Sara Baranzoni - Paolo Vignola :: Biforcare alla radice

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mente verso l’annichilamento totale e irreversibile. Eventualmente, pensare di accelerare l’innovazione tecnologica potrebbe funzionare in un sistema molto semplice come un sistema chiuso, governato da poche regole di tipo deterministico. Mentre in generale, la difficoltà di governare i processi di mutazione all’interno di strutture complesse, caratterizzate dall’insorgere di fenomeni casuali, inattesi, fluttuanti, e la ridotta possibilità di predire la reazione in grado di generarsi – spesso invece controintuitiva rispetto alla nostra tendenza al ragionamento secondo la causalità lineare – ci fa dubitare dell’utilità di un simile modello di evoluzione applicato alla situazione attuale. Siamo invece più inclini a considerare la possibilità suggerita da Prigogine e Stengers, quella di un “ordine attraverso fluttuazioni”. Se nella prima, quella accelerazionista, il flusso accelerante elimina la significatività di ogni azione individuale, nella seconda, “un individuo, un’idea, o un nuovo comportamento può sconvolgere lo stato globale”, aprendo regioni di biforcazione e dunque di cambiamento. Ma anche in questo caso, lo ripetiamo, non basta amplificare la possibilità che tali variazioni occorrano, dal momento che le stesse non linearità possono produrre ordine dal caos o, nel caso in cui le circostanze intercorrenti siano diverse, essere responsabili della distruzione di questa stessa possibilità. «La natura che si biforca è quella in cui differenze piccole, 62


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