OK ARTE

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LUGLIO - AGOSTO 2009

OK

Ingmar Bergman Sguardi di esistenza Luca Impellizzeri

“S

e tutto è imperfetto in questo imperfetto mondo, l’amore invece è perfetto nella sua assoluta e squisita imperfezione”. Egli è Jons, testimone della partita a scacchi tra il protagonista Antonius Block e la morte vestita di un sudario nero nel famosissimo “Il settimo sigillo”. Volendo, a testimoniare al gioco e a pronunciare quella frase è lo stesso Bergman, poichè quella frase riassume, sebbene a grandi linee, il suo immenso pa-

trimonio cinematografico. Quella partita a scacchi, il nostro Block (nostro perchè egli è in fondo il rappresentate di tutta l’umanità) è destinato a perderla, ma non è questo che a Bergman interessa, è interessato al dubbio, non ad una futile risposta, si ferma nel momento in cui potrebbe assurgere ad una dimostrazione invece che ad una “mostrazione” al di sopra degli eventi. Il cinema di Bergman è un cinema esistenzialista, che ha radici soprattutto nella cultura scandinava di fine ‘800

(Kierkegaard,Strindberg ed Ibsen su tutti), e che ha fatto proprie, reiterpretandole, le lezioni di due altrettanto giganti cineasti scandinavi antecedenti a lui quali Carl Theodore Dreyer e Victor Sjostrom (quest’ultimo citato esplicitamente come protagonista di altri film bergmaniani tra cui lo splendido “Il posto delle fragole”, mentre il primo, pur mostrando con proverbiale maestria narrativa i volti e le espressioni umane, come avrebbe fatto in futuro Bergman traendovi spunto, era per lo più interessato al dimostrare che al mostrare). Soltanto l’amore può redimerci dal tremendo e infinito silenzio di Dio durante il nostro veleggiare verso il vuoto della morte, pensa e mostra Bergman; perchè l’amore, nella sua “assoluta e squisita imperfezione”, tende fisiologicamente ad una continua ricerca di verità, e Bergman, essendo innamorato alla follia del meccanismo cinem atog r a f ic o, lo rese tendente ad una verità esistenziale forse come nessun altro nella storia del cinema mondiale. Filmograf ia consigliata: “Il settimo sigillo”, “Persona”, “Sussurri e grida”.

Ok Arte Milano

Edito dall’Associazione Culturale Ok Arte Direttore responsabile Avv. Federico Balconi

Hanno collaborato:

Direttore editoriale Francesca Bellola

Afm Clara Bartolini Ivan Belli Francesca Bellola Castelli e Ville della Lombardia Carlo Catiri Giovanni Cerri Silvia Cipriano Silvia Colombo Augusto Colucci Davide Corsetti Giuliana De Antonellis Mauro De Sanctis U. Di Bonaventura FAI Carlo Franza Carla Ferraris Maria Fratelli Lucia Ganci Fabrizio Gilardi Alessandro Ghezzi Anna Guainazzi Gloria Guerrini

Progetto Grafico e impaginazione Kerr Lab kerr@email.it 02 8321963 Stampato dalla Igep Via Castelleone 152 CR Testata OK Arte Reg. Tribunale di Milano del 6 maggio 2008 n. 283

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Arte Milano

Critico e storico dell’arte

Sabrina Falzone

Luca Impellizzeri Jean Marc Mangiameli Ivana Metadow Milena Moriconi Rosa Parisi Virgilio Patarini Antonio Purpura Stefano Quatrini Rete Museale 800 Olivia Spatola Clara Terrosu AmarenaChicStudio Yari Massimo Zanicchi

Informazioni e pubblicità 02-92889584 3474300482 info@okarte.org OK ARTE sede in c.so Buenos Aires 45 presso agenzia Cattolica

astroarte di yari

Caravaggio

29 settembre 1571 - 1610

N

ato sotto il segno della bilancia, Caravaggio è artista trasgressivo per antonomasia. C’è stata una diatriba fra diversi critici anche sulla data di nascita (29 settembre o 29 ottobre) ma, adducendo anche i caratteri zodiacali del segno della bilancia e dello scorpione, ormai è certo che la data di nascita è il 29 settembre e in questo articolo abbiamo giocato con i caratteri zodiacali. L’artista, ispirato da Venere, riporta nelle sue opere il senso del bello, nella realtà più semplice delle cose. La rigidità saturnina degli aristocratici del cinquecento critica inizialmente il suo anticonformismo, ma non pone un veto alla genialità creativa del pittore. Giove gli regala una

certa tranquillità economica, quando vende le proprietà terriere ereditate dai suoi genitori. Marte lo sostiene con la sua grinta nei momenti più difficili per permettergli di affermare la sua filosofia di vita così evidente nei suoi quadri. Non sempre ne esce vincente e paga personalmente con il carcere le sue crisi esistenziali alle quali la lussuria lo condanna. La dinamicità e la fantasia di Mercurio lo aiutano ad agire con veemenza e a lasciare un’impronta indelebile della sua dottrina immortalata sulle sue tele. La sua mano magicamente ispirata da Giove, disegna e pennella le vicende mistiche e religiose dell’epoca, trasfigurandole nelle diversità del suo immaginario.

Lo scandalo è sempre in agguato, nonostante l’introspezione della luna lo fà apparire alla società un uomo alla ricerca del suo equilibrio con la gente e la natura dei suoi luoghi. La sua versatilità nell’ascoltare i ceti più bassi del popolo, viene apprezzata dai governanti e dai nobili del tempo. Così all’unanimità, il suo genio si consacra nel cuore della tradizione mondiale dell’arte di tutti i tempi grazie anche alla dolcezza d’animo malinconico affranto dagli eventi. La forza di decisione di Nettuno e la metamorfosi di Urano, ci consegnano un personaggio il cui contenuto è il prototipo ideale di creativo che ognuno di noi vorrebbe essere per disegnare i colori delle nostre fantasie.


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