véronique Gens Hercule Michele Angelini Iole Chantal Santon-Jeffery Philoctète Boris Pinkhasovich Phénice Marie Gautrot Déjanire fu concepita nel 1898 come spettacolo all’aperto per l’arena di Béziers. Integralmente rielaborata come grand opéra per Monte-Carlo nel 1911, la partitura ci mostra Saint-Saëns all’apogeo della sua evoluzione stilistica: ricchezza armonica e opulenza orchestrale accompagnano la tragica vicenda di Ercole fino al suo epilogo. Esecuzione in forma di concerto Produzione Münchner Rundfunkorchester in partenariato con il Palazzetto Bru Zane Prima registrazione mondiale per la collana “Opéra français” – Etichetta Bru Zane

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Troverete documenti d’epoca su Déjanire di Camille Saint-Saëns sul sito bruzanemediabase.com, la banca dati online della musica romantica francese.


LES BARBARES

Le rappresentazioni programmate in primavera all’Opera di Lipsia sono state annullate a causa della pandemia.

Esecuzione in forma scenica Produzione Oper Leipzig in partenariato con il Palazzetto Bru Zane

Les Barbares di Camille SAINT-SAËNS

≥ Registrazione disponibile in CD con libro con l’Orchestre Symphonique e il Chœur Lyrique Saint-Étienne Loire (etichetta Bru Zane; si veda a p. 20)

Tragedia lirica in tre atti e un prologo su libretto di Victorien Sardou e Pierre-Barthélémy Gheusi, rappresentata per la prima volta il 23 ottobre 1901 all’Opera di Parigi.

GEWANDHAUSORCHESTER CHOR DER OPER LEIPZIG David Reiland direzione Anthony Pilavachi regia Markus Meyer scene e costumi Michael Röger luci Floria Nora Sourouzian Livie Karin Lovelius Marcomir Dominick Chenes Scaurus / Voce recitante Randall Jakobsh Le Veilleur Matthias Stier Hildibrath Jonathan Michie Rappresentati per la prima volta nel 1901, Les Barbares ricordano l’invasione prussiana del 1870 ricollocandola in un passato lontano. La vicenda, che si svolge nella Gallia romana, inserisce nella storia collettiva il dramma privato del barbaro Marcomir e della vestale Floria, i quali non avranno quasi il tempo di consumare la loro colpevole unione.

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FRÉDÉGONDE

GIOVEDÌ 13 MAGGIO ORE 18 VENERDÌ 21, GIOVEDÌ 27 MAGGIO ORE 19.30 THEATER DORTMUND (GERMANIA)

Frédégonde di Camille SAINT-SAËNS e Ernest GUIRAUD con la collaborazione di Paul DUKAS Dramma lirico in cinque atti su libretto di Louis Gallet (tratto dai Récits des temps mérovingiens di Augustin Thierry), rappresentato per la prima volta il 18 dicembre 1895 all’Opéra di Parigi.

DORTMUNDER PHILHARMONIKER OPERNCHOR THEATER DORTMUND Gabriel Feltz, Motonori Kobayashi direzione musicale Marie-Ève Signeyrole regia Fabien Teigné scene Yashi costumi NN luci Laurent La Rosa video Martin Grandperret coreografia Fabio Mancini coro Dr. Merle Fahrholz drammaturgia Thomas Hannig maestro collaboratore Fabian Schäfer direttore della produzione Aymeric Catalano coaching linguistico David Martinek assistente alla regia Ulas Nagler, Alexander Becker direttori di sala Adriana Naldoni suggeritrice Marlon Otte direttore delle comparse 14

Frédégonde Marie Karall, Hyona Kim Brunhilda Anna Sohn Mérowig Pene Pati, Amitai Pati Hilpéric Mandla Mndebele Fortunatus Sungho Kim Prétextat Denis Velev Landéric Philipp Kranjc Un serviteur Ian Sidden Quando Ernest Guiraud muore lasciando incompiuta la sua Frédégonde, Saint-Saëns accetta di portarla a termine a condizione di essere aiutato dal giovane Paul Dukas, incaricato di orchestrare metà dell’opera. Entrambi si appassionano alla sanguinaria rivalità che contrappone Brunhilda a Frédégonde. Esecuzione in forma scenica Produzione Theater Dortmund in partenariato con il Palazzetto Bru Zane Edizioni musicali del Palazzetto Bru Zane


THE PROMISED LAND

SABATO 5 GIUGNO ORE 20 HALLE AUX GRAINS, TOLOSA (FRANCIA) MARTEDÌ 8 GIUGNO ORE 20.30 GRANDE SALLE PIERRE BOULEZ, PHILHARMONIE DE PARIS (FRANCIA) Nell’ambito dell’8° Festival Palazzetto Bru Zane Paris (si veda a p. 54)

Camille SAINT-SAËNS The Promised Land op. 140 Sinfonia no. 3 “con organo” in do minore op. 78

The Promised Land fu commissionata nel 1913 dal Festival di Gloucester. Il compositore ne diresse la prima esecuzione per poi proporne una versione in francese, che andò in scena al Théâtre des Champs-Élysées nel 1916. L’impiego di un’imponente massa corale consente un grandioso omaggio allo stile di Händel. Coproduzione Orchestre national du Capitole de Toulouse / Philharmonie de Paris con il sostegno del Palazzetto Bru Zane The Promised Land: prima registrazione mondiale per l’etichetta Bru Zane

© BnF

ORCHESTRE NATIONAL DU CAPITOLE DE TOULOUSE CHŒUR DU CAPITOLE DE TOULOUSE Tugan Sokhiev direzione Alfonso Caiani direzione del coro Nicole Car soprano Kate Aldrich mezzosoprano Cyrille Dubois tenore Mikhail Timoshenko baritono Michel Bouvard organo

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MARATONA SAINT-SAËNS

PHRYNÉ

MARTEDÌ 15 GIUGNO ORE 20.30 GRANDE SALLE PIERRE BOULEZ, PHILHARMONIE DE PARIS (FRANCIA)

GIOVEDÌ 24 GIUGNO ORE 20 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE, PARIGI (FRANCIA)

Camille SAINT-SAËNS La Jeunesse d’Hercule op. 50 Introduction e Rondo capriccioso per violino e orchestra op. 28 Phaéton op. 39 Havanaise per violino e orchestra op. 83 Africa op. 89 Le Rouet d’Omphale op. 31 Concerto per pianoforte e orchestra no. 5 “L’Égyptien” op. 103 (finale) Le Timbre d’argent (Ballet: Valse) Danse macabre op. 40

SABATO 3 LUGLIO ORE 18 OPÉRA DE ROUEN NORMANDIE (FRANCIA)

Nell’ambito dell’8° Festival Palazzetto Bru Zane Paris (si veda a p. 55)

LES SIÈCLES François-Xavier Roth direzione Renaud Capuçon violino Bertrand Chamayou pianoforte Questa “maratona Saint-Saëns” affidata all’esperta bacchetta di François-Xavier Roth permetterà di scoprire i poemi sinfonici del compositore e sarà arricchita da vivaci pagine concertanti. Ai soggetti tratti dall’antichità (Fetonte, Ercole, Onfale) risponde l’insolenza della Danza macabra, di immancabile successo. 16

Produzione Les Siècles con il sostegno del Palazzetto Bru Zane

Nell’ambito dell’8° Festival Palazzetto Bru Zane Paris (si veda a p. 60)

Phryné di Camille SAINT-SAËNS

Opéra-comique in due atti su libretto di Lucien Augé de Lassus, rappresentata per la prima volta il 24 maggio 1893 all’Opéra-Comique (Parigi). Versione del 1909 con recitativi di André Messager.

ORCHESTRE DE L’OPÉRA DE ROUEN NORMANDIE CHŒUR DU CONCERT SPIRITUEL Hervé Niquet direzione con Patrick Bolleire, Anaïs Constans, Thomas Dolié, Cyrille Dubois, François Rougier, Florie Valiquette Saint-Saëns riteneva di non avere mai composto nulla di più riuscito del secondo atto di Phryné. L’opera fu per molto tempo uno dei lavori più eseguiti del compositore, che ne favorì la diffusione aggiungendo dei recitativi, di cui affidò la complessa stesura all’amico Messager. Esecuzione in forma di concerto Coproduzione Palazzetto Bru Zane / Musée du Louvre / Opéra de Rouen Normandie Prima registrazione mondiale per la collana “Opéra français” – Etichetta Bru Zane


HENRY VIII

Henry VIII di Camille SAINT-SAËNS

Opera in quattro atti e sei quadri su un poema di Léonce Détroyat et Armand Silvestre (da Henry VIII di William Shakespeare e La Cisma de Inglaterra de Pedro Calderón de la Barca), rappresentata per la prima volta il 5 marzo 1883 all’Académie nationale de Musique.

ORCHESTRE SYMPHONIQUE DE LA MONNAIE CHŒURS DE LA MONNAIE ACADÉMIE DES CHŒURS DE LA MONNAIE Alain Altinoglu direzione musicale Olivier Py regia Pierre-André Weitz scene e costumi Bertrand Killy luci Emmanuel Trenque direzione dei cori Henry VIII Laurent Naouri Catherine d’Aragon Véronique Gens Don Gomez de Féria Ed Lyon Anne de Boleyn Nora Gubisch Le Duc de Norfolk Werner Van Mechelen Le Cardinal Campeggio Paul Gay Cranmer Jérôme Varnier Le Comte de Surrey Enguerrand de Hys Lady Clarence Ludivine Gombert

“Ultima opera lirica di soggetto storico valida” secondo Debussy, Henry VIII è anche il laboratorio wagneriano di Saint-Saëns, che qui intensifica l’uso dei Leitmotive. Apogeo del grand opéra, la partitura si avvale di ricerche storiche condotte da Saint-Saëns in Inghilterra, che influenzarono anche la scenografia e i costumi. Esecuzione in forma scenica Produzione De Munt / La Monnaie in partenariato con il Palazzetto Bru Zane Edizioni musicali Durand

© BnF

Le rappresentazioni programmate in primavera al Théâtre de La Monnaie di Bruxelles sono state annullate a causa della pandemia.

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CICLO CAMILLE SAINT-SAËNS, L’UOMO-ORCHESTRA

FESTIVAL A VENEZIA

FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE MONTRÉAL

Camille Saint-Saëns, l’uomo-orchestra Dal 26 settembre all’8 novembre 2020

si veda a p. 48

si veda a p. 32

Il festival veneziano dedicato a Camille Saint-Saëns fornirà l’occasione di scoprire alcune opere di musica da camera del compositore eseguite da formazioni diverse, dal duo al quintetto passando per il recital di canto. con Cyrille Dubois, Luca Fiorentini, David Kadouch, Maria Milstein, Nathalia Milstein, Xavier Phillips, il Quatuor Arod, il Quatuor Tchalik, Tristan Raës, Jakub Tchorzewski e Cédric Tiberghien

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Dal 9 al 16 aprile 2021 Camille Saint-Saëns sarà il filo conduttore di questa nuova edizione del Festival Palazzetto Bru Zane Montréal in collaborazione con la Salle Bourgie. Concerti e una giornata di studio si susseguiranno all’inizio della primavera. con Evelyne de la Chenelière, Philip Chiu, Nicolas Ellis, Ensemble Pentaèdre, Janelle Fung, David Jalbert, Les Violons du Roy, Lysandre Ménard e strumentisti dell’Orchestre symphonique de Montréal


CD

LIBRO

CD CON LIBRO

Camille Saint-Saëns Integrale delle opere per violoncello L. Piovano violoncello ORCHESTRA DEL TEATRO MARRUCINO P. Bellugi direzione N. Carusi e L. Prayer pianoforte

Libro in francese e in italiano (copertina: Zecchini Editore) Camille Saint-Saëns: Visionario, artigiano, sperimentatore di Giuseppe Clericetti Il libro tratta la musica di Saint-Saëns esaminata da differenti prospettive, sempre con taglio musicologico: dai poemi sinfonici alle mélodies, dalla musica per il cinema ai rapporti con Mozart, fino agli autoimprestiti.

Camille Saint-Saëns Le Timbre d’argent (1864) LES SIÈCLES ACCENTUS François-Xavier Roth direzione con Hélène Guilmette, Jodie Devos, Edgaras Montvidas, Yu Shao, Tassis Christoyannis, Jean-Yves Ravoux, Matthieu Chapuis Le Timbre d’argent fu iniziato nel 1864, ma dovette attendere il 1877 per essere rappresentato. Il compositore considerava questa partitura una delle sue migliori. Il lavoro viene qui presentato nella sua versione integrale (1914).

ELOQUENTIA con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE –2011

Edizione in italiano: ZECCHINI EDITORE con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE – 2020

Camille Saint-Saëns Quintetto, quartetto A. Lucchesini pianoforte A. Lumachi contrabbasso AUDITE con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE – 2016

Collana “Opéra français” – vol. 25 ETICHETTA BRU ZANE – 2020

Edizione in francese: ISOTTA CONTI EDIZIONI con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE

Uscita: primavera 2021 19


CICLO CAMILLE SAINT-SAËNS, L’UOMO-ORCHESTRA

CD CON LIBRO

Camille Saint-Saëns et le prix de Rome BRUSSELS PHILHARMONIC FLEMISH RADIO CHOIR Hervé Niquet direzione con Julie Fuchs, Marina De Liso, Solenn’ Lavanant-Linke, Bernard Richter, Pierre-Yves Pruvot, Nicolas Courjal, Bart Cypers, François Saint-Yves Collana “Prix de Rome” – vol. 2 GLOSSA – 2010

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Camille Saint-Saëns Les Barbares (1901) ORCHESTRE SYMPHONIQUE ET CHŒUR LYRIQUE SAINT-ÉTIENNE LOIRE Laurent Campellone direzione con Catherine Hunold, Julia Gertseva, Edgaras Montvidas, Jean Teitgen, Shawn Mathey, Philippe Rouillon, Tigran Guiragosyan, Laurent Pouliaude, Ghezlane Hanzazi

Camille Saint-Saëns Proserpine (1887) MÜNCHNER RUNDFUNKORCHESTER FLEMISH RADIO CHOIR Ulf Schirmer direzione con Véronique Gens, Marie-Adeline Henry, Frédéric Antoun, Andrew Foster-Williams, Jean Teitgen, Mathias Vidal, Philippe-Nicolas Martin, Artavazd Sargsyan, Clémence Tilquin

Collana “Opéra français” – vol. 8 ETICHETTA BRU ZANE – 2014

Collana “Opéra français” – vol. 15 ETICHETTA BRU ZANE – 2017


CD

LIBRI

Camille Saint-Saëns Mélodies T. Christoyannis baritono J. Cohen pianoforte

Libro in italiano Camille Saint-Saëns: il Re degli spiriti musicali di Giuseppe Clericetti Il saggio di Giuseppe Clericetti costituisce il primo studio pubblicato in Italia su Camille Saint-Saëns. Il libro è articolato in due parti: una prima sezione presenta la biografia del compositore, contestualizzato nel mondo culturale francese de metà Ottocento; la seconda parte è dedicata ai suoi scritti.

APARTÉ / PALAZZETTO BRU ZANE 2016

Camille Saint-Saëns Mélodies con orchestra ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA M. Poschner direzione Y. Beuron tenore T. Christoyannis baritono ALPHA CLASSICS / PALAZZETTO BRU ZANE 2017

ZECCHINI EDITORE con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE – 2016

Libro in francese Camille Saint-Saëns, le compositeur globe-trotter (1857-1921) di Stéphane Leteuré Viaggiatore instancabile, Saint-Saëns trascorre molti anni in Algeria e in Egitto nel periodo del colonialismo, caratterizzato da influenze e scambi culturali. ACTES SUD / PALAZZETTO BRU ZANE 2017

Libro tascabile in francese Croquer Saint-Saëns Une histoire de la représentation du musicien par la caricature di Stéphane Leteuré Un centinaio di caricature raffiguranti Camille Saint-Saëns sono pubblicate e commentate in questo volume, che getta nuova luce sull’autore del Carnevale degli animali, il quale peraltro non esitò ad attaccare i suoi contemporanei. ACTES SUD / PALAZZETTO BRU ZANE 2021

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I COMPOSITORI A VILLA MEDICI NEL XIX SECOLO

© Musica, luglio 1913

CICLO “TANTI BACI DA ROMA”:


Istituito nel 1803, il prix de Rome per la musica consentì all’élite dei compositori francesi di trascorrere più anni di formazione in Italia. Il concorso e il successivo soggiorno a Roma furono oggetto di desiderio e di invidia, suscitando intrighi e controversie.

Il concorso del prix de Rome fu per molto tempo il più ambito lasciapassare dell’istruzione artistica francese, non solo perché contrassegnava l’élite della nazione, ma anche perché assicurava ai vincitori sussidi e – ufficiosamente – una carriera una volta tornati dall’Italia, sia col conferimento di cattedre di insegnamento sia con commissioni da parte dello Stato. Sebbene le storie dei vari concorsi siano state riccamente documentate e abbondantemente commentate in primo luogo dai candidati stessi (Berlioz e Debussy in particolare), i soggiorni romani assumono un alone di leggenda, di cui si sa assai poco. In occasione del suo festival di primavera, il Palazzetto Bru Zane intende svelare una parte dei misteri del pensionato a Villa Medici. Le musiche scritte in Italia (i cosiddetti envois, gli “invii da Roma”) coprono uno spettro assai ampio, che va dall’opera e dalla sinfonia alle mélodies e alla musica da camera. Poiché l’origine italiana della maggior parte degli invii spesso non viene rivelata quando i lavori in questione raggiungono la fama (le Ariettes oubliées di Debussy, Le Soir di Gounod, l’ouverture Rob-Roy di Berlioz, ecc.), pochi argomenti parlano a favore di un soggiorno in cui il dolce far niente sembra prevalere sul lavoro vero e proprio. Peraltro, ciò significa ignorare gli scambi artistici appassionati, le produzioni smisurate e le polemiche senza fine che ne derivarono.

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Da Parigi a Roma Raggiungere Villa Medici non era cosa da poco nei primi decenni di un secolo che, per viaggiare, non conosceva altro che le carrozze o le navi. Le opzioni erano due: oltrepassare le Alpi e attraversare l’Italia da nord a sud, oppure imbarcarsi al porto di Marsiglia e approdare a una città costiera non lontana da Roma. Tuttavia, benché il Mediterraneo sia raramente agitato, la traversata via mare era pur sempre impegnativa e faticosa, ma soprattutto privava il viaggiatore di splendidi paesaggi e della possibilità di sostare in città mitiche. Per questa ragione, la maggior parte dei vincitori del prix de Rome sceglieva un itinerario terrestre che toccava Torino, Milano, Venezia, Bologna e Firenze. Raggiungevano Torino attraverso il Moncenisio su un carro trainato da muli, tra burrasche di vento e tempeste di neve. Arrivati al valico che conduceva in Italia, si rivelavano paesaggi nuovi. Il pittore Hippolyte Flandrin scrive di non avere mai visto “nulla di così ricco: la pianura era inondata di luce, ma di una luce così dolce”. Per lo scultore Pierre-Charles Simart, “il viaggio da Lione a Roma vale da solo il grand prix”. Questa prima tappa rimaneva impressa a lungo nella memoria di ciascuno.

Tante meraviglie che incantano, che attraggono, che conquistano. Théodore Dubois, Souvenirs 24


Credete che sia possibile imparare a fare arte? Jules Lafforgue, 1901

1911 © Musica, agosto

Ogni epoca del soggiorno a Roma porta con sé le ribellioni dei rispettivi pensionanti, alcuni dei quali rivendicano una totale libertà artistica. Durante la direzione di Vernet e poi di Ingres (1828-41), mentre il soffio romantico agita gli spiriti, compare la moda “gotica”. Il ritorno alla sobrietà armonica di Palestrina è favorito dall’ascolto delle sue messe nell’esecuzione dei castrati della Cappella Sistina: Albert-Auguste Androt la trova “superba”, mentre Massenet se ne dichiara “impressionato”. In seguito, a Villa Medici irrompe il wagnerismo: tutti studiano con entusiasmo la nuova tendenza, che l’Institut de France cerca invano di stroncare. “E dire che ci sono dei dilettanti che ammirano questa musica”, scriverà Pierné. Sul versante opposto, Charpentier proverà grazie a Wagner “brividi indimenticabili: lacrime, vibrazioni, crollo totale, esaltazione delle anime”. Negli anni Settanta dell’Ottocento, il Ministero delle Belle Arti insorge contro l’immobilismo accademico, accusandolo di “limitare e soffocare il temperamento originale degli studenti”. Un po’ alla volta, sbocciano sul Pincio opere che affondano le proprie radici nella frequentazione dei nuovi “ismi”: simbolismo, naturalismo, espressionismo… La strada sembra infine libera per far sentire la propria voce. Due parole si impongono: contestazione e trasgressione. Tale antagonismo attesta la determinazione di questi giovani, pieni di inventiva e desiderosi di libertà. La tendenza a eludere il regolamento del prix – a proposito della natura degli invii come anche della loro fattura – illustra perfettamente il braccio di ferro tra due generazioni, nel quale tanto i vecchi mentori quanto i giovani dissidenti contribuiscono con i propri argomenti a un vivo dibattito estetico.

© Musica, giugno 1910

L’accademismo alla prova della modernità

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Ogni giorno che passa mi fa cadere in una mediocrità sempre più profonda. Claude Debussy, 1885

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L’usine à spleen o “fabbrica dell’angoscia” Con questa espressione graffiante, Debussy ricorda che, per alcuni dei pensionanti di Villa Medici, il soggiorno a Roma corrisponde a un vertiginoso naufragio dell’anima nella depressione. Chi potrebbe credere che l’opportunità di dedicarsi alla propria passione per quattro o cinque anni a spese dello Stato possa trasformarsi in un incubo? Eppure, a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento piomba sull’Accademia lo spleen romantico. Il temuto, terribile malessere si impossessa di Berlioz nel giro di qualche settimana: “Non posso parlarvi che della noia inesprimibile che mi uccide, mi logora, mi divora, mi soffoca, mi asfissia…”. Un analogo stato d’animo viene evocato anche da pensionanti dal temperamento meno vulcanico, come Gounod, il quale è sopraffatto sin dal primo momento da una profonda malinconia: “È stata una completa delusione”. In seguito, riconoscerà nell’immaturità della maggior parte dei pensionanti la ragione del male di cui tanti di loro soffrono. Egli stesso era “allora troppo giovane, non solamente per età, ma anche e soprattutto quanto al carattere”. Ma è a Debussy che spetta il primato dello scoramento: “Tutta questa Villa mi schiaccia, mi annienta. Soffoco e sono assolutamente incapace di scuotermi da questo brutto torpore, che mi fa vedere ogni cosa in una luce odiosa. […] Tutto ciò perché mi trovo qui, in virtù di un decreto che mi ci ha costretto, e sento gravare su di me l’ombra dell’Accademia”. Non resta che ripartire, quanto prima possibile: “Sì, bisogna fuggire da Roma, fuggire da questa vita troppo uguale, troppo felice, troppo tranquilla, senza alcuna preoccupazione. Bisogna andarsene, muoversi, scuotersi, per intraprendere un lavoro serio”, consiglierà Henri Rabaud a Max d’Ollone.


Nato a Besançon da una famiglia aristocratica, Max d’Ollone è un tipico prodotto del Conservatorio e dell’Institut de France, nonché pensionante esemplare di Villa Medici. Allievo di Albert Lavignac, André Gédalge e Jules Massenet, vince il prix de Rome nel 1897 con la cantata Frédégonde. Ci riuscì al quarto tentativo, poiché fu coinvolto, suo malgrado, nelle contese che opposero Théodore Dubois e Massenet, in lizza per la direzione del Conservatorio. Il soggiorno romano fu un periodo felice per d’Ollone, che a questo proposito scrisse: “Fu durante i miei anni a Villa Medici che ascoltai per la prima volta la Bohème e la Manon Lescaut di Puccini, allora ignorate in Francia, che mi commossero profondamente. Tutto ciò contribuì a rafforzare la mia innata avversione per tutta quella musica in cui la cerebralità sostituisce il cuore, il puritanesimo paralizza l’istinto e la ricerca di complicazioni artificiali danneggia la spontaneità, la facilità, l’abbondanza”. Pur affrontando tutti i generi una volta tornato da Roma, d’Ollone si dedica soprattutto all’opera lirica, in cui l’influenza di Wagner e di Massenet si coniuga con uno stile personale. Radicato nella tradizione romantica, rifiuta le innovazioni della Scuola di Vienna. Scrive egli stesso il libretto del suo Retour, rappresentato per la prima volta nel 1912 a Angers; seguono L’Arlequin (1924), Georges Dandin (1930), La Samaritaine (1937). Altre sue opere sono rimaste inedite, o sono state rappresentate solo parzialmente. Max d’Ollone ha anche svolto un’intensa attività pedagogica: direttore dei Concerts populaires di Angers, insegna poi composizione all’École normale de musique e al Conservatorio di Parigi, dirige il Conservatorio americano di Fontainebleau e infine l’Opéra-Comique.

Max d’Ollone in una fotografia di Nadar

Focus su Max d’Ollone (1875-1959)

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CICLO “TANTI BACI DA ROMA”: I COMPOSITORI A VILLA MEDICI NEL XIX SECOLO FESTIVAL A VENEZIA

“Tanti baci da Roma”: i compositori a Villa Medici nel XIX secolo Dal 27 marzo al 20 aprile 2021 si veda a p. 36

Filo conduttore di questo festival, Max d’Ollone sarà presente nella maggior parte dei sei concerti in programma, che alterneranno mélodies, pezzi per pianoforte solo o quartetti d’archi, senza dimenticare le emblematiche cantate composte in occasione del concorso del prix de Rome. con Tassis Christoyannis, Jeff Cohen, Olivia Doray, François Dumont, Axelle Fanyo, Marie Gautrot, Eloïse Bella Kohn, François Lemoine, Mary Olivon, il Quatuor Hermès, Sahy Ratia, Marine Thoreau La Salle e il Trio Amatis

RISORSE DIGITALI – BRU ZANE MEDIABASE

Il prix de Rome per la composizione musicale Quest’anno, Bru Zane Mediabase si sintonizza sul prix de Rome, dalla sua istituzione fino al 1914. I libretti delle cantate proposti ai candidati sono stati editati e messi in rete. A ogni candidato e a ogni “invio” da Villa Medici è stata dedicata un’apposita scheda del database, il che ha permesso di indicizzare centinaia di articoli apparsi sulla stampa relativi alle audizioni di cantate o di “invii”, nonché le relazioni compilate dall’Institut a proposito di questi lavori.

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DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE

LIBRI

CD

Libro in francese Bons Baisers de Rome Les compositeurs à la Villa Médicis (1804-1914) di Alexandre Dratwicki Da sempre, il soggiorno a Villa Medici si accompagna a un’aura di impareggiabile prestigio. Tuttavia, stretti tra gli obblighi imposti dal regolamento da una parte e il loro desiderio di innovazione dall’altra, i pensionanti romani continueranno a mettere in discussione l’autorità del direttore e dell’Institut de France, scrivendo una storia della modernità a modo loro.

Libro in francese Hérold en Italie a cura di Alexandre Dratwicki

French Romantic Cantatas Opere di Xavier Boisselot, Charles-Simon Catel, Luigi Cherubini, Ferdinand Hérold OPERA FUOCO David Stern direzione Karine Deshayes mezzosoprano

ACTES SUD / PALAZZETTO BRU ZANE

Uscita: marzo 2021

SYMÉTRIE / PALAZZETTO BRU ZANE – 2009

ZIG-ZAG TERRITOIRES / PALAZZETTO BRU ZANE – 2014

Libro in francese Le Concours du prix de Rome de musique (1803-1968) a cura di Julia Lu e Alexandre Dratwicki

A p. 93 troverete i CD con libro della collana “Prix de Rome” dell’etichetta Bru Zane.

SYMÉTRIE / PALAZZETTO BRU ZANE – 2011

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STAGIONE VENEZIANA


Quel piccolo gioiello architettonico che è il Casino Zane, eretto nel XVII secolo per ospitare ricevimenti e musicisti, continuerà in questa stagione ad accogliere i concerti organizzati dal Centre de musique romantique française. A partire da fine settembre, un festival dedicato a Camille Saint-Saëns presenterà una scelta di opere di musica da camera del compositore, tra cui i suoi due quartetti per archi, una selezione di mélodies e la Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte. Tra le feste di fine anno e il Carnevale di Venezia, quattro concerti ricreeranno la vivace atmosfera di un salotto parigino della Belle Époque, mentre l’8 marzo un quinto concerto sarà dedicato alla compositrice Pauline Viardot nell’ambito della Giornata internazionale dei diritti delle donne. In omaggio al soggiorno italiano dei vincitori del prix de Rome per la musica, il festival di primavera farà onore alle composizioni – cantate, ma anche duetti, mélodies e pezzi per pianoforte solo – dei pensionanti di Villa Medici, tra i quali Max d’Ollone, il cui percorso sarà approfondito nel corso dell’intero ciclo. Il 21 maggio, un concerto illustrerà il lavoro svolto nel corso della stagione nell’ambito della nuova collaborazione del Centre con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano. L’attività pedagogica del Palazzetto Bru Zane in Veneto proseguirà rivolgendosi agli alunni delle scuole materne, primarie e secondarie con il programma Romantici in erba e attraverso laboratori musicali organizzati per i giovanissimi e per le loro famiglie la domenica pomeriggio.

Il Palazzetto Bru Zane ringrazia il produttore di prosecco Colle Anese per il suo sostegno e l’associazione Laguna nel Bicchiere per la sua collaborazione durante i concerti a Venezia. 31


FESTIVAL CAMILLE SAINT-SAËNS, L’UOMO-ORCHESTRA VENEZIA / 26 SETTEMBRE – 8 NOVEMBRE 2020

GIOVEDÌ 17 SETTEMBRE ORE 18 PALAZZETTO BRU ZANE PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

Musiche di DUBOIS, LEFEBVRE, MOUQUET, SAINT-SAËNS Luca Fiorentini violoncello Jakub Tchorzewski pianoforte

SABATO 26 SETTEMBRE ORE 19.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA QUINTETTI ROMANTICI

Camille SAINT-SAËNS Quintetto con pianoforte in la minore op. 14 César FRANCK Quintetto con pianoforte in fa minore FWV 7 QUATUOR AROD David Kadouch pianoforte

DOMENICA 27 SETTEMBRE ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE

DIALOGHI TRA PIANOFORTE VIOLINO E PIANOFORTE: E VIOLONCELLO ESOTISMO E SENTIMENTO

Camille SAINT-SAËNS Suite per violoncello e pianoforte op. 16bis Sonata per violoncello e pianoforte n. 1 in do minore op. 32 Gabriel FAURÉ Sonata per violoncello e pianoforte n. 2 op. 117 Xavier Phillips violoncello Cédric Tiberghien pianoforte

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VENERDÌ 9 OTTOBRE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

Camille SAINT-SAËNS Élégie in fa maggiore op. 160 Sonata n. 1 in re minore op. 75 Élégie op. 143 Havanaise in mi maggiore op. 83 Maurice RAVEL Pièce en forme de Habanera Sonata per violino e pianoforte n. 2 M. 77 Maria Milstein violino Nathalia Milstein pianoforte


FESTIVAL CAMILLE SAINT-SAËNS, L’UOMO-ORCHESTRA VENEZIA / 26 SETTEMBRE – 8 NOVEMBRE 2020

GIOVEDÌ 15 OTTOBRE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

GIOVEDÌ 22 OTTOBRE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

LA MÉLODIE COME EVASIONE

I QUARTETTI DI SAINT-SAËNS

Mélodies di FAURÉ, HAHN, DUBOIS, SAINT-SAËNS

Camille SAINT-SAËNS Quartetto per archi n. 1 in mi minore op. 112 Quartetto per archi n. 2 in sol maggiore op. 153

Cyrille Dubois tenore Tristan Raës pianoforte

QUATUOR TCHALIK

UN SALOTTO ROMANTICO A CASA VOSTRA I concerti del festival Camille Saint-Saëns, l’uomo-orchestra saranno trasmessi in diretta su bru-zane.com e poi messi online su Bru Zane Replay, la piattaforma video del nostro sito internet.

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CONCERTI FUORI FESTIVAL VENEZIA / 17 DICEMBRE 2020 – 8 MARZO 2021

GIOVEDÌ 17 DICEMBRE ORE 21 (ONLINE) PALAZZETTO BRU ZANE

SABATO 13 FEBBRAIO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

LUNEDÌ 8 MARZO ORE 21 (ONLINE) PALAZZETTO BRU ZANE

A QUATTRO MANI

PIANISSIMO!

PAULINE VIARDOT

Musiche di CHAMINADE, BONIS, JAËLL

Estratti da opere di SAINT-SAËNS, DUBOIS, LA TOMBELLE, RAVEL, etc.

Mélodies e arie tratte da opere composte da e per Pauline VIARDOT

Alessandra Ammara e Roberto Prosseda pianoforte a quattro mani

Philippe Hattat pianoforte

Aude Extrémo mezzosoprano Étienne Manchon pianoforte

In occasione delle festività di fine anno Concerto disponibile su Bru Zane Replay

Nell’ambito del Carnevale di Venezia Concerto annullato a causa della pandemia

GIOVEDÌ 11 FEBBRAIO ORE 21 (ONLINE) PALAZZETTO BRU ZANE

MARTEDÌ 16 FEBBRAIO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

ROMANTICI TRII

INFLUENZE GERMANICHE

Camille SAINT-SAËNS Trio per violino, violoncello e pianoforte no. 2 in mi minore op. 92 Ernest CHAUSSON Trio per violino, violoncello e pianoforte in sol minore op. 3

Camille SAINT-SAËNS Quartetto con pianoforte in mi maggiore Charles TOURNEMIRE Quartetto con pianoforte in re minore op. 15

TRIO MESSIAEN Nell’ambito del Carnevale di Venezia Concerto disponibile su Bru Zane Replay 34

MOZART PIANO QUARTET Nell’ambito del Carnevale di Venezia Concerto annullato a causa della pandemia

Nell’ambito della Giornata internazionale dei diritti delle donne

VISITE GUIDATE Piccolo gioiello dell’architettura veneziana di fine Seicento, il Palazzetto Bru Zane apre le porte al pubblico tutti i giovedì pomeriggio per visite guidate gratuite in tre diverse lingue. È l’occasione per scoprire una tipica dimora veneziana, decorata da affreschi di Sebastiano Ricci e da stucchi della bottega di Abbondio Stazio.


CONCERTI FUORI FESTIVAL VENEZIA, MILANO / L’ACCADEMIA TEATRO ALLA SCALA DI MILANO INCONTRA IL PALAZZETTO BRU ZANE In questa stagione il Centre de musique romantique française inaugura una collaborazione con l’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Alexandre Dratwicki, direttore artistico del Palazzetto Bru Zane, guiderà i cantanti e i pianisti che li accompagneranno nell’interpretazione di mélodies e arie d’opera tratte dal repertorio promosso dal Centre. I frutti di queste sessioni di lavoro saranno presentati in due concerti: l’uno a Milano, in marzo, nel Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala, e l’altro a Venezia, in maggio, alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista.

MERCOLEDÌ 17 MARZO ORE 17 RIDOTTO DEI PALCHI “ARTURO TOSCANINI” TEATRO ALLA SCALA, MILANO VENERDÌ 21 MAGGIO ORE 19.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA, VENEZIA ALLA FRANCESE

Mélodies ed estratti di opera Solisti e Maestri collaboratori dell’Accademia Teatro alla Scala

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FESTIVAL “TANTI BACI DA ROMA”: I COMPOSITORI A VILLA MEDICI NEL XIX SECOLO VENEZIA / 27 MARZO – 20 APRILE 2021 GIOVEDÌ 18 MARZO ORE 18 PALAZZETTO BRU ZANE PRESENTAZIONE DEL FESTIVAL

Musiche di GOUNOD, DEBUSSY, BOUSQUET, RABAUD, PIERNÉ Olivia Doray soprano Marine Thoreau La Salle pianoforte

SABATO 27 MARZO ORE 19.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA UN BIGLIETTO PER ROMA

Estratti di cantate di HILLEMACHER, HÜE, LAPARRA, SERPETTE, DEBUSSY, GALLOIS, WORMSER, ROUSSEAU, D’OLLONE Axelle Fanyo soprano Marie Gautrot mezzosoprano Sahy Ratia tenore Mary Olivon pianoforte

DOMENICA 28 MARZO ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE

MARTEDÌ 6 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

QUARTETTI COMPOSTI A VILLA MEDICI

CLARINETTO DA CONCORSO

Ferdinand HÉROLD Quartetto per archi no. 3 in sol minore Henri RABAUD Quartetto per archi in sol minore op. 3 Max D’OLLONE Quartetto per archi in re maggiore

Jules MOUQUET Solo de concours Georges MARTY Première Fantaisie per clarinetto e pianoforte Paul VÉRONGE DE LA NUX Morceau de concours Paul PIERNÉ Andante-Scherzo Max D’OLONNE Fantaisie orientale Mel BONIS Berceuse per pianoforte solo op. 23 no. 1 Henri RABAUD Solo de concours op. 10 Philippe GAUBERT Fantaisie Claude DEBUSSY Première Rhapsodie

QUATUOR HERMÈS

François Lemoine clarinetto Eloïse Bella Kohn pianoforte

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FESTIVAL “TANTI BACI DA ROMA”: I COMPOSITORI A VILLA MEDICI NEL XIX SECOLO VENEZIA / 27 MARZO – 20 APRILE 2021 MARTEDÌ 13 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

VENERDÌ 16 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

MARTEDÌ 20 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE

TRII CON PIANOFORTE

SOUVENIRS D’ITALIE

A VILLA MEDICI

Max D’OLLONE Trio con pianoforte in la minore Gabriel PIERNÉ Expansion op. 21 per violoncello e pianoforte Lili BOULANGER Nocturne per violino e pianoforte Claude DEBUSSY Trio con pianoforte in sol maggiore

Musiche di GOUNOD, PIERNÉ, MASSENET, DEBUSSY, D’OLLONE, RABUTEAU

Mélodies di THOMAS, GOUNOD, BIZET, MASSENET, PIERNÉ, DEBUSSY, D’OLLONE, LEVADÉ, CAPLET, BOULANGER, DUTILLEUX

François Dumont pianoforte

Tassis Christoyannis baritono Jeff Cohen pianoforte

TRIO AMATIS SABATO 19 GIUGNO PALAZZETTO BRU ZANE ART NIGHT In collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, il Palazzetto Bru Zane accoglierà il Trio Quai des Brumes e l’AMF String Quartet in un programma di mélodies francesi rivisitate in stile gypsy jazz. 37


CONCERTI-LABORATORIO PER LE FAMIGLIE

La domenica pomeriggio, genitori e bimbi si riuniscono attorno a musicisti e a un mediatore per scoprire alcune opere del repertorio romantico francese in modo ludico e interattivo. Un momento privilegiato da condividere in famiglia. PER I BAMBINI FINO AI 3 ANNI DOMENICA 9 MAGGIO 2021

Soffio di vento con Sabina Italiano (BarchettaBlu) e i musicisti dell’ENSEMBLE MUSAGÈTE

PER I BAMBINI DAI 4 AI 7 ANNI

PER I BAMBINI DAI 7 AGLI 11 ANNI

DOMENICA 29 NOVEMBRE 2020 (ONLINE)

DOMENICA 28 FEBBRAIO 2021

Un viaggio al ritmo dei quattro elementi con Isabella Moro e i musicisti dell’ENSEMBLE MUSAGÈTE

DOMENICA 10 GENNAIO 2021

Ho sognato una pioggia di note con Annalisa Metus e Cristina Santin Evento annulato a causa della pandemia DOMENICA 14 FEBBRAIO 2021 (ONLINE)

Il Carnevale degli animali con Elisabetta Garilli, Camilla Baraldi, Serena Abagnato e Giulia Carli nell’ambito del festival Camille Saint-Saëns, l’uomo-orchestra DOMENICA 14 MARZO 2021

Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina con Elisabetta Garilli, Enrica Compri e Daniela Iride Murgia

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C’era una volta una musica con Remo Peronato e i musicisti dell’ENSEMBLE MUSAGÈTE DOMENICA 16 MAGGIO 2021

I racconti di nonno Albéric con Remo Peronato e i musicisti dell’ENSEMBLE MUSAGÈTE


CONFERENZE

Dal contesto storico e artistico alla riscoperta di un genere musicale o di un compositore, dalla storia dell’arte e della regia alla letteratura, questi incontri permettono al pubblico di approfondire l’Ottocento francese in compagnia di musicologi, storici dell’arte, artisti. Conferenze in italiano

GIOVEDÌ 1° OTTOBRE 2020 ORE 17.30

Camille Saint-Saëns e le origini della musica per film “Il est encore plus grand mort que vivant” Marco Bellano, accompagnato al pianoforte da Gabriele Dal Santo GIOVEDÌ 15 OTTOBRE 2020 ORE 17.30 (ONLINE)

L’Art pour l’Art: Camille SaintSaëns autore di mélodies mélodies, tra sperimentazione e neoclassicismo Giuseppe Clericetti MERCOLEDÌ 16 DICEMBRE 2020 ORE 18.30 (ONLINE)

Giochi di donne e di bambini: un pianoforte e quattro mani Amaya Fernández Pozuelo GIOVEDÌ 4 MARZO 2021 ORE 17.30 (ONLINE)

Pauline Viardot, una diva da scoprire Amaya Fernández Pozuelo

GIOVEDÌ 29 OTTOBRE 2020 ORE 17.30 (ONLINE)

Presentazione dell’albo illustrato Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina con Elisabetta Garilli, Daniela Iride Murgia e Patrizia Zerbi Questo albo illustrato, ispirato all’Album pour les tout-petits di Mel Bonis, sarà pubblicato nella collana “Musica disegnata e un po’ strampalata” delle Edizioni Carthusia. Testi di Elisabetta Garilli e illustrazioni di Daniela Iride Murgia CARTHUSIA – 2020

GIOVEDÌ 4 APRILE 2021 ORE 17.30 (ONLINE)

Un pomeriggio a Villa Medici Claudio Ambrosini, Alexandre Dratwicki 39


© Loïc Le Gall

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Grazie alle “Bouffes de Bru Zane” per averci regalato questo pizzico di salutare follia! “Première loge”

Ridere e sognare: ecco l’elisir della felicità del Docteur Miracle! “La Nouvelle République”

Per la terza stagione consecutiva, il Palazzetto Bru Zane prosegue la riscoperta delle opere comiche composte dopo il 1850. Dopo Lecocq, Audran, Henrion, Planquette, Wachs e Hervé, è Offenbach a rubare la scena a tutti i suoi contemporanei con Le 66! A giusto titolo, peraltro, se vogliamo credere alla recensione elogiativa del “Figaro”, apparsa qualche giorno dopo la prima rappresentazione dello spettacolo: “A sancire immediatamente il successo dell’operetta sono stati il duetto alla tirolese, la seconda parte del trio precedente e dei couplets sulla parola cocasse, declamati in modo assai spirituale. È questo il regno di Offenbach: in questo consiste la sua specialità e, dirò di più, la sua superiorità sui suoi colleghi”. Le arie frizzanti e le arguzie di questa favola morale ne fanno un’opera adatta tanto al pubblico giovane quanto a quello adulto. Le 66! avvierà in questa stagione una lunga tournée. Parallelamente, quattro spettacoli ripresi dalle stagioni precedenti continueranno a sciorinare le loro facezie in diversi teatri francesi.

In partenariato con Atelier lyrique de Tourcoing, Centre d’Art Vocal et de Musique Ancienne - CAV&MA | Namur, Fugue à l’opéra - Chaumont, maisondelaculture de Bourges / Scène nationale, Opéra de Montpellier, Opéra National de Bordeaux, Opéra de Saint-Étienne, Opéra de Toulon, Opéra de Tours, Théâtre de Cornouaille - Scène nationale de Quimper, Les Théâtres – Aix-en-Provence, Théâtre de Dreux, Théâtre Montansier / Versailles, Théâtre Municipal de Nevers

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© Loïc Le Gall


LE 66! DI OFFENBACH Operetta in un atto su libretto di Auguste Pittaud de Forges e di Laurencin, rappresentata per la prima volta il 31 luglio 1856 ai Bouffes-Parisiens (Parigi).

I due cugini tirolesi Frantz e Grittly, musicisti ambulanti, girano per le strade del Württemberg pensando a tutto ciò che potrebbero permettersi se il biglietto della lotteria che hanno in tasca risultasse vincente. Il sogno sembra avverarsi quando appare il venditore ambulante Berthold, che conosce l’esito della lotteria. Il numero 66 fa guadagnare al vincitore centomila fiorini: ed è proprio quello che Frantz pensa di possedere. Invece utilizzare la vincita insperata per aiutare Grittly e sua sorella, da poco rimasta vedova, Frantz si fa prestare l’equivalente della somma e va in città a dilapidarla. L’ebbrezza dovuta all’improvvisa ricchezza lascia il posto alla disperazione quando si rende conto di aver letto il numero alla rovescia: il suo biglietto è il 99… La morale – il denaro non fa la felicità dei poveri – piacque moltissimo al pubblico borghese degli Champs-Élysées. Alla stampa l’opera parve soprattutto una dimostrazione di forza da parte di un Offenbach deciso a esibire il proprio talento di compositore: vuole chiaramente inserirsi nella tradizione dell’opéra-comique francese e propone brani che fanno centro sin dalla prima rappresentazione. L’arrangiamento originale di François Bernard per pianoforte, clarinetto e trombone e la partecipe regia di Victoria Duhamel metteranno in luce tutta la finezza e la dimensione parodistica di questa operetta in un atto.

OL O SPE T TAC E LE E TÀ, T T U T R E P 9 ANNI! DAI 9 AI 9 43


LE 66! DI OFFENBACH

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Produzione Bru Zane France Coproduzione Théâtre de Cornouaille - Scène nationale de Quimper, maisondelaculture de Bourges / Scène nationale, Théâtre Montansier | Versailles, Opéra de Tours, Opéra de Toulon, Atelier lyrique de Tourcoing, Centre d’Art Vocal et de Musique Ancienne - CAV&MA | Namur Scene realizzate dagli atelier dell’Opéra de Tours Costumi realizzati dagli atelier dell’Opéra de Tours e Emily Cauwet-Lafont

© Emily Cauwet-Lafont

Victoria Duhamel regia Guillemine Burin des Roziers scene Emily Cauwet-Lafont costumi François Bernard arrangiamenti Félix Bataillou luci e regia generale Berthold, bateleur Paul-Alexandre Dubois o Gilles Bugeaud Frantz, jeune Tyrolien Flannan Obé o David Ghilardi Grittly, jeune Tyrolienne Lara Neumann Rozenn Le Trionnaire clarinetto Lucas Perruchon trombone Christophe Manien o Martin Surot pianoforte


© Emily Cauwet-Lafont

Le rappresentazioni programmate in autunno in Francia (Maison de la culture de Bourges / Scène nationale, Théâtre Montansier / Versailles, Théâtre de Cornouaille / Scène nationale de Quimper) sono state annullate a causa della pandemia.

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RIPRESE DI PRODUZIONI

CAFÉ-CONCERT. J’AIME PAS LES CONCERTS… MAIS J’PRENDRAIS BIEN UN CAFÉ ! MARTEDÌ 9 MARZO ORE 12.30 OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX (FRANCIA)

Chansons da caffè-concerto di CHAUDOIR, AUDRAN, BIZET, FAURÉ…

LE DOCTEUR MIRACLE DI LECOCQ DOMENICA 21 MARZO ORE 16 THÉÂTRE DE DREUX (FRANCIA) VENERDÌ 16 APRILE ORE 20.30 FUGUE À L’OPÉRA, CHAUMONT (FRANCIA)

Rodolphe Briand tenore Vincent Leterme pianoforte

SABATO 15 MAGGIO ORE 20 THÉÂTRE MUNICIPAL DE NEVERS (FRANCIA)

Produzione Palazzetto Bru Zane Produzione delegata Bru Zane France

Le Docteur Miracle di Charles LECOCQ Opéra-comique in un atto su libretto di Léon Battu e Ludovic Halévy, rappresentata per la prima volta l’8 aprile 1857 ai Bouffes-Parisiens (Parigi).

Pierre Lebon regia, scene e costumi Bertrand Killy luci Le Podestat Antoine Philippot Le Capitaine Silvio David Ghilardi Véronique, femme du Podestat Lara Neumann Laurette, fille du Podestat Makeda Monnet Assistant du Docteur Miracle Pierre Lebon Martin Surot pianoforte Produzione Bru Zane France Coproduzione Opéra de Tours / Opéra de Saint-Étienne Scene e costumi realizzati dagli atelier dell’Opéra de Tours 46


LECOCQ & BARBIER

OFFENBACH & WACHS

SABATO 24 APRILE ORE 19 DOMENICA 25 APRILE ORE 11 SALLE MOLIÈRE, OPÉRA DE MONTPELLIER (FRANCIA)

MARTEDÌ 8 GIUGNO ORE 14.30 (recita riservata alle scuole) E ORE 19 MERCOLEDÌ 9 GIUGNO ORE 12.30 SALLE MOLIÈRE, OPÉRA DE MONTPELLIER (FRANCIA)

Sauvons la caisse di Charles LECOCQ

Lischen et Fritzchen di Jacques OFFENBACH

Operetta in un atto su libretto di Jules de La Guette, rappresentata per la prima volta il 22 dicembre 1871 alla Tertulia-Parisienne (Parigi).

Operetta o “conversazione alsaziana” in un atto su libretto di Paul Boisselot, rappresentata per la prima volta il 21 luglio 1863 al Kursaal di Bad Ems (Germania).

Saynète-bouffe su libretto di Félix Baumaine e Charles Blondelet, rappresentata per la prima volta il 23 luglio 1869 al Concert des Ambassadeurs (Parigi).

Operetta in un atto su libretto di Louis Péricaud e Gaston Villemer, rappresentata per la prima volta nel 1876 all’Eldorado (Parigi).

Lola Kirchner regia, scene e costumi Fille de l’air / Marguerite Lara Neumann Cruchinet / Faust Flannan Obé Pierre Cussac fisarmonica e arrangiamenti

Romain Gilbert regia Mathieu Crescence scene e costumi Lila Meynard luci Lischen / Thérézina Adriana Bignagni Lesca Fritzchen / Bigorneau Damien Bigourdan Jean-Marc Fontana pianoforte

Faust et Marguerite di Frédéric BARBIER

Produzione Palazzetto Bru Zane Produzione delegata Bru Zane France

Un mari dans la serrure di Frédéric WACHS

Produzione Bru Zane France / Les Théâtres – Jeu de Paume (Aix-en-Provence)

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FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE MONTRÉAL


2a EDIZIONE DAL 9 AL 16 APRILE 2021

In collaborazione con la Salle Bourgie du Musée des beaux-arts de Montréal, Canada La Sala Bourgie del Musée des Beaux-Arts di Montréal ospita in questa stagione una nuova edizione del festival organizzato oltre oceano dal Centre de musique romantique française. Inserito nel ciclo dedicato a Camille Saint-Saëns, esso sarà inaugurato il 9 aprile con un concerto dei musicisti dell’Orchestra Sinfonica di Montréal, che ne interpreteranno in particolare il Settetto op. 65, scritto per un’originale formazione che riunisce archi, tromba e pianoforte. Una giornata di studi approfondirà il ruolo che la scienza e i viaggi ebbero nel percorso del compositore. L’appuntamento successivo proporrà il celebre Carnevale degli animali. Compositore vicino a Debussy, il cui percorso fu segnato da uno scontro al fronte durante la Grande Guerra, André Caplet sarà presente nel programma del 14 aprile con il suo Quintetto per flauto, oboe, clarinetto, fagotto e pianoforte, la cui esecuzione sarà affidata all’Ensemble Pentaèdre e Lysandre Ménard al pianoforte. Brani di Saint-Saëns, Lekeu e Dubois, interpretati da Les Violons du Roy sotto la direzione di Nicolas Ellis con David Jalbert al pianoforte, concluderanno questo festival di musica romantica francese. Informazioni e prenotazioni: sallebourgie.ca

Di concerti originali di questo stampo e di questa levatura, ne vogliamo ancora. Christophe Huss (da “Le Devoir”), a proposito del concerto tenuto da Valérie Milot, Jean-François Lapointe e Les Violons du Roy diretti da Mathieu Lussier nell’ambito del 1° Festival Palazzetto Bru Zane Montréal.

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FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE MONTRÉAL

VENERDÌ 9 APRILE ORE 18.30 SALLE BOURGIE, MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE MONTRÉAL

DOMENICA 11 APRILE ORE 14.30 SALLE BOURGIE, MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE MONTRÉAL

SAINT-SAËNS, IL CARNEVALE IL MUSICISTA DA CAMERA DEGLI ANIMALI Gabriel FAURÉ Élégie per violoncello e pianoforte in do minore op. 24 Camille SAINT-SAËNS Settetto per archi, tromba e pianoforte op. 65 Trio per archi e pianoforte no. 2 in mi minore op. 92 Musicisti dell’ORCHESTRE SYMPHONIQUE DE MONTRÉAL

Janelle Fung, Philip Chiu pianoforte Evelyne de la Chenelière voce narrante Nell’ambito della mostra Les origines du monde : l’invention de la nature au siècle de Darwin (Le origini del mondo. L’invenzione della natura nel secolo di Darwin)

VENERDÌ 9 APRILE SALON DU PAVILLON JEAN-NOËL DESMARAIS, MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE MONTRÉAL

Organizzata dall’Observatoire interdisciplinaire de création et de recherche en musique (OICRM) in collaborazione con la Salle Bourgie

GIORNATA DI STUDIO CAMILLE SAINT-SAËNS: LA SCIENZA E I VIAGGI AL SERVIZIO DELLA MUSICA

Camille Saint-Saëns incarna alla perfezione le grandi tendenze del suo tempo. Cinque conferenze metteranno in luce i suoi rapporti con l’evoluzionismo darwiniano, con l’organologia del tempo, con le esposizioni universali, con l’astronomia e con la storia.

(si veda a p. 83)

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Camille SAINT-SAËNS Le Carnaval des animaux


MERCOLEDÌ 14 APRILE ORE 19.30 SALLE BOURGIE, MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE MONTRÉAL

VENERDÌ 16 APRILE ORE 19.30 SALLE BOURGIE, MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE MONTRÉAL

AFFLATI ROMANTICI

SAINT-SAËNS E IL ROMANTICISMO FRANCESE

Camille SAINT-SAËNS Sonata per oboe e pianoforte op. 166 Sonata per clarinetto e pianoforte op. 167 Sonata per fagotto e pianoforte op. 168 Romance per flauto e pianoforte op. 51 Tarentelle per flauto, clarinetto e pianoforte in la minore op. 6 André CAPLET Quintetto per flauto, oboe, clarinetto, fagotto e pianoforte ENSEMBLE PENTAÈDRE Lysandre Ménard pianoforte

Camille SAINT-SAËNS Quintetto per pianoforte e archi in la minore op. 14 Guillaume LEKEU Adagio op. 3 Théodore DUBOIS Suite per pianoforte e archi LES VIOLONS DU ROY Nicolas Ellis direzione David Jalbert pianoforte Concerto tenuto giovedì 15 aprile alle ore 19.30 alla Salle Raoul-Jobin del Palais Montcalm – Maison de la Musique, Québec (Canada)

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FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS


8a EDIZIONE DALL’8 GIUGNO AL 1° LUGLIO 2021

Protagonista della stagione, Camille Saint-Saëns occuperà un posto centrale anche nel cartellone del Festival Palazzetto Bru Zane Paris. La serata inaugurale metterà a confronto la Sinfonia no. 3 con organo e l’oratorio The Promised Land con l’Orchestre National du Capitole de Toulouse. Seguirà una “Maratona Saint-Saëns” che riunirà i suoi quattro poemi sinfonici, interpretati da Les Siècles sotto la direzione di François-Xavier Roth, e brani concertanti affidati a Renaud Capuçon al violino e Bertrand Chamayou al pianoforte. In collegamento con la mostra Paris-Athènes. Naissance de la Grèce moderne 1675-1919, che avrà luogo al Louvre la primavera prossima, l’auditorium del museo ospiterà quattro appuntamenti di musica da camera, nonché Phryné, opéra-comique di Camille Saint-Saëns, nella versione da concerto, qui accresciuta da recitativi di André Messager. Questa edizione del Festival darà particolare rilievo alla musica sacra, con un programma che accosterà la Messa per l’incoronazione di Napoleone di Paisiello a una variante parigina inedita del Requiem di Mozart e che sarà eseguito il 18 giugno al Théâtre des Champs-Élysées. Un’opera di grande successo di fine Ottocento, l’irresistibile Fille de madame Angot di Lecocq, sarà proposta il 30 giugno al Théâtre des Champs-Élysées in una versione da concerto che segue fedelmente quella andata in scena per la prima volta a Bruxelles nel 1872. Il 1° luglio, all’Auditorium di Radio France, l’ultimo appuntamento del festival presenterà opere sinfoniche di compositrici, interpretate dall’Orchestre national de France sotto la direzione di Debora Waldman, cui si unirà Raphaël Perraud al violoncello per il Concerto di Marie Jaëll.

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FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

THE PROMISED LAND L’oratorio The Promised Land, eseguito per la prima volta l’11 settembre 1913 alla cattedrale di Gloucester nell’ambito del Three Choirs Festival, sotto la direzione del compositore, si compone di tre parti, costituite ciascuna da una sequenza di numeri per solisti o per il coro. Nella prima parte, Mosè guida gli israeliti nel deserto e, per grazia di Dio, fa scaturire da una roccia l’acqua che placherà la sete del suo popolo: “Behold, he smote the rock”, esclama il coro prima che un trio di solisti (soprano, contralto, tenore) gli si unisca a lodare l’onnipotenza di Dio. La seconda parte evoca i dubbi del popolo durante l’esodo e le preghiere di Mosè e Aronne; si conclude con una melodiosa e solenne Song of Moses per baritono solista e coro. Nella terza parte, la morte di Mosè è annunciata da un assolo del tenore, seguito dal compianto del coro e da un quartetto finale che rende un ultimo omaggio a Dio. Saint-Saëns ammette una certa oscurità nel libretto in prosa che Herman Klein aveva tratto interamente dalla Bibbia, ma nel 1916 dichiarerà: “Il linguaggio biblico è spesso misterioso, e questo mistero è una delle ragioni del suo fascino”. Una versione in francese venne eseguita al Théâtre des Champs-Élysées il 20 febbraio 1916; una in tedesco, su testo di Otto Neitzel, fu pubblicata nel 1914.

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MARTEDÌ 8 GIUGNO ORE 20.30 GRANDE SALLE PIERRE BOULEZ, PHILHARMONIE DE PARIS

Camille SAINT-SAËNS The Promised Land op. 140 Sinfonia no. 3 “con organo” in do minore op. 78 ORCHESTRE NATIONAL DU CAPITOLE DE TOULOUSE CHŒUR DU CAPITOLE DE TOULOUSE Tugan Sokhiev direzione Alfonso Caiani direzione del coro Nicole Car soprano Kate Aldrich mezzosoprano Cyrille Dubois tenore Mikhail Timoshenko baritono Michel Bouvard organo Coproduzione Orchestre national du Capitole de Toulouse / Philharmonie de Paris con il sostegno del Palazzetto Bru Zane The Promised Land: prima registrazione mondiale per l’etichetta Bru Zane


FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

MARATONA SAINT-SAËNS In occasione del centenario della morte di Saint-Saëns, il Palazzetto Bru Zane si associa a Les Siècles e al direttore François-Xavier Roth per proporre un omaggio eccezionale. Tra i generi di cui il compositore è stato uno degli inventori, il poema sinfonico costituisce una parte non trascurabile del suo catalogo sinfonico. Questo gala offrirà l’occasione di ascoltare tutti i poemi sinfonici da lui composti: Le Rouet d’Omphale, La Jeunesse d’Hercule, Phaéton, Danse macabre. “Per l’artista, la musica a programma è solo un pretesto per tentare vie nuove ed effetti nuovi. […] Quello che l’arte ne guadagna non è una maggiore bellezza, quanto piuttosto un campo più vasto in cui esercitare il proprio impero, una più grande varietà di forme e una più ampia libertà”, scrisse Saint-Saëns, come per giustificare i suoi quattro poemi sinfonici. Di fatto, il vero programma di queste opere era già la musica stessa: i titoli servono ad ammorbidire la rigorosità del proposito. Così, nella nota esplicativa del Rouet d’Omphale si sottolinea che “il soggetto è la seduzione femminile, la lotta trionfante della debolezza contro la forza”. Grazie alla partecipazione di Bertrand Chamayou e di Renaud Capuçon, questo ciclo sinfonico sarà costellato di pagine concertanti altamente virtuosistiche.

MARTEDÌ 15 GIUGNO ORE 20.30 GRANDE SALLE PIERRE BOULEZ, PHILHARMONIE DE PARIS

≥ Les Siècles, partner del Palazzetto Bru Zane sin dalla sua fondazione, terranno questo concerto (con Kit Armstrong al pianoforte l'1, il 2 e il 4 giugno): • domenica 4 aprile al Festival di Pasqua di Aix-en-Provence (Francia) • martedì 1° giugno alla Cité de la Musique di Soissons (Francia) • mercoledì 2 giugno al Théâtre Impérial di Compiègne (Francia) • venerdì 4 giugno al Théâtre Raymond Devos di Tourcoing (Francia) • lunedì 14 giugno al Teatro di Lorient (Francia)

Produzione Les Siècles con il sostegno del Palazzetto Bru Zane

Camille SAINT-SAËNS La Jeunesse d’Hercule op. 50 Introduction e Rondo capriccioso per violino e orchestra op. 28 Phaéton op. 39 Havanaise per violino e orchestra op. 83 Africa op. 89 Le Rouet d’Omphale op. 31 Concerto per pianoforte e orchestra no. 5 “L’Égyptien” op. 103 (finale) Le Timbre d’argent (Ballet: Valse) Danse macabre op. 40 LES SIÈCLES François-Xavier Roth direzione Renaud Capuçon violino Bertrand Chamayou pianoforte

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FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS MERCOLEDÌ 9 GIUGNO ORE 20 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE

GIOVEDÌ 10 GIUGNO ORE 12.30 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE

NUITS

I QUARTETTI DI SAINT-SAËNS

Arie, mélodies e brani strumentali di SAINT-SAËNS, ROPARTZ, BERLIOZ, CHAUSSON, MASSENET, FAURÉ, etc. Véronique Gens soprano I GIARDINI Shuichi Okada, Guillaume Chilemme violini Léa Hennino viola Pauline Buet violoncello David Violi pianoforte Trascrizioni di Alexandre Dratwicki Produzione Bru Zane France Edizioni musicali del Palazzetto Bru Zane

In coproduzione con il musée du Louvre 56

Camille SAINT-SAËNS Quartetto per archi no. 1 in mi minore op. 112 Quartetto per archi no. 2 in sol maggiore op. 153 QUATUOR TCHALIK Gabriel Tchalik, Louise Tchalik violini Sarah Tchalik viola Marc Tchalik violoncello


MERCOLEDÌ 16 GIUGNO ORE 20 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE

MERCOLEDÌ 23 GIUGNO ORE 20 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE

ARPA ROMANTICA

A QUATTRO MANI

Opere di DEBUSSY, FAURÉ, CRAS, DUBOIS, etc.

Camille SAINT-SAËNS Le Rouet d’Omphale op. 31 Phaéton op. 39 La Jeunesse d’Hercule op. 50 Claude DEBUSSY Six Épigraphes antiques Maurice RAVEL Daphnis et Chloé (estratto) Rapsodie espagnole op. 54 Claude DEBUSSY / Maurice RAVEL Prélude à l’après-midi d’un faune

Frédéric Chatoux flauto Laurent Verney viola Emmanuel Ceysson arpa

Guillaume Bellom e Ismaël Margain pianoforte a quattro mani

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Grafica elaborata a partire dal dipinto di François Gérard Napoleone I, imperatore (1805) © DR


FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS UN REQUIEM PER NAPOLEONE: DALL’INCORONAZIONE ALLA SCONFITTA Questa nuova produzione del Palazzetto Bru Zane propone di rivivere l’esperienza della prima parigina del Requiem di Mozart (1804) in una versione rimasta inedita. In occasione del bicentenario della morte di Napoleone (avvenuta nel 1821), il Requiem viene abbinato alla Messe pour le sacre de Napoléon di Giovanni Paisiello, che fu eseguita nella cattedrale di Notre-Dame due settimane prima del lavoro mozartiano. Questa versione del Requiem non corrisponde esattamente a quello composto da Mozart; durante tutto il Primo Impero e la Restaurazione, esso fu sottoposto a rimaneggiamenti più o meno importanti, allo scopo di adattarlo alle aspettative del pubblico, alle contingenze della produzione o alla durata richiesta dagli organizzatori. Il successo di quell’evento assume anche le dimensioni di un messaggio politico: “Questa giornata è stata anche quella del trionfo del Conservatorio di musica. Questa superba istituzione ha offerto all’Europa intera una mirabile dimostrazione della perfezione che tutte le arti devono raggiungere sotto il regno del grand’uomo che governa la Francia. […] Presto i francesi potranno vantarsi, a giusto titolo, di possedere una loro musica nazionale, non inferiore ad alcun’altra scuola in Europa” (Correspondance des Amateurs Musiciens, 1805). In pratica, il trionfo di Mozart finiva per riecheggiare l’apoteosi del console Bonaparte, da poco incoronato imperatore.

VENERDÌ 18 GIUGNO ORE 20 THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES

Wolfgang Amadeus MOZART Requiem KV 626 (1791, versione parigina del 1804) Giovanni PAISIELLO Messe pour le sacre de Napoléon (1804) LE CONCERT DE LA LOGE CHŒUR DE CHAMBRE DE NAMUR Julien Chauvin violino e direzione Florie Valiquette soprano Chantal Santon-Jeffery soprano Éléonore Pancrazi mezzosoprano Sahy Ratia tenore Thomas Dolié baritono Coproduzione Palazzetto Bru Zane / Théâtre des Champs-Élysées

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© Loïc Le Gall / Phryné (Louis Ganne), illustrazione di Vuillaume © DR


FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

PHRYNÉ DI SAINT-SAËNS Opéra-comique in due atti su libretto di Lucien Augé de Lassus, rappresentata per la prima volta il 24 maggio 1893 all’Opéra-Comique (Parigi).

GIOVEDÌ 24 GIUGNO ORE 20 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE

Phryné è stata una delle opere di Saint-Saëns più eseguite e apprezzate fino alla Prima guerra mondiale. La partitura, ultimata ad Algeri nel marzo 1893, era in origine destinata al Théâtre lyrique de la Renaissance, ma la bancarotta del direttore costrinse il compositore a rivolgersi all’Opéra-Comique, ove l’opera venne eseguita per la prima volta il 24 maggio 1893. Due compositori manifestarono all’autore la propria ammirazione, dopo aver scoperto questo gioiellino: André Messager (“Mio Dio, quant’è delizioso questo vostro primo atto!”) e Charles Gounod (“Grazie per la tua deliziosa Phryné. La ascolterò con gli occhi – queste altre due orecchie di un musicista – dopo essermene inebriato con le orecchie, che sono gli occhi della musica”). Il successo immediato dell’opera si propaga rapidamente alla provincia. L’editore Durand investe allora in traduzioni per conquistare anche i teatri internazionali: nel giugno 1896 appaiono spartiti per voce e pianoforte in francese e in italiano, seguiti da una versione in tedesco. Poiché la specificità dei dialoghi parlati rischia di scoraggiare i direttori di alcuni teatri, André Messager compone dei recitativi, pubblicati nell’agosto 1909, che si intrecciano abilmente e coerentemente con la musica di Saint-Saëns. È questa rarissima versione che il Palazzetto Bru Zane propone di riscoprire.

Versione del 1909 con recitativi di André Messager ORCHESTRE DE L’OPÉRA DE ROUEN NORMANDIE CHŒUR DU CONCERT SPIRITUEL Hervé Niquet direzione Phryné Florie Valiquette Lampito Anaïs Constans Nicias Cyrille Dubois Dicéphile Thomas Dolié Agoragine / Le Hérault Patrick Bolleire Cinalopex François Rougier Esecuzioni in forma di concerto Coproduzione Palazzetto Bru Zane / Musée du Louvre / Opéra de Rouen Normandie Prima registrazione mondiale per la collana “Opéra français” – Etichetta Bru Zane

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Lettering Library of Congress, Music Division / Illustrazione Clairette, A. Grévin, 1875 © DR


FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

LA FILLE DE MADAME ANGOT DI LECOCQ Opéra-comique in tre atti su libretto di Clairville, Paul Siraudin e Victor Koning, rappresentata per la prima volta il 4 dicembre 1872 alle Fantaisies-Parisiennes di Bruxelles.

MERCOLEDÌ 30 GIUGNO ORE 19.30 THÉÂTRE DES CHAMPS-ÉLYSÉES

Dopo la prima rappresentazione a Bruxelles, La Fille de Madame Angot andò in scena alle Folies-Dramatiques parigine il 21 febbraio 1873. Nella Parigi del Direttorio, Clairette Angot, un’orfana che è stata allevata dalle donne del mercato delle Halles, deve sposare il parrucchiere Pomponnet; è però innamorata di Ange Pitou, giornalista e chansonnier controrivoluzionario realmente esistito, che fu deportato in Guyana a seguito del colpo di Stato del 18 fruttidoro anno V. Dopo una serie di peripezie amorose, arricchite di particolari destinati ad accrescere la storicità dell’opera, la giovane eroina si rassegna a sposare il suo parrucchiere e Pitou decide di aspettarla, contando sulla sua scarsa virtù, sulla scorta dell’esempio offerto da Madame Angot. Il lavoro riscosse un enorme successo, tanto da rimanere in cartellone alle Folies-Dramatiques per più di quattrocento rappresentazioni; itinerò quindi in varie città francesi, per poi conquistare il mondo intero. La partitura continua a far parte del repertorio dei teatri lirici, ove gode ancora di una certa popolarità. Il Palazzetto Bru Zane la ripropone insieme alla prima registrazione della versione originaria, con l’orchestrazione originale e vari brani oggi ignoti ai più.

Prima versione, Bruxelles, 1872 ORCHESTRE DE CHAMBRE DE PARIS CHŒUR DU CONCERT SPIRITUEL Sébastien Rouland direzione Clairette Angot Anne-Catherine Gillet Mademoiselle Lange Véronique Gens Pomponnet Artavazd Sargsyan Ange Pitou Mathias Vidal Larivaudière Matthieu Lécroart Amarante / Babette / Javotte Ingrid Perruche Louchard Antoine Philippot Trenitz Flannan Obé Cadet / Un Incroyable / Un Officier David Witczak Esecuzione in forma di concerto Coproduzione Palazzetto Bru Zane / Théâtre des Champs-Élysées Edizioni musicali del Palazzetto Bru Zane Registrazione per la collana “Opéra français” – Label Bru Zane

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Maud Allan (Salome), Londra, 1908 © Lebrecht Music & Arts / Alamy Stock Photo


FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS

DONNE LEGGENDARIE Più ancora di quella dei loro colleghi maschi, la memoria delle compositrici francesi del XIX secolo si è perduta, ed è solo grazie a ricerche e a progetti discografici recenti che le si sta a poco a poco riscoprendo. Queste iniziative hanno permesso di evidenziare che, nonostante le pressioni sociali esercitate sulle donne a quell’epoca (in primo luogo il matrimonio e la maternità), esiste un corpus “femminile” quantitativamente e qualitativamente importante, che merita di essere riscoperto anzitutto per ragioni artistiche. Tenute per lo più a distanza dalle scene della lirica (la cui conquista, allora, era considerata il culmine della carriera), le compositrici si sono dedicate maggiormente ai generi della musica per pianoforte, della musica da camera e anche di quella sinfonica. Qualcuna ha tentato la strada della musica sacra, come Clémence de Grandval. E anche se le donne sono state ben rappresentate nelle classi di armonia, di contrappunto e di composizione al Conservatorio di Parigi per tutto l’Ottocento, si è dovuto attendere fino al 1913 perché a una di loro, Lili Boulanger, fosse assegnato per la prima volta un premier prix de Rome, seppure ex aequo con il compositore Claude Delvincourt.

GIOVEDÌ 1° LUGLIO ORE 20 AUDITORIUM DE RADIO FRANCE

Augusta HOLMÈS La Nuit et l’Amour, intermezzo dall’ode sinfonica Ludus pro Patria Mel BONIS Femmes de légende Marie JAËLL Concerto per violoncello Charlotte SOHY Sinfonia “Grande Guerre” ORCHESTRE NATIONAL DE FRANCE Debora Waldman direzione Raphaël Perraud violoncello Produzione Radio France in partenariato con il Palazzetto Bru Zane

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PRODUZIONI IN TOURNÉE


Le nuove produzioni della stagione 2020-2021 illustreranno in vario modo le influenze reciproche tra le arti, gli artisti e le nazioni nel corso del grande XIX secolo. I due volti della musica sacra nel secolo romantico saranno presentati dal Concert Spirituel con Ombre & Lumière, un nuovo programma che riunisce la Messe de Clovis di Gounod e il Requiem de Fauré in un’esecuzione con strumenti storici. Un progetto coordinato dal Centre Français de Promotion Lyrique metterà insieme diciassette coproduttori: Le Voyage dans la lune di Offenbach, nella regia di Olivier Fredj, ricorderà l’influenza dei romanzi di Jules Verne sulle fantasie sempre meno cartesiane degli autori attivi tra il 1865 e il 1880. Contemporaneo di questa “dolce follia”, anche Hervé ce ne ha lasciato varie testimonianze, tra cui V’lan dans l’œil, opéra-bouffe con un intrigo surrealista, da scoprire all’Opéra National di Bordeaux in un allestimento firmato da Pierre-André Weitz.

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Grafica elaborata a partire dall’illustrazione di Émile-Antoine Bayard e Alphonse de Neuville tratta da Autour de la Lune di Jules Verne: “Voila donc comment”


LE VOYAGE DANS LA LUNE DI OFFENBACH Opéra-féerie in quattro atti e ventitré quadri su un libretto di Albert Vanloo, Eugène Leterrier et Arnold Mortier da Jules Verne, rappresentata per la prima volta il 26 ottobre 1875 al Théâtre de la Gaîté e poi ripresa il 31 marzo 1877 al Théâtre du Châtelet (Parigi).

Il libretto di quest’opéra-féerie si ispira all’opera di Jules Verne, in particolare Dalla Terra alla luna e Viaggio al centro della Terra; e infatti lo scrittore si lamentò con il suo editore delle numerose somiglianze tra Le Voyage dans la lune e i suoi libri. I librettisti Albert Vanloo, Eugène Leterrier e Arnold Mortier intendevano trarre partito dalla moda dei romanzi di Verne, allora oggetto di adattamenti molto popolari, nonché dall’infatuazione dei parigini per il genere della féerie, che si basava soprattutto su effetti scenografici impressionanti. A questo proposito, il momento culminante del Voyage dans la lune fu sicuramente l’entrata in scena di un vero dromedario mehari, preso in prestito dal Jardin d’Acclimatation; ma anche le scenografie realizzate dai pittori Cornil, Fromont e Chéret impressionarono molto gli spettatori, con le loro realistiche repliche dell’Osservatorio di Parigi, di un altoforno o di un vulcano in eruzione, ma anche con le rappresentazioni di luoghi immaginari, come un paesaggio lunare, un palazzo di vetro o gallerie di madreperla. La presenza di grandi masse corali e di balletti finisce di conferire a quest’opera tutta la magnificenza di una produzione lirica francese del Secondo Impero.

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LE VOYAGE DANS LA LUNE DI OFFENBACH

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Pierre Dumoussaud o Chloé Dufresne direzione musicale Mathieu Pordoy consulente musicale Olivier Fredj regia Anouk Viale coreografia Jean Lecointre direzione artistica Malika Chauveau scene e costumi Nathalie Perrier luci Le prince Caprice Marie Perbost o Violette Polchi Fantasia Sheva Tehoval o Jeanne Crousaud V’lan Matthieu Lécroart o Jérôme Boutillier o Francis Dudziak Microscope Raphaël Brémard o Éric Vignau Le roi Cosmos Thibaut Desplantes o Erick Freulon Cactus Christophe Poncet de Solages o Pierre-Antoine Chaumien Le prince Qui pass’ par-là Enguerrand de Hys o Pierre Derhet o Kaëlig Boché La reine Popotte Marie Lenormand o Cécile Galois o Aurélia Legay Flamma / Adja Jennifer Michel o Ludivine Gombert

Nuova coproduzione Centre Français de Promotion Lyrique / Opéra Grand Avignon / Clermont Auvergne Opéra / Théâtre Impérial de Compiègne / Opéra de Limoges / Opéra national de Lorraine / Opéra de Marseille / Opéra de Massy / Opéra de Metz Métropole / Opéra Orchestre national Montpellier Occitanie / Opéra de Nice Côte d’Azur / Opéra de Reims / Opéra de Rouen Normandie / Opéra de Toulon Provence Méditerranée / Opéra de Tours / Opéra de Vichy / Avant-Scène Opéra, Neuchâtel / Palazzetto Bru Zane Con il sostegno del Ministero della Cultura e il patrocinio della Caisse des Dépôts e della Fondation Orange In partenariato con France Musique Edizioni musicali del Palazzetto Bru Zane Prima registrazione mondiale per la collana “Opéra français” – Etichetta Bru Zane


“Il maestro Offenbach ha ricamato una musica originale, molto fine, affascinante. Il piccolo coro degli artiglieri è stato bissato, come pure i couplets ‘della Mela’. Quanto all’aria ‘del Ciarlatano’, eseguita in modo sbalorditivo da Mademoiselle Zulma Bouffar, è stata ripetuta addirittura tre volte a grande richiesta. E qui mi fermo… poiché in questa lunga partitura tutto sarebbe degno di nota, e non la finiremmo più.”

Le rappresentazioni programmate in dicembre all’Opéra de Montpellier e in febbraio al Théâtre Impérial de Compiègne sono state annullate a causa della pandemia.

VENERDÌ 12 MARZO ORE 20 DOMENICA 14 MARZO ORE 15 MARTEDÌ 16 MARZO ORE 20 OPÉRA DE TOURS (FRANCIA)

ORCHESTRE SYMPHONIQUE RÉGION CENTRE-VAL DE LOIRE/TOURS CHŒUR DE L’OPÉRA DE TOURS

VENERDÌ 23 APRILE ORE 20 DOMENICA 25 APRILE ORE 14.30 MARTEDÌ 27 APRILE ORE 20 OPÉRA DE TOULON (FRANCIA)

ORCHESTRE DE L’OPÉRA DE TOULON CHŒUR DE L’OPÉRA DE TOULON

L.-Félix Savard, “L’Orchestre”, novembre 1875

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Chiesa di Metz (Francia)


OMBRA & LUCE La musica sacra, in epoca romantica, tocca gli estremi opposti del sentimento religioso: dalla gioia più spontanea all’introspezione più meditativa. A gravi Requiem rispondono esuberanti Messe solenni. La stessa scrittura musicale percorre uno spettro ampio, che spazia dallo “stile storico”, che fa riferimento alla musica composta nel Rinascimento dal maestro di questo genere, Palestrina, a una musica eminentemente romantica, con armonie e strumentazioni tra le più moderne. Nel programma proposto dal Palazzetto Bru Zane in collaborazione con Le Concert Spirituel, l’esplorazione di questi approcci contrapposti è affidata a due compositori quasi contemporanei tra loro: Gounod, uomo della memoria del passato, e Fauré, traghettatore del secolo. Altri compositori contribuiranno ad arricchire il concerto con mottetti caratteristici della fine dell’Ottocento, eseguiti dagli strumenti familiari alle grandi platee parigine degli anni Ottanta del secolo scorso: violino, violoncello, contrabbasso, arpa, organo. Sarà l’occasione per riscoprire gioielli della musica sacra firmati da Lili Boulanger, Théodore Dubois, Alexandre Guilmant, Louis Aubert.

La rappresentazione programmata a dicembre 2020 alla Chapelle Royale de Versailles sarà posticipata a causa della pandemia. Charles GOUNOD Messe de Clovis Gabriel FAURÉ Requiem op. 48 LE CONCERT SPIRITUEL Hervé Niquet direzione Chouchane Siranossian violino solista Florie Valiquette soprano Jean-Sébastien Bou baritono Coproduzione Bru Zane France / Le Concert Spirituel

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© Mathieu Crescence / Pierre-André Weitz

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d ’ HERVE

Opérette effervescente


V’LAN DANS L’ŒIL DI HERVÉ Opéra-bouffe in tre atti su libretto di Hector Crémieux, rappresentata per la prima volta il 12 ottobre 1867 al Théâtre des Folies-Dramatiques (Parigi).

Le rappresentazioni programmate ai primi del 2021 all’Opéra di Bordeaux sono state annullate a causa della pandemia.

Quest’opéra-bouffe si intitolava in un primo momento L’Œil crevé. Le molteplici edizioni del libretto e della riduzione per pianoforte ne attestano il successo. Nei suoi tre atti assai sviluppati, l’opera presenta una galleria di personaggi contrastanti, l’uno più strambo dell’altro. Il quartetto dei due soprani (Dindonnette e Fleur-de-Noblesse) e dei due tenori (Alexandrivore ed Ernest) si segnala per la scrittura vocale particolarmente impegnativa. In questo senso, V’lan dans l’œil è indubbiamente la partitura di Hervé più vicina al vecchio opéra-comique di Hérold e di Auber; la scrittura musicale non si sottrae né al cantabile italiano di ampio respiro né alle armonie espressive e teatrali. Si può a ragione ritenere che libretto e musica mostrino il compositore al culmine del suo gusto comico surreale, davvero d’avanguardia. Vi troviamo una principessa il cui occhio è stato perforato da una freccia nel corso di un torneo, la quale deplora la propria condizione solo perché la rende meno invidiabile; è la stessa principessa, appassionata di falegnameria, che esclama: “Poco importa quale marito mi sarà destinato, purché sia bravo a piallare!”

ORCHESTRE NATIONAL BORDEAUX AQUITAINE Christophe Grapperon direzione musicale CHŒUR DE L’OPÉRA NATIONAL DE BORDEAUX Salvatore Caputo direzione Pierre-André Weitz regia, scene e costumi assistito da Victoria Duhamel, Pierre Lebon e Mathieu Crescence Ivanka Moizan coreografie Bertrand Killy luci e regia generale Ingrid Chevalier direttore di scena Nathalie Bègue vestiarista Dindonnette Lara Neumann Fleur-de-Noblesse Ingrid Perruche La Marquise Olivier Py Éclosine Sandrine Sutter Mariette Clémentine Bourgoin Françoise Sophie Calmel La Sentinelle Alma Villard Alexandrivore Damien Bigourdan Géromé Pierre Lebon Le Bailli Jean-Damien Barbin Le Marquis Flannan Obé Ernest David Ghilardi Chavassus Antoine Philippot Roussin Sévag Tachdjian Le Duc d’en Face Pierre-André Weitz

Produzione Bru Zane France Coproduzione Opéra National de Bordeaux / Opéra de Limoges Scene e costumi realizzati dagli atelier dell’Opéra National de Bordeaux Edizioni musicali del Palazzetto Bru Zane

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RIPRESE DI PRODUZIONI

OFFENBACH COLORATURE

LES P’TITES MICHU DI MESSAGER

SABATO 19 SETTEMBRE ORE 16 PARC FLORAL DE PARIS (FRANCIA)

Le rappresentazioni programmate in autunno all’Opéra di Rouen Normandie sono state annullate a causa della pandemia.

MERCOLEDÌ 5 MAGGIO ORE 20.30 OPÉRA GRAND AVIGNON (FRANCIA)

Arie e brani strumentali tratti da operette di OFFENBACH Jodie Devos soprano ENSEMBLE CONTRASTE Arnaud Thorette violino e direzione artistica Antoine Pierlot violoncello Jean-Luc Votano o Gabriel Lellouch clarinetto Johan Farjot pianoforte e arrangiamenti Produzione Palazzetto Bru Zane Produzione delegata Bru Zane France

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Marie-Blanche Violette Polchi Blanche-Marie Anne-Aurore Cochet Mlle Herpin Ingrid Perruche Gaston Timothée Varon Général des Ifs Jean-Baptiste Dumora Operetta in tre atti su libretto Monsieur Michu Damien Bigourdan di Albert Vanloo e Georges Duval, rappresentata per la prima volta Madame Michu Marie Lenormand il 16 novembre 1897 ai Bouffes-Parisiens Aristide Artavazd Sargsyan (Parigi). Bagnolet Olivier Naveau ORCHESTRE DE L’OPÉRA Produzione Bru Zane France DE ROUEN NORMANDIE Coproduzione Compagnie Les Brigands / Jordan Gudefin direzione Angers Nantes Opéra Rémy Barché regia Scene e costumi realizzati dagli atelier Alix Fournier-Pittaluga di Angers Nantes Opéra assistente alla regia Éditions Choudens in collaborazione con il Palazzetto Bru Zane Salma Bordes scene Oria Steenkiste costumi Florent Jacob luci Marianne Tricot illustrazioni Stéphane Bordonaro video Antoine Reibre suono


YES ! DI YVAIN Le rappresentazioni programmate in dicembre al Théâtre di Saint-Maur e a marzo al Centre des Bords de Marne, a Le Dôme Théâtre, al Théâtre de Montélimar e a L'Avant Seine / Théâtre de Colombes sono state annulate a causa della pandemia. GIOVEDÌ 25, VENERDÌ 26 MARZO ORE 20 SABATO 27 MARZO ORE 19 THÉÂTRE DE LA RENAISSANCE, OULLINS (FRANCIA) VENERDÌ 16 APRILE ORE 20.30 SABATO 17 APRILE ORE 19 LE GRAND R (SCÈNE NATIONALE), LA ROCHE-SUR-YON (FRANCIA)

Operetta in tre atti su libretto di Pierre Soulaine e René Pujol, rappresentata per la prima volta il 26 gennaio 1928 al Théâtre des Capucines (Paris). Liriche di Albert Willemetz.

Vladislav Galard e Bogdan Hatisi regia François Gauthier-Lafaye scene Benjamin Moreau costumi Yvon Julou luci COMPAGNIE LES BRIGANDS Totte Clarisse Dalles Loulou Caroline Binder Marquita Negri Emmanuelle Goizé Madame de Saint-Aiglefin Anne-Emmanuelle Davy Monsieur de Saint-Aiglefin Gilles Bugeaud René Gavard, le roi du vermicelle Éric Boucher Maxime Gavard, son fils Célian d’Auvigny César Mathieu Dubroca Roger Flannan Obé Paul-Marie Barbier direzione musicale, pianoforte e vibrafono Matthieu Bloch contrabbasso Thibault Perriard percussioni e pianoforte Produzione delegata Bru Zane France Produzione esecutiva Compagnie Les Brigands Coproduzione Théâtre Montansier – Versailles / Opéra de Reims / La Coursive - Scène nationale de La Rochelle Scene realizzate dagli atelier dell’Opéra de Reims Con il sostegno della SPEDIDAM e dell’ADAMI Per gentile concessione delle Éditions Salabert

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RIPRESE DI PRODUZIONI

NUITS MARTEDÌ 27 APRILE DE BIJLOKE, GAND (BELGIO) SABATO 29 MAGGIO ORE 20.30 OPÉRA GRAND AVIGNON (FRANCIA) MERCOLEDÌ 9 GIUGNO ORE 20 AUDITORIUM DU MUSÉE DU LOUVRE, PARIGI (FRANCIA) Nell’ambito dell’8° Festival Palazzetto Bru Zane Paris (si veda a p. 56)

Nuits Véronique Gens soprano I GIARDINI

Arie, mélodies e brani strumentali di SAINT-SAËNS, ROPARTZ, BERLIOZ, CHAUSSON, MASSENET, FAURÉ, etc.

ALPHA CLASSICS / PALAZZETTO BRU ZANE – 2020

Véronique Gens soprano I GIARDINI Guillaume Chilemme o Pierre Fouchenneret, Shuichi Okada o Hélène Maréchaux violini Léa Hennino viola Pauline Buet violoncello David Violi pianoforte Trascrizioni di Alexandre Dratwicki Produzione Bru Zane France Edizioni musicali del Palazzetto Bru Zane

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Offenbach colorature MÜNCHNER RUNDFUNKORCHESTER Laurent Campellone direzione Jodie Devos soprano ALPHA CLASSICS / PALAZZETTO BRU ZANE – 2019

André Messager Les P’tites Michu (1897) ORCHESTRE NATIONAL DES PAYS DE LA LOIRE CHŒUR D’ANGERS NANTES OPÉRA Pierre Dumoussaud direzione con la Compagnie Les Brigands : Violette Polchi, Anne-Aurore Cochet, Philippe Estèphe, Marie Lenormand, Damien Bigourdan, Boris Grappe, Artavazd Sargsyan, Caroline Meng, Romain Dayez Collana “Opéra français” – vol. 19 ETICHETTA BRU ZANE – 2019


CONCERTO RIPRESO DALLA STAGIONE 2019-2020

LA CARMÉLITE DI HAHN Commedia musicale in quattro atti e cinque quadri su libretto di Catulle Mendès, rappresentata per la prima volta il 16 dicembre 1902 all’Opéra-Comique (Parigi).

La rappresentazione programmata in febbraio alla Halle aux Grains (Tolosa) è stata annullata a causa della pandemia.

Nonostante il sottotitolo, che evoca una tradizione musicale successiva, l’opera di Hahn non è per nulla leggera; essa mette in scena gli amori di Luigi XIV e di Louise, futura duchessa de La Vallière, che si incontrano per caso durante le prove di un balletto. La giovane donna (magistralmente interpretata da Emma Calvé la sera della prima) nutre per il re un sentimento disinteressato, per cui egli se ne innamora a sua volta. La loro reciproca attrazione funge da pretesto per alcune belle arie, di una sobrietà vocale che sembra rappresentare un indicatore di distinzione sociale. La relazione tra i due giovani amanti è tuttavia turbata alla gelosia di Athénaïs e dall’intervento del Vescovo, dietro la cui figura va riconosciuta quella di Bossuet, che minaccia Louise di dannazione; e così essa mette fine alla relazione col re e decide di entrare in convento. Improntata a un notevole realismo, la scena della monacazione di Louise (nell’ultimo atto) fece scandalo, e in occasione della seconda replica venne abbreviata. Tale tumultuosa recezione, peraltro priva di qualsiasi commento anticlericale, è dovuta sicuramente alla tensione sociale dominante all’epoca della prima rappresentazione dell’opera, a seguito della pubblicazione di due decreti che scioglievano alcune congregazioni religiose.

ORCHESTRE NATIONAL DU CAPITOLE DE TOULOUSE CHŒUR DU CAPITOLE Leo Hussain direzione Alfonso Caiani direzione del coro Louise Hélène Guilmette Athénaïs Judith van Wanroij Le Roi Mathias Vidal L’Évêque / Le Poète Jérôme Boutillier Ardélise / 1re Femme Anaïs Constans Acté / L’Écolier / L’Abbesse Axelle Fanyo Églé Carine Séchaye Hélys Ludivine Gombert Olympe / 2e Femme Éléonore Pancrazi La Reine / La Sorcière Marie Gautrot Le Musicien / Le Loueur de chaises Pierre Derhet Le Maître à danser / 2e Bourgeois Sébastien Droy Le Comte / 2e Soldat / Le Sacrilège Philippe Estèphe Le Duc / 1er Bourgeois / 1er Soldat Carl Ghazarossian Le Marquis / Le Page / Le Maître des cérémonies Artavazd Sargsyan Esecuzione in forma di concerto Produzione Orchestre national du Capitole de Toulouse in partenariato con il Palazzetto Bru Zane Registrazione per la collana “Opéra français” – Etichetta Bru Zane 79



Buona parte del repertorio sostenuto dal Palazzetto Bru Zane è oggi conservata in forma manoscritta in collezioni private o in fondi poco accessibili di grandi biblioteche internazionali. Le edizioni di partiture e materiali per orchestra nonché, talvolta, di riduzioni per canto e pianoforte sono l’indispensabile presupposto di qualsiasi esecuzione pubblica. Nel catalogo del Palazzetto Bru Zane ci sono già opere di Offenbach, Lemoyne, Hervé, Isouard, Massenet, La Tombelle, Saint-Saëns… In particolare, la stagione 2020-2021 offrirà l’occasione di realizzare la prima edizione moderna di Frédégonde di Saint-Saëns, l’edizione integrale della Fille de madame Angot di Lecocq (nella versione originale), nonché di vari brani di Joncières, Clapisson, Chausson, Hüe, Leroux, Halévy, Adam, Dubois, Auber, Luce-Varlet… Inoltre l’edizione della partitura della Nonne sanglante di Gounod realizzata nel 2018 tornerà alla ribalta in occasione del nuovo allestimento del lavoro all’Opéra di Saint-Étienne.

Da sinistra a destra: manoscritti di Frédégonde di Camille Saint-Saëns, Paul Dukas ed Ernest Guiraud. © BnF

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CONVEGNI

16-18 OTTOBRE 2020 ONLINE

27-30 NOVEMBRE 2020 ONLINE

6-8 MAGGIO 2021 OVIEDO (SPAGNA)

Il finanziamento della musica in Europa dal XVIII secolo all’inizio del XX

“Le donne non sono fatte per comporre musica”: lavori musicali femminili dal 1750 al 1950

Dal momento in cui viene concepita a quello in cui viene eseguita, la musica richiede diverse forme di sostegno finanziario: il mecenate, le sovvenzioni pubbliche, l’investimento commerciale, per esempio. Questo convegno internazionale affronta il ruolo svolto dal finanziamento nel mondo musicale, l’evoluzione delle sue forme in Occidente su un tempo lungo (XVIII-XX secolo) e i suoi rapporti con la creazione e con la pratica artistica.

Il crescente interesse dei ricercatori per le carriere e le opere delle compositrici impone di interrogarsi anzitutto sulla consistenza del corpus costituito dalle produzioni femminili. Oggetto di dibattito in questo convegno saranno in primo luogo le limitazioni che pesano su di loro, dalla proibizione di accedere a determinate pratiche ai pregiudizi sulle loro capacità; fino a che punto le convenzioni sociali e i pregiudizi misogini possono determinare una carriera? E quali strategie sono state trovate per aggirare simili ostacoli?

Dal centro alle periferie La musica in Europa dalla Rivoluzione francese alla Prima guerra mondiale (1789-1914)

Organizzato dal Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini, Lucca

Organizzato dal Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini, Lucca

Laddove l’organizzazione amministrativa moderna privilegia la polarizzazione del potere nelle capitali (nazionali o regionali), la musica segue esattamente la stessa direzione? La creazione artistica sembra effettivamente rispondere a tale idea di diffusione per irraggiamento, tuttavia la vita musicale delle città periferiche non è sempre dipendente dalle iniziative centralizzate. A livello europeo, si tratterà qui di andare oltre lo stereotipo – spesso nato proprio nelle capitali culturali – secondo il quale il resto del territorio non fa altro che tentare di imitare ciò che avviene nell’ambito dei grandi poli urbani. In partenariato con il Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini e l’università di Oviedo (gruppo ERASMUS)

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GIORNATA DI STUDIO

28-29 MAGGIO 2021 VILLA MONTEBELLO, TROUVILLE-SUR-MER (FRANCIA)

Faites vos jeux ! La vita musicale nei casinò francesi dal XIX al XXI secolo A partire dalla metà dell’Ottocento, la moda dei bagni di mare e delle cure termali ebbe un grande impatto sull’attività artistica di molte cittadine di medie o piccole dimensioni. Turisti e “curisti” (termine inventato per indicare chi si sottoponeva alle cure termali), lontani dalla loro abituale rete di conoscenze, cercavano modi per divertirsi durante i momenti di tempo libero del loro soggiorno. Le varie stazioni termali, gareggiando tra loro per attirare quanti più villeggianti potevano, costruirono rapidamente nuovi templi dedicati ai piaceri stagionali: i casinò. Oltre che per giocare d’azzardo, ci si andava anche per altre proposte parallele, come concerti, spettacoli e persino opere. L’importanza di questi spazi, finora relativamente trascurata, deve ormai essere presa seriamente in considerazione.

9 APRILE 2021 SALA DEL PADIGLIONE JEAN-NOËL DESMARAIS, MUSÉE DES BEAUX-ARTS DE MONTRÉAL (CANADA)

Camille Saint-Saëns: la scienza e i viaggi al servizio della musica Per molti aspetti, Camille Saint-Saëns incarna alla perfezione le grandi tendenze del suo tempo: non solo sul piano estetico, ma anche per i suoi continui viaggi e per l’interesse per le innovazioni tecniche, l’erudizione e il pensiero scientifico che lo caratterizzavano. Cinque conferenze metteranno in luce esempi diversi: i suoi rapporti con l’evoluzionismo darwiniano, con l’organologia del tempo, con le esposizioni universali, con l’astronomia e con la storia. Organizzata dall’Observatoire interdisciplinaire de création et de recherche en musique (OICRM) in collaborazione con la salle Bourgie, Montréal (Canada)

In partenariato con l’Università Paris-Sarclay – Évry-Val-d’Essone (Francia) 83


RISORSE DIGITALI – BRU ZANE MEDIABASE

Bru Zane Mediabase, il sito online dedicato alla musica romantica francese, è molto cresciuto da quando è stato creato. Costantemente alimentato da nuovi contenuti legati all’attualità artistica, si arricchisce anche di testi specifici, allo scopo di offrire ai lettori un panorama il più ampio possibile dell’Ottocento musicale francese. Il progressivo inserimento di immagini tratte da alcuni periodici (“Musica” e “Le Théâtre”) consente di illustrare con precisione la vita musicale francese a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Inoltre, prosegue la campagna di traduzione (in italiano e in inglese), diretta a facilitare l’accesso dei non francofoni a queste fonti documentarie. Oltre a schede rivolte al grande pubblico, il sito propone documenti destinati agli studiosi: archivi digitalizzati, fonti trascritte e articoli scientifici ripresi da convegni o da giornate di studio possono ormai essere consultati liberamente. bruzanemediabase.com

Dalla sua creazione nel 2012, il Palazzetto Bru Zane ha al suo attivo 1020 testi di presentazione di opere 250 testi biografici 270 articoli scientifici 950 trascrizioni di articoli pubblicati sulla stampa del XIX secolo 5700 immagini 7 fondi archivistici 84


RISORSE DIGITALI – BRU ZANE MEDIABASE

Il prix de Rome per la composizione musicale Quest’anno, Bru Zane Mediabase si sintonizza sul prix de Rome, dalla sua istituzione fino al 1914. I libretti delle cantate proposti ai candidati sono stati editati e messi in rete. A ogni candidato e a ogni “invio” da Villa Medici è stata dedicata un’apposita scheda del database, il che ha permesso di indicizzare centinaia di articoli apparsi sulla stampa relativi alle audizioni di cantate o di “invii”, nonché le relazioni compilate dall’Institut a proposito di questi lavori.

Su Bru Zane Mediabase sono consultabili anche • gli atti del convegno Camille Saint-Saëns à pleine voix (Opéra-Comique, 2017) • il fondo archivistico dei discendenti della compositrice Mel Bonis • le immagini pubblicate in “Musica” (1902-1914) e “Le Théâtre” (1898-1914) • la recezione di numerose opere liriche da parte della stampa parigina: Phryné e Déjanire di Saint-Saëns, Frédégonde di Guiraud e Saint-Saëns con la collaborazione di Dukas, Psyché di Thomas, Le Voyage dans la lune di Offenbach, etc. • la collezione iconografica del Palazzetto Bru Zane 85



La pubblicazione di libri permette di condividere la conoscenza del repertorio romantico, che viene costantemente approfondita, nonché di trasmettere le riflessioni di studiosi provenienti da discipline connesse alla musicologia, come la letteratura e la storia dell’arte. A questo scopo, il Palazzetto Bru Zane ha sviluppato una collana di libri in coedizione con Actes Sud, oltre a sostenere pubblicazioni presso altri editori. Parallelamente, una politica di incisioni discografiche testimonia il compimento artistico dei progetti sviluppati, sia con l’etichetta Bru Zane sia in collaborazione con marchi come Alpha Classics e Aparté. Per le sue collane di CD con libro, il Palazzetto Bru Zane ha ricevuto il Grand Prix de l’Académie Charles Cros per la categoria “opera” nel 2013, l’International Classical Music Award nel 2016, il Premio della critica discografica tedesca nel 2017 e l’Opera Award special 2019 della rivista “Opera”.

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LIBRI Actes Sud / Palazzetto Bru Zane Novità La collana di libri coedita da Actes Sud e dal Palazzetto Bru Zane − opere collettive, saggi musicologici, atti di convegni o scritti d’epoca − dà voce agli attori e ai testimoni della storia artistica del grande Ottocento, nonché ai loro commentatori odierni. La collana affronta il repertorio romantico francese e la vita musicale dell’epoca sotto diversi aspetti, occupandosi delle traiettorie di compositori illustri o poco noti, ma anche della storia del concerto, dei generi musicali e degli interpreti. Essa costituisce al contempo un complemento letterario strettamente legato alla programmazione concertistica del Palazzetto Bru Zane e un terreno di ricerca per future riscoperte musicali.

In catalogo

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Croquer Saint-Saëns Une histoire de la représentation du musicien par la caricature di Stéphane Leteuré Un centinaio di caricature raffiguranti Camille Saint-Saëns sono pubblicate e commentate in questo volume, che getta nuova luce sull’autore del Carnevale degli animali, il quale peraltro non esitò ad attaccare i suoi contemporanei. 2021


NOVITÀ

Correspondance de Paul Dukas vol. 2 : 1915-1920 di Simon-Pierre Perret Come per la maggior parte dei musicisti della sua generazione, anche per Paul Dukas la Grande Guerra segna una svolta cruciale, a seguito della quale si allontana sempre più dalla composizione e si interessa alle nuove tendenze estetiche. Con la morte di Debussy, è un mondo intero che ha fine.

Bons Baisers de Rome Les compositeurs à la Villa Médicis (1804-1914) di Alexandre Dratwicki Da sempre, il soggiorno a Villa Medici si accompagna a un’aura di impareggiabile prestigio. Tuttavia, i pensionanti romani continueranno a mettere in discussione l’autorità del direttore e dell’Institut de France, scrivendo una storia della modernità a modo loro.

2020

Uscita: marzo 2021

Mel Bonis (1858-1937) Parcours d’une compositrice de la Belle Époque sotto la direzione di Étienne Jardin Questo volume collettivo mette in luce l’itinerario di una musicista in un’epoca in cui le porte del mondo musicale parigino cominciavano ad aprirsi alle donne. 2020 89


CD CON LIBRO Collana “Opéra français” ETICHETTA BRU ZANE

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Bru Zane: l’etichetta della musica romantica francese Per mezzo di CD con libro, cofanetti tematici e altri formati più tradizionali, Bru Zane pubblica registrazioni di opere poco note del grande Ottocento francese. I CD con libro, in particolare, si distinguono per la qualità dei testi storici e analitici e per la rarità dell’iconografia. Varie collane (“Opéra français”, “Prix de Rome”, “Portraits”) fanno rivivere sia il repertorio lirico sia la musica da camera, sinfonica o sacra. Questo lavoro di riscoperta è stato premiato da numerosi riconoscimenti internazionali, come il Gramophone Award, l’Opus Klassik, il Diapason d’or o ffff di “Télérama”. L’etichetta Bru Zane è stata creata dal Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française.

© Andrea Piovesan

La collana di CD con libro “Opéra français” è dedicata alla riscoperta di opere liriche rare e propone incisioni corredate di un apparato documentario bilingue (francese/inglese) e iconografico.


NOVITÀ

Camille Saint-Saëns Le Timbre d’argent (1864) LES SIÈCLES ACCENTUS François-Xavier Roth direzione con Hélène Guilmette, Jodie Devos, Edgaras Montvidas, Yu Shao, Tassis Christoyannis, Jean-Yves Ravoux, Matthieu Chapuis Le Timbre d’argent fu iniziato nel 1864, ma dovette attendere il 1877 per essere rappresentato. Il compositore considerava questa partitura una delle sue migliori. Il lavoro viene qui presentato nella sua versione integrale (1914). 2020

Reynaldo Hahn L’Île du rêve (1898) MÜNCHNER RUNDFUNKORCHESTER CHŒUR DU CONCERT SPIRITUEL Hervé Niquet direzione con Hélène Guilmette, Cyrille Dubois, Anaïk Morel, Artavazd Sargsyan, Ludivine Gombert, Thomas Dolié L’Île du rêve è la prima opera lirica di Reynaldo Hahn, e vi si ritrova tutta l’ammirazione del compositore per il suo maestro Massenet. La storia ripete gli infelici amori polinesiani di Pierre Loti, che anche Puccini metterà in musica. 2020

Reynaldo Hahn Ô mon bel inconnu (1933) ORCHESTRE NATIONAL AVIGNON-PROVENCE Samuel Jean direzione con Véronique Gens, Olivia Doray, Éléonore Pancrazi, Thomas Dolié, Yoann Dubruque, Carl Ghazarossian, Jean-Christophe Lanièce Un uomo scopre che sua moglie, sua figlia e la cameriera cercano un’avventura per mezzo di scambi epistolari con uno sconosciuto che altri non è che… lui stesso. Tutto il sapore della commedia musicale degli “anni ruggenti”. 2021 91


CD CON LIBRO Collana “Opéra français” ETICHETTA BRU ZANE

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Catalogo 1. J. C. Bach Amadis de Gaule 2. Rodolphe Kreutzer La Mort d’Abel 3. Jules Massenet Thérèse 4. Antonio Sacchini Renaud 5. Jules Massenet Le Mage 6. Victorin Joncières Dimitri 7. Charles-Simon Catel Les Bayadères 8. Camille Saint-Saëns Les Barbares 9. Antonio Salieri Les Danaïdes 10. Félicien David Herculanum 11. Charles Gounod Cinq-Mars 12. É. Lalo et A. Coquard La Jacquerie 13. Ferdinand Hérold Le Pré aux clercs 14. Étienne-Nicolas Méhul Uthal 15. Camille Saint-Saëns Proserpine 16. Benjamin Godard Dante 17. Fromental Halévy La Reine de Chypre 18. Charles Gounod Le Tribut de Zamora 19. André Messager Les P’tites Michu 20. Gaspare Spontini Olimpie 21. Jacques Offenbach La Périchole 22. Charles Gounod Faust 23. Jacques Offenbach Maître Péronilla 24. Jean-Baptiste Lemoyne Phèdre 25. Camille Saint-Saëns Le Timbre d’argent 26. Reynaldo Hahn L’Île du rêve 27. Reynaldo Hahn Ô mon bel inconnu


CD CON LIBRO Collana “Prix de Rome” ETICHETTA BRU ZANE Questa serie si occupa in particolare delle opere composte nel contesto del concorso del prix de Rome: cori e cantate giudicati dall’Istituto, ma anche “invii da Roma” composti a Villa Medici. Hervé Niquet, la Brussels Philharmonic e il Flemish Radio Choir sono i partner privilegiati di questa impresa. Sono già usciti sei volumi della collana: Debussy (2009, Glossa) Saint-Saëns (2010, Glossa) Charpentier (2011, Glossa) D’Ollone (2013) Dukas (2015) Gounod (2018)

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CD CON LIBRO Collana “Portraits” ETICHETTA BRU ZANE Ciascun libro-disco della collana “Portraits” è dedicato a un compositore francese oggi caduto nell’oblio e presenta, grazie al talento di numerosi artisti, un variegato panorama della sua produzione musicale. I testi, bilingui (francese/inglese), sono illustrati da un’iconografia ricca e spesso inedita. La collana comprende cinque volumi, dedicati a: Théodore Gouvy (2014) Théodore Dubois (2015) Marie Jaëll (2016) Félicien David (2017) Fernand de La Tombelle (2019)

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CD

ETICHETTA BRU ZANE

Una quarta serie di dischi è stata inaugurata nel 2019 con la pubblicazione del cofanetto The French Romantic Experience, in occasione del decimo anniversario del Palazzetto Bru Zane. Destinata ad arricchirsi di anno in anno, proporrà una gamma di opere integrali o di antologie di compositori francesi del grande Ottocento. The French Romantic Experience Dieci anni di riscoperte musicali Cofanetto (10 CD) con Marc Minkowski, Hervé Niquet, François-Xavier Roth, Christophe Rousset, Diana Damrau, Véronique Gens, Marie-Nicole Lemieux, Charles Castronovo, Bertrand Chamayou, Xavier Phillips…

Reynaldo Hahn Integrale delle mélodies Cofanetto (4 CD) Tassis Christoyannis baritono Jeff Cohen pianoforte 2019

2019

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PREZZI E PRENOTAZIONI

A VENEZIA Palazzetto Bru Zane

PRENOTAZIONI

Scuola Grande San Giovanni Evangelista

VIA INTERNET

PREZZI:

15 euro | 5 euro* *riduzione per studenti e minori di 28 anni

ABBONAMENTI

Si possono acquistare in ogni momento della stagione, a partire da 3 concerti, e danno la possibilità di beneficiare di uno sconto del 25% su ogni biglietto. La scelta dei concerti va fatta al momento della sottoscrizione dell’abbonamento.

bru-zane.com tickets@bru-zane.com vivaticket.it PER TELEFONO

Palazzetto Bru Zane: +39 041 30 37 615 Call Center Vivaticket: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18 (non attivo la domenica). Dall’Italia: 892 234 Dall’estero: +39 041 27 19 035 AL PALAZZETTO BRU ZANE

Dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 17.30 e in ciascuna sede dei vari spettacoli, un’ora prima dell’inizio del concerto. SEGUITECI SU:

FESTIVAL PALAZZETTO BRU ZANE PARIS Philharmonie de Paris 221, avenue Jean-Jaurès 75019 Parigi, Francia Prenotazioni philharmoniedeparis.fr Auditorium du musée du Louvre Musée du Louvre (sotto la Piramide) 75001 Parigi, Francia Prenotazioni in loco, al +33 1 40 20 55 00 o su fnac.com Théâtre des Champs-Élysées 15, avenue Montaigne 75008 Parigi, Francia Prenotazioni +33 1 49 52 50 50 theatrechampselysees.fr Auditorium de Radio France 116, avenue du Président Kennedy Parigi 16e, Francia Prenotazioni maisondelaradio.fr

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LUOGHI DEI CONCERTI A VENEZIA

SAN STAE

Palazzetto Bru Zane San Polo, 2368 vaporetto n. 1 o n. 2 fermata Ferrovia, San Tomà o Riva de Biasio

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Andrea Simionato direttore amministrativo e finanziario Viola Costantini addetta all’amministrazione Alexandre Dratwicki direttore artistico Étienne Jardin responsabile scientifico pubblicazioni e convegni Sébastien Troester responsabile scientifico delle pubblicazioni musicali Marie Humbert responsabile di progetto per le edizioni musicali Rosa Giglio coordinatrice artistica Elena Vignotto responsabile della produzione Giulia Trevisanato addetta alla produzione e area tecnica Joséphine Kirch addetta alla produzione Laura Stagetti addetta alla produzione Katia Amoroso coordinatrice stampa Viviana Bianchi coordinatrice marketing e rapporti con il pubblico Anna Da Rozze addetta alle relazioni con il pubblico Mathilde Guesdon addetta alla comunicazione web e multimedia Marianne Jugan coordinatrice editorialeRIVA DEGLI SAN MARCO I Valeria Frasson assistente editoriale e amministrativa SCHIAVON Camille Merlin coordinatrice etichetta Bru Zane e partenariati discografici

CON LA COLLABORAZIONE DI

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Carlos Céster consulente editoriale Benoît Dratwicki consulente artistico Marie Grémont addetta alla diffusione, Bru Zane France Valentín Iglesias progettazione grafica per etichetta Bru Zane Loïc Le Gall progettazione grafica Louise-Marie Mollard progetti editoriali Remo Romano webmaster UFFICI STAMPA Italia Katia Amoroso

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Francia Opus 64: Valérie Samuel e Sophie Nicoly

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© 2021 - Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française È vietata la riproduzione, effettuata con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia. Il Palazzetto Bru Zane è a disposizione degli aventi diritto per quanto riguarda le fonti iconografiche non identificate. I programmi e le informazioni sono forniti sotto riserva di modifiche o errori di stampa.

TRADUZIONE Arianna Ghilardotti ART DIRECTION AND GRAPHIC DESIGN Tapiro, Ludovica Taddeo


La webradio della musica romantica francese

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Palazzetto Bru Zane Centre de musique romantique française San Polo 2368, 30125 Venezia - Italia tel. +39 041 30 37 6 contact@bru-zane.com

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