FOOTBALL N° ZERO

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SERIE A

SERIE

15° GIORNATA - 2007-08

A

L’Inter vola a + 5 sulla Roma Roma stop col bloccata a Livorno Livorno

di Alessandro Guerrieri

È la seconda domenica che il campionato ci regala delle sentenze, se non definitive quanto meno difficili da contraddire. I risultati di sette giorni fa avevano di fatto ristretto al duopolio Roma Inter la lotta per il triangolino tricolore, quelli dell’ultimo turno spostano invece il pronostico sulla corazzata di Mancini. Del resto il glorioso

biscione si merita il ruolo di favorita a suon di risultati: il pesante 4 a 0 rifilato al Torino è il quarto successo consecutivo, al di là di sterili polemiche legati ai rigori concessi con un po’ di magnanimità da Damato, nel recupero contro la Lazio, e di Saccani col Toro, sempre con l’acceleratore al minimo, e nonostante i molti infortuni che in questo periodo stanno falcidiando il centrocampo di Moratti. Anche contro il Toro mancavano personaggi del calibro di Stankovic, Viera, Figo eppure il refrain è stato lo stesso: avversari in partita solo nei primi minuti poi una volta sbloccato il risultato gara in discesa per la corazzata nerazzurra guidata dalle magie di Abracadibra e dalla concretezza di Cruz.

Non riesce a tenere il passo neanche la Roma. Quella di Spalletti è un’ottima squadra ma non ancora una grande squadra. Lo dice il pari di Livorno: è la seconda volta nel breve spazio di un mese che la Lupa giallorossa si fa raggiungere dopo essere passata in vantaggio. Ad Empoli Totti e company erano 2 a 0 a pochi minuti dal “the end”, all’”Ardenza” invece il vantaggo di De Rossi è durato il breve spazio di due minuti, fino a quando uno straordinario Tristan si è bevuto Matteo Ferrari con un delizioso dribbling ed ha infilato l’esterefatto Doni. Per sperare nello scudetto Spalletti non deve più sbagliare e sarà dura lo stesso contro i “galattici” dell’Inter.

Juve e Udinese: il bianconero va Dopo la sconfitta di Roma torna sotto i riflettori l’Udinese. Le zebrette friulane regolano in rimonta la Sampdoria che è rimasta in gara fino a che un Cassano finalmente tirato a lucido è rimasto in campo. Uscito il “pibe di Bari” la gara ha preso la strada bianconera grazie alle prodezze di Quagliarella, in versione ex dal dente avvelenato.

Da quando Marino ha spostato il napoletano al centro dell’attacco i gol arrivano come se piovesse, sono già 6, tutti infilati nelle ultime domeniche. Da un bianconero all’altro, dall’Udinese alla Juve, la truppa di Ranieri sbuffa come una vecchia locomotiva ma alla fine riesce a regolare l’Atalanta con una spingardata da lontano di Pavel Nedved che fa uno

sberleffo a chi lo dava ormai per finito. Con i tre punti il duo in bianconero prova la fuga in chiave Champions League approfittando del passo falso della Fiorentina che a Palermo incassa la terza sconfitta consecutiva: sono 4 i punti di vantaggio sulla declinante barca viola.

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