OnSite Construction n.5 - Giugno-Luglio 2023

Page 1

BUONA LETTURA

del numero digitale di Giugno-Luglio 2023

questa è la replica dell’edizione stampata La lettura è promossa da

THE FUTURE of spare parts

SOMMARIO

GIUGNO-LUGLIO 2023 - N.5

42 Bobcat

L’anteprima del futuro di Ettore Zanatta

48 Volvo Il “Volvo Electric Tour 2023” di Mirko Brusamolino

54 Hyundai Fronte di avanzamento di Mirko Brusamolino

88 Hydreco Hydraulics Italia

In continua crescita di Ettore Zanatta

92 Kohler Engines Resilienza energetica di Mirko Brusamolino

TECNOLOGIE

96 CavaExpoTech 2023

In copertina: BAUER MACCHINE ITALIA

4 Editoriale di Ettore Zanatta

6 Notizie a cura di Liliana Rebaglia

ATTUALITA’

30 Lavori pubblici Subappalti, ATI, avvalimento e consorzi: le novità di Cristina Cassinari

MACCHINE

36 CASE

Il “CASE Roadshow European Tour 2023” di Ettore Zanatta

Hands On

Direttore responsabile

Luigi Zaffagnini - l.zaffagnini@capoversoeditrice.it

Direttore editoriale

Ettore Zanatta - ettore.zanatta@capoversoeditrice.it

Responsabile commerciale

Luisa Casazza - l.casazza@capoversoeditrice.it

Hanno collaborato a questo numero: Mirko Brusamolino, Cristina Cassinari, Pietro Gabrielli, Liliana Rebaglia, Stefano Vitali

Ufficio amministrazione

Roberta Fabbri - r.fabbri@capoversoeditrice.it

tel. 0545 967722

Ufficio abbonamenti

tel. 0545 967722

e-mail: info@capoversoeditrice.it

Abbonamenti

Italia: euro 48,00 (IVA inclusa)

Other countries: euro 60,00 (IVA inclusa)

62 Bauer Perforazione ad “Alta Velocità” di Pietro Gabrielli

ATTREZZATURE

76 Topcon Positioning Italy Trilogia di precisione di Stefano Vitali

80 Tecnoter L’importanza della decontaminazione di Stefano Vitali

COMPONENTI

84 Flash Battery Alla “carica” dell’Europa di Mirko Brusamolino

Il futuro dell’attività estrattiva: innovazione, digitalizzazione e sostenibilità di Ettore Zanatta

DOSSIER

102 Perforazione e consolidamento La mappa del sottosuolo di Mirko Brusamolino e Cristina Cassinari

ON SITE

110 Trasporto di calcare nella cava Monte Budellone Versatilità in movimento di Ettore Zanatta

FIERE

118 CICEE

“High-end, Intelligent and Green” di Liliana Rebaglia

120 Geofluid

La fiera delle occasioni di Mirko Brusamolino

122 Prodotti a cura di Liliana Rebaglia

Stampa

MDM - Forlì

Periodicità

Sono previsti 8 numeri/anno

Registrazione

Registrazione Stampa Tribunale di Ravenna n. 1432 del 6/12/16

Iscrizione Roc: 26887 Capoverso Editrice Srl

ONSITE CONSTRUCTION

Capoverso Editrice srl

Piazza Gramsci, 7

48017 Conselice (RA) tel. 0545 967722

info@capoversoeditrice.it www.capoversoeditrice.it

Responsabilità

La riproduzione delle illustrazioni e degli articoli pubblicati su “ONSITE CONSTRUCTION”, traduzioni comprese, è riservata e non può avvenire senza autorizzazione scritta della Capoverso Editrice srl. Testi e materiali fotografici forniti in qualsiasi forma alla stessa non saranno restituiti, anche in caso di non avvenuta pubblicazione. La Capoverso Editrice srl non si assume responsabilità relative ai suddetti materiali, anche in caso di esemplari unici, e ad eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati. Il materiale redazionale pervenuto alla Capoverso Editrice srl senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I nomi e le ditte pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo, allo scopo di rendere un servizio al lettore.

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento UE sulla Privacy N. 2016/679 (General data protection regulation, Gdpr). Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni, può fare richiesta a Capoverso Editrice srl scrivendo a: info@capoversoeditrice.it

Periodico associato a UNACEA e A.N.E.P.L.A.

ONSITECONSTRUCTION - aprile 2017
apoverso e d itric e
C
L’ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7 LO SVILUPPO DEL FUTURO di Ettore Zanatta 66
IT’S SIMEX ENDURANCE POWER IMPROVEMENT DEDICATION ATTREZZATURE IDRAULICHE PER MACCHINE MOVIMENTO TERRA Soc. Uninom. Via Isaac Newton, 31-33 - 40017 San Giovanni in Persiceto (Bo) - IT Tel. +39 051 681 0609 - sales@simex.it - simex.it

Testimoni di un’industria reale

Quando ci chiediamo, dall’“alto” dei nostri - ormai molti - anni di professione comunicativa, quale sia il valore del nostro “lavoro culturale”, il pensiero va spesso a ciò che si legge sulle pagine - di carta e digitali - dei maggiori giornali del Paese.

Sembra che in Italia esistano solo sarti, cuochi e inventori di mense, sviluppate in catene infinite, da Bari al Giappone, posti al livello di antichi conquistatori della Mesopotamia. La meccanica non esiste, non se ne parla (o se ne parla molto poco e talvolta in modo alquanto superficiale), è un retaggio della fatica poco attraente del passato, residuo di un’industria che oggi è proprio tutta un’altra cosa. All’orizzonte di questo giornalismo generalista non si intravedono tracce di quegli ingranaggi che portano avanti l’Italia industriale. Questi ingranaggi - come possiamo vedere puntualmente alle fiere di settore internazionali, in ogni emisfero e come ha sottolineato anche il presidente Sergio Mattarella visitando il distretto della meccatronica a Reggio Emilia il giorno della Festa del Lavoro - sono quelli della manifattura meccanica, ambito che comprende tutte le aziende del settore che producono macchine mobili per le costruzioni e per il sollevamento, per l’industria dei cosiddetti servizi pesanti, per la logistica e così via. Comprendendo, in questo elenco di valori, la miriade dei produttori di attrezzature e componenti.

Questo mondo sommerso - a causa della trascuratezza di chi si dovrebbe occupare di comunicazionesi affida a quelli come noi, agli “alfieri della stampa specializzata”, per far conoscere il momento storico cruciale di innovazione che sta passando e del quale è assoluto protagonista. Nella transizione verso la sostenibilità, nell’innovazione tecnologica verso nuove tipologie applicative e processi produttivi più efficienti. Nel secolare passaggio dalla meccanica pura all’era della meccatronica, seguendo un processo sofisticato, complesso e inarrestabile.

In mezzo ci sono le crisi continue e quella concorrenza globale che porta i “nostri eroi industriali” ad amplificare l’utilizzo delle tecnologie digitali e a compiere riflessioni importanti e coraggiose per cambiare modelli di business consolidati. Obbligati, in questo, proprio da quella evoluzione tecnologica che si incrementa a ritmo esponenziale, costringendoli a correre per non uscire definitivamente dal mercato. Pensando a tutto questo, si capisce dove può risiedere l’orgoglio professionale di un modesto cronista che si sforzi di essere testimone dell’”industria reale in un paese reale”.

4
EDITORIALE ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023
Ettore Zanatta direttore editoriale

Doosan Construction Equipment diventa

Stessa qualità dei prodotti massima produttività valore eccezionale innovazione continua

Per saperne di più: eu.develon-ce.com

NOTIZIE a cura di Liliana Rebaglia

Partnership strategica con Sergio Bassan

La AF MAC & Service (azienda di Selvazzano Dentro, in provincia di Padova, che opera da oltre 50 anni nel reparto vendita noleggio e assistenza nel settore stradale e nel movimento terra con i marchi Wirtgen e Sany) e la Sergio Bassan (società di Motta di Costabissara, in provincia di Vicenza, attiva nel mondo dell’agricoltura da oltre 65 anni, distributore ufficiale John Deere per Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonché importatore Kobelco per Veneto, Trentino, Friuli e Sardegna per il reparto Construction) hanno annunciato l’avvio di una partnership strategica. Le due aziende, infatti, hanno recentemente perfezionato l’accordo che consente loro di realizzare un’alleanza di lunga durata, allo scopo di offrire alla propria clientela del settore Construction un servizio sempre migliore, supportato dalla forza dell’unione di un team che supera le 160 persone. Grazie a questa sinergia il gruppo Bassan potrà sfruttare il know-how acquisito nel corso della pluriennale esperienza dal partner AF Mac & Service, per implementare il proprio business e rafforzare la propria posizione

nel mercato rivolto al settore delle macchine per il movimento terra e per la pavimentazione stradale. Sergio Bassan, presidente dell’omonima società, ha dichiarato: “L’alta specializzazione dei prodotti proposti da AF Mac & Service, con il marchio Wirtgen in particolare, e il servizio di qualità garantito permetteranno di incrementare la soddisfazione della clientela, sia dal lato commerciale che in termini

di post-vendita. Come già fatto per il settore agricolo, abbiamo fissato degli standard di qualità che rappresentano sempre di più un punto di riferimento e di sicura soddisfazione per i nostri clienti”. Da parte sua Claudio Borrello, presidente di AF Mac & Service, assicura che “la nostra azienda continuerà con l’attuale gestione come società indipendente, mantenendo con il proprio team alti gli standard di qualità raggiunti, conservando la propria identità e i contatti di riferimento”. Grazie a questa alleanza, AF Mac & Service e Sergio Bassan gettano le basi per un’ulteriore crescita collaborativa, confermando le proprie identità aziendali, accomunate da una visione pionieristica e lungimirante, capace sempre più di rivoluzionare con la propria tecnologia il mondo del movimento terra e della pavimentazione stradale. Ciò significa che i clienti potranno contare sugli stessi livelli qualitativi, disponibilità dei ricambi e servizi di assistenza per tutto il ciclo di vita delle macchine vendute.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 6
MAC & SERVICE
AF
SERGIO BASSAN (A SINISTRA), PRESIDENTE DELL’OMONIMA SOCIETÀ VICENTINA, CON CLAUDIO BORRELLO, PRESIDENTE DELLA AF MAC & SERVICE

KX085-5 DEGLI 8 TON RISCRIVI LE REGOLE

IL MASSIMO IN TERMINI DI COMFORT DELL’OPERATORE, EFFICIENZA E ALTA PRODUTTIVITÀ.

Il Kubota KX085-5 è dotato di una serie di tecnologie operative e di sicurezza integrate di serie, tra cui l’arresto automatico del motore, sistemi di controllo intuitivi, una telecamera posteriore e molto altro ancora. Aggiungi una nuova cabina ultra silenziosa e spaziosa, e ottieni l’escavatore Kuobota compatto da 9 tonnellate più produttivo di sempre.

Inquadra il codice QR e scopri di più sulle caratteristiche del KX085-5.

Per maggiori informazioni, contattare il concessionario Kubota di zona.

Alta tecnologia per la massima produttività

CABE, azienda specializzata nella produzione di inerti di diverse tipologie destinati ai settori delle costruzioni, è convinta che la natura ci offra delle risorse che ognuno di noi ha il dovere di restituire. Un credo che spinge l’azienda a porre attenzione alla sostenibilità ambientale, a partire dal consumo di carburante, uno dei temi che ha indotto CABE a scegliere di lavorare con macchine CAT “Next Generation” e di combinarne l’utilizzo con “Cat VisionLink” e “Productivity” per migliorare le performance, aumentare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale. Nella cava “Ripa Calbana” CABE opera con 13 macchine Caterpillar. Quella tra CABE, CGT e Caterpillar è una collaborazione proficua e di lunga data, come spiega Alberto Benedettini, Chief Technology Officer di CABE: “Ci affidiamo a CGT e Cat da 30 anni e possiamo affermare di aver visto davvero la tecnologia evolvere molto rapidamente. Tra i nostri obiettivi c’è quello di avere sempre macchine all’avanguardia, un aspetto su cui CGT ci soddisfa appieno. Infatti, oltre ad avere macchine Cat di proprietà, grazie alla formula del noleggio CGT possiamo contare sempre su modelli nuovi e tecnologicamente avanzati che sostituiamo ogni tre anni. Tutti sempre perfettamente efficienti

grazie alla manutenzione a cura dei tecnici CGT”.

Prosegue Daniele Ambrogiani, responsabile Flotta di CABE: “Tutti i giorni abbiamo sotto gli occhi la differenza tra macchine tradizionali e ‘Next Generation’ che, oltre a essere più confortevoli, permettono di svolgere meglio il lavoro sotto molti aspetti.

La tecnologia le rende più produttive ed efficienti. La nuova pala gommata Cat 966 Next Generation consuma circa il 20% in meno della serie H. Anche l’escavatore Cat 352 Next Generation produce di più e consuma oltre il 10% in meno rispetto alla Cat 352F, guardando i dati del ProductLink degli ultimi 12 mesi”.

Quella di CABE è la testimonianza di come la tecnologia applicata a escavatori e pale “Next Generation” coniughi performance ed efficienza. La pesa integrata di serie permette di pesare immediatamente i carichi, senza fermare la macchina. Un accorgimento che rende veloci le attività, evita le operazioni superflue e riduce i consumi.

La tecnologia è un valido aiuto anche per ottenere la precisione di scavo, grazie al sistema “Grade”, che consente all’escavatore Cat 352 di raggiungere la profondità desiderata senza mai sbagliare. In più, il Cat 352 e la Cat 966 permettono di impostare la potenza in base al lavoro da affrontare, assicurando il migliore rapporto tra produttività ed efficienza, e hanno funzionalità che assistono l’operatore nelle attività ripetitive. Queste macchine, poi, sono dotate di tecnologie che aumentano la sicurezza in cava e cantiere, una fra tutte la telecamera 360°. Prosegue

Ambrogiani: “‘Cat VisionLInk’ e in particolare ‘VisionLink Productivity’ sono innovazioni che contribuiscono al miglioramento delle performance e alla riduzione dell’impatto ambientale in termini di consumi. Con il monitoraggio abbiamo sempre tutto sotto controllo e anche questo è un passo avanti in ottica di miglioramento di risultati sul fronte lavoro e ambiente. Possiamo vedere in tempo reale consumi e

tempi morti e agire per migliorare ogni ciclo produttivo. Inoltre, grazie a ‘VisionLink’ possiamo verificare le emissioni di CO2 delle macchine.”

Conclude Benedettini: “Scegliere una flotta ‘Cat Next Generation’ e utilizzare i diversi strumenti tecnologici messi a disposizione da CGT è un punto di forza all’interno di una strategia aziendale, dove ambiente e risultati vanno di pari passo”.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 8 NOTIZIE
CABE

Prestazioni elevate. Applicazione fl essibile.

MOBISCREEN MSS 802 EVO

ECCEZIONALE, DALLA A ALLA Z. Grazie al suo robusto design ed al vasto assortimento di rivestimenti per setaccio, il nuovo MSS 802 EVO si adatta facilmente a nuovi cantieri e differenti condizioni operative, rendendolo ideale per un’ampia gamma di applicazioni. L’impianto per lo screening grossolano dispone di un intuitivo sistema di controllo, che riduce il rischio di errori operativi. Tutte le funzioni più rilevanti possono essere effettuate a distanza, aumentando la sicurezza sul lavoro degli operatori. Il MOBISCREEN MSS 802 EVO, resistente e versatile soluzione per la pietra naturale ed il riciclaggio.

www.wirtgen-group.com/kleemann

A WIRTGEN GROUP COMPANY
MSS 802 EVO
WIRTGEN MACCHINE SRL · Via delle Industrie 7 · I-20082 Noviglio (MI) · T. +39 02 9057 941 www.wirtgen-group.com/italy

La celebrazione del futuro

Con quasi 30 anni di esperienza sul mercato internazionale, Minitop è diventata un punto di riferimento per i concessionari attivi nel settore dell’edilizia e, in particolare, nel comparto dei cingoli in gomma. Costituito nel 1995, il Gruppo Minitop è sempre stato attivo nel mercato italiano dei cingoli in gomma, incrementando peraltro le sue quote di esportazione fin dal 2005 e creando un vero e proprio “network trasporti” in Europa nel 2010. In qualità di specialista nel settore, l’azienda piemontese è costantemente impegnata a migliorare e innovare i propri prodotti e servizi, per stare al passo con i progressi della tecnologia e con le esigenze dei clienti. Un impegno che aveva già portato all’ampliamento del deposito nel 2011, all’installazione nel 2014 di un gestionale ERP di nuova generazione per il controllo di tutti i processi aziendali, alla distribuzione di pneumatici per minipale a marchio Minitop nel 2015, alla pubblicazione nel 2017 su sito www.minitop.it del portale extranet per rivenditori e all’acquisizione della certificazione ISO 9001-2015, datata 2019. Ulteriore testimonianza dell’attitudine al perfezionamento e alla crescita di Minitop è la recente “inaugurazione” della sua nuova sede di Bricherasio (TO). Non una vera e propria “inaugurazione”, in realtà, quanto la celebrazione di “fine lavori” - condiviso con lavoratori e relativi familiari - che hanno coinvolto la struttura (già esistente dal 2001), ora rinnovata in modo da essere più moderna e accogliente e rendere al contempo più pratica ed efficace l’intera organizzazione interna, che accoglie oggi 32 persone. Sono stati “ripensati” gli spazi, quindi, raddoppiando di fatto la superficie utile interna con la realizzazione di un piano superiore destinato a uffici

e sale riunioni (oltre a un’area relax a beneficio dei dipendenti) e con il rinnovamento dell’area espositiva e commerciale pre-esistente, mentre all’esterno ora Minitop - oltre a un’area magazzino e logistica e di noleggio - potrà usufruire di ben tre capannoni strutturati per stoccare migliaia di cingoli in gomma, pronti a raggiungere qualsiasi destinazione, e le attività di service. Qui sarà organizzata anche un’area dedicata alla lavorazione del Tracksformer, il sistema modulare che consente una trasformazione rapida dei cingoli nato dall’ingegno del CEO di Minitop, Giampiero

Giacomino, e progettato per aumentare l’efficienza e la flessibilità delle macchine operatrici. Un’innovazione presentata al mercato internazionale al Bauma 2022 e riproposta a Verona durante il SaMoTer 2023, dove peraltro si è aggiudicata l’Innovation Award nella categoria “Attachments”. “Minitop è prima di tutto una storia di persone appassionate di macchine movimento terra, che si sono specializzate nella distribuzione di cingoli in gomma”, ha dichiarato Giampiero Giacomino.

“La fabbricazione di un prodotto di alta qualità richiede anche la conoscenza dei materiali utilizzati

nella produzione, la conoscenza delle applicazioni e dell’uso che gli operatori fanno delle macchine. Coniughiamo la lunga esperienza maturata con un costante controllo della qualità dei prodotti, tenendo sempre in considerazione l’uso dei cingoli nelle condizioni più diverse. Riteniamo che le persone debbano essere poste al centro di tutto ed è per questo che abbiamo voluto condividere questa nuova tappa, importante e significativa, insieme a coloro che quotidianamente ci accompagnano nel nostro cammino”.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 10
NOTIZIE
MINITOP
GIAMPIERO GIACOMINO, CEO DI MINITOP, CON LA MOGLIE PAOLA LACROCE E LA FIGLIA ILARIA GIACOMINO, RISPETTIVAMENTE RESPONSABILE FINANZIARIO E ASSISTENTE CEO DELL’AZIENDA DI BRICHERASIO

Una flotta di macchine per l’Insula Occidentalis di Pompei

L’impresa Lucci Salvatore di Bacoli (NA), grazie all’impiego di diversi mezzi a marchio Bobcat, ha riportato alla luce l’inesplorata Insula Occidentalis nel Parco Archeologico di Pompei. L’azienda campana, che opera da oltre 40 anni in ambito edile e ha acquisito competenze specifiche nel settore archeologico, si è resa protagonista insieme alle sue macchine Bobcat in questo cantiere del tutto particolare. Su committenza del Ministero dei Beni Culturali, nel 2021 sono stati avviati gli interventi per la messa in sicurezza dell’area, caratterizzata da un’architettura ricca e alta (palazzine di due piani) e non popolare come altre aree della Pompei antica. Gli scavi hanno fatto rinvenire spaziosi ambienti perfettamente conservati con ampi mosaici integri, affreschi in ottimo stato di conservazione, grazie al fatto che sono stati “sigillati” per oltre 2.000 anni. Salvatore Lucci, alla guida della quarta generazione dell’azienda, ha dichiarato:

“La ricerca di partner di eccellenza

è di vitale importanza per la natura dei nostri interventi. Fin dalle nostre origini abbiamo scelto Bobcat come brand di riferimento. I mezzi

Bobcat sono risultati essenziali per

la nostra mission, permettendoci di operare in tranquillità e sicurezza nei contesti delicati del nostro core business. Posso dichiarare con convinzione che da quando è nata la Lucci, non c’è cantiere senza Bobcat”. La flotta della Lucci Salvatore consta di oltre 20 tra minipale e miniescavatori Bobcat, macchine ideali per muoversi con delicatezza ed efficienza negli stretti passaggi di scavi archeologici.

I mezzi Bobcat sono stati impiegati in tutte le fasi del cantiere. Si sono infatti occupati delle primissime opere di cantierizzazione, della movimentazione, il carico e scarico delle forniture sui pallet.

Gli escavatori Bobcat E35 ed E62

sono stati utilizzati per lo scotico, ovvero l’esportazione del primo strato superficiale di terreno, coadiuvati dalle minipale Bobcat S66 e S76 per lo spostamento del materiale sciolto proveniente dallo scavo e il suo stoccaggio dopo un processo selettivo di ogni strato di materiale: lo strato superficiale/ riporto, lo strato piroclastico e quello lapillo vulcanico. In particolare, la minipala S76 ha lavorato in sinergia con una gru alta 40 m, che non era mai potuta entrare all’interno degli scavi di Pompei. La gru e la minipala Bobcat S76 si sono rivelate un binomio ideale per garantire efficienza e tutela dei luoghi. Gli scavi interni agli ambienti rinvenuti sono stati realizzati dall’escavatore E10, l’unico mezzo in grado di accede a spazi molto angusti. Attraverso l’apertura di tunnel al di sotto e dentro questo materiale vulcanico, con l’assistenza della sovraintendenza di un archeologo, l’E10 è riuscito a eseguire i più piccoli interventi, quasi “pettinando” il terreno in modo delicato per valutare la presenza di qualche reperto che poteva affiorare.

Dal 2017 quasi tutta la flotta Bobcat di proprietà della Lucci Salvatore è stata coinvolta in molteplici e complesse attività di restauro e manutenzione a Ercolano, Paestum e Pompei, con diversi interventi tra i quali spicca l’intervento Regio Quinta che ha riscritto la data dell’eruzione grazie al ritrovamento di un graffito a carbone che cristallizza la data di ottobre anziché agosto.

Una partnership di successo, quindi, quella tra la concessionaria Bobcat per la Campania Esposito e l’azienda di restauro e conservazione dei Beni Culturali Lucci Salvatore.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 12 NOTIZIE
BOBCAT
DA SINISTRA: GIANPAOLO RUOTOLO, SALES MANAGER DELLA CONCESSIONARIA ESPOSITO; SALVATORE LUCCI, AMMINISTRATORE DELLA LUCCI SALVATORE; DOMENICO LUCIGNANO, CAPOCANTIERE DELLA SALVATORE LUCCI.

Una nuova vita per il dumper Cat 771

Coniugare economia e sostenibilità: è con questo obiettivo che Fassa, azienda con una tradizione storica nella produzione della calce, si è affidata a CGT e al programma “Cat Certified Rebuild” di CGT per rimettere a nuovo un dumper Cat 771 di 19 anni e con 21.000 ore di lavoro. La testimonianza del valore della collaborazione tra Fassa Bortolo e CGT è il focus del primo episodio di “Re-Evolution Technologies”, la video serie con cui l’azienda italiana - che fa parte del Gruppo Internazionale TESYA - racconta, attraverso l’esperienza concreta dei propri clienti, le tecnologie e le soluzioni che generano valore e sostenibilità. Con 19 stabilimenti in tutto il mondo, di cui l’ultimo inaugurato da poco in Brasile, Fassa è una realtà costantemente impegnata nella ricerca di soluzioni sostenibili dal punto di vista economico e ambientale, come l’introduzione dei celebri silosrisalente al 1984 - grazie ai quali trasporta senza alcuno spreco il materiale dallo stabilimento al cantiere, oppure come la cottura della calce, che avviene con l’utilizzo

di biomassa, un accorgimento che ha permesso di sostituire l’uso di carburanti fossili a favore di uno di origine vegetale. L’approccio al riutilizzo e al recupero è una parte importante della cultura aziendale di Fassa e in quest’ottica s’inserisce perfettamente il percorso di “Cat Certified Rebuild” proposto all’azienda da CGT per il dumper Cat 771. Il dumper, infatti, nel tempo non ha subito stravolgimenti: si tratta di una macchina ancora molto efficiente e di semplice utilizzo perciò, con la consulenza di CGT, Fassa Bortolo ha ritenuto che nonostante i 19 anni e le 21.000 ore di lavoro fosse più vantaggioso, anziché “rottamare” una macchina ancora valida, scegliere una soluzione sostenibile per farla tornare come nuova. “Da sempre sappiamo che le macchine Cat sono nate per avere più di una vita e in questo senso il lavoro fatto da CGT è stato incredibile”, spiega Mariano Rizzardo, buyer di Fassa. “Con il lavoro di tecnici specializzati e tecnologie all’avanguardia ci ha aiutato a far rivivere il nostro dumper realizzando una revisione

completa del treno di potenza della macchina, quindi una revisione completa di motore, trasmissione, converter, pompe idrauliche, assali e freni”. Attraverso un processo di soli tre mesi - fatto di centinaia di ispezioni, test sulle performance, approfondite prove di banco e anche aggiornamenti su componenti e software - CGT ha riconsegnato a Fassa una macchina come nuova. “Cat Certified Rebuild” è una soluzione che vanta costi più bassi e tempi d’attesa inferiori rispetto all’acquisto di una macchina nuova e in più garantisce le parti revisionate per 24 mesi o 4.000 ore. Tutto ciò permette quindi di conciliare sostenibilità economica e produttività. Conclude Rizzardo: “Non escludiamo di rifare lo stesso percorso in futuro perché guardare a un futuro più sostenibile da tutti i punti di vista non è solo importante, ma è necessario. Abbiamo deciso di effettuare il ripristino della macchina perché riteniamo che questa sia la soluzione migliore anche in termini di sostenibilità, nell’attesa che arrivino nuove soluzioni che stravolgeranno il mercato”.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 14
NOTIZIE
FASSA

Scopri quello che Epiroc può fare per te

Epiroc è il tuo partner nei settori della perforazione in superficie e sottosuolo, delle costruzioni e del minerario. Contattaci per conoscere la nostra gamma di macchine, utensili per la perforazione e servizi innovativi per supportare la produttività della tua azienda.

Epiroc Italia @ Geofluid: Pad. 1 - Stand C133

epiroc.it

Partnership “green” con Senesi Giardini

Yanmar Compact Equipment vanta una partrship virtuosa e “green” con Senesi Giardini, impresa che offre servizi altamente professionali di manutenzione e progettazione di giardini e parchi. Per svolgere questi interventi, in Italia e in tutta Europa, Senesi Giardini sfrutta appieno il suo parco macchine a marchio Yanmar, di cui è cliente fidelizzato da oltre 20 anni. Tre di questi mezzi si sono recentemente distinti in un intervento a nord di Milano.

“Da alcuni anni - spiega Emanuele Senesi, titolare dell’aziendaabbiamo conseguito anche la certificazione ISO9001, attraverso la quale è stato possibile partecipare a progetti pubblici e alla realizzazione di grandi opere di recupero e riqualificazione ambientale del territorio. Per supportare quest’attività, ovviamente, abbiamo bisogno di un parco mezzi versatile ed estremamente affidabile. Da oltre 20 anni ci affidiamo al marchio Yanmar per le nostre macchine movimento terra e, a oggi, contiamo tra le nostre fila circa una dozzina di unità, a coprire l’intera gamma del costruttore giapponese: dal

miniescavatore SV08-1C al ViO17, dai modelli ViO23-6, ViO38-6, ViO57-6B al midi escavatore SV100-2 con braccio triplice, dall’escavatore gommato B75W al minidumper cingolato C12R-C”. Tutte macchine, queste, quotidianamente operative in svariati cantieri, in particolare nell’area lombarda della Brianza. Tre di queste - i miniescavatori ViO17 da 1.8 t e Vi023-6 da 2.4 t (quest’ultimo acquistato all’inizio di quest’anno), entrambi con carro allargabile (il primo da 1 a 1,28 m; il secondo da 1,38 a 1,45 m), e un dumper C12R-C da 1.150 kg di carico operativo utile - sono state utilizzate per alcuni giorni all’interno di un parco privato di una villa a Macherio, nell’area nord milanese,

impegnate negli scavi propedeutici alla posa di una rete d’irrigazione e d’illuminazione, in sostituzione di un impianto ormai obsoleto. I due miniescavatori sono stati utilizzati per la realizzazione di trincee profonde circa 60 cm e larghe 40 cm e per la successiva copertura del suolo una volta interrate le tubazioni e posizionati gli irrigatori; il dumper C12R-C era di supporto alle due macchine e adibito al trasporto e allo scarico del terreno scavato.  “Per eseguire questo genere di interventi - spiega Emanuele Senesi - sono necessarie macchine compatte, robuste, versatili, stabili e affidabili, che garantiscano la massima precisione operativa. Elementi che ritrovo pienamente nei mezzi Yanmar, che offrono peraltro un rilevante risparmio in termini di consumi. È per questi motivi - oltre che per l’assistenza e il supporto post-vendita garantiti sempre in modo estremamente professionale e puntuale dal concessionario di zona Canziani Paolo, con sede a Saronno (Varese) - che mi ritengo un cliente fidelizzato del marchio giapponese e i nostri operatori sottolineano puntualmente i plus di questi mezzi. Oltre a quelli citati ci sono il comfort, la facilità d’uso e di manutenzione, l’efficienza dell’impianto idraulico VIPPS e dei motori Yanmar, che si sommano al ridotto costo di proprietà e alla facilità di trasporto. Altrettanto affidabile e robusto è il dumper C12R-C qui utilizzato che, grazie all’ampia capacità del cassone e alle sue dimensioni compatte (è largo appena 960 mm e lungo 2.650 mm, con un raggio di rotazione di soli 1.810 mm), assicura un’elevata operatività in cantiere, permettendo all’operatore di lavorare ovunque, perfino su pendenze fino a 30°, e di completare il lavoro di carico, trasporto e scarico in un numero ridotto di cicli”.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 16
NOTIZIE
YANMAR

DIGITALE. INTUITIVA. TRASPARENTE.

BOMAP- DOCUMENTAZIONE SMART DIRETTAMENTE IN CANTIERE.

BOMAP è la soluzione dedicata ai cantieri digitali per i lavori sul terreno e l’asfaltatura, finalizzata a documentare in tempo reale e sul posto i risultati del lavoro. L’app può essere installata su tutti i normali tablet e smartphone Android. Intuitiva e di facile utilizzo, documenta le passate dei rulli di qualsiasi produttore. L’antenna BOMAP opzionale consente una geolocalizzazione GPS ancora più precisa. Il montaggio è semplice ed è pronta all’utilizzo immediato grazie al kit universale di supporto per tablet. I dati possono essere esportati in formato PDF , fornendo così al cliente, in modo semplice e trasparente, i risultati delle prestazioni di compattazione ottenute sul cantiere. La trasparenza che premia.

www.bomag.com

Divisione BOMAG Italia – Marini Spa Via Roma 50, 48011 Alfonsine (RA), Italia Tel. 0544 86 42 35 Email: italy@bomag.com 3542
TELEMATIC ASPHALTPRO
JOBLINK BOMAP

Soluzioni di noleggio per la transizione ecologica

Rotair - specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di compressori d’aria portatili ad alta tecnologia, dumper multifunzionali e martelli demolitori idraulici da oltre 60 anni e marchio di ELGi Equipments Limited, ha partecipato all’International Rental Exhibition (IRE) di Maastricht, lo scorso giugno. In fiera l’azienda piemontese ha presentato i nuovi compressori d’aria portatili MDVN32B e MDVN52ECO5, che soddisfano le esigenze del settore del noleggio di compressori d’aria portatili inferiori a 750 kg con minori emissioni. Lo stand ha ospitato alcuni esempi dei compressori d’aria portatili dell’azienda progettati per l’industria della posa di cavi in fibra ottica, nonché la sua gamma di minidumper “Rampicar” e martelli demolitori idraulici. “Comprendiamo che il settore del noleggio richiede soluzioni affidabili e a prova di futuro che supportino le esigenze dei loro clienti per ridurre le emissioni sul sito di lavoro e soddisfare diversi standard normativi, sia che si tratti di emissioni, come EU NRMM Stage V, o di facilità d’uso, omologazione stradale EU”, ha dichiarato Giuseppe Donadio, AD di Rotair. “Questo approccio si estende alla nostra gamma di compressori d’aria portatili per applicazioni in cui l’aria compressa è un fattore critico,

quali la posa di cavi in fibra ottica in mostra all’IRE, che soddisfano le esigenze di soffiaggio dei cavi sia per il ‘middle mile’, con il nuovo MDVN52ECO5, che il ‘last mile’, con VRK Fibra Plus”. Il nuovo MDVN32B è un compressore d’aria portatile con motore a benzina da 40 HP in grado di erogare 3.200 l/min a 7 bar costanti, entro i parametri NRMM Stage V. Le prestazioni, invece, sono pari, se non superiori, ai motori diesel Stage V, con un risparmio sul prezzo di acquisto del prodotto. Un generatore opzionale può anche essere inserito all’interno dell’architettura delle unità, garantendo lo stesso ingombro efficiente e facilità d’uso. Sulla stessa struttura è disponibile anche il MDVN34E con motore elettrico, con 3.400 l/min a 7 bar costanti.

MDVN52ECO5 è un esempio della gamma MDVN di compressori d’aria portatili per applicazioni standard, ma soprattutto nelle quali l’aria compressa di qualità è un fattore critico. Ideale per il settore del

noleggio, l’unità pesa meno di 750 kg, secondo i criteri di omologazione stradale europea che richiedono un’unità completa compresi i fluidi per un peso inferiore a 750 kg. VRK Fibra Plus è invece un compressore d’aria compatto e portatile concepito, progettato e realizzato per la posa di cavi in fibra ottica “last mile”. Il design compatto lo rende manovrabile, facile da sollevare e trasportare. Il compressore dispone di un separatore di condensa e di un refrigeratore monostadio o a doppio stadio, a seconda della temperatura dell’aria richiesta. “Pensando al settore del noleggio e alle esigenze dei suoi clienti, tutti i compressori d’aria portatili mostrati all’IRE sono predisposti per l’omologazione stradale europea che ne consente l’utilizzo in tutta l’Unione Europea per i possessori di patente di guida standard (Permit B)”, ha concluso Donadio. Rampicar, infine, è la gamma di minidumper progettata per utenti professionali che offre un compromesso ideale tra prezzo e prestazioni. I Rampicar sono dotati di trasmissioni idrostatiche per favorire un funzionamento regolare per le elevate esigenze di vari lavori in cantieri di ristrutturazione e opere civili. Lo stand ha incluso anche un esempio della gamma completa di martelli idraulici, con pesi da 50 a 2.200 kg.

NOTIZIE ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 18
ROTAIR

DEALER

HD Crawler

Crawler Cranes

Telescopi Cranes/Multi-Crane

Via Emilia Ovest, 71/73 - 41013 Castelfranco Emilia (MO) - Italia - Tel. +39 059923206 - Fax +39 059920364 - Cell. +39 348 4415945 www.espisrl.com - email: espi@espisrl.com - Skype: stefano.govoni
NOLEGGIO VENDITA ASSISTENZA GRU CINGOLATE RIPARAZIONE DI GRU CINGOLATE ATTREZZATURE PER FONDAZIONI SPECIALI Disponiamo di un parco macchine usato sicuro e garantito disponibile alla vendita e al noleggio.

“Diesel of the Year 2023” per la generazione DC13

Scania si è aggiudicata il premio “Diesel of the Year”. La nuova generazione DC13 del costruttore svedese ha superato gli sfidanti grazie alla sua capacità di creare valore per il cliente sotto differenti aspetti. Innanzitutto, la nuova generazione DC13 è la piattaforma 13 l più potente mai realizzata da Scania. Questo è il risultato di decenni di esperienza di ingegneria svedese, attraverso la quale Scania ha ottenuto prestazioni senza precedenti: aumento della potenza fino a 450 kW, corrispondente all’11% in più rispetto all’attuale DC13 (405 kW); migliore densità di potenza nella sua classe con 35,4 kW/L; aumento del 21% della coppia (3 001 Nm) rispetto all’attuale DC13 e coppia elevata a bassi regimi (2.660 Nm a 900 giri/min). Con l’introduzione di una nuova piattaforma motore in linea, Scania sta compiendo un grande passo avanti verso il raggiungimento dei suoi “Science Based Targets”, in particolare per quanto riguarda la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 dei propri prodotti entro il 2025 (rispetto al 2015). Infatti,

il nuovo DC13 aiuterà gli OEM a ridurre fino al 7% le emissioni di CO2, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, se il motore viene alimentato da HVO (olio vegetale idrotrattato), si potrà risparmiare fino al 90% di emissioni di CO2 rispetto al diesel tradizionale. Un’ulteriore caratteristica che dà ancora più valore a questa piattaforma è la durabilità. Infatti, è stata progettata per avere una vita utile fino al 50% più lunga rispetto a quella attuale, che già garantisce una durabilità leader di mercato. La durabilità si concretizza in un MTBO (Medium Time Between Overhauling – tempo medio alla revisione) esteso a 25.000 ore (rating ICFN – lavoro continuo), garantendo prestazioni ininterrotte nelle operazioni più impegnative. Il motore Scania della nuova generazione DC13 è progettato per alzare significativamente la soglia di efficienza. Un motore delle stesse dimensioni di quelli montati sui veicoli industriali, trasferito nella competitiva arena delle applicazioni industriali. Con un approccio olistico si può affermare che la

configurazione, le caratteristiche e le prestazioni di questo motore sono adatte ad affrontare diverse sfide per la sopravvivenza dei motori a combustione interna (ICE): essere ‘TCO friendly’ e rispettare le future norme Stage VI (se ci saranno, ovviamente); ‘digerire’ i combustibili HVO, biogenici e paraffinici; abbracciare l’elettrificazione. “È un onore per Scania ricevere il premio ‘Diesel of the Year’ per il motore da 13 l di nuova generazione, un prodotto ideato per affrontare le sfide attuali e future. L’efficienza nei consumi e le prestazioni del prodotto sono state al centro dello sviluppo e, come si può vedere, hanno portato a un motore eccezionale e a un conseguente ulteriore passo verso la sostenibilità nell’industria delle macchine mobili non stradali. Questa vittoria dimostra che la fiducia che i nostri clienti hanno in noi è ben riposta e a nome di tutto il team Scania, ringrazio sinceramente per questo premio”, ha commentato Johan Thell, Area Manager presso Scania Power Solutions.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 20 NOTIZIE
SCANIA

Un innovativo “tool” di configurazione

Macchine diverse, impostazioni differenti: perché gli utilizzatori possano trovare soluzioni rapide e semplici, ora Kleemann nel sistema di comando Spective mette a disposizione lo Smart Job Configurator. Il suo compito è definire

esportato in formato PDF e, ad esempio, inviato ad altre persone. Sul

touch panel Spective si possono caricare le impostazioni proposte in modo semplice e rapido con l’aiuto del menù dello Smart Job Configurator. Ora la macchina lavora con precisione con il setting impostato e fornisce il risultato programmato.

Lo Smart Job Configurator può essere utilizzato anche senza Spective Connect, come “Quickstart” sul touch panel. L’operatore viene guidato passo dopo passo nella configurazione della macchina, velocizzando quindi la preparazione dell’impianto.

Vorresti tutti i dati

delle tue attività

In un unico cruscotto?

Il software Ma-estro ti permette di interconnettere i tuoi impianti fissi, mobili e le macchine operatrici in un’unica dashboard!

KLEEMAN
www.ma-estro.com - info@ma-estro.com

Investimento nel futuro con AS.CAR.I.

MTA, multinazionale che opera nel settore globale dell’automotive attraverso tre divisioni – Elettrica, Elettronica ed Elettronica di Potenza – ha annunciato la sua partecipazione come “lead investor” in AS.CAR.I (www.ascari. ai). Quest’ultima è una

società spin-off nata dal team MOVE del Politecnico di Milano, uno dei principali gruppi di ricerca al mondo nel campo dell’automazione e sistemi di controllo nei veicoli, e dall’esperienza maturata dal PoliMOVE, l’autonomous racing

team del MOVE, guidato dal Professor Sergio Savaresi. La mission di AS.CAR.I sarà lo sviluppo e la commercializzazione di uno stack software per l’implementazione del veicolo autonomo, con focus sul co-driving su pista, e la guida autonoma

in situazioni limite o manovre emergenziali. L’Intelligenza Artificiale realizzata dal team PoliMOVE ha già raggiunto importanti risultati vincendo entrambe le edizioni della Indy Autonomous Chellenge (prima competizione di autonomous motorsport) sul circuito del Las Vegas Motor Speedway, svolte all’interno del CES (Consumer Electronics Show), stabilendo il record mondiale di velocità su rettilineo (309,3km/h) per un veicolo guidato dall’intelligenza artificiale. MOVE è anche impegnato nell’ambizioso progetto 1000-MAD (1000 Miglia Autonomous Drive) del Politecnico di Milano, che inizierà a giugno durante l’edizione 2023 della 1000 Miglia. “La partecipazione di MTA come investitore in questa società, focalizzata su una tecnologia che sarà abilitante per la mobilità del futuro, conferma il nostro pensiero sull’innovazione”, dichiara Antonio Falchetti, CEO del Gruppo.

Gli sviluppi e i risultati che otterrà AS.CAR.I, relativi al grande tema della guida autonoma, saranno molto interessanti anche per MTA che si distingue per la progettazione e realizzazione di importanti sistemi HMI & ECU per costruttori di auto, moto, trattori e movimento terra”.

NOTIZIE
casagrandegroup.com
MTA

Scegli le macchine agricole Berti per migliorare il tuo lavoro e lasciare il segno. La nostra professionalità ha radici profonde, da oltre 60 anni investiamo sulla qualità, robustezza e versatilità dei nostri prodotti con uno sguardo rivolto sempre al futuro. Ci siamo costruiti una reputazione che ci ha reso un’eccellenza mondiale nell’ambito delle macchine agricole professionali.

www.bertima.it
su
Seguici

Progetti d’espansione

L’inaugurazione avvenuta il 17 ottobre 2022 della prima filiale italiana Kiloutou a Corsico (Milano) è stato il primo tassello di un progetto che – da qui al 2026mira ad ampliare e migliorare la presenza del Gruppo sul territorio nazionale. Portato a termine il progetto con successo, l’attenzione si è concentrata su altri due grandi obiettivi: rilocare la storica filiale di San Martino Buon Albergo (VR) e la nuova apertura a Moncalieri (TO). Aperta 23 anni fa in Via del Lavoro, per caratteristiche dimensionali e strutturali la filiale di Verona non rispondeva più alle esigenze del business locale. Da qui l’esigenza di trovare una nuova sede, a poco più di 2 km di distanza, in via Pontara Sandri. Una sede che passa dai 1.500 mq di quella precedente agli attuali 6.780 m2 (area esterna 5.500 m2, area interna 1.280 m2, di cui 180 m2 a uso uffici). La nuova struttura si trova in un’area strategica per lo sviluppo dell’alta velocità VeronaPadova ed è parte della linea AV/AC Torino-Milano-Venezia, inserita nel Corridoio Mediterraneo della rete transeuropea di trasporto, che dalla

CASE

Spagna arriva alla frontiera Ucraina. Dimensioni e posizione consentono di potenziare il servizio di noleggio, a partire dalla logistica. Infatti, oltre allo spostamento dell’attuale filiale, sono stati dismessi due depositi vicini, per concentrare tutta l’attività in un solo contesto. Operativa dal 15 maggio scorso, unitamente a quella di Bussolengo quella in via Pontara Sandri sarà un punto di riferimento per grandi industrie, aziende e artigiani e, come negli ultimi 23 anni, svolgerà un ruolo fondamentale per la crescita dell’economia veronese. Immutata l’offerta, che data la disponibilità di spazio non potrà che migliorare: macchine movimento terra e relativi accessori, piattaforme autocarrate, sollevatori telescopici, piattaforme

articolate e telescopiche, autocarri e furgoni. Differentemente da Verona, con Moncalieri l’obiettivo è aumentare la presenza di Kiloutou in Piemonte, già rappresentata da Sticar a Leinì. Un’area - quella sud ovest di Torino - strategica rispetto alle altre province e con una rilevante viabilità. La filiale, operativa dal 22 maggio, ha sede in prossimità dello svincolo della tangenziale Sud di Torino, che attraversa la città da nord a sud. Le dimensioni: superficie totale 6.650 m2 (area esterna 3.800 m2, area interna 2.850 m2, di cui 450 m2 a uso uffici), dove troveranno posto macchine per il sollevamento e il lavoro in quota, macchine movimento terra e accessori, autocarri e furgoni per il trasporto in cantiere.

Nuovo Business Director per l’Italia e l’Europa Centro-Orientale

CASE ha annunciato la nomina di Alessandro Scopinich a Business Director per l’Italia e per l’Europa Centro-Orientale. Il nuovo responsabile, laureato a Genova in ingegneria meccanica, vanta una lunga esperienza nel settore del movimento terra, dove ha ricoperto posizioni dirigenziali a livello Sales, Service, Rental e Gestione grandi clienti. Scopinich ha affermato: “Sono entusiasta

e onorato del nuovo incarico. CASE ha una squadra molto affiatata e una gamma completa

e tecnologicamente avanzata di macchine e servizi. La rete dei dealer

CASE, alla quale cercherò di integrare tutta la mia esperienza fatta sul campo in questi anni, è l’altro punto di forza del brand e assieme a loro mi auguro di superare le aspettative dei nostri clienti”. Alessandro Scopinich sostituisce Barbara Caporali, che ricopre ora la posizione di “Head of Network Development Europe” presso CNH Industrial.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 24 NOTIZIE
KILOTOU
LA NUOVA STRUTTURA KILOTOU DI MONCALIERI (TO) LA STORICA FILIALE DI SAN MARTINO BUON ALBERGO (VR)

TOPCON POSITIONING SYSTEMS

Investimento in DDK Positioning Ltd.

Topcon Positioning Systems ha annunciato di aver completato un investimento strategico in DDK Positioning Ltd., azienda di Aberdeen specializzata in ricevitori GNSS e servizi di correzione PPP.

DDK Positioning offre servizi esclusivamente attraverso la rete Iridium, per fornire servizi di posizionamento di precisione a livello globale in grado di ampliare le costellazioni GNSS e migliorare significativamente la loro accuratezza in applicazioni industriali critiche.

“Da diversi anni Topcon è fornitore di componenti GNSS di base dell’azienda DDK Positioning per l’erogazione dei suoi servizi MAX. Con l’espandersi e il crescente successo di quest’attività, in particolare nel settore marittimo, una più stretta collaborazione ci permetterà di ottenere un’integrazione ottimale

per raggiungere il massimo grado possibile di precisione e di prestazioni nelle applicazioni più impegnative”, ha dichiarato Ian Stilgoe, VP of Emerging Business di Topcon. Kevin Gaffney, CEO di DDK Positioning, ha affermato: “Questa partnership rappresenta una straordinaria opportunità per le nostre due aziende di lavorare insieme per perseguire la nostra ambizione comune: fornire

un servizio di posizionamento GNSS solido, resiliente e davvero unico. Siamo entusiasti di collaborare con Topcon, un partner ideale per DDK Positioning. Non solo ciò ci permetterà di continuare a sviluppare i migliori servizi di posizionamento della categoria, ma saremo anche in grado di continuare a far crescere l’azienda ed espandere i nostri servizi a livello globale”.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 25 www.ramtec.it | info@ramtec.it | 0803385832 | 3499813724

Operativo l’impianto RPP 3000 Plus in Svizzera

Il nuovo Benninghoven RPP 3000 Plus (RPP = Recycling Priority Plant) è il primo impianto di miscelazione dell’asfalto in Svizzera equipaggiato con la tecnologia ecologica del generatore di gas caldo. Presso il cliente si caratterizza soprattutto per le sue alte quote di materiale riciclato, per i suoi bassi valori di emissioni e per agli standard qualitativi definiti chiaramente. In qualità di società affiliata di Implenia, il maggior gruppo edile della Svizzera, la SAPA (Societe Anonyme De Produits Asphaltiques) rifornisce la società madre, ma anche altri clienti, con i conglomerati bituminosi di tutti i tipi, soprattutto per i progetti di costruzione stradale piccoli e medi. La sostenibilità e l’efficienza energetica sono all’ordine del giorno in Svizzera. Anche per questo il vecchio impianto di confezionamento di Satigny, nei pressi di Ginevra, ha dovuto

essere sostituito da un impianto di ultima generazione. Gli impianti Benninghoven impongono infatti degli standard tecnici in questo ambito e, alla luce dell’inasprimento delle legislazioni ambientali e della richiesta di maggiori quote di materiale riciclato, rappresentano una soluzione particolarmente economica, ma anche sostenibile, per i gestori degli impianti di miscelazione dell’asfalto. Gli impianti di confezionamento in Svizzera producono mediamente 60.000 – 80.000 t di materiale all’anno; si tratta di una cifra inferiore fino a 40.000 t rispetto alle quantità prodotte in altri Paesi. Tuttavia, le norme relative al riciclaggio, alla sostenibilità, alla tutela delle risorse e alle emissioni sono analoghe a quelle del resto d’Europa.

Gli impianti di miscelazione dell’asfalto devono produrre ecologicamente un conglomerato

impeccabile dal punto di vista qualitativo, mentre la loro specialità deve essere il riutilizzo del materiale – in tutti i livelli di potenza. Il requisito di un’aggiunta minima di materiale riciclato > 60% era in cima alla lista di priorità per questo progetto. Un numero che con il RPP 3000 Plus può essere raggiunto senza problemi, dato che l’impianto di miscelazione dell’asfalto del tipo RPP con la tecnologia del generatore di gas caldo permette di raggiungere quote di aggiunta di materiale riciclato fino al 100%. Dopo che il cliente aveva definito i requisiti del progetto, Benninghoven ha concepito un impianto delle dimensioni adeguate e con un orizzonte di servizio di 30 anni. Il RPP 3000 Plus si è rivelato essere la soluzione ottimale, tra l’altro, per la sua alta efficienza ed economicità, per le nuove tecnologie di riciclaggio, per la struttura di servizio locale e per la disponibilità rapida di tecnici di servizio e di parti di ricambio. Dopo la decisione, tutto si è svolto molto velocemente. Dalla costruzione dell’impianto fino alla messa in funzione sono passati solo sei mesi. Con il nuovo impianto il cliente intende ridurre le emissioni di CO2 attraverso le quote di riciclato e ridurre significativamente i combustibili impiegati e le emissioni di carbonio complessive (Cges) grazie all’impiego della tecnologia del generatore di gas caldo, per soddisfare i requisiti della nuova legge svizzera sulla CO2 e soddisfare in tutti i suoi punti la severa ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). Con l’aiuto del tamburo di riciclaggio con generatore di gas caldo è possibile non solo rispettare i valori limite richiesti, ma anche rispettare i nuovi valori limite in caso di futuri inasprimenti delle norme.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 26
NOTIZIE
BENNINGHOVEN

UNACEA

Due nuove importanti adesioni

Metalgalante, costruttore di betoniere autocaricanti e dumper commercializzati con il brand Carmix, ha aderito a Unacea. La storia dell’azienda di Venezia inizia nel 1969 quando la Carman introduce sul mercato i primi dumper e mixer; da quell’esperienza, nel 1976 nasce Metalgalante, attiva oggi in più di 150 paesi distribuiti tra Africa, Asia, Europa, Oceania e Sud America. “ Riteniamo necessario che il settore delle macchine per costruzioni goda di una rappresentanza specifica e unitaria, autorevole e capace di rappresentare gli interessi di un mondo industriale e di

mercato sempre più integrato e complesso ”, ha dichiarato Manuela Galante, direttore marketing di Metalgalante. “ Abbiamo quindi deciso di aderire a Unacea, pronti a dare il nostro contributo alle attività e alla vita associativa ”. Anche Mechbadger, azienda di Imola (BO) produttrice di minidumper cingolati e di macchine compatte multifunzione,

ha aderito recentemente all’associazione. Fondata nel 2021, l’azienda bolognese è specializzata nella produzione di attrezzature personalizzabili per piccoli lavori in campo agricolo, movimento terra e sollevamento. “ La nostra è una realtà industriale giovane, che si affaccia sul mercato globale con un prodotto ad alto contenuto di innovazione ”, ha dichiarato Marco Montanari, General Manager della società imolese. “ Ci associamo a Unacea perché crediamo siano fondamentali la collaborazione e le sinergie tra le aziende del settore, oltre che il supporto informativo e tecnico che l’associazione mette a disposizione ”.

NOTIZIE
VIA ROSSINI, 8 - 41030 - BASTIGLIA - MODENA Tel: 059 920379/ 059 923429 - info@cgaricambi.it www.cgaricambi.it MADE IN ITALY attachment ADV: WEBSCAPE.IT SEGUICI SU

SUBAPPALTI, ATI, AVVALIMENTO E CONSORZI: LE NOVITÀ

Il nuovo Codice dei contratti pubblici (Decreto Legislativo n. 36/2023) affronta la disciplina dei subaffidamenti. Sebbene il testo non stravolga la disciplina del subappalto per com’era in passato - regolata dall’art. 105 del D. Lgs 50/2016 - ci sono alcune novità rilevanti da tenere in considerazione

Importanti novità in materia di subappalto si affiancano a numerose conferme nel nuovo Codice dei contratti pubblici. In particolare, l’art. 119 del D.Lgs 36/2023 comprova la soppressione dei limiti quantitativi al subappalto previsti con la Legge 108/2021, fa scomparire definitivamente la “terna” (in passato la normativa aveva previsto l’obbligo di indicare, in sede di offerta, una “terna” di subappaltatori

qualora i lavori, servizi o forniture oggetto del contratto fossero di importo superiore alle soglie comunitarie oppure, a prescindere dall’importo del contratto, nel caso in cui avessero come oggetto una delle attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazioni mafiose) ed elimina il divieto per chi ha concorso di essere subappaltatore. Allo stesso tempo, rimangono fermi i principi noti in materia di subaffidamenti (2%) e nulla

cambia nel regime autorizzativo, a parte che per la verifica delle dichiarazioni rese dal subappaltatore bisognerà passare dalla Banca dati nazionale Anac a partire dal 1° gennaio 2024. Approfondiamo quindi le novità di maggior rilievo.

Le definizioni

Il comma 2 dell’art. 119 del D.Lgs 36/2023 specifica, innanzitutto, cos’è il subaffidamento: “Costituisce subap-

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 30
di Cristina Cassinari
ATTUALITA’
Lavori pubblici

palto di lavori qualsiasi contratto stipulato dall’appaltatore con terzi avente a oggetto attività ovunque espletate che richiedono l’impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2% dell’importo delle prestazioni affidate o di importo superiore a 100.000 euro e qualora l’incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50% dell’importo del

contratto da affidare”. Nulla cambia rispetto al passato e, affinché si configuri subappalto, bisogna distinguere a livello civilistico tra contratto di vendita – legato a una mera fornitura – o contratto di appalto. Il nuovo Codice, poi, precisa che il subappalto è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto, “con organizzazio-

ne di mezzi e rischi a carico del subappaltatore ”. Questa precisazione contraddistingue il subappalto e ha la finalità di meglio distinguere il contratto di subappalto da altri contratti similari, come ad esempio quello del distacco. La novità sostanziale, in questo campo, è che a partire dal 1° gennaio 2024 le dichiarazioni del subappaltatore dovranno avvenire tramite la banca dati dei contatti pubblici gestita dall’Anac.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 31
FOTO: PERI

ATI E AGGREGAZIONI, UNA LINEA EUROPEA

Il nuovo Codice degli appalti persegue obiettivi di stretta aderenza alle direttive europee, puntando ad assicurare l’apertura alla concorrenza e al confronto competitivo tra gli operatori dei mercati. L’art. 65 introduce quindi un nuovo concetto di “Operatori economici”, descrivendo le realtà ammesse a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici. Sono tra gli operatori economici: gli imprenditori individuali, anche artigiani, e le società, anche cooperative; i consorzi tra società cooperative di produzione e lavoro; i consorzi tra imprese artigiane; i consorzi stabili; i raggruppamenti temporanei di concorrenti; i consorzi ordinari di concorrenti; le aggregazioni tra le imprese aderenti al contratto di rete; i soggetti che abbiano stipulato il contratto di gruppo europeo di interesse economico (GEIE). Emerge così una nozione “funzionale” di impresa, incentrata sullo svolgimento dell’attività economica anziché sulle caratteristiche dell’operatore professionale, in linea con i principi sostenuti dal legislatore comunitario

Lavori e categorie

Permane il divieto di affido integrale di esecuzione dei lavori: la categoria prevalente non può essere affidata in subappalto in misura superiore al 49,99%. Le categorie scorporabili, se non è previsto uno specifico divieto nella decisione a contrarre, e quindi nel bando, possono invece essere subappaltate per intero. Il limite può essere stabilito motivando con riferimento alla sicurezza nei cantieri, alle lavorazioni specialistiche (art. 104, comma 11, del nuovo Codice) o alle specifiche caratteristiche dei lavori o loro complessità. Le lavorazioni di elevato contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica (cosiddetti “sios”) rimangono categorie di lavori uguali alle altre, fermo restando che il RUP può decidere che siano eseguite solo dall’appaltatore (o da un componente del RTI) oppure può prevedere limiti quantitativi al relativo subappalto. L’attività di lavoratori autonomi non costituisce subappalto, previa comunicazione alla stazione appaltante. Il Codice dei contratti pubblici precisa, però, che i lavoratori autonomi possono eseguire unicamente attività accessorie, secondarie o sussidiare (mentre nel D.Lgs 50/2016 si parlava solo “di attività specifiche”).

Il subappaltatore, infine, deve garantire per le prestazioni a lui affidate il trattamento economico e normativo non inferiore a quello avrebbe garantito

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 32
ATTUALITA’
FOTO: PERI

l’appaltatore. La stazione appaltantecome avveniva in passato - corrisponde direttamente al subappaltatore e ai titolari di subcontratti non costituenti subappalto nei seguenti casi: quando il subcontraente è una microimpresa o piccola impresa; in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore; su richiesta del subcontraente e se la natura del contratto lo consente. Infine, le stazioni appaltanti rilasciano i certificati necessari per la partecipazione e la qualificazione all’appaltatore, scomputando dall’intero valore dell’appalto il valore e la categoria di quanto eseguito attraverso il subappalto. Un’altra novità, quindi, è che l’appaltatore non perde a livello qualificatorio la quota dei lavori che affida in subappalto, potendola utilizzare anche per la qualificazione

SOA. L’appaltatore potrà utilizzare i lavori della categoria prevalente per l’intero importo e anche quelli di ciascuna delle scorporabili previste nel bando di gara per l’intero importo.

Subappalto a cascata

L’elemento forse più rilevante del nuovo testo è il via libera al subappalto a cascata, che invece era vietato dal “vecchio” codice D.lgs 50/2016. Il subappalto a cascata si verifica quando l’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto è oggetto di ulteriore subappalto. Il comma 17 del nuovo Codice degli appalti specifica che “le stazioni appaltanti indicano nei documenti di gara le prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto che, pur subappaltabili, non possono formare oggetto di ulteriore subappalto, in ragione

I REQUISITI DELL’AVVALIMENTO

L’articolo 104 del nuovo Codice degli appalti descrive l’avvalimento come il contratto con il quale una o più imprese ausiliarie si obbligano a mettere a disposizione di un operatore economico che concorre in una procedura di gara dotazioni tecniche e risorse umane e strumentali per tutta la durata dell’appalto. Le principali novità riguardano il fatto che l’avvalimento è ammesso non solo per ottenere i requisiti necessari alla partecipazione a una gara, ma anche per ottenere un punteggio più elevato, grazie ai requisiti prestati dalla ditta ausiliaria. Si tratta, in questo ultimo caso, di un “avvalimento premiale”. C’è però un limite: non è consentito che alla medesima gara possano partecipare sia la ditta ausiliaria che la ausiliata. Quest’ultima deve possedere sia i requisiti generali che quelli specifici.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 33
“ “
L’ATTIVITÀ DI LAVORATORI AUTONOMI NON COSTITUISCE SUBAPPALTO, PREVIA COMUNICAZIONE ALLA STAZIONE APPALTANTE

ATTUALITA’

delle specifiche caratteristiche dell’appalto e dell’esigenza, tenuto conto della natura o della complessità delle prestazioni o delle lavorazioni da effettuare, di rafforzare il controllo delle attività di cantiere e, più in generale, dei luoghi di lavoro o di garantire una più intensa tutela delle condizioni di lavoro e della salute e sicurezza dei lavoratori oppure di prevenire il rischio di infiltrazioni criminali”. Queste ipotesi di rischio non sussisto-

no qualora le imprese siano iscritte nelle “White List”, cioè gli elenchi istituiti presso ogni Prefettura che hanno lo scopo di rendere più efficaci i controlli antimafia. Le limitazioni al subappalto a cascata devono essere specificate e motivate nel rispetto dei principi di trasparenza e di tutela del mercato del lavoro: di fatto, saranno le stazioni appaltanti a consentire il subappalto a cascata o meno, valutando caso per caso. Se il RUP,

IL SUBAPPALTO A CASCATA SI VERIFICA QUANDO L’ESECUZIONE DELLE PRESTAZIONI AFFIDATE IN SUBAPPALTO È

OGGETTO DI ULTERIORE SUBAPPALTO

CONSORZI STABILI E CUMULO ALLA RINFUSA

nella decisione a contrarre e nel bando, non vieta esplicitamente il subappalto del subappalto, questo è ammesso. Anche il subappalto a cascata, in ogni caso, deve rispondere agli oneri di tutte quelle che sono le previsioni legate alla responsabilità solidale, al regime autorizzativo, all’obbligo di applicare il medesimo contatto collettivo nazionale del contraente principale per contrastare il lavoro sommerso: si tratta sempre di subappalto, anche se a cascata. Inoltre, se un bando di gara ammette il subappalto a cascata ciò non significa che l’operatore sia obbligato di fatto a ricorrervi, esattamente come avviene nel primo livello di subaffidamento: c’è una libertà imprenditoriale in questo senso. Tutte queste considerazioni saranno messe, nei prossimi mesi, alla prova dell’operatività. ■

Si consolida sempre più l’orientamento giurisprudenziale secondo cui, nella partecipazione alle gare d’appalto e nell’esecuzione, è il consorzio stabile - e non già ciascuna delle singole imprese sue consorziate - ad assumere la qualifica di concorrente e contraente e, quindi, a dover dimostrare il possesso dei relativi requisiti di partecipazione, secondo il principio del cosiddetto “cumulo alla rinfusa”. I consorzi stabili sono soggetti che operano nel settore dei contratti pubblici per un periodo non inferiore a cinque anni attraverso l’istituzione di una comune struttura d’impresa: si tratta, quindi, di aggregazioni durevoli che nascono da un’esigenza di cooperazione e assistenza reciproca e che, agendo come un’unica impresa, si accreditano all’esterno come soggetto distinto rispetto ai singoli consorziati. Quindi il consorzio stabile può dimostrare il possesso dei requisiti partecipativi anche mediante il cumulo delle singole imprese consorziate, a prescindere dal fatto che queste siano o meno in gara per l’esecuzione del contratto d’appalto.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 34
FOTO: PERI
“ “

Il “CASE Roadshow European Tour 2023”

Si è svolta lo scorso maggio la tappa italiana dell’evento internazionale che CASE Construction Equipment organizza periodicamente con l’intento di dare a clienti e operatori del settore l’opportunità di dimostrare le loro abilità operative sul campo, nonché di vedere all’opera le ultime novità proposte dal costruttore sul mercato

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 36
CASE
di Ettore Zanatta
MACCHINE

Si è svolta in due giorni - gli scorsi 25 e 26 maggio - la tappa italiana del “CASE Roadshow European Tour 2023” che, partito da Neuching (Germania), ha proseguito il suo cammino in Francia nel mese di giugno e si concluderà nel Regno Unito a settembre. Il claim con il quale è stato presentato l’evento (#roadtothefuture) è emblematico degli intenti attuali di CASE Construction Equipment e del

messaggio che il costruttore ha trasmesso ai propri clienti: il “CASE Roadshow European Tour 2023” è un’occasione per presentare in tutta Europa il suo stato dell’arte in termini di macchine e tecnologie, con vista sul futuro. Un appuntamento imperdibile per clienti e operatori del settore, dunque, che durante quest’evento hanno l’opportunità di testare un’ampia gamma di macchine in un contesto operativo reale. Contesto che, nella fattispecie, si è rivelato particolarmente suggestivo, trattandosi del Polo Estrattivo Calusco d’Adda, a Medolago (BG), di proprietà della Vitali, impresa che da tre generazioni opera nel mondo delle costruzioni, in particolare nelle aree del Real Estate Development, delle grandi infrastrutture, delle demolizioni speciali, del decommissioning, della coltivazione di cave, della lavorazione di materiali per l’edilizia e della produzione di calcestruzzi e asfalti.   “Digitalizzazione”, “comunità”, “innovazione” e “sostenibilità”: sono le parole chiave enunciate da CASE CE e i pilastri del “Roadshow”, durante il quale l’azienda ha presentato anche alcune in-

teressanti novità di prodotto, unitamente alla gamma dei ricambi e dei servizi post-vendita connessi e non connessi “CASE Service Solutions”, progettati per ottimizzare la produttività, la redditività e il tempo di attività e supportare le esperienze dei clienti con le macchine CASE. Facciamo una panoramica di quanto visto durante l’evento.

Pronti al lancio

In anteprima al “CASE Roadshow European Tour 2023” si è visto il prototipo della pala gommata compatta elettrica 12EV. Si tratta di una macchina da 3,6 t che, progettata e costruita nello stabilimento CASE di Lecce, offre una capacità benna di 0,5 m3, prestazioni similari alla sua “sorella” a propulsione diesel (21F) e tutti gli aggiornamenti “Evolution” proposti dal costruttore. La 12EV è alimentata da una batteria agli ioni di litio che - con un tempo di ricarica di 10-12 ore utilizzando un alimentatore domestico da 230 V o di un’ora da 20% all’80% di carica tramite un caricabatterie rapido esterno opzionale - fornisce tre-sei ore di autonomia

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 37
IN ANTEPRIMA AL “CASE ROADSHOW EUROPEAN TOUR 2023” CASE CE HA PRESENTATO DUE PROTOTIPI: LA PALA GOMMATA COMPATTA ELETTRICA 12EV, CHE SARÀ LANCIATA SUL MERCATO ALLA FINE DEL 2023, E IL “MINI TRACK LOADER” TL100, CHE SARÀ DISPONIBILE ANCHE NEL NOSTRO MERCATO NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2024

Altro prototipo presentato all’evento è il “mini track loader” TL100, un mezzo “tuttofare” made in Sampierana, progettato e costruito negli stabilimenti CASE di San Piero in Bagno (FC). Presentato in anteprima al Conexpo CON/AGG 2023, dove questa soluzione è particolarmente richiesta, e in previsione del “lancio ufficiale” nel nostro mercato durante il primo semestre del 2024, il TL100 è dotato di un motore diesel Kubota da 18,5 kW  (Stage V) e di un impianto idraulico da 50 l/min, con pressione di 190 bar. Il TL100, che ha un peso di 1.700 kg e una capacità operativa di 450 kg, presenta un circuito idraulico aperto per braccio e benna e un circuito chiuso per la traslazione. Inoltre, offre la possibilità di essere accoppiato ad attrezzature idrauliche a pressione medio/bassa e, grazie

operativa, a seconda dell’applicazione che il mezzo sarà chiamato a svolgere. Inoltre, controlla due motori elettrici, uno per la traslazione da 17 kWh e uno per braccio e benna da 22 kWh. La ricarica può avvenire tramite una comune presa elettrica a 230V e tramite un apposito “Fast Charger”. La pala gommata compatta elettrica 12EV sarà disponibile sul mercato a fine anno. Quella vista all’opera nella Cava Vitali era dotata di una cabina provvisoria, che sarà sostituita da quella montata sulla pala gommata compatta 221F Evolution. Il primo colpo d’occhio si rivolge al

braccio, realizzato con una struttura caratterizzata da apposite aperture che hanno lo scopo di alleggerire il peso della macchina nella parte frontale, a tutto vantaggio dell’autonomia della macchina stessa e dei tempi di ricarica.

alla sua compattezza, può rappresentare una soluzione efficace in molteplici contesti operativi. Due le configurazioni proposte da CASE CE: con carro largo (quello visto in cava, da 1.029 mm) e stretto (890 mm).

La pala compatta 221F Evolution

A rappresentare la categoria delle pale gommate compatte - e, nella fattispecie, la nuova Serie F Evolution - c’era la 221F, modello anch’esso progettato e costruito nello stabilimento di Lecce, che si associa alle versioni più piccole 21F e 121F e alla più grande 321F, disponibile anche con braccio più lungo. Questo modello, così come gli altri della serie, sono dotati di una cabina riprogettata, dotata all’interno di un nuovo display con encoder e tastiera che offre l’accesso a tutte le funzioni e letture della macchina, unitamente a una serie di caratteristiche elettroidrauliche aggiornate. La 221F, così come la 321F, sarà disponibile in due classi di veloci-

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 38
MACCHINE
LA NUOVA PALA GOMMATA COMPATTA 221F SARÀ INTRODOTTA SUL MERCATO A LUGLIO 2023 E RAPPRESENTA LA NUOVA SERIE F EVOLUTION DI CASE CE, COMPLETATA DALLE PIÙ PICCOLE 21F E 121F E DALLA PIÙ GRANDE 321F
CON IL ‘ROADSHOW EUROPEAN TOUR 2023’, CASE CE PORTA IN SCENA LE ULTIME NOVITÀ IN TERMINI DI MACCHINE, TECNOLOGIE E SOLUZIONI DIGITALI
“ “
OPERATIVO IN CAVA ANCHE IL VEICOLO ASTRA HHD9 8X6 CHE, ALLESTITO CON CASSONE SEMIROCCIA CANTONI DA 24 M³ ED ESPOSTO PRECEDENTEMENTE AL SAMOTER 2023, È IL PROTAGONISTA DEL TOUR DIMOSTRATIVO “EXTREME BY NATURE DEMO TOUR”

con HVO e tutti gli altri carburanti sintetici XTL (CTL, BTL e GTL). Novità per i modelli 21F e 121F, poi, sono i bracci di sollevamento autolivellanti/ paralleli con cinematica Z-Bar.

Gli escavatori gommati Serie E A rappresentare la nuova gamma di escavatori gommati Serie E di CASE CE, invece, c’erano il modello convenzionale WX140E e, in particolare, la versione a sbalzo posteriore ridotto WX175E SR, che si affiancano agli intermedi WX155E SR e WX160E (in futuro a questi si aggiungerà il WX210E). Tra le prin-

DURANTE L’EVENTO È STATO

POSSIBILE PROVARE ANCHE I NUOVI ESCAVATORI GOMMATI SERIE E, IN PARTICOLARE I MODELLI WX140E E WX175E SR, CHE SI AFFIANCANO ALLE VERSIONI INTERMEDIE WX155E SR E WX160E

tà: quella standard di 20 km/h e la nuova HTS (High Speed) da 40 km/h anziché 33 km/h. Il motore è un FPT F34, Stage V. Anche le funzionalità di connettività sono state migliorate, grazie allo stesso modem installato sulle pale di grosse dimensioni, per offrire nuove opportunità di integrazione nei sistemi di gestione flotta. Il vantaggio dei comandi EH (elettroidraulici) risiede nella possibilità di personalizzarne la reattività. Riassumendo, le versioni Serie F Evolution - che saranno introdotte sul mercato da luglio 2023 - offrono le seguenti caratteristiche: display a colori, simile a quelli montati su “WL”, “SSL” e “CTL”; pulsantiera in gomma in stile “WL”; tastiera integrata nella consolle destra; nuova reattività personalizzabile dei comandi (braccio e benna); modalità ECO, con regolazione automatica di regime motore e cilindrata della pompa per mantenere inalterate le performance del veicolo, ottimizzando lo sforzo del motore a 1.700 giri/min e contenere al massimo il consumo di carburante e le emissioni sonore; nuove impostazioni degli automatismi di braccio e benna e delle altezze di sollevamento; Cruise Control; trasmissione idrostatica; assali Carraro oscillanti (221F e 321F); freno di stazionamento rilasciato automaticamente e idraulicamente: compatibilità

I GRADER DEL FUTURO

Dal loro primo lancio, avvenuto nel 1934, l’obiettivo di CASE CE nel comparto dei grader è sempre stato quello di adattarsi alle esigenze dei propri clienti. Queste macchine, che vantano una trazione ai vertici della categoria e un motore FPT Stage V con tecnologia Hi-eSCR, sono dotate di una cabina ROPS/FOPS a profilo ribassato, introdotta nel 2013, che ne rende il trasporto semplice, grazie anche alla sua posizione arretrata sul telaio. Quest’anno CASE CE ha presentato i nuovi comandi elettroidraulici a tre assi - con precisione pari a quella delle leve a comando meccanico - e un sistema di sterzata a joystick, progettati per garantire un maggiore comfort di guida e una soluzione di guida intuitiva ed ergonomica. In cava era presente il grader 836C, che si affianca al modello 856C, garanzia di comfort per l’operatore e controllabilità della macchina, grazie anche agli interruttori posti in cabina, sulla consolle laterale, che consento-

no di ottenere regolazioni precise e il livello desiderato in modo facile e veloce. Insieme ai nuovi comandi, CASE CE ha introdotto tre funzionalità: “TwinLift”, che aziona entrambi i cilindri di sollevamento del versoio con un unico joystick; “Combined Steering”, con volante, telaio articolato e inclinazione delle ruote azionati contemporaneamente, per un raggio di curvatura più corto; “Comfort Steering”, che modifica il rapporto dei giri del volante tra finecorsa, per una maggiore precisione. I grader possono poi essere completati con vari accessori - tre versoi di larghezza personalizzabile, diverse estensioni del versoio, frizione da sovraccarico del versoio, scarificatore del versoio, ripper a cinque denti, lama frontale, contrappeso frontale, pacchetti luci a LED aggiuntivi sul contrappeso posteriore e nella parte inferiore della cabina - che li rendono adatti a un’ampia gamma di applicazioni.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 39

AL ROADSHOW È STATO PRESENTATO IN ANTEPRIMA ANCHE IL PRIMO “MIDI” DELLA SERIE

E: IL CX75E DA 7,5 T CON BRACCIO ARTICOLATO SARÀ LANCIATO SUL MERCATO ENTRO LA FINE DELL’ANNO, È CARATTERIZZATO DA UNO STILE MODERNO E FUNZIONALE E CONSERVA

LE STESSE CARATTERISTICHE DEL “FRATELLO MINORE” CX65D

cipali caratteristiche di queste macchine: il funzionamento fluido e il controllo garantito dal sistema idraulico Advanced Flow Sharing di Bosch Rexroth e la possibilità di selezionare tre modalità di utilizzo (HD, Standard ed ECO); i comandi a joystick proporzionali di serie; gli assali ZF per impieghi gravosi (anteriore oscillante); le trasmissioni idrostatiche (quattro ruote motrici); l’ampia cabina, dotata di un piantone del volante telescopico con due punti di inclinazione regolabili, del touchscreen da 8” con schermo addizionale sui cui visualizzare il “CASE Maximum View Monitor”, che consente una visibilità a 360°, con le immagini di quattro telecamere montate intorno alla macchina, del doppio tergicristallo parallelo e del pacchetto di luci a LED di serie; il sistema Cruise Control di se-

rie; l’alimentazione con biodiesel, HVO (oli vegetali idrotrattati) e altri carburanti sintetici (GTL, CTL, BTL), grazie al motore diesel Cummins B4.5 (Stage V) da 129 kW che non richiede il ricircolo dei gas di scarico (EGR). Con queste macchine sono disponibili svariati layout del telaio inferiore, con diverse combinazioni di lame apripista (con cinematica di tipo parallelo e non radiale) e di stabilizzatori anteriori e posteriori. L’equipaggiamento superiore comprende una scelta di bracci principali monoblocco o a triplice articolazione, a eccezione del WX175E SR, fornito solo con braccio triplice.

Il midi escavatore CX75E

Una nota merita anche il primo midi escavatore CASE della Serie E, presenta-

to in anteprima al Roadshow. Parliamo del CX75E da 7,5 t, con braccio articolato, che sarà lanciato sul mercato entro la fine dell’anno. Caratterizzato da uno stile moderno e funzionale, questo modello conserva le stesse caratteristiche del “fratello minore” CX65D (ma apportando una maggiore produttività), come il sistema idraulico EOC - Circuito Aperto Elettronico, che aumenta la produttività e riduce i livelli di emissioni, ma anche il sistema di raffreddamento con radiatore autopulente e il grande quadro strumenti digitale, dov’è possibile monitorare tutte le funzionalità della macchina e impostare il flusso idraulico di tutti i circuiti ausiliari (fino a tre). Il sottocarro, più pesante e largo, e il braccio più lungo forniscono un’elevata stabilità e una maggiore profondità e sbraccio di scavo, a garanzia di produttività e prestazioni più elevate.

Il miniescavatore CX25EV

Ultima novità ma non per importanza: la presentazione della gamma di miniescavatori Serie D ha incluso l’anteprima del modello elettrico CX25EV, che sarà lanciato nella seconda metà del 2023. La macchina monta un motore elettrico da 25 kW con batteria agli ioni di litio da 32,3 kWh, che può essere ricaricata in meno di due ore con un caricatore rapido esterno e fornisce un’autonomia completa di una giornata lavorativa in condizioni di lavoro standard per un mezzo di queste dimensioni. Il CX25EV è caratterizzato dalla stessa tecnologia avanzata del CX15EV: comandi completamente elettroidraulici e possibilità di personalizzare ogni singolo movimento della macchina tramite il quadro strumenti digitale. ■

DEL GIÀ NOTO CX15EV), NONCHÉ LA NUOVA GAMMA DI ESCAVATORI CINGOLATI SERIE E, LE MINIPALE COMPATTE SERIE B E LE PALE GOMMATE SERIE G

CARATTERIZZATO

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 40
MACCHINE
DURANTE L’EVENTO GLI OSPITI HANNO POTUTO VERIFICARE SUL CAMPO LE POTENZIALITÀ DI UN’AMPIA RAPPRESENTANZA DELLA GAMMA CASE. TRA I MEZZI A DISPOSIZIONE ANCHE ALCUNI MINIESCAVATORI SERIE D (CHE HA INCLUSO L’ANTEPRIMA DEL MODELLO COMPLETAMENTE ELETTRICO CX25EV, DOTATO DI MOTORE ELETTRICO DA 25 KW E BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DA 32,3 KWH E DALLA STESSA TECNOLOGIA AVANZATA

L’ANTEPRIMA del futuro

Il tradizionale evento di Dobříš ha ribadito come quest’appuntamento sia importante per gli operatori del settore, che qui hanno la possibilità di provare in condizioni di lavoro l’intera gamma di macchine e attrezzature a marchio Bobcat e di conoscere in anteprima le soluzioni pronte per essere lanciate sul mercato

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 42
di Ettore Zanatta Bobcat
MACCHINE

Anche quest’anno, come ormai avviene da molto tempo, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ai Demo Days che Bobcat organizza annualmente presso il “campus” di Dobříš, nella Repubblica Ceca. Qui, periodicamente, clienti e concessionari di Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) si riuniscono per testare in reali condizioni di lavoro le macchine, le attrezzature e le tecnologie Bobcat, oltre che per vedere alcuni “concept” prima che questi vengano introdotti sul mercato. Nell’edizione 2023 il focus è stato sulla minipala gommata elettrificata S7X (che, unitamente alla pala articolata compatta L35 e alla pala compatta gommata L40, ha rappresentato uno dei tre nuovi “concept” in mo-

stra all’evento), sulla nuova pala gommata compatta L95 e sulle nuove tecnologie proposte sul mercato dal costruttore, tra cui il sistema MaxControl con il nuovo telecomando Kishi.

Due nuovi “concept” compatti

La gamma di pale gommate Bobcat si appresta ad accogliere tra le sue file due nuovi modelli, presentati ai Demo Days in anteprima: la pala articolata compatta L35 e la pala compatta gommata L40. La prima è un nuovo “concept” che amplia il portfolio di SAL per coprire il segmento di mercato delle macchine ad alte prestazioni facili da trasportare su rimorchio, grazie al suo peso inferiore alle 2,5 t. La L35 offre una capacità di sollevamento elevata e, dotata di un pro-

pulsore da 57 HP di potenza, assicurerà importanti prestazioni in termini di spinta e velocità di marcia. Progettata per essere una “porta-attrezzi”, si caratterizza per un’elevata potenza idraulica a supporto degli accessori come spazzaneve e spazzoloni. Di serie è dotata di braccio telescopico. Tra i mezzi più piccoli della gamma, nella categoria delle 2-3 t, spiccherà poi la versione L40: questa macchina pesa meno di 2,5 t ed è progettata per garantire la massima efficienza nelle applicazioni di carico e trasporto. Semplice, robusta e facile da usare, la L40 è progettata per impieghi gravosi come la manutenzione stradale e l’edilizia. Jaroslav Fiser, “Product Line Director Loaders” di Doosan Bobcat EMEA, ha dichiarato che “con i ‘concept’ della nuova L95, nonché con quelli delle

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 43

JAROSLAV FISER, “PRODUCT LINE DIRECTOR LOADERS” DI DOOSAN BOBCAT EMEA, A BORDO DELLA L40 (PRESENTATA INSIEME ALL’ALTRO “CONCEPT”, LA PALA ARTICOLATA L35), HA EVIDENZIATO L’IMPEGNO DELL’AZIENDA DI OFFRIRE AL MERCATO LA GAMMA DI PALE COMPATTE GOMMATA PIÙ COMPLETA AL MONDO

versioni compatte gommate più piccole, dimostriamo ancora una volta il nostro impegno a offrire la gamma di pale più completa al mondo. I Demo Days rappresentano un’opportunità per concessionari e clienti di partecipare fattivamente al processo di sviluppo, fornendo preziose valutazioni e importanti feedback”.

Una nuova pala compatta Bobcat ha presentato durante i Demo Days pale di ogni dimensione, a testimonianza dell’impegno dell’azienda di completare la gamma nel prossimo futuro. In anteprima a Dobříš c’era la nuova L95: questo modello sarà il prossimo che andrà ad arricchire la gamma di pale compatte gommate del costruttore, dopo la L85 lanciata nel 2021.

La L95 è alimentata da un motore Bobcat da 75 CV, raggiunge una velocità di 40 km/h e offre una maggiore capacità di sollevamento. Come per la citata L85, sono diversi gli accessori Bobcat omologati per l’uso combinato con la L95. Tra questi, una benna da carico da 1 m3 e una benna per materiali leggeri da 1,5 m3, oltre a una benna con pinza e forche per l’agricoltura. Tra le sue peculiarità segna-

JOEL HONEYMAN, “VP GLOBAL INNOVATION” DI DOOSAN BOBCAT, HA PRESENTATO IL PROTOTIPO DELLA MINIPALA GOMMATA S7X CHE, AL PARI DELLA VERSIONE CINGOLATA T7X PRESENTATA LO SCORSO ANNO, È COMPLETAMENTE ELETTRICA, ALIMENTATA DA UNA BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DA 60,5 KWH

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 44
MACCHINE
LA L95 SARÀ LA PROSSIMA MACCHINA CHE ANDRÀ AD ARRICCHIRE LA GAMMA DI PALE COMPATTE GOMMATE BOBCAT

liamo il sedile a sospensione pneumatica riscaldato, la radio DAB+ con connettività per il telefono, il sistema antibeccheggio automatico migliorato, l’alta portata e il sistema “Quick-Tach”.

La T86 con “Super Flow”

Anche la presentazione della funzione “Super Flow” sulla pala compatta cingolata T86 è stata tra i temi di questi Demo Days. Uno degli aspetti più interessanti della nuova pala compatta cingolata T86 e del nuovo skid S86, infatti, è che entrambe le macchine offrono per la prima volta tre diversi tipi di portata ausiliaria, inclusa la nuova funzione “Super Flow”, che la porta a 159 l/min. Durante

l’evento Bobcat ha presentato la T86 in un’applicazione forestale con il nuovo trinciatutto a coppia extra XT FRC, che ha dimostrato la nuova funzione “sul campo”. Fornito come soluzione “plug & play”, il trinciatutto forestale con larghezza di 2 m è ideale per sminuzzare sezioni di alberi in trucioli e può perfino operare in profondità al di sotto dello strato superficiale del suolo, per lavorare il pacciame nel terreno. Nonostante la potenza dell’accessorio, le dimensioni compatte e la maneggevolezza della T86 permettono di spostarsi facilmente tra gli alberi e tagliare con precisione chirurgica solo le porzioni di albero danneggiate o indesiderate.

IL TOUCH-SCREEN T-OLED, QUI PRESENTATO DA VIJAY NERVA, “HEAD OF INNOVATION AND ACCELERATION” DI DOOSAN BOBCAT EMEA, È UN’INNOVAZIONE NELLA TECNOLOGIA DEI DISPLAY TRASPARENTI, SVILUPPATA INSIEME A LG ELECTRONICS E BSI RESEARCH

Il nuovo skid elettrificato Come la versione cingolata T7X, la pala compatta gommata S7X - qui presentata come prototipo - è una macchina elettrificata, alimentata da una batteria agli ioni di litio da 60,5 kWh, dotata di motori di trazione elettrici e attuatori a vite a ricircolo di sfere per le funzioni di sollevamento e inclinazione. Insieme, la batteria e il gruppo motopropulsore elettrico offrono prestazioni interessanti, con una coppia istantanea di tre volte superiore a quella delle pale tradizionali. Questa minipala abbina sostenibilità e prestazioni con zero emissioni, dunque, ed è equipaggiata per “superare” la sua controparte diesel, con vibrazioni mi-

IL MINIESCAVATORE

ELETTROIDRAULICO E35Z È STATO PRESENTATO ABBINATO AL SISTEMA “MAXCONTROL REMOTE OPERATION” DI BOBCAT

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 45
IL “BOBCAT MAXCONTROL REMOTE OPERATION” PERMETTE IL CONTROLLO A DISTANZA DELLA MACCHINA OPERATRICE TRAMITE UN’APP INSTALLATA SU IPHONE

MACCHINE

nime e una silenziosità quasi totale, che garantiscono il massimo comfort durante il lavoro. Joel Honeyman, “VP Global Innovation” di Doosan Bobcat, si è così espresso a riguardo: “In qualità di inventori della prima pala compatta siamo entusiasti di reinventare ancora una volta la macchina che ha ‘creato’ il settore. La S7X è una soluzione che permette di lavorare in luoghi sensibili sotto il profilo ambientale, in aree in cui è previsto il contenimento dei rumori e in ambienti interni. La S7X può funzionare fino a otto ore con una singola ricarica, in funzione dell’applicazione, permettendo di lavorare ben oltre una normale giornata lavorativa, se si tiene conto di pause e tempi d’inattività. Per una ricarica completa sono necessarie circa 10 ore”.

Tempo di innovazioni

Nell’area “Innovation” sono state presentate due novità rilevanti. Il touch-screen

T-OLED (Organic Light Emitting Diode), incorporato nella struttura vetrata della cabina, è un’innovazione interessante nella tecnologia dei display trasparenti. Sviluppato con LG Electronics e BSI Research, può essere posizionato sul parabrezza o sul finestrino laterale della cabina su diverse macchine Bobcat, tra cui miniescavatori, telescopici e pale compatte, e permette di toccare e personalizzare l’interfaccia utente con widget “intelligenti” e applicazioni interattive. Il display multifunzione trasparente presenta i dati specifici del cantiere, i parametri essenziali e i dati approfonditi sul mezzo in

DANIELE PACIOTTI, “PRODUCT LINE DIRECTOR - GROUND MAINTENANCE EQUIPMENT, LIGHT COMPACTION AND ATTACHMENTS” DI BOBCAT, HA PRESENTATO IL NUOVO TRINCIATUTTO A COPPIA EXTRA XT FRC PER APPLICAZIONE FORESTALE, IN ABBINAMENTO ALLA PALA COMPATTA CINGOLATA T86 CON FUNZIONE “SUPER FLOW”

tempo reale. Inoltre, grazie alla sua natura trasparente, si può facilmente controllare ciò che accade nelle immediate vicinanze. Il “Bobcat MaxControl Remote Operation”, invece, permette il controllo a distanza delle macchine tramite un’app di facile uso installata su iPhone. A proposito di “Bobcat MaxControl Remote Operation”, i visitatori hanno potuto vedere il miniescavatore elettroidraulico Bobcat E35z da 3,5 t abbinato per la prima volta a questo sistema, verificando come l’operatore possa controllarlo dall’esterno della cabina, a diverse distanze, tramite iPhone, massimizzando la versatilità in cantiere. L’E35z t è dotato di un sistema di comando elettroidraulico anziché di joystick idraulici convenzionali e può essere personalizzato e programmato “su misura”.

ANCHE QUEST’ANNO, OSPITE D’ECCEZIONE PRESSO LA SEDE CENTRALE DI DOBŘÍŠ È STATO JOE KELLER, FIGLIO DI LOUIS KELLER E NIPOTE DI CYRIL KELLER, INVENTORI DELLE PALE COMPATTE BOBCAT ORIGINALI

Grazie ai sensori integrati, è in grado di svolgere varie attività semiautomatiche, che consentono di eseguire livellamenti di precisione, attività di colmatura e scavo di canali e altre operazioni ripetitive quali i movimenti di ritorno allo scavo.

Espansione globale

Negli ultimi cinque anni Bobcat ha ampliato il proprio portfolio di tecnologie, innovazioni e prodotti lanciando più macchine e accessori in questo periodo che in tutta la sua storia, tra pale compatte gommate, macchine di compattazione leggera e attrezzature per la manutenzione del suolo, che includono trattori compatti, tosareba e attrezzature per manto erboso. Doosan Bobcat ha peraltro annunciato una nuova strategia di “branding” globale per creare opportunità commerciali e di crescita per il portfolio di prodotti Bobcat. Quest’iniziativa include il rebranding delle offerte di Doosan Industrial Vehicle (DIV), fornitore di attrezzature per la movimentazione di materiali (tra cui i carrelli elevatori), e di quella di Doosan Portable Power (DPP), attiva nel settore di compressori d’aria, generatori portatili e torri faro, che saranno introdotta sul mercato prossimamente sotto il marchio Bobcat.  Tra i prodotti Doosan Portable Power presenti ai Demo Days c’erano il nuovo generatore PG100 da 100 kVA Stage V e le torri faro PL01 e PL40. Tutti i prodotti DPP esposti presentavano la nuova denominazione semplificata: per i compressori viene usata la designazione PA (Portable Air), per i generatori la PG (Portable Generator) e per i sistemi d’illuminazione la PL (Portable Light). ■

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 46
GLI OSPITI DEI DEMO DAYS HANNO POTUTO PROVARE ANCHE I MINIESCAVATORI ELETTRICI E10E DA 1 T ED E19E DA 2 T, QUEST’ULTIMO INTRODOTTO A OTTOBRE 2022 E ULTIMO NATO NELLA GAMMA BOBCAT DI MACCHINE ELETTRIFICATE

Presenti sul mercato da oltre 20 anni, l’H.P.S. opera nel settore della vendita e revisione di componenti oleodinamici in tutte le applicazioni di pertinenza quale il navale, la pesca, il ferroviario, l’industria, la cantieristica e l’agricoltura

Unità mobili perfettamente attrezzate che ci consentono di raggiungere velocemente i nostri clienti e di risolvere in loco ogni emergenza adempiendo appieno ad ogni loro esigenza. Riparatori autorizzati delle maggiori case costruttrici del settore quali Rexroth, Kawasaki, Samhydraulik-Brevini e riparatori ufficiali della Danfoss

Disponiamo inoltre di un assortito magazzino ricambi.

Valvole ed elettrovalvole

Tubi

Scambiatori

Ricambi per pompe e motori

Motori

Moltiplicatori | Riduttori

Guarnizioni e sistemi di tenute

Filtri e sistemi di filtrazione

Distributori oleodinamici

Cilindri oleodinamici

Centraline elettroidauliche

Strumenti di misurazione

Manometri

Raccordi ERMETO

Pressostati

Prese di forza

Pompe a mano

Pompe

Pneumatica

Lubrificanti

Innesti rapidi

Innesti meccanici

Idroguide

Accumulatori

via dell’industria, 44 | loc. pezzagrande | zona ind. | 84025 eboli | salerno | italy +39 0828 318047/49 | mob. +39 335 6200632 | mob. +39 333 4040789 CENTRO OLEODINAMICO DIVISIONE MOBILE s.r.l.
POMPE | MOTORI | GUARNIZIONI CILINDRI IDRAULICITUBI | FLESSIBILI ASSOCIATO ISO 9001 CERTIFIED MANAGEMENT SYSTEM Member of CISQ Federation info@centroleodinamico.it centroleodinamico.it
ASSISTENZA TECNICA, REVISIONE E VENDITA

IL “VOLVO ELECTRIC TOUR 2023”

È partito lo scorso mese di aprile un viaggio itinerante lungo la nostra Penisola organizzato da Volvo CE Italia con l’intento di coinvolgere i propri clienti in un’esperienza unica e “immersiva” e di dimostrare loro le peculiarità e potenzialità della sua attuale gamma di macchine elettriche

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 48
di Ettore Zanatta Volvo
MACCHINE

L’attenzione all’ambiente, la riduzione dell’impronta climatica e la sostenibilità dei siti di lavoro sono i driver che hanno spinto Volvo CE a realizzare un’intera gamma di macchine elettriche, composta oggi da cinque modelli, e una serie di progetti ambiziosi pensati per il futuro. Per far conoscere queste macchine - e per farne comprendere e apprezzare appieno le potenzialità e le opportunità offerte - a clienti e operatori, Volvo CE Italia ha organizzato il “Volvo Electric Tour 2023”, un viaggio strutturato in otto tappe partito lo scorso mese di aprile che rappresenta per gli ospiti un’occasione unica per immergersi nella nuova “realtà elettrica” del Gruppo Volvo, grazie ad approfondimenti tematici e prove sul campo.

Teatro del secondo appuntamento - organizzato in collaborazione con i concessionari Bettiga Attrezzature Edili di Colico (LC), CARE di Pavia, Topcar di Bulciago (LC) e Soldi di Solaro (MI) - è

stato il Lago Boscaccio, un bacino artificiale sito a Gaggiano (MI), creato grazie all’attività di escavazione della società Cave Merlini. Un palcoscenico suggestivo, alimentato da numerose risorgive di acqua purissima che ricreano un habitat tipico della pianura lombarda, assolutamente naturale e omogeneo con il territorio, in perfetto tema con le argomentazioni presentate durante l’evento. Qui abbiamo incontrato Stefano Tacchinari, AD di Volvo CE Italia, che ci ha presentato lo stato dell’arte del settore e delle strategie del costruttore svedese.

È facile parlare dell’importanza del cambiamento, ma il mondo non ha più bisogno di parole, bensì di azioni. E che (anche) il nostro settore contribuisca alla crescita economica e, con-

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 49
STEFANO TACCHINARDI AD DI VOLVO CE ITALIA

affrontate in questo momento storico, che confluiscono in quel termine di “sostenibilità” che coinvolge gli ambiti sociali, ambientali ed economici. Qual è la strategia in atto di Volvo CE e cosa sta facendo a livello di Gruppo?

“La strategia del Gruppo Volvo è essere in linea con gli obiettivi scientifici prefissati dall’Accordo di Parigi nel 2015 e perseguire la sostenibilità in tutto ciò che fa e che farà. I traguardi posti sono ambiziosi e per raggiungerli Volvo CE coinvolgerà nelle sue azioni anche i fornitori, collaborando con partner che diano il loro contributo in questo percorso. Ovviamente, ciò riguarda tutti i prodotti finali e la relativa ‘fine vita’ (oggetto di un preciso fo-

testualmente, riduca la sua impronta climatica. Qual è la posizione di Volvo CE in tal senso?

“Il mondo si aspetta che parliamo di meno e che facciamo di più. Volvo CE sta senza dubbio guidando il progresso nel settore, creando soluzioni che consentano di raggiungere gli obiettivi prefissati di decarbonizzazione e ampliando il proprio ventaglio di macchine elettriche, espandendo la versatilità della gamma e guidando il comparto verso un futuro a impatto zero. L’azienda si è posta obiettivi di sostenibilità chiari, concreti e ambiziosi: in particolare, quello di raggiungere quota 35% di macchine vendute elettriche entro il 2030 e diventare completamente ‘fossil free’ in tutta la catena del valore entro il 2040, nonostante il traguardo ufficiale sia fissato al 2050”.

Popolazione mondiale in crescita, decarbonizzazione e qualità dell’aria, rapida urbanizzazione, maggiore digitalizzazione, nuove esigenze sociali e tecnologie: queste sono le principali tematiche

cus basato sulla circolarità e sull’impiego dei materiali utilizzati, che avranno una riciclabilità del 95%) e, a monte, i siti di produzione, riducendo le emissioni nelle operazioni del 50%, sempre entro il 2040”.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 50
MACCHINE
CARLO RONDININI, PRODUCT DEPARTMENT MANAGER DI VOLVO CE ITALIA, ILLUSTRA LE PECULIARITÀ TECNICHE E OPERATIVE DEL MINIESCAVATORE ECR18 ELECTRIC, IN GRADO DI AIUTARE GLI OPERATORI A LAVORARE IN MODO PIÙ SOSTENIBILE, EFFICIENTE E SILENZIOSO

LUCA PESSINA, PRODUCT SERVICE SPECIALIST DI VOLVO CE ITALIA, SPIEGA AGLI INTERVENUTI COME LA MACCHINA SIA IN GRADO DI OFFRIRE TUTTE LE PRESTAZIONI NECESSARIE IN CANTIERE MA SENZA EMISSIONI DI SCARICO E CON UN LIVELLO DI RUMORE ESTREMAMENTE BASSO

La “rivoluzione elettrica” negli stabilimenti produttivi Volvo è già iniziata… “Sì. Sono coinvolti tutti gli stabilimenti produttivi e alcuni lo sono già da tempo. Ad esempio, lo stabilimento svedese di Braås è stato il primo nel settore, già nel 2014, a produrre a zero emissioni di CO2 e ora si stanno facendo ingenti investimenti per espandere la struttura con un’area dedicata alla produzione ‘fossil free’ dei dumper. Anche lo stabilimento di Arvika, sempre in Svezia, sarà totalmente ‘fossil free’ entro il 2040, grazie a un investimento di 6,3 milioni di dollari che porterà all’espansione dell’area de-

dicata alla produzione di pale elettriche. La costruzione di queste ultime e di quelle tradizionali continuerà per ora sulla stessa linea: la transizione sarà graduale e terrà conto di tutti gli aspetti dell’ecosistema

elettrico, compresi l’infrastruttura di ricarica, la gestione delle batterie e i modelli di business. L’obiettivo è produrre pale gommate elettriche affidabili di medie e grandi dimensioni che possano essere facilmente integrate nell’attività dei clienti. Non è la prima iniziativa di sostenibilità della struttura di Arvika, che ha già ridotto la propria impronta climatica interna di 350 t di CO2: questa trasformazione coinvolge anche gli stabilimenti di Konz in Germania, così come quelli di Belley in Francia e Changwon in Corea del Sud. La sostenibilità, insomma, insieme alla digitalizzazione, è la parola chiave dell’agenda strategica del Gruppo Volvo, dove gli obiettivi basati sulla scienza (Science

Based Targets) sono stati definiti chiaramente e rappresentano la base dello sviluppo futuro. L’elettrificazione è di fatto una delle chiavi che guiderà il percorso verso l’eliminazione dei combustibili fossili. Volvo CE offre oggi la gamma più ampia del mercato di macchine elettriche compatte e ha già in programma di ampliarla, passando poi in qualche modo anche ai macchinari pesanti, dove oltre all’elettrificazione si potrà considerare

GLI OSPITI DELL’EVENTO HANNO AVUTO LA POSSIBILITÀ DI TESTARE LE POTENZIALITÀ DELLE MACCHINE ELETTRICHE VOLVO, VERIFICANDO SUL CAMPO LA SILENZIOSITÀ E LE PERFORMANCE DEL MINIESCAVATORE ECR18 ELECTRIC E DELLA PALA GOMMATA COMPATTA L25 ELECTRIC, CHE ABBINANO LA PIATTAFORMA COLLAUDATA DELLE VERSIONI CONVENZIONALI A UN’ALIMENTAZIONE A BATTERIA

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 51

IL COSTRUTTORE ILLUSTRA AI PARTECIPANTI COME LA STRATEGIA DEL GRUPPO VOLVO È IN LINEA CON GLI OBIETTIVI SCIENTIFICI PREFISSATI DALL’ACCORDO DI PARIGI NEL 2015 E SPIEGA COME INTENDE PERCORRE CON DECISIONE LA STRADA DELLA SOSTENIBILITÀ, COINVOLGENDO NELLE SUE AZIONI ANCHE I FORNITORI E COLLABORANDO CON PARTNER CHE DIANO IL LORO CONTRIBUTO IN QUESTO PERCORSO

l’utilizzo di carburanti alternativi o di altre tecnologie, come ad esempio l’adozione dell’idrogeno”.

Quali sono, a oggi, le macchine “sostenibili” che Volvo CE sta testando o proponendo sul mercato?

“Volvo CE Italia ha già presentato il dumper elettrico e autonomo Tara TA15, attualmente in fase di test in collaborazione con un cliente pilota, ma altre soluzioni - che saranno inizialmente proposte in mercati europei selezionati - sono rappresentate dal prototipo del dumper articolato a idrogeno A30G, realizzato con acciaio ‘fossil free’ sviluppato da SSAB, dal rullo stradale elettrico DD25 (esposto in occasione del Conexpo CON/AGG 2023), dall’escavatore cingolato EC230 Electric, dalla pala gommata L120H Electric, dove il motore diesel è sostituito da una trasmissione elettrica e da un pacco batterie da 240 kWh, e dall’escavatore EW240 MH. Oltre, naturalmente, alle cinque macchine compatte già in commercio sul mercato e che stiamo esponendo in questo ‘Volvo Electric Tour 2023’, cioè i miniescavatori EC18 Electric, ECR18 Electric e ECR25 Electric e le pale gommate compatte L20 e L25, queste ultime perfezionate con una serie di aggiornamenti che assicurano un livello superiore di versatilità, comfort per l’operatore e operatività”.

Il miniescavatore EC18, disponibile con cabina e sedile Deluxe o con Canopy (optional), monta batterie da 48V con capacità 20 kWh, per un’autonomia fino a sei ore, a seconda dell’applicazione; l’ECR18, invece, è disponibile solo in versione Canopy e monta batterie da 48V con capacità inferiore, di 16 kWh (essendo un mezzo girosagoma presenta uno spazio più limitato dove alloggiarle), per un’autonomia fino a cinque ore; l’ECR25 Electric è dotato di una batteria da 20 kWh, per un’autonomia fino a quattro ore. Per quanto riguarda le pale, mentre gli escavatori presentano un motore elettrico queste macchine ne ospitano due: uno per la trasmissione e uno per l’impianto idraulico. In questo caso gli assorbimenti sono maggiori: 33 kWh con pacco batteria a cinque elementi nella L20, che diventano 39 kWh

VOLVO CE ITALIA, IN COLLABORAZIONE CON I CONCESSIONARI BETTIGA, CARE, TOP CAR E SOLDI, HA SPIEGATO COME OGGI STIA LAVORANDO PER GARANTIRE LA SOSTENIBILITÀ DEI SITI DI LAVORO CON L’UTILIZZO DI SOLUZIONI ELETTRICHE

Quali sono le particolarità delle macchine esposte in occasione dell’evento?

“Tutte le macchine elettriche Volvo sono ricaricabili tramite diverse soluzioni, adattate all’uso delle macchine stesse, alle applicazioni prevista e all’organizzazione logistica dell’azienda e dei cantieri: con il caricatore integrato, per un’alimentazione da 220V-380V, o con caricatori rapidi da esterni e fissi da interno, in questo caso con la sola alimentazione a 380V - 32A. Questi mezzi si distinguono per i noti benefici che sono in grado di apportare al cliente e all’ambiente (limitate emissioni acustiche e zero emissione di CO2, assenza di vibrazioni e di componenti da manutenere o smaltire) e per la possibilità di operare in spazi chiusi o sensibili e a qualsiasi ora. In tutti i casi, le versioni elettriche non rinunciano a nulla in termini di prestazioni rispetto ai modelli convenzionali.

con quello a sei elementi, standard nella L25.

Il braccio standard è parallelo nella L20 e a ‘Z’ nella L25 (con la possibilità di averlo parallelo come optional). Su tutte le macchine elettriche è presente il sistema ‘Engine Shut Down’, che mette in pausa il motore elettrico dopo un tempo determinato, per evitare inutili consumi della batteria, nonché la possibilità di sfruttare l’applicazione web E.M.M.A. (Electric Machine Management Application), che fornisce informazioni in tempo reale su una singola macchina elettrica o su un’intera flotta da smartphone, tablet e laptop. Queste macchine sono una chiara dimostrazione di come Volvo CE sia guidata dall’idea che attraverso l’immaginazione, il duro lavoro e l’innovazione tecnologica si possa essere all’avanguardia nello sviluppo di un mondo più pulito, più ‘intelligente’ e più collegato”. ■

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 52
MACCHINE
DURANTE LE OTTO TAPPE DEL “VOLVO ELECTRIC TOUR 2023”
RIVESTIMENTO IN GOMMA PER CINGOLI IN FERRO RUBBER STRIPES FOR STEEL TRACKS RAMPE DA CARICO IN LEGA D’ALLUMINIO 6005 LOADING RAMPS IN ALLOY 6005 VIA ROSSINI, 8 - 41030 - BASTIGLIA - MODENA Tel: 059 920379/ 059 923429 - info@cgaricambi.it www.cgaricambi.it attachment ADV: WEBSCAPE.IT SEGUICI SU

FRONTE di avanzamento

Con l’intento di consolidare la sua presenza nel mercato delle macchine compatte, l’azienda coreana presenta la sua nuova denominazione “HD Hyundai Construction Equipment” e lancia sul mercato nuovi escavatori in grado di ottimizzare la versatilità in cantiere e migliorare le condizioni di lavoro degli operatori

di Mirko Brusamolino

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 54
Hyundai
MACCHINE

Il comparto degli escavatori compatti sta registrando un forte e crescente interesse nei mercati europei, con molti produttori intenti ad assicurarsi una variegata clientela composta da contraenti, società di servizi pubblici e attività di noleggio. Un segmento estremamente competitivo, nel quale l’azienda coreana - rilanciatasi recentemente con la nuova denominazione “HD Hyundai Construction Equipment” - intende mantenere salda la propria nomea di costruttore innovativo e attento alle esigenze del cliente. Atteggiamento ribadito presentando nuovi escavatori compatti altamente versatili: il modello HW100A, destinato al segmento di mercato dalle 8 alle 11 t, e le versioni HW65A e HX65A da 6-6,5 t,

disponibili a seconda delle specifiche richieste del cliente.

Manovrabilità e compattezza Sempre più clienti sono alla ricerca di macchine potenti ed elevata manovrabilità ma caratterizzate da dimensioni compatte. Aspetti, questi, che Hyundai ha considerato attentamente e che si sono concretizzati nel nuovo escavatore gommato HW100A, macchina che si pone l’obiettivo di superare le attese dei clienti sotto ogni punto di vista. Con un contrappeso leggero e un raggio di 1.600 mm, l’escavatore gommato HW100A propone tre modalità di sterzata (a granchio, a due e quattro ruote), in modo da accrescere la manovrabilità negli spazi ristretti e operare facilmen-

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 55
EQUIPMENT CHE ABBIAMO INCONTRATO IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEI NUOVI ESCAVATORI GOMMATI, AVVENUTA A TESSENDERLO, IN BELGIO
PETER SEBOLD, PRODUCT MANAGER DI HD HYUNDAI CONSTRUCTION COSÌ COME SUGLI ESCAVATORI HEAVY DUTY, ANCHE IL NUOVO HW100A PERMETTE AGLI OPERATORI DI POTER SCEGLIERE L’IMPOSTAZIONE DI LAVORO FRA TRE MODALITÀ OPERATIVE: POWER, STANDARD ED ECONOMY IL NUOVO ESCAVATORE GOMMATO HYUNDAI HW100A OFFRE UNA PORTATA MASSIMA DI SCAVO DI 7.820 MM E UNA PROFONDITÀ DI SCAVO DI 4.245 MM

Un pacchetto completo Oltre alla facilità di manutenzione e ai bassi costi operativi citati, un altro aspetto fondamentale per il costruttore coreano è poter garantire un elevato comfort dell’operatore durante lo svolgimento dei lavori in cantiere. Per questo motivo, all’interno della (ampia) cabina del nuovo HW100A viene offerto di serie uno sterzo completamente regolabile, oltre a un sedile a sospensione pneumatica. La macchina è dotata di un joystick proporzionale e di ulteriori pulsanti-funzioni sulla testa della leva servocomandi. Il monitor touch-screen da 8” presente in cabina fornisce tutti i report operativi, nonché la possibilità di visualizzare i dati di manutenzione direttamente dall’interno dell’abitacolo. Inoltre, l’operatore potrà beneficiare del sistema di monitoraggio telematico Hyundai “Hi MATE” presente in

te in un’unica carreggiata. L’escavatore gommato HW100A è equipaggiato con un propulsore diesel Hyundai D34 dotato di un sistema post-trattamento ricircolo dei gas di scarico a due filtri, un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC), un filtro antiparticolato (DPF) e una riduzione catalitica selettiva (SCR). Questo motore Stage V sviluppa 75 kW di potenza con 460 Nm di coppia disponibili già a 1.400 giri/min e non richiede il sistema per il ricircolo gas di scarico (EGR), contribuendo così a un consumo di carburante ridotto e a minori costi di manutenzione. Il nuovo modello di Hyundai si caratterizza per un telaio rigido con assali per impieghi gravosi a bassa manutenzione, costruito per garantire la massima durata, ed è dotato di un braccio triplice. Nonostante le sue dimensioni compatte, l’escavatore gommato HW100A ga-

rantisce un facile accesso alla macchina per lo svolgimento di tutti gli interventi di assistenza da terra grazie agli ampi sportelli presenti nella parte posteriore e sui lati del mezzo.

dotazione alla macchina, che consente ai “fleet manager” di tenere sotto controllo il lavoro di manutenzione e assistenza di tutta la flotta. “Questo nuovo escavatore gommato Hyundai da 10 t

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 56
MACCHINE
LA CABINA DEL NUOVO ESCAVATORE GOMMATO HW100A OFFRE, DI SERIE, UNO STERZO COMPLETAMENTE REGOLABILE, UN SEDILE A SOSPENSIONE PNEUMATICA E UNO SCHERMO TOUCH-SCREEN DA 8” POTENZIATE DAI MOTORI HYUNDAI STAGE V, I NUOVI ESCAVATORI GOMMATI HW65A E HX65A PRESENTANO UNA NUOVA CABINA, JOYSTICK PROPORZIONALI DI SERIE E UNA FACILITÀ DI MANUTENZIONE MIGLIORATA NEI NUOVI ESCAVATORI GOMMATI HW65A E HX65A IL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE È STATO MIGLIORATO E SONO STATE AGGIUNTE L’OPZIONE DI PROTEZIONE TOTALE FOG NELLA PARTE ANTERIORE E SUPERIORE DELLA CABINA, COSÌ DA FORNIRE MAGGIORE SICUREZZA IN SITI OPERATIVI A RISCHIO

è la macchina ideale per clienti esigenti che cercano un modello versatile, ad alte prestazioni e in grado di assicurare il massimo della manovrabilità ”, ha dichiarato Peter Sebold, Product Manager Hyundai per gli escavatori gommati, durante la nostra visita presso il quartier generale dell’azienda a Tessenderlo, in Belgio. “Questo modello andrà a completare il nostro schieramento esistente di escavatori gommati nel segmento dalle 5 alle 21 t, collocando l’offerta di prodotti Hyundai tra le più complete del mercato mondiale”.

Aggiornamento in corso

Con il lancio del modello cingolato HX65A e della versione gommata HW65A, Hyundai ha voluto apportare una serie di aggiornamenti ai suoi escavatori compatti di tonnellaggio medio, proponendo due novità dal design rinnovato, con nuove tecnologie e funzionalità aggiornate. Eredi dei popolari R55-9A e R55W-9A, i nuovi modelli Hyundai propongono un maggiore peso operativo, aumentato a 6-6,5 t in base alle specifiche operative richieste. Entrambe le macchine sono ora potenziate con un propulsore diesel Hyundai

Stage V: questo motore da 2,4 l offre una potenza nominale di 48,5 kW, con una coppia disponibile di 248 Nm, che aziona un impianto idraulico a centro aperto Bosch Rexroth, valvole di comando principali Parker e un motore di brandeggio Eaton. Le macchine dispongono di un impianto idraulico dotato di joystick proporzionali e di un motore

UNA NUOVA IDENTITÀ

Mentre Hyundai festeggia i suoi primi 50 anni di presenza sul mercato a livello mondiale, il marchio cambia nome per riflettere il desiderio di unire un pensiero innovativo alla consapevolezza ambientale e alla trasformazione digitale. Il nuovo marchio “HD Hyundai Construction Equipment” è il segno di una rivoluzione della sua identità aziendale, da “fornitore di macchine” a “fornitore di prodotti e servizi” basati su soluzioni ad alta tecnologia “intelligente”. Una nuova identità, quindi, che si pone l’obiettivo di favorire un futuro più confortevole attraverso l’uso di macchine “intelligenti” con dettagli incentrati sull’uomo, un’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) e tramite la tecnologia Hyundai Connect, in grado di creare un sito di lavoro più confortevole per gli operatori. La sigla “HD” che compone la nuova denominazione, infatti, ha due significati: da una parte comprende i “sogni umani” (Human Dream), ovvero la visione di Hyundai di un futuro migliore attraverso l’uso innovativo di tecnologie integrate e il rapido progresso della digitalizzazione; dall’altra la “dinamica dell’uomo” (Human Dynamics), con la quale il sogno diventa realtà integrando le soluzioni industriali, la robotica e l’IA. Con l’intento di simbolizzare questo cambiamento, il nuovo marchio “HD Hyundai” è accompagnato da un nuovo logo, detto “Forward Mark” (segno dell’avanzamento): una freccia rivolta in avanti a riflettere la visione che guarda al futuro dell’azienda e il suo impegno verso un’avvenire più verde e sostenibile. Una serie di elementi che si combinano per creare ciò che l’azienda chiama “Comfort Intelligence” (intelligenza del comfort), che attraverso l’applicazione delle macchine da costruzione e della tecnologia Hyundai contribuirà a creare un mondo migliore per tutti.

di brandeggio migliorato che offre una velocità operativa e di coppia ottimizzate, nonché un incremento della produttività nelle operazioni di scavo e di carico. Completamente rinnovato per offrire uno spazio ottimale, il nuovo design della cabina garantisce un incremento della visibilità e un elevato comfort per l’operatore, grazie a un sedile completamente regolabile e riscaldabile.

La rinomata tecnologia Hyundai, già vista negli escavatori di maggiore peso dell’azienda coreana, viene proposta anche in queste nuovi modelli compatti, ora dotati di un monitor touchscreen da 7”, utilizzabile per impostare i flussi idraulici ausiliari per gli attacchi e di fotocamere posteriori e laterali in grado di offrire una migliore visibilità intorno alle macchine. Anche le luci operative sono state migliorate e l’aggiunta dell’opzione protezioni totali FOG (protezione oggetti in caduta), nella parte anteriore e superiore della cabina, fornisce una sicurezza supplementare durante le operazioni di demolizione e in altri siti pericolosi. Sia la versione gommata che quella cingolata dispongono di ampi cofani di apertura per offrire un facile accesso durante gli interventi di manutenzione ordinaria. Infine, un filtro d’aria a doppio strato garantisce una vita utile prolungata delle macchine. È disponibile, infine, il sistema telematico “Hi MATE”, progettato per offrire un adeguato monitoraggio dell’operatività e delle prestazioni degli escavatori da remoto. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 57
A
CONTESTI OPERATIVI
SECONDA DELL’ESIGENZA DEL CLIENTE, L’ESCAVATORE GOMMATO HW65A OFFRE LA POSSIBILITÀ DI SCEGLIERE TRA PNEUMATICI SINGOLI O DOPPI, COSÌ DA PERMETTERE UNA TRAZIONE E STABILITÀ OTTIMALE ALLA MACCHINA IN MOLTEPLICI

RIVOLUZIONE ELETTRICA

Il costruttore britannico ha ampliato la sua gamma di macchine elettriche con il lancio della pala gommata compatta 403E, una soluzione a bassa rumorosità e zero emissioni basata su una tecnologia che sta rivoluzionando il modo in cui lavorano le imprese, gli operatori e le società di noleggio

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 58
JCB
di Pietro Gabrielli
MACCHINE

JCB ha lanciato sul mercato la sua prima pala gommata compatta completamente elettrica, la 403E, progettata per garantire un funzionamento a bassa rumorosità e zero emissioni in un uso quotidiano anche intensivo. La macchina è dotata di un pacco batterie standard agli ioni di litio di grosse dimensioni (assemblato da moduli JCB collaudati nella gamma esistente di mezzi elettrici dell’azienda), con una capacità di 20 kWh, che corrisponde alla produttività della versione diesel 403. Tra le principali caratteristiche di questa macchina citiamo: il motore di trazione da 33,4 kW (potenza di picco), con tre modalità di guida; la pompa idraulica da 20 kW (potenza di picco), con modalità pala e forca; gli assali ZF con trazione integrale permanente; il cruscotto digitale e controller rotativo, per eseguire operazioni di alta precisione.

caricabatterie integrato che consente il collegamento a diverse di fonti di alimentazione in cantiere. Una presa da 110 V carica completamente le batterie in 12 ore, mentre una presa industriale o domestica da 230 V esegue la carica

Una potenza “pulita”

Con il lancio della pala gommata compatta elettrica 403E, dunque, JCB consente ai propri clienti di affrontare la sfida della riduzione delle emissioni di carbonio in cantiere. Le batterie di cui è dotata, abbinate a motori elettrici ad alta efficienza e a sistemi idraulici e di trazione ottimizzati, garantiscono prestazioni ai vertici della categoria, con il caricatore in grado di operare per un’intera giornata lavorativa o per quattro-cinque ore di utilizzo continuo in un ciclo di lavoro misto. In comune con la gamma E-Tech di JCB, la pala 403E ha in dotazione un

in otto ore. Il caricatore rapido esterno di JCB può essere utilizzato anche con la 403E, fornendo una carica completa da un’alimentazione trifase in due ore. La pala è dotata di due motori elettrici indipendenti, uno per la trasmissione e uno per il circuito idraulico. Il motore di trazione offre 33,4 kW di potenza ed è dotato di tre modalità di guida, che l’operatore può alternare utilizzando due pulsanti sulla parte superiore del joystick: la modalità “Hare” garantisce una velocità di guida massima di 20 km/h, per le prestazioni e la produttività più dinamiche; la modalità “Tortoise” è limitata a

8 km/h, per una migliore modulazione della velocità (ciò contribuisce a migliorare la durata della batteria senza compromettere le prestazioni di sollevamento); la modalità “Snail” consente di raggiungere una velocità massima di 5 km/h, che può essere regolata con incrementi di 0,5 km/h tramite un controller rotativo e il display multifunzione (questo offre un controllo preciso della velocità, per una guida e un avanzamento di precisione). La trasmissione avviene tramite un “drop-box” integrato agli assali ZF, che possono essere forniti con differenziali aperti o bloccabili. La macchina è disponibile con una scelta di ruote strette o larghe, oltre all’opzione di pneumatici agricoli o industriali, che la rendono adatta a una gamma di applicazioni diversificata.

Un caricatore produttivo

Analoghi a quelli del modello diesel 403, i bracci del caricatore sono disponibili nelle configurazioni standard e ad alto sollevamento. La versione standard offre un’altezza del perno di 2,9 m, mentre quelle ad alto sollevamento raggiunge un’altezza del perno di 3,1 m. Entrambe sono dotate di attacco rapido idraulico di serie. La pala JCB 403E offre un carico di ribaltamento di 972 kg con forche per pallet, con un peso di trasporto di 2.671 kg. Come opzione è disponibi-

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 59
LA PALA GOMMATA COMPATTA ELETTRICA 403E È DOTATA DI UN PACCO BATTERIE STANDARD AGLI IONI DI LITIO, CON UNA CAPACITÀ DI 20 KWH, CHE CORRISPONDE ALLA PRODUTTIVITÀ DELLA VERSIONE DIESEL 403

le attrezzature, con l’operatore che può impostare la portata attraverso il display principale e il controller rotativo.

Comfort dell’operatore

La pala gommata compatta elettrica JCB 403E è proposta con tettuccio fisso o pieghevole, ma più avanti nel 2023 sarà disponibile anche con cabina completamente vetrata. In cabina, inoltre, è presente un nuovo display digitale multifunzione, gestibile tramite il controller rotativo a destra del joystick. L’operatore può utilizzare questo controllo per impostare le portate idrauliche ausiliarie, le velocità di traslazione

le un contrappeso per impieghi gravosi, che aumenta il carico di ribaltamento di 118 kg e il peso di trasporto di 121 kg. La macchina presenta un solo joystick con un controller ausiliario proporzionale nella parte superiore (è disponibile un secondo controllo rotativo ausiliario opzionale, che consente di accedere a tutte le funzioni del caricatore da un’unica leva, per un funzionamento più rapido). La macchina è dotata di un motore della pompa idraulica ad alta efficienza da 20 kW e l’impianto idraulico offre due modalità operative, controllate da un interruttore a bilanciere sulla consolle principale. La modalità “pala/benna”

fornisce una risposta dinamica, mentre la modalità “forca” offre un maggiore controllo di precisione. È inoltre standard la funzione ausiliaria a portata costante programmabile, per alimentare

a impulsi e altre impostazioni all’interno del display. Il monitor fornisce tutti i dati operativi critici della macchina, tra cui la modalità di guida, lo stato di carica della batteria e la velocità di marcia. ■

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 60
MACCHINE
LE BATTERIE DI CUI È DOTATA LA PALA GOMMATA COMPATTA ELETTRICA 403E, ABBINATE A MOTORI ELETTRICI AD ALTA EFFICIENZA E A SISTEMI IDRAULICI E DI TRAZIONE OTTIMIZZATI, GARANTISCONO PRESTAZIONI AI VERTICI DELLA CATEGORIA LA PALA GOMMATA COMPATTA ELETTRICA JCB 403E È OFFERTA CON TETTUCCIO FISSO O PIEGHEVOLE, MA PIÙ AVANTI NEL 2023 SARÀ DISPONIBILE ANCHE CON CABINA COMPLETAMENTE VETRATA

BENNA SPAZZOLATRICE HD

L’esperienza nei cantieri acquisita negli anni sull’utilizzo delle benne spazzolatrici ha permesso di intervenire sulle criticità evidenziate dalla clientela. I rinforzi in acciaio antiusura nei punti più sollecitati della benna di raccolta, la lama in HB400 imbullonata e reversibile, rendono l’utilizzo della Benna Spazzolatrice HD idoneo sia nei cantieri più gravosi che nelle normali manutenzioni stradali. Il motore a trasmissione diretta riduce le manutenzioni e riduce sensibilmente i tempi necessari per la sostituzione del rullo.

Strada della Pace, 23 - 43058 Sorbolo Mezzani (PR) - ITALY- Tel.+39 0521 316053 - Fax +39 0521 316054 - info@m3srl.com - www.m3srl.com

PERFORAZIONE ad “Alta Velocità”

In seno al Consorzio Cepav Due, attualmente al lavoro nel tratto dell’alta velocità ferroviaria tra Milano e Verona, l’impresa Trivel Sud sta utilizzando una perforatrice Bauer BG 33 con cinematismo a “V” per la realizzazione di pali trivellati da 2.000 mm a 60 m di profondità

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 62
di Pietro Gabrielli Bauer
MACCHINE

Gli osservatori più attenti se la ricorderanno: la BG 33V protagonista di questo cantiere a Peschiera del Garda (VR), tappa del progetto commissionato da Rete

Ferroviaria Italiana - Gruppo FS Italiane per la costruzione della nuova linea ferroviaria AV/AC Brescia Est-Verona, è la macchina che Bauer Macchine Italia (Mordano – BO) ha esposto per la prima volta a Piacenza in occasione del Geofluid 2021. Acquistata da Trivel Sud e personalizzata in ricordo di Lorenzo Barletta, padre dell’attuale titolare Giuseppe, questa perforatrice appartenente alla Premium Line ha già dimostrato tutto il suo valore “sul campo”.

La cella di Osterberg

Chiamata a eseguire molteplici pali trivellati da 2.000 mm di diametro a 60 m

di profondità nel cantiere di Peschiera del Garda, la perforatrice Bauer BG 33V ha visto l’applicazione della cosiddetta cella di Osterberg. Questa metodologia, detta anche “O-cell”, ha cambiato radicalmente il modo in cui i test di carico di fondazioni sono progettati, effettuati e interpretati: gli addetti ai lavori non devono più necessariamente fare affidamento su prove limitate effettuate con pali in scala ridotta, scelta dovuta all’enorme spesa connessa ai test convenzionalmente eseguiti su pali di grande diametro; gli errori di scala accidentali possono essere eliminati esaminando l’intera gamma di produzione di pali, anche se i carichi superano i 200 MN (50.000 kips).

La “O-cell”, in pratica, è un dispositivo a perdere idraulicamente guidato, calibrato e sollevato con un martinetto, installato all’interno dell’unità di fondazione. Funzionando in due direzioni, verso l’alto col taglio laterale e verso il basso con la reazione di base, la “O-cell” separa automaticamente i dati di resistenza. In virtù della relativa installazione all’interno dell’unità di fondazione, la prova di carico con la cella di Osterberg non è condizionata dai limiti derivanti dall’utilizzo di travi strutturali sovrastanti e dai pali vincolati al piede. Anzi, la “O-cell” deriva qualsiasi reazione dal terreno e/o dal sistema di roccia. La reazione di base e il taglio laterale inferiore forniscono la forza di taglio laterale per la porzione superiore della cella di test di carico e quest’ultima fornisce la reazione della forza d’appoggio di base e il taglio laterale della porzione inferiore del test di carico. Il test di carico con la “O-cell” continua finché

una delle tre forze sussiste: si raggiunge così la capacità ultima di taglio laterale, la reazione di base ultima o il massimo valore di capacità della “O-cell”. Ogni cella di Osterberg è equipaggiata in modo tale da permettere una misura diretta dell’espansione della cella stessa. Misurando inoltre lo spostamento e la compressione in testa al palo, si calcola lo spostamento al piede. La cella di Osterberg, strumentazione a perdere, può essere ubicata in qualsiasi sezione del palo oltre che, naturalmente, nella sezione di base. L’impresa campana Trivel Sud, nella fattispecie, ha affrontato un lavoro impegnativo in un terreno difficile, caratterizzato dalla presenza di argille e di strati alluvionali. I pali sono stati dimensionati in relazione al rapporto tra le sollecitazioni che il viadotto e il passaggio dei treni andranno ad applicare sull’area, molto prossima al Lago di Garda e al fiume Mincio. I lavori di fondazione sono durati circa sei mesi e hanno visto l’apporto anche di una perforatrice BG 24.

Tecnologia applicata

Come si conviene alle macchine appartenenti alla Premium Line di Bauer, anche la perforatrice BG 33V utilizzata a Peschiera del Garda si segnala per alcune distintive peculiarità, quali: elevati standard di sicurezza (parapetti per le ispezioni manutentive, cabina FOPS e telecamere per la migliore visione dell’area di lavoro); rispetto delle più recenti normative in termini di emissioni (si mette in evidenza il sistema EEP, brevettato, per la riduzione dei consumi ed efficientamento energetico); elevata produttività a fronte di consumi con-

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 63
GIUSEPPE BARLETTA (IN CABINA), TITOLARE DELL’IMPRESA TRIVEL SUD, INSIEME AD ANDREA RUGGERO, DIRETTORE COMMERCIALE DI BAUER MACCHINE ITALIA

UNA MACCHINA “TUTTOFARE”

Flessibilità è la parola d’ordine della perforatrice Bauer BG 33V, che consente di realizzare differenti tipologie di scavo a seconda delle diverse configurazioni possibili. Queste, in sintesi, le prestazioni in relazione alle differenti tecnologie applicate: perforazione di palo trivellato con asta kelly a incastro fino a 72 m di profondità, con un diametro massimo rivestito di 2.200 mm e di 2.500 mm non rivestito; perforazione CFA con elica continua fino a 32 m di profondità con pulitore rotante (in funzione della tipologia di terreno e della profondità, il diametro massimo è di 1.200 mm); perforazione CCFAelica continua rivestita - fino a 21 m di profondità massima, per un diametro massimo di 880 mm; perforazione FDP e FDP lost bit fino a 33 m di profondità massima, per un diametro massimo di 710 mm; trattamenti colonnari SCM fino a 32 m di massima profondità, per un diametro di 2.000 mm; scavo con morsa giracolonna (ad esempio modello BV2000); scavo trivellato, rivestito con moltiplicatori di coppia BTM720K (fino a 480 kNm).

tenuti; ridotte tempistiche di montaggio e smontaggio; facilità di trasporto; intervalli manutentivi estesi a 500 ore. La perforatrice BG 33V equipaggia una rotary maggiorata a singola marcia meccanica modello KDK 340 K con coppia massima di 340 kNm, mentre l’argano in singolo strato, a tutto vantaggio di una minore usura della fune principale, garantisce un tiro nominale di 265 kN. La perforatrice è inoltre dotata di argano “pull down” con tiro/spinta di 330 kN nominali. Un particolare sistema, denominato “Crowd Plus”, permette di utilizzare in modo combinato l’argano principale con quello di tiro/spinta, il tutto nella piena salvaguardia della rotary. L’alimentazione è affidata a un motore Cat C13 da 354 kW di potenza a 1.800 giri/min, Stage V. La macchina è equipaggiata con il pacchetto EEP (Energy Efficiency Power), che garantisce una riduzione dei consumi di carburante fino al 30% e assicura un incremento della produttività, ottenuto attraverso la maggiorazione del diametro delle manichette idrauliche e l’ottimizzazione fluidodinamica, mentre la rotazione del motore segue le effettive necessità dei circuiti idraulici. Il tutto anche grazie al recupero dell’energia idraulica attraverso l’introduzione di un motore-pompa idraulica che recupera l’energia durante la disce-

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 64
MACCHINE
LA PERFORATRICE
BAUER
BG33V UTILIZZATA NEL CANTIERE DI PESCHIERA DEL GARDA (VR) DALL’IMPRESA TRIVEL SUD È UNA MACCHINA MULTIFUNZIONALE, UTILIZZABILE IN UN’AMPIA VARIETÀ DI APPLICAZIONI NEL CAMPO DELLE FONDAZIONI

LA BG 33 CON CINEMATISMO A “V” È STATA RITENUTA LA SOLUZIONE IDEALE PER LA REALIZZAZIONE DI PALI TRIVELLATI DA 2.000 MM A 60 M DI PROFONDITÀ. EQUIPAGGIATA

CON UNA ROTARY MAGGIORATA A SINGOLA MARCIA MECCANICA MODELLO KDK 340 K, CON COPPIA MASSIMA DI 340 KNM, È DOTATA DI UN ARGANO IN SINGOLO STRATO, A TUTTO VANTAGGIO DI UNA MINORE USURA DELLA FUNE PRINCIPALE, E GARANTISCE UN TIRO NOMINALE DI 265 KN

UN “SOSTEGNO”

PER LE PERFORAZIONI

Trivel Sud è un’azienda specializzata nella realizzazione di opere strutturali speciali, strutturata per operare garantendo una gestione ottimale delle diverse fasi di lavorazione. Ciò grazie alle competenze tecnico-professionali acquisite in circa 40 anni di esperienza maturata sia in Italia che all’estero e all’adozione di un modello di gestione della commessa rivolto al perseguimento degli obiettivi. “La nostra politica aziendale - spiega Giuseppe Barletta, titolare dell’impresa di Vibonati (SA) - si pone come scopo la soddisfazione del cliente mediante l’adozione di una strategia di gestione che ha come fulcro un elevato livello professionale, raggiunto attraverso formazione e aggiornamento costante delle risorse umane e l’utilizzo di macchinari tecnologicamente avanzati, nel pieno rispetto

degli standard di sicurezza e qualitativi, con particolare attenzione al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro e dell’ambiente”. In particolare, l’azienda campana esegue molte-

sa dell’argano principale per poi ridistribuirla ai circuiti secondari. In più, l’EEP permette una notevole diminuzione delle emissioni acustiche.

La BG 33V, poi, prevede vari PLC e sensori in grado di supportare l’operatore direttamente dal monitor touch-screen LCD in cabina, mostrando in tempo reale lo stato della perforazione, lo stato di funzionamento della macchina ed eventuali anomalie. Tra gli assistenti attivi alla perforazione citiamo il “Kelly Speed Assistant”, in grado di coadiuvare l’operatore nelle fasi di discesa dell’asta kelly preservandone la durata, e il “Single Pass Assistant”, che controlla le fasi di scavo e trattamento e ottimizza il processo produttivo. La macchina, connessa via SIM, è costantemente monitorata e geolocalizzata ed è in grado di dialogare con l’ufficio e il service per l’assistenza in telediagnosi. Infine, merita una menzione la facilità di trasporto e di montaggio/smontaggio. Grazie al “Mobility Package” e alle soluzioni costruttive qui applicate, malgrado la sua taglia la BG 33 V si segnala per un’estrema facilità e rapidità di tutte le operazioni di cantierizzazione e di successivo smontaggio, andando a ridurre i tempi di impiego delle gru e il numero del personale addetto. La cabina senza cingoli, zavorre e mast è trasportabile con una larghezza massima di 3 m e un peso massimo di 36 t, con sottocarro maggiorato UW100. ■

plici attività in materia di pali: trivellati (a secco, in roccia, bentonite o polimero), secanti, FDP, incamiciati, CFA, “deep mixing” e costipati, oltre a jet-grouting, micropali e tiranti, diaframmi e pozzi.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 65

LO SVILUPPO DEL FUTURO

Hands
ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 66
On

L’ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7

IL NUOVO ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7

OFFRE UNA SERIE DI NUOVE TECNOLOGIE E DI FUNZIONI RIPROGETTATE PER ASSICURARE AGLI OPERATORI COMANDI “DOLCI” E PRECISI, PRODUTTIVITÀ E STABILITÀ ELEVATE, UN COMFORT DI “PRIMA CLASSE” E UN’ALTA EFFICIENZA IN TERMINI DI CONSUMI

ETTORE ZANATTA

Doosan Infracore Europe ha lanciato sul mercato l’escavatore gommato di nuova concezione DX100W-7 da 10 t. Questa classe di tonnellaggio rappresenta una novità per la gamma del costruttore coreano e il modello DX100W-7, che porta in dote il nuovo marchio DEVELON, rappresenta una soluzione performante per coloro che sono alla ricerca di un escavatore gommato progettato specificamente per i lavori in contesti urbani e per la manutenzione stradale. Il nuovo DX100W-7, infatti, offre un compromesso tra compattezza e agilità, unitamente a una spiccata produttività e a un comfort di fascia elevata. Elementi, questi, che ne fanno una macchina ideale per questo genere di applicazioni.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 67

Hands On

Le ruote sono mosse da un motore a pistoni assiali con trasmissione Powershift a due velocità. Oltre esse è disponibile una modalità supplementare Economy e quella di avvicinamento lento (“creep”) con attivazione tramite interruttore. Un pulsante consente di passare dalla velocità alta alla bassa in modalità di lavoro. Le due velocità di traslazione offrono la scelta tra una coppia maggiore o una velocità più elevata

Poiché poter lavorare in spazi anche

molto angusti è estremamente importante per questa tipologia di mezzo, infatti, l’escavatore gommato DX100W-7 - che di serie è fornito in configurazione

a due ruote sterzanti - può anche essere richiesto con l’opzione con sterzata integrale e a granchio.

Sicurezza a 360°

Oltre a garantire una rilevante agilità negli spazi ristretti, il nuovo escavatore gommato DEVELON DX100W-7 offre specifiche e livelli di sicurezza che lo pongono ai vertici del mercato. Il contrappeso integrato da 1,35 t, ad esempio, assicura la massima stabilità nel sollevamento in combinazione con il braccio articolato e il bilanciere lungo che, insieme, forniscono una curva cinemati-

IL SISTEMA TELEMATICO “DEVELON FLEET MANAGEMENT SYSTEM”

Il sistema “DEVELON Fleet Management System” fornisce dati completi sulle prestazioni delle macchine sfruttando una doppia modalità di trasmissione (rete cellulare mobile e satellitare). Si tratta, quindi, di uno strumento in grado di offrire informazioni dettagliate e approfondite, finalizzate a ridurre i costi d’esercizio e a lavorare in modo più

efficiente. Il sistema consente ai gestori di flotte l’elaborazione di diversi tipi di report, tra cui: stato della flotta, dettagli e posizione delle macchine, ore di servizio, consumo di carburante, ore con motore al minimo rispetto al totale delle ore di lavoro, codici errore delle macchine, allarmi motore, cronologia della manutenzione e report di utilizzo. “DEVELON Fleet Management System” non è quindi solo un report per consumi e sposta-

menti, ma un efficace strumento per la protezione del proprio investimento, perché permette di monitorare lo stato della macchina aiutando a ottimizzarne l’efficienza, la sicurezza e la manutenzione. Il sistema può gestire contemporaneamente più macchine in diversi cantieri, consentendo così di monitorare il tasso di utilizzo di ciascuna e valutare se venga utilizzata la giusta combinazione di mezzi. Aiuta inoltre gli operatori a sfruttare in modo più efficiente le macchine stesse e a individuare mezzi sostitutivi in caso di fermo per manutenzione o riparazione, il tutto integrato da efficaci sistemi antifurto e di recupero in caso di sottrazione.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 68
Barre di rinforzo supplementari, struttura centrale e flangia terminale irrobustite migliorano la protezione della base del bilanciere

ca di lavoro più ampia rispetto ad altre macchine della stessa classe, nonostante queste montino braccio e bilanciere di analoga lunghezza. Il profilo del contrappeso da 1.350 kg è stato ridisegnato, in modo da offrire il migliore accesso possibile per la manutenzione ordinaria e straordinaria, da terra e dal retro della macchina. Il braccio articolato - costituito da due elementi, uno inferiore da 1.890 mm e uno superiore da 1.880 mm - permette all’operatore di avvicinare il più possibile la macchina all’autocarro durante le operazioni di carico. L’escavatore gommato DX100W-7 è stato progettato inoltre per offrire capacità di sollevamento e forze di scavo molto elevate in una macchina con altezza di marcia inferiore ai 4 m, così come richiesto dalle normative per le macchine di questa tipologia in alcuni Paesi.

L’ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7 giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 69
Durante la progettazione dell’escavatore gommato DX100W-7 sono stati utilizzati test intensivi per calcolare la migliore distribuzione del carico sulla struttura del braccio. Combinato con l’incremento dello spessore dei materiali impiegati, questo metodo di analisi ha consentito di limitare la fatica dei componenti, migliorando affidabilità e durata
Il braccio articolato - costituito da due elementi, uno inferiore da 1.890 mm e uno superiore da 1.880 mm - permette all’operatore di avvicinare il più possibile la macchina all’autocarro durante le operazioni di carico

Hands On

I PUNTI DI FORZA

LA ROBUSTEZZA

LA PRODUTTIVITÀ

LA CONTROLLABILITÀ

LA VERSATILITÀ D’UTILIZZO

LA GESTIONE INTELLIGENTE

DEI CONSUMI

SISTEMA ELETTRONICO DI OTTIMIZZAZIONE DELLA POTENZA E-POS

BLOCCO DELL’OSCILLAZIONE DELL’ASSALE ANTERIORE

QUATTRO RUOTE STERZANTI (OPTIONAL)

TRE MODALITÀ DI STERZATA

E TRE DI POTENZA

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 70

ASSALI PER IMPIEGHI

L’ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7

TURBOCOMPRESSORE A PRESSIONE VARIABILE

STABILIZZATORI INDIPENDENTI

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 71
TELECAMERE A COPERTURA PANORAMICA A 360° (OPTIONAL) MOTORE DEVELON STAGE V CON DOC/SCR E DPF DISPLAY “TOUCH-SCREEN” DA 8” (SMART TOUCH) CATENA CINEMATICA DI NUOVA CONCEZIONE CABINA ROPS PRESSURIZZATA E INSONORIZZATA JOYSTICK PPC REGOLABILI E COMANDI “FINGERTIP” AVANZATI GRAVOSI

Hands On

La cabina dell’escavatore DEVELON DX100W-7 è una tra le più spaziose sul mercato, con vibrazioni e rumorosità inferiori e una rilevante visibilità panoramica. Dotata di un’ampia e comoda porta di accesso, la cabina presenta un sedile riscaldato a sospensione pneumatica completamente regolabile e aria condizionata con climatizzatore di serie. Il piantone dello sterzo è regolabile e assicura una visibilità ottimale

Altre caratteristiche di sicurezza si trovano nella cabina ROPS (Roll Over Protective Structure) del DX100W-7 dove, seduto sul sedile Premium di serie - a sospensione pneumatica con poggiatesta e braccioli regolabili - l’operato-

re può navigare facilmente sullo schermo touch-screen da 8”, scorrendo tra le diverse impostazioni della macchina, compresa la vista dalle telecamere laterali e posteriori di serie. Il DX100W-7 è inoltre equipaggiabile con il sistema

Joystick regolabili ad alta sensibilità e comandi collocati in posizione facile da raggiungere, integrati nella consolle di comando, permettono all’operatore di lavorare con il minimo sforzo e in piena sicurezza, tranquillità e comodità. La portata ausiliaria proporzionale rende più dolce, efficiente e preciso l’utilizzo degli accessori idraulici. Con l’ampio display multifunzione “touch-screen” da 8” (Smart Touch) è facile scorrere tra i diversi menù, inclusi quelli della gestione della potenza e dell’idraulica ausiliaria. Il display permette inoltre di collegarsi a dispositivi Bluetooth e ascoltare le stazioni radio preferite. La manopola jog/shuttle con comando a scorrimento intermittente/ continuo consente un controllo facile e preciso di tutte le funzioni della macchina. Gli interruttori proporzionali possono essere montati sulle leve dei joystick orizzontalmente o verticalmente, a seconda della preferenza dell’operatore, per un controllo più efficace degli accessori idraulici

Il telaio rigido e saldato è robusto e resistente. La disposizione efficiente e razionale delle linee idrauliche, la trasmissione e il differenziale posteriore adeguatamente protetti e gli assali per impieghi gravosi rendono questo carro perfetto per le applicazioni tipiche degli escavatori gommati. Il bloccaggio dell’assale oscillante è disponibile per le operazioni di scavo e di sollevamento. Il nuovo motore di traslazione e la trasmissione di tipo Powershift assicurano una marcia confortevole e meno accidentata, migliorano le prestazioni del retarder idraulico e rendono più fluido il cambio marce

- giugno-luglio 2023 72
ONSITECONSTRUCTION

La cabina ROPS è pressurizzata e conforme ai requisiti di sicurezza ISO. Le luci di lavoro a LED (presenti anche sul braccio), gli ampi specchietti retrovisori e le telecamere posteriore e laterale migliorano la visibilità panoramica (telecamere con vista panoramica a 360° e sensori a ultrasuoni sono in opzione). Sempre di serie sono il segnalatore automatico di surriscaldamento, il sensore della pressione dell’olio e l’interruttore di arresto d’emergenza del motore

opzionale con telecamere panoramiche a 360° (optional) e l’associato sensore a ultrasuoni opzionale, anche questa una caratteristica esclusiva su una macchina di queste dimensioni. Tra le altre dotazioni dentro e associate alla cabina sono da citare l’autoradio DAB (vivavoce e Bluetooth), i tergicristalli con bracci paralleli, la fanaleria di lavoro a LED di serie, il joystick con comando a rotella, i porta-bicchiere e la presa elettrica.

Garanzia di potenza

I 75 kW (100 CV) di potenza a 2.000 giri/min sono erogati da un propulsore DEVELON D34, a 4 tempi raffreddato ad acqua. Questo motore consente di ottimizzare il rendimento della macchina anche grazie a iniettori carburante ad alta pressione, all’intercooler aria-aria e alla gestione elettronica.

L’escavatore gommato DX100W-7 offre alti livelli di potenza motrice, portata idraulica e forza di trazione. L’alta portata, assicurata dal “dolce” e preciso

impianto idraulico, permette l’utilizzo di qualunque accessorio. Il DX100W-7 sfrutta inoltre due diverse pompe per alimentare, con portate idrauliche indipendenti, la trasmissione e le utenze idrauliche del gruppo di lavoro. Il motore D34 soddisfa - e va oltre - i requisiti normativi Stage V grazie a una nuova soluzione progettuale che permette di fare a meno del ricircolo dei gas di scarico (EGR), che incrementa il volume di aria disponibile durante la combustione, aumentando la temperatura del processo e riducendo notevolmente la quantità di particolato prodotto. Il tutto è combinato con un sistema di post-

trattamento DOC/DPF+SCR a grande efficienza che assicura emissioni ridotte al minimo. Il sistema di raffreddamento migliorato offre ulteriori vantaggi, come una maggiore efficienza dei consumi, meno rumore e una maggiore durata. Il sistema elettronico di ottimizzazione della potenza e-EPOS (Electronic Power Optimising System) è il “cervello” dell’escavatore e garantisce la massima efficienza dell’impianto idraulico, riducendo al minimo il consumo di carburante in tutte le condizioni operative. Per armonizzare il funzionamento di motore e impianto idraulico l’e-EPOS è collegato alla centralina elettronica

LA GESTIONE DINAMICA DELLA POTENZA

Il totale controllo dell’escavatore gommato DEVELON DX100W-7 è garantito da una serie di strumenti che consentono di gestire la macchina in modo molto semplice. A ciò contribuiscono ad esempio la selezione automatica della marcia di traslazione (lenta/veloce) e l’attivazione della sovrapressione idraulica (Power Boost), che incrementa la forza di scavo del 10%, così come il pulsante di decelerazione (basta premerlo una volta per rallentare il motore a basso regime o al minimo) e il minimo automatico che si attiva dopo quattro secondi (regolabili) di permanenza dei comandi in posizione neutra, riducendo il consumo di carburante e la rumorosità in cabina. Considerando che il lavoro in città richiede macchine estremamente agili e capaci di muoversi in spazi angusti, per soddisfare queste esigenze il DX100W-7 offre a richiesta configurazioni a due assali sterzanti, con marcia a granchio e a raggio di rotazione ridotto. La disponibilità di tre modalità di lavoro e di altrettante di potenza, poi, ottimizza l’erogazione di quest’ultima in funzione dell’applicazione, riducendo al minimo i consumi di carburante (modalità di lavoro a una o due vie, per scavo e sollevamento; modalità di potenza “Power”, “Standard”, “Economy”).

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 73
L’ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7

Hands On

Il meccanismo di rotazione utilizza un motore a pistoni assiali che muove un riduttore epicicloidale a due stadi a bagno d’olio e assicura la massima coppia. La ralla di rotazione presenta un cuscinetto a una corona di sfere a contatto obliquo e ingranaggio interno temprato a induzione. Pignone e ingranaggio interno sono immersi in bagno di lubrificante. Il freno di rotazione di stazionamento è attivato a molla e rilasciato idraulicamente

(ECU) del motore mediante una linea di connessione dati.

Una costruzione robusta

L’escavatore gommato DEVELON

DX100W-7 utilizza un nuovo telaio migliorato, progettato per garantire una lunga durata e un’elevata robustezza, caratterizzato da una nuova tipologia di sistema di attacco a perni, compatibile con gli accessori per carro sia anteriori

che posteriori e compatibile con il sistema opzionale per la sterzata integrale a quattro ruote sterzanti. Questo telaio di nuova concezione è pensato per consentire l’aggiunta o la sostituzione degli accessori senza dover apportare modifiche al telaio stesso. Il sottocarro è realizzato utilizzando materiali durevoli di alta qualità: la struttura è interamente saldata e progettata e per limitare lo stress. L’assale anteriore è idoneo a im-

pieghi gravosi con blocco oscillazione automatico o manuale (On/Off/Auto). La disposizione efficiente e razionale delle linee idrauliche, la trasmissione e il differenziale posteriore adeguatamente protetti e gli assali per impieghi gravosi rendono questo carro ideale per le applicazioni tipiche degli escavatori gommati, quindi. Inoltre, è possibile bloccare l’oscillazione dell’assale. Per rendere agevole l’accesso e la manutenzione tutti

Per il perno di articolazione del braccio è statoo utilizzato un metallo a elevata lubrificazione che ne migliora la durata e prolunga gli intervalli di ingrassaggio. Il perno dell’attrezzatura monta boccole EM (Enhanced Macrosurface), che presentano un particolare profilo superficiale e un rivestimento autolubrificante che migliorano la lubrificazione e agevolano il deflusso dei detriti. Dischi ultraresistenti all’usura e spessori per lo snodo della benna in materiale polimerico migliorano ulteriormente la durata

Il blocco dell’oscillazione dell’assale anteriore migliora la stabilità e le prestazioni di scavo e di movimentazione. L’assale anteriore, peraltro, offre ampi angoli di oscillazione e sterzata. La trasmissione è montata direttamente sull’assale posteriore per proteggerla e assicurare una distanza libera da terra ottimale

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 74

L’ESCAVATORE GOMMATO DEVELON DX100W-7

i filtri (olio motore, prefiltro carburante, filtro carburante e filtro pilota) sono raggiungibili direttamente dal livello del suolo, mentre i componenti del motore sono facilmente raggiungibili tramite il cofano posteriore. ■

LA SCHEDA TECNICA

L’escavatore gommato DEVELON DX100W-7

Panoramica e dettagli dei tre vani posteriori dell’escavatore gommato DX100W-7. In ognuno di essi l’accesso ai componenti è agevole. I parametri di manutenzioni sono consultabili direttamente dal pannello di controllo. Il filtro carburante ad alte prestazioni con separatore d’acqua ne cattura efficacemente la condensa, riducendo le impurità e contribuendo a minimizzare i problemi dovuti alla qualità del gasolio. I prefiltri e i filtri principali doppi di serie assicurano un livello elevato di purezza e riducono al minimo le avarie dell’impianto di alimentazione

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 75
Contrappeso:
Sbraccio di scavo max.
al suolo: 7.820
Profondità di scavo max.: 4.245
Forza di scavo (bilanciere / benna): 36,5
58,6 kN Altezza di scarico / scavo: 6.250
8.265 mm Altezza max. al perno benna: 7.255
Raggio
Velocità
Motore:
Potenza
75
Coppia max.: 438
Velocità di traslazione max. (marcia alta / bassa): 16,9 / 37,4 km/h Forza di trazione max.: 4,2 t Pendenza superabile: 35° / 70% Pneumatici: 8.25-20.14PR
Peso operativo: 10,7-11,1 t Lunghezza braccio: 1.890 mm (elemento inferiore) + 1.880 mm (elemento superiore) Lunghezza bilanciere: 2.250 mm Capacità benna: 0,28 m3
1.350 kg
/
/ 7.605 mm
mm
/
/
mm
di rotazione posteriore: 1.600 mm Angolo di brandeggo del braccio (SX / DX): 60° / 60° Passo: 2.240 mm
di rotazione torretta max.: 10,5 giri/min Coppia di rotazione torretta max. 1.820 kgf.m
Develon D34 - Stage V
motore (SAE J1995):
kW a 2.000 giri/min
Nm a 1.400 giri/min

TRILOGIA di precisione

Lo specialista in soluzioni per la misurazione di precisione era presente al SaMoTer 2023 in tre postazioni differenti, con prodotti destinati a quattro aree tematiche: movimento terra, pavimentazioni stradali, costruzioni edili e topografia di cantiere

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 76
Topcon Positioning Italy
ATTREZZATURE

Al SaMoTer 2023 Topcon Positioning Italy “si è fatta in tre”: alla fiera di settore delle macchine per costruzioni andata in scena a Verona dal 3 al 7 maggio scorsi, infatti, la società specializzata del settore delle soluzioni per la misurazione di precisione e i flussi di lavoro destinate ai mercati edili e geospaziali era presente sia all’interno del padiglione 10 che all’esterno, in due differenti postazioni: in una prima area con un truck brandizzato con installati sistemi di machine control, nello spazio del “Cantiere Digitale” con una serie di dimostrazioni dal vivo.

Quattro aree tematiche

Topcon Positioning Italy propone sul mercato un’ampia e articolata offerta di strumentazione topografica per il professionista e per l’impresa: stazioni totali, sistemi GNSS, laser per edilizia, laser e automatismi per macchine movimento terra, nonché software topografici, laser scanner e soluzioni hardware e software per il monitoraggio topografico. Tutto ciò è quanto l’azienda ha voluto presentare ai visitatori del SaMoTer 2023. Una presenza rilevante, quella di Topcon Positioning Italy a Verona, programmata allo scopo di presentare le proprie soluzioni tecnologiche in quattro aree tematiche: movimento terra, pavimentazioni stradali, costruzioni edili e topografia

di cantiere, con soluzioni di machine control per macchine operatrici compatte e “full size”, sistemi di controllo macchina per frese stradali e vibrofinitrici, oltre a soluzioni hardware e software per rilievi, tracciamenti di cantiere e verifica delle costruzioni.

“Durante i cinque giorni della fiera veronese – ha spiegato Massimiliano Toppi, Marketing Communications Manager di Topcon Positioning Italy – abbiamo

presentato diverse innovazioni tecnologiche per supportare gli operatori e le imprese di costruzioni edili e stradali con soluzioni che vanno nella direzione della digitalizzazione del cantiere, per garantire maggiore produttività, contenimento dei costi e incremento della sicurezza dei lavoratori. La presenza in più aree ha avuto lo scopo di mostrare gli strumenti di lavoro anche attraverso dimostrazioni dal vivo, con spiegazioni da parte dei nostri

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 77
LO SCANNER RD-M1 È UNO DEI COMPONENTI CHIAVE DEL SISTEMA TOPCON SMOOTHRIDE, UN INNOVATIVO PROCESSO DI RIPROFILATURA DEL PIANO VIABILE CHE INCLUDE SCANSIONE, PROGETTAZIONE, FRESATURA, PAVIMENTAZIONE E COMPATTAZIONE LE FRESE STRADALI VENGONO ATTREZZATE CON IL SISTEMA TOPCON RD-MC. SUL DISPLAY A BORDO DELLA MACCHINA, GIÀ EQUIPAGGIATA DI DUE ANTENNE GNSS, VENGONO CARICATI DUE DTM - IL FILE DELLA SUPERFICIE RILEVATA E IL FILE DI PROGETTO 3D - IN MODO CHE LA FRESATRICE POSSA GESTIRE IN MODALITÀ AUTOMATICA LA FRESATURA VARIABILE, CONFRONTANDO I DUE MODELLI

ATTREZZATURE

L’ESCAVATORE MC-MAX GESTITO DALLA PIATTAFORMA MC-X È UN’ALTRA OPPORTUNITÀ OFFERTA DA TOPCON POSITIONING ITALY. GRAZIE A QUESTO STRUMENTO L’OPERATORE

PUÒ RESTARE IN CABINA E GESTIRE OGNI VOLTA CHE VUOLE LA CONFIGURAZIONE IDONEA PER IL PROGETTO IN ATTO. L’ESCAVATORE MC-MAX PUÒ ESSERE IMPOSTATO IN MODO DA USARE LA BENNA PER ACQUISIRE PUNTI TOPOGRAFICI, PUÒ ESSERE MESSO IN MODALITÀ DI CONTROLLO AUTOMATICO PER IMPLEMENTARE PROGETTI, COME UN OPERATORE ESPERTO, E PUÒ CONTROLLARE L’ATTIVITÀ DI LIVELLAMENTO, CONSENTENDO AI CONTROLLORI DI RESTARE AL SICURO FUORI DALLE TRINCEE E DI LAVORARE AD ALTRE ATTIVITÀ

tecnici. Abbiamo registrato numerosi incontri con player del settore nazionale e internazionale a cui abbiamo illu-

strato tutte le nostre novità per il settore delle costruzioni”. Nelle dimostrazioni nel “Cantiere Digitale”, in particolare,

Topcon Positioning Italy era presente con uno scanner stradale, un sistema di compattazione intelligente, un sistema “machine control” per macchine compatte e con diverse soluzioni per i tracciamenti di cantiere.

Scansione con scanner stradale Nel primo caso, Topcon Positioning Italy ha eseguito la scansione della superficie stradale esistente con uno scanner stradale Topcon RD-M1 installato su un veicolo pick-up in movimento alle normali velocità di crociera. Lo scanner RD-M1 è uno dei componenti chiave del sistema Topcon SmoothRide, un innovativo processo di riprofilatura del piano viabile che include scansione, progettazione, fresatura, pavimentazione e compattazione. Un flusso di lavoro completo che incrementa sensibilmente la precisione, migliora la sicurezza degli operatori e consente di ottimizzare la gestione dei materiali. La rapida scansione dinamica restituisce con elevata

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 78
TOPCON MC-MOBILE È UNA PERFETTA COMBINAZIONE DELLE TECNOLOGIE DI RILIEVO TOPOGRAFICO E DI APPLICAZIONE “MACHINE CONTROL”

precisione un modello 3D georeferenziato a nuvola di punti dello stato di fatto della superficie stradale. Ciò rappresenta la base di lavoro fondamentale per la successiva fase della progettazione del rifacimento stradale.

Compattazione

“intelligente”

All’interno dell’area esterna appositamente allestita sono state eseguite anche alcune compattazioni con il sistema

Topcon C-53 installato su un rullo compattatore Ammann. Il sistema C-53 va oltre la semplice funzione di contapassi: infatti, grazie al servizio Sitelink 3D - che consente l’interconnessione bidirezionale tra ufficio e macchine operatrici in cantiere - ogni compattatore non solo riduce i tempi di esecuzione del lavoro fino al 30%, ma diventa anche parte del progetto. Il sistema, inoltre, include un sensore di temperatura e un sensore accelerometro, rendendo il C-53 completamente conforme alla definizione di compattazione “intelligente”, assicurando infine che ogni operatore possa esse-

re in grado di vedere non solo i propri passaggi, ma anche quelli realizzati da altre macchine operatrici.

“Machine Control” per macchine compatte

Tracciamenti di cantiere e controllo macchina sono stati dimostrati utilizzando il sistema Topcon MC-Mobile. Una perfetta combinazione delle tecnologie di rilievo topografico e di applicazione “machine control”, questa, utilizzata per aumentare l’efficienza e ridurre il fabbisogno di personale nei cantieri di piccole e medie dimensioni. Il sistema MC-Mobile LPS per macchine compatte - installato su un miniescavatore Kobelco - permette agli operatori e tecnici dell’impresa di lavorare su progetti e superfici 3D anche in condizioni di mancanza di segnale GNSS. Si tratta di una soluzione ideale per fondere conoscenza di cantiere e movimentazione terra, che permette a un’unica figura coinvolta di avere il controllo di un cantiere, permetterne la riprogettazione e, non da ulti-

mo, l’esecuzione del movimento terra. Per soddisfare i requisiti di un sistema LPS (Local Positioning System) MC-Mobile si avvale di LN-150, non una stazione totale tradizionale, bensì un sistema di posizionamento 3D autolivellante, semplice da utilizzare, appositamente progettato per i tracciamenti di cantiere e la guida delle macchine operatrici compatte.

Tracciamento e verifica delle costruzioni Operazioni di tracciamento di cantiere ed esecuzione di scansioni 3D in un’unica soluzione è ciò che garantisce infine Topcon GTL-1200, uno strumento che combina la potenza di una stazione totale robotica con un laser scanner di elevate prestazioni. I flussi di lavoro di GTL-1200 permettono di ottenere tempestivamente dati 3D “as-built”, consentendo la verifica delle costruzioni direttamente in cantiere, quasi in tempo reale, permettendo di correggere gli errori prima che si trasformino in (costosi) problemi. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 79
TOPCON GTL-1200 È UNO STRUMENTO CHE COMBINA LA POTENZA DI UNA STAZIONE TOTALE ROBOTICA CON UN LASER SCANNER DI ELEVATE PRESTAZIONI

Tecnoter

L’IMPORTANZA della decontaminazione

Dal 1985 l’azienda milanese progetta e realizza impianti e attrezzature ad alto contenuto tecnologico in grado di soddisfare le esigenze del settore industriale. Tra questi, un’ampia gamma di sistemi lavaruote e di decontaminazione per macchine movimento terra e veicoli industriali

Sono passati 38 anni da quando Tecnoter è stata fondata: specializzata inizialmente in riparazioni oleodinamiche a livello locale a Milano e dintorni, fin da subito l’azienda si è fatta notare per la grande esperienza e competenza dei suoi tecnici nel costruire attrezzature oleodinamiche per macchine movimento terra,

espandendo sempre più le sue competenze nel settore industriale. Nei primi anni Duemila Tecnoter ha avviato un percorso di rinnovamento, introducendo un’attività di “engineering” in grado di produrre soluzioni tecnologiche adeguate alle nuove esigenze dei costruttori, come la gamma di “retrofit kit” oleodinamici ed elettronici che hanno attirato l’attenzione di importanti costruttori

internazionali e che hanno portato l’azienda a essere riconosciuta anche fuori dai confini italiani. Negli ultimi anni l’attività di Tecnoter si è notevolmente espansa ed è in grado di soddisfare le esigenze più specifiche negli ambiti delle attrezzature industriali (magneti idraulici permanenti e magneti elettroidraulici, bracci ausiliari, sistemi di abbattimento polveri a bordo macchina,

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 80
ATTREZZATURE

sollevatori magneti, “retrofit kit”, compressori a motore idraulico, generatori di corrente a zero emisisoni e GPU a motore idraulico) e dei sistemi di abbattimento polveri e disinfezione, nonché di quei sistemi lavaruote e basi di lavaggio che rappresentano oggi il core business aziendale e su cui concentriamo la nostra attenzione.

La cura dei veicoli

“I veicoli utilizzati in aree corrosive, sporche o comunque contaminate - spiega Francesco Ventura, CEO dell’azienda di San Giuliano M.se (MI) - trattengono importanti quantità di contaminanti su pneumatici e cingoli, sul sottoscocca e, più in generale, su tutte le parti esposte. I lavaruote/chassis da noi proposti sul mercato sono sistemi di lavaggio automatico a ciclo chiuso in grado di pulire completamente le parti sopra citate delle macchine movimento terra e dei mezzi d’opera che li attraversano, con moduli opzionali che consentono il trattamento completo di tutte le superfici esposte del veicolo e, in caso, la sua completa sanificazione”. Come funzionano, dunque, questi sistemi? Risponde Ventura: “I veicoli da trattare passano, senza fermarsi, attraverso la piattaforma di lavaggio; qui, oltre 100 ugelli appositamente pro-

gettati rimuovono fanghi, sali, detriti e contaminanti dai veicoli grazie alla forza di gruppi pompanti da 5.000 l/mim.

I reflui sono trasferiti a un’unità di trattamento chimico-fisico dove fanghi, detriti, oli e contaminanti vengono separati ed estratti automaticamente. L’acqua così trattata, depurata e chiarificata, viene quindi riutilizzata per i successivi lavaggi. Da evidenziare che i reflui inviati alla vasca di accumulo, ben chiarificati e

disoleati, sono riutilizzati per i successivi lavaggi (l’estrattore integrato recupera fanghi e contaminanti)”.

L’utilizzo di questo genere di sistemi lavaruote nei contesti citati rappresenta senz’altro un’opportunità e un investimento, ma aggiungiamo che talvolta sono addirittura oggetto di un obbligo o una prescrizione. A prescindere da ciò, questi sistemi - che risultano compatti, modulari e pre-assemblati, installabili in

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 81
FRANCESCO VENTURA, CEO DI TECNOTER, CON YASMINE DALDOUL (A SINISTRA) E DEBORAH ASTI, RISPETTIVAMENTE SENIOR EXPORT MANAGER E RESPONSABILE COMMERCIALE MERCATO ITALIA I LAVARUOTE SERIE RC SONO CARATTERIZZATI DA SISTEMI DI LAVAGGIO A CICLO CHIUSO NEI QUALI LA PERCENTUALE DI RIUTILIZZO DEL FLUIDO PUÒ RAGGIUNGERE PERCENTUALI SUPERIORI AL 95%

poche ore, facilmente trasportabili e manutenibili - garantiscono senza dubbio una maggiore sicurezza per equipaggi e operatori e un’evidente preservazione dell’efficienza del veicolo, assicurando al contempo bassi consumi e una riduzione dell’impatto ambientale. Gli impianti lavaruote automatici proposti sul mercato da Tecnoter si distinguono per la

loro completa modularità, per la facilità di espansione e per la robustezza delle strutture. “I nostri sistemi RC - dichiara Ventura - possono agevolmente adattarsi alle mutevoli esigenze di cantiere e sono in grado di sopportare carichi di lavoro estremamente gravosi. I lavaruote sono caratterizzati da sistemi di lavaggio a ciclo chiuso nei quali la percentuale di ri-

utilizzo del fluido utilizzati può raggiungere percentuali superiori al 95%. Questi sistemi - che aiutano a difendere l’ambiente e rappresentano un sicuro investimento nel tempo - possono essere opzionalmente equipaggiati con accessori dedicati alla riduzione di inquinanti specifici, quali cariche batteriche o virali, amianto, idrocarburi, materiali in sospensione, eccetera”.

Una gamma completa

I sistemi lavaruote Tecnoter sono disponibili in diverse serie, con installazione mobile o fissa, realizzati con carpenteria pesante in acciaio al carbonio zincata a caldo. I sistemi mobili compatti della Serie CLBR sono progettati per flotte noleggio e applicazioni itineranti e sono particolarmente adatti a cantieri cittadini dove il trattamento di un modesto flusso veicolare (fino a 20 veicoli l’ora, con mezzi da 20 t/asse e altezza minima di 10 cm), caratterizzato da un flusso medio di contaminazione, rappresenta la necessità prevalente: discariche, siti di stoccaggio, impianti di riciclaggio, demolizioni, bonifiche e municipalizzate. I sistemi CLBR integrano in un’unica struttura, pronta all’uso in poco tempo, una potente e robusta linea di lavaggio, una vasca di accumulo con capacità da 4 a 9 m³ con separatore d’olio e un estrattore integrato altamente efficiente in grado di estrarre contaminanti solidi e fanghi addensati da polielettrolita. Questa serie può all’occorrenza essere ampliata con vasche di accumulo ausiliarie, per garantire adattabilità ed efficienza nel tempo.

Le caratteristiche peculiari della soluzione CLBR sono rappresentate dalla modularità (linee modulari da 2 m), dalla decisa forza pulente (flusso di lavaggio da 1.500 l/min), dall’attivazione automatica e dalla possibilità di utilizzo sia interrato che fuori terra.

I lavaruote della Serie E/EP, invece, sono sistemi mobili a ciclo chiuso composti da una o più linea di lavaggio asservite da gruppi di accumulo e chiarificazione con estrattore fanghi integrato. Progettati per garantire un’agevole trasportabilità e una grande efficacia anche nelle applicazioni più severe (cave, miniere, discariche, siti di stoccaggio, im-

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 82
ATTREZZATURE
I SISTEMI DELLA SERIE E SONO COMPOSTI DA UNA LINEA DI LAVAGGIO CON VASCA INCORPORATA E DA UNA O PIÙ VASCHE DI ACCUMULO E DECANTAZIONE NELLE QUALI VENGONO ALLOGGIATI SIA I GRUPPI DI DOSAGGIO DEL POLIELETTROLITA CHE I SISTEMI DI ESTRAZIONE DEI FANGHI

I LAVARUOTE TECNOTER DELLA SERIE ECO SONO SISTEMI COMPLETAMENTE AUTOMATICI A CICLO CHIUSO, PROGETTATI PER APPLICAZIONI INTERRATE STANZIALI DOVE IMPORTANTI FLUSSI VEICOLARI A ELEVATO GRADO DI CONTAMINAZIONE RICHIEDONO SOLUZIONI

ESTREMAMENTE EFFICACI E ROBUSTE

pianti di riciclaggio, demolizioni, bonifiche, municipalizzate, disinfezione preventiva) e in presenza di mezzi con peso per asse a partire dalle 20 t (con altezza minima di 10 cm), sono completamente modulari e facilmente implementabili con numerosi optional in grado di renderli ideali per ogni specifica esigenza. Le caratteristiche di questi sistemi li rendono ideali in caso di elevato flusso veicolare e di una rilevante contaminazione. Strutturalmente parlando, i sistemi della Serie E/EP sono composti da una linea di lavaggio con vasca incorporata e da una o più vasche di accumulo e decantazione nelle quali vengono alloggiati sia i gruppi di dosaggio del polielettrolita che i sistemi di estrazione fanghi. In questo caso il flusso di lavaggio va da 2.500 a 5.000 l/min (Serie E) e fino a ol-

PRONTI PER LA SANIFICAZIONE

tre 15.000 l/min (Serie EP), mentre l’attivazione è automatica tramite sensori.

I sistemi lavaruote fissi della Serie ECO, infine, sono completamente automatici a ciclo chiuso e progettati per applicazioni interrate stanziali dove importanti flussi veicolari a elevato grado di contaminazione (anche in questo caso in presenza di mezzi con peso per asse a partire dalle 20 t e altezza minima di 10 cm) richiedono soluzioni particolarmente efficaci e robuste, capaci di lavorare in condizioni climatiche estreme.

Questi sistemi - che assicurano tutto ciò anche grazie ai gruppi di riscaldamento opzionali, al flusso di lavaggio da oltre 45.000 l/min e agli estrattori fango multipli - sono composti da una o più linee di lavaggio ultra Heavy Duty e da una serie di vasche interrate di trattamento

Oltre ai sistemi lavaruote, Tecnoter propone sul mercato sistemi di disinfezione che consentono la nebulizzazione di liquidi disinfettanti e/o decontaminanti su tutte le superfici accessibili di veicoli e strutture (utilizzando il gruppo opzionale mobile a generazione di ozono GPOD3, anche l’igienizzazione di interni quali cabine guida e uffici). Questi sanificatori - modulari, efficienti, facilmente trasportabili e pronti all’uso o di semplice installazione - possono essere utilizzati sia come sistemi autonomi che in combinazione con i sistemi di lavaggio ruote Tecnoter e sono studiati per assolvere il proprio compito nelle condizioni più gravose.

chimico-fisico e chiarificazione dei reflui di lavaggio. Grazie alla progettazione e modellazione 3D e all’efficacia dei sistemi di trattamento dei reflui con separazione dei contaminanti, i sistemi della Serie ECO - attivabili in modo automatico tramite sensori - garantiscono percentuali di riciclo molto elevate. Da evidenziare, infine, che le attività di tutti i sistemi citati possono essere controllate da remoto tramite il sistema TcConnect, che permette agli operatori di monitorare la produzione dove e quando si vuole, da computer, smartphone o tablet. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 83
IL LAVARUOTE DELLA SERIE EP (PRIME) È PARTICOLARMENTE ADATTO A IMPIEGHI IN SITI CARATTERIZZATI DA UN ELEVATO FLUSSO DI MEZZI MOBILI E DA UN’AMPIA PRESENZA DI CONTAMINANTI E/O FANGHI ADESIVI

ALLA “CARICA” dell’Europa

Con l’obiettivo di supportare attivamente la transizione energetica dell’industria europea, l’azienda emiliana ha già da tempo instaurato partnership strategiche con “system integrators” di comprovata esperienza e professionalità, al fine di permettere a produttori e OEM di rispondere in modo semplice ed efficace alle attuali (e future) richieste di elettrificazione

Il mercato dell’elettrificazione è in forte espansione in Europa e sempre più produttori di macchinari industriali sono alla ricerca di soluzioni elettriche complete, che garantiscano un’alta qualità e affidabilità del prodotto e un’adeguata “personalizzazione” dello stesso, in base alle necessità di utilizzo. Concetti, questi, che Flash Battery incarna nella propria visione aziendale, condivisa con tutti i suoi partner europei che, in totale sinergia, percorrono la strada verso obiettivi sempre più sfidanti e progetti sempre più diversificati.

Soluzioni chiavi in mano Oggi sul mercato dei veicoli industriali non basta proporre una batteria al litio di qualità, questa deve essere affiancata a una chiara strategia commerciale, un approccio industriale snello e partnership strategiche d’esperienza, che possano incontrare quella che è una delle principali esigenze di OEM e produttori che si convertono all’elettrificazione: la ricerca di un prodotto finito, chiavi in mano. Flash Battery ha giocato di anticipo, instaurando già da diversi anni una serie

di partnership strategiche nei principali mercati europei sensibili verso i temi di innovazione e tecnologia e fortemente esigenti in termini di qualità. L’obiettivo? Portare le proprie batterie al litio per il settore industriale in sempre più paesi, creare reti sinergiche e, soprattutto, permettere ai produttori di macchinari e veicoli di godere del know-how tecnologico di Flash Battery, interfacciandosi con un unico referente sul proprio territorio, il quale possa fornire loro il supporto necessario in tutte le fasi progettuali.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 84
di Mirko Brusamolino Flash Battery
COMPONENTI

Un mercato in forte crescita e legato ai temi dell’elettrificazione è certamente quello francese, che nel 2020 ha spinto l’azienda di Sant’Ilario d’Enza (RE) ad affidarsi alla competenza di EFA France, Powertrain System Integrator di esperienza ventennale che utilizza componentistica di altissima qualità (assiali, motori, inverter). Una partnership che permette ai produttori francesi di poter accedere a una vera e propria elettrificazione d’avanguardia, godendo della presenza locale delle batterie al litio Flash Battery, affiancate a una componentistica di pregio. Ciò garantirà anche ai clienti più esigenti - operativi in settori di applicazione quali sollevamento, macchine speciali, agricolo, Construction, nonché di AGV/LGV - di ricevere un prodotto finito, pronto all’uso, innovativo e di eccellenza tecnica.

“ Il connubio tra il know-how di EFA France nell’integrazione e motorizzazione elettrica e le batterie al litio di Flash Battery ci aiuterà a portare i nostri clienti più lontano. La loro tecnologia innovativa e il loro know-how nel fornire soluzioni ‘chiavi in mano’ soddisfano le esigenze specifiche dei nostri clienti”, ha affermato Benoît Beaumont, CEO di EFA France.

Know-how di eccellenza

La capacità di fare rete e generare collaborazioni e partnership strategiche favorisce l’unione di diverse competenze e la creazione di valore reciproco.

Ciò si traduce nello sviluppo di prodotti e servizi sempre più performanti, con un approccio pratico all’“open innovation”, in cui diversi know-how si fondono per offrire al cliente e, più in generale, all’intero contesto economico, soluzioni ad alta tecnologia, che spesso ne anticipano i bisogni. Ricercare player affermati a livello internazionale, competenti e preparati per affrontare le crescenti sfide di elettrificazione provenienti da molteplici settori è quindi un’occasione per mettersi in gioco, favorendo la contaminazione

di approcci, strategie e metodi di lavoro. Da qui è nato nel 2021 l’accordo di collaborazione tra Flash Battery e Atech, azienda bavarese attiva nello sviluppo di soluzioni di powertrain per l’elettrificazione in Germania, Austria e Svizzera, in particolar modo nei settori della movimentazione merci, macchine speciali, industria manifatturiera, agricoltura, edilizia, veicoli elettrici sia leggeri che pesanti, robotica industriale e PLE. Tutti ambiti che si stanno spostando sempre più verso la strada della conversione elettrica

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 85
FLASH BATTERY HA INSTAURANDO GIÀ DA DIVERSI ANNI UNA SERIE DI PARTNERSHIP STRATEGICHE NEI PRINCIPALI MERCATI EUROPEI SENSIBILI VERSO I TEMI DI INNOVAZIONE E TECNOLOGIA E FORTEMENTE ESIGENTI IN TERMINI DI QUALITÀ L’ESPERIENZA DECENNALE DI FLASH BATTERY LE CONSENTE DI PROGETTARE BATTERIE AL LITIO A MISURA DELLE ESIGENZE DELLE PIÙ DIVERSE APPLICAZIONI INDUSTRIALI E VEICOLI, CHE SIANO QUESTI IBRIDI O FULL-ELECTRIC

COMPONENTI L’OPINIONE

“ Creare sinergie e partnership internazionali di valore con importanti attori dell’industria dell’elettrificazione non solo ci permette di portare la nostra tecnologia al litio proprietaria in tutti quei mercati che stanno mostrando maggiore dinamismo ma, soprattutto, ci dà la possibilità di creare occasioni di confronto e collaborazione per arricchire le nostre competenze tramite l’integrazione di diversi know-how. Sono molti i progetti europei a cui stiamo partecipando insieme a ‘system integrator,’ industriali, centri di ricerca e Università internazionali, con l’obiettivo di svilup-

e che richiedono l’integrazione di diverse competenze. Due eccellenze europee in una partnership alla volta dell’innovazione tecnologica, dove il know-how nel settore batterie al litio di Flash Battery si sposa con un interlocutore di esperienza sul mercato tedesco, che assicura ai propri clienti un supporto fattivo in ogni fase progettuale per la realizzazione di un progetto di elettrificazione completo,

pare un ecosistema virtuoso dell’elettrificazione in Europa che sia competitivo, sostenibile e all’avanguardia. L’impegno di Flash Battery nel campo della ricerca e sviluppo sulle batterie ci ha portati a prendere parte, nel 2019, al primo progetto IPCEI sulle batterie, per cui stiamo sviluppando un BMS avanzato progettato ad hoc per le celle al litio di nuova generazione. Il nostro coinvolgimento all’interno del progetto europeo OPEVA per accelerare la diffusione dei veicoli elettrici in Europa, inoltre, rappresenta per noi un’opportunità di collaborazione per implementare con funzionalità predittive sempre più precise il nostro BMS brevettato, il Flash Balancing System. Questo sistema di bilanciamento è tra i principali punti di forza dell’innovazione di Flash Battery, in grado di agire ad alta potenza sia in modo attivo durante la scarica che in modo attivo e passivo durante la carica, con una corrente di bilanciamento (20A) che supera notevolmente i BMS convenzionali e garantisce alle batterie tempi di carica brevi e prevedibili, elevate prestazioni e stabilità

dalla lavorazione meccanica al montaggio, alla produzione. “L’accordo di collaborazione con Flash Battery – spiega Anton Eberharter, Managing Director dell’azienda bavarese – significa poter contare su batterie customizzate di alto livello qualitativo, che ci assicurano pre-

nel tempo. Il Flash Balancing System è accompagnato da un altro importante alleato tecnologico, il “Flash Data Center”, software proprietario di controllo remoto automatico e ‘real-time’ in grado di sfruttare intelligenza artificiale e ‘machine learning’ per svolgere autodiagnostica e manutenzione predittiva, garantendo un controllo completo e costante (24/7) dello stato di salute delle oltre 16.000 batterie al litio Flash Battery installate in 54 paesi nel mondo”. Insieme ai partner europei, Flash Battery ha fatto dell’innovazione uno dei suoi punti di forza, sulla quale investe per anticipare le richieste dal mercato e fornire risposte di elettrificazione semplici, concrete e adatte alle esigenze dei singoli settori industriali. Grazie al reparto R&D, che conta oltre il 35% del team Flash Battery, l’azienda si sta focalizzando sia su nuovi sviluppi tecnici ed elettronici che sull’industrializzazione del prodotto, svolgendo un miglioramento continuo della sua tecnologia.

stema di monitoraggio e gestione della batteria unico nel suo genere, un sistema di bilanciamento attivo e passivo ad alta potenza e soluzioni di ricarica ‘plug and play’. Insieme, unendo l’expertise tecnologica di Flash Battery alla nostra conoscenza approfondita del settore e del mercato, potremo offrire soluzioni ancor più personalizzate e complete, consentendoci di rafforzare il nostro lavoro di system integrator”.

Progettazione su misura

Un altro aspetto che appare evidente oggi sul mercato è la necessità da parte dei produttori di macchinari industriali di usufruire di soluzioni fortemente

FLASH BATTERY HA FATTO DELL’INNOVAZIONE UNO DEI SUOI PUNTI DI FORZA, SULLA QUALE INVESTE PER ANTICIPARE LE RICHIESTE DAL MERCATO E FORNIRE RISPOSTE DI ELETTRIFICAZIONE SEMPLICI, CONCRETE E ADATTE ALLE ESIGENZE DEI SINGOLI SETTORI INDUSTRIALI

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 86
CEO E FOUNDER DI FLASH BATTERY

customizzate: pacchi batteria al litio che rispettino le necessità energetiche, così come le esigenze meccaniche ed elettriche dell’applicazione, con soluzioni su misura in base alle richieste del cliente. Un aspetto che Flash Battery ha sempre posto tra i pilastri fondamentali della sua attività - sviluppando dal 2012 a oggi oltre 570 diversi modelli di batteria - e che, lo scorso anno, l’ha portata a siglare l’ennesima importante intesa strategica con il “system integrator” Q-tronic BV. Attiva da oltre 40 anni nell’elettrificazione industriale di Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, quest’azienda vanta una lunga esperienza sul campo, che le ha permesso nel tempo di guidare i propri clienti nella scelta dei giusti componenti per l’elettrificazione di applicazioni che spaziano dall’off-road all’edilizia, dal movimento terra all’agricoltura, ai settori aeroportuale e industriale. Una collaborazione che porterà ai Paesi del Benelux - mercato in piena transizione verso l’innovazione green a zero emissioni - l’esperienza decennale di Flash Battery in quelli che sono progetti di batterie al litio concepite a misura delle esigenze delle più diverse applicazioni industriali e veicoli, che siano questi ibridi o full-electric. Un accordo che metterà a disposizione di produttori e OEM soluzioni di elettrificazione ad alta tecnologia dotate di pacchi batteria al litio studiati nel dettaglio, attraverso un minuzioso lavoro a sei mani tra due partner di fiducia e il cliente finale, atto a definire la soluzione di elettrificazione più adatta al mezzo, analizzando le necessità dell’applicazione, i consumi, il giusto dimensionamento e il peso, così come i cicli di vita, i costi e tutte le caratteristiche elettroniche e meccaniche desiderate. ■

LA FIERA DELLE OCCASIONI

Il 28 e 29 giugno, a Köln Messe (Germania), è andata in scena la nuova edizione di IVT Expo, la fiera internazionale dei componenti, dei materiali e delle tecnologie di ultima generazione per i veicoli e le macchine industriali, che ha visto riuniti i principali player del settore per mostrare i più recenti sviluppi tecnologici dedicati al mondo delle macchine e dei veicoli industriali. L’evento, a cui Flash Battery ha partecipato con il proprio team commerciale presso lo stand 2022 ha rappresentato per l’azienda un’importante occasione per creare e consolidare le partnership con i “Powertrain system integrators” di tutta Europa. Un passo fondamentale che permetterà di rafforzare la presenza delle batterie al litio Flash Battery su quei mercati di riferimento - come Germania, Francia e Benelux, Spagna e Repubblica Ceca (quest’ultima oggetto di un nuovo accordo di collaborazione in fase di finalizzazione) - particolarmente sensibili al tema dell’elettrificazione ed esigenti in termini di qualità e affidabilità di prodotti, sistemi e assistenza. L’esposizione fieristica è stata inoltre l’occasione per analizzare lo stato di avanzamento delle tecnologie per la progettazione di veicoli industriali autonomi, elettrici e ibridi e delle cabine, grazie a un ciclo di conferenze e seminari in cui di più di 80 esperti si sono confrontati sulle principali sfide che ne caratterizzeranno lo sviluppo futuro. Inoltre, ha offerto agli operatori dell’industria la possibilità di interagire con gli esperti e tecnici di Flash Battery per conoscere i più recenti sviluppi tecnologici dell’azienda ed essere guidati nella scelta della soluzione customizzata più adatta alle esigenze dei propri mezzi.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 87
L’OBIETTIVO DI FLASH BATTERY È PORTARE LE PROPRIE BATTERIE AL LITIO PER IL SETTORE INDUSTRIALE IN SEMPRE PIÙ PAESI, CREARE RETI SINERGICHE E, SOPRATTUTTO, PERMETTERE AI PRODUTTORI DI MACCHINARI E VEICOLI DI GODERE DEL KNOW-HOW TECNOLOGICO DELL’AZIENDA, INTERFACCIANDOSI CON UN UNICO REFERENTE SUL PROPRIO TERRITORIO

Hydreco Hydraulics Italia

IN CONTINUA crescita

L’azienda emiliana, specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni per il controllo del movimento per macchine operatrici mobili, continua la sua evoluzione produttiva e commerciale grazie anche alla sinergia attuata all’interno del gruppo di appartenenza

Hydreco Hydraulics Italia - società appartenente dal 2019 a Duplomatic Motion Solutions (MS), a sua volta parte del Gruppo giapponese Daikin Industries dallo scorso anno - sta vivendo questo passaggio storico significativo nella storia di crescita aziendale come una gran-

de opportunità di integrazione dei punti di forza e delle (diversificate) competenze presenti all’interno del gruppo di appartenenza. Ne abbiamo parlato con Gianpietro Caldarola, Sales Manager di questa realtà che oggi propone sul mercato una gamma sempre più specializzata di soluzioni per il controllo del movimento per macchine operatrici mobili.

Prima di focalizzarci sulle novità che hanno caratterizzato l’attività recente di Hydreco Hydraulics Italia - in termini produttivi, commerciali e strategici - facciamo un passo indietro. Qual è lo stato dell’arte dell’azienda, oggi? “Hydreco Hydraulics Ltd., con sede a Poole (UK), è oggi un’azienda appartenente a Duplomatic MS - parte a sua

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 88
di Ettore Zanatta
COMPONENTI

volta, dal 2022, di Daikin Industriese controlla interamente le sedi Vignola (MO), specializzata in joystick idraulici ed elettronici ed elementi di interfaccia ‘uomo-macchina’, e di Parma, con focus su motori e pompe a ingranaggi, oltre che quelle di Straelen in Germania, di Sydney e Perth in Australia, di Bangalore in India e di Oslo in Norvegia. Non dimentichiamo la struttura Hydreco srl, specializzata in cilindri oleodinamici con sede a San Cesario s/P (MO). In generale, Hydreco Hydraulics progetta, costruisce e distribuisce prodotti oleodinamici al servizio delle applicazioni mobili e del trasporto dei materiali e vanta oltre 100 anni di esperienza nello sviluppo di soluzioni proposte tramite una rete sempre più strutturata di società specializzate, ognuna con proprie specificità, tradizioni e impostazioni produttive e strategiche. Prima delle recenti acquisizioni che hanno caratterizzato l’ulteriore evoluzione societaria Duplomatic MS ha rafforzato la propria presenza nell’area tedesca grazie anche alla recente acquisizione di Till Hydraulik, specializzata nella produzione di microidraulica e di cilindri oleodinamici per il settore mobile, che nel 2022 ha celebrato il suo 60° anniversario. La creazione di un unico gruppo tra David Brown Hydraulics, Powauto e Hydreco, avvenuta nel 1997, aveva già consentito di riunire alcune delle eccellenze più significative tra i prodotti, le persone e i marchi del settore”.

Il Gruppo attuale riunisce in sé diverse realtà, quindi, caratterizzate da un proprio DNA ma che, tutte insieme e grazie a una sinergia mirata, punta a garantire ai propri clienti un livello di eccellenza nella progettazione, in molteplici settori…

“L’eccellenza nella progettazione costituisce il ‘cuore’ del nostro Gruppo. La gamma di prodotti proposta oggi sul mercato è sviluppata al fine di offrire le migliori soluzioni possibili per le tipiche applicazioni di numerosi settori, tra cui edilizia e movimento terra, trasporto, movimentazione dei materiali e molti altri. Parliamo di prodotti all’avanguardia, progettati per fornire prestazioni ottimali e un’elevata affidabili-

tà, anche in applicazioni gravose. Anche Hydreco Hydraulics Italia, nel nostro caso, punta sull’innovazione tecnologica per evolvere e sviluppare i suoi prodotti, che rappresentano una delle migliori soluzioni tra quelle disponibili sul mercato. Grazie alla citata rete internazionale di sedi produttive e commerciali siamo in grado di rispondere alle esigenze di tutti coloro che necessitano di soluzioni oleodinamiche. Il portafoglio prodotti vanta una vasta gamma di motori e pompe a ingranaggi, sia in alluminio che in ghisa, con ingranaggi a denti diritti o elicoidali. Sono disponibili poi manipo-

latori idraulici bi-asse o ad asse singolo, equipaggiabili con una vasta gamma di impugnature ergonomiche che prevedono diverse opzioni di pulsanti e interruttori, forniti con varie funzioni e opzioni, tra cui sistemi di aggancio meccanico ed elettrico. È da citare anche la sede australiana, dedita alla progettazione e commercializzazione di soluzioni oleodinamiche per il mercato ‘on-road’ che, grazie a un’esperienza e a un patrimonio aziendale che hanno visto la luce nel 1928, offre sul mercato prese di forza, pompe, valvole, cilindri, controlli remoti e accessori per veicoli su strada e fuoristrada”.

La recente nascita della sede di Parma ha costituito un ulteriore tassello nella strategia di crescita di Hydreco Hydraulics Italia. Come si dividono le competenze tra questa struttura e quella storica di Vignola?

“La sede di Vignola si occupa della produzione e commercializzazione per tutto il Gruppo - con una spiccata tendenza alla ‘customizzazione’ - dell’intera gamma di elementi ‘uomo-macchina’ (pedipolatori oleodinamici, unità di alimentazione, pedali elettrici ed elettronici, sistemi di controllo macchina basati sul

DEL 2022, HYDRECO HYDRAULICS ITALIA PROPONE SUL MERCATO UN’AMPIA GAMMA DI POMPE A INGRANAGGI ELICOIDALI A BASSA RUMOROSITÀ E DI POMPE A INGRANAGGI IN ALLUMINIO E GHISA. LA STORICA STRUTTURA DI VIGNOLA (VEDI FOTO DI APERTURA), INVECE, SI OCCUPA DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE PER TUTTO IL GRUPPO DELLA GAMMA DI ELEMENTI ‘UOMO-MACCHINA’ E DI JOYSTICK ELETTRONICI E IDRAULICI

TRAMITE

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 89
LA SEDE DI PARMA, OPERATIVA DALL’INIZIO GIANPIETRO CALDAROLA SALES MANAGER DI HYDRECO HYDRAULICS ITALIA

protocollo CANbus) e di joystick elettronici e idraulici bi-asse, componibili o ad asse singolo, equipaggiabili con una vasta gamma di impugnature ergonomiche che prevedono diverse opzioni di pulsanti e interruttori, previste con l’obiettivo di soddisfare sempre più le esigenze sia dei costruttori di macchine compatte, sia degli operatori, i quali devono staccare le mani dal manipolatore il meno possibile. Qui la novità più recente è rappresentata dall’impugnatura multifunzione MHC (Multifunction Handle Control), il cui design in poliammide PA6 - arricchito con fibra di vetro e dalla forma ergonomica, inclinata di 15° in avanti, progettata per adattarsi alle mani dell’operatore - è adatto per ambienti gravosi e per tutte le applicazioni dove sono necessari lunga durata e componenti

HYDRECO HYDRAULICS ITALIA OFFRE OGGI UN ‘PACCHETTO COMPLETO’ DI SOLUZIONI CHE TROVANO APPLICAZIONE IN OGNI SETTORE MOBILE

affidabili. Al fine poi di allargare sempre più il portafoglio prodotti e fornire ai nostri clienti un ‘pacchetto completo’ di soluzioni made in Hydreco, in questa sede stiamo sviluppando una nuova linea di prodotto costituita da distributori da 60, 90 e 120 l, ad azionamento manuale, elettrico o idraulico. La struttura di Parma è una recente novità: da qui Hydreco Hydraulics Italia offre in particolare una ricca gamma di pompe a ingranaggi elicoidali a bassa rumoro-

sità, pompe a ingranaggi in alluminio (corpo) e ghisa (flange e coperchio), che riteniamo essere il miglior mix possibile in fatto di performance. Questi prodotti - in base a una standardizzazione mondiale in termini di dimensioni, forma e cilindrata - si suddividono in Gruppo 1 (creato nel 2021, con elementi in alluminio-ghisa), Gruppo 2 (creato sempre nel 2021, ma sia in alluminio-ghisa che tutta ghisa) e nel recente Gruppo 3 (anch’esso con pompe sia in allumi-

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 90 COMPONENTI
LE POMPE A INGRANAGGI - ASSEMBLATE E COLLAUDATE TRAMITE APPOSITI BANCHI PROVA NELLA SEDE DI PARMA - SONO CARATTERIZZATE DA UN CORPO IN ALLUMINIO E DA FLANGIA E COPERCHIO IN GHISA, SONO COMMERCIALIZZATE CON LE SIGLE HY1, HY2 E HY 3 E SONO PROGETTATE DA HYDRECO PER GARANTIRE LA MASSIMA COMPATTEZZA E MODULARITÀ
“ “

nio-ghisa che tutta ghisa). Dallo scorso anno, dunque, siamo in grado di offrire la gamma completa di pompe a ingranaggi esterni con corpo in alluminio e con flangia e coperchio in ghisa. Componenti equipaggiati e disponibili in molteplici configurazioni e con varie tipologie di flange, di attacchi per le bocche di aspirazione mandata e alberi. Il tutto è andato a comporre un catalogo prodotti nel quale gli operatori del settore possono selezionare le configurazioni citate e individuare le soluzioni migliori in base alle loro esigenze, utilizzabili in applicazioni mobili tipiche dei settori delle macchine movimento terra e dell’industria delle costruzioni, ma anche dei comparti agricolo, forestale e municipale. Soluzioni che creano - e creeranno sempre più - sinergia con l’universo Duplomatic, essendo utilizzabili anche in applicazioni industriali”.

Quali sono i risultati già raggiunti dalla sede di Parma e quali gli obiettivi in termini di vendita?

“Il primo anno ‘pieno’ di attività della sede Hydreco Hydraulics Italia di Parma - dove, ricordiamo, non vengono eseguite lavorazioni meccaniche, ma le pompe vengono qui assemblate (su disegno Hydreco), collaudate e spedite - è stato il 2022, alla fine del quale sono state vendute circa 24.000 pompe. L’obiettivo di quest’anno è raggiungere quota 50.000. Parliamo di pompe con cilindrate da 1 a 60 cc; in caso di neces-

sità, tramite la sede inglese, è peraltro possibile fornire pompe che arrivano fino a 250 cc. In generale, quindi, sia per quanto riguarda la produzione di Parma che per quella di Vignola, nelle rispettive linee di prodotto, l’obiettivo è ga rantire prodotti sempre più compatti e leggeri. Questa è l’esigenza attuale

evidenziata dal mercato, anche a fronte di un’ormai spiccata corsa verso l’elettrificazione, dove elementi più leggeri garantiscono una maggiore durata delle batterie, e la sostenibilità”. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 91
I JOYSTICK COMMERCIALIZZATI DALLA SEDE HYDRECO HYDRAULICS ITALIA DI VIGNOLA PREVEDONO DIVERSE OPZIONI DI PULSANTI E INTERRUTTORI, PREVISTE CON L’OBIETTIVO DI SODDISFARE SEMPRE PIÙ LE ESIGENZE SIA DEI COSTRUTTORI DI MACCHINE COMPATTE. QUI LA NOVITÀ PIÙ RECENTE È RAPPRESENTATA DALL’IMPUGNATURA ERGONOMICA MULTIFUNZIONE MHC (MULTIFUNCTION HANDLE CONTROL) LA FAMIGLIA DI VALVOLE DI HYDRECO HYDRAULICS INCLUDE SIA MODELLI PER APPLICAZIONI SPECIFICHE CHE VERSIONI PIÙ VERSATILI, IN GRADO DI ADATTARSI ALLE SITUAZIONI PIÙ DIVERSE. L’AZIENDA PROPONE SUL MERCATO ANCHE UNA GAMMA DI CILINDRI TELESCOPICI E A DOPPIO EFFETTO

Kohler Engines

RESILIENZA ENERGETICA

Lo storico costruttore di motori ha siglato un accordo finalizzato alla realizzazione di un impianto ibrido per la produzione di energia derivante da fonti maggiormente sostenibili, da utilizzare all’interno dello stabilimento di Reggio Emilia. Un tassello importante che accelera ulteriormente il suo percorso di decarbonizzazione ed efficientamento energetico

Specializzata nella progettazione di motori da oltre un secolo, Kohler Engines ha siglato un accordo per la realizzazione di un nuovo impianto di autoproduzione ibrido con la società Grastim, specializzata in soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per i clienti industriali impegnati a decarbonizzare le proprie attività produttive. Il progetto prevede una centrale di trigenerazione da 2 MW e un parco fotovoltaico da 860 kW integrati tra loro,

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 92
COMPONENTI
LO STABILIMENTO DI KOHLER ENGINES A REGGIO EMILIA OSPITERÀ IL NUOVO IMPIANTO DI AUTOPRODUZIONE IBRIDO NATO DALL’ACCORDO CON GRASTIM, UNA TRA LE AZIENDE LEADER SUL MERCATO NELLA PROGETTAZIONE DI SISTEMI DI CO-TRIGENERAZIONE

GROUP BUSINESS DEVELOPMENT E MARKETING DIRECTOR US DI CLARKE ENERGY, HA AFFERMATO CHE “QUESTO PROGETTO DIMOSTRA IL POTENZIALE PER LA COGENERAZIONE CON MOTORE

A GAS ALIMENTATO A IDROGENO DI COMBINARSI CON ALTRE TECNOLOGIE A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO, COSÌ DA CONTRIBUIRE ALLA RIDUZIONE DEI COSTI PER I PRODUTTORI”

nonché la possibilità di essere alimentato anche a idrogeno.

Il motore del progresso

Punto di riferimento globale per la costruzione di motori diesel, lo stabilimento di Kohler Engines a Reggio Emilia ospiterà il nuovo impianto di autoproduzione ibrido nato dall’accordo con Grastim, una tra le aziende leader sul mercato nella progettazione di sistemi di co-trigenerazione. Il progetto consiste nella realizzazione di due impianti - trigenerazione e fotovoltaico - integrati tra loro, in grado di generare importanti vantaggi in termini ambientali ed economici: una riduzione di CO2 fino a 1.300 t/anno, pari a quasi il 20% delle emissioni energetiche del sito, nonché un risparmio dei costi energetici fino al 15%.

Il cuore dell’impianto è un motore a gas naturale Jenbacher distribuito da Clarke Energy, altro asset del gruppo Kohler: “

Questo progetto dimostra il potenziale per la cogenerazione con motore a gas alimentato a idrogeno di combinarsi con altre tecnologie a basse emissioni di carbonio, così da contribuire alla riduzione dei costi per i produttori”, ha commentato Alex Marshall, Group Business Development e Marketing Director US di Clarke Energy. Si tratta, infatti, di un nuovo propulsore all’avanguardia in grado di garantire ancora più flessibilità nel-

la scelta del combustibile, più efficienza e risparmi sui costi e sulle emissioni di CO2. L’intero impianto è anche già predisposto in vista dell’arrivo di nuove possibili fonti di energia alternative del futuro: il fotovoltaico potrebbe essere esteso su aree di parcheggio e altri edifici fino a ulteriori 2 MW e il modulo di cogenerazione è già “hydrogen ready”, quindi capace di essere alimentato da idrogeno fino al 20% nel “fuel mix”. L’idrogeno verde sarebbe anche potenzialmente producibile in sito mediante elettrolisi, in caso di eccesso di produzione fotovoltaica, per poi esser riutilizzato nel trigeneratore.

Una strategia ambientale

Un’operazione, questa, che conferma la strategia di Kohler Engines di puntare sempre di più su processi e attività a favore di una maggiore sostenibilità ambientale, investendo in molteplici soluzioni tecnologiche sulla strada della transizione energetica. Un percorso iniziato dall’azienda attraverso l’iniziativa “Believing in Better”, la strategia di Kohler Engines per la sostenibilità basata sulla filosofia operativa del Gruppo secondo la quale tutto può essere sempre migliorato: per il pianeta, le persone, le comunità e le imprese. La strategia “Believing in Better” si poggia infatti su tre pilastri fondamentali: “Better Planet”, “Better Communities” e “Better Lives”.

Attraverso ognuno di questi pilastri, Kohler Engines si impegna a sviluppare prodotti e programmi che abbiano un impatto significativo non solo per la sua attività, ma anche per le comunità che serve e per la vita delle persone che utilizzano i suoi prodotti. “In Kohler Engines pensiamo che tutto possa sempre essere migliorato”, ha affermato Vincenzo Perrone, presidente di Kohler Engines. “Dopo il conseguimento della certificazione ISO 50001, la nostra sede di Reggio Emilia accelera ulteriormente il percorso di decarbonizzazione ed efficientamento

VINCENZO PERRONE PRESIDENTE DI KOHLER ENGINES, HA SOTTOLINEATO COME “DOPO IL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE ISO 50001, LA SEDE DI REGGIO EMILIA ACCELERA ULTERIORMENTE IL PERCORSO DI DECARBONIZZAZIONE ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO”

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 93
KOHLER ENGINES, AZIENDA DEL GRUPPO KOHLER CO. SPECIALIZZATA NELLA PRODUZIONE DI MOTORI DA OLTRE UN SECOLO, E GRASTIM, JV SPECIALIZZATA IN SOLUZIONI TECNOLOGICHE AD ALTA EFFICIENZA, HANNO SIGLATO UN ACCORDO PER UN NUOVO IMPIANTO DI AUTOPRODUZIONE IBRIDO NELLO STORICO STABILIMENTO DI REGGIO EMILIA ALEX MARSHALL

energetico. Stiamo investendo nell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e diversificate. Un rinnovamento che non riguarda solamente lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale per i nostri motori, ma che interessa anche programmi di riduzione della nostra impronta ambientale operativa dei nostri stabilimenti di produzione”.

LA STRATEGIA DI KOHLER ENGINES PER LA SOSTENIBILITÀ BASATA SULLA FILOSOFIA OPERATIVA DEL GRUPPO SECONDO LA

IL NUOVO MARCHIO “KOHLER ENERGY”

Il costruttore americano ha annunciato la nascita del marchio Kohler Energy, testimonianza della nuova strategia aziendale finalizzata alla “resilienza energetica”. Kohler Energy, in particolare, offre soluzioni per l’energia domestica, i sistemi energetici industriali e le tecnologie Powertrain, oltre a un solido portafoglio che include Clarke Energy, Kohler Uninterruptible Power, Heila Technologies e Curtis Instruments. “ Il nostro nuovo marchio Kohler Energy celebra le soluzioni leader del settore che l’azienda offre da oltre 100 anni e si allinea alla nostra continua leadership in termini di resilienza, prestazioni e capacità energetiche che soddisfano i nostri clienti”, ha affermato Brian Melka, presidente di Kohler Energy Group. “Il nostro obiettivo è aiutare a sostenere le persone e le comunità in tutto il mondo e costruire la cosiddetta ‘resilienza energetica’. Mentre iniziamo a progettare il nostro futuro per supportare al meglio i nostri clienti stiamo investendo in energia pulita, tecnologie avanzate e migliori capacità di produzione e di prestazioni. La presenza del nostro nuovo marchio riflette al meglio le caratteristiche moderne, lungimiranti e orientate al design per cui Kohler è nota e mette in evidenza le soluzioni che introduciamo sul mercato in grado di fornire resilienza energetica alle case, alle attività commerciali e agli strumenti dei nostri clienti utili a portare a termine i lavori”. Kohler implementerà nuovi elementi del marchio Kohler Energy in tutto il suo portafoglio di attività nei prossimi mesi.

LO STABILIMENTO DI KOHLER ENGINES A REGGIO EMILIA OSPITERÀ IL NUOVO IMPIANTO DI AUTOPRODUZIONE IBRIDO NATO DALL’ACCORDO CON GRASTIM

Dal canto suo Grastim amplia e integra ulteriormente le sue soluzioni tecnologiche ad alta efficienza per i grandi player industriali impegnati a decarbonizzare le proprie attività produttive. “Dopo tante esperienze internazionali, per Grastim è un orgoglio mettere piede nel cuore della ‘motor valley’ italiana. Lo facciamo proponendo una soluzione ibrida e, soprattutto, flessibile. Tutto ciò per dare spazio a successive evoluzioni tecnologiche, nell’ottica della decarbonizzazione e della transizione energetica, già nello scorcio temporale del contratto appena siglato”, ha dichiarato Baldo Pavolini, “Investments and Operations Director” di Grastim. ■

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 94
COMPONENTI
QUALE TUTTO PUÒ ESSERE SEMPRE MIGLIORATO BALDO PAVOLINI INVESTMENTS AND OPERATIONS DIRECTOR” DI GRASTIM, HA AFFERMATO CHE “PER GRASTIM È UN ORGOGLIO METTERE PIEDE NEL CUORE DELLA ‘MOTOR VALLEY’ ITALIANA’, CON UNA SOLUZIONE IBRIDA E, SOPRATTUTTO, FLESSIBILE”
“ “

Prodotti commerciali da ufficio

Biglietti da visita, carta intestata, buste intestate, agende, calendari, planning, cartelline, raccoglitori, fatture e documenti fiscali a due o a tre copie a modulo continuo.

Cartotecnica e Packaging

Espositori di tutti i tipi, varie tipologie di confezioni, shoppers, box e raccoglitori e cofanetti.

Materiale Pubblicitario

Depliants, brochures, manifesti, cartelline, locandine, roll-up, pieghevoli, banner, tele, volantini, pannelli e striscioni.

Cataloghi e Listini Prezzi

Cataloghi di tutti i tipi e misure, con rifiniture particolari di stampa, brossura e lavorazioni speciali. Listini prezzi con varie tipologie di lavoro sia di stampa sia di cartotecnica.

Libri, volumi d'arte, riviste e manuali

Libri di varie misure e lavorazioni come incollatura, brossura, punto metallico, volumi d'arte e libri.

Etichette adesive e in bobina

Varie tipologie e misure di etichette adesive in carta lucida, opaca o cartonate.

# nice to print you

THE GREEN WAY TO PRINT MOCA
Grafiche MDM S.r.l. Via Meucci 27 - 47122 Forlì | Tel. +39.0543.72.06.66 - info@grafichemdm.it | www.grafichemdm.it | www.pressonprint.it RICHIEDI UN PREVENTIVO INDICANDO IL CODICE 82022 PER OTTENERE UNO SCONTO DEL 10% SUL TUO ORDINE!

CavaExpoTech 2023

Il futuro dell’attività estrattiva:

INNOVAZIONE, DIGITALIZZAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Si è svolto lo scorso 7 giugno il primo dei due eventi organizzati da A.N.E.P.L.A. per quest’anno, durante il quale si sono dibattuti i temi di grande attualità che accomunano sia il Decisore Pubblico, sia le imprese estrattive che i relativi fornitori di beni strumentali e servizi, con l’obiettivo di individuare nuove soluzioni

Il 2022 è stato l’anno in cui la sezione Beni & Servizi di A.N.E.P.L.A., forte ormai di un’esperienza pluriennale e di riscontri sempre più positivi, ha raddoppiato i suoi sforzi e gli appuntamenti per quanto riguarda il suo evento denominato

“CavaExpoTech”. Il 30 settembre dello scorso anno, infatti, la manifestazione è andata in scena due volte, la prima presso Cave Germaire a Carignano (TO), mentre precedentemente, il 19 giugno, si era svolto presso Sibelco Italia, a Priverno (LT).

Per il 2023 il Consiglio Direttivo dell’associazione ha deciso che valeva la pena insistere su questa linea e ha predisposto anche quest’anno due appuntamenti: il primo, oggetto di quest’articolo, si è tenuto lo scorso 7 giugno presso Cava Vezzola, a Lonato del Garda (BS), mentre

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 96
TECNOLOGIE

il secondo si svolgerà all’inizio dell’autunno in Puglia. A Lonato del Garda, come di consueto, hanno partecipato le aziende associate alla Sezione Beni & Servizi, mentre la partecipazione come visitatore è sempre aperta e gratuita  per quanti professionalmente sono interessati alla filiera estrattiva, tra imprenditori di cava, tecnici, consulenti e amministratori.

Sinergia associativa

L’azienda Vezzola, socio storico di A.N.E.P.L.A., è una realtà molto importante nella provincia bresciana e nei territori limitrofi. Tra i suoi numerosi impianti e cave disponibili ha messo a disposizione dell’associazione la cava di Lonato del Garda, un sito che ha ottenuto in anni passati anche un importante riconoscimento a livello europeo per quanto riguarda la qualità ambientale del recupero ambientale. Il programma della giornata ha previsto al mattino

un momento di aggiornamento tecnico e professionale sotto una tensostruttura appositamente allestita, dal titolo “Il futuro dell’attività estrattiva: Innovazione, Digitalizzazione e Sostenibilità”. Una tematica di grande attualità, questa, che accomuna sia il Decisore Pubblico, sia le imprese estrattive che i vari fornitori di beni strumentali e servizi. Questa prima parte, coordinata da Claudio Bassanetti, presidente di A.N.E.P.L.A., ha previsto anche la partecipazione di esponenti politici e dell’amministrazione locale ed è stata

dedicata a un tema di forte richiamo per le imprese estrattive, soprattutto bresciane e lombarde, cioè un approfondimento sulla pianificazione dell’attività estrattiva attualmente in corso e lo stato dell’attuazione della nuova legge regionale, con un focus particolare sull’importanza del ripristino delle aree dopo l’attività estrattiva e come questa impatterà sulle scelte imprenditoriali e sugli investimenti futuri. Nel proseguo della mattinata si è svolto un workshop moderato da Paolo Zambianchi, direttore tecnico di Holcim Aggregati

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 97
SONO STATI OLTRE 350 I VISITATORI DELL’EDIZIONE 2023 DI CAVAEXPOTECH, TRA IMPRENDITORI DI CAVA, TECNICI, CONSULENTI E AMMINISTRATORI DI AZIENDA

Calcestruzzi, nel quale sono stati presentati i contributi che il mondo dei fornitori può apportare nella ridefinizione della nuova cultura d’impre -

sa, avendo come traccia i tre aspetti dell’attività industriale indicati nel titolo della giornata: “innovazione”, “digitalizzazione” e “sostenibilità”. Nella

IL FOTOVOLTAICO IN CAVA

La tematica relativa all’applicazione di sistemi fotovoltaici in cava è stata al centro del dibattito prima e durante quest’edizione di CavaExpoTech.

La politica energetica, infatti, necessita di un’accelerazione nello sviluppo di questa tecnologia. Benché sia opportuno sfruttare al massimo tutte le coperture utilizzabili degli edifici esistenti e nuovi e le aree a destinazione industriale, commerciale e artigianale, non si potrà fare a meno di installare impianti fotovoltaici a terra “su scala industriale” per raggiungere gli obiettivi al 2030 e una maggiore autonomia energetica. Sul territorio nazionale sono presenti molteplici aree di cava o bacini di cava che hanno già subito una metamorfosi per mano dell’uomo e possono essere riconvertiti per aumentare la produzione elettrica a fonte rinnovabile. Le aree

di cava, infatti, sono idonee “per legge” alla produzione di energia rinnovabile e possono ritenersi aree prioritarie di intervento. Il legislatore ha emanato disposizioni che semplificano gli iter autorizzativi in queste aree e la tecnologia ha compiuto passi da gigante, migliorando le performance degli impianti in oggetto. Si tratta di un’opportunità da cogliere, quindi, che offre vantaggi al sistema Paese, ai proprietari di cava e alle imprese che in essa si trovano a operare. A tal proposito, Claudio Bassanetti ha delineato lo scenario: “La transizione energetica verso l’indipendenza merita un’accelerata, lo abbiamo visto pochi mesi fa quando i prezzi del gas e dell’energia elettrica hanno messo in crisi imprese e famiglie. Sul territorio nazionale sono presenti molteplici aree di cava o bacini di cava che hanno già subito una meta-

CAVAEXPOTECH SI È CONFERMATO UN EVENTO DI RILEVANTE IMPORTANZA PER IL COMPARTO DELLE CAVE, UN MOMENTO DI INCONTRO TRA IL MONDO DEI PRODUTTORI DI MACCHINE, IMPIANTI, MATERIALI E SERVIZI FINALIZZATI ALLA COLTIVAZIONE MINERARIA E ALLA PRODUZIONE DI MATERIALI E QUELLO DEGLI IMPRENDITORI DEL SETTORE

seconda parte della giornata è seguita una visita alle aziende espositrici nello spazio riservato agli stand. Tra queste, Astra, CGT, DAF Veicoli Industriali, Euromec, Impianti Industriali, Industrial Gomme, Komatsu (Varini),

morfosi per mano dell’uomo e possono essere riconvertiti per aumentare la produzione elettrica a fonte rinnovabile. Le opportunità che derivano dall’installazione di impianti fotovoltaici in queste aree non sono solo di natura economica e ambientale, ma anche sociale. Un nodo da sciogliere è quello degli iter autorizzativi, talvolta troppo lunghi”.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 98 TECNOLOGIE

Ma-Estro, MAI Pneumatici, Massucco T., SCAI, Italscania e Volvo (Zanon & Ormac). Inoltre, per questa edizione è stato messo a disposizione delle aziende espositrici un “campo prove” dove sono state organizzate delle esposizioni dinamiche di macchine e attrezzature particolarmente interessanti e innovative. In particolare, CGT - che ha partecipato all’evento insieme a XIBER Energy Solutions, la “newco” di TESYA Group - ha presentato nell’area esterna sia il sistema Cat Command, progettato per guidare le macchine tramite una postazione remota, sia il radiocomando per operare a vista, due tecnologie che rivoluzionano il concetto

CHI È A.N.E.P.L.A.

A.N.E.P.L.A. Associazione Nazionale Estrattori e Produttori

di sicurezza in cantiere. DAF Veicoli Industriali, invece, ha dato la possibilità agli ospiti di provare il nuovo veicolo “Construction” FAD XFC 530 8x4, allestito con cassone ribaltabile posteriore.

La parola ai protagonisti

Il benvenuto agli ospiti e l’avvio dei lavori sono stati dati ovviamente da Stefano Vezzola, padrone di casa in qualità di amministratore delegato dell’azienda omonima, che ha ospitato l’evento. “Gli associati di A.N.E.P.L.A. devono dare l’esempio di quello che deve essere il futuro del mondo delle cave. Futuro che passa dalla sostenibilità: se ne parla tanto, ma si deve passare

Lapidei ed Affini è stata costituita a Parma nel 1962 tra le imprese che esercitano la coltivazione di cava per l’estrazione e produzione di ghiaia, sabbia e pietrisco per l’industria delle costruzioni. Dal 1972 l’associazione rappresenta il settore all’interno di Confindustria. A.N.E.P.L.A. e, in particolare, nei rapporti con le istituzioni, con la PA, con le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali. Inoltre, sviluppa la solidarietà e la collaborazione tra gli associati, promuove e agevola le iniziative economiche atte a potenziare lo sviluppo dell’attività del settore (sia incrementando e tutelando la produzione, sia organizzando convegni e studi, che promuovendo intese per armonizzare le esigenze della coltivazione delle cave con quelle dell’ ambiente), svolge attività di consulenza e di aggiornamento sui problemi specifici e generali del settore, dandone adeguata informazione alle imprese associate e raccoglie notizie e dati statistici, economici e tecnici relativi all’industria. Oltre a organizzare incontri di approfondimento sui principali temi di attualità e a partecipare ai principali convegni di interesse per il settore, poi, rappresenta il settore nell’UEPG - Federazione Europea dei Produttori di Aggregati, partecipando ai lavori delle commissioni Ambiente, Sicurezza e Normativa tecnica. A.N.E.P.L.A. Beni e Servizi è la sezione dell’associazione creata nel 2015 e dedicata alle imprese che forniscono servizi, macchinari e consulenze al settore estrattivo e alla produzione di aggregati naturali o da riciclo, presentando elementi di complementarietà, strumentalità e raccordo economico con l’imprenditoria rappresentata da A.N.E.P.L.A.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 99
CGT - CHE HA PARTECIPATO ALL’EVENTO INSIEME A XIBER ENERGY SOLUTIONS, LA “NEWCO” DI TESYA GROUP - HA PRESENTATO DUE TECNOLOGIE CHE RIVOLUZIONANO IL CONCETTO DI SICUREZZA IN CANTIERE

TECNOLOGIE

LA PRIMA PARTE DELLA GIORNATA HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI ESPONENTI POLITICI E DELL’AMMINISTRAZIONE LOCALE, CHE HANNO DIBATTUTO SUI TEMI RELATIVI ALLE IMPRESE ESTRATTIVE, IN PARTICOLARE BRESCIANE E LOMBARDE. STEFANO VEZZOLA, AD DI VEZZOLA S.P.A. (A SINISTRA), E CLAUDIO BASSANETTI, PRESIDENTE DI A.N.E.P.L.A., HANNO APERTO I LAVORI E ACCOLTO GLI ALTRI RELATORI

fattivamente all’azione, perché questo termine non deve rappresentare solo un semplice slogan. Noi produttori di inerti e di materie prime dobbiamo confrontarci, farlo con coraggio e dobbiamo agire. Due anni fa abbiamo fatto un bilancio di sostenibilità e abbiamo dichiarato l’impegno che nel 2025 il 25% delle nostre risorse naturali sarebbero state sostituite da risorse rigenerate. Questo oggi noi l’abbiamo già superato. È stata una grande sfida, ma le sfide devono far parte delle nostre azioni. Dobbiamo credere nella dignità del nostro lavoro e dare la giusta attenzione alla realtà sociale che ci circonda. Dobbiamo tutti migliorarci costantemente, anche e soprattutto in modo sinergico all’interno di quest’importante associazione ”.

Claudio Bassanetti, ha introdotto la discussione ai molti argomenti di dibattito e ha spiegato come “Cava Vezzola è un esempio di come i ripristini ambientali portati avanti dal nostro mondo possano portare a risultati d’eccellenza. A.N.E.P.L.A. ha fatto un lungo percorso verso il futuro e la sostenibilità dell’ambiente; poco tempo fa abbiamo istituito un Centro Studi tramite il quale vogliamo elaborare dati da trasmettere agli associati, ma anche alle amministrazioni competenti, per far capire loro il percorso che stiamo facendo. Il primo lavoro che faremo in tal senso sarà dedicato al lungo cammino che abbiamo fatto insieme ai nostri fornitori per l’abbattimento dell’incidenza energetica (kW/t), dei consumi e della CO2, tutto finalizzato a dare una migliore impronta di carbonio sul territorio ”. Un esempio riportato da Bassanetti si

CAVAEXPOTECH SI È CONFERMATA

UN’IMPORTANTE ESPOSIZIONE STATICA E DINAMICA DELLA FILIERA DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA

registrare un’evoluzione enorme negli ultimi anni ”, ha aggiunto Bassanetti. “

I costruttori hanno fatto notevoli sforzi negli ultimi anni per ridurre l’impatto ambientale dell’attività di cava, implementando modelli Next Gen e sistemi innovativi che consentono di ottimizzare i consumi (oltre il 20%) e le emissioni di CO2/t (oltre il 30%) dei vari mezzi, in particolare delle pale gommate. Posso affermare che il nostro settore è leader assoluto nel mondo industriale come miglioramento sulla sostenibilità. Le cave però non sono solo aree di attività estrattiva, ma possono (e devono) essere sfruttate per la realizzazione di impianti rinnovabili. Noi abbiamo iniziato qualche anno fa un percorso di confronto costruttivo (e produttivo, visto i risultati) con la politica, confermando la volontà di vedere le nostre aree riconosciute come idonee per la realizzazione di questa tipologia di impianti, attraverso l’installazione di strutture innovative a occupazione di suolo zero”.

DAF VEICOLI INDUSTRIALI HA CONSENTITO AGLI OSPITI DI PROVARE IL NUOVO VEICOLO “CONSTRUCTION”

FAD XFC 530 8X4, ALLESTITO CON CASSONE RIBALTABILE POSTERIORE

riferisce a un impianto di lavorazione degli inerti di proprietà del Gruppo da lui rappresentato (Gruppo Bassanetti), sul quale sono stati installati dei sistemi di digitalizzazione e di controllo remoto - grazie anche alle agevolazioni garantite da Industria 4.0, che gli attori del settore sperano diventi strutturale perché apporta benefici non solo economici, ma anche di sostenibilità - che hanno consentito di passare a una produzione più costante e di abbattere del 30% il consumo energetico. “Anche le macchine movimento terra, in tal senso, hanno fatto

La presenza di rappresentanti di Regione Lombardia, Regione Emilia Romagna e Regione Piemonte alla giornata ha sottolineato l’importanza che la Pubblica Amministrazione attribuisce, nell’esercizio della propria competenza pianificatoria e regolamentare dell’attività estrattiva, ai temi dell’innovazione tecnologica, delle energie rinnovabili (soprattutto legate al sole: fotovoltaico a terra, galleggiante e agrivoltaico) e della cultura d’impresa. “ Questa attenzione al nostro mondo ci sembra inevitabile – ha concluso Bassanetti - se si pensa all’importanza che il mondo delle materie prime in generale, e dell’inerte in particolare, avrà nei prossimi anni nei lavori legati al PNRR. Inoltre, il mondo delle imprese di cava in questi ultimi anni si è affermato come un settore industriale maturo e cosciente del ruolo che occupa: prova ne è l’importante investimento generalizzato che il comparto sta mettendo in atto nella direzione del ‘Green Deal’ nei suoi vari aspetti, che vanno dalla valorizzazione della risorsa naturale all’utilizzo del materiale riciclato, fino all’utilizzo consapevole delle energie ”. ■

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 100
“ “

LA MAPPA DEL SOTTOSUOLO

Dalla crescente attenzione ai temi della sostenibilità alle riflessioni sul corpo normativo alla luce del nuovo Codice Appalti: le sfide e le prospettive del settore dal punto di vista delle principali associazioni di categoria che rappresentano le imprese e i professionisti dei comparti perforazioni, fondazioni speciali, consolidamento e tunnelling e delle “trenchless technologies”

di Mirko Brusamolino ha collaborato Cristina Cassinari

Dossier ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 102
PERFORAZIONE E CONSOLIDAMENTO giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 103

Fondazioni speciali, tunnelling e “trenchless technologies”: sono tre macrosettori che compongono il settore della perforazione e del consolidamento e che abbiamo preso in analisi in questo dossier.

Il primo, quello delle cosiddette “Fondazioni speciali”, rappresenta oggi una serie molto vasta di lavori infrastrutturali e lavorazioni edili realizzate attraverso l’impiego di attrezzature e macchine altamente tecnologiche che operano nel sottosuolo, quindi: gallerie, realizzazioni di moli, viadotti stradali e ferroviari, opere di consolidamento dei versanti, recuperi edilizi e adeguamenti sismici di edifici sono alcuni esempi dei tanti lavori che in Italia e nel mondo le imprese realmente qualificate portano avanti giorno per giorno.

Il comparto delle gallerie, poi, è quello a cui afferiscono le opere in sotterraneo in genere. Sono il prodotto di competenze multidisciplinari di urbanisti,

CHI È FIAS

esperti di pianificazione, ingegneri, geologi, architetti e manodopera qualificata. Il prodotto è un’opera “protetta” da agenti atmosferici, resiliente a eventi naturali calamitosi quali terremoti e alluvioni, sicura all’uso anche in caso di incendio grazie agli impianti di sicu-

FIAS, Federazione Italiana delle Associazioni Specialistiche (www.fiasfederazione.it), rappresenta, tutela e promuove gli interessi comuni delle associazioni di categoria a essa aderenti, rappresentative oggi di oltre 300 imprese specialistiche operanti nel settore delle opere speciali del sottosuolo e/o in settori affini nell’ambito degli appalti pubblici e privati. Raggruppa le associazioni delle imprese italiane che operano nel sottosuolo e che appartengono alle attuali categorie SOA OS21-OS20b (AIF – ANISIG – ANIPA – AnigHp) ed è stata costituita per tutelare e sostenere una particolare tipologia di realtà imprenditoriale soggetta a continui investimenti economici, dotata di personale qualificato e di attrezzature di elevato contenuto tecnologico, che di fatto è più esposta delle altre. L’associazione si impegna a introdurre nel sistema di qualificazione quelle modifiche necessarie volte a garantire a livello normativo (Codice Appalti) una selezione seria, basata sul reale possesso delle attrezzature specifiche e sulla presenza nell’organico di personale specializzato, regolarmente assunto in azienda. Inoltre, promuove e diffonde la conoscenza, gli ambiti di utilizzo e i vantaggi correlati all’uso delle tecnologie per l’esecuzione di opere speciali del sottosuolo. Inoltre organizza - anche con l’ausilio di fondi europei, nazionali, regionali e degli enti bilaterali - l’esecuzione di iniziative informative e formative concernenti tematiche di interesse generale per il comparto delle imprese specialistiche, avendo particolare attenzione alle nuove figure professionali specialistiche, e favorisce la conoscenza e la diffusione delle tecnologie specialistiche e dei metodi di lavoro impiegati dalle imprese che operano nel settore delle opere speciali del sottosuolo e/o in settori affini, anche tramite l’organizzazione e la partecipazione ad eventi ovvero l’effettuazione di studi e ricerche.

rezza presenti e costruita per lo più per sottrazione di materiale generalmente impiegabile per la costruzione dell’opera stessa o delle altre opere facenti parte dell’appalto o per la riqualifica di siti esterni di deposito. Insomma, è il prodotto dell’uomo che vuole utilizzare il pianeta Terra dove vive, utilizzando anche la cosiddetta “quarta dimensione”, quella appunto del sotterraneo. Infine ci sono le tecnologie “”Trenchless” e “No Dig”, letteralmente traducibili come “senza trincea” o “senza scavo”. Di fatto si parla di tecnologie che consentono la posa o il riutilizzo di infrastrutture esistenti dei sottoservizi, siano esse reti idriche, fognarie, gas e altre, senza ricorrere agli scavi a cieli aperto o con un limitato uso di questi. Queste soluzioni si sono sviluppate inizialmente per tecniche di nuova posa per gli attraversamenti fluviali, stradali, aereoportuali e bracci di mare, poi negli anni con lo sviluppo tecnologico, dei materiali, delle macchine e delle esigenze dei committenti hanno cominciato a trovare applicazione anche nelle infrastrutture di comunicazione, di gas e altre. Per ognuno di questi tre macrosettori abbiamo intervistato i presidenti delle associazioni di riferimento per fare il punto sullo stato dell’arte del mercato, sull’impegno verso la sostenibilità ambientale e sulle iniziative in corso in fatto di formazione. Con l’occasione abbiamo raccolto anche le riflessioni in merito all’apparato normativo e, nello specifico, all’ultimo Codice degli Appalti.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 104
Dossier

Fondazioni speciali

L’AIF, Associazione Imprese Fondazioni (www.aifassociazione.it), è il centro aggregatore di tutte le imprese che in Italia operano per la realizzazione dei lavori afferenti alla sfera delle Fondazioni speciali. Si tratta di aziende che devono garantire ampie conoscenze, massima competenza e le migliori tecnologie. Per quanto riguarda le competenze, fin dalla sua nascita nel 2002 l’AIF ha sempre cercato di valorizzare la formazione e qualificazione degli addetti ai lavori. Nel 2008 l’Italia è stata la prima nazione europea a proporre un corso di formazione per gli operatori di macchine complesse attraverso un protocollo di intesa che AIF ha siglato con FORMEDIL (Ente Nazionale per la formazione in Edilizia) e che attraverso i corsi svolti presso il circuito delle Scuole Edili in tutto il territorio nazionale, ha formato migliaia di perforatori.

“Oggi questo percorso formativo continua a evolvere per stare sempre più al passo con le esigenze formative delle imprese di fondazione; per questo nei prossimi mesi sigleremo con ANIPA (Associazione Pozzi per Acqua) e FORMEDIL il nuovo rinnovo del protocollo di intesa che porterà alcune novità per la formazione degli operatori, in linea anche con le direttive europee”, spiega l’Ing. Gabriele Graziani,

A LIVELLO DI SVILUPPO TECNOLOGICO DELLE MACCHINE LE AZIENDE SI STANNO IMPEGNANDO MOLTO DAL PUNTO DI VISTA DELL’IMPATTO AMBIENTALE

presidente AIF e amministratore delegato di COS.IDRA. Del resto, proprio in Italia hanno sede alcune delle principali aziende costruttrici di attrezzature e macchine da perforazione, alcune delle

quali fanno parte in qualità di partner commerciali AIF e che operano in tutto il mondo. “A livello di sviluppo tecnologico le aziende si stanno impegnando molto per implementare le attrezzature e le macchine sia dal punto di vista della sicurezza degli operatori che dell’impatto ambientale con motorizzazioni elettriche, con miglioramento dell’efficienza e produttività delle macchine stesse”.

Sempre maggiore attenzione è posta sui temi della sostenibilità ambientale: “L’AIF, attraverso la Federazione Europea EFFC, ha portato avanti fin dal 2011 con i propri esperti un progetto internazionale con la collaborazione anche del DFI-USA che ha dato vita a un calcolatore per le emissioni di CO2 nelle lavorazioni specialistiche del sottosuolo. Oggi le imprese del settore possono utilizzare il software ECO2 FOUNDATIONS - Geotechnical Carbon Calculator e quantificare così l’impronta ambientale delle opere speciali, offrendo valore aggiunto al progetto e all’esecuzione del lavoro ingegneristico; in tal senso cerchiamo di suggerire la necessaria direzione che le imprese di costruzione devono seguire per uno sviluppo sostenibile nella realizzazione delle infrastrut-

L’Associazione Nazionale Imprese Specializzate in Indagini Geognostiche (https://anisig.it/) è nata nel 1974 a Milano dall’iniziativa di alcune imprese di settore che decisero di riunirsi per dare vita alla prima realtà italiana che rappresentasse un sicuro riferimento di carattere nazionale nell’ambito dell’ingegneria civile e delle costruzioni. Negli anni l’associazione è diventata sempre più importante e forte, raggruppando le più importanti e qualificate società operanti nel settore delle indagini geognostiche, con particolare riguardo alla caratterizzazione geotecnica e geomeccanica delle terre e delle rocce. Oggi ANISIG fa parte di

FIAS e opera con l’obiettivo di tutelare gli interessi dei soci e di svolgere attività di studio e di ricerca in merito a problemi di carattere generale riguardanti le aziende operanti nel campo delle ricerche geognostiche e della conoscenza del sottosuolo. Grazie al contributo tecnico degli associati e sulla base delle molteplici esperienze di lavoro, negli anni ANISIG ha messo a punto delle procedure tecniche e operative che consentono di soddisfare qualunque tipo di committenza

e direzione lavori.

L’associazione rappresenta gli associati dal punto legale e non, in tutte le questioni che richiedano una tutela congiunta o una linea unitaria per la migliore tutela dei loro interessi, in particolar modo le controversie riguardanti modifiche legislative del settore. Opera poi per garantire la professionalità e il livello qualitativo dei suoi iscritti e promuovere il continuo miglioramento della qualità dei dati geognostici acquisibili, quale miglior supporto alla progettazione con iniziative intese a favorire la diffusione delle indagini geognostiche e a perfezionare le relative tecniche.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 105 PERFORAZIONE E CONSOLIDAMENTO
ING. GABRIELE GRAZIANI, PRESIDENTE AIF
“ “
CHI È E COSA FA ANISIG

Dossier

ture del nostro sistema secondo anche ai dettati del PNRR. L’impegno della nostra associazione è anche quello di sensibilizzare le imprese con la diffusione di guide sulla sostenibilità curate dalla nostra Federazione Europea (EFFC, www. effc.org), per aumentare sempre di più la consapevolezza e l’impegno concreto nei confronti dell’ambiente”.

Dalla fondazione di AIF sono passati più di 20 anni, che hanno visto l’avvicendarsi di tre Codici Appalti, un Regolamento attuativo e un numero di decreti correttivi che spesso non hanno semplificato la vita alle imprese. Oggi a che punto siamo? Secondo Graziani “ci troviamo di fronte a un impianto normativo che non definisce un’adeguata qualificazione degli addetti ai lavori, aspetto che l’associazione a più riprese ha ribadito alle istituzioni. In Italia, la nostra categoria di lavori è rappresentata dalla SOA OS21; tuttavia anche con il nuovo Codice non è stata ancora definita un’oggettiva qualificazione delle aziende. Nell’ambito dei lavori pubblici le imprese AIF ribadiscono il valore aggiunto legato al reale possesso di attrezzature di proprietà e alla presenza nel proprio organico di impie-

CHI È E COSA FA ANIPA

gati tecnici, laureati e operatori di macchine, stabilmente assunti in azienda. Le imprese aderenti ad AIF detengono il vero know-how delle opere specialistiche”. Il Presidente ha espresso poi alcune considerazioni riguardo al nuovo Codice Appalti: “Desta sicuramente preoccupazione la liberalizzazione degli appalti sotto la soglia comunitaria (5,3 milioni di euro), per via dell’estrema discrezionalità delle stazioni appaltanti che potranno scegliere tra procedure negoziate e affidamenti diretti. Circa l’87% delle gare in Italia sono afferenti a importi inferiori ai 5 milioni e 200.000 euro e a livello nazionale ciò può implicare il rischio di ridurre la concorrenza e trasparenza nei contratti pubblici per un’ampia fetta di mercato. Altra criticità riscontrata nel nuovo Codice Appalti è la soppressione della distinzione tra raggruppamento orizzontale e verticale, pertanto la possibilità di realizzare solo ATI orizzontali pone un rischio enorme di responsabilità solidale per tutto l’appalto, in modo indistinto tra i singoli partecipanti, con la conseguenza di provocare l’estromissione delle PMI dalle gare. Per concludere non ci vede favorevoli, in quanto impre-

se subappaltatrici, la totale liberalizzazione del subappalto, cosiddetto ‘a cascata’ e quello che ne consegue. In tal senso l’AIF si sta impegnando per definire un contratto di subappalto a livello normativo o regolamentare che garantisca il trasferimento dall’impresa appaltante al subappaltatore degli oneri contrattuali, impedendo condizioni vessatorie sia di carattere tecnico che economico, al fine di evitare ciò che capita abitualmente al subappaltatore, al quale sono imposti obblighi e oneri ulteriori rispetto a quelli che gravano sull’appaltatore nei rapporti con la stazione appaltante”.

Tunnelling

Dopo 50 anni di attività, gli ormai 800 soci della SIG – Società Italiana Gallerie (www.societaitalianagallerie.it) rappresentano tutte le componenti della filiera delle costruzioni in sotterraneo (committenti, costruttori, fornitori di macchine e materiali, engineering, professionisti e accademici). “La società favorisce lo scambio di conoscenze, informazioni e buone prassi contrattuali, progettuali e costruttive attraverso l’organizzazione di congressi, seminari, convegni, visite ai

L’Associazione Nazionale di Idrogeologia, Pozzi Acqua, Geotermia (www.anipapozzi. com) raggruppa imprese e professionisti uniti nel comune obiettivo di divulgare e promuovere le conoscenze tecnico-scientifiche nell’ambito dell’idrogeologia e della costruzione dei pozzi per acqua. La promozione e la divulgazione delle conoscenze tecniche sono state lo stimolo principale che già nell’immediato dopoguerra portò un piccolo numero di aziende di perforazione a incontrarsi e a dar vita a un’associazione (nata allora col nome di ASCOPO - Associazione Costruzione Pozzi). L’impetuoso sviluppo economico degli anni Cinquanta e Sessanta ha portato quindi nel 1975, a Milano, alla costituzione di ANIPA, che raccoglieva non più solo le imprese specializzate nella costruzione dei pozzi per acqua, ma anche quelle che costruivano le macchine da perforazione e le attrezzature di completamento (pompe sommerse, prodotti per la perforazione, martelli fondo foro, eccetera). Inoltre, dal 1988, l’associazione si è aperta alla terza fondamentale componente rappresentata dai professionisti e dagli studi di progettazione dei pozzi. Le molte attività culturali organizzate dall’associazione, convegni, seminari, corsi di formazione e conferenze hanno negli anni costituito la sede principale di confronto e di aggiornamento per le imprese e i professionisti. La significativa produzione editoriale realizzata o sostenuta dall’ANIPA costituisce un punto riferimento per tutti gli operatori. L’associazione oggi fa parte di FIAS.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 106

principali cantieri di scavo, l’attività dei suoi 15 Gruppi di Lavoro tematici e le sue pubblicazioni, tra cui spicca la rivista Gallerie e Grandi Opere Sotterranee, promuovendo lo sviluppo delle infrastrutture sotterranee sostenibili nei confronti di enti pubblici pianificatori e decisori e ‘stakeholders’ e rappresentando il punto di riferimento nazionale di questo settore. Queste attività sono inoltre estese in campo internazionale nella ITA-AITES

International Tunnelling Association, di cui SIG è socia fondatrice, ampliando da e verso le altre 78 nazioni membri della ITA le condivisioni di cultura ed esperienze, portando e promuovendo sul palcoscenico europeo e mondiale le competenze made in Italy”, racconta il presidente di SIG, l’Ing. Renato Casale. Anche il comparto del tunnelling sta facendo fronte a una transizione “green”. Nella nuova visione dello sviluppo infrastrutturale, che risponde alle esigenze della strategia UE per la Sustainable and Smart Mobility e fa propri gli indirizzi

NELLA NUOVA

VISIONE DELLO SVILUPPO

INFRASTRUTTURALE, OGNI

PROGETTO PUÒ ESSERE

CAPACE DI VALORIZZARE

IL TERRITORIO E IL CONTESTO SOCIALE DI RIFERIMENTO

della Politica di Coesione Territoriale e dell’Agenda Territoriale 2030, ciascun progetto infrastrutturale può diventare espressione di un progetto sociale capace di valorizzare il territorio e il paesaggio di riferimento accogliendo le istanze della collettività e offrendo nuovi scenari di sviluppo socio-economico e ambientale. In quest’ottica il PNRR ha rappresentato un’opportunità senza precedenti per determinare una svolta nella costruzione di un modello di sviluppo infrastrutturale più resiliente, inclusivo e sostenibile. Le risorse finanziarie rese disponibili e l’obbligo per gli interventi previsti di rispettare il principio ‘Do No Significant Harm’ (DNSH), pena l’esclusione dall’accesso ai finanziamenti, hanno tracciato un percorso chiaro in cui la strategia globale di sviluppo sostenibile prende forma concreta in progetti volti al raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica, di transizione ecologica e inclusione sociale per realizzare i territori e le comunità del futuro, più coese, verdi, attrattive, moderne e digitali. “È chiara l’esigenza di integrare criteri e valutazioni di sostenibilità nell’individuazione e nello sviluppo di

CHI È E COSA FA ANIGHP

AnigHP (www.anighp.it) è la sezione geotermia e geoscambio di ANIPA (Associazione Nazionale di Idrogeologia e Pozzi Acqua) e rappresenta l’associazione nazionale di imprese e progettisti che operano nel campo della progettazione e nella realizzazione di impianti geotermici a pompa di calore (Sistemi di Geoscambio). L’associazione annovera tra i suoi associati progettisti termotecnici, geologi, idraulici, installatori di sistemi di geoscambio, produttori di pompe di calore, di componenti e di materiali per la geotermia e “main contractor”. La sua mission è quella di promuovere a tutti i livelli gli impianti geotermici per risparmiare energia, denaro, e diminuire le emissioni da combustibile fossile. AnigHP inoltre si impegna a diffondere, tra gli operatori del settore e verso l’esterno, la cultura geotermica, per arrivare al massimo sviluppo di questa tecnologia, attraverso impianti efficienti, che assicurano standard più elevati di qualità della vita e dell’ambiente. Un impianto geotermico, infatti, può dirsi ecologico in quanto consente una notevole riduzione di emissione di CO2 e non porta a emissioni dirette nell’aria; gli unici impatti “indiretti” sono legati ai consumi elettrici, ma il costo di gestione degli impianti geotermici è più economico di circa il 50% rispetto ai costi di gestione di impianti alimentati con il gas metano.

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 107 PERFORAZIONE E CONSOLIDAMENTO
ING. RENATO CASALE, PRESIDENTE SIG
“ “

Dossier

contratto che è dettato all’art. 9, il quale trova la sua espressione più concreta nella disciplina sulla revisione dei prezzi e sulle modifiche contrattuali. Vedremo come verrà applicata a regime”.

Trenchless technologies

soluzioni progettuali volte a salvaguardare le risorse naturali e ridurre la ‘carbon footprint’ dell’opera, minimizzare il consumo di suolo, garantire la protezione della biodiversità e delle aree di pregio, limitare le interferenze con l’ambiente costruito, massimizzare l’utilità e il valore nel tempo dell’infrastruttura progettata in un’ottica di resilienza, facilitare processi di economia circolare e la riduzione della produzione di rifiuti e promuovere soluzioni efficaci per una gestione sostenibile della fase di realizzazione”, commenta il presidente di SIG.

Le sfide realizzative di questi anni e dei prossimi a venire daranno certamente un grande impulso nel settore del tunnelling all’innovazione e all’applicazione di nuove tecnologie, volte a conseguire efficacia e sicurezza e con migliore controllo dei tempi e dei costi, anche nella prospettiva della sostenibilità. “Segnalo, in particolare, l’automazione e la robotica che consentiranno di incrementare la sicurezza degli operatori e l’ottimizzazione delle risorse, come ad esempio sta già avvenendo in alcuni impianti di prefabbricazione dei conci del rivestimento delle gallerie, l’intelligenza artificiale e il ‘machine learning’ per migliorare la previsione e l’applicazione delle soluzioni di avanzamento, e, non ultimo, la ricerca e la messa a punto di soluzioni per il risparmio energetico in particolare per lo scavo con TBM (Tunnel Boring Machine), il cui impiego nei cantieri italiani aumenterà significativamente nei prossimi anni”.

In parallelo, l’associazione contribuisce alla formazione dei giovani ingegneri con il sostegno agli studenti universitari con un premio di laurea assegnato ogni due anni a lavori di tesi e con una serie di giornate di studio. In questi momenti formativi professionisti esperti soci dell’associazione illustreranno in dettaglio casi applicativi rilevanti. Da citare anche la pubblicazione dei tre volumi del “Handbook on Tunnel and Undeground Works”, che costituisce un’opera completa approfondendo la progettazione e le tecniche utilizzate per la costruzione delle gallerie che ha coinvolto per la sua stesura un gran numero dei nostri soci. Passando all’analisi dell’impianto normativo, l’Ing. Casale sottolinea alcune novità interessanti introdotte dal nuovo Codice degli Appalti: “Per quanto riguarda il nostro ambito operativo la novità più rilevante riguarda la riduzione del numero dei livelli di progettazione delle opere. È presto per dire se questa modifica porterà un effettivo risparmio di tempo nella elaborazione, verifica e approvazione dei progetti delle grandi opere che il nostro Paese si è impegnato a realizzare nel breve periodo. Nel suo complesso il nuovo codice sembra avere perso, in parte, il carattere ‘inquisitorio’ che ha connotato negli ultimi decenni la normativa sulla contrattualistica pubblica nel nostro Paese. Lo dimostra il fatto, ad esempio, che è stato inserito un riferimento specifico al principio del mantenimento in equilibrio delle condizioni di

IATT (www.iatt.it) è un’associazione senza fini di lucro nata nel 1994 che ha come obiettivo la divulgazione e il trasferimento della cultura delle tecnologie “no dig” o “trenchless” al management sia pubblico che privato. Fa parte dell’International Society for Trenchless Tecnology (ISTT), organizzazione internazionale con sede a Londra che raggruppa sotto di sé altre 28 associazioni in rappresentanza di un vasto numero di paesi nel mondo. “La nostra associazione raggruppa tutta la catena del valore del comparto, sono presenti i soci collettivi (i maggiori player a livello nazionale della gestione dei sottoservizi) e le aziende che operano con le tecnologie o che commercializzano macchine o materiali a corredo. Inoltre, collaboriamo attivamente con molte amministrazioni pubbliche e con altre associazioni. Questo ci permette di intervenire e di trovare degli equilibri tra le esigenze dei committenti e le imprese”, spiega Paolo Trombetti, presidente di IATT. Tra gli obiettivi primari dell’associazione c’è quello di trasferire cultura e fare formazione, anche attraverso l’organizzazione di convegni ed eventi. “IATT negli ultimi anni ha anche fatto accordi con enti per la formazione come FORMEDIL, con cui abbiamo definito dei corsi di formazione per il rilascio di patentini di macchine complesse; ci occupiamo di formazione in sinergia con gli Ordini Professionali, come l’Ordine degli Ingegneri di Milano con il quale abbiamo avviato oltre 6 anni fa un percorso formativo sull’impiego delle tecnologie trenchless. Poi contribuiamo a fornire strumenti alle stazioni appaltanti e agli studi di progettazione per redigere bandi su queste tecnologie, anche alla realizzazione dei prezzari regionali. Contestualmente abbiamo avviato dei tavoli tecnici presso l’UNI per stilare le norme tecniche di riferimento. Sempre con l’Ente di normazio-

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 108

ne stiamo portando avanti la redazione di prassi di riferimento per la definizione di due figure professionali specifiche: il Trenchless Manager e il Trenchless Specialist. Riteniamo fondamentale valorizzare una formazione specifica utile a formare professionisti qualificati”.

La peculiarità delle tecnologie Trenchless o No Dig è il bassissimo impatto am-

bientale, tant’è che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti all’interno dell’allegato A del Codice degli appalti le ha proprio battezzate “Tecnologie a basso impatto ambientale”. Infatti, studi e ricerche eseguite a livello nazionale dimostrano come queste tecnologie riducano mediamente dell’80% l’impatto ambientale rispetto a uno scavo tradizionale, abbassando l’inquinamento, le emissioni di CO2 e le polveri sottili, che rispondono ai requesiti della tassonomia europea inseriti all’interno dei bandi del PNRR. “Oltre all’aspetto ambientale, garantiscono una maggior velocità di esecuzione lavori, con minori disagi per la viabilità e per i cittadini, e una sensibile riduzione degli incidenti sui cantieri perché prevedono una ridotta presenza di personale sul fronte di scavo”, sottolinea Trombetti.

In uno scenario di città sempre più smart, infatti, il tema delle reti e dei sottoservizi è strategico e queste tecnologie potrebbero contribuire a ottimizzare costi e opere, anche se si incontrano ancora alcune resistenze sul loro impiego:

“In generale, possiamo dire che in Italia si fa fatica a concepire tutto ciò che è nuovo e ci vuole tempo prima che diventi di uso comune e venga visto senza sospetto. In realtà in Italia le tecnologie trenchless esistono da oltre vent’anni e sono sempre più diffuse in settori come quello delle comunicazioni, dell’idrico e del fognario. Certamente ci sono potenziali applicazioni ancora da esplorare, come quelle ad esempio nel consolidamento di versanti franosi, piuttosto che della bonifica di siti inquinati o discariche”. Per sensibilizzare il mercato e far cono-

OLTRE

ALL’ASPETTO AMBIENTALE, LE NOSTRE TECNOLOGIE GARANTISCONO MAGGIORE VELOCITÀ DI ESECUZIONE, MINORI DISAGI E MAGGIORE SICUREZZA

scere tecnologie e opportunità gli associati di IATT hanno lanciato l’iniziativa “Italia No Dig Live”: “Abbiamo sentito il bisogno di organizzare una fiera specifica dedicata alle tecnologie Trenchless, assente in Italia. È durata tre giorni e la prima edizione si è tenuta recentemente a Novegro, alle porte di Milano. In un’area espositiva interna abbiamo organizzato stand e convegni, dove sono state affron-

tate tematiche legate alla digitalizzazione e al PNRR, alle sfide del servizio idrico e di quello energetico. Il cuore della fiera è stata tuttavia l’’area espositiva esterna di 14.000 m2 dove si sono potute toccare con mano le tecnologie attraverso prove in campo. L’intento era quello di portare le persone a contatto diretto con le possibilità offerte da queste tecnologie, affinché potessero comprenderne il funzionamento e coglierne il valore. Sono state esposte macchine per le Toc (trivellazione orizzontale controllata), per le microtrincee, è stato mostrato l’impiego dei radar, per l’introspezione non distruttiva del sottosuolo, macchine per il Relining, il risanamento delle infrastrutture esistenti e molto altro. Nella giornata centrale dell’evento, sono intervenuti esponenti provenienti da tutta Europa per presentare le principali innovazioni in questo campo. E bisogna sottolineare che, a dispetto delle difficoltà burocratiche e della complessa situazione nel nostro Paese, le imprese italiane hanno raggiunto livelli di professionalità, di conoscenza e di abilità tali da poter competere in tutti i contesti internazionali. Una conoscenza maturata grazie ai contesti di lavoro specifici del nostro territorio, che vedono opere spaziare dal versante alpino fino alla lava della Sicilia o ai graniti della Sardegna. Contesti e difficoltà peculiari che altri Paesi non hanno e che hanno portato gli italiani a sviluppare un alto livello di competenze e delle conoscenze. Durante la fiera, infatti, abbiamo premiato i lavori e i progetti che si sono distinti a livello europeo”, conclude Trombetti. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 109 PERFORAZIONE E CONSOLIDAMENTO
PAOLO TROMBETTI, PRESIDENTE IATT
“ “

Trasporto di calcare nella cava Monte Budellone

VERSATILITÀ in movimento

Nella cava Monte Budellone di Gavardo, in provincia di Brescia, Fassa sta sfruttando le doti di compattezza ed efficienza di un dumper Perlini DP265WD per trasportare il materiale derivante dall’abbattimento primario all’interno dell’area e per scaricarlo nel fornello realizzato in posizione baricentrica rispetto all’attività estrattiva

Fassa, storica società di Spresiano (TV) che opera fin dal Settecento nel settore della produzione di adesivi, sigillanti e altri ausiliari per l’edilizia, coltiva e gestisce direttamente cave di calcare e gesso utilizzando tecnologie estrattive all’avanguardia e tecniche pensate in funzione del rispetto

del territorio, della salute dei lavoratori, del recupero ambientale e del riuso delle aree a fine coltivazione. Coltivazione che può avvenire sia a cielo aperto, per piani orizzontali discendenti, favorendo l’immediato ripristino del versante scavato, sia con camera di frantumazione sotterranea, consentendo la riduzione dei trasporti su gomma.

Nella coltivazione delle cave di calcare, Fassa ha maturato un’esperienza di oltre 20 anni con la gestione delle diverse tipologie di attività, ma quelle con camera di frantumazione in sotterraneo sono quelle più rappresentative del costante impegno dell’azienda veneta per un razionale sfruttamento dei giacimenti minerari a fronte di un limitato impatto

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 110
ON SITE
giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 111

l’impiego di esplosivo del tipo “emulsione”, mentre per quanto riguarda il sistema di innesco delle volate viene utilizzato il sistema di detonazione microritardato Nonel. Gli interventi vengono realizzati tramite schemi di tiro tradizionali, operando su maglie da 3 x 3 m, su un’altezza massima del gradone di 12 m, con un consumo specifico di esplosivo pari a circa 250 g/m3. Tutti i brillamenti sono monitorati con un sismografo al fine di tenere sotto costante controllo i livelli di vibrazione indotta dall’uso dell’esplosivo, con particolare attenzione alle vicine zone abitate e, ovviamente, alla galleria e alla camera di frantumazione.

La cava Monte Budellone

“Quella di Gavardo - spiega l’Ing. Alberto Marzano, direttore Lavori Attività Estrattive di Fassa - è una tipica cava

sull’ambiente circostante. È questo, in particolare, il caso della cava Monte Budellone di Gavardo (BS), in esercizio da circa 15 anni, un sito caratterizzato da spazi molto ampi (la superficie è di 200 x 200 m), con fronti lunghi e rettilinei, per la quale è stata autorizzata un’estrazione massima di materiale pari a 3.700.000 m3

Nella fattispecie, l’abbattimento primario del calcare sul fronte di cava è eseguito con metodo tradizionale, mediante

NELLA CAVA DI CALCARE

MONTE BUDELLONE DI FASSA A SUPPORTO DELLE ATTIVITÀ DI COLTIVAZIONE

GESTIONE INNOVATIVA DEI SITI ESTRATTIVI

L’attuale Fassa ha alle spalle una storia imprenditoriale di oltre tre secoli, essendo nata nel 1710. Oggi la storica azienda veneta vanta un’ampia gamma di prodotti ed è presente con 16 stabilimenti in Italia, uno in Portogallo, in Spagna e in Brasile, oltre alle filiali commerciali in Italia, Svizzera, Francia, Spagna e Gran Bretagna, con un organico di oltre 1.700 collaboratori tra dipendenti e forza vendita. Continuando a investire in formazione e ricerca, Fassa offre un sistema integrato di soluzioni per ogni esigenza; inoltre, coltiva e gestisce numerosi siti estrattivi di calcare e gesso. La continua ricerca di materie prime di qualità ha indotto l’azienda ad acquisire, nel 2009,

un impianto di frantumazione e macinazione nel bacino marmifero di Botticino (BS), ad esempio, dove la roccia calcarea proveniente dalle cave di pietra ornamentale ha un tenore di carbonato di calcio che arriva anche al 99%. Di rilevante importanza è anche l’impianto produttivo bresciano di Paitone (nella foto), dove viene trasportato il materiale estratto dalla cava Monte Budellone e dov’è stata applicata con successo una delle tecnologie fornite dalla Ma-Estro di Rovereto (TN), il software Q-Portal, che offre la possibilità di interconnettere più impianti di varia natura - come fissi, mobili e macchine operatrici - sotto un unico sistema.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 112
ON SITE
L’ING. ALBERTO MARZANO (A SINISTRA) E IL GEOM. LUIGI MARCUZZI, RISPETTIVAMENTE DIRETTORE LAVORI ATTIVITÀ ESTRATTIVE E RESPONSABILE MANUTENZIONE MEZZI E IMPIANTI DI FASSA
UN DUMPER DP265WD, LANCIATO RECENTEMENTE SUL MERCATO DA INDUSTRIE MACCHINE PERLINI, È UTILIZZATO
“ “

di monte, dalla quale estraiamo calcare a elevato titolo di carbonato di calcio. Il metodo di coltivazione adottato è quello a gradoni per piani orizzontali discendenti e per ridurre al minimo l’impatto dell’attività estrattiva sull’ambiente circostante si è scelta la soluzione che prevede l’utilizzo di un fornello. Realizzato con una ‘raise boring machine’, quest’ultimo presenta dimensioni pari a 3,68 m di diametro e 85 m di lunghezza, per un’inclinazione di 70° che consente la discesa agevole del materiale per gravità ed evita eventuali intasamenti. Alla sua base, in sotterraneo, si trova un impianto di frantumazione primaria Metso Minerals da 500 t/h di capacità, collegato all’esterno mediante un nastro trasportatore interamente persistente in una galleria realizzata tramite esplosivo e con dimensioni pari a 6 x 5 m di sezione e 100 m di lunghezza. La realizzazione del fornello, della galleria con camera di frantumazione e dell’impianto in sotterraneo ha trovato il favore delle amministrazioni locali in quanto consente di evitare la presenza di coni di gettito o il trasporto del calcare utilizzando per lunghi tratti dei dumper o degli autocarri - causa di polvere, rumore e inquinamento - tra il fronte di cava e l’impianto di frantumazione. In questo specifico caso, dunque, l’attività estrattiva è organizzata in modo da minimizzare la distanza di trasporto in ogni fase della coltivazione”

Attività di trasporto che vede qui protagonista - unitamente a un escavato-

ORTOGRAFIA DELLA CAVA DI CALCARE MONTE BUDELLONE DI GAVARDO (BS). IL SITO S’INSERISCE NEL CONTESTO TERRITORIALE IN MODO COMPATIBILE E ARMONICO, GRAZIE ANCHE ALLA COLLOCAZIONE IN SOTTERRANEO DELLA POSTAZIONE DI FRANTUMAZIONE PRIMARIA E AL RIGORE CON CUI SONO STATI PIANIFICATI IL RIPRISTINO E I RINVERDIMENTI. IL COLLEGAMENTO PER SUPERARE IL DISLIVELLO TRA FRONTE IN COLTIVAZIONE E AREA DI STOCCAGGIO AVVIENE TRAMITE UN FORNELLO UBICATO IN POSIZIONE BARICENTRICA RISPETTO ALL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA; UNA GALLERIA COLLEGA LA CAMERA DI FRANTUMAZIONE CON L’ESTERNO, DOVE IL CALCARE VIENE TRASPORTATO TRAMITE NASTRI TRASPORTATORI PER ULTERIORI FRANTUMAZIONI, VAGLIATURE E STOCCAGGIO DEI PRODOTTI FINITI

re cingolato Komatsu PC290 NLC dotato di martello demolitore idraulico Montabert V32, una pala gommata Cat 972K e un carro di perforazione Epiroc SmartRoc T35 - un dumper DP265WD fornito a Fassa dalla Industrie Macchine Perlini di Gambellara (VI), società storica oggi parte del Gruppo Cangialeoni, la quale a sua volta si avvale per la distribuzione dei suoi mezzi su tutto il territorio italiano della W.Erre57, dealer di Rimini che si occupa dal 2011 di noleggio, vendita e assistenza di macchine movimento terra, stradali e impianti di frantumazione.

Mentre per il trasporto e lo scarico nel fornello del materiale accumulato in prossimità di quest’ultimo viene utiliz-

zata la pala gommata, per la movimentazione di quello demolito nelle aree più distanti viene utilizzato il dumper DP265WD. Una garanzia, questo mezzo, di affidabilità e robustezza, assicurata anche dagli assali Heavy Duty di costruzione Perlini (con riduzione conica centrale, differenziale incorporato, semiassi flottanti e riduzione epicicloidali alle ruote), dalla trasmissione con cambio automatico a comando idraulico Allison 4430ORS (azionato mediante frizioni multidisco e gruppi di riduzione epicicloidali), dai 283 kW di potenza del motore Scania DC09 (5 cilindri, 4 tempi, raffreddato ad acqua) e dal cassone realizzato in acciaio speciale ad alto limite di rottura (1.250 N/mm2), con struttu-

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 113

PARTICOLARI DELL’IMPIANTO DI FRANTUMAZIONE PRIMARIA E DEL SISTEMA A NASTRO TRASPORTATORE INTERAMENTE PERSISTENTE IN GALLERIA PROGETTATO PER CONVOGLIARE IL MATERIALE NEL SILOS DI SCARICO

IL DUMPER PERLINI DP265WD È

UTILIZZATO ALL’INTERNO DELLA CAVA MONTE BUDELLONE PER CARICARE IL MATERIALE NEI PUNTI PIÙ LONTANI

DAL FORNELLO E PER SCARICARLO

ALL’INTERNO DI QUEST’ULTIMO.

GRAZIE AL CENTRO DI GRAVITÀ

RIBASSATO IL DUMPER ASSICURA UNA MINORE ALTEZZA DI CARICO, NONCHÉ UN’ELEVATA STABILITÀ E UN OTTIMALE COMFORT DI GUIDA, MASSIMIZZANDO L’EFFICIENZA IN TUTTE LE FASI OPERATIVE

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 114 ON SITE

LA CAVA FASSA

“MONTE BUDELLONE”

• LOCALITÀ: Gavardo (BS)

• MATERIALE ESTRATTO: calcare a elevato titolo di carbonato di calcio

• PRODUZIONE MAX./ANNO: 400.000 t

• DIMENSIONI FORNELLO: diametro 3,68 m, lunghezza 85 m, inclinazione 70°

• CAMERA DI FRANTUMAZIONE: altezza 13 m, larghezza 9 m, lunghezza 45 m

• DIMENSIONI GALLERIA DI SCARICO: altezza 6 m, larghezza 5 m, lunghezza 100 m

• PRINCIPALI ATTREZZATURE

METSO MINERALS: alimentatore a carrello idraulico Nordberg HRBM6015, vaglio sgrossatore primario Nordberg VG6453, frantoio a mascelle Nordberg C140

• DIMENSIONE DEL MATERIALE IN INGRESSO/USCITA: 1,0-0,3 m3

• LUNGHEZZA NASTRI TRASPORTATORI: 136 m

• DIMENSIONI SILOS DI SCARICO: 12 x 12 x 12 m

• CAPACITÀ SILOS DI SCARICO: 480 m3

ra reticolare a doppia inclinazione, con fondo piatto e capace di contenere fino a 16,3 m3 di materiale.

Un “piccolo” in cava

“ Perlini è il nostro fornitore di riferimento, per quel che ci riguarda, in tema di dumper”, spiega l’Ing. Alberto Marzano. “Si tratta di un marchio che ha fatto la storia di questi mezzi sia in Italia che nel mondo e nel nostro parco mezzi ne contiamo oggi una decina di

unità, tra cui alcune che, seppur ‘datate’, sono tuttora perfettamente funzionanti. Anche se la ‘taglia’ più idonea per le cave in cui operiamo solitamente è quella del DP405WD, abbiamo recentemente acquistato il ‘piccolo’ DP265WD per rispondere a una specifica esigenza: quella di dotarsi di una macchina altamente agile, versatile, con un ingombro ridotto e una larghezza inferiore ai 3 m, in grado di destreggiarsi anche in spazi ristretti, che comunque possono presentar-

si all’interno dei nostri siti d’estrazione. Possiamo affermare che questo modello è nato dalla collaborazione tra Fassa e Perlini e che la cava di Monte Budellone – anche grazie alla vicinanza con lo stabilimento produttivo del costruttore – ha rappresentato un palcoscenico ideale per testarne i parametri e le potenzialità”. Il modello DP265WD, che nella gamma Perlini si affianca alla versione DP405WD citata dall’Ing. Marzano e alle DP705WD e DP905WD, è dunque uno strumento di

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 115

ON SITE

LA SCHEDA TECNICA

IL DUMPER PERLINI DP265WD

Massa complessiva a carico: 43.000 kg

Portata utile: 26.500 kg

Tara (con cassone std.): 16.500 kg

Capacità cassone (a raso/colmo): 13,2/16,3 m3

Durezza Brinnel: 400 HB

Angolo di ribaltamento: 55°

Tempo di ribaltamento: 17 sec

Motore: Scania DC09 - Stage V

Potenza motore: 283 kW a 2.100 giri/min

Coppia max.: 1.675 Nm a 980 giri/min

Portata pompa idraulica: 170 l/min

Pressiona d’esercizio max.: 150 bar

Trasmissione: Allison 4430ORS

Convertitore di coppia: TC 561

Dimensioni max. (larghezza x altezza x lunghezza): 2.990 x 3.500 x 7.310 mm

Dimensioni pneumatici/cerchi: 16.00 x 25”/11.25 x 25”

lavoro ideale sia per le cave di montagna, come in questo caso, che per quelle di pianura, oltre al fatto che - grazie alle sue ridotte dimensioni - può essere movimentato su strada senza scorta e si può spostare da un sito all’altra come avviene con una macchina operatrice convenzionale. “Il dumper DP265WD monta peraltro soluzioni tecnologiche innovative che ci consentono di utilizzarlo nel migliore dei modi all’interno della cava. Tra questi troviamo particolarmente utili la nuova elettronica digitale (le nuove centraline di controllo si interfacciano con un PLC in cabina tramite un sistema CANBus, consentendo di monitorare in tempo reale tutti i parametri del sistema e semplificando la manutenzione ordinaria e straordinaria), il sistema di localizzazione satellitare GPS e di trasmissione dati via GSM/GPRS e quello di pesatura a bordo, che consente di gestire e controllare la produzione e di ridurre le usure del dumper (pneumatici, trasmissione, motore e carrozzeria). Sistemi, questi, conformi alle direttive di legge relative al Piano Nazionale Impresa 4.0”.

IL DUMPER PERLINI DP265WD DURANTE LA FASE DI SCARICO DEL MATERIALE ALL’INTERNO DEL FORNELLO. IL CASSONE DI CUI È DOTATO QUESTO MODELLO PRESENTA UNA

STRUTTURA RETICOLARE A DOPPIA INCLINAZIONE, CON FONDO PIATTO. LA SUA CAPACITÀ È DI 13,2 M3 (A RASO) E DI 16,3 M3 (A COLMO). LO SPESSORE È DI 15 MM (FONDO E PETTO) E 10 MM (FIANCHI)

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 116

OPERATIVO NELLA CAVA MONTE BUDELLONE DA POCHI MESI, IL DUMPER PERLINI DA 26,5 T SI È GIÀ DIMOSTRATO UNA SOLUZIONE VERSATILE, ECONOMICA E AFFIDABILE, ANCHE GRAZIE ALLE TECNOLOGIE APPLICATE, COME AD ESEMPIO L’ELETTRONICA DIGITALE DI CONTROLLO, IL SISTEMA DI MONITORAGGIO GPS E QUELLO DI PESATURA A BORDO VEI

Ma il dumper DP265WD conferma in generale le caratteristiche tipiche di tutti gli altri modelli Perlini, come il sistema frenante/retarder con freni in bagno d’olio e le sospensioni oleopneumatiche.

L’ottimizzazione della produttività della macchina, inoltre, è supportata dal ridotto consumo di carburante.

Il DP265WD impiegato nella cava Monte Budellone è quindi un ulterio-

re testimonianza di come il marchio Perlini sia (ancora) garanzia di efficienza e di lunga vita operativa, in ambiti operativi gravosi che richiedono qualità, versatilità, efficienza e affidabilità. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 117

“HIGH-END, INTELLIGENT AND GREEN”

Questo il motto della terza edizione della “Changsha International Construction Machinery Exhibition” (CICEE), che ha attirato oltre 1.500 aziende di livello globale, facendo registrare un afflusso di oltre 300.000 visitatori provenienti da tutto il mondo e un’attività espositiva sempre più focalizzata sull’internazionalizzazione

di Liliana Rebaglia

Dal 12 al 15 maggio 2023, presso il Changsha International Exhibition Center e il Changsha International Convention Center, si è tenuta la terza edizione della Changsha International Construction Machinery Exhibition, con il tema “High-end, Intelligent and Green - New Generation of Construction Machinery”. Durante la manifestazione si è evidenziata un’alta qualità (e varietà) dei prodotti esposti, oltre che un numero elevato di visitatori e un significativo miglioramento delle attività legate all’internazionalizzazione.

Una fiera internazionale

La manifestazione cinese ha attirato 1.502 aziende di livello globale, tra cui Caterpillar, Hitachi Construction Machinery, Sany Heavy Industry, Zoomlion Heavy Industry, LiuGong Machinery, Terex, Heli e molte altre. L’area espositiva ha superato i 300.000 m2 Tutte le macchine esposte erano conformi alla norma nazionale sulle emissioni IV, compresi i motori e gli altri componenti principali. Inoltre, i vari prodotti hanno presentato caratteristiche significative in termini di elettrificazione e “intelligenza”. Ad esempio, LiuGong ha esposto più di 10 gamme

di prodotti elettrici, tra cui pale, escavatori, rulli compressori, veicoli, piattaforme aeree e carrelli elevatori, in uno stand di 1.400 m2. Anche Sany Heavy Industry e Zoomlion Heavy Industry hanno esposto l’intera gamma di nuovi prodotti in stand di decine di migliaia di metri quadrati. In termini di visitatori, la fiera ha attirato più di 300.000 persone da tutto il mondo. A causa della passata pandemia, il CICEE è stata la prima mostra su larga scala tenutasi in Cina dopo l’edizione 2021. Grazie all’organizzazione e alla promozione da parte del comitato organizzatore quest’anno il numero di visitatori professionali

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 118
CICEE
FIERE

non solo è stato elevato, ma anche di qualità: sono intervenuti i responsabili di importanti società di costruzioni come China Construction Group, China

Railway Construction Group, China

Railway Engineering Group e China Communications Construction Group. I presidenti delle società di investimento nel settore dei trasporti di Zhejiang, Jiangsu, Shandong, Jiangxi, Henan, Fujian e Hunan hanno guidato le varie delegazioni durante l’evento. L’esposizione cinese ha attirato un gran numero di visitatori stranieri per tre motivi principali: la qualità e le pre-

stazioni delle macchine edili cinesi sono migliorate notevolmente negli ultimi due anni, rendendole popolari tra gli utenti stranieri e aumentando le esportazioni; gli organizzatori hanno promosso attivamente l’esposizione attraverso i media internazionali e hanno organizzato diversi gruppi di vi-

Zoomlion Heavy Industry, Sany Heavy Industry e Xingbang Technology.

Benefici significativi

Durante la fiera sono state decine le organizzazioni industriali di livello nazionale presenti, tra cui la China Machinery Industry Federation, la Camera di Commercio cinese per l’importazione e l’esportazione di macchinari e prodotti elettronici, la China Construction Industry Association, la China Construction Enterprise Association, la China International Contractors Association, la China Chemical Construction Enterprise

sitatori professionisti stranieri, tra cui delegazioni provenienti da ASEAN, India, Asia orientale e Sud America (alla cerimonia di apertura hanno partecipato funzionari di 33 ambasciate in Cina, tra cui Russia, Bangladesh, Azerbaigian, Slovacchia, Gambia, Guyana, Albania, Filippine, Kenya, Afghanistan, Ecuador, Nigeria, Nepal, Sudafrica, Israele, Thailandia, Turchia, Messico, Pakistan, Cambogia, Algeria, Lettonia, Mozambico, Arabia Saudita e Australia); in questo periodo molte aziende locali hanno organizzato eventi internazionali per gli utenti, come

Association, la China Civil Engineering Society, la China Highway Society, la China Construction Machinery Society e la China Society for Metals. Questi hanno tenuto conferenze e seminari su larga scala presso il centro espositivo, che hanno elevato gli standard qualitativi e aumentato il contenuto tecnologico della mostra. Numerosi anche i clienti di alto livello, che hanno trovato la visita proficua, informandosi sulle macchine e le attrezzature che intendono acquistare nel prossimo futuro ed effettuando numerosi ordini di ricambi. Inoltre, durante l’esposizione diversi rappresentanti di società hanno discusso di potenziali opportunità di distribuzione e un’azienda ha perfino segnalato la possibilità di jointventure con costruttori di attrezzature cinesi. Tutte testimonianze, queste, che hanno reso l’edizione 2023 del CICEE un grande evento internazionale. ■

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 119
LA TERZA EDIZIONE DELLA CHANGSHA INTERNATIONAL CONSTRUCTION MACHINERY EXHIBITION HA ATTIRATO PIÙ DI 300.000 PERSONE PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO GRAZIE ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA PROMOZIONE DA PARTE DEL COMITATO ORGANIZZATORE QUEST’ANNO IL NUMERO DI VISITATORI PROFESSIONALI AL CICEE NON SOLO È STATO ELEVATO, MA ANCHE DI ALTA QUALITÀ

LA FIERA delle occasioni

A due anni dal successo della scorsa edizione, la fiera specializzata nel settore delle perforazioni, delle fondazioni speciali e della geotecnica è pronta a riconfermarsi nel 2023 proponendo un evento che promette interessanti tematiche e novità per gli operatori del mercato

Geofluid, in programma dal 13 al 16 settembre 2023 a

Piacenza, si presenta con un aumento della superficie espositiva del 20% rispetto all’ultima edizione, forte dell’adesione di nuove aziende e dell’aumento delle superfici da parte degli espositori storici. Una conferma del valore internazionale che questo salone professionale ha saputo conquistarsi con una

vicinanza al mercato e alle innovazioni legate alla geotecnica e alla captazione di fluidi sotterranei.

Novità d’impatto

Una novità di sicuro impatto per gli oltre diecimila operatori professionali che visiteranno Geofluid 2023 è lo spazio che Piacenza Expo riserverà alle demo live degli espositori. Un vero e proprio cantiere a fianco del quartie-

re fieristico ospiterà le innovazioni e i protocolli operativi grazie anche alla supervisione dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna. Le prove in campo unite ai seminari tecnici completeranno l’offerta di aggiornamento professionale per aziende e professionisti. Grande caratterizzazione di questa edizione 2023 è data dai convegni in programma: risorse del sottosuolo, geotermia, perforazioni e analisi del -

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 120
Geofluid
FIERE

le rocce, progetti europei sulla ricarica delle falde, sismica e fondazioni speciali sono solo alcuni degli argomenti trattati dalle associazioni che collaborano con Piacenza Expo. La manifestazione fieristica internazionale più importante per il settore del drilling & foundations

trova nuovi stimoli dal preciso momento storico legato alle congiunture internazionali. I progetti cantierabili, sostenuti dalle risorse del settore pubblico e dei grandi contractors, riguardano interventi per l’energia rinnovabile, per la ricerca di terre rare con il litio, per il contrasto al dissesto idrogeologico, per l’utilizzo efficiente dell’acqua e per le grandi opere infrastrutturali. A livello nazionale poi mai come questa fase storica impone un cambiamento di approccio nella gestione dei territori con interventi in grado di prevenire e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. I nuovi mezzi d’opera, le attrezzature e le tecnologie già disponibili per la cantieristica costituiranno, per il perio-

il 96,5% ha trovato Geofluid appagante e utile per la professione. La motivazione di visita che ha spinto oltre il 25% di operatori intervistati è stata per prendere una decisione sui nuovi acquisti in macchinari e impianti. L’elevato tasso di attualità e di vicinanza al mercato è stato confermato dal 30% di nuovi visitatori.

Il Geofluid 2023 offrirà, grazie al favorevole periodo, un’esperienza fieristica completa con un territorio accogliente e diverse animazioni e mostre collaterali per il “dopo Fiera”. ■

LA CARTA D’IDENTITÀ

• Organizzatore: Piacenza Expo

• Periodicità: biennale

• Edizione: 24a

• Luogo evento: Piacenza Expovia Tirotti 11, Località Le Mose (PC)

• Data e orari: dal 13 al 16 settembre 2023; dalle 9.00 alle 18.00 (sabato 16 chiusura ore 14.00)

do propizio agli investimenti aziendali, il valore aggiunto della manifestazione che si fregia della qualifica certificata di “mostra internazionale”.

Un’esperienza fieristica completa

L’edizione 2021 ha registrato un successo di pubblico specializzato proveniente da oltre 50 Paesi stranieri. Il sondaggio condotto da Piacenza Expo su 1.000 visitatori professionali ha evidenziato come

UNO DEI TRATTI DISTINTIVI DI GEOFLUID È LA SUA ALTISSIMA SPECIALIZZAZIONE, CHE CONSENTE AGLI ESPOSITORI DI CONFRONTARSI ESCLUSIVAMENTE CON POTENZIALI CLIENTI E DI VALORIZZARE NEL MODO MIGLIORE LA LORO PRODUZIONE

• Aree tematiche: Geofluid (Tecnologie e attrezzature per la ricerca, estrazione e trasporto dei fluidi sotterranei), Geotech (Macchine e attrezzature per indagini geognostiche e geotecniche, fondazioni speciali), Geotunnel (Macchine, attrezzature e strumentazioni per la costruzione di gallerie), Geocontrol (Strumentazioni e attrezzature per analisi, monitoraggio ambientale, bonifica dei terreni, idrogeologia e difesa del suolo), No Dig (Macchine per la perforazione guidata, trivellazione orizzontale, perforazioni direzionali, macchine spingitubo e microtunneling), Geogreen (con al suo interno i settori tematici di Geotermia, Geoscambio e Geogas)

• Visitatori 2021: 9.425 (12% di rappresentanza straniera)

• Espositori 2021: 250 (350 marchi presenti)

• Superficie espositiva: 32.000 m² (14.000 m2 coperti + 18.000 m2 scoperti)

giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION 121

Il nuovo dozer Cat D10

Progettato per essere portatore di tecnologie all’avanguardia, il nuovo dozer Cat D10 garantisce un basso consumo di carburante a fronte di un aumento della produttività. Dotato di un sistema idraulico Load Sensing, il nuovo Cat D10 è fino al 6% più efficiente del modello Cat D10T2. La combinazione di tecnologia migliorata, maggiore durata dei componenti, cambi d’olio prolungati e maggiore facilità di manutenzione riduce i costi di gestione e riparazione fino all’8%, consentendo al D10 di garantire un costo di proprietà ridotto.

Il nuovo dozer è alimentato da un motore Cat C27, Stage V, e - oltre a garantire incrementi di produttività fino al 3% - offre un vantaggio in termini di consumo di carburante fino al 4% rispetto al D10T2 e fino al 10% rispetto al D10T.

La nuova cabina crea un ambiente operativo confortevole che riduce la rumorosità, le vibrazioni, lo stress e la fatica, ma è anche una piattaforma elettronica integrata progettata per massimizzare la

produttività. Il nuovo display touchscreen monitora le prestazioni della macchina e consente di adattarne rapidamente i parametri all’applicazione. Dotato di serie di doppia inclinazione e del sistema Automated Blade Assist (ABA), il dozer riduce il carico di lavoro dell’operatore automatizzando il movimento della lama nelle posizioni preimpostate di lavoro. Inoltre, è personalizzabile in base alle condizioni del cantiere grazie a tecnologie opzionali progettate per aumentare l’efficienza. Tra questi sono da citare i sistemi AutoCarry, Cat Grade Control 3D e Automatic Ripper Control. Fornito dalla fabbrica con le tecnologie

Cat MineStar, il D10 ottimizza l’efficienza di livellamento e offre funzionalità di funzionamento a distanza, per garantire all’operatore ulteriore sicurezza e comfort, elementi incrementati anche dai sistemi MineStar Terrain e MineStar Command. La consolle Command, portatile e leggera, garantisce un controllo remoto rapido ed efficiente fino a 400 m. Il sottocarro opzionale HDXL (Heavy-Duty Extended Life) con DuraLink offre una durata superiore del 20%-40% rispetto alla versione per impieghi gravosi. Le funzionalità Remote Flash e Troubleshoot migliorano l’efficienza in termini di assistenza.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 122
PRODOTTI a cura di Liliana Rebaglia
CATERPILLAR

L’escavatore cingolato DX140LC-7K

Develon ha lanciato l’escavatore cingolato DX140LC-7K da 14,6 t che va a sostituire il modello DX140LC-7. Sebbene prestazioni e peso siano gli stessi, la nuova macchina incorpora miglioramenti che aumentano la sicurezza e la comodità sia dell’operatore che di chi in cantiere lavora attorno al mezzo, oltre a migliorare ulteriormente l’esperienza d’uso. Tra i principali miglioramenti introdotti ci sono: accesso migliorato per la manutenzione; accesso più sicuro alla torretta; una migliore visibilità sul retro della macchina e a destra; un nuovo cruscotto con monitor aggiornato a più alta definizione e dalla risposta più reattiva. I miglioramenti in termini di manutenibilità comprendono

un migliore accesso al serbatoio del DEF e al rifornimento del carburante. Più agevole è anche l’accesso al vano motore, grazie a nuovi gradini antiscivolo e ai corrimano posizionati dietro la cabina. Il DX140LC-7K si

caratterizza anche per il cofano motore ridisegnato e appiattito, che ha ridotto l’altezza massima degli elementi del cofano sul retro della macchina da 1.285,5 mm e 1.320 mm a un’altezza uniforme di 1.070 mm. La cabina continua a eccellere in termini per ergonomia e spaziosità. Il nuovo escavatore utilizza un nuovo impianto idraulico “intelligente” che offre un miglioramento di circa il 30% nel rendimento degli accessori rispetto ai precedenti modelli. Il DX140LC-7K –che è dotato di un motore DEVELON D34 a 4 cilindri Stage V da 86 kW a 2.000 giri/min - offre quattro modalità di gestione della potenza (P+, P, S, E). L’operatore può impostare ciascuna di essa come unidirezionale o a doppio effetto.

DEVELON DELIVERY

Il nuovo miniescavatore elettrico SY19E

Sany Italia, dopo il debutto avvenuto in occasione del SaMoTer 2023, ha annunciato il lancio del suo primo miniescavatore elettrico in Italia, il SY19E. Quest’ultima aggiunta alla gamma di Sany Heavy Machinery segna un passo significativo nel percorso di “sostenibilità nelle costruzioni” in tutto il mondo. Il modello SY19E testimonia l’impegno di Sany nel fornire un miniescavatore elettrico che intende eccellere in termini di prestazioni e responsabilità ambientale. Grazie alla sua elevata efficienza, alla spiccata capacità di risparmio energetico, alla rilevante manovrabilità e alla silenziosità di funzionamento, il miniescavatore elettrico SY19E è ideale per quei progetti che privilegiano le operazioni ecocompatibili. Le sue applicazioni spaziano dalle aziende vinicole e alimentari alla trasformazione dei terreni

agricoli, dalla cura del paesaggio ai servizi municipali. Progettato per destreggiarsi anche in spazi ristretti, il miniescavatore elettrico Sany SY19E è dotato di un sistema idraulico all’avanguardia che garantisce un funzionamento rapido e regolare. Le dimensioni compatte e il basso livello di rumorosità ne fanno una scelta ideale nell’edilizia urbana e nei progetti in ambienti interni, dov’è necessario ridurre al minimo i vincoli di spazio e l’inquinamento acustico. Inoltre, il sistema di controllo del motore incorpora un meccanismo di raffreddamento a liquido che garantisce un’efficiente dissipazione del calore e riduce il consumo energetico del 30%. Di conseguenza, il livello di rumorosità risulta essere pari a 71 dB(A), contribuendo ulteriormente a rendere più silenzioso l’ambiente di lavoro.

Il miniescavatore elettrico Sany SY19E è dotato di una batteria ad alte prestazioni agli ioni di litio di grande capacità. Questa tecnologia avanzata offre molteplici vantaggi, tra cui un’elevata densità di potenza, una maggiore durata e una rapida capacità di ricarica. Le opzioni di ricarica standard comprendono una fonte domestica a 240 V con tempo di ricarica di nove ore, un’opzione industriale a 360 V che richiede 2,5 ore e un’opzione di ricarica rapida DC di 1,5 ore. Inoltre, l’utilizzo di una presa di ricarica CCS2 consente un comodo accesso ai punti di ricarica rapida presso le stazioni di servizio e i parcheggi. L’introduzione dell’escavatore elettrico SY19E riflette l’impegno di Sany Italia verso soluzioni sostenibili e innovative e aprirà la strada a un futuro più rispettoso dell’ambiente nel settore delle costruzioni in Italia.

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 124
PRODOTTI
SANY

MANTOVANIBENNE

Le nuove cesoie compatte Eagle 3

Mantovanibenne - multinazionale di Mirandola (MO) fondata nel 1963 (quindi quest’anno festeggia i suoi primi 60 anni di attività!) - ha lanciato sul mercato la nuova generazione di cesoie compatte Eagle 3.

“Fin dalla prima cesoia SH prodotta in Italia nei primi anni Novanta – afferma Paolo Mantovani, CEO dell’azienda emiliana – abbiamo lavorato per produrre

strumenti affidabili ed efficienti in ogni condizione operativa. Le nostre cesoie vengono utilizzate in abbinamento a escavatori cingolati e gommati, per interventi di demolizione e nei cantieri di riciclaggio dei rottami, ma anche in ambienti con temperature estreme e in applicazioni offshore e sottomarine”. Venti specialisti, 3.000 ore di sviluppo e più di 10.000 ore di test: questi alcuni dei numeri della gamma di cesoie Eagle 3. Un team di specialisti del settore con decenni di esperienza alle spalle ha lavorato allo sviluppo di un prodotto completamente nuovo, compatto e potente. In oltre 10.000 ore di test, infatti, la nuova cesoia è stata utilizzata in qualsiasi applicazione, dalla demolizione primaria di imponenti strutture in acciaio alla demolizione secondaria di veicoli pesanti. La gamma è stata progettata per aumentare la forza di taglio su tutti i modelli; il nuovo design della bocca consente un’apertura più ampia fino al 9%. I primi modelli disponibili sono cinque, mentre i prossimi due saranno lanciati a breve, per un totale di sette cesoie inizialmente prodotte. Il modello più piccolo è l’SH250R, con i suoi 2.600 kg, adatto a escavatori dalle 24 alle 29 t, mentre il più grande sarà l’SH2200R, un vero è proprio gigante per le operazioni di demolizione più imponenti. Gli altri modelli della gamma sono gli SH320R, SH490R, SH600R, SH800R e l’SH1500R, che vanno a integrare la già ricca gamma della precedente generazione di cesoie MBI.

Il nuovo perforatore orizzontale D120E

Assoluta protagonista in esposizione durante la prima edizione della fiera “Italia NO DIG Live”, svoltasi recentemente a Novegro (MI), è stata una novità presentata per la prima volta al pubblico specializzato. Si tratta del prototipo del nuovo perforatore orizzontale D120E, una macchina per T.O.C. (Trivellazione Orizzontale Controllata) completamente elettrica da 1.200 kN di forza di tiro e con aste range 2, in grado di convertire con efficienza la potenza disponibile in svariati metri di installazioni, eseguite a regola d’arte. Questa nuova soluzione proposta dal costruttore veneto è progettata per operare in molteplici condizioni del sottosuolo, assicurando un consumo di energia molto limitato. Con una coppia massima di 110 kNm, il perforatore orizzontale D120E offre una capacità di perforazione comparabile alle “maxi rig” di categoria superiore. L’azionamento elettrico diretto si traduce in reattività, controllabilità

e scalabilità della macchina, a garanzia di operazioni a elevata efficienza. Il gruppo morse viaggia per tutta la lunghezza della torre. Con 220 kNm di coppia di svitaggio e 110 kNm di coppia di serraggio, il gruppo morse citato permette di utilizzare un’ampia gamma di aste di perforazione, fino a 7,6” di diametro del corpo asta. Grazie all’ampio passaggio interno, il gruppo morse permette di utilizzare utensili e camicie metalliche con un diametro fino a 400 mm (16”). Eseguire un foro pilota da 600 m in terreni teneri non è come alesare un foro da 48” in roccia. Con l’azionamento elettrico diretto si utilizza la potenza che serve quando serve, né più, né meno. È possibile alimentare il perforatore con un generatore, connettendolo direttamente alla rete o con un pacco batterie. Il perforatore orizzontale Vermeer D120E funziona indipendentemente dalla fonte di energia disponibile in sito. L’azionamento elettrico diretto

permette un controllo accurato delle forze, velocità e posizione con la regolazione e registrazione accurate dei parametri operativi. Un ampio display “touch-screen” a colori, in combinazione con joystick capacitivi di ultima generazione, rendono la perforazione un’esperienza digitale. Tra le caratteristiche aggiuntive del perforatore orizzontale

Vermeer D120E, infine, citiamo: il tamburo con tensionatore per il caricamento posteriore del cavo del sistema di guida, la passerella a tutta lunghezza, i supporti asta integrati nella torre, il sistema idraulico di disconnessione della torre dal sottocarro, la cabina operatore fuori bordo da 3 m di lunghezza (regolabile in altezza) e il generatore ausiliario agganciabile alla torre da 65 kVa per manovre e posizionamento, nonché il sistema di telecamere a colori, quello di sicurezza “Strike Alert” e quello di sicurezza di blocco remoto (“remote lockout”).

ONSITECONSTRUCTION - giugno-luglio 2023 126 PRODOTTI
VERMEER
127 giugno-luglio 2023 - ONSITECONSTRUCTION
Azienda Pagina Bauer Macchine Italia COPERTINA Berti 23 Bomag Italia 17 Brigade Elettronica 125 Casagrande 22 CGA Ricambi 29-53 Ciancaleoni 28 DEVELON 5 Epiroc Italia 15 Elsa Solutions 35 Espi Engineering 19 Fiera Ecomondo 101 Grafiche MDM 95 H.P.S. Centro Oleodinamico 47 Idromeccanica Ramtec 25 JCB II COPERTINA Kubota Europe 7 M3-MetalMeccanica Moderna 61 Ma-Estro 21 Merlo 13 MP Filtri 27 Oleomarket 123 Pio Pellacini 41 RMC III COPERTINA Samep Tools PATELLA ANTERIORE Sandvik Italia IV COPERTINA Sany Italia 11 Scai 1 Simex 3 Wirtgen Macchine 9
INSERZIONISTI

LE RIVISTE PER IL TUO BUSINESS

La rivista per le macchine, attrezzature e tecnologie per il movimento terra e il cantiere

La rivista per il sollevamento, la movimentazione industriale, la logistica e i trasporti speciali

La rivista per le macchine e le tecnologie per perforazioni, fondazioni e consolidamento

Richiedi il tuo abbonamento a:

info@capoversoeditrice.it

UNDERGROUND

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.