XXV Don Giuseppe Navoni

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Tempo di bilanci

Lo zelo per la sua casa

Consiglio Affari Economici La ricorrenza del 25° anniversario di ordinazione sacerdotale, per un prete rappresenta il raggiungimento di una tappa importante della vita, nella quale stilare un bilancio provvisorio. Non è il resoconto finale, ma è una sosta nella quale si prende fiato per ripartire con più slancio di prima. Ci si volta per un momento e si valuta il tratto di strada percorso da quando si è sentita, forte ed esigente, la Chiamata. Appena una sosta, per prendere consapevolezza di quanto il Signore abbia operato, sostenuto e guidato lungo il cammino fin qui vissuto. Un traguardo raggiunto per continuare l’impegnativa missione con il bagaglio di esperienze acquisito. E così il 25° di sacerdozio diventa occasione per rinnovare la volontà di seguire il Signore e di servirlo ancora più generosamente a vantaggio di tutti gli uomini ed in particolare di tutte quelle persone che il Signore ancora vorrà mettere sul cammino. Don Giuseppe, tu sei la guida e riferimento della nostra Comunità di Palazzago nel suo complesso: sei al servizio di tutto il paese, credenti e non credenti e proprio in un periodo difficile come quello attuale, sono straordinariamente importanti

Lettori, Caritas e Ambito Caritativo figure referenziali, persone in grado di operare e muoversi nelle realtà tenendo ben presente i mutamenti della nostra società e le virtù di riferimento. La crisi attuale, ancor prima che economica, è crisi di valori, per combatterla abbiamo bisogno di esempi, come tu ce li stai dando, che difendono e testimoniano qualità condivise: l’aiuto al prossimo, l’attenzione ai più deboli e ai malati, la solidarietà e la dignità della persona. In questi anni della tua presenza in questa comunità hai contribuito non solo ad aumentare la conoscenza di Dio, ma a renderLo vivo e presente nella nostra vita; hai permesso a Dio, con la celebrazione dei sacramenti, di mantenere la sua promessa: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Ma questa importante ricorrenza può essere spunto di riflessione anche per noi, sulle molte iniziative intraprese, specifiche di questo consiglio. Auguri carissimi, don Giuseppe! Che il Signore “Onnipotente nell’Amore”, ti ricolmi di ogni benedizione per essere ogni giorno, per la tua comunità, segno vivo della Misericordia di Dio. Grazie di cuore per ciò che fai ogni giorno per ognuno di noi.

E i discepoli allora si ricordarono che sta scritto in un Salmo: “Mi divora lo zelo per la tua casa” (Sal 69). Eccessivo il paragone? Chi, almeno una volta, non si è trovato a dire qualcosa di simile per Don Giuseppe? Lo si è visto subito con quanta e quale profonda passione questo prete intendeva spendersi, “senza misura” per trasformare la nostra comunità in una Chiesa attiva, dinamica; un popolo che cammina (…e canta, balla, prega, mangia, ride, soffre…) con e verso il suo Dio; una Chiesa in uscita direbbe il don sull’onda del monito di Papa Francesco; entusiasta testimone delle molteplici sfaccettature dell’unico Volto del Cristo. Le idee e le proposte sembrano uscire da un pozzo di S. Patrizio; ce n’è per tutti e, per tutti i giorni dell’anno. Non può passare inosservata l’attenzione meticolosa per la chiesa come luogo per la preghiera, il culto e la conservazione dell’Eucarestia; sia oggetto di una cura che esprima la preziosità della sua funzione. E la liturgia?! Viva, partecipata con gioia e fervore, responsabilmente, ognuno per la parte che gli compete. Ed ecco, per il gruppo dei lettori il GRAZIE a Don Giuseppe è difficile da contenere in poche righe; quanta pazienza con noi; consigli, sollecitazioni e “tirate d’orecchi” e, sussidi, messalini ed indicazioni dettagliate per giungere ben preparati al servizio, coscienti che è proclamazione della Parola di Dio. Grazie per averci “coltivati” meticolosamente anche con corsi specifici ed

inviti a liturgie e vari incontri di formazione e catechesi, per una preparazione tecnica, biblica e liturgica; per la cura della dizione e la comprensione letterale dei testi, per cercare di collocarli nel proprio contesto e per vivere più consapevolmente i riti e le funzioni dei vari tempi liturgici. “Per tutto quello che ci hai offerto e ci offri, perché ci fai crescere nonostante le nostre resistenze. GRAZIE DON GIUSEPPE”. Anche i gruppi Caritas, l’Ambito caritativo ed i Ministri Straordinari della Comunione esprimono il proprio grazie a don Giuseppe. I bisogni sono tanti e si possono vedere quando lo spirito di Carità impregna ogni giornata ed ogni gesto della vita. “Grazie perché ci spingi in questa direzione”. L’attenzione ai poveri, alle nuove fragilità sociali, ai malati, agli anziani, a casa o negli ospedali o nelle strutture specifiche, e gli interventi in collaborazione con la Caritas diocesana o con il Comune o con Associazioni possono sembrare briciole, ma per noi sono semi che “continui a seminare in terreni che stai coltivando e fertilizzando con impegno”.

XXV don Giuseppe

XXV don Giuseppe

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Parrocchie di Palazzago e Burligo Ottobre 2016

Parrocchie di Palazzago e Burligo Ottobre 2016

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