Arte e storia delle Madonie. Studi per Nico Marino, Voll. VII-VIII

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Alla luce di questi dati è possibile individuare, come contemporanei al monumento, le strutture murarie (in grigio) venute alla luce nel saggio a Nord Est (resti della Canonìa?) e la secca tagliata in piena terra; come immediatamente successive (in verde), ma comunque da riferire all‘esistenza della chiesa, le sepolture venute alla luce all‘esterno, ad Ovest (XII-XIII secolo) e (in giallo) presso l‘angolo Sud-Ovest (XVI-XVII secolo); come genericamente recenziori (in viola), gli acciottolati e le strutture di uso agricolo-pastorale venute in luce a Sud e a Sud Est ed, in celeste, i resti di un muretto E-O addossati all‘abside maggiore, di difficile valutazione (un allargamento verso Sud della Canonìa ? o una superfetazione ?). Questi, assai in breve, i dati emersi, con la ricerca effettuata, suscettibili di variazioni ed arricchimenti che potrebbero venire da uno scavo archeologico integrale dell‘area a Nord (Fig. 3) dove, come abbiamo visto, va ubicata la Canonia, probabilmente rasa al suolo dai paesani inferociti20, ma, successivamente, interessata anche da una vasta frana che ne hanno reso, allo stato, illeggibili la tipologia e l‘icnografia.

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Secondo la tradizione riportata da A.Lanza cfr. supra, nota 14. 195


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