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10 anni senza Francesca Un ricordo Francesca Tommasi
Nel 2010 ci lasciava Francesca Tommasi, la fondatrice della nostra casa editrice. Una giornalista che con le sue intuizioni brillanti ha contribuito in maniera importante alla diffusione, anche in Italia, della cultura del travel e del fleet management a cura della redazione
i sono persone che lasciano il segno. Che con la loro capacità di innovazione, lungimiranza e tenacia contribuiscono alla crescita del settore in cui lavorano. Francesca Tommasi era una di queste. Nel 2000, già esperta di editoria e di viaggi d’affari, decise di fondare la sua casa editrice, Newsteca, e soprattutto la sua rivista, diversa da quelle già presenti sul mercato: Mission, una testata che aveva l’ambizione di approfondire i temi caldi del business travel e anticiparne le tendenze. Francesca se n’è andata troppo presto, nell’agosto 2010. Ma prima ha fatto crescere Mission fino a farla diventare un punto di riferimento per i travel manager italiani. E il merito non è stato solo della qualità degli articoli, per la prima volta incentrati davvero su temi di gestione aziendale. A dare una marcia in più alla rivista sono state le intuizioni
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brillanti con cui Francesca ha contribuito in maniera importante alla maturazione del settore e alla diffusione anche in Italia, sulla scia di quanto già accadeva nei Paesi anglosassoni, della cultura del travel management: fu sua l’idea di creare i MissionForum, i primi convegni dedicati al turismo d’affari che furono accolti con entusiasmo perché, all’epoca, chi si occupava di trasferte aziendali aveva ben poche (se non nessuna) occasioni di confronto e aggiornamento. Fu sempre lei a creare una scuola di formazione per travel manager: la Business Travel School che Newsteca propone tuttora con successo. Ancora, fu lei a scrivere (assieme a Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet) la prima guida italiana al corporate travel, che qualcuno ai tempi definì come la “bibbia” del settore. E infine, fu Francesca a intuire, in anticipo rispetto al mercato, il ruolo fonda-
mentale che in futuro le tecnologie avrebbero assunto nella gestione dei viaggi d’affari: per questo creò MissionTech, un evento interamente dedicato ai tool per il BT. E realizzò, a quattro mani con Arianna De Nittis, un volume a schede sulle principali soluzioni tecnologiche disponibili in Italia e all’estero. Nel 2006, poi, la visione di Francesca si estese anche al settore delle flotte auto aziendali: così nacque la testata MissionFleet, che fin da subito catturò l’interesse dei fleet manager per i suoi temi di taglio tecnico. E, con la rivista, non tardarono ad arrivare altre iniziative, caratterizzate ancora una volta dalla capacità di anticipare le tendenze: una tra tutte, nel 2008, GreenFleet, il primo convegno in Italia dedicato ai parchi auto sostenibili. Chi in quegli anni ha collaborato con Francesca ne ha apprezzato la mente acuta, il rigore e la grande capacità professionale. Noi, oltre a questo, abbiamo amato il suo calore, la generosità e, sotto la scorza di un carattere non sempre facile, l’insospettabile fragilità. Ricordiamo le sue chiacchiere fitte durante le pause caffè, il suo entusiasmo nell’affrontare nuovi progetti, la sua curiosità, l’allegria da bambina con cui gioiva delle piccole cose. E ci manca, come succede con le persone speciali. Ma siamo orgogliosi di portare avanti il suo lavoro. E di continuare a documentare, sulle pagine di Mission e MissionFleet, i cambiamenti straordinari nel settore della mobilità. l