PASS CINA

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tuto Confucio e alla Fondazione Italia Cina (che dallo scorso anno organizza anche corsi preparatori di italiano per cinesi che vogliono studiare nei nostri atenei). Sono sempre di più i giovani, in particolare quelli con studi scientifici, i professionisti e gli imprenditori che si avvicinano alla lingua e che, oltre ai corsi (molto apprezzati anche quelli di calligrafia), partecipano a conferenze, lezioni, presentazioni di libri ed eventi. Per i cinesi nati in Italia, che rischiano di perdere il proprio background, ma anche per gli italiani che vogliono far entrare in contatto i propri figli, fin da piccoli, con la cultura della Repubblica Popolare, è un esempio di eccellenza il Convitto Nazionale Cicognini di Prato, un liceo dove si studiano in mandarino anche materie come scienze, storia e geografia, e che oggi punta a far dare al diploma il doppio valore legale, e quindi il riconoscimento anche in Cina. È ancora sulla carta, ma si sta concretizzando, la Milano International Chinese School (Mics), un superscuola di eccellenza voluta da una manciata di imprenditori cinesi, che hanno già raccolto l’adesione di importanti partner finanziari. Aperto a studenti cinesi e italiani, avrà tre lingue obbligatorie (pǔtōnghuà, italiano e inglese) e un percorso formativo riconosciuto nei due Paesi, dalla materna al liceo. Sarà “un campus di 24mila metri quadrati, con strutture didattiche e sportive all’avanguardia, che nascerà alla periferia orientale della città, in grado di ospitare 640 alunni”, riportava a luglio di quest’anno la Repubblica, con la possibilità di ospitare quanti vengano da fuori. In attesa della sede definitiva – che, una volta ottenuto il via libera, potrebbe essere realizzata in 24-36 mesi – si pensa di avviare materna ed elementare a partire dall’anno scolastico 2015-2016, utilizzando un edificio già esistente e i libri di testo della Siic di Padova, la prima Scuola internazionale italo-cinese d’Italia, al suo secondo anno di attività e diretta da Li Xuemei, già docente di cinese a Ca’ Foscari, coadiuvata dal marito Wang Fusheng, fondatore dell’Istituto Confucio di Padova. Lì si studia già fino alla terza media, ma a breve sarà avviato il liceo (linguistico e scientifico) e una facoltà universitaria. Una realtà in evoluzione che prefigura il futuro dell’istituto milanese. Che vuole essere uno strumento di integrazione e un’ipoteca sull’avvenire, viste le partnership che gli ideatori stanno stringendo con il mondo del lavoro. 祝好运 (buona fortuna)! PASS: LA CINA IN ITALIA

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