a cura di Emilio Battisti
Milano, Nuove Architetture a Confronto
ONE WORKS CREATIVE HUB
CREATIVE HUB
MILANO NUOVE ARCHITETTURE A CONFRONTO
Il Creative Hub è stato concepito con l’idea di creare uno spazio di comunicazione e di dialogo, da condividere con l’intera filiera, i professionisti e tutti gli appassionati del mondo della progettazione e del design.
E’ stata affidata a Emilio Battisti l’organizzazione di un ciclo di incontri intitolato Milano: nuove architetture a confronto nel quale sono state presentate e discusse dodici opere di Cino Zucchi, Michele Reginaldi, Lorenzo Degli Esposti, Giacomo De Amicis, Filippo Pagliani e Michele Rossi, Gino Garbellini, Mauro Galantino, Sonia Calzoni, Federico Reyneri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, Giuseppe Marinoni, Annalisa De Curtis e Emilio Battisti realizzate negli ultimi vent’anni con particolare interesse a individuare il loro contributo alle definizione dell’identità urbana della città.
Uno spazio essenziale e flessibile che può ospitare conferenze, workshop, eventi, esposizioni e corsi di formazione con l’obiettivo di creare un luogo di incontro capace di fare rete con il territorio e il suo sistema culturale e creativo, riflettendo l’immagine di una Milano che può e deve sempre più diventare un polo di attrazione di talenti e investimenti a livello internazionale. Dalla sua inaugurazione nel 2018, il Creative Hub ha accolto professionisti di diversi settori, artisti, visitatori e curiosi che hanno condiviso con One Works un momento di riflessione, hanno presentato o ascoltato interessanti argomentazioni, o partecipato a eventi.
Il ciclo si è concluso con un incontro al quale hanno partecipato tutti i progettisti delle opere presentate per fare un bilancio partecipato e condiviso e valutare in particolare se la questione dell’identità urbana abbia ancora senso per Milano. 2
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CANTÙ/OREFICI BUILDING - LA DISCUSSIONE complesso “ripetutamente riscritto” per ristabilire una sua nuova identità con una serie di piccoli interventi concepiti come “innesti” di carattere contemporaneo con un evidente rispetto della struttura preesistente. Gli autori hanno illustrato esaurientemente gli interventi che hanno presieduto alla riformulazione della funzione complessiva dell’edificio, aprendo verso strada il piano terreno per consentire le attività commerciali, ristrutturando la copertura per ospitare spazi rappresentativi, rispettando la linea di gronda e le caratteristiche originarie dei serramenti, gli aspetti cromatici e l’affinamento del dettaglio di tutti gli “innesti”. L’adeguamento delle prestazioni energetiche è stato attuato operando in modo da rispettare le caratteristiche architettoniche. Nel complesso quindi gli interventi hanno dato una consapevole e appropriata interpretazione del modo in cui il progetto di architettura può rispondere alla tematica della mutazione quando si interviene su un patrimonio esistente con una forte identità storica.
L’intervento realizzato su un complesso nel centro della città, ci consente un’ulteriore verifica dell’identità urbana quale riferimento per gli interventi che il nostro ciclo di incontri mette a confronto. Quando i colleghi Barreca e La Varra l’hanno proposto ho avuto perplessità ad accettare perché già molto identitario ma ho poi valutato che lo snodo urbano che fa riferimento a piazza Cordusio è soggetto a una drastica trasformazione che avviene per consentire un uso differente di edifici esistenti attraverso l’adattamento degli interni che, per quanto appaiano come interventi secondari, modificano profondamente il senso della città. Ho quindi interrogato gli autori per comprendere come la progettazione architettonica si ponga nei confronti di questi processi, soprattutto considerando che in quanto architetti, abbiamo l’ambizione di esprimere contenuti che si concretizzano nell’offerta ai cittadini di opportunità di relazioni favorite dalla qualità dei luoghi. I colleghi si sono posti nei confronti di questo complesso con molta attenzione filologica e storiografica essendo consapevoli di intervenire su un
E.B. 3
Questo insieme di servizi terziari, negli ultimi anni, ha visto l’avvicendarsi di un insieme di funzioni commerciali che hanno radicalmente modificato la percezione di piazza Cordusio: non più il centro della city degli affari, ma uno snodo commerciale e animato tra la piazza della cattedrale e i bar e i negozi di via Dante. In questo senso, Cordusio, se pure in modo meno fragoroso di alcune altre vicende urbane recenti – l’Expo, piazza Gae Aulenti, Citylife – è il segnale all’interno del centro di un radicale cambiamento nella città di Milano. Pur mantenendo prossime alcune grandi istituzioni finanziarie (ad es. la Borsa), la Cordusio del futuro sarà il luogo dove alcuni grandi brand (fashion, ristorazione) e alcune rilevanti sedi terziarie si andranno a collocare, garantendo una continuità nel tessuto commerciale del centro che, in passato, proprio nell’”ovale” di Cordusio, andava a interrompersi. L’intervento sul complesso di via Cantù/via Orefici si inscrive in questo scenario. Il progetto di riqualificazione, promosso da Savills Investment Management che ha acquistato l’edificio nel 2017, ha previsto interventi circoscritti, mirati a migliorare la vivibilità e la funzionalità dei due edifici, senza stravolgerne l’identità. Gli immobili sono stati negli anni già più volte oggetto di intervento, e il nostro atteggiamento progettuale ha voluto adottare i principi di trasparenza e rigore per questa ulteriore riscrittura. Localizzazione (1), vista aerea (2) e porzione del prospetto su via Orefici 4
PIAZZA CASTELLO
Il complesso di edifici di via Cantù/via Orefici due corpi di fabbrica che sono da considerarsi un unico edificio, in quanto ricevettero permesso di costruire in una singola pratica nel 1888 - è un tassello del grande disegno ottocentesco di piazza Cordusio, luogo intermedio tra il Duomo e il castello Sforzesco, destinato alle funzioni della City milanese (la Borsa, le principali sedi bancarie, la posta centrale).
CANTU’/OREFICI BUILDING
TRASPARENZA E RIGORE Gianandrea Barreca, Giovanni La Varra
PIAZZA DUOMO
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IL PROGETTO
affittuari degli uffici, mentre al quinto piano viene creata una nuova balconata vetrata che affaccia sulla corte, ritagliata nella falda del tetto e aperta verso il cielo. Il recupero di spazi inutilizzati ha permesso di ricavare nuova superficie utile, e di dotare il complesso di una nuova e ampia terrazza in sommità all’edificio minore con un piccolo volume da utilizzare come sala riunione dirigenziale e spazio di lavoro informale con vista sul centro della città e il Duomo. La riqualificazione dei collegamenti verticali ha portato da un lato a valorizzare la ricchezza delle scale nobili nel rispetto dei materiali esistenti, dove il prolungamento dell’ascensore esistente conduce ad una nuova “piazza alta”, una terrazza per eventi.
Dal Programma all’architettura Il progetto ha previsto modifiche profonde di layout interno con l’addizione di elementi e infrastrutture per adattare l’antico manufatto alla sua nuova funzione, così come modifiche circoscritte sull’involucro esterno con il rifacimento delle vetrine su strada, il resaturo delle facciate e un nuovo progetto di illuminazione. Per quanto concerne la rifunzionalizzazione del complesso, sono stati messi a punto i seguenti interventi principali. La corte dell’edificio “Cantù”, viene coperta diventando occasione per un innesto contemporaneo “double-face” ad uso commerciale; tra i due edifici al secondo piano viene ridefinito un passaggio coperto che trasforma spazi di transito in piccole “piazze” fruibili dagli
Secondo questa nuova configurazione interna il piano -2 viene utilizzato come zona di stoccaggio e di locali tecnici; i piani -1, terra e primo sono destinati ad un uso 5
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stesso modo le centrali termiche nei piani interrati.
commerciale, suddivisi in 3 esercizi differenti ciascuno dei quali si sviluppa su tutti i 3 piani; i restanti livelli, dal secondo al sesto piano, ospitano invece uffici, con accesso tramite lobby al piano terra, separate dagli esercizi commerciali.
E’ stato quindi previsto l’efficientamento energetico dell’intero edificio, conseguito tramite interventi di isolamento interno, e il miglioramento impiantistico, con la sostituzione di tutte le centrali, ad eccezione di quella geotermica.
Da un punto di vista strutturale e impiantistico, è stata prevista una campagna di demolizioni e saggi, per riportare gli spazi interni a rustico ed esporre le strutture e gli elementi portanti, con conseguente adeguamento e rinforzo di quest’ultimi.
Sono stati sostituiti tutti i serramenti ai piani ed installato un impianto fotovoltaico e un impianto solare termico sulla falda di copertura rivolta verso sud.
Sono stati rimossi gli impianti meccanico ed elettrico e sezionate le dorsali impiantistiche nei cavedi, così come le UTA in copertura, quelle ai piani e le relative condotte, e allo
L’intervento aderisce inoltre al protocollo di certificazione ambientale LEED Core&Shell, con classe Gold.
Assonometrie dello stato di fatto (1) e dello stato di progetto (2, 3)
foresteria sala riunioni corte: copertura e rivestimento ascensore
vetrine
vetrine passaggio coperto
Esploso assonometrico degli interventi progettuali 6
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PIANTA PIANO SECONDO
348
COMMITTENTE:
PROGETTA ARCHITETT 70 210
AR
Progetto Architettonico:
PM
Project Management:
UA
Coordinamento urbanistico e architettonico:
ST
Progetto Strutture:
EL
Progetto Imp. Elettrici:
ME
Progetto Imp. Meccanici:
AC
Progetto acustico:
VF
Progetto VVF:
H VELETTA: 2,70 m
SIC
Progetto Sicurezza:
DL
Direzione Lavori:
DA
Direzione Artistica: OGGETTO:
PIANTA PIANO SESTO
PC
PLANIMETR PIANO 2
DATA PRIMA EMISSIONE
FILE
DISEGNATO
EMISSIONE
2019-11-04
PC19
P6
80 210
COMMITTENTE:
120 210 REI 90 185 REI
Pressurizzazione scala B Pressurizzazione scala B
PROGETTAZI ARCHITETTON
90 210
PROSPETTO SU VIA OREFICI PROSPETTO SU VIA OREFICI
AR
Progetto Architettonico:
PM
Project Management:
UA
Coordinamento urbanistico e architettonico:
ST
Progetto Strutture:
EL
Progetto Imp. Elettrici:
ME
Progetto Imp. Meccanici:
AC
Progetto acustico:
VF
Progetto VVF:
SIC
Progetto Sicurezza:
DL
Direzione Lavori:
DA
Direzione Artistica: OGGETTO:
PC
PLANIMETRIA PIANO 6
DATA PRIMA EMISSIONE
FILE
DISEGNATO
EMISSIONE
2019-11-04
PC19
Riqualificazio immobile in v /Riqualificazio via Orefici 3 immobile in v / via Orefici 3
COMMITTENTE:
COMMITTENTE:
SAVILLS Inv Via San Paol 20121 Milano SAVILLS Inv Via San Pao 20121 Milan
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA AR
Progetto Architettonico:
PM AR
Project Management: Progetto Architettonico:
UA PM
Coordinamento urbanistico e Project Management: architettonico:
arch. Mangons J&A Luca Consultants
ST UA
Coordinamento urbanistico e Progetto Strutture: architettonico:
B.Cube s.r.l.Mango arch. Luca
EL ST
Progetto Elettrici: ProgettoImp. Strutture:
ME EL
Progetto ProgettoImp. Imp.Meccanici: Elettrici:
Tekser Teksers.r.l. s.r.l.
AC ME
Progetto Progettoacustico: Imp. Meccanici:
United s TekserConsulting s.r.l.
VF AC
Progetto ProgettoVVF: acustico:
Jensen s.r. United Hughes Consulting
SIC VF
Progetto ProgettoSicurezza: VVF:
United Consulting Jensen Hughes s.s
DL SIC
Direzione Progetto Lavori: Sicurezza:
B.Cube United s.r.l. Consulting
DA DL
Direzione DirezioneArtistica: Lavori:
Studio Barreca B.Cube s.r.l. & La
DA
Studio Barreca & La
J&A Consultants Studio Barreca &s.L
Tekser B.Cubes.r.l. s.r.l.
OGGETTO:
Direzione Artistica:
PROSPETTO OGGETTO: VIA OREFICI PROSPETTO VIA OREFICI DATA PRIMA EMISSIONE FILE
2019-11-04
DATA PRIMA EMISSIONE
DISEGNATO 2019-11-04
PC19
DISEGNATO
PC19
Dall’alto: pianta piano secondo, pianta piano sesto, prospetto su via Orefici 8
FILE EMISSIONE
EMISSIONE
Studio Barreca & L
SCALA
1:100 SCALA
APPROVATO 1:100 APPROVATO
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La corte coperta
dell’esterno. Gli allineamenti degli elementi strutturali sono stati ripresi dal passo delle aperture, già coordinati nell’esistente con il disegno della pavimentazione della corte; i terminali impiantistici sono integrati in un disegno sobrio e minimale.
La centralità della corte viene mantenuta, diventando occasione per un innesto contemporaneo “double-face” ad uso commerciale. Una struttura in acciaio e vetro volumetricamente complessa viene posizionata al di sopra del secondo livello dando vita ad un ambiente caldo a doppia altezza.
Da un punto di vista strutturale la copertura è composta da travi di acciaio a ginocchio saldate in opera tamponate da elementi di grandi dimensioni in vetro stratificato. Le murature storiche perimetrali hanno subito adeguamenti strutturali con interventi in cemento armato, mensole in acciaio. inserite nei maschi murari e travi perimetrali in acciaio.
La nuova copertura è trasparente e lascia passare la luce al piano terra commerciale, e, specchiante verso i piani superiori destinati a uffici, moltiplica e riflette le facciate storiche che vi affacciano. Il rivestimento del piano terra in pannelli metallici dorati crea uno scrigno inatteso, che è solo possibile intravedere 9
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SEZIONE A
SEZIONE B
C
C
B
B
A
C
A
C
B
B
C
SEZIONE C
A
C
B
Disegni di dettaglio della copertura vetrata della corte: attacco alla parete (in alto), colmo (in basso) BL02 - fuori scala 11 A
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La via pubblica pedonale “Passaggio Centrale” Le vetrine al piano terra e al primo piano prospicienti la via pubblica pedonale Passaggio Centrale sono state in parte chiuse con tamponamenti opachi per questioni impiantistiche, e in parte utilizzate come uscite di emergenza o ingressi principlai per le lobby degli uffici ai piani superiori.
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La balconata vetrata L’edificio “Cantù” è stato modificato al 5° piano con un sopralzo che ha portato alla demolizione delle falde del tetto preesistente e all’apertura di una nuova balconata vetrata che affaccia sulla corte e si apre verso il cielo. La proposta progettuale per adattare lo spazio interno al nuovo uso uffici ha previsto la demolizione della facciata interna al 5° piano e quindi l’inserimento di una nuova facciata fatta di elementi di acciaio e specchiature scorrevoli di grandi dimensioni corredata da una balconata. In questo modo il coronamento della corte viene dotato una nuova identità formale. La sporgenza della falda esistente verso lo spazio centrale viene in ogni caso mantenuta e convertita in una stretta balconata per migliorare la vivibilità del piano. Il disegno della balaustra, ispirata a quella esistente del terrazzo e coordinata in tutti gli interventi sui due edifici, si compone di un ritmo di bacchette verticali e orizzontali, interrotto in modo costante da elementi più grandi e sporgenti oltre il parapetto.
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L’attico al 6° piano
Il volume in copertura preesistente, atto ad ospitare macchinari impiantistici, è stato quindi completamente rinnovato per ospitare la nuova funzione.
Il recupero di spazi inutilizzati ha permesso di ricavare nuova superficie utile, e di dotare il complesso di una nuova e ampia terrazza in sommità all’edificio minore “Orefici”, e di un attico da utilizzare come sala riunione dirigenziale e spazio di lavoro informale.
Dotato di specchiature scorrevoli di grandi dimensioni, si configura oggi come un piccolo volume in metallo verniciato e vetro, con vista sul centro della città e sul Duomo.
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Un nuovo passaggio coperto I due edifici, separati al piano terra dalla via pubblica pedonale Passaggio Centrale interna al complesso, vengono collegati attraverso un nuovo passaggio coperto in quota al secondo piano. La tettoia preesistente di scarsa qualità architettonica, in metallo e policarbonato traslucido ad arco, viene sostituita da un innesto leggero: una struttura in metallo verniciato e tamponamenti in vetro multistrato capace di trasformare spazi di transito in piccole “piazze” fruibili dagli affittuari degli uffici.
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Le vetrine su strada e il progetto della luce
I collegamenti verticali Oltre alla rifunzionilizzazione del complesso con nuovi corpi scala e vani ascensore di collegamento interno nelle unità destinate a negozio, la riqualificazione dei collegamenti verticali esistenti ha portato da un lato a valorizzare la ricchezza delle scale nobili nel rispetto dei materiali esistenti, e dall’altro a dover gestire architettonicamente la presenza di nuovi volumi tecnici in copertura con rivestimenti, dove il prolungamento dell’ascensore esistente conduce ad una nuova “piazza alta”, una terrazza per eventi.
A piano terra vengono demoliti i tamponamenti modanati e serramenti preesistenti a favore di una immagine dell’edificio su strada alleggerita: le vetrine commerciali vengono riaperte a tutta altezza con infissi sottili da 5 cm, riproposti anche al piano superiore con grandi specchiature. Il risultato è una riconnessione rinnovata tra edificio e strada. Il nuovo progetto di illuminazione esterna a led intende valorizzare i caratteri storici dell’edificio di pregio esistente, marcando però la contemporaneità dell’intervento di riqualificazione, e aggiungendo così un ulteriore tassello e una nuova “luce” al rinnovato district commerciale di piazza Cordusio.
La presenza del vano ascensore, seppur già minima nella vista più distante possibile dall’edificio, è stata alleggerita ulteriormente grazie all’utilizzo di una struttura metallica minimale con tamponamenti in vetro. 20
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Colophon Anno: 2017/2019 Cliente: Savills Investment Management Development manager: Hines Progetto architettonico (preliminare, definitivo, esecutivo), direzione artistica: Barreca & La Varra Area d’intervento: 12.000 mq Impresa: Nessi & Majocchi S.p.A. Project management: J&A Consultants s.r.l. Coordinamento urbanistico e architettonico: arch. Luca Mangoni Progetto strutture e Direzione lavori: B.Cube s.r.l. Progetto elettrico e meccanico: Tekser s.r.l. Progetto acustico e sicurezza: United Consulting s.r.l. Progetto VV. F.: Hughes Associates Europe s.r.l. fotografie architettoniche: Giacomo Albo
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BARRECA & LA VARRA ritratto: Hira Grossi
Lo studio di architettura Barreca & La Varra nasce nel 2008 a Milano, fondato da Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, già soci fondatori nel 1999 di Boeri Studio. Negli anni lo studio ha acquisito rilievo nazionale e internazionale con la realizzazione di numerosi interventi nel campo della progettazione urbana e architettonica, tra i quali masterplan di città, headquarter di importanti società, complessi residenziali e di housing sociale, oltre a edifici collettivi quali ospedali e scuole, che hanno ottenuto riconoscimenti in Italia e all’estero. Lo studio si caratterizza per l’attenzione costante alla sperimentazione di un linguaggio architettonico e urbano complesso, attento alle mutevoli articolazioni della società contemporanea e alla complessità dei processi economici, sociali e istituzionali che oggi producono la città, il territorio e l’ambiente, con una particolare attenzione al rapporto tra architettura e natura. www.barrecaelavarra.it
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