20 ottobre 2013

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L’osservatore laziale

edizione di Domenica 20 Ottobre 2013 - Anno II Numero 160

ROMA E PROVINCIA

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BRACCIANO, CUPINORO: PROSEGUE LA PROTESTA CONTRO L’AMPLIAMENTO DELLA DISCARICA

Bracciano - Contro l'ampliamento della discarica di Cupinoro, tra Bracciano e Cerveteri, si stanno organizzando manifestazioni e cortei pacifici per il 26 ottobre 2013 dalle 8 alle 12 al Km. 6.2 della Settevene Palo, e per ìl 27 ottobre 2013 dalle 15 in Piazza Maz zini sotto il Castello di Bracciano. Ieri sera un centinaio di persone hanno manifestato a Bracciano Nuova, per gridare il proprio diritto alla salute ed annunciando che "Se ci portano Malagrotta, noi faremo

una rivolta".La determinazione con cui la Regione Lazio haapprovato il progetto di ampliamento della discarica di Cupinoro, presentato da Bracciano Ambiente e Comune di Bracciano, per un primo lotto di 450000 mc della cava dismessa e non ancora attrezzata, denominata VAIRA 1, che ha una capienza di circa 1200000 mb, è pubblicata on-line alla pagina web: http://www.regione.lazio.it/binary/rl_attivitaproduttive_rifiuti/tbl_autorizzazioni/Verbale_n._4_d

eterminazione_B9048.pdfI cittadini chiedono che siano tutelate le risorse agricole e turistiche della zona, favorendo la raccolta porta a porta ed riciclo e riuso dei rifiuti. Dal 1 novembre 2013 i rifiuti conferiti in discarica dovranno aver subito per legge un Trauamento Meccanico Biologico, che aumenterà il costo dei rifiuti a carico dei Comuni che non potranno fare a meno di spalmare quanto pagato, aumentando la TARES.

ROMA, CAMERA DEI DEPUTATI: SUCCESSO PER IL CONVEGNO

ROTARY "ETICA PUBBLICA E PARTECIPAZIONE"

Tacci ha saputo coordinare un evento davvero ricco: non solo di nomi importanti ma anche di interventi

che sembrano aver infine convogliato su una collettiva ricerca della felicità

Roma - "Etica Pubblica e partecipazione: Il contributo personale alla società civile". Grande successo di partecipazione per l'iniziativa che si è appena tenuta presso la Camera dei Deputati, Aula dei Gruppi Parlamentari in Via di Campo Marzio a Roma. Il convegno è stato organizzato da molti club Rotary, compreso il Rotary Club Roma Castelli Romani, ed è stato moderato con maestria da Maria Novella Tacci, oggi Presidente del Rotary Club Roma Sud e psicoterapeuta. Tacci ha saputo coordinare un evento davvero ricco: non solo di nomi importanti ma anche di materie affrontate da diversi punti di vista che sembrano aver infine convogliato su una collettiva ricerca della felicità attraversando i sentieri dell'etica, che poi è lo spirito che incarna l'associazione Rotary. I relatori intervenuti, sono figure di elevato rilievo internazionale, quali Ervin Laszlo e Nitamo Montecucco. Erano presenti, tra gli altri Luigi Caporicci, già presidente Rotary Castelli Romani insieme all'ex presidente Maria Teresa Lo bianco e al Prefetto Elisabetta Cicerchia. Presente anche il nuovo Presidente

del Rotary Castelli Romani Sergio Bartalucci. Ospite particolare anche Sara Galea, Personal Holistic Coach professionista, autrice di diversi libri in materia. Novella Tacci, ottima padrona di casa ha dato il benvenuto spiegando le ragioni che hanno condotto all’organizzazione dell’evento. Tanto entusiasmo, tante idee che Tacci ha voluto mettere a disposizione dei rotariani che devono per primi essere esempio di una condotta etica maturata e consapevole, al servi zio del prossimo. Niccolò Di Raimondo ha parlato del contributo dei Rotariani nella realtà romana. Andrea Pernice ha intavolato un discorso su "Agire per la pace sociale". Emozionante l'intervento di Ervin Laszlo che ha aperto un focus sullo scenario dell’evoluzione mondiale. è un filosofo e pianista ungherese. Esperto di filosofia della scienza è considerato il fondatore della teoria dei sistemi. Ha pubblicato circa 75 libri tradotti in 19 lingue e oltre 400 pubblicazioni scientifiche. È stato candidato due volte (2004 e 2005) al premio Nobel per la pace, nel 2001 ha ricevuto il Goi Award e nel 2005 il Mandir of Peace Prize. László ha sposato Carita Jägerhorn af Spurila il 16 novembre 1956 dalla quale ha avuto due figli. Laszlo sostanzialmente ha spiegato come il cervello sia una porta aperta sull’universo. Si giunge quindi a dare una prima interpretazione e spiegazione teorica al senso di profonda interazione ecosistemica che percepiamo, tra ogni fenomeno e organismo vivente sul pianeta, e alla più vasta interrelazione che connette tutto il cosmo, e di cui l’essere umano è diventato da tempo consapevole. Questo concetto di Campo Psi potrebbe quindi unificare molti domini scientifici, culturali e spirituali, sostenendo così la rivoluzione in atto nel pensiero contemporaneo, verso

una visione più olistica e integrata dell’esistenza. Il vuoto è la dimensione unitaria che connette ogni particella ed ogni essere vivente all’intero universo, che li pone in costante relazione. Il Vuoto sub-quantistico permetterebbe una base universale alla visione olistica dell’esistenza e dell’essere umano. Nitamo Montecucco ha parlato invece di Sviluppo personale - sviluppo sociale: una testimonianza inci siva. Lui è direttore dell’Accademia Olistica. Medico esperto in psicosomatica e ricercatore in neuropsico logia degli stati di coscienza. Insegna medicina olistica presso il Centro di Ricerca sulle Medicine Naturali dell'Università di Milano, associato all'OMS. Insegna Sviluppo del potenziale umano presso l’Università di Siena. Presidente del Club di Budapest Italia. Ha vissuto per tre anni in India e Nepal per approfondire le medicine sacre yogiche, tantriche e tibetane, e fare esperienza degli stati di meditazione profonda. Per tre anni ha vissuto negli USA per approfondire le tecniche di psicosomatica, regressione, emotional release e terapie di gruppo. Inventore dell'elettroencefalografo Brain Olotester e ricercatore sulla neurofisiologia della salute globale e della meditazione. Nella seconda parte del convegno ha moderato il brillante giornalista Gianpiero Gamaleri che di seguito ha diretto gli interventi di:Arnaldo Acquarelli che ha parlato de "gli aspetti sociali e la gestione economica delle risorse", Francesco Compagnoni "Etica professionale e diritti umani ", Antonino Urso "Etica passiva ed Etica attiva: l’io e gli altri , Tonino Cantelmi e Guglielmo Bruno "I giovani e gli anziani, due momenti strategici della vita. Situazioni e significati per un approccio sociale innovativo".

Velletri - Terminata nel 1519, fu chiamata inizialmente “porta del Vescovo”, a causa della vicinanza alla Curia e in seguito “napoletana”, perché immetteva alla strada per Napoli verso Terracina, confine meridionale dello Stato pontificio. Fin dall’età volsca, Velletri venne racchiusa da grandi mura, rase al suolo nel 338 a.C. dai Romani. Nel Medioevo rivennero costruite le mura castellane, nelle quali si aprivano originariamente sei porte. Nel XVI secolo la cerchia muraria venne verificata e rafforzata con la chiusura di alcune porte e il mantenimento di solo tre porte: porta Romana a nord, porta Santa Lucia, porta Napoletana a sud della città. Co-

stituita da un corpo centrale e due torrioni laterali, è l’unica rimasta delle porte della cinta muraria rinascimentale che permettevano l’accesso alla città. Fu costruita tra il 1511 e il 1519 da muratori lombardi a completamento del sistema difensivo della città. Nel 1596 la Congregazione del Buon Governo fece incidere su uno degli stipiti la frase «si paga gabella» a dimostrazione che l’edificio, oltre ad assolvere scopi di polizia criminale e controllo sanitario, rappresentava una vera e propria barriera doganale e si doveva pagare una tassa per introdurre generi in città. Ristrutturata nel 1700, ha ancora la stessa forma: i due torrioni semicircolari furono rinforzati con l’ag-

giunta di muratura nella parte più bassa per dargli la forma conica che ne aumentava la robustezza, l’intera costruzione ricoperta da un finto bugnato, chiuse la finestra centrale e i due orifizi posti sopra la porta vera e propria. Restaurata nel 1991, ha sei aperture e una finestra quadrata centrale che tanto tempo fa servivano per vedere l’arrivo dei nemici. Questo accesso è sopravvissuto pressoché incolume fino ai nostri giorni: oggi ospita la sede dell’AIS, (As sociazione Italiana Sommelier). Sono perciò esposti attrezzi e testimonianze della civiltà contadina. Periodicamente vi vengono allestite mostre temporanee.

di Angelo Parca

VELLETRI: COSA VISITO? LA PORTA NAPOLETANA


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