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Ci sono persone che accettano semplicemente lo status quo, o che le cose non cambieranno mai. Tu no. Vedi un’opportunità per renderle migliori, grazie ai giusti mezzi.
Venite a trovarci allo Stand I53-L75
4 Editoriale di Ettore Zanatta
6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia
ATTUALITÀ
36 Edilizia e sostenibilità
Dopo il Superbonus, la riqualificazione che verrà di Cristina Cassinari
Hands On
L’AUTOGRÙ FUORISTRADA TEREX TRT 65 “UPGRADE” DI EFFICIENZA
di Ettore Zanatta
66
Direttore responsabile
Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it
Direttore editoriale
Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it
Responsabile commerciale
Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it
Hanno collaborato a questo numero:
Mirko Brusamolino, Cristina Cassinari, Gianni Gennari, Benedetta Minati, Liliana Rebaglia, Stefano Vitali
Ufficio amministrazione
Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it
tel. 0545 967722
Ufficio abbonamenti
tel. 0545 967722
e-mail: info@capoversoeditrice.it
Abbonamenti
Italia: euro 30,00 (IVA compresa)
Other countries: euro 42,00 (IVA compresa)
MACCHINE
42 Liebherr Italia
“Ti accompagniamo in alto” di Ettore Zanatta
48 Palfinger
Un salto di paradigma di Ettore Zanatta
54 Sinoboom
Sino…nimo di qualità di Mirko Brusamolino
58 Imer Access
L’orizzonte visto dall’alto di Mirko Brusamolino
62 Platform Basket
Il ragno del futuro di Stefano Vitali
COMPONENTI
76 Gefran Una nuova frontiera di Mirko Brusamolino
80 Aliant Battery Soluzioni “ad alta tensione” di Mirko Brusamolino
SERVIZI
84 Mai Italia
La celebrazione dell’eccellenza di Ettore Zanatta
DOSSIER
88 Formazione e Sicurezza Comunicare Sicurezza di Benedetta Minati
DISTRIBUZIONE
94 Savis
Anniversario in quota di Stefano Vitali
ON SITE
98 Piattaforme all’opera tra eventi musicali e cantieri navali Tra palco e realtà di Ettore Zanatta
106 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia
Stampa
MDM - Forlì
Periodicità
Sono previsti 5 numeri/anno
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Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna
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Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.
La resilienza del sollevamento
Le incertezze di questo autunno riguardano soprattutto la situazione economica, che si ripercuote sulla nostra crescita industriale e anche sull’attuazione - vitale per il nostro Paesedel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, purtroppo, sta rispettando, nei fatti e a fatica, solo il secondo concetto a cui è dedicato. Ma il “sollevamento italiano” come sta? Sembra in buona salute, se guardiamo ai numeri di vendita delle autogrù e delle piattaforme aeree. L’attività di noleggio, in particolare, si candida a traino del settore, con una domanda di macchine costantemente prodiga, in questi mesi finali di nuvole all’orizzonte. Ci hanno ripetuto spesso, dall’Europa, che il nostro noleggio è debole e non competitivo su larga scala; siamo troppo piccoli, poco programmati, familisti, non strutturati. Non ambiziosi, per alcuni. Eppure la nostra particolarità, il nostro pregio è altrove. Nell’ascolto del territorio e dei clienti, ad esempio. Oppure, nell’introduzione - magari con numeri contenuti - di importanti novità tra i mezzi che lavorano in quota come nelle soluzioni di sollevamento. Non siamo massificati, non siamo banali. Si cresce anche così, nella sostanza e nella qualità di approccio, non solo nei numeri. E poi, abbiamo le piattaforme aeree migliori a disposizione, grazie ai costruttori di casa nostra. Le gru più innovativequelle su camion, ad esempio - e i progettisti più geniali.
Al GIS - Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, che si terrà a inizio ottobre a Piacenza, questa teoria di superiorità del made in Italy sarà certamente ribadita e confermata. Anche per questo l’Europa guarda a questa fiera piacentina: perché il settore, nel suo confrontarsi su base internazionale, sa che i suoi protagonisti sono qui. In Italia. Mai dimenticarlo, questo, soprattutto oggi che il mondo sembra remare contro la nostra ripresa. Oltre la politica sbagliata, gli errori della finanza, le strategie monetarie imprevidenti: noi andiamo oltre, con le nostre idee e le nostre ambizioni, anche nella forma impavida di gru e piattaforme che, sempre, ci porteranno in alto.
GRU FUORISTRADA TEREX LA PRODUTTIVITÀ VERSATILE
NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia
Il nuovo catalogo ricambi per PLE
In occasione del GIS 2023, in programma a Piacenza, TVH presenterà presso il suo stand U1, all’interno del Pad. 3, la sua ampia gamma di ricambi destinata alle piattaforme aeree, nonché le molteplici soluzioni disponibili per altre macchine per il sollevamento, quali sollevatori telescopici, movimentazioni di container e carrelli elevatori. Questa presenza fieristica segue il lancio del nuovo catalogo ricambi destinato proprio alle PLE.
Ricambi di qualità
La fornitura di parti di ricambio di qualità per piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) è sempre stata parte integrante della filosofia di TVH, lo specialista belga in grado di offrire una gamma imponente di ricambi per macchine e attrezzature destinate alla movimentazione di materiali, per veicoli industriali, per mezzi edili e agricoli e, appunto, per macchine per il sollevamento. In TVH non solo i ricambi nuovi vengono sottoposti a test approfonditi di qualità, ma anche la vasta gamma di ricambi rigenerati viene testata prima di essere inviata ai clienti in tutto il mondo. Per quanto riguarda le piattaforme aeree, in particolare, l’azienda vanta quasi 20 anni di esperienza nella distribuzione dei relativi ricambi: dalla vite più piccola fino alle
parti del motore, alle ruote e agli pneumatici e molto altro ancora. La gamma prodotti TVH rappresenta davvero un “unicum” sul mercato internazionale per varietà di marchi e tipologia, un’offerta di soluzioni supportata da tempi di consegna estremamente rapidi.
I ricambi giusti al momento giusto
Le piattaforme aeree sollevano le persone in modo che possano lavorare adeguatamente in altezza. Sono quindi macchine ideali per le operazioni di manutenzione e di costruzione. Per garantire un funzionamento sicuro di questi mezzi, così come di ogni macchina operatrice, è essenziale avere i ricambi giusti al momento giusto. TVH, in tal senso, offre quindi un portafoglio prodotti per questa tipologia di macchina davvero
esaustivo - tra avviatori motore, alternatori, contattori, componenti idraulici, componenti del motore, filtri e tanti altri - specificatamente pensato per chi è alla ricerca di un fornitore di ricambi in grado di garantire soluzioni a 360°, per ogni tipologia di piattaforma aerea. TVH, infatti, si propone sul mercato come un vero e proprio “one-stop shop”, mettendo a disposizione degli operatori anche il suo sito web di vendita online “MyTotalSource”, ideato e strutturato in modo tale da mettere loro a disposizione la sua gamma completa di ricambi per piattaforme aeree e consentirgli di creare offerte ed effettuare ordini alla bisogna. All’interno di questo strumento è possibile trovare più di 1,5 milioni di codici conosciuti relativi a tutti i principali marchi e modelli presenti sul mercato. Come accennato, il tutto è supportato da una consegna veloce e puntuale in tutto il mondo, nonché da esperti interni pronti a supportare i clienti nell’individuare il ricambio giusto, tramite mail o telefono. I ricambi proposti da TVH sono adatti a tutti i principali marchi di piattaforme aeree; tra questi spiccano Aichi, Airo, Dingli, Dinolift, Genie, Grove, Haulotte, Hinowa, Holland Lift, Imer/Iteco, JCB, JLG, LGMG, Magni, Manitou, Mec, Niftylift, Sinoboom, Skyjack, Snorkel, Terex, Teupen, Upright e Youngman.
BOBCAT
I 60 anni di Pontchâteau
Bobcat ha recentemente festeggiato i 60 anni dello stabilimento di Pontchâteau, in Francia. La storia di questo sito risale ai primi anni del XX secolo, quando Joseph Sambron trasforma la sua fabbrica di banchi di scuola in un punto vendita di biciclette e macchine agricole. Nel 1920 lo stabilimento conta centinaia di dipendenti e produce mulini e presse per sidro. Quando Joseph va in pensione, suo figlio Maurice prende le redini e si lancia nella produzione di minidumper, vendendo oltre 50.000 unità e preparando la strada per la costruzione dell’attuale stabilimento nel 1963. La nuova fabbrica si specializza nella produzione di carrelli elevatori e dumper fuoristrada. Oggi, lo stabilimento è noto per la produzione di telescopici, avviata nei primi anni Ottanta con il marchio Sambron e quindi acquisita dal gruppo Fayat. Sotto la nuova gestione Sambron diventa FDI Sambron e inizia a produrre una linea di sollevatori telescopici idrostatici. Nel 2000, FDI Sambron è acquisita dal gruppo americano Ingersoll-Rand, proprietaria anche del marchio Bobcat. FDI Sambron diventa quindi Bobcat France. Nel 2007 Bobcat viene acquisita dal gruppo sudcoreano Doosan e continua a operare come parte dell’azienda Doosan Bobcat
EMEA. Nel 2023, lo stabilimento francese ha raggiunto un traguardo importante, producendo la sua 111.000ma macchina. Di tutte le unità prodotte, circa 30.000 sono sollevatori telescopici, che sfoggiano il logo distintivo e i colori bianco e arancione tipici del marchio Bobcat. “La nostra attuale linea di telescopici include 14 modelli su cinque piattaforme, destinati ai mercati dell’agricoltura, dell’edilizia e del noleggio. La gestione di questo nutrito portfolio è possibile solo grazie
al nostro team di ingegneri esperti che gestisce tutte le attività di sviluppo dei telescopici in Europa e a livello globale. La maggior parte della nostra produzione, oltre l’80%, è destinata all’esportazione”, ha dichiarato Philippe Marescot, direttore dello stabilimento di Pontchâteau di Doosan Bobcat EMEA. L’occupazione, così come la produzione, ha registrato una crescita significativa: negli ultimi 10 anni la forza lavoro è più che raddoppiata, raggiungendo i 420 dipendenti. Danielle Cornet,
sindaco di Pontchâteau, riconosce l’importanza dello stabilimento come principale datore di lavoro nella regione: oltre il 50% dei dipendenti risiede in un raggio di 20 km e lo stabilimento offre diverse opportunità di lavoro che vanno dalla produzione alle posizioni dirigenziali, dall’amministrazione alla ricerca e sviluppo. Catherine Perio, contabile di Bobcat a Pontchâteau, è la dimostrazione lampante dell’ambiente positivo dell’azienda. Con ben 36 anni di servizio, Perio attribuisce la sua lunga permanenza alla continua crescita dell’azienda, appagante anche dopo quattro decenni. Anche il sostegno e la solidarietà del personale hanno svolto un ruolo importante in questo senso. “Negli ultimi dieci anni sono stati fatti investimenti significativi, per un ammontare di circa 30 milioni di euro, nelle risorse umane, nella ricerca e sviluppo e nel rinnovo dell’impianto. Questi investimenti strutturali hanno rafforzato la capacità del nostro stabilimento di Pontchâteau di soddisfare la domanda del mercato e mantenere un percorso di crescita in linea con le esigenze del mercato”, ha concluso ottimisticamente Marescot.
Milano City 360 è officina autorizzata per la Lombardia
CTE e Milano City 360, a completamento di un percorso di partnership commerciale iniziato un anno fa, rafforzano la loro collaborazione inserendo nei servizi offerti anche l’assistenza postvendita. CTE gode di una presenza consolidata nell’area milanese grazie alla partnership istituita con Milano City 360, con sede a Cambiago, sotto la direzione dell’AD Michele Gaifami, per la distribuzione e il noleggio di piattaforme aeree CTE per Milano e provincia.
Ora l’azienda sarà in grado di fornire il servizio di assistenza in sede a Milano e con cinque officine mobili in tutta la regione Lombardia. Milano City 360 diventa quindi il quarto punto assistenza CTE in regione aggiungendosi a MDM, V Service e FairGru.
Moris Locatelli, Area Manager CTE responsabile dell’area, afferma: “Milano City 360 è cresciuta molto nel corso di quest’ultimo anno e
FPT INDUSTRIAL
riteniamo strategico affidare loro anche l’assistenza dei prodotti CTE, sicuri della loro professionalità anche in ambito service. Alla famiglia Gaifami e ai loro collaboratori riconosciamo la competenza e la credibilità che aiuteranno CTE a rafforzare la percezione di marchio e prodotti e li ringraziamo per quanto fatto e per quanto certamente faremo insieme in totale sinergia”. Gabriel Tamanini, responsabile aftersales CTE, aggiunge: “Sono felice di questa nuova collaborazione, che va ad aggiungere un ulteriore punto di assistenza su Milano e in Lombardia.
Vista la professionalità e la disponibilità del team di Milano City 360 avremo sicuramente un riscontro positivo da parte della clientela CTE e non posso fare altro che augurare loro il meglio per questo nuovo inizio!”. Michele Gaifami, amministratore di Milano City 360, dichiara: “Siamo contenti e orgogliosi dell’opportunità che ci è stata data, ci stiamo infatti organizzando per poter implementare i nostri servizi e aumentare la capillarità della nostra zona di azione. Siamo convinti che garantire un buon servizio di assistenza sia la chiave per poter creare nuove opportunità di vendita”. Luigi Agostino Elli, responsabile tecnico di Milano City 360, aggiunge: “Oltre al nostro capannone dotato di carroponte, a partire da settembre le nostre officine mobili diventeranno sei, così da poter garantire ai clienti CTE nella zona di Milano una maggiore tempestività in cantiere, diminuendo quindi tempi di attesa e di fermo macchina”.
Oltre 5.000 motori F28 alla Goodsense Forklift
FPT Industrial e Zhejiang
Goodsense Forklift Co., Ltd., azienda cinese specializzata nella produzione di carrelli elevatori a forca, hanno firmato una lettera d’intenti per la fornitura di motori F28 da installare sui prodotti di quest’ultima per l’esportazione nei mercati europei e americani. In base all’accordo, FPT Industrial fornirà oltre
5.000 motori F28 Stage V / Tier 4F come principale sistema di propulsione dei carrelli elevatori nei prossimi cinque anni. L’avvio di questa partnership porterà
nuove opportunità di sviluppo per entrambe le aziende. Per FPT Industrial si tratta della prima
applicazione di successo della serie F28 sul mercato cinese e anche di un importante passo avanti sul mercato globale dei carrelli elevatori a forca.
Per Goodsense Forklift l’opportunità di affidarsi a un sistema di propulsione avanzato, affidabile e sostenibile significa spianare la strada per il conseguimento di risultati migliori sui mercati esteri. Gli F28 saranno disponibili nelle versioni da 43 kW e 55 kW di potenza, con prestazioni equivalenti a quelle dei motori da 3-4 l in un formato da 2,8 l.
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AUTOVICTOR
La nuova “casa del noleggio”
Quello che caratterizza Autovictor è la capacità di adattarsi velocemente alle esigenze del mercato. Il mondo è cambiato: chi riesce a stare al passo, ad evolvere, va avanti, in accordo con il motto: #KeepOnMovingToTheFuture! La realizzazione della nuova sede aziendale è in sintonia con questo modo di intendere l’azienda e il noleggio. Un parco macchine all’avanguardia, un ufficio tecnico capace di progettare anche i sollevamenti più complessi, un servizio tempestivo nella programmazione dei trasporti, un’organizzazione perfetta nella gestione del parco nolo a freddo e a caldo. Tutto ciò è Autovictor cheper dare al cliente e ai suoi collaboratori qualcosa di più - ha completamente rinnovato la sua storica sede novarese.
Un ambiente produttivo, confortevole ed esteticamente appagante. Presente a San Pietro Mosezzo dal 1988, gli spazi con il passare del tempo e con l’aumentare del parco macchine sono via via divenuti insufficienti e di difficile gestione. “Dal 2017 - afferma Alessandro Gino, direttore operativo di Autovictor - stavamo cercando di ampliarci. Del resto, investiamo tanto non solo sulle macchine, ma anche sugli accessori: ogni
gru ha la sua attrezzatura ed eravamo arrivati al punto in cui le attrezzature si deterioravano perché disposte in modo poco razionale, andando anche a incidere sulle tempistiche di lavoro. Dopo aver vagliato varie soluzioni, nel settembre del 2021 è divenuta concreta la possibilità di acquistare un immobile vicino a quelli esistenti. A dicembre 2021 abbiamo firmato il contratto di acquisto e poco dopo Natale abbiamo iniziato a demolire la recinzione che separava questo nuovo edificio dai nostri. A gennaio 2022 abbiamo cominciato i lavori di manutenzione dell’impianto elettrico e dell’impianto antincendio, mettendo tutto a norma e potendo così utilizzare tutti i carriponte del nostro nuovo capannone. In quest’ultimo, di circa 6.000 m2, abbiamo tre campate servite da due carriponte da 30 t per ogni
campata. Questi sistemi di sollevamento per noi sono fondamentali perché permettono agli autisti di essere autonomi nelle operazioni di carico e scarico delle tante attrezzature che ora sono ricoverate in modo ordinato in questa struttura”.
Nel complesso l’area industriale di Autovictor è ora di circa 31.000 m2 , dei quali 10.000 m2 coperti, cui si aggiungono i 1.100 m2 della palazzina uffici. L’edificio è stato riprogettato, prestando molta attenzione alla creazione degli spazi interni, a come dividere il personale e a come strutturare la parte amministrativa, di progettazione, di sicurezza e operativa. Spiega Costanza Palermo, dell’ufficio logistica e comunicazione di Autovictor: “Abbiamo ingaggiato un architetto, un interior designer che si occupa di abitazioni private, non di ambienti industriali. Il nome di questo progetto infatti è Domus e se si guardano i colori delle pareti e la scelta
dei materiali utilizzati si percepisce l’approccio differente che abbiamo voluto. Non sono elementi freddi, industriali, infatti abbiamo cercato qualcosa di diverso, anche perché il luogo di lavoro è il posto in cui le persone passano gran parte della propria giornata”. Nel nuovo edificio sono collocati gli uffici progettazione, sicurezza, operativo, logistica, amministrazione, oltre ai tecnici deputati ai sopralluoghi; mentre nella originale palazzina uffici sono rimasti l’ufficio acquisti, i ricambi e il service. Un altro fabbricato, con adiacente un piazzale per la parte pratica, è invece riservato per le aule della scuola di formazione.
L’espansione territoriale di Autovictor è iniziata una quindicina di anni fa con l’acquisizione di una società di Gravellona Toce. Oggi questa realtà, che fa capo a un proprio responsabile di filiale, ha una sua clientela fidelizzata che può contare su un parco macchine che comprende tre piattaforme aeree patente B, noleggiate a freddo, una Multitel Pagliero da 37,5 m patente C e due ragni da 27 e 14 m. In caso ci fosse la necessità di ulteriori mezzi, comprese le autogrù, la sede di Gravellona Toce attinge al parco di Novara. Risale invece a sei anni fa l’acquisizione della società Vezzoli, che ha permesso ad Autovictor di aprire un’ulteriore filiale a Brescia in cui operano sei persone. La sede bresciana mette a disposizione cinque autogrù da 40, 50, 60,
80 e 200 t, un articolato, una motrice con gru e varie piattaforme aeree patenti B. Il parco nolo si completa con ulteriori piattaforme e sollevatori
telescopici attinti dalla sede principale. La sede di Brescia serve un territorio che va da Milano a Venezia, comprende l’area dei laghi e la zona di
Mantova. Infine, l’attività si sta espandendo anche in Svizzera, grazie ad Autovictor s.a.g.l., con sede a Lugano. Si tratta di una società controllata da Autovictor, che offre la possibilità di lavorare in territorio elvetico (soprattutto in Canton Ticino) sia con il noleggio a freddo, che è preponderante, sia con quello a caldo.
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Una gru in elicottero a Bratislava
stoccaggio temporaneo vicino al Danubio e li ha fatti volare sopra i tetti della città fino al cantiere. Sono stati necessari 11 voli per consegnare tutte le parti della gru. I tecnici esperti di Kranimex hanno ricevuto i pezzi dall’aereo e hanno assemblato la gru a rotazione in alto. “La stretta e fiduciosa collaborazione è il fattore chiave di questo eccezionale assemblaggio”, ha affermato Patrik Šeba, montatore del concessionario Liebherr Kranimex. “Per noi è stato il terzo assemblaggio con Tech-Mont,
Quando il classico montaggio di una gru a torre con una gru mobile è impossibile, i clienti Liebherr hanno a disposizione altre soluzioni: nella capitale slovacca di Bratislava, gli esperti del concessionario Liebherr Kranimex hanno affrontato questa sfida con un montaggio dall’alto. Un elicottero ha trasportato la gru a rotazione in alto 40 LC fino al centro città. Lì, l’apparecchiatura Liebherr supporterà la costruzione di nuovi appartamenti nei prossimi mesi. La sede di lavoro della 40 LC è quindi nel centro di Bratislava, dove si sta costruendo un nuovo edificio in seconda fila, senza accesso diretto alla strada. Il consueto assemblaggio della gru Liebherr con una gru mobile avrebbe richiesto una macchina di grandi dimensioni con una capacità di sollevamento di almeno 350 t e un’estensione del braccio per superare i bordi di interferenza degli edifici adiacenti. Ma il vero problema era questo: durante l’installazione della 40 LC, il trasporto pubblico con tram ogni cinque minuti avrebbe dovuto essere interrotto e le linee elettriche per i tram avrebbero dovuto essere smontate e poi reinstallate con costi ingenti. L’assemblaggio tramite elicottero, in collaborazione con Tech-Mont, azienda specializzata in trasporti pesanti, era la soluzione giusta per gli esperti del
concessionario Liebherr Kranimex. Tech-Mont opera sul mercato da oltre 25 anni. L’elicottero ha trasportato senza problemi il pezzo più pesante della gru. L’impegnativo assemblaggio ha richiesto un totale di due giorni. L’elicottero MI-8T utilizzato offriva un carico massimo di 3 t. Ciò ha permesso all’elicottero di trasportare senza problemi anche la parte più pesante della gru, la piattaforma girevole del peso di 2.750 kg. L’elicottero ha prelevato i componenti della gru, come gli elementi della torre, il braccio e il controbraccio in un’area di
quindi eravamo sicuri di poter contare gli uni sugli altri”. La gru Liebherr 40 LC lavora in cantiere con un’altezza del gancio di 30 m e un braccio lungo quasi 25 m. La capacità di carico massima è di 4.000 kg. Per un utilizzo particolarmente compatto, la gru è stata montata su tirafondi e sistema a torre stretto 63 LC con dimensioni esterne di 1,2 x 1,2 m. La gru a rotazione in alto, costruita nel 2006, continua a fornire un servizio affidabile, sottolineando l’alta qualità e la durata delle macchine Liebherr. La gru contribuirà alla costruzione di appartamenti nel centro di Bratislava probabilmente fino alla fine del 2023. Grazie alle sue dimensioni, la macchina Liebherr raggiunge con facilità tutti gli angoli del cantiere e supporta in varie operazioni di sollevamento, ad esempio la movimentazione di mattoni e calcestruzzo. Non appena la gru avrà terminato il suo lavoro, sarà smontata tramite l’elicottero e sorvolerà nuovamente i tetti di Bratislava.
70 piattaforme autocarrate per Boels Rental
Multitel Pagliero e Boels Rental hanno firmato un accordo per la fornitura di piattaforme autocarrate Multitel su 3,5 t. Formalizzato nella primavera del 2023 con un ordine di 70 piattaforme autocarrate, l’accordo è stato reso effettivo con le prime consegne. Per il momento la fornitura coprirà i mercati di Belgio, Paesi Bassi, Italia, Austria e Paesi nordici. Avvalendosi dell’ampia offerta di Multitel Pagliero, Boels ha selezionato e identificato i modelli sulla base di un’approfondita analisi della concorrenza, tenendo conto delle esigenze dei clienti di ciascun Paese. Le piattaforme - in grado di soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di settori (edilizia, manutenzione e ristrutturazione, impiantistica, installazione e posa, pulizia e potatura) - saranno
dotate della migliore tecnologia disponibile: EVE, elettronica evoluta che garantisce velocità, linearità, fluidità dei movimenti verticali e orizzontali e livellamento delicato; telemetria con tracciamento GPS, visualizzazione dello stato della macchina, parametrizzazione a distanza e diagnostica. Grande soddisfazione è stata manifestata da Roberto Marangoni, Global
Marketing and International Sales Manager di Multitel Pagliero: “Questa nuova opportunità rafforza la leadership di Multitel in Europa come produttore di piattaforme autocarrate e dà inizio a un rapporto strategico con uno dei maggiori player del noleggio in Europa. Tutta la tecnologia disponibile che equipaggia la flotta Boels è garanzia di unicità del prodotto e di alta efficienza nell’utilizzo”.
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Sinergia strategica con Selift
CMC e Selift hanno reso noto il loro accordo commerciale per la distribuzione esclusiva in Lombardia e in Veneto delle piattaforme semoventi cingolate CMC, iniziato tra il primo e il secondo trimestre di quest’anno. Selift è distributore per l’Italia di alcuni tra i più importanti brand di produttori mondiali nel mercato del sollevamento aereo. L’azienda bergamasca è nata dallo sviluppo di una divisione del gruppo Selini, realtà italiana con solide
basi nel mondo della logistica, della movimentazione e dei carrelli elevatori. L’ingresso del brand CMC nel portafoglio di distribuzione di Selift è un’opportunità unica e funzionale al completamento della gamma per la ditta lombarda. I primi frutti della sinergia si sono visti nella co-partecipazione dei due marchi al SaMoTer 2023 lo
scorso maggio, a Verona, prima uscita ufficiale, in occasione della presenza della piattaforma CMC S18F. Oscar Prigione, responsabile commerciale Selift, ha commenta così la partnership: “Da molti anni conosciamo la qualità e la professionalità di CMC e la loro
CENTRO MACCHINE TRATTORI
È IL NUOVO DEALER IN CAMPANIA
Centro Macchine Trattori di Carinola (Caserta) è il nuovo distributore esclusivo di CMC per la regione Campania. L’azienda, conosciuta anche come CMT, con una storia ultra cinquantennale alle spalle, ha costruito il valore del proprio marchio come rivenditore di macchine movimento terra del gruppo CNH, diventando un punto di riferimento per tutta la regione campana, con diversi punti di vendita in tutto il territorio. Oggi, giunta alla terza generazione, CMT ha sentito l’esigenza di ampliare le soluzioni da offrire ai propri clienti, sempre più esigenti e attenti ai bisogni moderni del sollevamento, e ha scelto di puntare su CMC per integrare il settore delle piattaforme semoventi cingolate nella propria flotta a noleggio e di rivendita.
gamma ci permette di offrire ai nostri clienti di Lombardia e Veneto soluzioni anche nel segmento fuoristrada e della cantieristica”. Fulvio Quercioli, direttore commerciale Italia in CMC, ha commentato così la ratifica dell’accordo: “Con Selift agiamo per penetrare con profitto il mercato del Nord-est d’Italia, un territorio che vede i nostri due brand lavorare l’uno al fianco dell’altro per aiutare i clienti del Settentrione a scegliere le soluzioni per il sollevamento ad alta performance e fuori categoria, pensate da CMC con un focus sull’utente finale. Le nostre piattaforme le abbiamo immaginate per risolvere al minimo le curve di apprendimento di chi le va a utilizzare e, al contempo, per garantire loro un elevato e veloce ritorno sull’investimento. Questi sono temi davvero cari alla clientela di Lombardia e Veneto, emersi da recenti indagini di mercato che abbiamo condotto. Con Selift siamo sicuri di andare a intercettare quel mercato che cerca i valori di un brand come CMC”.
Cento piattaforme GS-1932 E-Drive a HSS Hire
Per soddisfare i clienti che hanno bisogno di piattaforme piccole per lavorare in spazi ristretti, HSS Hire ha preso in consegna 100 piattaforme a forbice Genie GS-1932 E-Drive. HSS Hire, che ha centinaia di depositi in tutto il Regno Unito e in Irlanda, ha affermato che le sue nuove piattaforme saranno una scelta apprezzata dall’industria farmaceutica e dai centri dati in tutta l’Irlanda. “
GS-1932 E-Drive è il modello di macchina preferito dai nostri clienti”, ha dichiarato Michael Killeen, AD di HSS Hire Ireland. “Le sue dimensioni consentono di passare attraverso porte singole o doppie, rendendo queste macchine apprezzate nei siti dei centri dati. Inoltre, sono dotate di pneumatici antitraccia, preferibili nei siti che richiedono macchine a norma per camere sterili” La trazione anteriore con raggio di sterzata interno nullo rende le forbici GS1932 E-Drive facilmente manovrabili in spazi ristretti. L’ampia cesta estensibile è un vantaggio, in quanto consente a due operatori di lavorare fianco a fianco in ambienti chiusi. Inoltre, con un’altezza di lavoro di 7,85 m, le GS1932 hanno lo sbraccio necessario per lavorare in spazi ampi, compresi lavori elettrici nei centri dati.
La piattaforma a forbice
GS-1932 E-Drive pesa 1.329 kg ed è ideale per lavorare su pavimenti sensibili. Grazie al design
compatto con una larghezza della macchina di 0,82 m e una lunghezza da chiusa di 1,83 m e di 2,72 m con cesta estesa, la GS1932 E-Drive può passare attraverso porte singole o doppie con i parapetti
Di scena all’edizione 2023 del GIS
Il GIS – Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali è la fiera che si terrà dal 5 al 7 ottobre 2023 a Piacenza e che vedrà Jekko partecipe, ancora una volta, tra i suoi espositori. L’azienda costruttrice di mini gru presenzierà ed esporrà i suoi modelli nell’area espositiva N137 della grandezza di 391 m2 e situata nell’area esterna. I modelli in esposizione saranno, per la linea delle minigru telescopiche SPX, in versione a batterie agli ioni di litio: l’SPX328, ultimo modello lanciato sul mercato da Jekko, presente in due modelli, equipaggiati rispettivamente con jib elettrico e runner jib; l’SPX532, munito di jib idraulico; l’SPX650, dotato di jib idraulico. Per la linea delle minigrù articolate cingolate JF saranno presentati invece: la JF235, tra gli ultimi modelli lanciati sul mercato, equipaggiato con jib; la JF545, provvista di jib e cestello biposto; la JF990, la più grande tra tutte le mini gru Jekko. Per la linea Accessori, infine, saranno esposti i bilancini di sollevamento da 5-10-20 t, utili per la movimentazione industriale e per il sollevamento di manufatti (hanno possibilità di estensione telescopica). La linea dei Minipicker, come per la scorsa edizione, sarà presente presso lo stand di Levo, rivenditore ufficiale Jekko presente in fiera nello stand L93-M97 in area esterna. In esposizione i modelli MPK06 e MPK10.
Saremo presenti al dal 5 al 7 ottobre a Piacenza. Vi aspettiamo!
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Proseguono il “JMG Cranes Tour” e gli eventi autunnali
JMG Cranes, realtà di riferimento nel settore delle gru pick & carry, non interrompe il proprio tour iniziato a marzo, il quale ha visto finora gran parte del team commerciale, marketing, tecnico e del service impegnati in eventi speciali che li hanno portati vicino ai propri clienti e ai dealer. Al contrario, l’azienda piacentina non solo prosegue il proprio viaggio, ma lo ha fatto uscendo dai confini nazionali, prima l’8 settembre scorso in Austria e poi il 21-22 settembre in Germania. Il programma per il prossimo autunno è però ricco d’impegni, non solo per il JMG Cranes Tour: dal 5 al 7 ottobre l’azienda giocherà in casa presentandosi alla nona edizione della fiera GIS di Piacenza. Si tratta di una “passerella” storica per JMG Cranes, che merita una celebrazione speciale. Per questo motivo, come lo scorso anno, la sera del 7 ottobre l’azienda accoglierà i propri clienti all’interno della sede di Cremona, per un evento che vedrà la presentazione di una nuova macchina gru, nonché di un progetto che sarà rivelato in
LIFT
esclusiva proprio in occasione della serata. Il tutto, accompagnato da intrattenimento e spettacoli che renderanno la chiusura del GIS un momento da ricordare. Basti pensare che sono stati proprio i clienti del costruttore di gru a richiedere la ripetizione dell’evento dopo il successo della precedente edizione. JMG Cranes è dunque una realtà impegnata su molti fronti per diffondere un messaggio fatto di innovazione e ricerca costante nel proprio campo, perciò ha presenziato anche al Marmomac di Verona dal 26 al 29 settembre, la più grande fiera mondiale dedicata alla filiera della produzione del marmo. Il 28 e il 29 settembre prenderà inoltre parte al Congresso Nazionale di Assodimi/Assonolo a Napoli. Non va poi dimenticato il JMG Cranes Tour, che continuerà con altre tappe anche dopo il GIS di Piacenza. Al centro di questo fermento c’è la storica propensione del costruttore all’innovazione nell’ambito di macchine che sollevano grossi carichi trasportandoli senza l’ausilio di
stabilizzatori. Si tratta di strumenti fondamentali per molti rami dell’industria, dall’automotive al petrolchimico, specialmente per le attività di manutenzione che richiedono operazioni delicate da effettuare in spazi ridotti. Ebbene, sono questi i settori serviti principalmente da JMG Cranes, che nel nuovo stabilimento di Sarmato sviluppa e realizza gru capaci di gestire grandi portate (da 2 a 70 t) e che funzionano a batteria. Proprio quest’ultimo punto è cruciale nello sviluppo dell’azienda, basata su un know-how storico nella ricerca di soluzioni elettriche in questo settore. Una ricerca che ha portato buoni frutti vista la dimensione attuale di una realtà che sta approcciando il mercato nordamericano, forte di una crescita costante che sta continuando anche in questo 2023.
Rothlehner Polonia a Energetab 2023
Anche quest’anno il rivenditore polacco Rothlehner ha partecipato a Energetab 2023, la fiera dedicata al settore energetico più importante della Polonia, che si è tenuta dal 12 al 14 settembre al centro fieristico di Bielsko-Biala. I temi principali affrontati: sostenibilità ambientale, nuove fonti energetiche rinnovabili ebimportanza del sistema fotovoltaico come strumento alternativo per la creazione di energia tramite l’utilizzo dei raggi solari. L’esposizione invece ha
riguardato soprattutto le macchine e gli attrezzi più utilizzati nel settore energetico. Rothlehner Polonia, con il quale Easy Lift collabora dal 2021, ha esposto un ragno R180, ideale per i lavori in quota in campo energetico,
grazie alla sua compattezza e allo sbraccio di 8,5 m. L’R180 è il più venduto da Rothlehner Polonia, che recentemente ne ha consegnato uno a un’impresa di costruzioni e uno a un’impresa che si occupa di ristrutturazione, manutenzione e assistenza di complessi e infrastrutture industriali e civili. Anche il modello più piccolo R160 è apprezzato dai clienti polacchi: il rivenditore ha appena consegnato un’unità a una ditta di profili in alluminio.
Un nuovo ragno XTJ 52+ per Mediaco Group
Mediaco Group è considerata l’azienda n. 1 nel sollevamento e movimentazione dei materiali in Francia, con 2.200 impiegati e 85 filiali in Francia e all’estero.
Da diversi anni, Palazzani Industrie è fornitore di Mediaco Aquitaine Sud, che nel corso di questa collaborazione ha ampliato il suo parco macchine acquistando per la sede di Bordeaux due XTJ 52+ cingolate. I ragni Palazzani hanno rispettato le aspettative dell’azienda francese, soddisfacendo a pieno le esigenze richieste per le varie applicazioni.
Recentemente, Mediaco
Loire Atlantique, la filiale di Nantes, ha deciso di inserire un nuovo ragno XTJ 52+ cingolato, con verricello idraulico da 980 kg. L’elevata richiesta di questo modello sul territorio francese necessitava di inserire una nuova unità in grado di coprire anche le regioni più a nord. L’XTJ 52+ è considerato il colosso della gamma Palazzani: raggiunge un’altezza di lavoro di 52 m, con uno sbraccio di 19,5 m e una portata al cesto fino a 400 kg e garantisce tutte le caratteristiche dei prodotti Palazzani: compattezza, agilità, sicurezza, prestazioni.
L’XTJ 52+ offre un rilevante diagramma di lavoro, movimenti rapidi e precisi a qualunque altezza.
L’Area Manager
System regola gli sbracci in modo automatico, in funzione della stabilizzazione e del
carico (120/230/400 kg), consentendo la rotazione a 660°, rendendola semplice da utilizzare. Il verricello da 980 kg consente di ampliare la tipologia di lavori che si possono eseguire, trasformando la piattaforma in ragno gru.
Tre autogrù fuoristrada Grove al GIS 2023
La nuova autogrù fuoristrada Grove GRT8100-1, prodotta nello stabilimento di Niella Tanaro (CN), e due multistrada a 5 assi, la GMK5250XL-1 (che dalla sua presentazione del 2019 ha riscontrato un notevole successo sul mercato) e la GMK5150XL (per la prima volta in esposizione in Italia) saranno presentate al GIS 2023, presso lo stand F12-H27 di Manitowoc.
Il direttore commerciale Italia e Sud Europa Enrico Angiolini commenta: “Il GIS sarà l’occasione per mostrare e riconfermare la nostra esperienza in materia di soluzioni di sollevamento per investimenti globali nelle infrastrutture, nelle energie alternative e in altri settori. Siamo entusiasti di fornire ai nostri clienti le innovazioni di cui hanno bisogno e non vediamo l’ora di incontrare i nostri clienti, concessionari, investitori e colleghi del settore del sollevamento”. La GMK5250XL-1 è dotata di braccio telescopico da 78,5 m e ha una portata di 250 t, con una sezione di braccio da 8,5 m aggiuntiva rispetto alla precedente versione. La sua elevata capacità, unita all’ingombro contenuto e a
un’eccellente manovrabilità, l’hanno resa un modello apprezzato dal mercato. Il design Grove con motore singolo riduce i costi d’esercizio grazie al consumo di carburante inferiore del 30% rispetto ai modelli della generazione precedente.
La GMK5150XL, che ridefinisce la classe 150 t a 5 assi, offre invece un braccio principale a 7 sezioni da 68,7 m realizzato con il design Megaform di Grove, per tabelle di carico in configurazione taxi che assicurano una facile mobilità su strada e risparmio nel trasporto. Questa macchina offre una serie di capacità di sollevamento per l’assemblaggio di gru a torre, compresa la capacità di sollevare 8,1 t a 68,7 m, 9,5 t a 66 m e 13 t a quasi 60 m. La nuova GRT8100-1, è
un’evoluzione del modello GRT8100 che tanto successo ha riscosso a partire dal suo inizio produzione a Niella Tanaro nel 2018. La macchina ha una capacità di 100 t, un braccio da 47 m a sfilo idraulico e un’altezza massima in punta di 72,9 m quando allestita con falcone.
La GRT8100-1 condivide il telaio, la cabina e la sovrastruttura con la “sorella maggiore” GRT8120 e presenta una motorizzazione Euromot5 in conformità all’attuale normativa emissioni in EU.
La nuova GRT8100-1 è pensata per cantieri di lunga durata, quali centrali elettriche, strade, ferrovie e infrastrutture in generale, ma anche per essere utilizzata all’interno di impianti produttivi, cantieri navali e installazioni nel settore Oil&Gas, dove la GRT8100-1 può far valere le sue doti in termini di versatilità di allestimento e posizionamento, altezze operative e capacità di sollevamento, con i vantaggi tipici di una gru fuoristrada, quali la facilità operativa, elevata produttività e bassi costi di utilizzo. Federico Lovera, responsabile di prodotto per la linea di autogrù fuoristrada RT/GRT per Europa, Medio Oriente, Africa e AsiaPacifico, dichiara: “Il potenziamento dello stabilimento di Niella Tanaro ha permesso all’azienda di localizzare quest’anno anche la produzione di due nuovi modelli di grande portata (GRT8100-1 e GRT8120), ampliando l’offerta della gamma fuoristrada Grove verso i clienti di Europa, Africa, Medio Oriente e Asia. La GRT8100-1 è un’interprete significativa della filosofia produttiva abbracciata da Manitowoc sotto diversi aspetti, sia in relazione alle soluzioni tecnologiche implementate a bordo macchina che in relazione al processo di ottimizzazione e standardizzazione che vede macchine di differente classe e categoria condividere la medesima componentistica”.
Un mercato in espansione
Sempre più aziende optano per il noleggio di macchine industriali piuttosto che per l’acquisto diretto: ciò permette loro di adattare rapidamente la flotta alle esigenze del momento senza l’onere finanziario dell’acquisto e della manutenzione a lungo termine. Il noleggio per il settore industriale si conferma una soluzione strategica per le aziende che cercano sempre maggiore flessibilità operativa. Al tempo stesso, il noleggio permette di accedere più facilmente a servizi di assistenza specializzati e a tecnologie di punta. Per questo, innovazione e Customer Support di eccellenza aumentano il valore dell’offerta del noleggio. Per differenziare l’offerta di noleggio, gli ultimi anni hanno visto trasformazioni profonde a livello di strumenti disponibili. Attualmente, esistono tecnologie che permettono di gestire il noleggio sfruttando le informazioni relative alle performance della flotta e i dati raccolti dall’elettronica di bordo dei veicoli. Le soluzioni di Kiwitron - azienda specializzata nello sviluppo e produzione di dispositivi all’avanguardia per la digitalizzazione e la sicurezza della flotta - rappresentano
una soluzione innovativa per implementare questo nuovo approccio gestionale e accrescere il vantaggio competitivo per il noleggio. I prodotti di Kiwitron permettono infatti l’analisi dei dati relativi alle macchine (efficienza, ore d’uso effettivo, urti, stato delle batterie con relative anomalie, stile di guida degli operatori, accessi, mancati incidenti) e il sensibile aumento della sicurezza sul lavoro. Le tecnologie impiegate comprendono hardware e software, integrati con intelligenza artificiale e robotica.
L’elettrificazione al litio “customizzata” al GIS 2023
Il settore del sollevamento è uno dei principali protagonisti della conversione elettrica e coinvolge un numero crescente di applicazioni, ognuna con diverse esigenze operative ed energetiche. Ma per affrontare prontamente questo cambio tecnologico è fondamentale affidarsi ai giusti partner progettuali, che possano supportare i costruttori nella scelta della soluzione di elettrificazione più adatta alle necessità dei mezzi. La batteria è il cuore pulsante di questo processo,ed è proprio per questo motivo che Flash Battery sarà presente a GIS Expo 2023 (Pad. 1Stand C169-D200), per ribadire i vantaggi che l’elettrificazione al litio può apportare ai segmenti più disparati. L’azienda ha infatti un’esperienza ultradecennale nel mercato delle macchine industriali e dei veicoli elettrici, sostenuta da pilastri tecnologici (elettronica e alta customizzazione) che le hanno permesso di coinvolgere sempre più OEM europei, i quali hanno potuto - e possono sempre più - beneficiare della capacità di analizzare e comprendere le esigenze di ognuno, ottenendo soluzioni di batterie al litio realizzate “su misura”, nel pieno rispetto degli spazi e degli ingombri del mezzo a cui esse sono destinate, offrendo tensioni e capacità “ad hoc” per ogni esigenza, nonché un’elettronica avanzata in grado di massimizzare efficienza e prestazioni delle macchine operatrici. Ma quali saranno i più recenti sviluppi tecnologici che il team Flash Battery mostrerà a
Piacenza dal 5 al 7 ottobre? In primis, l’introduzione di una quarta generazione di celle, grazie alla quale sarà possibile incrementare la densità energetica dei pacchi batterie fino a raggiungere i 190Wh/kg. Un aspetto che, unito alla citata capacità dell’azienda di customizzazione meccanica ed elettronica e alla sicurezza offerta dalla chimica LFP (litio-ferro-fosfato), consentirà di immagazzinare sempre più energia all’interno di uno spazio e un volume contenuti per offrire elevati standard di sicurezza e maggiore autonomia. Ogni batteria Flash Battery,
inoltre, è progettata seguendo un processo industriale di otto step, in cui tutte le aree aziendali collaborano per affiancare il cliente e valutare insieme la soluzione di elettrificazione più adatta al veicolo: un approccio che ha consentito all’azienda di sviluppare internamente tutte le competenze necessarie per produrre le maggior parte dei componenti strategici, raggiungendo un’integrazione che permette non solo alle batterie di operare al meglio, ma apporta valore aggiunto in termini di prestazioni, autonomia e azzeramento dei costi di manutenzione dell’intera macchina. GIS Expo sarà inoltre la giusta cornice per presentare il più recente aggiornamento del “Flash Data Center”, il portale proprietario di controllo da remoto implementato con nuovi algoritmi di intelligenza artificiale e “machine learning” che assicura un’analisi automatica 24/7 di tutti i parametri della batteria e ne determina con grande precisione lo stato di salute. Grazie al FDC è infatti possibile comprendere il modo in cui l’utente utilizza la batteria, stimarne la vita effettiva sul mezzo e prevedere come si comporterà in futuro, eseguendo autodiagnostica e manutenzione predittiva.
RAIMONDI CRANES
Al GIS con la nuova cabina Lumina
Raimondi Cranes esporrà al GIS 2023 la nuova cabina per gru Lumina. “A seguito della notevole crescita del mercato italiano siamo lieti di unirci agli operatori del settore in uno dei più grandi eventi del settore. Saremo presenti in fiera per presentare le ultime innovazioni nel campo del sollevamento e per discutere le nuove iniziative aziendali con i nostri stimati agenti, clienti, partner e colleghi”, ha dichiarato Marco Bertelli, Chief Operations Officer di Raimondi Cranes. Oltre alle MRT, Raimondi ha recentemente presentato due nuove serie, Class 110 e Class 150, con capacità di sollevamento massime comprese tra 6 e 24 t, che stanno riscuotendo interesse nel mercato italiano ed europeo, con diverse unità già prevendute e spedite. Progettate per soddisfare le più svariate esigenze dei clienti, sono “flat-tops” di nuova generazione dotate di ConCore, nuovo sistema di controllo che favorisce una diagnostica intuitiva, sia da cabina che da remoto. “Con l’integrazione di questa nuova tecnologia, Raimondi pone un’attenzione particolare al post-vendita; i nostri tecnici e ingegneri saranno presenti all’evento per spiegare come le nuove macchine possano garantire un ottimo ritorno di investimento e ottimizzare
la gestione della flotta”, ha spiegato Bertelli. “Siamo entusiasti di accogliere clienti, visitatori, colleghi e stakeholder del settore presso il nostro stand durante queste tre giornate”.
full electric innovazione, prestazioni, sostenibilità -60% funzionamento
L’alternativa ecologica della tecnologia: il futuro è oggi
Risparmio e sostenibilità Massima potenza, silenziosa
Tempi di ricarica rapidi
Durata batteria fino a 8 ore Durata batteria fino a 11 oreModulMAX in Norvegia COMETTO
Il settore dell’alluminio è, tra quelli industriali, tra i più energivori Negli stabilimenti di produzione, questo dato di fatto si traduce nella presenza di potenti campi magnetici (misurabili in Gauss).
L’azienda norvegese Hydro Aluminium Metal ha affrontato questa sfida ambientale commissionando a Cometto un mezzo semovente ModulMAX SP-E a 10 assi in grado di trasportare un carico utile di 250 t e di operare in un ambiente con una densità di flusso magnetico pari a 610 Gauss. Questo risultato va oltre il semplice trasporto di carichi pesanti: le specifiche esigenze di questo progetto hanno richiesto una soluzione tecnologica innovativa, poiché il radiocomando e la sterzatura elettronica del nuovo modulo semovente dovevano essere compatibili con queste condizioni estreme. Joachim Kolb, Project Manager di Cometto, partner di fiducia di Hydro per questo progetto, ha affermato che “grazie a misure di schermatura mirate nell’area delle valvole elettriche e attorno al PC, con le sue schede di controllo elettroniche, i nostri progettisti sono riusciti a rendere il veicolo adatto all’utilizzo in questo ambiente speciale”. Il modulo, largo 3.000 mm e dotato di otto ruote per linea d’assi, è stato progettato per trasportare il potshell dal capannone di produzione all’area di riparazione, sempre all’interno dello stabilimento Hydro. Qui, il potshell sarà sottoposto a lavori di ristrutturazione, inclusi l’installazione di nuovi catodi e a un rivestimento completamente nuovo. Successivamente, i gusci inferiori del forno saranno riportati al capannone di produzione, completando il ciclo di produzione. La chiave per la compattezza e l’efficienza di questo modulo semovente sta nella struttura, che combina un modulo a 4 assi con un distanziale e un modulo a 6 assi. Per mantenere la lunghezza totale il più compatta possibile, il Power Pack da 372 kW, con i due motori diesel Tier 5, e la cabina di guida sono stati posizionati uno sopra l’altro sul telaio.
• Motori elettrici di trazione in corrente alternata sulle ruote anteriori
• 3 modelli tutti per uso interno/esterno con h max di lavoro da 6 m a 9,2 m
• Portata 230 kg (130 kg su estensione in esterno)
• Batterie AGM 24V 170Ah C5
• Ringhiere ribaltabili
L’importanza di adottare comportamenti virtuosi
A seguito della conversione in legge del DL lavoro, Assodimi e Ipaf ribadiscono l’importanza della formazione, dei controlli di sicurezza e l’adozione di comportamento virtuosi da parte degli operatori, al fine di ridurre il rischio di incidenti. Una percentuale in aumento di macchinari e attrezzature, in particolare per quanto riguarda quelli per il sollevamento, fa parte delle flotte noleggio e il ruolo di queste aziende è fondamentale in termini di sicurezza. Sebbene i controlli sulle macchine siano continui si continuano a registrare incidenti sul lavoro, talvolta dalle gravi conseguenze, ed è necessario porre l’attenzione sul tema della sicurezza. Il 3 luglio 2023 è stato convertito in legge il DL Lavoro
che contiene modifiche anche al D.Lgs. 81/2008, in particolare all’art. 72 comma 2 che riguarda in maniera diretta anche le attività di noleggio. Nella precedente formulazione prevedeva quanto segue: “Obblighi dei noleggiatori e concedenti in uso: chiunque noleggi o conceda in uso attrezzature di lavoro senza operatore deve, al momento della cessione, attestare il buono stato di conservazione, manutenzione ed efficienza a fini di sicurezza. Dovrà altresì acquisire e conservare agli atti per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura una dichiarazione del datore di lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso, i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni del presente titolo
e, ove si tratti di attrezzature di cui all’articolo 73, comma 5, siano in possesso della specifica abilitazione ivi prevista”. La nuova formulazione dell’articolo prevede l’obbligo per il noleggiatore, sempre in caso di noleggio a freddo, di dover “acquisire e conservare agli atti, per tutta la durata del noleggio o della concessione dell’attrezzatura, una dichiarazione autocertificativa del soggetto che prende a noleggio, o in concessione in uso, o del datore di lavoro, che attesti l’avvenuta formazione e addestramento specifico, effettuati conformemente alle disposizioni del presente Titolo, dei soggetti individuati all’utilizzo”. La modifica è entrata in vigore a partire dal 5 luglio e coloro che noleggiano a privati dovranno adeguare le proprie procedure al
nuovo dettato normativo. Per i rapporti tra imprese vale sempre la dichiarazione del datore di lavoro come in precedenza, sottolineando che “datore di lavoro” deve essere inteso in senso tecnico giuridico ai sensi della definizione prevista dal Testo Unico Sicurezza. Assodimi e Ipaf hanno da sempre individuato nella sicurezza nell’utilizzo di macchinari e attrezzature da lavoro
uno dei valori fondamentali dei rispettivi ambiti, che accomuna le attività di entrambi. I controlli di sicurezza e le operazioni di manutenzione, effettuate dal personale dell’azienda di noleggio, permettono al cliente di lavorare con macchine sicure ed efficienti, ma spesso ciò non è sufficiente. Altrettanto importante è utilizzare nella maniera corretta il macchinario
o l’attrezzatura noleggiata e la formazione è lo strumento che consente agli operatori di farlo nel migliore dei modi. Formare e addestrare il personale sull’utilizzo in sicurezza delle macchine è un obbligo che spetta al datore di lavoro cliente, mentre l’azienda di noleggio deve acquisire e conservare la dichiarazione del datore di lavoro dell’avvenuta formazione. Per Assodimi e Ipaf è fondamentale ricordare l’importanza di controlli e formazione per poter perseguire la sicurezza nell’utilizzo di macchinari e attrezzature. È però altrettanto fondamentale che gli operatori adottino comportamenti virtuosi durante l’impiego di tali macchine ed è su questo tema che Assodimi e Ipaf intendono sensibilizzare la platea degli utilizzatori. Il ruolo attivo degli operatori che utilizzano tali macchine concorre fattivamente a lavorare in piena sicurezza e a ridurre il rischio di incidenti.
Soluzioni tecnologiche innovative
La prossima edizione di Intermat si terrà dal 24 al 27 aprile 2024 a Paris Nord Villepinte. I principali produttori mondiali hanno già scelto l’evento per presentare le loro innovazioni, che dal 2018 hanno subito una forte accelerazione in risposta alle sfide della decarbonizzazione. L’edizione 2024 sarà una vetrina dell’intera industria delle costruzioni, unita e mobilitata per includere queste sfide nella Strategia Francese basse emissioni di carbonio all’orizzonte del 2050. A oggi - e dopo la tavola rotonda tenutasi il 20 aprile con l’intera filiera delle costruzioni - nuovi leader del settore hanno confermato la loro partecipazione alla fiera, tra cui Ausa, Epiroc, Faymonville, Liebherr, Magni TH e Volvo. Si aggiungono ad altri importanti espositori già annunciati, quali Alphi, Bobcat, Cummins, Imer, Komatsu, Groupe Monnoyeur, Putzmeister, Sany, Sateco, Schwing Stetter, Sunward, Takeuchi, Topcon e Wacker Neuson. Riunendo l’intera filiera della costruzione attorno a una visione comune del futuro, l’edizione 2024 mira a promuovere l’eccellenza collettiva per affrontare le principali sfide del settore in termini di decarbonizzazione ed energia, digitalizzazione, impegno nella RSI, formazione e occupazione, nonché a organizzare una piattaforma di dialogo con le autorità pubbliche. La fiera si baserà su quattro pilastri fondamentali, ognuno dei quali
offrirà temi portanti e sviluppi in linea con le quattro parole chiave della Costruzione: Innovazione, Energie, Nuove equazioni e Impegni. Forum dello Spazio Filiera (creazione 2024) riunirà le cinque grandi federazioni delle costruzioni DLR, EVOLIS, UMGO-FFB, FNTP, SEIMAT: un’agora con un programma di conferenze e tavole rotonde con speaker di alto livello, professionisti del settore Edilizia Lavori Pubblici, autorità pubbliche, testimonial francesi e internazionali e sguardi incrociati con altri settori per affrontare le sfide della decarbonizzazione a 360° e in una dimensione prospettiva.
“Forum World Of Concrete Europe” consisterà in un programma di conferenze dedicate alla filiera del calcestruzzo, al materiale e alle
sue diverse applicazioni; “Intermat Innovation Awards” sarà il concorso rivolto alle nuove sfide del settore, una visibilità unica prima e dopo la fiera con uno spazio dedicato; “Polo Nuove Tecnologie e Energie (novità 2024)” sarà invece uno spazio consacrato agli espositori e alle startup e un forum per confrontarsi. Importante sarà anche l’area di dimostrazioni dedicata alle attrezzature, in particolare elettriche, per immergersi nel cantiere di domani, con due espositori già iscritti: Theam e River. Da citare anche “Intermat Rental Day”, una giornata speciale dedicata al noleggio delle attrezzature e a testimonianze di esperti internazionali. La manifestazione parigina includerà l’evento WOCE, che presenterà l’intera catena del valore della filiera del calcestruzzo, da monte a valle. Le novità più interessanti pensate per il 2024 includeranno anche nuove tecnologie ed energie (energia elettrica, idrogeno, gas naturale, veicoli autonomi, ingegneria virtuale, eccetera). Inoltre, per quattro giorni, i professionisti dei vari settori potranno usufruire della zona dimostrativa, parte integrante del DNA di Intermat, che presenterà attrezzature innovative in condizioni di lavoro reali.
Le soluzioni Gefran per il sollevamento
Manitou Italia si affida ai sensori Gefran per soddisfare ogni esigenza applicativa, anche la più complessa. “Manitou è da sempre sinonimo di eccellenti prestazioni delle macchine, comfort dell’utente, un ridotto Total Cost of Ownership e impatto ambientale delle macchine”, dichiara Alessandro Tonini, Manager Purchasing di Manitou. “Nel nostro settore i fattori chiave sono la versatilità e la sicurezza degli operatori. Quest’ultimo aspetto si traduce nella necessità di avvalersi di sensori tecnologicamente avanzati ed estremamente precisi, come quelli di Gefran, affinché le macchine siano in grado di auto-spegnersi o fermarsi in caso di pericolo durante la movimentazione”. In particolare, i trasduttori di posizione lineari a filo GSH, senza contatto, sono impiegati per il rilevamento dell’estensione del braccio di gru o piattaforme aeree, oltre che nei bracci di estensione dei piedi di stabilizzazione veicolo, grazie alle dimensioni estremamente compatte (64 mm). Alle sonde KH, dotate di elettronica SMD di ultima generazione e certificate SiL2, viene affidato il compito di misurare la pressione dei circuiti idraulici. Infine, gli inclinometri GIB, con grado di protezione IP67 e tecnologia MEMS, rilevano l’inclinazione della cabina di guida, al fine di prevenire il ribaltamento
del mezzo. Commenta Renzo Privitera, direttore
Componenti di Gefran: “Manitou Italia trova in Gefran un’offerta ampia e performante, un’elevata affidabilità delle forniture e un’assistenza di primo livello. In virtù dei traguardi raggiunti con Manitou Italia, Gefran sta attivando ulteriori
collaborazioni con i siti produttivi di Manitou nel mondo”.
vendite Italia Sensori eNuovo Country Manager per il Regno Unito
Dan Robertson è il nuovo Country Manager di AlmaCrawler per il Regno Unito, con il compito di dare impulso alla crescita commerciale della filiale britannica Almac Atlantic, in collaborazione con gli attuali dealer Cumberland Platforms Ltd e G.G.R. Group. Oana Samoila, Key Accounts Sales Manager di AlmaCrawler e responsabile del mercato britannico, ha dichiarato che “gli oltre 10 anni di esperienza e i risultati impressionanti conseguiti da Robertson nel nostro settore sono la testimonianza del valore di conoscenze e competenze che ora egli riserverà alla nostra organizzazione. Dan una profonda comprensione delle dinamiche di mercato nel Regno Unito e un solido network di relazioni con i principali attori del settore, il che sarà
fondamentale per stimolare i nostri sforzi di vendita e supportare i nostri partner mentre continuiamo a crescere”.
“Sono entusiasta e onorato di unirmi ad AlmaCrawler in questo momento”, ha
dichiarato Dan Robertson riguardo al suo nuovo ruolo. “Almac è un marchio forte e il mio ruolo sarà quello di aumentare la quota di mercato in tutto il Regno Unito, sia nel settore delle piattaforme aeree che in quello del material handling. I nuovi prodotti in arrivo, insieme ai nostri best-seller attuali, contribuiranno a consolidare il successo di AlmacCrawler in questo mercato”. Il focus principale di Robertson sarà gestire diverse società nazionali di noleggio e favorire la creazione di nuove relazioni commerciali, con l’obiettivo di rafforzare i canali di distribuzione, ampliare la presenza di AlmaCrawler sul mercato e garantire che i clienti direzionali e i distributori ricevano il più alto livello di servizio e supporto.
EDILIZIA E SOSTENIBILITÀ
DOPO IL SUPERBONUS, LA RIQUALIFICAZIONE CHE VERRÀ
DALL’ANCE UNA PROPOSTA DI RIMODULAZIONE DEI BONUS
PER LA RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI, BASATA SUGLI OBIETTIVI
DI SOSTENIBILITÀ NEL TEMPO DELL’IMPATTO SULLE FINANZE PUBBLICHE
E, CONTEMPORANEAMENTE, SULLA POSSIBILITÀ PER LE FAMIGLIE
DI SOPPORTARE IL CONTRIBUTO ECONOMICO RICHIESTO LORO
di Cristina Cassinari
Il patrimonio immobiliare residenziale italiano è molto “vecchio”, con il 74,1% realizzato prima dell’entrata in vigore della normativa sul risparmio energetico (1976) e costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche (1974). Patrimonio che ha abbondantemente superato in media i 40 anni, soglia temporale oltre la quale si rendono indispensabili interventi di manutenzione. Esso appare quindi oggi inadatto alle esigenze di vivibilità, economicità e sostenibilità che de-
rivano dalle nuove sfide mondiali. Su 12,2 milioni di edifici residenziali, circa 9 milioni rientrano nelle classi più energivore (E, F e G), che corrispondono a circa il 73% del patrimonio immobiliare residenziale. In merito al settore non residenziale, su circa 1,35 milioni di edifici il 55%, pari a circa 743.000 edifici, ricade nelle classi più energivore (E, F, G). La rischiosità sismica del territorio italiano, poi, trasforma un’opportunità - il miglioramento delle condizioni abitative - in una necessità.
La prestazione energetica
Di fronte a questo scenario la riqualificazione rappresenta una priorità, nell’ottica di ridurre le emissioni “clima-alteranti” in atmosfera. In Europa, infatti, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra legate all’e -
nergia. L’80% dell’energia consumata dalle famiglie in Europa è dovuta al riscaldamento, raffrescamento degli ambienti e all’acqua calda per uso domestico. Non è difficile comprendere le ragioni per cui la Commissione europea ha posto come obiettivo comune a tutti gli Stati membri, nel 2050, la completa decarbonizzazione degli edifici, residenziali e non. Questo risultato non potrà che essere raggiunto aumentando l’efficienza energetica negli usi finali e cambiando il mix di fonti energetiche utilizzate, con l’incremento di quelle rinnovabili. È in corso la revisione della Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), un percorso che è iniziato più di un anno fa e che è ora in via di definizione, con l’avvio del Trilogo tra Commissione europea, Consiglio e Parlamento europeo.
Il testo prevede la riqualificazione del patrimonio immobiliare più energivoro (classi F e G) al 1/1/2033 e classi determinate con una nuova metodologia di classificazione energetica degli edifici. In base alla nuova classificazione, la nuova classe G corrisponderà al 15% del patrimonio immobiliare nazionale, ossia a 1.830.000 immobili residenziali e a circa 280.000 immobili non residenziali,
ATTUALITA’
APE IMMOBILI SUDDIVISO PER CLASSI ENERGETICHE
Residenziali Non residenziali
(FONTE: ANCE)
mentre la classe A corrisponderà agli edifici a zero emissioni (ZEB).
Ecobonus e Sismabonus
L’impianto normativo dell’Ecobonus e Sismabonus condomini del 2017 aveva posto per la prima volta l’attenzione sulla necessità di riferire gli interventi a livello di edificio, abbandonando la logica individualistica degli incentivi precedenti, quasi esclusivamente concentrati sulla dimensione dell’abitazione. Purtroppo, i risultati in termini quantitativi sono stati molto al di sotto delle aspettative (2.800 edifici, in media d’anno). La ragione di questo scarso interesse era legata al costo di questi investimenti, che trova nei bilanci familiari un vincolo spesso insormontabile. Con il Superbonus, introdotto nel maggio 2020 per fronteggiare gli effetti dell’ondata pandemica del Covid-19 e, soprattutto, con la possibilità di cessione del credito anche alle banche, quella che era una possibilità per pochi si è trasformata in un’opportunità popolare, premiando la decisione di intervento di oltre 400.000 edifici in due anni e mezzo. A livello nazionale, il risultato mostra come il 5% sia stato riqualificato, con una distribuzione diversa tra regioni del Centro Nord e del Mezzogiorno, differenza che trova spiegazione principalmen -
SUPERBONUS
NUMERI DI INTERVENTI PER 100 EDIFICI RESIDENZIALI*
* costruiti tra il 1946 e il 2005
L’ESPERIENZA DEL SUPERBONUS: A LIVELLO NAZIONALE, QUASI IL 5% DEGLI IMMOBILI PIÙ ENERGIVORI È STATO SOTTOPOSTO A INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO (FONTE: ANCE)
te nelle differenze climatiche presenti nel Paese. Oggi, mentre l’esperienza del Superbonus volge al termine - sebbene ancora non risolto il tema dei crediti incagliati e la indispensabile proroga dei lavori per i condomini al 2024 con aliquota vigente - siamo di fronte alla nuova sfida europea di riqualificare energeticamente l’intero patrimonio immobiliare del Continente. Per l’Italia, quest’obiettivo comporterà un numero di interventi molto importante, che può essere raggiunto solo con un sistema di incentivi che renda sostenibile, dal punto di vista economico, la scelta delle famiglie italiane di intervenire sugli edifici in cui abitano. Altrettanto necessaria, naturalmente, è la sostenibilità nel tempo dell’impatto della misura sulle finanze pubbliche.
La proposta dell’Ance
L’obiettivo di mettere in sicurezza gli edifici e di migliorarli dal punto di vista energetico può essere perseguito solo privilegiando gli inter-
LA QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE
Gli ambiziosi obiettivi di riqualificazione del patrimonio edilizio richiedono di incentivare il posizionamento sul mercato di imprese qualificate, che possano rispondere in modo adeguato alle necessità o di trasparenza, correttezza, affidabilità, sicurezza sul lavoro e qualità del risultato. Un’esigenza che appare ancor più sentita quando si è in presenza di contributi o bonus pubblici. Secondo l’Ance, per garantire la concorrenza e una sana competizione tra operatori è necessario continuare nella direzione di quanto dall’articolo 10-bis DL 21/2022, che ha introdotto la necessità della qualificazione SOA per le imprese che effettuano tutti quei lavori (se di importo superiore a 516.000 euro) che usufruiscono dei benefici fiscali e quindi di risorse pubbliche. Aumentare il numero di imprese qualificate significa assicurare una maggiore presenza sul mercato di imprese che si distinguono per il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro e dei lavoratori e poi per l’offerta di un prodotto/servizio che ruota intorno a tre concetti chiave: affidabilità, qualità, responsabilità. Per questo motivo è auspicabile che per i nuovi bonus sia mantenuto l’obbligo della qualificazione SOA per tutte le imprese che eseguono direttamente i lavori e che siano applicate le regole vigenti per i lavori pubblici in termini di riferimento a categorie classifiche occorrenti, che dovranno essere pertanto adeguate alla tipologia e all’importo dei lavori.
venti di ristrutturazione degli interi edifici, compresi quelli di demolizione e ricostruzione, con obiettivi di risultato ambiziosi. Secondo l’ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili, solo attraverso
una nuova legge sulla rigenerazione urbana e inventivi fiscali ed economici adeguati (il Sismabonus acquisti è considerato un ottimo punto di partenza) si potrà pensare di continuare il lavoro iniziato con il PNRR.
La proposta dell’Ance individua un insieme di strumenti in grado di produrre un numero sufficiente di investimenti salvaguardando, al contempo, la sostenibilità della finanza pubblica. Le linee di intervento si basano su queste direttrici: mantenimento della struttura di controlli, massimali, asseverazioni e qualificazione attualmente previsti per gli interventi del Superbonus; orizzonte almeno decennale degli incentivi, per consentire una distribuzione degli interventi coerente con le scadenze previste in sede europea e permettere una piena programmazione degli interventi; miglioramento energetico di almeno quattro classi per gli edifici ricadenti nelle attuali classi E, F e G; miglioramento sismico di almeno una classe di rischio, nelle zone 1, 2 e 3; mantenimento dell’attuale Sismabonus spettante per l’acquisto di unità immobiliari demolite e ricostru -
ATTUALITA’
Gli interventi di efficientamento energetico a oggi continuano a incontrare ostacoli normativi e regolamentari, nonostante alcune semplificazioni. Secondo l’Ance, ferma restando l’esigenza di contrastare l’abusivismo edilizio, una prima questione da affrontare è quella di fornire una risposta semplice ed efficiente al tema dello stato legittimo e ad alcune casistiche di parziale difformità che, in base a caratteristiche, gravità e tempo trascorso, potrebbero essere valutate diversamente rispetto all’attuale quadro normativo. Le semplificazioni introdotte sul tema della conformità urbanistica per il Superbonus fanno riflettere sull’importanza e la necessità di semplificare a “regime” le norme che oggi non permettono di regolarizzare le difformità minori al fine di rinnovare il parco edilizio. Serve inoltre un’azione specifica che intervenga sulle attuali categorie edilizie, ampliando le tipologie di intervento che possono essere realizzate in attività di edilizia libera (come previsto dal Decreto Legge 17/2022 per l’installazione degli impianti solari sugli edifici) e qualificando sempre tra gli interventi di manutenzione straordinaria eseguibili con CILA (comunicazione di inizio lavori asseverata) gli ulteriori interventi di retrofit energetico e quelli di miglioramento sismico (oggi ricadenti in alcuni casi in SCIA), in linea con quanto previsto per gli interventi del 110%.
ite in chiave antisismica, cedute dalle imprese che hanno eseguito l’intervento; mantenimento, a regime, dell’aliquota del 70% prevista per il 2024; previsione di un’aliquota del 100% per i soli soggetti incapienti; possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura per i soli interventi di riqualificazione energetica e sismica di interi edifici; interventi sugli edifici unifamiliari solo se destinati ad abitazione principale; periodo di fruizione delle detrazioni in 5, 10 anni o 20 anni, a scelta del contribuente utilizzatore; previsione di un Fondo di garanzia per l’erogazione di mutui “verdi” alle famiglie per il finanziamento della quota a carico degli interventi.
Secondo le stime Ance, un tale sistema di incentivi permetterebbe di intervenire su circa 120.000 edifici ogni anno, con un costo annuo per lo Stato di circa 20 miliardi. Si tratta, per il momento, di una proposta che costituisce una prima base di ragionamento per l’impostazione di una possibile strategia per la riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano, che combini gli aspetti di sostenibilità finanziaria ed economica per le fi-
nanze dello Stato e per quelle delle famiglie proprietarie degli immobili. In ogni caso, per tutte le ipotesi di miglioramento sismico e di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali con miglioramento di classi (almeno quattro classi energetiche e una classe si-
smica), si ritiene opportuno mantenere l’assetto attualmente vigente per il Superbonus in termini di soggetti ammessi, fabbricati e interventi agevolati, plafond di spese cui commisurare la detrazione, nonché il riferimento ai massimali vigenti in base ai prezzari (regionali e DEI e Camere di commercio). Un modo per fare tesoro di ciò che è stato fatto in questi ultimi anni, apportando le modifiche e migliorie necessarie. Allo stesso modo, si ritiene di salvaguardare l’attuale regime dei controlli (asseverazioni, congruità dei costi e, in caso di cessione/sconto, visto di conformità) anche per le spese agevolate con i bonus che, in base alla presente proposta, non potranno essere oggetto di cessione o di sconto in fat-
tura, salva l’ipotesi di “interventi in edilizia libera” o di importo inferiore a 10.000 euro, come attualmente previsto. Ciò, sia per garantire la necessaria continuità al regime del Superbonus che per proseguire nella strada dei controlli e del contrasto ai pericoli di frode. ■
I BONUS, IN BASE ALLA PROPOSTA DELL’ANCE, NON POTRANNO ESSERE OGGETTO DI CESSIONE
O DI SCONTO IN FATTURA, MA DETRAIBILI FISCALMENTE IN 5, 10 O 20 ANNI
“ „
MACCHINE
LIEBHERR ITALIA
“TI ACCOMPAGNIAMO IN ALTO”
È QUESTO IL MOTTO CHE HA CARATTERIZZATO I “CUSTOMER DAYS 2023” ORGANIZZATI
LO SCORSO GIUGNO A MONFALCONE, DOVE CENTINAIA DI OSPITI HANNO POTUTO
AMMIRARE UNO SCHIERAMENTO POLIEDRICO DI MACCHINE DEL COSTRUTTORE TEDESCO
E TESTARE SUL CAMPO LE ULTIME INNOVAZIONI IN TERMINI DI TECNOLOGIA
di Ettore Zanatta
E“ssere considerati il tuo partner di fiducia per proiettarci insieme verso l’alto, verso i più ambiziosi traguardi, tenendo conto del contesto difficile e complicato che stiamo vivendo ”, così ha introdotto i “Customer Days 2023”
Fabio Fenzi, Managing Director di LiebherrItalia, riprendendo le fila dell’edizione precedente, te -
nutasi sempre presso la sede di Monfalcone nel 2017, quando si celebrò anche la consegna in Italia della 1.000a autogrù. Rivolgendosi agli oltre 250 ospiti dell’evento, distribuiti in due giornate, Fenzi ha così condiviso l’intento dichiarato dall’azienda: “Accompagnarti in alto significa camminare con te, ascoltarti, capire le tue esigenze, che costantemente cambiano nel tempo. Mettiamo e metteremo a disposizione le nostre risorse e competenze per preparare con te il viaggio verso la vetta. Perché il tuo successo è il nostro successo!”.
Al fianco dei clienti
L’intento di Liebherr Italia, tramite l’organizzazione di questo appuntamento periodico, è e rimane quindi far recepire ai propri clienti quanto l’azienda - tramite i suoi prodotti e servizi - sia in grado di rendere loro la vita più semplice, in ogni fase del lavoro, accompagnandoli e permettendogli di affrontare al meglio le sfide attuali e quelle che le attenderanno. Ma quali sono gli strumenti con cui Liebherr intende “accompagnarli in alto”? Lo ha spiegato Fabio Fenzi: “ Accompagniamo in alto i nostri clienti e partner con la qualità dei prodotti proposti sul mercato. Ne sono un esempio l’autogrù LTM 1100-5.3 e la nuova elettrica LTC 1050-3.1E, due soluzioni che permettono di usufruire di altissime prestazioni e, allo stesso tempo, di muoversi con un mezzo veloce e adatto alle sempre più stringenti limitazioni relative ai permessi stradali, rispettando l’attuale tendenza ‘green’ del mercato. Lo facciamo, inoltre, con l’ampliamento della gamma offerta: ne è un (altro) esempio l’autogrù LTF 10604.1 allestita su camion Scania. Alla crescente domanda di macchine cingolate telescopiche, poi, rispondiamo con l’autogrù LTR 1100, mentre sono da evidenziare le opportunità offerte dall’autogrù MK 88-4.1”. Aspetto rilevante: anche la gamma MK è e sarà gestita tramite la forza vendita e di Customer Service
delle gru mobili. Alle macchine menzionate da Fenzi ed esposte a Monfalcone sono da aggiungere gli altri modelli presenti all’evento, che peraltro erano quasi tutti in consegna, come le autogrù LTM 1090-4.2, LTM 1150-5.3, LTM 1120-4.1 e LTM 1160-5.2. Sta anche progredendo il progetto di integrazione in Liebherr Italia della divisione Gru a torre, che opererà sempre attraverso un’organizzazione dedicata ancora più estesa. A proposito di questa categoria di prodotto, sono da menzionare i modelli L1-32 e 81 K.1, presentati nell’occasione in altrettante aree demo.
Futuro “in tempo reale”
Liebherr Italia, dunque, intende affiancare i propri clienti in ogni aspetto della loro attività. Intende farlo offrendo macchine e prodotti in ottica 4.0, grazie alla collaborazione con partner specializzati nello sviluppo di software specifici. Le gru di recente immissione sul mercato sono già predisposte in tal senso. Aggiunge Fabio Fenzi: “ Accompagneremo in alto i nostri clienti e partner collaborando insieme, proponendo la migliore soluzione possibile sia in termini di prodotto che di servizi, offrendo corsi per gli operatori, contratti di manutenzione programmati, consulenza tecnica e tecnologie sempre più innovative applicate ai prodotti”.
Tutto ciò si sviluppa in un conte-
MACCHINE
sto di mercato che è mutato rispetto al 2017, quando si tenne la precedente edizione dei “Customer Days”: quel periodo era l’inizio di una (ri)crescita da parte di Liebherr Italia, mentre quella di oggi rappresenta una conferma di tale crescita da parte dell’azienda, che in questo momento è all’apice di un andamento estremamente positivo in termini di vendite. Insieme ai suoi clienti Liebherr Italia è convinta di avere la potenzialità di elevare il valore percepito dell’intero mondo del sollevamento: è in quest’ottica che Fabio Fenzi ha lanciato un ‘appello’ finale ai suoi ospiti: “Ti chiediamo di rimanere - o di metterti - al nostro fianco. In quest’era digitale, caratterizzata da cambiamenti repentini nello scenario economico, Liebherr continua a rinsaldare il suo successo grazie anche al suo rapporto di fiducia con i propri clienti. In passato ho studiato musica e ho avuto dei bravi maestri; l’insegnante di armonia disse una frase che mi è rimasta impressa e che dà l’idea del concetto su cui si basa anche quest’evento: tra tutti gli strumenti musicali il più bello e il più vario è la voce umana; il rapporto umano, in presenza, è - e rimane - il miglior mezzo di comunicazione e i ‘Customer Days’ si basano su questo concetto”.
La voce dei protagonisti Insieme a Fabio Fenzi ha dato il suo benvenuto agli ospiti Christoph Kleiner, “Managing Director Sales” della divisione “Gru mobili” di Liebherr-Werk Ehingen. “Le sfide che stiamo affrontando sono molte e necessitano di una grande impegno da parte di tutti”, ha dichiarato Kleiner. “Nel 2022 sono uscite dalla fabbrica di Ehingen quasi 2.000 nuove autogrù, tra telescopiche e tralicciate: un numero impressionante, soprattutto considerando il periodo di difficoltà che ha caratterizzato l’intera catena di fornitura.
Oggi viviamo la sfida della digitalizzazione, che affrontiamo con il nostro portale ‘MyLiebherr’, uno strumento in continuo sviluppo che offre un’ampia gamma di servizi digitali e che rappresenta un valido supporto al lavoro quotidiano degli operatori. Il ‘green deal’ europeo, poi, rappresenta un passo importante anche per Liebherr e anche qui il nostro impegno è totale: il tema principale, anche nel settore delle autogrù, è dismettere l’utilizzo di combustibili fossili e rivolgersi a fonti rinnovabili. In Italia c’è una notevole attività in questa direzione, quindi abbiamo strutturato la nostra organizzazione sul territorio in modo da supportare i nostri clienti in modo adeguato. Liebherr è pronta a fornire tutta la propria esperienza e competenza e tutti gli strumenti per garantire ai suoi clienti il successo sul mercato attuale e futuro”. Da sottolineare che la grande differenza rispetto all’edizione del 2017, oltre alla contestualizzazione di mercato, è la presenza e l’esposizione in questo caso anche di alcune gru edili, come citato. In quest’ottica è intervenuto Marco Guariglia, “Managing Director Sales” della divisione “Gru a torre” di Liebherr Biberach, che ha così commentato: “ Questa è una giornata speciale per me, perché ho iniziato la mia collaborazione con
l’azienda nel 2004, proprio l’anno in cui è stata inaugurata Liebherr Italia a Monfalcone. Le prime gru edili Liebherr sono state immesse sul mercato nel 1984, quindi stiamo per festeggiare i primi 40 anni di attività in questo comparto. Da quel momento sono state circa 2.000 le unità destinate al mercato italiano. Oggi intendiamo confermare i nostri valori umani e le nostre filosofie di lavoro, lavoriamo ‘a lungo termine’ con i nostri clienti e intendiamo continuare a progettare soluzioni innovative, in termini di prodotti, tecnologie e servizi”.
A proposito di servizi, un intervento significativo è quello che ha visto protagonista Marco Brambati, “Head of Customer Service” di Liebherr Italia, che ha così concluso gli interventi in programma: “Ogni giorno in Italia centinaia di imprenditori ‘guidano’ le loro imprese nel mercato del sollevamento. Un buon prodotto è necessario, certo, ma è indispensabile che questi prodotti siano ‘condotti’ da operatori esperti e formati. Come Liebherr Italia forniamo servizi di supporto remoto (abbiamo potenziato il servizio telefonico, per soddisfare le circa 130 chiamate mensili in entrata provenienti da operatori di gru mobili che richiedono supporto), abbiamo dislocato tecnici di assistenza su tut-
to il territorio italiano e investiamo costantemente in personale e corsi di formazione. Inoltre, abbiamo attivato il cosiddetto ‘service hotline’ anche nei weekend e abbiamo perfezionato i contratti relativi ai servizi di manutenzione programmata. Sappiamo che se cresce la professionalità migliora la produttività, si risparmia denaro e si riducono tempi e sprechi. Per contribuire alla crescita professionale degli addetti che operano nel merca-
LE SERATE DEI “CUSTOMER DAYS” SI SONO CONCLUSE CON UNA CENA PRESSO IL SUGGESTIVO CASTELLO DI SPESSA, CON INCLUSA ESPERIENZA DI VOLO A BORDO DI UNA MONGOLFIERA. NELLA FOTO, FABIO FENZI AL TAGLIO DELLA TORTA CELEBRATIVA IN COMPAGNIA - DURANTE LA SECONDA SERATA DELL’EVENTO - DI PAOLA LUPI, FINANCE MANAGER DI LIEBHERR ITALIA, E ANNA PERGAMO, RESPONSABILE AMMINISTRATIVA DELLA PERGAMO SOLLEVAMENTI, UNO DEI PARTNER DI LIEBHERR ITALIA PRESENTI ALL’EVENTO. LA SERA PRECEDENTE ERA PRESENTE ANCHE SOPHIE ALBRECHT, IN RAPPRESENTANZA DELLA FAMIGLIA LIEBHERR
to del sollevamento, dunque, stiamo sviluppando sempre più servizi specializzati. Vogliamo accompagnarli in alto con sempre nuovi strumenti per la crescita del personale che opera ogni giorno su macchine innovative, spesso in ambienti complessi. Per garantire un ottimale servizio di formazione a clienti e operatori sono disponibili due strutture sinergiche: Liebherr-Werk a Ehingen, che quest’anno ha ricevuto l’attestato ‘ESTA Award of Excellence 2023’, e quella di Liebherr Italia, in qualità di ‘International Training Center’, dove si svolgono corsi base per operatori e manutentori, corsi per la gestione del portale ‘MyLiebherr’ e corsi per pianificatori/vendite. Non dimentichiamo poi il servizio di ricondizionamento di gru mobili usate, assicurate anche in questo caso tramite due strutture dedicate, una a Ehingen/Berg e l’altra qui a Monfalcone. Vogliamo accompagnare in alto i nostri clienti e partner, infine, tramite l’utilizzo di ‘Crane Planner 2.0’, un software semplice da usare e intuitivo dedicato al sollevamento e proposto in tre versioni: 2D, 3D Pro e 3D Pro Floating”. Un’ultima osservazione fatta dai relatori: l’età media degli operatori di gru mobili in Italia si avvicina ai 50 anni di età e al 99% si tratta di maschi, mentre in settori affini c’è un maggiore coinvolgimento di figure femminili. Ciò, senza dubbio, dovrebbe accadere anche nel comparto delle gru, come ha confermato lo stesso Brambati: “Abbiamo deciso di riservare a una donna, durante ogni anno di training completo per i futuri operatori, un ciclo di formazione gratuito. La prima figura di operatrice per gru mobili ha già portato a termine il proprio percorso formativo: sarà un esempio da seguire per coloro che vorranno scegliere questa professione. Si tratta di un contributo che Liebherr Italia vuole riservare a un settore che è rimasto indietro nel cammino dell’inclusività professionale. Un cammino che conta già molte esperienze di progresso negli ambiti della logistica, dell’automotive e della conduzione pubblica di veicoli”. ■
UN SALTO DI PARADIGMA
IL COSTRUTTORE AUSTRIACO HA RECENTEMENTE CELEBRATO LA CONSEGNA DELLA GRU
CINGOLATA INDUSTRIALE PCC 57.002, LA PRIMA IN ITALIA, A CASELLA AUTOGRU, SPECIALISTA
NEI SETTORI DEL SOLLEVAMENTO, DEI TRASPORTI E DEL MONTAGGIO DI PREFABBRICATI.
L’EVENTO HA RAPPRESENTATO UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE LE POTENZIALITÀ, PRESSOCHÉ
ILLIMITATE, DI UN PRODOTTO DALLE CARATTERISTICHE UNICHE SUL MERCATO
di Ettore Zanatta
Accesso senza soluzione di continuità alle aree di lavoro, ottimizzazione della movimentazione e del posizionamento dei carichi in cantiere anche in situazioni complesse, massima capacità di sollevamento, versatilità
negli spazi congestionati, minori emissioni: sono tutte esigenze, queste, che quotidianamente sono al centro del dibattito tra gli operatori del settore del sollevamento all’interno dei siti operativi, spesso logisticamente complessi o compromessi.
A tutte queste necessità ha risposto Palfinger, costruttore austriaco sinonimo di soluzioni innovative per il sollevamento destinate a tutti i settori, lanciando sul mercato la gru cingolata industriale compatta PCC 57.002, “sorella minore” del modello di maggiori dimensioni PCC 115.002. Si tratta di una macchina versatile, innovativa e unica nel settore, progettata per eseguire interventi di medio-piccola entità in molteplici campi di applicazione, con uno spettro di applicazione pressoché illimitato sia in ambito urbano (cantieri, restauri in centri cittadini, infrastrutture, manutenzioni, demolizioni selettive), sia “indoor”
“L’acquisto di questa gru innovativa rappresenta l’apice della prima fase del piano industriale che abbiamo avviato da quasi due anni, focalizzato sull’integrazione del parco macchine con mezzi altamente evoluti e distintivi. Ora inizia il percorso di differenziazione rispetto alla concorrenza: anche grazie alla nuova gru industriale cingolata Palfinger PCC 57.002 saremo in grado di ragionare fuori dagli schemi, potenziando l’offerta di soluzioni di sollevamento innovative e personalizzate, efficaci anche nelle applicazioni più complesse”.
(industrie, impianti petrolchimici e cantieri navali, centrali elettriche, metropolitane e aeroporti, movimentazione macchinari) che “all-terrain” (reti elettriche, tunnel e miniere).
Al fine di far toccare con mano le potenzialità di questa macchina ai propri clienti e per farne apprezzare appieno tutte le sue caratteristiche innovative, Palfinger ha organizzato un evento presso la Cascina Pizzavacca di Villanova sull’Arda (PC) in collaborazione con la società Casella Autogru, che per prima in Italia ha acquistato la PCC 57.002. Una realtà, quella di Podenzano (PC), divenuta un punto di riferimento nei settori del sollevamento, dei trasporti e del montaggio di prefabbricati nelle aree di Piacenza, Parma, Pavia, Lodi, Brescia,
Cremona, Bergamo e Milano, ma anche in Svizzera, grazie alla struttura operativa di Grono.
Molto più di una promessa
La dimostrazione organizzata a Villanova sull’Arda (PC) è stata molto esaustiva e ha consentito ai presenti di constatare che le opportunità offerte dalla gru PCC 57.002 sono ben più di una promessa. Gru semovente, gru cingolata, mini gru, gru edile, trattore, piattaforma ragno: questa macchina è tutto ciò in un’unica soluzione, frutto di 90 anni di esperienza di Palfinger nel campo delle gru, che ha qui selezionato componenti e tecnologie con l’intento di coniugare convenienza e affidabilità, per creare una soluzione altamente innovativa.
CASELLA AUTOGRU HA ACQUISTATO LA PRIMA GRU CINGOLATA PCC 57.002 CONSEGNATA IN ITALIA DA PALFINGER. PER DIMOSTRARE “SUL CAMPO”
LE SUE POTENZIALITÀ, È STATO ORGANIZZATO UN EVENTO PRESSO LA CASCINA PIZZAVACCA DI VILLANOVA SULL’ARDA (PC). LA PCC 57.002 È UNA GRU VERSATILE, IDEALE PER LAVORI DI SOLLEVAMENTO MEDIO-PICCOLI, CON UN CAMPO DI APPLICAZIONE PRESSOCHÉ ILLIMITATO
GRAZIE ALLE FUNZIONI DI LIVELLAMENTO AUTOMATICO LA GRU PCC 57.002 PUÒ ESSERE POSIZIONATA INCLINATA FINO ALL’8% SULLE PENDENZE
Sono molte le peculiarità di questa macchina, che abbiamo potuto verificare passo dopo passo “sul campo”. Nella sua versione completa - con cingolo scarrabile, zavorra staccabile, jib staccabile e verricello da 3,5 t - il suo peso complessivo è di 26 t. Il braccio articolato consente alla gru di posizionare o sollevare un carico sopra un tetto e all’interno di un edificio sfruttando la struttura a piena potenza, il jib o l’argano opzionale (il radiocomando Palcom P7 facilita l’uso della gru e mantiene il carico costantemente in vista), con la possibilità di impennare il braccio a 14˚ e il jib a 25˚, per accedere a spazi difficili da raggiungere.
Molto interessante è il telaio cingolato scollegabile: lo smontaggio prevede la separazione dell’unità cingolata dal sistema gru; il modulo gru e l’unità cingolata possono operare in modo indipendente purché siano connessi alla propulsione idraulica/elettrica; un alimentatore opzionale o un autocarro possono funzionare come unità di potenza del cingolato. Altrettanto interessante è la fun-
zione di spostamento autonomo del modulo gru dove per “spostamento” si intende la capacità del modulo citato - con o senza unità cingolata - di muoversi longitudinalmente e lateralmente. La macchina può praticamente camminare: smontando il cingolo si riduce l’altezza del modulo gru, agevolando il passaggio attraverso ingressi bassi, ed è possibile spostarsi negli angoli e oltrepassare gli ostacoli, cosa che sarebbe impossibile con l’unità di potenza assemblata. Gli stabilizzatori Heavy Duty con telaio a forma di “H” assicurano una stabilità a 360˚ (anche con gli stabilizzatori parzialmente retratti è possibile raggiungere la piena capacità di sollevamento in combinazione con il contrappeso idraulico rimovibile). La gru opera poi con un set di due contrappesi rimovibili, di cui uno da 5 t è montato su colonna (il secondo contrappeso è il modulo gru stesso). Una soluzione, questa, che offre alla macchina una stabilità del 100% anche con gli stabilizzatori sfilati di circa il 50%. I martinetti degli stabilizzatori, interamente
in acciaio, eliminano ogni movimento quando vengono estesi verso l’alto. Con le funzioni di livellamento automatico la macchina può essere posizionata inclinata fino all’8% sulle pendenze. La funzione di autosollevamento alza la gru dal telaio cingolato per scollegarla o caricarla su un rimorchio. Con la gru PCC 57.002 l’operatore ha a disposizione un motore diesel per gestire condizioni fuoristrada o la trazione elettrica per operare in aree sensibili (le operazioni di sollevamento possono essere eseguite con appena 15 kW di potenza). Oltre alla funzionalità tipica di una gru, la PCC 57.002 può essere equipaggiata con un cestello porta-operatore certificato EN280, per svolgere facilmente lavori di manutenzione all’aperto e al chiuso, e può eseguire sollevamenti direttamente con un gancio alla punta del braccio, con un jib o un argano da 3,5 t. La gru può essere facilmente trasportata in prossimità del cantiere utilizzando un rimorchio e scollegando la gru dal telaio cingolato. La soluzione di sollevamento semovente consen-
te di coprire facilmente gli ultimi metri per raggiungere l’area di lavoro prevista. I sovrapattini in PU ad alta resistenza si possono montare e rimuovere con semplicità a seconda che si operi al chiuso o all’aperto. Le forche fissate meccanicamente consentono di trasportare componenti lunghi pesanti fino a 4.000 kg.
Una soluzione “3 in 1”
La PCC 57.002 è una gru “tuttofare”: può essere impiegata su auto-
LA SCHEDA TECNICA
carro, su cingoli o in configurazione fissa, senza richiedere un‘unità di potenza aggiuntiva. Può essere montata su autocarro senza richiedere un permesso speciale per la circolazione su strada grazie al formato compatto e al peso bilanciato. In qualsiasi circostanza il telaio permette di stabilizzare la macchina in maniera ottimale. Il sistema può essere impiegato per operare attorno ad angoli, tra ostacoli, su superfici inclinate fino all’8%, scavalcando fossi o recinzioni ed evi-
La gru cingolata industriale PCC 57.002 Capacità nominale max.: 17.900 kg
operativo max.: 26.000 kg
tando barriere stradali nell‘ambito di lavori infrastrutturali. Diversa da una gru caricatrice, la PCC 57.002 solleva la sua intera struttura da terra, che si tratti del telaio cingolato o dell‘autocarro collegato, poiché funge da contrappeso centrale che assicura una stabilità a 360°. In entrambe le configurazioni, il telaio degli stabilizzatori consente di spostare la gru verso il carico o di allontanarla da ostacoli, permettendole di svolgere sollevamenti più pesanti in spazi ristretti.
Tecnologie all’avanguardia
A supporto di tutte le caratteristiche tecniche citate, Palfinger mette a disposizione degli operatori della gru PCC 57.002 una serie di funzionalità innovative, come P-Fold, un sistema di ripiegamento automatizzato attivabile con un solo movimento della leva in grado di aumentare la velocità ed eliminare il rischio di danni. Ma sono qui disponibili anche le funzioni RTC (Rope Tension Control – Controllo della tensione della fune), che mantiene il cavo di sollevamento in tensione quando si utilizzano l’argano e il jib, SRC (Synchronized Rope Control - Controllo sincronizzato della fune), che conserva automaticamente inalterata l’altezza di carico in fase di sfilo e ritrazione del braccio e del jib, aumentando la sicurezza e ottimizzando il comfort, e AOS (Active Oscillation Suppression), che elimina le oscillazioni meccaniche del braccio tramite una soppressione idraulica attiva. Ulteriori dispositivi in dotazione all’operatore sono i radiocomandi PALcom P7 e P3 (quest’ultimo destinato ad azionare l’unità di potenza cingolata), che rappresentano il consolidato “cuore elettronico” di Palfinger e permettono di elaborare in tempo reale migliaia di parametri per garantire sicurezza, massime prestazioni di sollevamento e un facile controllo. ■
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SONO LEGATI DA UNA COLLABORAZIONE CHE HA PORTATO
ENTRAMBE A UN’IMPORTANTE CRESCITA NEI RISPETTIVI AMBITI, GRAZIE ALLE POTENZIALITÀ E AMBIZIONI
DEL CONCESSIONARIO LOMBARDO E ALLA QUALITÀ
DEI PRODOTTI DISTRIBUITI SUL MERCATO
Selift nasce dall’esperienza e dalla conoscenza tecnica maturate in oltre 50 anni di commercializzazione di piattaforme aeree per lavori in quota. L’azienda di Filago (BG) è stata protagonista nel corso degli ultimi tre anni di una crescita esponenziale, sia in termini di fatturato che nel numero di unità vendute su tutto il territorio nazionale. Tra i fattori principali a cui si deve quest’importante ascesa c’è senz’altro la scelta da parte di Selift di affidarsi ai migliori brand internazionali, tra cui appunto Sinoboom, costruttore cinese specializzato nella ricerca, produzio-
ne, vendita e assistenza di un’ampia gamma di macchine per il sollevamento, con il quale il distributore bergamasco si appresta a un grande ritorno - con interessanti novità - al GIS Expo 2023, in scena a Piacenza il prossimo 5 ottobre.
Una struttura solida
Con l’obiettivo di raggiungere entro fine 2023 quota 1.000 macchine vendute, nel corso degli ultimi anni Selift ha costantemente potenziato e rafforzato la sua presenza sul territorio nazionale, ultimamente anche attraverso l’inserimento di due Area Manager all’interno della propria struttura commerciale: uno responsabile del nord-ovest del Paese e uno dell’area nord-est. Per quanto riguarda la distribuzione per il centro-sud e le isole, invece, sono stati selezionati partner affidabili e di rilievo in grado di supportare Selift nella commercializzazione e nell’assistenza delle pro-
prie piattaforme aeree. Nell’ottica di offrire ai propri clienti un servizio completo e professionale sono stati effettuati inoltre importanti investimenti anche nella struttura post-vendita, la quale è oggi in grado di fare affidamento sia su un Responsabile Assistenza Interna che su un Responsabile Assistenza Esterna. Ma non solo, il team Selift conta tra le sue fila anche sei tecnici diretti e oltre 20 officine autorizzate distribuite su tutto il territorio nazionale, in grado di offrire un servizio di assistenza tempestivo, garantito anche da un magazzino centralizzato di ricambi a elevata disponibilità. Questo insieme di servizi, unitamente alle attività di vendita e post-vendita, è gestito da un efficiente team di Back Office interno all’azienda.
Un binomio vincente
Appare evidente quanto sia rilevante per un distributore come
MACCHINE L’OPINIONE
OSCAR PRIGIONE
“Fondata nel 2021, Selift è un concessionario e distributore di macchine per il sollevamento che offre la sua competenza nel ricercare e selezionare il mezzo giusto per ogni esigenza in quota. Con l’obiettivo di fornire soluzioni che migliorino la qualità del lavoro, Selift commercializza macchine di ultima generazione e in linea con i più elevati standard internazionali in materia di sicurezza sul lavoro e ambientale, conciliando allo stesso tempo le esigenze di produttività ed efficienza del cliente. Inoltre Selift seleziona, acquista e ricondiziona macchine usate delle migliori marche e le commercializza in tutto il mercato nazionale ed estero, garantendo alti standard qualitativi sia in termini di prodotto che di assistenza. Garantiamo infatti un servizio di assistenza diretto, pronto ed efficace per la manutenzione programmata o per interventi di riparazione per ogni tipo di piattaforma, sia da remoto che in loco. Selift è anche il partner ideale per le attività e i corsi di formazione per gli operatori di piattaforme aeree e macchine elevatrici, grazie a una consolidata esperienza e conoscenza diretta di ciascun mezzo e alla collaborazione con docenti e formatori specializzati. Con l’intento di ampliare e consolidare la gamma prodotti, oltre alla collaborazione con Sinoboom oggi possiamo annoverare tra i nostri partner anche lo storico costruttore italiano CMC, specialista delle piattaforme aeree semoventi ‘ragno’”.
LE PIATTAFORME ARTICOLATE SINOBOOM SONO CARATTERIZZATE DA UN BRACCIO CON STRUTTURA DI SOLLEVAMENTO IN ASSE E SONO DOTATE DI ARTICOLAZIONE, ROTAZIONE E SFILO TELESCOPICO IN GRADO DI SUPERARE VARI OSTACOLI
ATTRAVERSO UNA STRUTTURATA RETE POST-VENDITA, SELIFT OFFRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA EFFICIENTE E TEMPESTIVO, GARANTITO ANCHE DA UN MAGAZZINO CENTRALIZZATO DI RICAMBI A ELEVATA DISPONIBILITÀ
Selift la creazione di un network consolidato e di rilievo, tanto da porre quest’obiettivo tra le principali linee guida per la propria crescita. Un principio che si accompagna a un’offerta di prodotti di alta qualità e versatile, fornita attraverso l’importante collaborazione con Sinoboom, affermato costruttore di PLE in Cina, nonché tra le prime 10 aziende al mondo per vendite globali di questa tipologia di macchine. Fondata nel 2008 e situata a Changsha, la capitale cinese delle costruzioni e dei macchinari pesanti, Sinoboom è stata tra le prime aziende cinesi a progettare e costruire i propri prodotti. Il brand cinese vanta una delle gamme più complete sul mercato: macchine a braccio telescopico semovente, a braccio articolato, piattaforme a forbice, semoventi (ragno), autocarrate e sollevatori a colonna verticale. Macchine che offrono altezze di lavoro da 6 a 48 m.
I prodotti Sinoboom sono ampiamente utilizzati in stadi e impianti, siti petrolchimici, cantieri navali, lavori municipali, porti, costruzioni complesse e per operazioni di manutenzione. Dal suo ingresso nel mercato Sinoboom ha ottenuto numerosi premi, certificazioni e riconoscimenti alla sua qualità; il continuo successo del marchio ha assicurato all’azienda un posto tra i principali produttori di PLE in Cina e la commercializzazione dei suoi prodotti in più di 70 Paesi in tutto il mondo.
Prospettive di qualità
Oltre alle rispettive crescite in termini di numeri e investimenti aziendali, entrambe le società hanno incrementato e migliorato anche il piatto forte della loro prolifica collaborazione: la gamma di piattaforme aeree. A popolare l’area esterna della nuova edizione del GIS che andrà in scena quest’anno, infatti, ci saranno alcune in-
teressanti novità del brand cinese, tra cui la nuova Sinoboom AB 10 ERNJ, una piattaforma articolata compatta da 12 m con larghezza di soli 1,19 m. Le piattaforme articolate Sinoboom sono caratterizzate da un braccio con struttura di sollevamento in asse atto a garantire maggiore stabilità in quota e dotate di un’articolazione, rotazione e sfilo telescopico in grado di superare vari ostacoli grazie all’ampio raggio d’azione, consentendo di eseguire svariate tipologie di operazioni. Inoltre, la nuova piattaforma AB10 ERNJ è equipaggiata con batterie in AGM senza manutenzione, che la rendono una macchina estremamente compatta e garanzia di grandi performance in spazi ristretti. Altra interessante novità è rappresentata dal sollevatore verti-
cale Sinoboom VM4, un modello dal peso di 780 kg: è il più compatto della gamma e offre un’elevata manovrabilità, oltre alla possibilità di essere trasportato in un furgone di dimensioni standard. Oltre alle sue ridotte dimensioni, il sollevatore VM4 è dotato di pratici e funzionali equipaggiamenti, quali batterie in AGM senza manutenzione, slitte antiribaltamento e una versione del joystick aggiornata nell’estetica, che lo rendono la scelta ideale per piccoli o medi lavori in quota. In ultimo, ma tra i primi della sua classe, c’è il nuovo modello di piattaforma elettrica a braccio articolato AB16 EJ PLUS, recente arrivo in casa Sinoboom, con un’altezza di lavoro di 18 m. Piattaforma ideata per offrire elevata produttività, la nuova AB16 EJ Plus dispone di una tripla capacità di carico (250340-454 kg), oltre a garantire affidabilità, alte prestazioni e una tecnologia “green” grazie alla batteria AGM, in grado di ridurre al minimo i costi di manutenzione consentendo, al contempo, una lunga durata operativa. Inoltre, la macchina è dotata di un assale oscillante attivo, di quattro ruote motrici e, soprattutto, offre una portata variabile in funzione dello sbraccio. Tutti elementi, questi, che garantiscono elevate prestazioni nel pieno rispetto dell’ambiente. ■
MACCHINE
IMER ACCESS
L’ORIZZONTE VISTO DALL’ALTO
LA DIVISIONE DI IMER GROUP
SPECIALIZZATA IN MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO INTENDE
CONSOLIDARE I SUCCESSI
RAGGIUNTI NEL CORSO DEGLI
ULTIMI ANNI ATTRAVERSO UNA
NUOVA STRATEGIA CHE MIRA
A UN’OTTIMIZZAZIONE DELLA
PROPRIA OFFERTA E DELLA SUA
ORGANIZZAZIONE COMMERCIALE
La divisione “Access” di Imer Group - specializzata nel settore delle piattaforme aeree semoventi a pantografo e delle piattaforme cingolate - ha iniziato un importante percorso di espansione e consolidamento sia della sua (ampia) gamma prodotti che dei suoi mercati di riferimento, con l’intento di cavalcare la crescita del settore a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. A illustrarci la strategia intrapresa dalla Divisione è Matteo Iori, direttore commerciale di Imer Access.
Come valuta lo stato di salute del mercato del sollevamento in questa prima parte del 2023?
“Il 2023 è iniziato in linea con l’anno precedente, un 2022 da record che ha performato oltre ogni aspettativa e generato un fatturato di oltre 17 milioni di euro per la divisione Imer Access, sospinto
soprattutto dal mercato italiano. Inoltre, un grande apporto è stato fornito da alcuni Paesi esteri dove da diversi anni riusciamo a generare numeri estremamente positivi. Detto ciò, la situazione di incertezza che sta vivendo il nostro Paese, unito al surplus di acquisti negli anni post-Covid, ha fatto sì che il mercato abbia in questi ultimi mesi subito un rallentamento. Un calo che però riguarda esclusivamente le vendite, dato che per
il resto il mercato ci risulta ancora molto attivo e in salute”.
A cosa si deve questo calo della domanda?
“Credo si possa convenire che la prevedibile flessione e il riassestamento al ribasso della domanda in atto siano in gran parte causati dalle nuove rimodulazioni introdotte in tema di incentivi e agevolazioni, che hanno prodotto un calo del vantaggio e dell’interesse suscitato in quest’ultimi anni. Prevedendo tutto ciò, come divisione Imer Access abbiamo approntato una serie di progetti e iniziative volti a investire maggiormente sul mercato estero, inserendo nuove figure commerciali che si occuperanno delle aree scandinave e del mercato inglese. Abbiamo inserito anche una risorsa nell’area del Middle East, al fine di intercettare la crescita che pensiamo andrà a svilupparsi in quei mercati nei prossimi anni, soprattutto in quello dell’Arabia Saudita. E ancora: abbiamo avviato un nuovo progetto in Australia, certificando per il suddetto mercato una serie di macchine e attivando un rivenditore sul territorio che pensiamo possa sviluppare un commercio altamente competitivo in quell’area nel corso del 2024. Per di più, nel mercato statunitense, dove già
MACCHINE
l’anno scorso abbiamo assistito a un’ottima crescita, abbiamo inserito una persona dedicata, nella figura di National Sales Manager, che gestisca la rivendita interfacciandosi con rivenditori e noleggiatori in modo diretto”.
Quindi intravedete in questa stabilizzazione del mercato un’opportunità di attuare un cambio di strategia volto a sviluppare la vostra rete commerciale?
“Credo che un’azienda di livello debba valutare gli ottimi risultati del mercato degli ultimi anni come un’opportunità di crescita e sfruttarli come slancio per puntare a traguardi più ambiziosi. Quindi cercheremo di inserirci in nuovi mercati con risorse dedicate, intente a sviluppare quelle aree dalle potenzialità di crescita più marcate. Vediamo il 2023 come l’anno dell’avvio di questa espansione, procedendo con l’implementazione di risorse in questi territori che speriamo dal 2024, una volta entrati a pieno regime,
consolidino i primi e ottimi segnali visti quest’anno”.
State pianificando anche investimenti in termini di prodotto, oltre che dal punto di vista strutturale?
“Abbiamo identificato nella linea di piattaforme cingolate un segmento strategico per il Gruppo, destinando importanti investimenti in questa linea di prodotto sia a livello commerciale che di sviluppo e lavorando a una verticalizzazione interna della produzione per accrescere il livello qualitativo di queste soluzioni. Ma questo nuovo percorso non significa che abbandoneremo quello che è stato il nostro core business più di successo e apprezzato dai nostri clienti, ovvero le piattaforme a pantografo. Tant’è vero che abbiamo lanciato quest’anno due nuove micro scissor, denominate IM4080
IMER ACCESS HA INIZIATO UNA CONVERSIONE DI TUTTI I MODELLI
ELETTRICI A FORBICE DELLA SERIE
IM80: DA MEZZI DOTATI DI TRAZIONE
ELETTRICA A CORRENTE CONTINUA (DC)
A MACCHINE A CORRENTE ALTERNATA (AC), EQUIPAGGIATE CON BATTERIE AGM SENZA MANUTENZIONE E DI UN’OPZIONE IN VERSIONE INDOOR E OUTDOOR SEMPRE DISPONIBILE
e IM5080, e iniziato una conversione di tutti i modelli elettrici a forbice della nostra serie IM80: da mezzi dotati di trazione elettrica a corrente continua (DC) a macchine a corrente alternata (AC), equipaggiate con batterie AGM senza manutenzione e di un’opzione in versione indoor e outdoor sempre disponibile. Entro la fine dell’anno anche le altre serie IM90 e IM122 saranno coinvolte in questi miglioramenti. Questo a dimostrazione di come in Imer Access cerchiamo di mantenere nel tempo elevati e avanguardistici gli standard qualitativi delle nostre macchine, offrendo prodotti innovativi e in grado di fornire risposte concrete ai clienti. In occasione delle imminenti manifestazioni fieristiche autunnali presenteremo la nuova IMR20DA, una piattaforma aerea cingolata che mostrerà agli operatori del mercato del sollevamento le innovative soluzioni dell’azienda a livello industriale e tecnologico nel segmento dei ragni. Oltre al modello da 20 m doppio articolato presenteremo il nuovo IMR23DA in versione litio, un ragno da 23 m già noto ai nostri clienti nelle attuali motorizzazioni a benzina e diesel. La versione al litio andrà a
coprire le esigenze di molti clienti presenti in quei Paesi dove questo genere di motorizzazione diverrà una vera e propria necessità a livello normativo. Oltre a queste due novità, che presenteremo peraltro al GIS di Piacenza, stiamo già progettando macchine più ‘alte’, che dovrebbero essere lanciate entro la fine del 2024. Un approccio di rinnovamento della struttura commerciale e di consolidamento della nostra offerta fondamentale per un’azienda che vuole rimanere competitiva ad alti livelli, specialmente in un settore così selettivo come quello dell’accesso aereo”.
IMER ACCESS OFFRE
Qual è oggi, ancor più che nel passato, il valore aggiunto che Imer Access è in grado di apportare al mercato del sollevamento?
“Fin dalla sua fondazione, Imer Access ha promosso un ‘modus operandi’ nella realizzazione delle sue macchine che oggi la rende un costruttore capace di realizzare modelli in grado di distinguersi sul mercato grazie alle loro caratteristiche particolari e uniche, dandoci la possibilità di essere ancora all’avanguardia dopo oltre 30 anni di attività. Inoltre, il nostro modello di progettazione delle macchine, basato sulla rea-
lizzazione di prodotti trasversali e dal respiro internazionale, ci consente di mettere a disposizione un’offerta di prodotti con caratteristiche tecniche e performance in grado di essere conforme e appetibile anche in mercati diversi da quello nazionale.
Le macchine vendute in Italia sono le medesime che commercializziamo all’estero, anche se logicamente con certificazioni diverse a seconda delle normative dei vari mercati. Insomma, Imer Access vanta una lunga esperienza nel settore basata su una produzione e progettazione all’avanguardia di macchine capaci di di-
IN OCCASIONE DELLE IMMINENTI MANIFESTAZIONI FIERISTICHE AUTUNNALI IMER ACCESS ESPORRÀ LA IMR20DA, UNA PIATTAFORMA AEREA CINGOLATA CHE RACCHIUDE IN SÉ LE INNOVATIVE SOLUZIONI DELL’AZIENDA A LIVELLO INDUSTRIALE E TECNOLOGICO NEL SEGMENTO DEI RAGNI. OLTRE AL MODELLO DA 20 M DOPPIO ARTICOLATO L’AZIENDA PRESENTERÀ IL MODELLO IMR23DA IN VERSIONE LITIO, UN RAGNO DA 23 M GIÀ NOTO AI SUOI CLIENTI NELLE MOTORIZZAZIONI A BENZINA E DIESEL
stinguersi dalla concorrenza, in grado di garantirci una competitiva commercializzazione all’estero dei prodotti e la possibilità di imporre anche la nostra presenza su un mercato altamente globale come quello delle piattaforme aeree”. ■
PLATFORM BASKET
IL RAGNO DEL FUTURO
IL COSTRUTTORE DI POVIGLIO PRESENTERÀ AL GIS 2023, IN ANTEPRIMA MONDIALE PRESSO IL SUO STAND IN AREA ESTERNA L84-M106, LA NUOVA SPIDER 54T, UNA PIATTAFORMA TELESCOPICA IN GRADO DI RAGGIUNGERE I 54 M DI ALTEZZA LAVORATIVA IN TOTALE SICUREZZA di Ettore Zanatta
Platform Basket, costruttore di Poviglio (RE) che da sempre ha fatto del made in Italy uno dei suoi cavalli di battaglia, svelerà a Piacenza, in occasione del GIS 2023, una delle piattaforme cingolate più “alte” al mondo. “Questa macchina è una combinazione perfetta di tecnologia all’avanguardia, controllo avanzato e impeccabile attenzione ai dettagli e rappresenta l’eccellenza italiana nel settore delle operazioni in quota”, ha affermato a tal proposito Carlo Alberto Molesini, Managing and Sales Director dell’azienda emiliana. “ La caratteristica distintiva
di questa nuova piattaforma cingolata è la sua eccezionale altezza di lavoro (54 m!), che la posiziona ai vertici del settore e consente agli operatori di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili, aprendo nuove prospettive in ambiti come l’edilizia, la manutenzione delle infrastrutture e l’industria. Quest’elevata altezza di lavoro rappresenta peraltro una soluzione ideale per progetti di grandi dimensioni e sfide che richiedono una portata verticale superiore”.
Meccanica affidabile
La nuova 54T, similarmente al modello Spider 43T, monta cingoli HXD. Inoltre, presenta un sistema idraulico di variazione d’altezza e allargamento dell’area di traslazione dei cingoli stessi (l’altezza della piattaforma può essere variata in modo indipendente per ogni cingolo). Da evidenziare la robustezza dell’insieme, garantita da un telaio in acciaio S700 e da una ralla IMO WD-L0625-3 a doppio ricircolo di sfere. La colonna è caratterizzata da una rotazione continua con doppio motore e motoriduttore e da una carpenteria realizzata da uno scatolato e non da lamiera piena. Il braccio principale, invece, si caratterizza per: un sistema telescopico a sette sfili realizzato in materiale alto resistenziale; un sistema d’estensione realizzato tramite un cilindro idraulico che agisce sul primo sfilo e catene in acciaio per la trasmissione del moto ai restanti sfili; un sistema di trasporto della linea idraulica, elettrica e aria/ acqua tramite avvolgitori esterni al braccio; la possibilità di avere la linea elettrica e aria/acqua disponibile in cesta; il sistema di richiusura automatica. L’antenna è telescopica a tre sfili, con sensori di rilevamento angolare e posizione sfilo e sistema di trasporto tubi/cavi internamente al braccio telescopico. Da segnalare la predisposizione di serie del braccio antenna con supporto verricello di capacità 1.000 kg
Tecnologia di controllo avanzata
La nuova piattaforma Spider 54T integra i più recenti sistemi di controllo, sia elettronici che idraulici. “Questa combinazione di tecnologie all’avanguardia - spiega Molesini - garantisce un’esperienza di lavoro fluida, precisa e sicura agli operatori. I sistemi di controllo elettronici, infatti, consentono di gestire con precisione la posizione, l’altezza e il movimento della piattaforma, mentre i sistemi idraulici forniscono la potenza necessaria per sollevare gli operatori a grandi altezze. La competenza e l’attenzione ai dettagli tipici del nostro fare si riflettono nella stabilità e nel controllo impeccabili offerti dalla nuova piattaforma da 54 m”. Per ridurre l’impatto ambientale e soddisfare le normative in materia di emissioni, poi, la nuova piatta-
forma Spider 54T è dotata di un propulsore Kubota V2607 dotato dei più recenti ed efficaci accorgimenti anti-inquinamento Stage V. Questo motore ad alta efficienza energetica garantisce quindi prestazioni potenti e affidabili riducendo al contempo le emissioni nocive. Inoltre, Platform Basket offre opzioni di alimentazione alternative per adattarsi alle diverse esigenze ambientali. “È possibile scegliere tra un motore elettrico trifase a 400 V o un sistema di alimentazione a batteria al litio”, precisa Molesini. “Questa flessibilità energetica dimostra l’impegno di Platform Basket nel fornire soluzioni eco-sostenibili”. Da citare anche la doppia elettropompa per l’utilizzo della piattaforma in casi di emergenza, azionata tramite le batterie di accensione ad alte prestazioni del motore termico, nonché le tre possibili posizioni di stabilizzazione possibili, la possibilità di stabilizzare ogni piede in modo indipendente, la protezione totale degli steli, il sensore angolare per il rilevamento della posizione di ogni stabilizzatore, le celle di carico sui piedi stabilizzatori (stile Spider 33.15), l’altezza di stabilizzazione progettata per permettere il carico della piattaforma su un rimorchio ribassato senza la necessità di utilizzare rampe e il sistema di stabilizzazione/destabilizzazione automatico.
MACCHINE
LA SCHEDA TECNICA
La piattaforma cingolata Spider 54T
Altezza di lavoro max.: 54,1 m
Altezza di calpestio max.: 52,2 m
Sbraccio laterale max. con carico in navicella di 136 kg
(bordo cestello + 0,5 m): 20 m
Dimensione cesta (in alluminio): 2,3 x 0,90 m
Portata in cesta max.: 400 kg
Motore: Kubota V2607 - Stage V
Potenza netta installata: 53 kW
Tensione batteria: 12 V
Capacità batteria: 140 Ah
Angolo di rotazione cesta: ±90°
Angolo di rotazione torretta: 360° continui
Comandi: elettroidraulici propozionali
Inclinazione max. ammessa su stabilizzatori per consenso lavoro PLE: ±1°
Lunghezza piattaforma richiusa (con/senza cesta): 9,55/9,55 m
Larghezza piattaforma richiusta (con/senza cesta, con cingoli retratti): 1,75/2,77 m
Altezza min. piattaforma richiusa (con carro retratto): 2,45 m
Altezza sottocarro (con carro esteso): 0,42 m
Stabilizzatori in posizione largha/media/stretta (da centro piedi stabilizzatori): 5,42 x 6,93 m / 4,18 x 8,44 x / 3,19 x 9,01 m
Peso totale (versione base): 23.000 kg
Controllo radiocomandato
La piattaforma Spider 54T di Platform Basket è dotata di un sofisticato sistema di controllo radiocomandato che garantisce flessibilità e movimentazione in totale sicurezza
agli operatori. “Il radiocomando - aggiunge Carlo Alberto Molesini - consente di controllare la piattaforma a distanza, fornendo una maggiore libertà di movimento e una visuale migliore dell’area di lavoro. Il display a colori con tecnologia antiriflesso assicura una visione chiara e nitida delle informazioni vitali, anche sotto la luce diretta del sole. Inoltre, nella posizione di lavoro è disponibile un telecomando con le stes -
LA NUOVA PIATTAFORMA CINGOLATA
SPIDER 54T È UNA COMBINAZIONE PERFETTA DI TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA, CONTROLLO AVANZATO E IMPECCABILE ATTENZIONE AI DETTAGLI E RAPPRESENTA UN’ECCELLENZA ITALIANA NEL SETTORE DELLE OPERAZIONI IN QUOTA
se funzionalità di diagnostica tramite display. Queste caratteristiche evidenziano l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni di controllo avanzate per garantire la massima efficienza e sicurezza durante le operazioni in quota. Questa piattaforma cingolata, in definitiva, rappresenta l’eccellenza italiana nel settore delle operazioni in quota. Con la sua altezza di lavoro di 54 m, i sistemi di controllo all’avanguardia, la scelta tra un motore Kubota ‘eco-friendly’ oppure opzioni di alimentazione alternative e un sofisticato sistema di controllo radiocomandato, la Spider 54T racchiude in sé un mix d’innovazione, qualità e versatilità”. Platform Basket, dunque, dimostra ancora una volta il suo impegno nel fornire soluzioni di alta tecnologia, sviluppate con un’attenzione meticolosa ai dettagli. Chiosa Molesini: “La piattaforma italiana del futuro è qui, pronta a cambiare il modo in cui affrontiamo le sfide in quota”. ■
“UPGRADE” DI EFFICIENZA
QUEST’ANNO TEREX STA FOCALIZZANDO LA SUA
ATTENZIONE - E INVESTENDO MOLTE RISORSESULL’AUTOGRÙ FUORISTRADA TRT 65, RIBADENDO IN
OGNI OCCASIONE E IN TUTTI I MERCATI L’IMPORTANZA
CHE QUESTO NUOVO MODELLO RIVESTE ALL’INTERNO DELLA GAMMA, CHE CONTA TRA LE SUE FILA
ANCHE LE VERSIONI TRT 35, TRT 80 E TRT 90 di Ettore Zanatta
Il 2023 ha visto Terex lanciare sul mercato l’autogrù TRT 65, il modello più recente della gamma di fuoristrada TRT. Una macchina, questa, che risponde alle richieste del mercato e dei clienti di poter usufruire di un mezzo altamente versatile e, allo stesso tempo, potente. L’autogrù fuoristrada TRT 65, infatti, è stata progettata per adattarsi a molteplici ambiti operativi e per integrarsi perfettamente
nella dinamica di qualunque cantiere. Infrastrutture, porti, miniere, energia, logistica di cantiere, sollevamenti vari: non c’è ambito applicativo nel quale questo modello TRT (acronimo di “Terex Rough Terrain”) non sia in grado di soddisfare le esigenze degli operatori, anche dei più esigenti. Che si tratti di manutenzione o di creazione di nuove infrastrutture, quest’autogrù diventa una parte essenziale del processo.
Hands On
Lancio di primavera
La nuova autogrù fuoristrada TRT 65 è stata presentata ufficialmente in Italia in occasione dell’edizione 2023 del SaMoTer di Verona. Nell’occasione, Stefania D’Apoli, Senior Sales Support Manager RT
Cranes, aveva dichiarato: “È stato fantastico presentare la nostra nuova TRT 65 in Italia e al SaMoTer. La fiera ha messo in evidenza come le tecnologie innovative mettano in sinergia gli operatori con le macchine e la nostra autogrù fuoristrada TRT ne è un esem-
pio, poiché è dotata della nuova generazione del sistema operativo Terex (TEOS). Questa tecnologia migliora l’usabilità della macchina e ottimizza il flusso delle informazioni utilizzando un nuovo display touch-screen a colori da 10” con un’interfaccia intuitiva, per
IL SISTEMA OPERATIVO “TEOS”
L’autogrù fuoristrada TRT 65 è equipaggiata con “TEOS” (TErex Operating System), il sistema operativo sviluppato da Terex per incrementare l’efficienza degli operatori in cantiere. Ciò grazie a un flusso di informazioni rapido e semplificato e caratterizzato da una più rapida accessibilità alle funzioni. La nuova interfaccia grafica con
ampio display a colori touch-screen da 10” presenta solo icone chiare e intuitive. Lo schermo con sfondo nero antiriflesso migliora la visibilità anche in condizioni di luce intensa e non affatica la vista. Il sistema “TEOS” è frutto di una lunga analisi compiuta sulle attività abituali degli operatori: le funzioni più importanti e più frequen-
temente utilizzate sono immediatamente accessibili e la grafica autoesplicativa delle icone fa sì che gli operatori possano comprendere la logica di navigazione in autonomia e in breve tempo. I messaggi di errore e gli avvisi sono sempre visibili. Un menù dedicato alla diagnostica fornisce un feedback immediato sullo status della
massimizzare l’efficienza e la sicurezza delle operazioni e della manutenzione. Tra le altre novità, c’è la possibilità di avere in dotazione una telecamera incorporata nello schermo touch-screen che consente all’operatore di gestire le manovre direttamente dal display TEOS”. Come già evidenziato, l’autogrù fuoristrada Terex TRT 65 - che offre una capacità di sollevamento massima di 65 t - è il quarto modello inserito nella gamma TRT, dopo le versioni TRT 35, TRT 80 e TRT 90. Questo modello intermedio è dotato di un braccio sincronizzato da 43,5 m a cinque sezioni, che garantisce all’operatore le migliori prestazioni di sollevamento in-
dipendentemente dalla lunghezza del braccio stesso. Una caratteristica importante è anche la larghezza totale di 3 m, che consente alla macchina di essere facilmente trasportata e manovrata, anche in cantieri congestionati e in aree ristrette. La manovrabilità è ulteriormente migliorata grazie alle quattro modalità di sterzo.
All’interno della cabina “S-Pace”, oltre a un sedile regolabile su sospensioni “antishock” e a un bracciolo inclinabile con comandi manuali integrati, l’operatore usufruisce del comando di abilitazione del movimento degli stabilizzatori e del display da 10” per la gestione del sistema “TEOS” (TErex Operating System), oltre ad altre dotazioni standard come la radio con lettore CD e una porta USB
macchina, dei componenti e dei sensori. Le telecamere opzionali sono incorporate nel medesimo display, per permettere il pieno controllo della gru senza dover distogliere lo sguardo dal monitor. Dal display principale si possono gestire anche il radiocomando opzionale e la piattaforma telematica T-Link.
Hands On
I PUNTI DI FORZA
LA COMPATTEZZA
IL COMFORT IN CABINA
LA VERSATILITÀ D’UTILIZZO
IL SISTEMA OPERATIVO “TEOS”
LA PIATTAFORMA TELEMATICA “T-LINK”
BRACCIO TELESCOPICO
POWER”
LARGHEZZA DI STABILIZZAZIONE DI 7,3 MJOYSTICK CON COMANDI ELETTROPROPORZIONALI PERSONALIZZABILI
LUCI DI LAVORO, DI POSIZIONE E DI TRASLAZIONE“FULL LED”
CABINA “S-PACE”
INCLINABILE FINO A 17°
QUATTRO MODALITÀ DI STERZO
COMANDO STABILIZZATORI SU CARRO (SU ENTRAMBI I LATI)
Hands On
LA PIATTAFORMA “T-LINK”
Nell’autogrù fuoristrada Terex TRT 65, come negli altri modelli in gamma, è stata ottimizzata la parte relativa alla diagnostica e alla sensoristica. È possibile inibire l’accensione della macchina da remoto (peculiarità molto apprezzata dalle società di noleggio) e integrare la funzionalità wi-fi con quella del cantiere in cui essa si trova a operare. Le visuali offerte dalle telecamere di cui è dotata sono visibili nel display principale posto in cabina: l’operatore ha quindi il pieno controllo della gru da tutti i punti di vista. Sul display principale è inoltre possibile visualizzare lo stato del radiocomando e le opzioni della piattaforma T-Link, un si-
stema che consente l’accesso remoto ai dati operativi della flotta di gru sempre e ovunque, tramite web, da un computer, da uno smartphone o da un tablet, ottimizzando l’efficienza e riducendo i costi. Il T-Link fornisce svariati dati in tempo reale e permette di eseguire diverse analisi per valutare le prestazioni della macchina. Tutto ciò garantendo la riduzione dei costi e l’aumento della produttività in tutte le applicazioni, nonché una migliore gestione della manutenzione ordinaria e dell’assistenza tecnica, il controllo della macchina e della flotta e una migliore gestione del mezzo.
Un preciso percorso progettuale
Oltre alla versatilità di cui abbiamo accennato - e grazie alla quale questa macchina può lavorare con gli stabilizzatori retratti, semiestesi, estesi o come gru per il trasporto - l’autogrù fuoristrada Terex TRT 65 è dotata di Powershift (trazione integrale permanente) con due modalità, per soddisfare lo stile di guida dei singoli operatori: modalità manuale (tre velocità in avanti e tre in retromarcia) e modalità automatica (sei velocità in avanti e tre in retromarcia). La cabina extra-larga e inclinabile, caratterizzata da un’ampia superficie vetra-
L’operatore può controllare tutte le funzioni dell’autogrù, una volta stabilizzata, tramite un apposito radiocomando: accensione/ spegnimento del motore, selezione della modalità di sfilo, velocità dell’argano (lenta/veloce). Sul display viene riportato anche il carico massimo ammissibile, la lunghezza del braccio, il raggio di lavoro e il carico attuale
ta, offre una visibilità ottimale e un comfort rilevante. La TRT 65 – che come per le altre autogrù in gamma la progettazione e l’assemblaggio sono riunite nello stabilimento produttivo di Crespellano (BO), sito che ospita sotto lo stesso tetto le attività di ricerca e sviluppo, produzione, vendita, assistenza e ricambi - è dotata di un motore Cummins a 6 cilindri garante di un’elevata potenza e un basso consumo di carburante, anche grazie alla funzione Eco Mode e al con-
trollo antistallo. Sono disponibili differenti opzioni di motorizzazione per soddisfare le diverse esigenze regionali: Cummins QSB6.7 Stage IIIA - Tier 3 o Cummins QSB6.7 Stage 5 - Tier 4F. La telematica Terex T-Link, che fornisce ai clienti informazioni in tempo
reale sulle prestazioni dell’autogrù, su questo modello è di serie, insieme alla fanaleria a LED. La TRT 65 può essere ulteriormente personalizzata con opzioni quali il braccio a traliccio da 8-15 m, il radiocomando, l’argano ausiliario (con le stesse prestazioni di quello
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Sul lato dell’autogrù si trovano vari elementi vitali della macchina, tra cui gli elementi di filtrazione di aria e olio, la predisposizione per il montaggio dell’impianto di lubrificazione centralizzata, il serbatoio dell’olio e i relativi filtri con indicatore di intasamento, il vano batterie Hea vy Duty con relativo stacca-batteria, il serbatoio del gasolio e quello dell’urea,
relativa pompa, e il pre-filtro del gasolio standard) e l’anemometro. L’autogrù fuoristrada Terex TRT65 rappresenta un ulteriore tassello di una gamma di prodotti in continuo ampliamento, progettata e realizzata per alzare l’asticella in termini di performance. L’evoluzione progettuale che ha coinvolto la gamma TRT si basa (anche) sul citato sistema di controllo TEOS (TErex Operating System), grazie al quale l’operatore è in grado di usu-
fruire di un’interfaccia grafica e di una logica di navigazione particolarmente efficaci. La macchina beneficia inoltre della riprogettazione apportata a braccio, telaio, torretta e impianto elettrico e idraulico, oltre delle quattro modalità di sterzatura e della cabina “S-Pace” inclinabile fino a 17°, dotata di joystick ergonomici con comandi elettroproporzionali personalizzabili. L’autogrù TRT 65 è peraltro
facile da gestire e trasportare, grazie anche alla torretta a rotazione senza fine (360°), ma anche da manovrare. Il controllo “antistallo”, in particolare, permette di gestire con precisione la potenza e la velocità del mezzo. La funzione EcoMode, invece, sfrutta l’acceleratore automatico del motore per ottimizzarne la potenza durante il funzionamento e la funzione di “stand-by” per ridurre i consumi. Dotata di trasmissione ZF, la TRT 65 offre sei marce in linea avanti e tre in retromarcia, in modalità sia automatica che manuale. ■
LA SCHEDA TECNICA
L’autogrù fuoristrada TRT 65
Peso (senza bozzello, con contrappeso 3,5 t + 2 x 2,25 t): 45 t
Capacità nominale (a 2,5 m dall’asse di rotazione): 65 t
Lunghezza max. del braccio principale: 43,5 m
UNA NUOVA FRONTIERA
AZIENDA DALL’ANIMA INTERNAZIONALE, LA MULTINAZIONALE DI BRESCIA OFFRE SOLUZIONI PER L’IDRAULICA MOBILE E LA SICUREZZA DEL LAVORO IN QUOTA, PROPONENDO UN’OFFERTA D’ECCELLENZA IN GRADO DI RACCHIUDERE ELEMENTI DI TECNOLOGIA, INNOVAZIONE E VERSATILITÀ
di Mirko BrusamolinoCon un organico di oltre 650 dipendenti, Gefran – azienda di Provaglio d’Iseo specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali e sistemi per l’auto -
mazione - ha generato nel 2022 un fatturato di oltre 134 milioni di euro. Dalla sua sede in provincia di Brescia, Gefran opera nei principali mercati esteri attraverso otto siti produttivi, in Italia, Brasile, Cina, Svizzera e Stati Uniti, caratterizzando un
modello imprenditoriale che ha nel suo DNA una forte vocazione all’internazionalizzazione. A questi si aggiungono 13 organizzazioni commerciali e oltre 80 distributori internazionali in grado di garantire un supporto efficiente a livello globale.
Un’offerta specifica Competenza, flessibilità e qualità dei processi sono fattori distintivi di Gefran, ampiamente impiegati nella realizzazione di strumenti e sistemi integrati per specifiche applicazioni in diversi ambiti industriali. Grazie anche a un knowhow consolidato nei settori della plastica, idraulica mobile, metallo e trattamento termico, Gefran propone un pacchetto completo di sensori per le principali movimentazioni dei mezzi di sollevamento, tra cui i sensori angolari
lo senza contatto GSH son basati su tecnologia Hall e risultano ideali per il rilevamento dell’estensione del braccio di una gru o di una piattaforma aerea. Con un’altezza di soli 65 mm, Gefran propone con i trasduttori GSH prodotti non soggetti a usura e capaci di distinguersi per le elevate prestazioni in svariate condizioni di utilizzo, dimostrandosi idonei per installazioni in spazi ridotti.
Sapere è potere L’ultima novità realizzata da
Gefran per il settore dell’idraulica mobile è il trasduttore di posizione multivariabile TWIIST, in grado di misurare contemporaneamente posizione, accelerazioni lineari, velocità e temperatura. Incarnazione del perfetto esempio di smart sensor, grazie alla potente CPU integrata questo prodotto è in grado di analizzare e correlare i dati raccolti al fine di consentire il monitoraggio e l’analisi dei processi delle macchine a cui è applicato. “ Grazie alla capacità del sensore di rilevare, elaborare e
IL REPARTO PRODUTTIVO DI GEFRAN È IL CUORE DELLO SVILUPPO DELLE SOLUZIONI OFFERTE DALLA MULTINAZIONALE DI PROVAGLIO D’ISEO (BS), AL CUI INTERNO SI CONCENTRANO LA QUALITÀ E LA COMPETENZA PLURIENNALE DELL’AZIENDA BRESCIANA
singoli GRA e GRN e i trasduttori di posizione lineari a filo senza contatto GSH. Omologati entrambi E1, i sensori angolari singoli GRA e GRN (il primo dotato di albero) sono idonei per range di misura fino a 360°, con possibilità di programmazione sull’analogica in step di ±15°. La tecnologia Hall senza contatto garantisce una durata pressoché illimitata, promettendo prestazioni costanti nel tempo. Inoltre, le diverse configurazioni disponibili rendono la gamma di facile installazione su macchine per il sollevamento. Anche i trasduttori lineari a fi-
UN OFFERTA’ SENZA LIMITI
Dotati di certificazione SIL2 relativa alla normativa europea sulla sicurezza funzionale, i trasmettitori di pressione KH di Gefran dispongono di un segnale di uscita da 0,5 a 4,5 V con una tensione di alimentazione di soli 5 V, a vantaggio di una superiore efficienza degli impianti sui mezzi mobili. Le sonde sono adatte per campi di misura da 4 a 1.000 bar e si caratterizzano per le loro dimensioni compatte, un elevato grado di protezione EMC, una temperatura di processo da -40° C a 125° C e una precisione ±0,25% FS. In virtù delle loro caratteristiche, le sonde si rivelano particolarmente idonee per mezzi di sollevamento e veicoli da lavoro soggetti a shock, vibrazioni, picchi di pressione e temperatura. L’offerta di sensori Gefran per macchine da lavoro mobili include, inoltre, gli inclinometri a singolo/doppio asse GIB, GIG e GIT dotati della tecnologia MEMS, grazie a cui è possibile monitorare l’orientamento angolare sugli assi X/Y e Z rispetto all’asse terrestre. Sviluppata per assicurare una soluzione robusta e performante, la gamma si caratterizza, oltre che per l’ingombro ridotto e la facilità d’instal lazione, anche per un’elevata compatibilità elettromagnetica.
COMPONENTI
DOTATI DI TECNOLOGIA MEMS, GLI
INCLINOMETRI GIG PER MACCHINE
DA LAVORO MOBILI OFFRONO
LA POSSIBILITÀ DI MONITORARE
L’ORIENTAMENTO ANGOLARE SUGLI ASSI
X/Y E Z RISPETTO ALL’ASSE TERRESTRE
mettere a disposizione informazioni acicliche, come picchi di vibrazione, accelerazione, temperatura massima raggiunta, ore di lavoro e numero di km percorsi dal cursore, sarà possibile analizzare e comprendere meglio il comportamento del mezzo ” dichiara Davide Alghisi, Innovation Manager e responsabile R&D Sensori lineari di Gefran. Grazie alle uscite digitali IO-Link
L’OPINIONE
SVILUPPATA PER ASSICURARE
UNA SOLUZIONE ROBUSTA E PERFORMANTE, LA GAMMA GIT SI CARATTERIZZA PER IL SUO INGOMBRO RIDOTTO E LA SUA ELEVATA FACILITÀ DI INSTALLAZIONE
(modello LM-L) e CANopen (modello LM-C), le misure relative alle variabili di processo - come posizione, velocità e angolo di inclinazione - vengono trasmesse digitalmente fino a 1.000 volte al secondo. Inoltre, supporta lo sviluppo di algoritmi proprietari specializzati per applicazione, in grado di aprire a orizzonti completamente nuovi nel mondo della sensoristica.
BASATI SU TECNOLOGIA HALL, I TRASDUTTORI
Nuove frontiere dell’idraulica mobile
Altro elemento di novità apportato da TWIIST risiede nella sua possibilità di aggiornare il firmware tramite ‘bus’, grazie alla presenza di un ‘Boot Loader’ che consente di effettuare l’aggiornamento direttamente sul sito di lavoro. Per i clienti questa funzione si traduce in un sensore sempre aggiorna-
“Il comparto dell’idraulica mobile è oggi uno dei mercati focus per Gefran. Qui l’azienda sta investendo molte risorse, soprattutto per quanto riguarda la proposizione di soluzioni innovative. Abbiamo infatti capito di poter ampliare in modo interessante la gamma prodotti in modo da attrarre nuovi interlocutori e, negli ultimi anni, abbiamo sviluppato proposte specifiche per questo mercato, grazie anche alla sinergia con alcuni importanti costruttori di macchine
del settore del sollevamento. Nell’ambito dell’edilizia, dell’impiantistica e della manutenzione, infatti, le PLE facilitano e velocizzano gli interventi che richiedono altezze importanti, per le quali è fondamentale garantire la massima sicurezza degli operatori. Ciò determina la necessità di affidarsi a un parco sensori preciso ed affidabile. Forte della sua expertise, sviluppata nel campo dell’oleodinamica applicata al sollevamento in oltre 110 anni di storia, Multitel Pagliero ad esempio ha riconosciuto Gefran quale partner in grado di offrire soluzioni ad elevati standard di ripetibilità, linearità e certezza del segnale, che consentono di conferire alle piattaforme le caratteristiche di velocità e movimento desiderate. La proposta di Gefran include un pacchetto completo di sensori per le principali movimentazioni dei mezzi di sollevamento, garantendo grandi margini di operatività e sicurezza. Nella fattispecie, il controllo della pressione del circuito idraulico delle piattaforme autocarrate Multitel Pagliero è oggi affidato
alle nostre sonde KH, caratterizzate da una resistenza allo shock fino a 100 g/1 msec e una resistenza alle vibrazioni di 20 g/msec. Queste sonde sono quindi adatte, grazie alla loro robustezza, a veicoli soggetti proprio a forti shock e vibrazioni, nonché ad alti picchi di pressione e temperatura. Inoltre, grazie ai trasduttori di posizione a filo GSF e agli inclinometri GIB, dotati di tecnologia MEMS a elevata precisione, oltre a misurare la pressione è possibile determinare l’estensione e la posizione angolare della cabina operatore, prevenendo il ribaltamento del mezzo. Grazie ai trasduttori di posizione a filo GSF e agli inclinometri GIB, dotati di tecnologia MEMS a elevata precisione, oltre a misurare la pressione è poi possibile determinare l’estensione e la posizione angolare della cabina operatore, prevenendo il ribaltamento del mezzo. Si tratta di sonde molto leggere e di piccole dimensioni (5 cm, per un peso di 50 g), ma allo stesso tempo altamente performanti e garanzia di un alto grado di sicurezza, essendo omologate
GRAZIE ALLA POTENTE CPU INTEGRATA, TWIIST È IN GRADO DI ANALIZZARE E CORRELARE I DATI RACCOLTI AL FINE DI CONSENTIRE IL MONITORAGGIO E L’ANALISI DEI PROCESSI DELLE MACCHINE A CUI È APPLICATO
to, in grado di arricchirsi di nuove funzionalità nel tempo. Il nuovo trasduttore di posizione di Gefran dispone inoltre di una custodia in acciaio particolarmente compatta, di soli 16 mm di diametro,
che racchiude il cuore tecnologico di TWIIST: un sistema brevettato per la misura della posizione basato sull’Effetto Hall a tre dimensioni. Grazie al nuovo sistema brevettato di Gefran e alle caratteristi-
COMPETENZA, FLESSIBILITÀ E QUALITÀ DEI PROCESSI SONO I FATTORI DISTINTIVI
DI GEFRAN
che di impermeabilità e resistenza a shock e vibrazioni, TWIIST implementa i sensori virtuali di velocità e di inclinazione rappresentando la soluzione ideale per la misura della posizione in diversi ambiti industriali e dell’idraulica mobile. “Tutte queste caratteristiche rendono TWIIST uno ‘smart sensor’ in grado di analizzare e correlare i dati trasmessi dal microprocessore Gefran, al fine di garantire informazioni sempre più accurate dei propri mezzi. Un’importante novità che, oltre a rivoluzionare il concetto stesso di misura, agevola la predizione del comportamento della macchina”, conclude Davide Alghisi. ■
E1 e certificate SIL 2. Quest’anno abbiamo inoltre presentato un sensore di posizione multivariabile digitalizzato, con tecnologia brevettata TWIIST, con il quale è possibile trasmettere diversi segnali, non solo di posizione ma anche di accelerazione e inclinazione. Tutte le fasi di ingegnerizzazione, ricerca, sviluppo e produzione di questi prodotti sono svolti in Italia, nella sede Gefran di Provaglio d’Iseo. Da sempre, infatti, per quanto riguarda la sensoristica l’azienda ha sempre voluto conservare il know-how e la produzione degli elementi primari al suo interno, per garantire una filiera verticale del prodotto: dal suo studio all’ingegnerizzazione, dalla relativa progettazione alla realizzazione. Insieme ai nostri clienti sviluppiamo progetti e soluzioni che ne accolgano le specifiche esigenze, ma anche quelle del mercato in generale. È insieme a loro, infatti, che riusciamo a cogliere le attuali e concrete esigenze relative alla movimentazione di una macchina. Cerchiamo di implementare sempre più i nostri prodotti at-
traverso una loro digitalizzazione, facendo in modo di rendere le macchine operatrici sempre più sicure ed efficienti in termini operativi, specialmente in un settore dove la sicurezza riveste un ruolo fondamentale. Operiamo in un mercato in continua cre-
scita, sia in termini tecnologici che economici, che ci sta dando molte soddisfazioni. I feedback che riceviamo dai nostri clienti ci fanno ben sperare per un proseguo di questo stato di salute del mercato anche negli anni a venire”.
COMPONENTI
ALIANT BATTERY
SOLUZIONI “AD ALTA TENSIONE”
ORMAI ACCERTATA COME UNO DEI PUNTI DI RIFERIMENTO NEL MERCATO INDUSTRIALE
E DEI VEICOLI ELETTRICI, L’AZIENDA DI IMOLA HA LANCIATO SUL MERCATO UN NUOVO SET
DI BATTERIE ROBUSTE E COMPATTE, DESTINATO AI COSTRUTTORI DI MACCHINARI
CHE NECESSITANO DI SOLUZIONI AD ALTA TENSIONE
Fin dalla sua nascita, avvenuta nel 2009, Aliant Battery - divisione interna dell’azienda ELSA Solutions e dedita alla produzione di batterie al litiosi è sempre impegnata a instaurare e sviluppare rapporti continuativi di stretta collaborazione con partner leader di mercato nei più svariati settori: dall’ambito
prestigio, che ha consentito all’azienda di Imola (BO) di portare a termine con successo progetti importanti e molto diversi tra loro, che le hanno permesso di maturare esperienze sul campo utili ad apportare continue migliorie tecnologiche ai propri prodotti. Oggi questa esperienza è ben espressa attraverso il lancio sul mercato
della nuova serie di batterie al litio HV-R, nuova proposta in casa Aliant Battery destinata ai costruttori di macchinari che necessitano di soluzioni ad alta tensione.
Nuova linea, basi solide Divenuta una delle aziende di riferimento nel mondo dell’industria e del mercato dei veicoli
di Mirko Brusamolinoelettrici, Aliant Battery ha sempre saputo distinguersi sul mercato grazie a tipici elementi che caratterizzano i suoi prodotti e alla sua capacità di individuare e proporre soluzioni all’altezza di specifici progetti che esigono un alto grado di personalizzazione del sistema Powertrain, un’elevata robustezza costruttiva per un utilizzo Heavy Duty e un ra-
gi Aliant Battery ripropone nella-
ro fosfato LiFePO4 e completamente prive di cobalto. La nuova linea di batterie al litio HV-R è stata ideata e progettata riservando particolare attenzione ai sistemi Powertrain “full electric” e ibridi, seriali o paralleli. Questi prodotti si distinguono per una grande robustezza e compattezza e, grazie all’adozione di celle al litio Automotive Grade, consentono di ottenere elevate densità di energia, perfino superiori ai 150 Wh/l. Anche se appositamente studiate per veicoli leggeri, queste batterie sono in grado
di adattarsi perfettamente a pianali, telai di camion e a sottocarri di macchinari di medie e grandi dimensioni.
Funzionalità essenziali
Dopo aver completato la fase di progettazione ed essersi concentrato in particolar modo sull’elettronica di gestione, il team di Aliant Battery ha ultimato la realizzazione delle nuove batterie della serie HV-R installando anche una serie di equipaggiamenti finalizzati ad aumentare l’efficienza e la sicurezza delle sue ul -
ALIANT BATTERY HA SAPUTO DISTINGUERSI SUL MERCATO GRAZIE ALLA SUA CAPACITÀ DI INDIVIDUARE E PROPORRE SOLUZIONI ALL’ALTEZZA DI SPECIFICI PROGETTI CHE ESIGONO UN ALTO GRADO DI PERSONALIZZAZIONE
time creazioni. Elemento unico e distintivo di ogni batteria dell’azienda di Imola è il suo Battery Management System Pegasus, il BMS proprietario perfettamente integrato nel modulo batteria che garantisce un alto livello di sicurezza e comunicazione con il veicolo. Sono presenti tra le varie funzionalità anche un’interfaccia di comunicazione CAN Bus e il Battery Thermal
RICARICA DI EMERGENZA
Lo scorso giugno ELSA Solutions ha ottenuto la concessione del brevetto per il sistema e metodo di ricarica di emergenza per le batterie al litio. Un team di esperti, facenti parte della divisione interna Aliant Battery specializzata nei sistemi di accumulo, si è posto il problema di come agire quando la batteria si trova in stato di “scarica profonda”, ovvero quando il livello di carica delle singole celle risulta talmente basso da diminuire la tensione della batteria stessa. Questa situazione comporta un abbassamento di tensione tale da compromettere la funzionalità del BMS, che ha lo scopo di equalizzare le celle dopo ogni carica o scarica per portarle tutte allo stesso voltaggio e che, inoltre, regola e limita la corrente che la batteria riceve in fase di carica.
Mettere in carica una batteria in queste condizioni è un’azione che spesso risulta difficoltosa ed è a questo punto che entra in gioco la nuova scheda di recupero brevettata da Aliant Battery.
La scheda, infat ti, funge da filtro e invia una bassis sima corrente di ricarica al BMS che ne consente la riat tivazione, riportan do la batteria al livel lo minimo di tensione necessario per permet terne un corretto funzionamento e una ricarica effettiva.
La scheda è già disponibile e integrata a
Management System (BTMS), un sistema di gestione termico che estende le temperature di lavoro e ricarica fino a -30°C. Inoltre, le nuove batterie HV-R sono equipaggiate con una scheda HVIL (o interblocco ad alta tensione) e con una scheda GFD (Ground Fault Monitoring), un dispositivo di monitoraggio della dispersione verso terra rispondente a tutte le conformità e le certificazioni di sicurezza dei prodotti
bordo di tutte le batterie Aliant della serie EY, batterie standard modulari con tensione a 12 V e 24 V e capacità variabile da 50 a 400Ah.
Automotive, compresa la normativa ECE R10 Rev.5. Non poteva mancare, inoltre, un’attenzione particolare al post-vendita, da sempre uno dei fiori all’occhiello dell’azienda imolese, attraverso la possibilità di integrare un dispositivo di comunicazione 4G / WIFI / LTE / BLE per comunicare i dati principali di funzionamento al portale proprietario “Athena Portal”, gestito direttamente dai tecnici di assistenza Aliant Battery. Ciò consente di ottenere un sistema di monitoraggio da remoto che agevola il controllo costante della batteria, eventuali richieste di assistenza
UNA NUOVA CORRENTE
e una gestione del servizio postvendita rapida ed efficace.
Le varianti di ricarica
Grazie alla modularità costruttiva di Aliant Battery, la serie HV-R è composta da tre modelli, disponibili con 358 V DC, ma divisi in diverse capacità nominali: da 105 Ah e 37 kWh di energia totale, da 210 Ah e 75 kWh di energia totale e 285 Ah e 102 kWh di energia totale. Aliant Battery sta lavorando inoltre a un futuro ampliamento della gamma di batterie, con moduli a 650V. Per quanto riguarda la ricarica, la gamma di caricabatterie “on board” offerta da Aliant è composta da una serie di varianti che partono dai 3,7 kW monofase ai 22 kW trifase secondo IEC62196
Affiancata da ELSA Solutions, un’importante e innovativa azienda olandese esperta di tecnologie relative all’ecosostenibilità, la Hylife Innovations, ha completato con successo l’avviamento del primo sistema a idrogeno per cogenerazione di energia elettrica e termica denominato H2FCB, per alimentare e gestire le utenze elettriche e termiche di un quartiere residenziale a Stad aan‘t Haringvliet, nei Paesi Bassi. La progettazione dell’impianto, la fornitura del sistema a idrogeno e della batteria al litio LiFePo4 sono state realizzate interamente dal team interno di ELSA Solutions grazie all’apporto e alla collaborazione con il fornitore di celle a combustibile a idrogeno Loop Energy, che hanno permesso all’impianto di funzionare erogando energia elettrica e termica. Inoltre, l’elevato livello di ingegneria applicato ha permesso di massimizzare l’efficienza del sistema riutilizzando l’energia termica generata dalla cella a combustibile per gestire carichi come il riscaldamento e il raffreddamento delle unità abitative. Nell’installazione realizzata in Olanda sono presenti elettrolizzatori in grado di generare idrogeno verde 100% rinnovabile e di stoccarlo durante la stagione estiva, grazie alla sovrapproduzione di energia generata dai pannelli fotovoltaici. “Questo progetto pilota, iniziato nel 2022 e completato in soli 18 mesi, è solo la prima pietra miliare di un percorso che ci vedrà impegnati nello sviluppo e nell’ingegnerizzazione di una famiglia di Range Extender a idrogeno destinati principalmente ad applicazioni stazionarie”, ha dichiarato Davide Dal Pozzo, Project Manager di Aliant Battery. “Lasperanzaèchel’idrogenopossacontribuire in modo significativo a ridurre la dipendenza del mondo dal gas naturale e da fonti fossili e, quindi, condurre verso l’obiettivo della decarbonizzazione”.
Modo 3 Tipo 1 oppure Tipo 2. Inoltre, è disponibile una vasta serie di caricabatterie industriali stazionari da 18 a 60 kW, compatibili con le varie tensioni dei vari Paesi. Oltre a ciò, le batterie sono predisposte per poter essere ricaricate con infrastrutture di ricarica pubblica DC Modo 4, più comunemente conosciute con il nome di colonnine di ricarica “fast charge”, aspetto fondamentale per macchinari destinati a lavorare in ambienti urbani e che richiedono ricariche parziali molto rapide. Ma il team di Aliant Battery
è costantemente alla ricerca di nuove soluzioni e tecnologie per migliorare i propri prodotti: il reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda, infatti, sta lavorando a un PMS (Power Management System) che gestisca i vari comandi e riferimenti in modalità “open” agli altri componenti caratteristici di un powertrain ibrido o elettrico, quali ad esempio motori, generatori e sistemi di ricarica esterni, lasciando il massimo della flessibilità al costruttore del macchinario in termini di configurazione del veicolo. ■
SERVIZI
MAI ITALIA
LA CELEBRAZIONE DELL’ECCELLENZA
QUEST’ANNO L’AZIENDA DI ISOLA RIZZA (VR) FESTEGGIA I SUOI PRIMI 70 ANNI DI ATTIVITÀ. UN TRAGUARDO IMPORTANTE PER UNA REALTÀ CHE RAPPRESENTA OGGI UN’ECCELLENZA NELLA
FORNITURA DI PNEUMATICI OTR E INDUSTRIALI E NELLE RELATIVE ATTIVITÀ DI CONSULENZA, SERVIZIO E ASSISTENZA PER COSTRUTTORI E UTILIZZATORI DI MEZZI D’OPERA A LIVELLO INTERNAZIONALE
di Ettore Zanatta
U“n traguardo importante, ambizioso e da celebrare con orgoglio; il risultato di un continuo e coraggioso sguardo al futuro e di una costante ricerca di miglioramento”: con queste parole Federico Fiorini, Managing Director di Mai Italia, ha sottolineato la rilevanza del traguardo raggiunto quest’anno dalla società di Isola Rizza (VR), quello dei 70 anni di attività. Dal 1953, anno in cui l’azienda fu fondata dai fratelli Mai, oltre 10.000 utenti finali e di primo equipaggiamento di importanza internazionale l’hanno scelta come partner per la fornitura di pneumatici OTR e industriali, catene e cerchi ingegnerizzati di alta qualità per impieghi speciali nel movimento terra. Ma non solo, perché l’attività di Mai Italia si rivolge anche a svariati ambiti della movimentazione industriale e portuale. Un traguardo festeggiato a più riprese quest’anno, avendo l’azienda veronese partecipato ad alcuni eventi di ampio respiro - tra questi il SaMoTer di Verona lo scorso aprile e l’edizione 2023 di CavaExpoTech, svoltasi presso la cava Vezzola di Lonato (BS), in giugno - in cui abbiamo avuto l’occasione di riscontrare l’interesse che ruota intorno a questa dinamica realtà e di stilare lo stato dell’arte proprio con il suo Managing Director.
“Integrità”, “Affidabilità”, “Entusiasmo” e “Ambizione” sono termini che Mai Italia utilizza spesso quando descrive la sua attività. Si può aggiungere anche la parola “Servizio” che, al pari dei prodotti commercializzati, rappresenta oggi il presente e il futuro dell’azienda…
“Assolutamente. Il futuro di Mai Italia è orientato senza dubbio al servizio. Oggi la ‘squadra’ che compone l’azienda, costituita da circa 20 persone molto affiatate tra loro, è composto da un mix di esperti dei settori in cui operia-
mo, in grado di garantire una consulenza tecnica d’eccellenza, e da giovani talenti ambiziosi e appassionati, a disposizione dei nostri clienti e sempre pronti a soddisfare le esigenze con tempismo, affidabilità e competenza. Che sono poi i valori di Mai Italia. Dalla nostra sede di Isola Rizza raggiungiamo ogni angolo del mondo, per affiancare i nostri partner a ogni latitudine e offrire loro le migliori soluzioni tecniche disponibili. Forniamo la risposta professionale più adeguata e ‘customizzata’ per ogni settore e applicazione, consulenza e assistenza presso cave e
cantieri di costruzione, acciaierie, porti, interporti, siti industriali e di recupero e gestione di rifiuti solidi urbani, nonché direttamente a costruttori di macchine operatrici e ‘international contractor’. La specializzazione dei nostri operatori, che lavorano in completa autonomia, garantisce l’esecuzione dei lavori in sicurezza, con professionalità e rapidità, al fine di ridurre i tempi di fermo macchina. Il servizio di assistenza include anche la riparazione di pneumatici e cerchi, l’inversione, il riempimento antiforatura e antiscoppio eseguito con materiale Carpenter di primaria qualità, oltre al montaggio di pneumatici superelastici con cerchio fino a 25””.
Quali sono i vantaggi di cui può beneficiare chi sceglie come partner Mai Italia?
“Vantaggi in termini di sicurezza, performance e riduzione dei costi. Una garanzia, questa, che possiamo offrire essendo tutto ciò il risultato ambizioso e concreto di un’elevata professionalità e competenza. Suggeriamo ai nostri clienti la migliore opzione possibile per le sue esigenze, gli ga-
SERVIZI
dustriale a marchio Yokohama. Un accordo siglato con la Yokohama Italia di Carpenedolo (BS), sede italiana della storica società giapponese, sviluppato poi dal 2022 con Yokohama OffHighway Tires. Siamo molto soddisfatti di questo sodalizio professionale, che ci ha permesso di introdurre un prodotto di altissima qualità nella gamma proposta alla nostra clientela. Questa collaborazione si è inserita in un ampio progetto di investimenti che ha coinvolto la nostra intera struttura - destinati a rinnovare le attrezzature, a formare il personale esistente a nuovi addetti, a ottimizzare la logistica di magazzino e a introdurre nuovi servizi informatici - e si è collocata a conclusione di un periodo che ha fatto registrare una crescita importante del nostro fatturato. Crescita che sta continuando tuttora”.
Il termine “servizio” implica più attività. Quali sono quelle su cui ha maggiormente investito Mai Italia?
DAL 1953, OLTRE 10.000 UTENTI FINALI E DI PRIMO EQUIPAGGIAMENTO DI IMPORTANZA INTERNAZIONALE HANNO SCELTO MAI ITALIA COME PARTNER PER LA FORNITURA DI PNEUMATICI OTR E INDUSTRIALI, CATENE E CERCHI INGEGNERIZZATI DI ALTA QUALITÀ NELLA MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE E PORTUALE, OLTRE CHE NEL MOVIMENTO TERRA
rantiamo disponibilità e vicinanza in qualsiasi momento e luogo, gli offriamo sempre il miglior servizio grazie a mezzi attrezzati allo stato dell’arte, oltre naturalmente al fatto che i migliori marchi di pneumatici OTR mondiali si affidano a Mai Italia in qualità di dealer esclusivo, consentendoci di proporre una gamma di prodotti molto ampia, dal ‘premium’ al ‘value’, in grado di soddisfare ogni specifica esigenza”.
Uno dei marchi a cui si è fatto riferimento è Yokohama, con il quale Mai Italia ha avviato un rapporto commerciale di distribuzione dal 2018…
MAI ITALIA SI
DEDICA ALLO SVILUPPO, ALLA DISTRIBUZIONE E AL SERVIZIO ASSISTENZA DI PNEUMATICI E CERCHI DI ALTA QUALITÀ PER IMPIEGHI SPECIALI
“ „
“Sì, a partire dal 1° gennaio 2018 siamo distributori esclusivi sul territorio italiano degli pneumatici OTR movimento terra, genio civile e da movimentazione in -
“Un esempio è la nostra piattaforma B2B, che permette di essere sempre aggiornati su tutte le opzioni e le disponibilità in termini di prodotto e sui relativi arrivi, in tempo reale. Da evidenziare anche ‘MaiTech Box”, un’app che consente di monitorare le prestazioni degli pneumatici presso le flotte dei clienti, rilevandone il consumo e lo stato, con database interno e con la possibilità di integrazione digitale tramite sensori. Sempre presso il cliente, direttamente in cantiere, garantiamo un servizio operativo efficace e di sostituzione pneumatici grazie alla nostra flotta di cinque mezzi, tra i quali spicca uno Scania equipaggiato con gru Haib 232 e personalizzato con la livrea MaiTech. Si tratta di un vero e proprio ‘manipolatore’ capace di afferrare ruote fino alla misura 27.00R49 o 45/65R45,
grazie a un’apertura di 2,7 m e a uno sbraccio di 10 m. Il mezzo è dotato di un gruppo generatore/compressore che assicura una completa e rapida esecuzione dei lavori in completa autonomia; grazie a un’elettropompa dedicata per la gru questa officina mobile di grandi dimensioni è in grado di lavorare all’interno di siti industriali in modalità completamente elettrica. Recentemente abbiamo ordinato altri due ca -
mion Scania, oltre a quello citato già in dotazione, che saranno disponibili entro fine anno, portando la flotta Service a sette unità”.
In occasione degli eventi a cui avete partecipato quest’anno avete sottolineato anche l’importanza che riveste il marchio MaiTech all’interno dell’attività di Mai Italia
“MaiTech è un’azienda consociata di Mai Italia nata nel 2005 che pro-
getta, ingegnerizza e produce alcuni dei migliori pneumatici da miniera, OTR, edili e industriali al mondo. Un fornitore di sistemi di pneumatici completamente integrato che progetta e produce prodotti di altissima qualità, basati su soluzioni ingegnerizzate per le applicazioni più difficili. Soluzioni che nascono facendo tesoro dei feedback provenienti dagli utenti e che racchiudono in sé i più alti standard ingegneristici”. ■
MAI ITALIA GARANTISCE UN SERVIZIO EFFICACE DI SOSTITUZIONE PNEUMATICI ANCHE DIRETTAMENTE IN CANTIERE, GRAZIE AI SUOI CINQUE MEZZI ALLO STATO DELL’ARTE. NELLA FOTO, IL ‘MANIPOLATORE’ CAPACE DI AFFERRARE RUOTE FINO ALLA MISURA 27.00R49 O 45/65R45, GRAZIE A UN’APERTURA DI 2,7 M E A UNO SBRACCIO DI 10 M
Dossier
COMUNICARE SICUREZZA
LA
Garantire la sicurezza nei cantieri è sempre più una priorità per tutte le aziende, le imprese di costruzioni e i committenti. Il cantiere è uno dei luoghi di lavoro più a rischio, dov’è facile incorrere in eventi accidentali o infortuni sul lavoro. Guardando i dati Inail, sono circa 30.000 gli infortuni ogni anno e di questi il 20% è interessato dalle attrezzature di lavoro e una parte di questi infortuni sicuramente coinvolge macchine movimento terra. L’edilizia registra poi il 15% dei morti sul totale; le conseguenze più gravi nei cantieri arrivano dalle cadute dall’alto e negli incidenti durante le attività di scavo.
Uno dei momenti più pericolosi è rappresentato da quelle fasi in cui si lavora a una certa altezza e la caduta ha quasi sempre conseguenze gravi. Così come negli scavi o l’abbattimento di muri. Sono tutti aspetti che quando s’innesca il meccanismo infortunistico possono avere conseguenze importanti. L’edilizia nell’era a ridosso dell’emergenza Covid ha visto una esplosione davvero importante. Il boom del settore legato soprattutto agli incentivi del Superbonus ha portato quindi a una proporzionale e drammatica crescita anche degli infortuni, che negli ultimi tempi sembrano però fatto registrare un arresto.
Dati confortanti
Nonostante l’aumento delle segnalazioni nell’ultimo anno, i tassi di mortalità delle principali tipologie di incidenti sono diminuiti, secondo l’ultimo rapporto dell’International Powered Access Federation (IPAF), basato sull’analisi degli incidenti registrati attraverso il suo Portale di segnalazione degli incidenti. Secondo i dati raccolti, nel 2021 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e ottobre sono state 448.110 (+6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020), mentre sono 1.017 quelle per infortuni con esito mortale (-1,8%).
In termini di incidenti che hanno provocato decessi o lesioni gravi,
le cadute dalla piattaforma sono rimaste la causa più comune, seguita dai ribaltamenti.
Nel 2022 i principali settori di segnalazioni sono stati l’attività di noleggio, l’edilizia e il Facilities
Management. Si sono registrati 45 decessi e 39 lesioni gravi nell’edilizia, una diminuzione del numero di morti segnalati nel 2021, anno che ha registrato 55 morti. Nel Facilities Management si sono registrati 15 morti, in calo rispetto al 2021, e l’attività di noleggio ha registrato tre morti nel 2022, gli stessi del 2021, e 19 lesioni gravi. Le principali categorie di PLE coinvolte sono state le macchine di tipo 3°, con 217 incidenti (26%), seguite dai veicoli 3b su 197 (24%) e dai veicoli 1b su 152 (18%). Rispetto al 2021, le PLE 3a hanno registrato 60 segnalazioni in più, per sostituire le macchine 3b nella maggior parte dei casi.
Da una parte i dati sembrano esse-
re incoraggianti grazie all’aumento delle segnalazioni, sia in termini di numero di segnalazioni ricevute in totale che di paesi segnalanti, ma è ancora troppo alto il numero dei decessi. Per ridurre sensibilmente il rischio di incidenti e la probabilità di accadimento di eventi potenzialmente dannosi sono necessari strumenti preventivi come la formazione, l’informazione e l’addestramento dei lavoratori. Gli operatori devono adottare comportamenti virtuosi durante l’impiego di macchine e accessori. Il ruolo attivo degli operatori che utilizzano tali macchine concorre fattivamente a lavorare in piena sicurezza e a ridurre il rischio di incidenti. Resta quindi particolarmente importante analizzare le tendenze ed essere maggiormente consapevoli dei rischi cui si va incontro per essere in grado di prevenire gravi incidenti.
Approccio culturale
Secondo Maurizio Quaranta, responsabile IPAF per l’Italia, “la situazione è drammatica, purtroppo ci
giungono quotidianamente notizie di incidenti e decessi ed è soprattutto il lavoro in quota quello più soggetto. La colpa? La nostra ‘testa’, il nostro approccio sono i principali colpevoli. Non si parla, infatti, di determinate condotte, ma bisogna purtroppo puntare il dito verso un tipo di approccio che si ha nel nostro Paese, un mix di menefreghismo, machismo e superficialità che porta i lavoratori, tutti i lavoratori, anche quelli in ufficio, a non prestare la debita attenzione a tutto quello che ruota attorno alla loro at-
SICUREZZA ANCHE PER IL NOLEGGIO
Le soluzioni di Kiwitron - azienda specializzata nello sviluppo e produzione di dispositivi all’avanguardia per la digitalizzazione e la sicurezza della flotta - rappresentano una soluzione innovativa per il noleggio. I prodotti di Kiwitron permettono infatti l’analisi dei dati relativi alle macchine (efficienza, ore d’uso effettivo, urti, stato delle batterie con relative anomalie, stile di guida degli operatori, accessi, mancati incidenti) e il sensibile aumento della sicurezza sul lavoro. Le tecnologie impiegate comprendono hardware e software, integrati con intelligenza artificiale e robotica. Nei cantieri e nell’utilizzo di macchine per il sollevamento la sicurezza e la prevenzione del rischio sono questioni centrali. Spesso i pericoli a bordo
di macchine come gru o carroponti derivano dall’uso errato dei mezzi o da imprevisti che provocano ribaltamenti e collisioni con altri veicoli o pedoni. Per questo, nel lavoro ad alta quota è consigliato mettere in atto i sistemi di sicurezza da cantiere. Fornire agli operatori dispositivi di assistenza alla guida riduce il rischio di incidenti, quindi gli infortuni
tività. Quante volte ho sentito dire ‘ho sempre fatto così, ‘beh, salgo solo un secondo’, ‘cosa sarà mai, salgo un attimo’… Ecco, sono questi i fattori di rischio in Italia che inducono i lavoratori ad affrontare con sufficienza ogni attività. Tutto questo mix che ho elencato porta poi ad affrontare con superficialità tutti quegli step obbligatori per legge, dalla valutazione dei rischi alla formazione, dall’abbigliamento alla manutenzione di macchinari e attrezzature. Ci vuole ‘testa’ e rispetto della norma, ci vuole senso di responsabilità da parte di tutti. Controlli e formazione sono indubbiamente due elementi cardine, entrambi delegati a figure esterne al cantiere e/o al sito produttivo. È necessario che controllori e formatori usino tutta la loro esperienza, conoscenza e professionalità per eseguire al meglio il proprio lavoro. Anch’essi, quindi, come tutti coloro che lavorano in cantiere, devono mettere in campo il proprio senso di responsabilità seguendo le indicazioni di legge. Bisogna sottolineare che la nostra normativa – spesso tanto vituperata – è una norma completa, che richiede soltanto di essere rispettata”.
sul lavoro. Kiwitron propone due dispositivi di Safety Mitigation e assistenza alla guida: Anticollisione (sensore anticollisione dotato di tag pedone) e Kiwi-eye (sistema di visione con Intelligenza Artificiale per il rilevamento di pedoni, mezzi e segnaletica). Le soluzioni Kiwitron nascono dall’esigenza di ottimizzare le prestazioni e, allo stesso tempo, migliorare le condizioni di lavoro mettendo in sicurezza gli operatori.
IPAF continua a consentire a tutti gli operatori e i supervisori di segnalare gli incidenti in modo rapido, semplice e, se lo desiderano, in modo anonimo tramite la sua app.
Continua Quarata: “Tutti i progetti di IPAF, dalle campagne di sicurezza ai corsi di formazione, nascono e crescono grazie alle indicazioni che riceviamo dal nostro Portale di segnalazione degli incidenti, un’enorme banca dati attiva da 10 anni che permette a tutti coloro che lo desiderano di segnalare incidenti o ‘quasi’ incidenti’. Tutti i risultati che raccogliamo ci danno il vero polso della situazione dell’utilizzo delle PLE nel mondo. Questi dati quindi ci portano a creare nuove campagne di sicurezza, ad aggiornare o creare nuovi corsi di formazione. Due esempi?
Il primo è legato al fatto che abbiamo ravvisato nell’elettrocuzione un problema molto importante, da lì la creazione di materiale ad hoc, come poster e video, per sensibilizzare sul tema. Il secondo è il fatto che anni fa abbiamo scoperto che il 30% degli incidenti in cantiere avviene durante le fasi di carico e scarico delle attrezzature in cantiere: da questa ragione parte la decisione di creare un corso apposito per quelle figure impegnate per l’appunto nelle fasi di carico e scarico di PLE o macchine movimento terra dai car-
relloni in cantiere. IPAF non eroga formazione direttamente, i centri di formazione che in Italia e nel mondo hanno sposato le nostre modalità didattiche possono fornire formazione per operatori di PLE, PLAC o HOIST, oltre naturalmente del corso di carico-scarico di che ho appe-
na citato, nonché un corso per manager che ha l’obiettivo di formare RSPP e progettisti circa uso e potenzialità delle PLE, perché il più delle volte l’incidente nasce in ufficio. Con il mio team di lavoro cerchiamo di presidiare il comparto produttivo delle PLE in Italia supportandolo in
NUOVI SISTEMI DI SICUREZZA PER LE MACCHINE
Volvo Trucks sta introducendo una serie di nuovi sistemi di sicurezza per i suoi veicoli come l’Assistenza Frontale a Corto Raggio. Il sistema è progettato per avvertire il conducente in caso di rischio imminente di collisione nella zona di rischio di fronte al veicolo tramite un radar anteriore e una telecamera e per avvertire il conducente in caso di rischio imminente di collisione. Un’altra caratteristica è un nuovo sistema di allerta al momento dell’apertura di una portiera. Questo sistema è progettato per avvertire se un pedone, un ciclista o un’auto si avvicina al veicolo da dietro, sullo stesso lato del veicolo dove è aperta la portiera.
“Sviluppiamo e introduciamo costantemente sistemi di sicurezza aggiuntivi”, afferma Anna Wrige Berling, Traffic & Product Safety Director presso Volvo Trucks. “Il nostro obiettivo è quello di migliorare le capacità del conducente, contribuendo a proteggere sia loro che le persone con cui condividono la strada. In Volvo Trucks la nostra visione a lungo termine è zero incidenti e la sicurezza è al centro di tutto ciò che facciamo. Con questi nuovi sistemi facciamo passi importanti per raggiungere questi obiettivi”.
Secondo il report globale IPAF sulla sicurezza, la folgorazione è al secondo posto tra le cause di incidente, anche mortale, per gli utenti delle PLE. Per questo motivo CMC ha deciso di presentare sul mercato la sua i23, primo modello della nuova serie “i” elettricamente isolata fino a 46 kV. Il rischio di folgorazione non riguarda solo coloro che lavorano sulle linee elettriche a media e alta tensione, ma anche coloro che si trovano nelle vicinanze. Infatti, il rischio di folgorazione aumenta quando diminuisce la distanza dalla linea elettrica. La CMC i23 è progettata per ridurre al minimo questo rischio, grazie alla cesta monoposto in vetroresina e agli speciali bracci in fibra, uniti all’impiego di materiali speciali come olio e tubi non-conduttivi.
Dossier
Maggiori controlli sulla formazione
tutto e per tutto. In più, sovraintendiamo ai centri di formazione circa una quarantina sparsi in Italia. Ultimamente siamo impegnati nella digitalizzazione dei processi didattici, nella nascita ‘annuale’ del nostro house organ IPAF Informa, mentre
sul versante della sicurezza siamo impegnati nella divulgazione di una linea guida sull’utilizzo delle PLE su strade pubbliche e una sui rischi derivanti dall’elettrocuzione. Inoltre, al prossimo GIS festeggeremo i 40 anni della nostra associazione”.
IDEE INNOVATIVE PER LA SICUREZZA
L’Ente Scuola Edile - CPT della Provincia dell’Aquila (ESE-CPT) sta portando avanti il progetto “IoT- Salute e Sicurezza”, che prevede la produzione di una serie di dispositivi indossabili per memorizzare e trasmettere informazioni sull’ambiente circostante (temperatura aria, qualità aria, presenza rilevante di uno o più sostanze gassose nocive), sullo stato di salute del lavoratore (temperatura corporea, individuazione di situazioni di rischio (accelerazioni anomale date da cadute o forti impatti) e sulle “best practices” da adottare in cantiere, come la rilevazione di presenza di DPI e relativa corretta applicazione.
In Lazio, invece, l’ESEVCTP Viterbo ha dato il via al progetto “Umbrella Safety Intranet in Cantiere”, che prevede la realizzazione di un impianto basato sulla tecnologia dell’identificazione a radiofrequenza (RFID) posizionato nei cantieri edili, in grado di fornire un insieme di dati in tempo reale che, se op-
portunamente utilizzati e combinati, implementano e migliorano la sicurezza dei lavoratori sul cantiere e nei luoghi di lavoro in generale. I sistemi IoT sono stati utilizzati anche nel progetto Smart Safety, pensato dall’Università degli Studi di Brescia1, che ha l’obiettivo di sviluppare un Proximity Warning System (PWS) basato su sistemi di sensorizzazione a tutela della sicurezza dei lavoratori in cantiere nel caso di rischio di travolgimento e investimento da parte di un mezzo d’opera in movimento. Questo sistema è in grado di tracciare in tempo reale la posizione di lavoratori e mezzi d’opera e di inviare un segnale di allerta agli operatori nel caso in cui le reciproche posizioni siano considerate “a rischio” a causa
Anche Formedil, l’ente paritetico nazionale per la formazione, la sicurezza e i servizi per il lavoro, con le sue 120 scuole sul territorio nazionale, può garantire la giusta formazione in diverse realtà locali per l’aggiornamento continuo e la crescita professionale costante di tutte le figure coinvolte nel processo produttivo edilizio, come racconta Stefano Macale, direttore di Formedil: “Il tema della sicurezza è sempre all’ordine del giorno, perché purtroppo viene spesso percepito dalle aziende come un elemento estraneo alla produzione, ma bisogna invece pensare che ne è una parte fondamentale. Non è un problema normativo, perché le leggi nel nostro Paese al riguardo ci sono e sono molto chiare, ma sembra proprio essere un problema di sensibilizzazione e consapevolezza. Quello che soprattutto man-
di un’eccessiva prossimità secondo una scala di rischio incrementale precedentemente definita. La Safety App è uno strumento pensato da CPT Puglia Centrale e INAIL ed è scaricabile sul proprio smartphone. L’app si pone come obiettivo prioritario quello di fornire elementi di informazione, di formazione e di prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro. Si compone di circa 250 schede con video animazioni sulla corretta esecuzione delle fasi di lavoro e relativa valutazione dei rischi con modalità “a semaforo”, di circa 100 video dedicati ai dispositivi di protezione individuale ed è tradotta in cinque lingue, le più utilizzate nei cantieri edili della Puglia, e non solo, ovvero italiano, inglese, francese, albanese e rumeno.
ca, secondo me, sono i controlli, non tanto sulle aziende o direttamente in cantiere, ma sugli enti che certificano e che fanno formazione in materia di sicurezza. Purtroppo, infatti, chi eroga corsi di formazione non sempre offre un servizio adeguato e si continuano a riscontrare così carenze nella valutazione dei rischi dovute soprattutto alla mancata o sommaria formazione con corsi mai erogati o attestati a posteriori. La sicurezza non è solo un dovere da ottemperare rispettando norme, ma dev’essere vista come un investimento. Da diversi anni ci facciamo promotori del Premio ‘Innovazione tecnologica nella sicurezza delle costruzioni’, per aumentare il diffondersi di una cultura della sicurezza basata su strumentazioni innovative e tecnologicamente avanzate. Anche da parte nostra abbiamo alcune scuole sul territorio che hanno avviato un progetto innovativo chiamato il ‘Bollino Sicurezza nei cantieri’, un riconoscimento che attesta la virtuosità delle imprese disponibili ad aprire i propri cantieri a un’azione costante di monitoraggio, controllo e prevenzione in materia di sicurezza sul lavoro, da parte dei tecnici dei nostri enti bilaterali. Questa tipologia di interventi sarebbe auspicabile venisse portata avanti da più aziende, che potrebbero avere la garanzia di essere completamente a norma e non riscontrare problematiche in caso di controllo. Dovrebbe esserci in tal senso una maggiore collaborazione con gli organi di controllo, che potrebbero inter-
venire con minore frequenza e risparmiare tempo e costi. Pensiamo anche sia molto importante sensibilizzare il mondo delle costruzioni partecipando a fiere e convegni. Saremo ad esempio a SAIE Bari con un nostro stand, dove presenteremo i dati di monitoraggio annuali”.
La fiera sarà anche l’occasione per Ediltrophy 2023, la manifestazione nata nel 2008 per volontà delle Parti Sociali dell’edilizia e organizzata da Formedil in collaborazione con SAIE, il Salone internazionale dell’edilizia, per promuovere la formazione, il lavoro regolare e la sicurezza in edilizia. La gara di arte muraria si articolerà anche quest’anno in due fasi: le selezioni regionali o interregionali e la finale nazionale. Le squadre in gara, composte ciascuna da due muratori, sono suddivise in due categorie, Junior e Senior, a seconda del grado di esperienza e del livello contrattuale. La squadra vincitrice della finale riceverà il titolo di “Squadra di muratori dell’anno” per la sua categoria. Premio speciale di particolare importanza sarà assegnato anche alla squadra che si distinguerà nel lavorare in sicurezza. Inoltre, menzione speciale sarà data ai ragazzi giovani in obbligo formativo che gareggeranno nella categoria Junior, vere e proprie promesse del settore. La finale 2023 si svolgerà al Saie Bari il 21 ottobre 2023. ■
SICUREZZA “A FUMETTI”
Edito da EPC Editore, il volume “Sicurezza nei cantieri illustrata” si pone come volume in grado di semplificare quello che bisogna sapere sulle disposizioni tecniche in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. Un’opera unica nel suo genere ed essenziale per chi si occupa di sicurezza in grado di rendere più facile e largamente comprensibili le tematiche legate della si-
curezza. Tutti i commi degli articoli del Capo II, Titolo IV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., con i relativi allegati sono rappresentati graficamente per facilitare la comprensione delle disposizioni legislative a contenuto tecnico da parte di una platea di addetti ai lavori molto eterogenea. Il manuale contiene il testo della legge trasformato in disegni esemplificativi dei vari precetti in esso contenuti, accompagnati da spiegazioni tecniche che possono sempre essere di supporto ai lettori. L’opera si rivolge complessivamente a tutti gli addetti ai lavori nei cantieri temporanei o mobili: dai datori di lavoro, dirigenti, preposti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, responsabili del servizio di prevenzione e protezione e lavoratori delle imprese del settore delle costruzioni fino ai coordinatori per la sicurezza.
ANNIVERSARIO IN QUOTA
L’AZIENDA PIEMONTESE, SPECIALIZZATA NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE DI PIATTAFORME
AEREE, FESTEGGIA QUEST’ANNO IL SUO 25° ANNIVERSARIO DI PARTNERSHIP CON HAULOTTE.
UNA COLLABORAZIONE DI SUCCESSO CHE GUARDA AL FUTURO
Presidiare un mercato altamente competitivo e diversificato in svariate declinazioni e settori applicativi come quello del sollevamento richiede - oltre a soluzioni di qualità, affidabili e supportate da un’efficace rete di assistenza - la capacità di coglie-
re le opportunità strategiche offerte da relazioni e partnership. È proprio questa la filosofia alla base della collaborazione tra SAVIS, azienda specializzata nel settore della distribuzione di piattaforme aeree, e Haulotte. La collaborazione tra queste due aziende è iniziata nel 1998: un
rapporto che dura da un arco di tempo così lungo è una rarità, soprattutto considerando alle fasi di mercato che hanno contrassegnato il periodo “storico” in oggetto. Nonostante i cambiamenti intervenuti nel frattempo nelle strutture, nell’organizzazione e nella proposta commerciale di entrambe le aziende, in questi 25 anni SAVIS e Haulotte hanno continuato a lavorare in stretta collaborazione, grazie a una visione del mercato dinamica e attenta alle sue evoluzioni e trasformazioni.
Passione e determinazione
Se negli anni Haulotte è stata in grado di diventare un punto di riferimento nel mondo delle piattaforme di lavoro aereo e di affermarsi come azienda leader del settore del sollevamento, con una rilevante crescita anche nel mercato italiano, il CEO di SAVIS, Flavio Barosso, ha guidato la sua azienda con passione e determinazione, trasformandola da una piccola realtà a uno di principali distributori di piattaforme aeree con circa 25 dipendenti e molti altri col-
laboratori. Grazie alla sua visione strategica, SAVIS ha raggiunto risultati importanti, vendendo più di 450 macchine l’anno e consolidando la sua posizione di rilievo sul mercato, con un fatturato che negli ultimi anni supera i 20 milioni di euro. Fin dalla sua fondazione SAVIS ha compreso l’importanza di offrire piattaforme aeree che permettano di risparmiare tempo di esecuzione e rendano il lavoro più semplice, efficiente e sicuro. Per questo motivo ha decido di puntare fin dalla sua costituzione sul marchio francese Haulotte, comprendendo il potenziale di sviluppo di questa tipologia di macchine da lavoro nel nostro Paese.
E fin da subito ha riscontrato sul territorio un notevole interesse e una sempre maggior richiesta di queste macchine, in molti settori, da quello edilizio a quello industriale.
“ Quando abbiamo deciso di intraprendere questo percorso con Haulotte - racconta Barosso - abbiamo prima di tutto fatto un’attenta analisi dei fenomeni in atto per orientarci verso quei segmenti di prodotto e tipologie di utilizzatori che a nostro avviso avrebbero potuto offrirci le prospettive più interessanti. Haulotte, oltre ad avere standard qualitativi sicuramente tra i migliori sul mercato, è un’azienda che condivide i nostri stessi valori e la stessa filosofia lavorativa e come noi si pone nei confronti dei suoi clienti come supporto tecnico operativo. Questo è un grosso valore aggiunto che riscontriamo
quotidianamente. Oltre alla qualità delle piattaforme, quello che da sempre ci unisce ad Haulotte è la possibilità di avere ottime relazioni personali. Ci interfacciamo con persone competenti, affidabili e disponibili e questo al giorno d’oggi è un grande valore aggiunto”.
Sinergia totale
SAVIS opera tramite due sedi operative, la principale di San Mauro Torinese (TO) e la filiale di Brugherio (MI), per garantire una copertura completa del territorio. Entrambe le strutture dispongono di officine post-vendita composte da un team di esperti altamente specializzati, con un magazzino ricambi ben fornito. Grazie a questa organizzazione, SAVIS accompagna i suoi clienti lungo l’intero ciclo di vita delle piattaforme aere acquistate, offrendo un servizio di assistenza completo che garantisce la massima soddisfazione e fiducia dei clienti.
“In questi 25 anni di collaborazionecontinua Flavio Barosso - SAVIS ha commercializzato oltre 3.000 piattaforme Haulotte nel Nord Ovest, sua area di riferimento”. Ma non si tratta solo di vendere: la crescita passa anche attraverso altri fattori fondamentali, quali i servizi e la capacità di offrire soluzioni sempre tecnologicamente all’avanguardia e rispondenti alle esigenze degli operatori. Da sempre Haulotte è impegnata sul fronte dello sviluppo di nuovi prodotti, sistemi e tecnologie, con focus principali su due temi: sicurezza degli operatori e sostenibilità ambientale. “In questo SAVIS ha sempre supportato il brand Haulotte - prosegue Barosso - affiancando nel corso degli anni all’attività di vendita altri servizi, tra cui l’organizzazione di corsi di formazione per piattaforme aeree e attività formative finalizzate alla conoscenza e al rispetto delle principali norme di sicurezza nell’uso di macchine mobili nei lavori in quota. La sinergia tra SAVIS e Haulotte è quindi un risultato straordinario, che dimostra l’inces-
DISTRIBUZIONE L’OPINIONE
NICOLA VIOLINI
DIRETTORE GENERALE HAULOTTE ITALIA
“La collaborazione con SAVIS ci ha aiutato a crescere nel mercato italiano, permettendoci di distribuire le piattaforme Haulotte in modo molto capillare. Al fianco di SAVIS abbiamo potuto intraprendere un percorso di sviluppo prima in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta e, poi, in Lombardia, quando SAVIS ha allargato il suo raggio di azione e ha ampliato il suo mercato. Non possiamo che essere riconoscenti a SAVIS per il lavoro che ha fatto per la diffusione e promozione del marchio Haulotte. La caratteristica principale di SAVIS è stata da sempre quella di essere un dealer ‘puro’ e ciò è molto apprezzato dai suoi clienti, che non lo vedono come un competitor. In più, l’azienda è in grado di supportare in modo estremamente efficace i propri clienti: la sua struttura è officina autorizzata di primo livello e copre il territorio anche dal punto di vista dell’assistenza. Siamo così fortemente uniti negli intenti che se un cliente si rivolge a SAVIS è come se si rivolgesse direttamente ad Haulotte
Italia, perché può trovare la stessa assistenza e la medesima attenzione nel risolvere problematiche o soddisfare le sue necessità. Non vediamo l’ora di programmare insieme i prossimi 25 anni di questa collaborazione”.
ENTRAMBE LE STRUTTURE DI SAVIS
DISPONGONO DI OFFICINE POSTVENDITA COMPOSTE DA UN TEAM DI ESPERTI ALTAMENTE SPECIALIZZATI, CON UN MAGAZZINO RICAMBI
BEN FORNITO. GRAZIE A QUESTA ORGANIZZAZIONE, L’AZIENDA
ACCOMPAGNA I PROPRI CLIENTI
LUNGO L’INTERO CICLO DI VITA DELLE
PIATTAFORME AERE ACQUISTATE, OFFRENDO UN SERVIZIO DI ASSISTENZA COMPLETO
sante impegno di entrambe le realtà nel fornire una rete di distribuzione efficiente insieme a soluzioni innovative. Una partnership che vuole e deve essere sottolineata con soddisfazione e orgoglio. Questo traguardo, infatti, segna anche l’inizio di una nuova fase, ricca di nuove opportunità da cogliere insieme. La bellezza di con-
dividere una storia di successo è la possibilità di continuare a scrivere il suo futuro. SAVIS - con l’attenzione e l’impegno che la contraddistingue da anni, sceglie di continuare a fare della soddisfazione del cliente la sua missione prioritaria e desidera ringraziare Haulotte per la fiducia e la collaborazione durante questi 25 anni. Confermandosi primo distributore italiano, SAVIS è orgogliosa di festeggiare questo traguardo con Haulotte, sottolineando gli straordinari risultati ottenuti, che le garantiscono di essere uno dei principali clienti europei. Uno straordinario traguardo da celebrare insieme, in vista di molti altri successi da raggiungere fianco a fianco”. ■
PIATTAFORME ALL’OPERA TRA EVENTI MUSICALI E CANTIERI NAVALI
TRA PALCO E REALTÀ
DUE PIATTAFORME JLG, UNA
ULTRA 1350SJP E UNA 1500SJ, SI SONO MESSE IN EVIDENZA
DURANTE L’ALLESTIMENTO
DEL PALCO DI UNO DEI GRUPPI
MUSICALI ITALIANI PIÙ
ACCLAMATI DEL MOMENTO, MENTRE DIVERSE ALTRE UNITÀ
DELLO STESSO MARCHIO
SONO STATE UTILIZZATE
NEL PORTO DI GENOVA PER LA MANUTENZIONE DELLE
NAVI, PROGRAMMATA PER GARANTIRE LA SICUREZZA
E L’AFFIDABILITÀ DELLE IMBARCAZIONI
di Ettore ZanattaEventi, spettacoli all’aperto, concerti: sono tutti ingredienti, questi, che ogni anno danno forma all’estate. Anche quest’anno il periodo estivo si è caratterizzato da innumerevoli iniziative musicali che hanno costituito la colonna sonora di vacanzieri e non, che hanno affrontato ambientazioni delle più varie, districandosi tra giornate spesso torride a momenti temporaleschi che stanno caratterizzando il cosiddetto “cambiamento climatico”. Tra i gruppi musicali nostrani che si sono resi protagonisti nell’estate 2023 ci sono senz’altro i Måneskin, la nota band romana che - dalla vittoria a Sanremo 2021, prima, e dell’Eurovision Song Contest, poi - ha conquistato sempre più fama, superando i confini europei e spingendosi anche in America dove, come noto, ha avuto il privilegio
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di “aprire” il concerto dei Rolling Stones. La scorsa estate il gruppo ha deciso di fissare il proprio debutto in Europa del tour mondiale “Loud Kids Tour 2023” a Pesaro, città dove fecero l’audizione per la trasmissione “X Factor” e da cui tutto è cominciato.
Uno “spettacolo” di piattaforme
Quando si tratta di allestire il concerto di una delle band internazionali più in voga del momento utilizzare le macchine e le attrezzature più adeguate per svolgere tutti gli interventi necessari fa davvero la differenza. Un concerto di questo calibro, infatti, ha previsto una scenografia impressionante, che ha trasformato la Vitrigo Arena di Pesaro in una cornice spettacolare: un enorme palco con schermi laterali che ha ricordato quello che la band ha calcato negli ultimi tour in America, un’imponente struttura semovente di oltre 150 m sopra il palco per reggere i 300 corpi illuminanti dell’impianto luci, che si è scomposto e ricomposto in continuazione creando cascate di luci che hanno inondato i musicisti in modo sempre diverso.
Ma anche un impianto audio che ha sostenuto suoni al di sopra dei 100 dB e ha reso l’esperienza coinvolgente e fisicamente intensa. Allestire tutto questo, quindi, come accennato, ha richiesto competenze e mezzi all’altezza delle necessità.
Per questo motivo una delle più importanti società di organizzazione di eventi e spettacoli in Italia si è rivolta un’altra volta alla O.MEC di Ancona per questo importante appuntamento, come in passato
aveva già fatto per allestire i concerti di Vasco Rossi, di Ultimo e di Jovanotti. L’organizzazione del concerto ha potuto contare sulla consulenza tecnica immediata dell’azienda marchigiana per la scelta dei mezzi più idonei, nonché sull’assistenza continua durante tutto il periodo di lavoro. La categoria delle PLE rappresenta la principale tipologia di business per la divisione Noleggio di O.MEC, che mette a disposizione delle imprese un parco macchi -
ne composto da oltre 1.500 unità, con una spiccata predilezione per le piattaforme aeree JLG. Una partnership di lunga data, quella con il costruttore, grazie alla riconosciuta qualità delle solu -
zioni proposte sul mercato, oltre che alla professionalità di tutto il suo staff. Nella fattispecie, per le necessità di allestimento dell’imponente concerto dei Måneskin, la O.MEC non ha avuto dubbi nell’offrire due fiori all’occhiello della gamma JLG: le piattaforme a braccio telescopico serie Ultra 1350SJP e 1500SJ.
A tal proposito, Gianfranco Bronzini, titolare e fondatore di O.MEC, ha commentato: “Stiamo parlando di due piattaforme dalle prestazioni eccezionali. Considerando la velocità insita nei processi di allestimento, ma soprattutto di disallestimento, servono soluzioni altamente performanti, agili e flessibili. Dopo un’attenta analisi di un nostro tecnico in loco, che ha verificato le condizioni operative di lavoro, sono stati individuati due modelli dal braccio unico telescopico, per ottenere movimenti rapidi, veloci, ma allo stesso tempo ‘dolci’. Due piattaforme semoventi di grande portata all’opera, che permettono di raggiungere un’altezza massima di 48 m e di lavorare garantendo un’elevata flessibilità.
I mezzi JLG utilizzati si sono dimostrati ancora una volta ideali anche per le necessità più estreme, non a caso il nostro ultimo importante in-
UNA REALTÀ RESILIENTE
La O.MEC di Ancona offre sul mercato un servizio professionale di noleggio di macchinari per il sollevamento di cose e persone, assicurando un’attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e, soprattutto, predittiva di macchinari, impianti e attrezzature di produzione. Da oltre 30 anni l’azienda marchigiana ricopre il ruolo di “solution provider”, capace di integrare competenze, esperienza e macchinari per la risoluzione dei problemi dei suoi clienti. In generale, O.MEC sviluppa soluzioni per progetti che prevedono complesse operazioni di movimentazione cose e di lavori in altezza, grazie a un’esperienza maturata sul campo in contesti di manutenzione industriale, che le ha permesso di sviluppare un cospicuo know-how, specialmente in progetti che prevedono l’impiego di piattaforme aeree, gru mobili, sollevatori telescopici e altre macchine operatrici all’interno di cantieri e impianti produttivi. Oltre a 150 collaboratori, O.MEC dispone di un parco mezzi composto da oltre 1.500 mezzi e di 12 punti noleggi distribuiti sul territorio nazionale.
vestimento di 110 macchine - volto a integrare il nostro parco con i mezzi che meglio rispondono alle esigenze di chi sceglie le nostre soluzioni - è firmato JLG. Ciò che rende JLG Industries un solido partner ormai oltre 25 anni non sono solo le indiscusse qualità tecniche delle macchine, ma anche gli ottimi rapporti di affinità e di stima reciproca con tutto lo staff dell’azienda”.
Due fiori all’occhiello Ideale per tutti i lavori in quota, la piattaforma aerea JLG 1500 SJ rappresenta il più grande braccio telescopico semovente sul mercato, con un’altezza di lavoro di 47,72 m. La macchina, che ha una portata di 230 kg, raggiunge uno sbraccio orizzontale di 24,38 m, mentre il braccio articolato a sfilo assicura la flessibilità nel diagramma di lavoro, oltre a un notevole sbraccio in quota.
La 1500 SJ è inoltre facile da trasportare e non richiede il permesso relativi a eventuali trasporti eccezionali.
La piattaforma semovente telescopica JLG 1350 SJP offre invece un’altezza di lavoro di 43,30 m e uno sbraccio massimo di 24,38 m e dispone di quattro ruote motrici e di quattro ruote sterzanti con assale oscillante, garanzia di elevata mobilità sul luogo di lavoro.
Gli assali sono allargabili in movimento, per una configurazione di lavoro rapida.
È inoltre disponibile una doppia portata in piattaforma, fino a 450 kg, per offrire maggiore versatilità e produttività.
L’OPINIONE
“È un piacere e una soddisfazione poter collaborare da anni con Lagomarsino, partner serio e affidabile che abbraccia i nostri stessi valori sull’importanza della sicurezza sul lavoro e della formazione di qualità. Vogliamo continuare a essere di supporto per tutti i nostri clienti, sia per una puntuale ed efficiente assistenza di tecnica, sia per una formazione di spessore dei loro operatori e tecnici, trasmettendo le nostre competenze, spiegando le corrette procedure di riparazione delle nostre macchine e presentando le nuove attrezzature JLG, in primis il nuovo Analyzer Loglifter, che consente una diagnosi semplice e autonoma dei nostri mezzi. Tutti i nostri clienti ci considerano un importante punto di riferimento e vogliamo continuare a esserlo”.
Un “carico” di efficienza
La seconda referenza oggetto di questo articolo arriva da Genova, dove - come d’altronde in tutti i porti, soprattutto di grosse dimensioni - la manutenzione regolare delle navi è un intervento obbligatorio e di estrema importanza per garantire la sicurezza, l’affidabilità e la durata delle imbarcazioni. In particolare, lo scafo delle navi è sottoposto a condizioni ambientali rigorose, a causa della salinità dell’acqua, dell’umidità e delle variazioni di
temperatura, che possono provocare alti livelli di usura e corrosione. La manutenzione dello scafo include la pulizia, la rimozione dei depositi e delle incrostazioni marine, il trattamento antiruggine e la verniciatura,
eseguita per fornire una barriera protettiva contro gli agenti esterni. Per poter operare su tutta l’altezza dello scafo delle navi e per raggiungere tutti i punti che richiedono un’adeguata manutenzione sono inevitabilmente ne -
PIATTAFORME JLG SI SONO RESE PROTAGONISTE IN CONTESTI OPERATIVI COMPLETAMENTE DIVERSI
TRA LORO, DIMOSTRANDOSI IN OGNI CASO DEGLI
STRUMENTI DI LAVORO EFFICACI ED EFFICIENTI
cessari mezzi per la lavorazione aerea. La Lagomarsino Anielli di Genova, società specializzata da oltre 60 anni in interventi di sabbiatura, pittura, manutenzione e riparazione navale, non ha avuto dubbi nell’affidarsi (da sempre) al marchio JLG. Costituita nel 1946, l’azienda si è affermata rapida -
mente come partner del cantiere navale del porto di Genova e, successivamente, è diventata un punto di riferimento per i maggiori cantieri italiani e gli armatori più esigenti. Attualmente la Lagomarsino Anielli dispone di un parco macchine di 35 mezzi di proprietà a marchio JLG, tra
piattaforme a forbice 2630ES, piattaforme elettriche a braccio articolato E450AJ, piattaforme a braccio telescopico 460SJ, 660SJ, 860SJ e 1350SJP, raggiungendo un’altezza di lavoro di 43,30 m e uno sbraccio massimo di 24,38 m. Questa flotta di macchine è costantemente al lavoro
nei cinque bacini di carenaggio del porto ligure, oltre che in tutti i principali siti produttivi della Fincantieri e in altri cantieri di riferimento (non solo italiani), dove viene utilizzata per la pulizia, la manutenzione e la verniciatura degli scafi delle navi a opera di 60 operatori specializzati e qualificati per eseguire queste delicate lavorazioni.
Calogero Toscano, responsabile officina presso la Lagomarsino Anielli , afferma: “Lavoro per Lagomarsino Anielli da 21 anni, ma già in precedenti esperienze lavorative ho avuto modo di utilizzare le piattaforme JLG, di cui sono sempre
rimasto soddisfatto per l’affidabilità e le prestazioni rispetto a mezzi della concorrenza. Appena ho iniziato la collaborazione con la Lagomarsino Anielli, in qualità di responsabile officina, non ho potuto che consigliare di affidarsi ai mezzi JLG che, da oltre 20 anni, sono strumenti essenziali per il nostro lavoro. Le piattaforme JLG hanno dimostrato in tutti questi anni di saper resistere a un uso intensivo e di durare nel tempo, oltre che di essere dotati di sistemi di sicurezza avanzati in grado di proteggere i nostri operatori durante le delicate operazioni di manutenzione e verniciatura dei fuoribordo delle navi”. Le piattaforme JLG offrono altez-
ze di lavoro importanti e portate elevate, consentendo la verniciatura di tutta la superficie dello scafo della nave e di raggiungere facilmente anche le zone più difficili. Franco Pelizza, amministratore delegato della Lagomarsino Anielli, aggiunge: “Abbiamo continuato a puntare sui mezzi JLG perché negli anni ci hanno garantito costanza di lavorazione soddisfacendo le nostre esigenze più estreme, sia in termini di altezza e sbraccio, sia di stabilità, sicurezza e mobilità, per lavorare in diverse posizioni e angolazioni, prerogative indispensabili per le quotidiane operazione nei cantieri navali che serviamo”. ■
UN “FARO” PER I PORTI
Dal 1946 qualità, disponibilità, servizio e professionalità contraddistinguono l’operato della Lagomarsino Anielli. L’azienda genovese è specializzata nelle sabbiature, pitturazioni, manutenzioni e riparazioni navali. Attraverso l’uso delle migliori tecnologie e grazie a un’attenta politica di soddisfazione dei clienti, sia nei piccoli interventi di bonifiche che nelle grandi opere di trasformazione e costruzione di nuove navi, la Lagomarsino Anielli si è affermata rapidamente come una forte realtà nell’ambito del porto di Genova e, successivamente, a livello nazionale, diventando un partner ideale per i maggiori cantieri italiani e un punto di riferimento degli armatori più esigenti. La crescente volontà dell’azienda di offrire soluzioni “chiavi in mano” ha portato la società ad aprire una divisione Coibentazioni e Pavimentazioni che, sommandosi alle attività già esistenti, le garantisce oggi la possibilità di operare come una polivalente interfaccia tra cantieri, fornitori, registri di classificazione, ispettori e armatori. Forte di mezzo secolo di esperienza, poi, la Lagomarsino Anielli ha esteso la sua attività al campo dei super yacht, creando una divisione dedicata. Il quadro aziendale si completa grazie a una serie di investimenti in “facilities”, attrezzature e personale tecnico, che le permette di affrontare con competenza tutte le sfide che il mercato europeo offre.
HAULOTTE
Macchine e servizi al GIS 2023
Haulotte sarà presente al GIS, dove esporrà le sue novità più recenti e presenterà a visitatori e clienti i suoi servizi da specialista mondiale del sollevamento di persone e carichi. “L’edizione di quest’anno sarà l’occasione per noi non solo di mostrare i nostri più recenti modelli di macchine, ma anche di presentare i nostri servizi innovativi dedicati all’assistenza clienti e le più importanti innovazioni che stiamo sperimentando grazie al nostro reparto di Ricerca e Sviluppo”, dichiara Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia. “Il nostro obiettivo è far riconoscere sempre di più il nostro marchio, come sinonimo di qualità e innovazione. I giorni della manifestazione saranno quindi molto importanti per noi per incontrare e raccogliere i feedback di clienti e visitatori per comprendere meglio le loro esigenze e cosa si aspettano da noi per il futuro”. Nello stand Haulotte troveranno posto i modelli più recenti del costruttore francese, a partire dalle novità di maggior rilievo come il modello di piattaforme di lavoro aereo a forbice della gamma COMPACT, con i modelli COMPACT 10N e COMPACT 12, che incorpora tutti gli standard di qualità del gruppo e soddisfano tutti i requisiti per il lavoro in quota in piena sicurezza. Con il loro design monolitico, le piattaforme a forbice COMPACT offrono un’elevata robustezza, sono state progettate per garantire una durata a lungo termine e un ottimale ritorno sull’investimento. Tra le novità non mancheranno di suscitare interesse due modelli della nuova gamma “Low-Level Access”, macchine che rappresentano un’alternativa semplice, sicura ed
efficiente alle scale e ai trabattelli. Compatte e leggere, queste piattaforme sono ideali per l’uso in spazi ridotti fino a 6 m di altezza. Presenti in fiera anche alcuni “cavalli di battaglia” come il modello di piattaforma aerea a forbice OPTIMUM 8, la compatta e versatile piattaforma aerea articolata HA12CJ+, le piattaforme aeree articolate elettriche di nuova generazione HA20LE PRO e SIGMA 16 PRO, modelli “full electric” progettati per garantire produttività, autonomia, versatilità e rispetto dell’ambiente. Su questa linea “green” si collocano anche i modelli di piattaforme a forbice fuoristrada, come lo scissor HS18E PRO presente allo stand, che integrano caratteristiche uniche.
La loro architettura elettrica offre le stesse prestazioni di una macchina
equipaggiata con motore diesel a combustione interna.
I giorni della manifestazione saranno l’occasione anche per focalizzare l’attenzione sulla nuova formula “all inclusive” SMART Solutions, pensata da Haulotte per semplificare la gestione della flotta dei noleggiatori assistendoli nella parte operativa. Questa soluzione comprende il noleggio delle piattaforme di lavoro aereo e la relativa manutenzione e riparazione, il tutto a un canone mensile predefinito e per un periodo di quattro o cinque anni. Una soluzione che permette di fare budget e previsioni di bilancio più precisi e affidabili nella gestione della flotta. Non mancheranno i temi “tecnici” del momento, come l’idrogeno quale combustibile alternativo per l’alimentazione di macchine operatrici. Haulotte racconterà in anteprima in Italia lo studio di una piattaforma a pantografo elettrica fuoristrada, modello HS18 E PRO, dotata di un prototipo del generatore “Range Extender” rimovibile e intercambiabile, funzionante con un sistema a celle a combustibile alimentato a idrogeno grazie alla soluzione Hyvision di Bouygues Energies & Services.
Verricello idraulico da 250 kg
Da ora anche il modello di ragno articolato Palazzani TZX 250 può trasformarsi in ragno gru, grazie al nuovo verricello idraulico di 250 kg di capacità massima di sollevamento. In pochi e veloci passaggi, il cesto viene sostituito dal verricello, montato in testa al jib. Quando è in modalità gru, il braccio telescopico in alluminio del ragno TZX 250, a due sezioni articolate e telescopiche, consente di sollevare carichi in quota fino a 250 kg, a 22,5 m di altezza, con uno sbraccio di 7 m. La stabilizzazione è doppia: larga e stretta, rapida e semplice. I cingoli antitraccia di serie permettono l’utilizzo anche su superfici delicate all’interno di edifici. Il nuovo verricello idraulico è composto da motore idraulico, fune certificata da 7 mm di diametro da 32 m di lunghezza ed un controllo wireless per alzare e abbassare la fune. Ovviamente la piattaforma ragno TZX 250 non perde nessuna delle sue caratteristiche di compattezza e leggerezza, estremamente interessanti in questo modello di soli 2,6 t di peso operativo, e diviene una soluzione sicura e performante per una serie di nuove applicazioni nei cantieri edili, all’interno e all’esterno agli edifici, per la potatura, eccetera. Il verricello idraulico da 500 kg e 980 kg è progettato per tutti i modelli di TSJ e XTJ e ha riscosso a sua volta un grande successo tra la clientela locale ed estera diventando, soprattutto sulle macchine alte (da 37 a 52 m), spesso usate per il lavoro di manutenzione, in cantieri, per le antenne e installazione del 5G, un accessorio che, da quando è stato progettato, non può assolutamente mancare.
Due linee di carrelli per prestazioni d’eccellenza
Nella strategia di ampliamento della propria gamma, Still propone al mercato una divisione dei prodotti in due linee specifiche: la nuova serie Classic Line e la consolidata Xcellence Line. Intuitiva ed essenziale, la nuova C-Line risponde a un trend di mercato che vede un incremento nella richiesta di carrelli rapidamente disponibili, efficienti, semplici e intuitivi nell’utilizzo. Sono questi gli elementi distintivi della nuova gamma C-Line, che nasce proprio per venire incontro a tutte quelle realtà che necessitano di mezzi meno complessi - come, ad esempio, le pmi dotate di una flotta di uno o due carrelli, oppure le grandi aziende impegnate in attività meno gravose - con lo stesso livello di qualità, oltre a un customer service d’eccellenza che Still garantisce grazie alla rete capillare estesa sul territorio.
I carrelli della gamma C-Line, prodotti nello stabilimento Kion nel rispetto dei più alti livelli qualitativi di sostenibilità ed efficienza a livello mondiale, sono equipaggiati con pacchetti preconfigurati e sono quindi rapidamente disponibili e acquistabili anche dallo shop online di Still. Alcuni dei carrelli elevatori già presenti nell’attuale gamma Still fanno ora parte della nuova C-Line; ad esempio, la serie
di frontali elettrici RCE 25/35 lanciata dall’azienda ad aprile 2023, caratterizzata da una grande efficienza energetica, consumi di batteria ridotti per garantire un importante risparmio energetico e una bassa manutenzione. Sono inoltre inclusi nella C-Line anche i transpallet ECH già conosciuti per la versatilità e semplicità di utilizzo – in questo caso è possibile scegliere tra le portate 1.200 e 1.500 kg e puntare sulla batteria da 48V dell’ECH 15 che abbina anche le ruote stabilizzatrici per la migliore esperienza di utilizzo. Infine, ma non per importanza, fanno parte della C-Line anche i sollevatori ECV da 1.000 kg di portata, particolarmente apprezzati dal
mercato grazie alla disponibilità di montanti semplici, telescopici e con sollevamento iniziale per adattarsi alle esigenze di ogni cliente.
A caratterizzare invece la X-Line – a cui appartengono la maggior parte dei carrelli presenti nella gamma Still – sono le numerose opzioni e personalizzazioni disponibili, grazie alle quali è possibile offrire al cliente un carrello costruito su misura. La gamma X-Line si rivolge a un target di aziende caratterizzate da
esigenze intralogistiche gravose, impegnate in turni di lavoro lunghi e applicazioni che richiedono particolari configurazioni. Entrambe le Xcellence Line e Classic Line includono carrelli elevatori innovativi, di qualità e caratterizzati da uno straordinario servizio di assistenza. La cura e l’impegno di Still sono garantite su entrambe le gamme, così come la consulenza esperta, la qualità dei componenti, il servizio di assistenza e ricambi e la massima sicurezza nell’uso dei carrelli.
L’app IMER Connect IMER
IMER, azienda specializzata nella produzione di macchine e attrezzature per l’edilizia, continua il percorso intrapreso da alcuni anni per rendere i propri prodotti sempre più “digital”, in grado di dialogare con l’utilizzatore in modo semplice ed efficace. L’app IMER CONNECT permette di collegare le macchine via Bluetooth al dispositivo smartphone o tablet dell’utilizzatore; in tal modo l’operatore avrà accesso in tempo reale a vari dati sul funzionamento della macchina proprio durante l’utilizzo e potrà visualizzare direttamente sul telefono i segnali di errore e anomalie evidenziati dalla macchina con le indicazioni sulle procedure da svolgere per la risoluzione, che saranno di immediata comprensione grazie alla disponibilità di video e animazioni su argomenti specifici. È possibile inoltre avere subito a disposizione il manuale della macchina e altre informazioni importanti per uso e manutenzione. L’app IMER Connect, dunque, è una “chiave” per entrare dentro al mondo della macchina, per disporre di contenuti aggiuntivi e particolarmente utili per l’operatore, oltre alle informazioni fornite dal display della macchina stessa. Allo stesso tempo, è uno strumento che permette di rendere più efficiente anche il Servizio Assistenza IMER che, attraverso il passaggio dati da macchina a cellulare, potrà vedere le stesse informazioni sulla macchina rilevate dallo smartphone dell’operatore in qualsiasi posto questo si trovi e quindi avere una “fotografia” chiara dello stato della macchina in quel momento per fornire in modo più semplice e veloce il supporto telefonico in caso di necessità. Un notevole aiuto per l’operatore in cantiere. L’avanzamento digitale sulle macchine IMER interesserà gradualmente varie Divisioni del Gruppo e coinvolgerà anche la linea di piattaforme cingolate.
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