Nuovo Viterbo Oggi - 11 Settembre 2010

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VITERBO

Nuovo Viterbo Oggi Sabato 11 Settembre 2010

Ieri la conferenza stampa di presentazione della manifestazione dell’Inail

MANIFESTAZIONE

Prossimamente ‘Non più limiti’ Nella sala del consiglio un minuto di silenzio per Vassallo Presentata questa mattina a palazzo dei Priori la manifestazione organizzata da INAIL, con la partecipazione e la collaborazione delle Istituzioni locali, di associazioni sportive e di volontariato, che avrà il suo inizio il 20 settembre prossimo. “ ...Non più limiti”, questo il tema dell’iniziativa presentata in una affollatissima sala del consiglio. Ha aperto la conferenza stampa il Sindaco Marini, che ha chiesto un minuto di silenzio per commemorare il collega Vassallo, brutalmente ucciso. “Apro questo incontro oggi con un sentito ringraziamento”, ha detto poi, “ diretto all’INAIL per l’organizzazione di un’iniziativa di grande valenza. Una settimana in cui si incontreranno sport, cultura, momenti di approfondimento sulle tematiche dei diversamente abili. Giornate in cui tutta la città sarà interessata dagli eventi in programma .Viterbo, certo, non è strutturalmente una città facile per un diversamente abile, ma ci stiamo impegnando per agevolare e rendere più agibili gli spazi cittadini.Il fatto che sia stata scelta dall’INAIL per questo evento mi sembra un buon segnale di incoraggiamento.” Gianluca Mantuano, in rappresentanza della Provincia, ha sottolineato l’importanza di manifestazioni come questa, originate dall’impegno e dall’unione delle forze da parte delle Istituzioni, ma anche e soprattutto dal lavoro straordinario del settore del volontariato. La dott.ssa Crupi, vicario INAIL Lazio, ha dichiarato: ”Presa in carico degli infortunati”, “tutela globale”, “orientamento al cliente”: questi sono solo alcuni dei principi cardine dell’azione svolta dall’INAIL. Un’azione che parte sì dal dettato normativo e costituzionale, ma che necessariamente arriva ad avere una spiccata pregnanza sociale: non possiamo pensare di reinserire nel mondo lavorativo una persona infortunata senza pensare al suo reinserimento nella vita relazionale e sociale. Condivisione e solidarietà sono concetti che proiettano l’INAIL ad essere uno stimolo per: la riflessione condivisa sulle problematiche legate alle diverse abilità il superamento degli stereotipi culturali la

L’intervento del consigliere Enrico Mezzetti

“Hanno coperto un Le Witt? Fuori i ‘colpevoli’”

maturazione di una coscienza sociale di vera integrazione, che mostri la diversità come elemento positivo ed arricchente della società. In questa logica, l’INAIL Lazio ha promosso la realizzazione nella città di Viterbo della Manifestazione sportivo – culturale, denominata “… non più limiti”. nella ricerca di nuovi percorsi da intraprendere per promuovere i valori costituzionali di convivenza e di solidarietà. Vista la sensibilità verso il sociale del capoluogo della Tuscia, l’INAIL Lazio ha voluto fortemente coinvolgere gli attori del Welfare di questa città per sviluppare azioni concrete basate sul nostro comune patrimonio di valori. Il progetto di questa manifestazione, ha proseguito, è nato in occasione del cinquantenario dalle Olimpiadi di Roma ’60, durante le quali, per la prima volta nella storia, si sono svolte gare per atleti disabili. La storia delle paralimpiadi è nata da un innovativo centro di riabilitazione dedicato a persone con lesioni spinali – il CPO Centro Paraplegici di Ostia, avviato e gestito dall’INAIL nella persona del dott. Antonio Maglio. La riabilitazione per il dott. Maglio significava un recupero a tutto campo della persona disabile, che passa soprattutto attraverso lo sport. Questo approccio è ancora oggi il valore fondante della filosofia riabilitativa dell’INAIL, che, attraverso accordi e collaborazioni con enti ed associazioni presenti sul territorio, continua la strada pio-

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neristicamente intrapresa dal dott. Maglio, tanto che oggi la pratica sportiva è divenuta una parte importante del “percorso riabilitativo individualizzato” di ogni disabile da lavoro. In questo percorso è stata importante la stretta collaborazione che, a partire dal 2001, esiste tra l’INAIL e il Comitato Italiano Paralimpico: attraverso una condivisione di intenti ed una azione sinergica è stato possibile realizzare una serie di iniziative finalizzate a diffondere la cultura della pratica sportiva come parte integrante del percorso riabilitativo in linea con l’affermazione della cultura positiva della disabilità.

Grazie all’attenzione del direttore artistico di Quartieri dell’Arte, Gian Maria Cervo, abbiamo “scoperto” che nella ex chiesa degli Almadiani si nasconde un capolavoro pittorico di Sol Le Witt. Scoperta che risulta in qualche misura sconcertante, venendo a sapere che l’opera non è stata eseguita nel tardo medioevo né nel Rinascimento, bensì alla fine del trascorso millennio, appena 12 anni fa. Non possono quindi che apprezzarsi le dichiarazioni dell’assessore alla Cultura, che ha informato di essersi subito “attivati perché l’opera possa essere recuperata”. Se dunque la collaborazione con la Soprintendenza ai Ben Artistici “permetterà di recuperare un’opera tanto pregevole dell’arte contemporanea e restituirla alla cittadinanza”, con un valore artistico ed economico per nulla indifferente, ci si chiede però come sia potuto avvenire che un capolavoro possa essere finito sepolto sotto uno strato di intonaco. Non ritiene il Sindaco di dovere accertare quali responsabilità vi siano in merito? Non ritiene il primo cittadi-

no di dover verificare quale attenzione sia stata effettivamente prestata ai beni pubblici in questi anni? Quante altre sorprese possono riservarci anni di superficialità e trascuratezze?

“Quello che non fecero i barbari fecero i Barberini” verrebbe da dire di fronte ad una tale vicenda in una città che si vorrebbe d’arte e di cultura. Enrico Mezzetti Sinistra Ecologia Libertà

Teatro - Nuovo appuntamento previsto per domenica nel giardino di Palazzo dei Priori

Successo per ‘Spazi e Memoria’ La rassegna teatrale “Spazi e Memoria”prosegue domenica 12 settembre alle ore 21.30 nei giardini di Palazzo dei Priori, con l’ultimo appuntamento presente in cartellone, che vede sul palco uno spaccato di storia degli anni ‘30: due mondi a confronto per accaparrarsi diritti e privilegi. “Il ragno” di Sem Benelli, una delle commedie più affascinanti dell’autore, rappresentata una sola volta nel 1935 a Milano dalla compagnia di Renzo Ricci e Rina Morelli e riproposta oggi per la regia di Marco Prosperini e con Paolo Ricchi, Serena Ventrella, Nicola De Santis, Pierre Bresolin e Giancarlo Mici. La modernità della storia la rende ancora oggi interessante, tanto più che i personaggi sembrano uomini dei nostri giorni con problematiche e dilemmi più che mai attuali. La storia ruota intorno ai due protagonisti: Fabrizio, Conte di Poggialto e Giulia, sua moglie, testimoni di un’epoca di profondi sconvolgimenti ma anche di intensi travagli sentimentali. La storia inizia in estate e si conclude tra il natale e il capodanno, giorni di festa in cui le vicende dei protagonisti si trasformano in un dramma. Tra gli alberi natalizi, le zampogne che suonano malinconicamente nelle strade e le bottiglie di champagne, l’atmosfera della festa inebriante scandisce e sottolinea i movimenti scenici e narrativi della pièce, in un crescendo che porterà all’esaurirsi ineluttabile del destino umano dei protagonisti. Due mondi che si scontrano. Due mentalità che cozzano per i diversi principi e soprattutto che lottano per accaparrarsi diritti e privilegi: l’alta borghesia finanziaria che vuole sostituire l’antica aristocrazia italiana degli anni ‘30. Uno spaccato di storia reale raccontato magistralmente ed ironicamente da Sem Benelli senza falsi pudori o demagogica razionalità. “Ci si chiede spesso cosa avessero quegli anni di così particolare, condizionati forse come siamo dai mitici anni ‘30 americani – afferma Marco Prosperini (direttore artistico del festival n.d.r.) – invece scopriamo con sorpresa che sono proprio i nostri italici anni ruggenti, progenie dei più decantati e famosi anni d’oltre oceano”. Sul palcoscenico commenti musicali e inserti di canzoni degli anni ’30, (cantate dai maestri dell’epoca come Natalino Otto), fanno dello spettacolo una commedia drammatica ed ironica al tempo stesso. Ed infatti, l’an-

L’A.I.S.M cerca volontari

damento narrativo è sottolineato dalle musiche originali scritte appositamente da Giancarlo Mici, proprio perché i temi musicali composti, non sono un semplice descrittivo sottofondo musicale, ma diventano anch’essi “personaggi” protagonisti all’interno della scena. Sem Benelli è stato uno dei più grandi drammaturghi del 900, autore del testo teatrale La cena delle beffe, tragedia ambientata nella Firenze medicea di Lorenzo il Magnifico, una delle opere più rappresentate al mondo, il cui successo ha consegnato il suo nome alla storia della letteratura. Assieme a Filippo Tommaso Marinetti (con il quale fondò nel 1905 a Milano la rivista letteraria Poesia) fu fra coloro che propugnarono il movimento del Futurismo. Venne eletto deputato nel 1921, ma all’indomani dell’uccisione di Giacomo Matteotti entrò in rotta di collisione con il regime fascista e si dimise. Un festival quello di “Spazi e Memoria” che va a rivisitare il periodo storico compreso tra gli anni ‘20 e ’40, che non significa solo Pirandello, ma una vastità di autori che hanno dato origine alla cultura italiana del ‘900 a cui il festival dedica ampio spazio riconoscendone gli onori.

Riceviamo e pubblichiamo Il Presidente A.I.S.M. Associazione Sclerosi Multipla sezione di Viterbo Borzacchini Francesco, è ad annunciare che come ogni anno è stato ufficializzato il bando per la selezione di 10.810 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero. Siamo quindi a richiedere un Vostra collaborazione comunicando che anche presso la nostra sezione è possibile presentare il proprio curriculum vitae per poter partecipare alla selezione. La nostra sede è aperta dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 18.00 A.I.S.M. sez. Viterbo, Via Lago di Piediluco n. 9. 01100 Viterbo Tel. 0761321288 Cell. 3356738983


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